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Il Demonio costretto da Dio a fare un Sonetto a Maria

Ultimo Aggiornamento: 21/08/2015 18:33
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Vera Madre son io d'un Dio ch'è Figlio
e son Figlia di Lui benchè Sua Madre.
Ab aeterno nacqu'Egli, ed è mio Figlio.
Nel tempo io nacqui e pur gli son Madre.
Egli è mio Creator ed è mio Figlio,
son io sua creatura e gli son Madre;
fu prodigio divin l'esser mio Figlio
un Dio eterno e me aver per Madre.
L'esser quasi è comun tra Madre e Figlio
perchè l'esser dal Figlio ebbe la Madre
e l'esser dalla Madre ebbe anche il Figlio.
Or, se l'esser dal Figlio ebbe la Madre
o s'ha da dir che fu macchiato il Figlio,
o senza macchia s'ha da dir la Madre.



____________

Il Sonetto, di cui s'erano perse le tracce, fu ritrovato dall'esorcista Padre Francesco Bamonte che ha raccontato i fatti in una puntata di Vade Retro su TV2000 dedicato a "La Donna che schiaccia il serpente".
" Avevo avviato delle ricerche approfondite per arrivare alle fonti - spiega Padre Bamonte - perchè l'episodio cominciava ad essere messo in dubbio, ed ho scoperto che questo componimento lirico del Demonio, obbligato da Dio, fu citato nel 1907 dal cardinale Francesco Salesio della Volpe al processo ordinario romano che si svolse fra il 1907 e il 1928 per la beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio il Papa Pio IX - si è lui il Papa che ha proclamato nel 1854 il dogma dell'Immacolata Concezione e il cardinale Francesco Salesio era uno degli addetti al servizio personale del Papa e quindi ha dato una testimonianza ed ha portato questo documento che il Papa aveva letto e - dopo che era stata promulgata l'Immacolata Concezione - il Papa si commosse profondamente quando gli fu letto questo Sonetto - scritto da "questo cantore singolare" dell'Immacolata."

L'esorcista Padre Gabriele Amorth, nella rivista La Madre di Dio del marzo 2004, ha spiegato come andarono i fatti:
"Nel 1823, ad Ariano Irpino (Avellino), due celebri predicatori domenicani – p. Cassiti e p. Pignataro – furono invitati ad esorcizzare un ragazzo. Allora si discuteva ancora fra i teologi sulla verità dell’Immacolata Concezione, che fu poi proclamata dogma di fede trentun anni dopo, nel 1854. Ebbene, i due frati imposero al Demonio di dimostrare che Maria era Immacolata; e per di più – da bravi ‘buffoni’ napoletani – gli ingiunsero di farlo mediante un sonetto, una poesia di quattordici versi endecasillabi, a rima obbligata. [E si noti che l’indemoniato era un ragazzino di appena dodici anni, per di più analfabeta]. Subito Satana pronunciò questi versi".

 

E spiegava ancora così Padre Amorth:

"Tutti gli esorcisti sanno quanto sia efficace, durante gli Esorcismi, invocare la Vergine, per ragioni ben note che il Demonio stesso è stato costretto a rivelare. Infatti, talvolta Dio obbliga il Diavolo a dire la verità.

Un giorno Padre Candido, il famoso esorcista della "Scala Santa" a Roma, interrogò il demonio: "Come mai reagisci di più quando invoco la Madonna che quando invoco Gesù?". Ecco la risposta: "Perché sono più umiliato ad esser vinto da una semplice creatura".

Un’altra volta un esorcista bresciano, don Faustino Negrini, impose al demonio di dire che cosa lo spaventa di più in Maria. Il diavolo rispose:

"Perché è la più umile di tutte le creature, mentre io sono il più superbo. È la più ubbidiente e io sono il più ribelle. È la più pura e io sono il più sozzo".

A mia volta, dopo aver ricordato a Satana questa sua ultima risposta, in cui la Vergine veniva esaltata come la più umile, la più ubbidiente e la più pura di tutte le creature, gli comandai che mi dicesse quale è la quarta virtù per cui ha tanta paura della Madonna. Subito mi rispose: "È la sola creatura che mi vince sempre, perché non è mai stata sfiorata dalla più piccola ombra di peccato".

