È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

SOLENNITA' dell'Immacolata nel magistero integrale di Benedetto XVI

Ultimo Aggiornamento: 29/10/2016 23:11
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
29/10/2016 21:07
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

SOLENNITÀ DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE 
DELLA BEATA VERGINE MARIA

BENEDETTO XVI

ANGELUS

Piazza San Pietro
Giovedì, 8 dicembre 2005


 

Cari fratelli e sorelle!

Celebriamo oggi la solennità dell’Immacolata Concezione. E’ un giorno di intenso gaudio spirituale, nel quale contempliamo la Vergine Maria, "umile e alta più che creatura / termine fisso d’eterno consiglio", come canta il sommo poeta Dante (Par., XXXIII, 3). In Lei rifulge l’eterna bontà del Creatore che, nel suo disegno di salvezza, l’ha prescelta per essere madre del suo unigenito Figlio, e, in previsione della morte di Lui, l’ha preservata da ogni macchia di peccato (cfr Orazione colletta). Così, nella Madre di Cristo e Madre nostra si è realizzata perfettamente la vocazione di ogni essere umano. Tutti gli uomini, ricorda l’apostolo Paolo, sono chiamati ad essere santi e immacolati al cospetto di Dio nell’amore (cfr Ef 1,4). Guardando alla Madonna, come non lasciar ridestare in noi, suoi figli, l’aspirazione alla bellezza, alla bontà, alla purezza del cuore? Il suo celeste candore ci attira verso Dio, aiutandoci a superare la tentazione di una vita mediocre, fatta di compromessi con il male, per orientarci decisamente verso l’autentico bene, che è sorgente di gioia.

Quest’oggi il mio pensiero va all’8 dicembre del 1965, quando il Servo di Dio Paolo VI chiuse solennemente il Concilio Ecumenico Vaticano II, l’evento ecclesiale più grande del secolo ventesimo, che il beato Giovanni XXIII aveva iniziato tre anni prima. Tra l’esultanza di numerosi fedeli in Piazza San Pietro, Paolo VI affidò l’attuazione dei documenti conciliari alla Vergine Maria, invocandola col dolce titolo di Madre della Chiesa. Presiedendo questa mattina una solenne Celebrazione eucaristica nella Basilica Vaticana, ho voluto rendere grazie a Dio per il dono del Concilio Vaticano II. Ho voluto, inoltre, rendere lode a Maria Santissima per aver accompagnato questi quarant’anni di vita ecclesiale ricchi di tanti eventi. In modo speciale, Maria ha vegliato con materna premura sul pontificato dei miei venerati Predecessori, ognuno dei quali, con grande saggezza pastorale, ha guidato la barca di Pietro sulla rotta dell’autentico rinnovamento conciliare, lavorando incessantemente per la fedele interpretazione ed attuazione del Concilio Vaticano II.

Cari fratelli e sorelle, a coronamento dell’odierna giornata tutta dedicata alla Vergine Santa, seguendo un’antica tradizione nel pomeriggio mi recherò a Piazza di Spagna, ai piedi della statua dell’Immacolata. Vi chiedo di unirvi spiritualmente a me in questo pellegrinaggio, che vuole essere un atto di filiale devozione a Maria, per affidarLe l’amata città di Roma, la Chiesa e l’intera umanità.


Dopo l'Angelus:

Rivolgo uno speciale saluto ai membri della Pontificia Accademia dell’Immacolata, accompagnati dal Presidente, il Cardinale Andrzej Maria Deskur, come pure ai componenti della "Casa di Maria". La Vergine Santa vegli sempre su di voi e sulle vostre attività.

 

Buona festa a tutti!

 

SOLENNITÀ DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE 
DELLA BEATA VERGINE MARIA

BENEDETTO XVI

ANGELUS

Piazza San Pietro
Venerdì, 8 dicembre 2006

 

Cari fratelli e sorelle!

Quest’oggi celebriamo una delle feste della Beata Vergine più belle e popolari: l’Immacolata Concezione. Maria non solo non ha commesso alcun peccato, ma è stata preservata persino da quella comune eredità del genere umano che è la colpa originale. E ciò a motivo della missione alla quale da sempre Dio l’ha destinata: essere la Madre del Redentore. Tutto questo è contenuto nella verità di fede dell’"Immacolata Concezione". Il fondamento biblico di questo dogma si trova nelle parole che l’Angelo rivolse alla fanciulla di Nazaret: "Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te" (Lc 1,28). "Piena di grazia" – nell’originale greco kecharitoméne– è il nome più bello di Maria, nome che Le ha dato Dio stesso, per indicare che è da sempre e per sempre l’amata, l’eletta, la prescelta per accogliere il dono più prezioso, Gesù, "l’amore incarnato di Dio" (Enc. Deus caritas est, 12).

