A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

800 anni Giubileo dei Domenicani Il Papa dice loro grazie per ciò che siete e fate

Ultimo Aggiornamento: 06/02/2017 11:04
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.988
Sesso: Femminile
06/02/2017 11:04
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Una lettera di Benedetto XV   versione testuale

Il centenario di cento anni fa


 

 


 

L'ultimo Bollettino della Provincia del Centro Italia (Romana di S. Caterina da Siena) Domenicani 3 (2013) alle pp. 99-102 ha pubblicato la lettera che il 29 ottobre 1916 Papa Benedetto XV inviò al Maestro dell'Ordine da poco eletto Ludovico Theissling per il VII centenario della "legittima conferma" dell'Ordine.


Benedetto XV
 era di nascita Giacomo Paolo Giovanni Battista della Chiesa (Pegli 21.11.1854 - Roma 22.1.1922) ed esercitò il ministero petrino dal 3.9.1914 al 22.1.1922. Iniziando il pontificato nel segno della prima guerra mondiale, volle essere "incoronato" non in S. Pietro, ma più riservatamente nella Cappella Sistina, riducendo al minimo lo sfarzo per non dare un "contro segno" a quanti soffrivano e morivano a causa della guerra da poco iniziata. Nella lettera il Papa cita l'esistenza di un suo antenato domenicano: si tratta del beato Antonio Della Chiesa (1394-1459), attivo a Vercelli, Como, Bologna, Firenze ecc. nel quadro del movimento di riforma, essendo stato più volte Vicario dei conventi riformati.

Quanto al Maestro dell'Ordine Ludovico Theissling, fu eletto a Friburgo a succedere al beato Giacinto Maria Cormier (1832- 1916) ed esercitò il magistero dal 1916 al 1925.
La lettera - naturalmente positiva e gratulatoria come tutte le lettere di queste circostanze - riflette quella che era la situazione dell'Ordine dopo la ripresa ottocentesca guidata dai Maestri Jandel e Cormier, i suoi ideali e l'approvazione del Magistero della Chiesa su questi ideali.

Di fatto la lettera pone in evidenza:

-l'opera di promozione della fede non solo in positivo, ma anche come contrasto verso errori, erranti ed eretici, un contrasto o polemica in ultima analisi rintracciabile anche nel NT e che edifica la Chiesa;

-la pastorale delle Confraternite, citando anche quella del SS. Nome ormai caduta in oblio nelle nostre regioni ma allora attiva negli USA;

-il fervore dell'apostolato missionario con particolare riguardo all'America Latina e citando san Ludovico Bertrando e Bartolomeo Las Casas, quest'ultimo però celebrandolo non solo come promotore dei diritti umani, ma come colui che, come tutti i missionari, lavorò per «sottrarre gli indigeni al dominio di Satana» (prima di scrivere una cosa simile, oggi alcuni sarebbero disposti a farsi tagliare le mani!);

-la fedeltà alla Sede Apostolica, manifestata in più occasioni;

-lo studio al cui interno non poteva mancare un cenno a san Tommaso d'Aquino e alla fedeltà dell'Ordine - allora! - al suo pensiero;

-la schiera dei santi che segue il patriarca Domenico.
Superando un certo disagio che provocano testi fuori del nostro tempo ma ancora vicini a noi, può essere utile prepararsi al prossimo centenario della fondazione dell'Ordine rileggendo la lettera che fotografa l'Ordine cent'anni fa.
Può essere utile vedere ciò che nel frattempo abbiamo acquisito: un rapporto più approfondito con le Scritture e la liturgia, un senso più sentito ed esplicito sulla comunità e le relazioni personali, la presa di coscienza della complessità dell'evangelizzazione, l'impegno per il dialogo prima che per la controversia, fino alla formula problematicissima ma oggi sempre più fascinosa di "ascoltare il mondo".

Eppure sembra che ancora oggi l'immaginario sui domenicani corrisponda di più alla lettera di Benedetto XV che a quanto è stato faticosamente e prolissamente scritto negli Atti dei nostri Capitoli e che in genere si dimentica proprio a causa della prolissità (in questi casi la lunghezza dei testi è direttamente proporzionale al loro oblio!).

Immaginario duro a morire o invito a concepire il progresso come aggiunta ed evoluzione alternativa e non come sostituzione a quanto c'era?

Ecco ora qui sotto in pdf il testo della lettera. Rispetto a quanto pubblicato su Domenicani, il testo è stato ritoccato in italiano moderno, dividendolo anche in paragrafi con un titolo indicativo che evidenzia la sequenza dei contenuti.
Infine, per massima correttezza e "preziosità", a lato del testo italiano è stato riportato anche l'originale latino, reperibile non solo in AAS, ma anche Analecta Sacri Ordinis Fratrum Praedicatorum, anno XXIV (novembre-dicembre 1916), Fasc. VI, pp. 725-729.
 
 

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:57. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com