La forza di Maria contro Satana, dovuta alle quattro virtù elencate, è un modello anche per noi. Non sappiamo i piani di Dio su Maria, per preparare la ‘parusia’; ma sappiamo l’aiuto che Ella ci dà ora, come Madre nostra in ordine alla salvezza; quindi, in particolare, in ordine alla lotta contro il peccato.

L’inimicizia tra la Donna dell’Apocalisse e il Drago perdura sempre e la lotta è senza tregua. Paolo è molto chiaro al riguardo: "Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del Diavolo. La nostra battaglia, infatti, non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti" (Ef 6, 11-13).

L’opposizione inconciliabile della Vergine Immacolata al Diavolo tentatore ci dice come il ricorso a lei nelle tentazioni del Male e nelle prove della vita ci invita a confidare nel potere d’intercessione di Maria"

Non dimentichiamo che: "Medaglia miracolosa" (o medaglia della Madonna delle Grazie, o medaglia dell'Immacolata) è il nome che la tradizione devozionale cattolica ha dato alla medaglia realizzata in seguito ai fatti del 1830 a Parigi, in rue du Bac n.140, che ebbero per protagonista Santa Caterina Labouré, novizia nel convento delle figlie della carità di San Vincenzo de' Paoli, la quale riferì di aver avuto delle apparizioni della Madonna. Secondo quanto riferito da suor Labouré, questa medaglia è stata coniata dietro ordine esplicito della Madonna, dato durante la seconda apparizione (27 novembre 1830), come segno di amore, pegno di protezione e sorgente di grazie.  Apparizioni riconosciute dalla Chiesa.

I Pontefici Gregorio XVI e Pio IX hanno fatto uso dell'effigie  e, come sappiamo, Pio IX fu il Papa che proclamò il dogma dell'Immacolata. Da allora, la Cappella delle Apparizioni è divenuta un frequentato luogo di culto e si sono contati da allora ben oltre cinquanta milioni di pellegrini e la Medaglia, distribuita nel mondo, con bel oltre il migliaio di esemplari tra materiali semplici e preziosi, in argento ed oro. Anche San Pio X, il venerabile Pio XII, san Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno venerato la Medaglia portandola sotto la talare.

 

Non dimentichiamo che: Nostra Signora di Lourdes (o Nostra Signora del Rosario o, più semplicemente, Madonna di Lourdes) è l'appellativo con cui la Chiesa cattolica venera Maria in rapporto ad una delle più venerate apparizioni mariane.

Il nome della località si riferisce al comune francese di Lourdes, nel cui territorio - tra l'11 febbraio e il 16 luglio 1858 - la giovane  Bernadette Soubirous, contadina quattordicenne del luogo, riferì di aver assistito a diciotto apparizioni di una "bella Signora" in una grotta poco distante dal piccolo sobborgo di Massabielle: « Io scorsi una signora vestita di bianco. Indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura blu ed una rosa gialla sui piedi »

Questa immagine della Vergine, vestita di bianco e con una cintura azzurra che le cingeva la vita, è poi entrata nell'iconografia classica. 25 marzo: sedicesima apparizione. Finalmente la Signora, anche se il roseto non fiorisce, rivela il proprio nome, risponde alla domanda con queste parole pronunciate in dialetto guascone, l'unica lingua che Bernadette comprendeva: « Que soy era Immaculada Councepciou » - « Io sono l'Immacolata Concezione ».

La ragazzina parte correndo e, durante il cammino, ripete in continuazione queste parole che per lei sono incomprensibili. La frase emoziona ed impressiona il parroco. Bernardette ovviamente ignorava quest'espressione teologica che descriveva la Santa Vergine. Solo quattro anni prima, nel 1854, papa Pio IX ne aveva fatto una verità (un dogma) della fede cattolica. Bernardette riferì: "Lei alzò gli occhi al cielo, unendo, in segno di preghiera, le Sue mani che erano tese ad aperte verso la Terra, e mi disse: << Io sono l'Immacolata Concezione>>.

