Il 27 gennaio 2016, al termine del suo soggiorno a Chambésy (Svizzera), Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha risposto alle domande dei giornalisti.


Secondo Sua Santità, il risultato principale della riunione in Svizzera dei Primati e rappresentanti delle Chiese ortodosse locali è che tutti i documenti approvati durante la riunione, e che dovranno essere discussi nel Concilio pan-ortodosso, “saranno prossimamente pubblicati”.


“La nostra Chiesa ha insistito sul fatto che non vi sia alcun embargo su questi documenti, in modo che tutti possano prenderne visione. Infatti l’atteggiamento critico di molti fedeli nei confronti dell’imminente Concilio si è creato proprio per via di questo vuoto di informazione – ha detto Sua Santità. – La cosa forse più importante è che tutti verranno a conoscere quali sono gli argomenti che saranno affrontati in occasione del Concilio e in quale modo, quali documenti costituiranno la base delle decisioni del Concilio”.


“Per quanto riguarda i contenuti, è senza dubbio molto importante che dall’ordine del giorno del Concilio sia stata tolta la questione del calendario. Questa questione preoccupa i nostri fedeli, perché si sono diffuse false voci secondo cui tutti dovranno adottare il nuovo calendario – ha proseguito Primate. – Invece il tema del calendario è stato ritirato per decisione unanime. Come si sa, molte chiese mantengono il calendario giuliano, altre quello gregoriano, e al fine di lasciare a ogni chiesa la possibilità di agire in conformità con il calendario in uso, è stato deciso che la questione calendario non sarà presa in considerazione dal Concilio”.


Secondo Sua Santità, tra i materiali che saranno disponibili a breve sono i documenti sulla missione dell’Ortodossia nel mondo moderno, sul matrimonio, la famiglia e gli ostacoli al matrimonio.


Il Primate della Chiesa russa ha sottolineato che i partecipanti all’incontro di Chambesy hanno appoggiato all’unanimità la posizione del Patriarcato di Mosca sulla situazione in Ucraina.


Al Concilio non sarà considerato il tema dell’Ucraina, non si discuterà la possibilità di concedere l’autocefalia o di legalizzare lo scisma, come ha confermato pubblicamente il Patriarca Bartolomeo. Egli ha detto senza mezzi termini che né durante, né dopo il Concilio non si farà alcun tentativo di legalizzare lo scisma, o di concedere unilateralmente a qualcuno l’autocefalia”, ha detto Sua Santità.


“Senza dubbio le mie proposte hanno trovato ascolto. Nessuno si è pronunciato contro il modo in cui io ho esposto i fatti, e l’interpretazione di questi fatti sulle labbra dei partecipanti a questa riunione, che noi chiamiamo Sinassi, era esattamente la stessa che sulle labbra del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’. E questo lo dovranno capire tutti coloro che hanno istigato alla discordia in Ucraina. Questa discordia, questo scisma non sarà sostenuto dal mondo ortodosso. C’è solo una strada per superare la frattura – quella dei negoziati e del raggiungimento di risultati in base ai sacri canoni”, ha dichiarato Sua Santità.


“L’unica Chiesa in Ucraina, riconosciuta da tutte le Chiese ortodosse del mondo, è la Chiesa ortodossa ucraina – ha detto il Patriarca Kirill. – Coloro che vogliono essere in comunione con l’Ortodossia universale, devono unirsi alla Chiesa ortodossa ucraina, sulla base dei canoni in uso nell’Ortodossia universale. Non c’è altra strada, e oggi non esiste nessun altro messaggio rivolto all’Ucraina da parte dei Patriarchi”.


Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha detto che è stato stabilito che luogo di svolgimento del Concilio Pan-ortodosso sarà l’isola di Creta, che già diverse volte ha ospitato conferenze teologiche internazionali.


“L’incontro dei Primati delle Chiese ortodosse si è svolto non senza difficoltà: un dialogo di questo tipo non è mai facile. Ma vediamo che per l’azione della Grazia di Dio giungiamo sempre a decisioni unanime. Tutto questo è accaduto qui. Dal Concilio mi aspetto un ulteriore consolidamento del mondo ortodosso, perché di fronte a ciò che sta accadendo nel mondo, di fronte alle persecuzioni che colpiscono la cristianità, dobbiamo tutti collaborare più strettamente al fine di risolvere i problemi che ci troviamo di fronte. Spero vivamente che con la grazia di Dio sarà così” ha concluso il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill.