A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Non attendiamo un "nuovo ordine mondiale" il nuovo ordine l'ha portato Cristo

Ultimo Aggiornamento: 08/06/2016 09:54
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.988
Sesso: Femminile
06/10/2015 11:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Non attendiamo un "nuovo ordine mondiale" il nuovo ordine l'ha portato Cristo
"La venuta del Messia è l'avvento del "nuovo ordine" per il genere umano, non ne attendiamo un altro". Questo Tempo è cominciato con l'Incarnazione di Dio e terminerà con il suo ritorno glorioso. Non c'è l'attesa di un "nuovo ordine mondiale" nelle Sacre Scritture, ciò che doveva avvenire - per aiutare l'uomo a salvarsi e a santificarsi - e che ha dato alla società umana il potere di crescere e svilupparsi con salti di qualità, è avvenuto duemila anni fa....
Anche alcune parole di Benedetto XVI ci illuminano su questo....

Se ami la Verità e vuoi approfondire il tema e divulgarlo, clicca qui.... dove riportiamo profonde riflessioni del grande teologo Padre Raimondo Spiazzi, domenicano, COMPRENSIBILE A TUTTI.... e un grazie per la vostra cooperazione alla veritas


  Non attendiamo un "nuovo ordine mondiale" il nuovo ordine l'ha portato Cristo

 

La societas Christiana

Non aspettiamo nessun nuovo ordine mondiale

" Oggi molti non si rendono conto della grandezza e della originalità di quella che si suol chiamare Civiltà Cristiana, la societas Christiana, abituati come sono a viverne e quasi a respirarne: ma essa, se proiettata nel suo insieme dinanzi ad uno spirito attento e sereno, soprattutto se confrontata con quello che si trova in altri contesti storici e religiosi, si rivela imponente e dà una eloquente testimonianza ai valori divini presenti nel Cristianesimo". (1)

Quel Dio sconosciuto ma sempre cercato

Con queste espressioni esordiva il grande compianto teologo domenicano Padre Raimondo Spiazzi O.P. negli anni Cinquanta a fronte della grave crisi sociale e culturale, che di lì a breve sarebbe esplosa con il fatidico Sessantotto e che in quegli anni non si lasciava intravvedere grazie al boom economico, invitando credenti e non credenti a guardare con onestà ciò che il Cristianesimo ha fatto, fa e può ancora fare nella storia della civiltà umana, pur operando in condizioni di estrema difficoltà a causa di uomini accecati dalle nuove ideologie che costituiscono di fatto quello sbarramento di tenebre di cui Gesù ci aveva messo in guardia.

Ma la storia della Chiesa ci insegna e conferma la parola della fede: e cioè che la vittoria è della Luce e giammai delle tenebre - Lux in tenebris lucet.

Sappiamo bene che quando il Cristianesimo si inserì nella storia umana, duemila anni fa, il genere umano aveva già dietro di sé una lunga serie di secoli con due elementi comuni a tutte le civiltà prima di Cristo: la fede in qualche cosa che superava e dominava (vuoi nel bene, vuoi nel male - vedi per esempio le civiltà che per la divinità compivano sacrifici umani) e la convinzione che con la morte la vita non cessava totalmente, ma che attraverso i morti si prolungasse in una forma misteriosa ancora tutta da scoprire.

Insomma, potremmo addurre innumerevoli esempi, citando vasti elenchi, per provare che dalla più oscura preistoria ad oggi, gli uomini hanno dimostrato e testimoniato di credere in una vita oltre la morte e in uno o più Esseri, divinità o forze soprannaturali, indipendenti da noi, ma con cui siamo alla fine - in un certo senso - tutti legati e ordinati.

In tali contesti culturali-religiosi si sono sviluppati da sempre i primi nuclei sociali e via via i villaggi, i paese le città. Non staremo qui certo a fare una cronologia storica alla storia ed alle vicende che hanno caratterizzato ad oggi la Civiltà Cristiana, tuttavia è fondamentale imbastire attraverso gli eventi principali, questo percorso che maggiormente ci interessa, quello della nascita e dello sviluppo della società Cristiana e perchè lo riteniamo così fondamentale per l'autentico progresso dell'uomo.

Non la ragione da sola, ma fede e ragione fanno progredire l'uomo

Come insegna l'Aquinate l'uomo si differenza dagli animali anche per l'uso della mente la quale, fra le molte attività che svolge, c'è quella più alta e operativa che è l'intelletto. L'uomo può passare da una verità conosciuta a una meno conosciuta, da una verità particolare a una universale, può insomma ragionare, come ben comprende chiunque pensa ed usa la ragione.

Ed è proprio questo ragionare che ha portato l'uomo alle varie fasi del suo progresso sociale e culturale, ma anche e soprattutto a relazionarsi con Dio in Cristo Gesù, di rispondere cioè, ragionevolmente, alla Sua chiamata e di conseguenza a progredire, a crescere, a svilupparsi e, per molti aspetti, anche a migliorare il suo stato di vita e di società comune, civile.

 

Tuttavia la vera condizione per una corretta e sana società umana non dipende esclusivamente dalla conoscenza delle cose. Spiegava così l'allora cardinale Ratzinger poi Benedetto XVI:

"L'uomo che vuole limitarsi a ciò che è esattamente conoscibile, cade nella crisi della realtà, ottenendo così proprio la perdita della verità (che poi cerca). In esso c'è il grido della fede che la nostra ora terrena non può rimuovere, ma che piuttosto rende ancor più drammatico. Esiste la domanda di liberazione dalla prigione di ciò che è positivo e certo anche la domanda di liberazione da un tipo di fede che diventa essa stessa gravame e non forma di libertà..." (2)

In sostanza, spiegava il cardinale Ratzinger, la fede autentica è piuttosto una apertura alla realtà che spetta però solo a chi ha davvero fiducia, crede davvero (io credo in Dio Padre onnipotente, credo in Gesù Cristo, credo lo Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, ecc...), spetta all'uomo che davvero ama Colui che solo è in grado di farlo progredire nella vera sapienza, Colui che solo nell'espressione della vera libertà (libero arbitrio) può mettere ordine alla nostra vita. Perchè questa vera fede non proviene dal sapere umano o dai suoi ragionamenti politici e orizzontali, ma ha una sua origine ben definita, reale e concreta che superando ogni conoscenza umana dà all'uomo quel sapere che alimenta, in definitiva, la società stessa facendola progredire.

La storia stessa ci insegna che laddove la società umana è avanzata senza la concretezza della vera fede, ha fallito degradandosi ed arrestando il suo progresso.

La Bibbia è, come dicono, il libro più letto nel mondo, ma è evidente che non basta leggerlo e questo lo segnalava già san Pietro ai suoi tempi:

"La magnanimità del Signore nostro giudicatela come salvezza, come anche il nostro carissimo fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; così egli fa in tutte le lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina. Voi dunque, carissimi, essendo stati preavvisati, state in guardia per non venir meno nella vostra fermezza, travolti anche voi dall'errore degli empi; ma crescete nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo." (2Pt.3,15-18)

Per non cadere nell'errore degli empi è chiaro che bisogna crescere nella conoscenza del Signore nostro  salvatore, nelle Scritture ci sono cose difficili da comprendere (un esempio di questa confusione ce la offre la magnifica risposta, qui, di Padre Angelo O.P.) ed è solo la Sapienza (affidata all'insegnamento della Chiesa) che può aiutare alla retta comprensione. La Bibbia infatti, pur essendo un'opera essenzialmente religiosa, non insegna affatto una religione in forma sistematica, né è stata scritta per essere divisa fra Antico e Nuovo Testamento, o fra Ebrei e Cristiani. Giusto per fare un esempio: a differenza delle figure sibilline dei vati delle mitologie pagane, i profeti biblici sono persone concrete e storiche che, con combattiva energia, propugnavano il genuino concetto della vera religione e dell'unico vero Dio e attaccavano duramente i connazionali quando osavano prendersi gioco di Dio, introdurre abusi idolatrici nelle pratiche religiose e di vita quotidiana. In sostanza l'insegnamento profetico si riduce ai due principi che abbiamo visto all'inizio di queste riflessioni, ma con un progresso in più: la fede nell'unico Dio e l'esercizio di una giustizia sociale e individuale quale conseguenza e applicazione della vera religione.

I Profeti non sono affatto messaggeri di sventura quando prevedono i castighi di Dio a causa della disobbedienza degli uomini, piuttosto sono messaggeri soprattutto di speranza per l'avvenire degli uomini e per il loro autentico processo  di sviluppo.






 

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:02. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com