Nel luogo delle Apparizioni indicato da Santa Bernadette  fu posta nel 1864 una statua della Madonna. Intorno alla grotta delle apparizioni è andato nel tempo sviluppandosi un imponente santuario.

Attorno al luogo di culto si è ampliato successivamente un importante movimento di pellegrini. Si calcola che oltre settecento milioni di persone abbiano visitato Lourdes.

 

Non dimentichiamo che: "Come è bello riunirsi in famiglia per lasciare che Dio parli al cuore dei suoi membri attraverso la sua Parola viva ed efficace! Nella preghiera, specialmente nella recita del Rosario,la famiglia contempla i misteri della vita di Gesù, interiorizza i valori che medita e si sente chiamata a incarnarli nella propria vita".

(Benedetto XVI – messaggio alle famiglie, 18 gennaio 2009)

"Gesù Cristo non ha organizzato campagne contro la povertà, ma ha annunciato ai poveri il Vangelo, per un riscatto integrale dalla miseria morale e materiale. Lo stesso fa la Chiesa, con la sua opera incessante di evangelizzazione e promozione umana. Invochiamo la Vergine Maria, Madre di Dio, perché aiuti tutti gli uomini a camminare insieme sulla Via della pace."

(Benedetto XVI - Angelus, 1 gennaio 2009)

Non dimentichiamo che: " Maria è assunta in cielo in corpo e anima: anche per il corpo c’è posto in Dio. Il cielo non è più per noi una sfera molto lontana e sconosciuta. Nel cielo abbiamo una madre. E la Madre di Dio, la Madre del Figlio di Dio, è la nostra Madre. Egli stesso lo ha detto. Ne ha fatto la nostra Madre, quando ha detto al discepolo e a tutti noi: “Ecco la tua Madre!” Nel cielo abbiamo una Madre. Il cielo è aperto, il cielo ha un cuore."

(Benedetto XVI - Omelia 15 agosto 2005)

 

Auguriamo a tutti di attinger grazie su grazie, in occasione della prossima Solennità dell'Assunta in Cielo. La Tuttapura e la Tuttasanta (come amano invocarLa gli Ortodossi), ci benedica e ci porti al Suo unico, vero ed inimitabile, Gesù Cristo.

Ave Maria, e non dimentichiamo di dire il Rosario "ogni giorno" come ha raccomandato la nostra Mamma in tutte le Apparizioni.

   



Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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Qual è il rapporto tra Satana e la Madonna è quanto racconta il Presidente "Associazione Internazionale degli esorcisti" padre Francesco Bamonte, nella puntata di "Vade Retro" del 17 maggio 2013. Maria, da sempre, è il più forte alleato nella battaglia contro il Diavolo: per questo l'arma più potente contro il Demonio è il rosario, la corona cara a Padre Pio e a quanti invocano l'intercessione della Madonna. Ripercorrendo i santuari più noti e le occasioni in cui la Vergine Immacolata ha richiamato la realtà dell'inferno nelle sue apparizioni, si parlerà della potenza di Maria e della preghiera, scudo e spada tagliente contro gli attacchi di Satana.




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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
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  «...Se non smetteranno di offendere Dio...»: gli avvertimenti di Maria Santissima

di Paola de Lillo16-08-2015

Madonna di Fatima

 

Un modo per leggere secondo criteri cristiani l’epoca ancora in corso, è quello di analizzare le apparizioni mariane succedutesi nel XX Secolo, scartando quei fenomeni che non solo sono dissimili dagli altri ma sono addirittura confutabili. In tal modo possiamo individuare una classe omogenea di eventi che sono rispondenti sia ai principi del Magistero che alla tradizione. Dalla congruità e coerenza poi dei “messaggi” dati dalla Madre di Dio e dalla loro conseguenzialità si può cercare di determinare quale ne fosse il fine.

Va premesso che l’antecedente dei fenomeni soprannaturali che si sono verificati nel secolo appena trascorso ha come data il 13 ottobre 1884, quando Papa Leone XIII, ebbe una visione terrificante sul futuro della Chiesa e sul ruolo che vi avrebbero avuto i demoni (clicca qui). Il Pontefice compose immediatamente una preghiera di affidamento a San Michele Arcangelo, supplica che fino al Concilio Vaticano II veniva recitata al termine di ogni celebrazione eucaristica.

