È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

La Dottrina della Chiesa dalla enciclopedia di Apologetica

Ultimo Aggiornamento: 16/05/2015 14:14
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
16/05/2015 14:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota


CAPITOLO IV. - IL TRIONFO DELL'IMPROBABILE

La dottrina che la Chiesa, dicendosi incaricata da Dio, recò al mondo, urtava contro difficoltà umanamente insormontabili.

Ma le difficoltà furono divinamente superate.

Dunque la Chiesa viene da Dio.

Questo l'argomento che l'apologetica trae dalla dottrina della Chiesa. È giunto il momento di esporne e precisarne il valore.

§ 1. - Difficoltà umanamente insuperabili.

Possiamo considerarle da parte della stessa dottrina, da parte di coloro cui si rivolge, da parte dei suoi propagatori e dei suoi custodi.

a) II grande rischio inerente a una sintesi totale. - A. Eymieu, che qui seguiamo da vicino, nota (Deux arguments pour le catholicisme, p. 14) che il cattolicesimo " è la dottrina più rigorosa di tutte, la più complessa e la più completa, che con i suoi princìpi penetra in tutte le strutture del pensiero, e con la sua morale in tutte le strutture dell'azione; quindi eccola perpetuamente di fronte a tutte le ripercussioni delle idee e a tutte le realtà della vita. Povera dottrina se il suo inventore fosse soltanto un uomo! ".

Completa e complessa, questa dottrina si ricollega a tutto il passato, a tutto l'avvenire. Il Cristo, dal quale la Chiesa la riceve, riferisce e applica a sé profezie distribuite lungo le età passate; afferma che la sua vita, la sua morte, la sua opera realizzeranno un complesso di fatti descritti in anticipo e dipendenti da una moltitudine di libere volontà che, umanamente, gli possono infliggere una smentita. Per tutti i secoli successivi annuncia cose inverosimili, anch'esse dipendenti da volontà libere, umanamente imprevedibili; dichiara, per esempio, che fino alla fine del mondo sarà amato dagli uni e odiato dagli altri, al di sopra di tutto, e che per causa sua i suoi discepoli parteciperanno a quest'amore e a quest'odio, mentre d'ordinario gli uomini, che occupano i posti più in vista tra i loro contemporanei, appena morti, cadranno nell'oblio e nell'indifferenza.

Ma non è tutto. Questa dottrina impone l'assenso a misteri che superano la ragione e davanti ai quali essa si deve inchinare, essa che è cosi pronta a rigettare tutto quello che non afferra. Oltre i misteri propriamente detti, nella dottrina della Chiesa o in conseguenza di questa dottrina, nei suoi atti, nel suo atteggiamento verso la società civile, si scoprono " antinomie " e " paradossi ". In fondo come nei misteri niente di contradditorio; le dissonanze sono soltanto apparenti, simili a quelle dissonanze musicali di cui si compiacciono i grandi artisti e che nel momento in cui l'orrecchio sta per soffrirne, si risolvono improvvisamente in magnifiche armonie. Ma a primo aspetto un osservatore superficiale potrebbe confondere le contraddizioni apparenti con un disaccordo reale, e quante volte l'intelligenza umana, ombrosa e frivola, non si accontenterà del primo sguardo che ingannai

Ma non basta ancora. Questa dottrina dev'essere invariabile: la verità non cambia. Nessuna acquisizione successiva delle scienze umane, che riservano sempre tante sorprese, deve introdurvi la minima variazione. Qualis ab incepto. Antica e sempre nuova come tutto ciò che è vivo, essa non conoscerà né vecchiaia né decrepitezza.

b) Le reazioni del di fuori. - II Vangelo fu predicato prima ai Giudei, poi ai Gentili, urtando le idee tradizionali degli uni e degli altri.

I Giudei attendevano un Messia glorioso con un regno terreno, invece il regno di Cristo è spirituale e cominciò con le umiliazioni della croce.