Necessaria o superflua che fosse, è certo che dal 1968 ad oggi non si predica più la vittoria di Cristo sul Principe del mondo e sui suoi compari, né vengono più menzionati i loro traffici per condurci all’Inferno, perché i Novissimi non sono più di moda. Infatti a tutti i livelli si insegna che il male è un’entità astratta a cui fa da contrappeso un’indefinita misericordia di Dio, gratuita e garantita a tutti indistintamente. E così nel corso degli ultimi decenni Satana si è mascherato al punto da non essere riconosciuto più nemmeno da coloro che dovrebbero salvaguardarne il popolo.

Iniziato il Novecento nel mezzo della Belle Époque da una parte e le rivendicazioni delle classi operaie dall’altra, tra contraddizioni sociali ed economiche, di lì a poco scoppiò la Prima Guerra Mondiale, l’inutile strage che Benedetto XV tentò invano di scongiurare. A cercare di evitarne una successiva pensò la Santa Vergine, che apparendo ai bambini di Fatima, il 13 luglio 1917 avvertì: «La guerra sta per finire, ma se non smetteranno di offendere Dio ne scoppierà una peggiore».

Questo primo avvertimento non faceva parte del terzo segreto e sicuramente il vescovo di Leiria ne fu messo a conoscenza da una dichiarazione di Suor Lucia scritta prima del ’41. Stupisce perciò che non venne divulgato e non venne posta in atto una grande liturgia penitenziale di conversione e riparazione. Fatto sta che scoppiò anche la Seconda Guerra mondiale e nel maggio del ‘44 fu ancora la Madonna a dare l’annuncio che il conflitto stava per finire. Apparve infatti ad una bambina di sette anni, Adelaide Roncalli, in un paese di nemmeno mille abitanti, Ghiaie di Bonate. Si presentò insieme alla Santa Famiglia e chiese preghiere e penitenze non solo per accelerare la fine della guerra ma soprattutto per ottenere ai genitori la guarigione dei figli: «Tante mamme hanno i bambini disgraziati per i loro peccati gravi, non facciano più peccati e i bimbi guariranno». Ritornò più volte sull’importanza della preghiera in famiglia e questo può intendersi come il secondo profetico avvertimento dato dalla Vergine al XX secolo.

A guerra conclusa, nel 1947 apparve a Roma, in località Tre Fontane, ad un padre di famiglia, Bruno Cornacchiola, ed ai suoi tre bambini. Questa volta lo scopo era di ristabilire la verità sulle sue prerogative di Madre del Redentore. Poiché quell’uomo predicava nella setta degli Avventisti contro il dogma dell’Immacolata Concezione, lei gli anticipò anche quello dell’Assunzione e gli dette un messaggio personale per Papa Pio XII. Va ricordato che quel santo Pontefice l’anno precedente, con l’enciclica Deiparae Virginis Mariae, aveva chiesto ai vescovi di comunicargli con sollecitudine se si potesse proporre come dogma di fede l’assunzione corporea della beatissima Vergine, invocando nella stessa lettera un segno dall’Alto che fornisse una risposta definitiva. Ricevuto dal Cornacchiola il segno atteso e ottenuto il parere favorevole dell’episcopato, il 1° novembre 1950  Pio XII, con la Costituzione Apostolica Munificentissimus Deus, proclamò il dogma. Non solo, quattro anni dopo, con l’enciclica Ad Caeli Reginam, affermò la dignità regale di Maria Vergine invitando il popolo di Dio a venerarla e ad invocarla come regina potentissima.

Intanto negli anni del dopoguerra, fino ad oggi, in risposta all’ammonimento di Fatima «… se non smetteranno di offendere Dio…» l’umanità, ben lungi dall’aver imparato la lezione, ha messo in atto comportamenti tali da rendere attuali le profezie di Geremia, soprattutto per quanto riguarda l’immane genocidio dei bambini uccisi nel grembo materno.

Per arginare tali derive nel 1981 la Vergine apparve contemporaneamente in uno sperduto villaggio della Bosnia Erzegovina e in Ruanda.

Le apparizioni di Kibeho iniziarono alcuni mesi dopo quelle di Medjugorje, durarono circa otto anni e sono state ufficialmente riconosciute autentiche nel 2001. In entrambe la Vergine, presentatasi rispettivamente come la Regina della pace e la Madre del Verbo, richiamò alla conversione, alla preghiera e alla penitenza, avvertendo che l’uomo stava costruendo un mondo senza Dio e che correva il pericolo di autodistruggersi.

Tralasciando Medjugorje, la cui autenticità è in corso di discernimento da parte della Chiesa, va sottolineato che i messaggi e le profezie date a Kibeho riguardavano tutta l’umanità e non sono da considerarsi concluse in seguito al genocidio dei Tutsi ad opera degli Hutu che nel 1994 provocò quasi un milione di morti in soli cento giorni. La Madonna infatti fu chiarissima nell’affermare che era venuta per il mondo intero e che quelle visioni profetiche, che tanto atterrirono le giovani veggenti, non si riferivano al solo Rwanda.

Comunque si voglia credere, a dieci anni di distanza esatti dall’apparizione della Regina della pace, scoppiò anche la guerra di Bosnia, che si protrasse dal 1992 al 1995. Possiamo quindi considerare anche questi come ulteriori avvertimenti dati agli uomini della nostra epoca perché si convertano e si salvino.

Intanto nel 1995 a Civitavecchia la statua di una Madonnina acquistata a Medjugorje per quindici volte lacrimò sangue. Come riferisce Fabio Gregori, proprietario della statua, in un’intervista rilasciata al giornalista Riccardo Caniato, contemporaneamente alle lacrimazioni iniziarono anche le apparizioni della Vergine, che perdurano ancora. I temi dei messaggi ricapitolano quelli di Fatima e quelli delle apparizioni successive e anche a Civitavecchia la Madonna ha messo in guardia da una ulteriore guerra mondiale.

Ma la certezza per noi che gli interventi della Vergine in quest’epoca rientrano in un piano di salvezza prestabilito da Dio già da secoli è data dalle apparizioni della Madonna del Buon Successo avvenute a Quito, in Ecuador, sul finire dell’anno 1500. La Madre di Dio apparve alla superiora del convento delle concezioniste francescane, Madre Mariana de Jesus Torres, di cui è in corso la causa di beatificazione, alla quale predisse sin nei particolari tutti i peccati e le disubbidienze che gli uomini avrebbero commesso nel secolo Ventesimo. Sentendo di quali malvagità i laici, ed il clero stesso, sarebbero stati capaci, la suora si offrì vittima di espiazione per noi, ma non poté tuttavia evitarci il tremendo castigo che la Madonna le profetizzò.

Tutta la documentazione riguardante i messaggi che ricevette è custodita sia negli archivi della Diocesi di Quito sia in quelli del Convento dell’Immacolata Concezione, di cui Madre Mariana fu una delle fondatrici. Tali messaggi, con le annesse profezie, per espressa volontà della Madonna avrebbero dovuto essere segretamente custoditi e resi noti solo alla fine del XX Secolo, come in effetti sta accadendo.

A Fatima la Vergine, nell’apparizione del 13 luglio 1917, chiese la riparazione delle offese arrecate al suo Cuore Immacolato, garantendo che alla fine quel Cuore avrebbe trionfato, ma l’ammonimento «… se non smetteranno di offendere Dio…» mantiene la sua attualità e attende ancora la nostra risposta.

La Madonna del Buon Successo predisse a Madre Mariana che il male sarebbe dilagato fino al suo culmine, aggiungendo: «Allora sarà arrivata la mia ora, nella quale, in modo sorprendente, detronizzerò l’orgoglioso e maledetto Satana schiacciandolo sotto il mio piede e incatenandolo nell’abisso infernale, liberando così la Chiesa e la patria dalla sua crudele tirannia».

Siamo ancora in tempo per convertirci e riparare i peccati del mondo, perché, come disse profeticamente una veggente di Kibeho, dopo sarà troppo tardi. Ma nessuno potrà dire di non essere stato avvertito.



   


Fraternamente CaterinaLD

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