In quanto ai Gentili, Fustel de Coulanges (Cité antique, 4 ed., 1872, p. 472-481; trad. it. presso Vallecchi, p. 493-501) rilevò alcune novità del cristianesimo. Fu epurata la nozione di Dio che cessò d'essere confuso con l'uomo o con la natura. Trasformati i doveri dell'uomo verso Dio: la religione è soprattutto intcriore. Si adora un Dio unico, universale, che è di tutti: l'unità della razza umana e la fraternità degli uomini sono corollari dell'unità di Dio e, per il governo degli Stati, ecco la distinzione tra il potere spirituale e il potere temporale, e quindi la liberazione delle anime, il dominio della coscienza inviolabile e dacché tutte le virtù non sono più comprese nel patriottismo, si ha la fioritura delle virtù private. Tre secoli di persecuzioni, scatenate contro la Chiesa nascente, mostrano fin dove giungesse la resistenza alle novità della sua dottrina.

La lotta non doveva finire con la pace costantiniana. Ciò che sussiste e sussisterà sempre nel tt paganesimo immortale " si rizzò e si rizzerà sempre contro la dottrina della Chiesa. La forza materiale, la forza delle passioni, la forza delle idee lavorano a turno o insieme per distruggerla: la forza materiale dei capi dello Stato, sui quali la Chiesa denuncia le ingiustizie; la forza delle passioni che essa reprime : la forza delle idee, fuori della Chiesa, del razionalismo che rifiuta d'inchinarsi davanti a Dio e, nel seno della Chiesa, quella dell'eresia: Proteo dalle forme indefinite e cangianti, che alligna nel suo senso e, uno dopo l'altro, rigetta i dommi.

 

c) Da parte di quelli che custodiscono e insegnano la dottrina della Chiesa. - La dottrina fu affidata alla Chiesa da Cristo, cioè da un giudeo povero e senza cultura. I suoi compatrioti chiedevano di lui (Gv., 7, 15): " Come conosce le Scritture, lui che non ha frequentate le scuole? ". Gli' apostoli, che raccolsero il suo insegnamento e dovevano trasmetterlo al mondo, erano umili lavoratori senza cultura. A dire il vero, San Paolo aveva fatto dei buoni studi ed era un genio; però non insegna quello che gli hanno insegnato gli uomini, né il frutto d'un lavoro personale; ma unicamente quello che ha ricevuto da Gesù Cristo (Gai., 1, 12).

Il modo con cui gli apostoli divulgano la dottrina di Cristo umanamente non può che nuocere. Non utilizzano i mezzi che s'adoperano per il lancio delle idee. Secondo i metodi umani, dovrebbero cominciare a fissare l'insieme e i particolari della dottrina, che vanno a diffondere per il mondo, onde prevedere, con la precisione delle formule, la risposta alle obiezioni che non mancheranno di sorgere ovunque. Macché, essi partono in tutte le direzioni dello spazio; parlano, insistendo su questo o quel punto della dottrina, secondo che si presentano le questioni; su questo o su quel punto di condotta, secondo le circostanze. Dove parlano si stabilisce una fede, un culto, una morale; e bisogna che la morale, il culto, la fede che predica ciascuno dei Dodici, sia identica. Alcuni scrivono o fanno scrivere a questo riguardo alcune rapide pagine, semplici canovacci dei loro discorsi o riassunti delle loro conversazioni; e scrivono queste cose mirabili cosi come parlano, con una serenità imperturbabile, senz'arte, senza nessuna preoccupazione, usando le parole come vengono; e gettano queste parole nel mondo, le abbandonano alla storia, a tutte le obiezioni del presente e dell'avvenire; qualunque sia la penna o la bocca da cui cadono, bisogna che tali parole si accordino insieme, che lascino all'avvenire una dottrina coerente, senz'incrinature, dove non possa mai scoppiare la contraddizione.

Ed ecco altre difficoltà. Per custodire e trasmettere la dottrina, gli apostoli avranno la successione della gerarchia ecclesiastica, i vescovi, specialmente riuniti in concilio ecumenico, soprattutto il papa. Il che vuoi dire, umanamente parlando, uomini venuti dai quattro punti cardinali, senza che nulla ne garantisca il valore, la scienza o santità personale; nulla può, sempre parlando umanamente, assicurare la fedeltà alla dottrina e al pensiero di Cristo. La successione di questi uomini dovrà essere ininterrotta: mentre tutto ciò che è umano crolla e muore, il papato non deve morire. Il favoloso Atlante era un Titano che reggeva il mondo. Ma qui si tratta di uomini, cioè di esseri caduchi e fragili; ecco su che cosa riposa la Chiesa con la sua dottrina indefettibile!






Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:57. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com