Possiamo domandarci: perché, tra tutte le donne, Dio ha scelto proprio Maria di Nazaret? La risposta è nascosta nel mistero insondabile della divina volontà. Tuttavia c’è una ragione che il Vangelo pone in evidenza: la sua umiltà. Lo sottolinea bene Dante Alighieri nell’ultimo Canto del Paradiso: "Vergine Madre, figlia del tuo Figlio, / umile ed alta più che creatura, / termine fisso d’eterno consiglio" (Par. XXXIII, 1-3). La Vergine stessa nel "Magnificat", il suo cantico di lode, questo dice: "L’anima mia magnifica il Signore… perché ha guardato l’umiltà della sua serva" (Lc 1,46.48). Sì, Dio è stato attratto dall’umiltà di Maria, che ha trovato grazia ai suoi occhi (cfr Lc 1,30). E’ diventata così la Madre di Dio, immagine e modello della Chiesa, eletta tra i popoli per ricevere la benedizione del Signore e diffonderla sull’intera famiglia umana. Questa "benedizione" non è altro che Gesù Cristo stesso. E’ Lui la Fonte della grazia, di cui Maria è stata colmata fin dal primo istante della sua esistenza. Ha accolto con fede Gesù e con amore l’ha donato al mondo. Questa è anche la nostra vocazione e la nostra missione, la vocazione e la missione della Chiesa: accogliere Cristo nella nostra vita e donarlo al mondo, "perché il mondo si salvi per mezzo di Lui" (Gv 3,17).

Cari fratelli e sorelle, l’odierna festa dell’Immacolata illumina come un faro il tempo dell’Avvento, che è tempo di vigilante e fiduciosa attesa del Salvatore. Mentre avanziamo incontro a Dio che viene, guardiamo a Maria che "brilla come segno di sicura speranza e di consolazione per il popolo di Dio in cammino" (Lumen gentium, 68). Con questa consapevolezza vi invito a unirvi a me quando, nel pomeriggio, rinnoverò in Piazza di Spagna il tradizionale atto di omaggio a questa dolce Madre per grazia e dellagrazia. A Lei ci rivolgiamo ora con la preghiera che richiama l’annuncio dell’Angelo.


Dopo l'Angelus:

Sono lieto di salutare i membri della Pontificia Accademia dell’Immacolata, guidati dal Presidente, Cardinale Andrea Maria Deskur. Assicuro la mia preghiera e formulo i migliori auguri per l’attività dell’Accademia e per il benemerito servizio che svolge.

In questa festa, tradizionalmente dedicata dall’Azione Cattolica Italiana al rinnovo dell’adesione, rivolgo un cordiale saluto alla Presidenza Nazionale e agli educatori dell’Azione Cattolica Ragazzi, riuniti a Roma per il convegno annuale, e lo estendo a tutte le associazioni diocesane e parrocchiali d’Italia. Incoraggio l’Azione Cattolica a sviluppare sempre più l’impegno formativo, affinché i suoi soci crescano in santità di vita e comunione ecclesiale e siano testimoni credibili di Gesù risorto, speranza dell’umanità. La Vergine Immacolata benedica l’Azione Cattolica e la sostenga nel generoso proposito di servire la Chiesa e la sua missione evangelizzatrice.

[Saluto tutti i polacchi. Nel tempo dell’Avvento ci accompagna Maria Immacolata, che attende la nascita del Figlio di Dio. Alla sua protezione affido tutta la Chiesa e le chiedo di suscitare in noi la fervente attesa del Redentore che viene. Dio vi benedica.]

Saluto infine i pellegrini di lingua italiana ed auguro a tutti una buona festa.

 

SOLENNITÀ DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE 
DELLA BEATA VERGINE MARIA

BENEDETTO XVI

ANGELUS

Piazza San Pietro 
Sabato, 8 dicembre 2007

 

 

Cari fratelli e sorelle!

Sul cammino dell’Avvento brilla la stella di Maria Immacolata, "segno di sicura speranza e di consolazione" (Conc. Vat. II, Cost. Lumen gentium, 68). Per giungere a Gesù, luce vera, sole che ha dissipato tutte le tenebre della storia, abbiamo bisogno di luci vicine a noi, persone umane che riflettono la luce di Cristo e illuminano così la strada da percorrere. E quale persona è più luminosa di Maria? Chi può essere per noi stella di speranza meglio di lei, aurora che ha annunciato il giorno della salvezza? (cfr Enc. Spe salvi, 49). Per questo la liturgia ci fa celebrare oggi, in prossimità del Natale, la festa solenne dell’Immacolata Concezione di Maria: il mistero della grazia di Dio che ha avvolto fin dal primo istante della sua esistenza la creatura destinata a diventare la Madre del Redentore, preservandola dal contagio del peccato originale. Guardando Lei, noi riconosciamo l’altezza e la bellezza del progetto di Dio per ogni uomo: diventare santi e immacolati nell’amore (cfr Ef 1,4), ad immagine del nostro Creatore.

Che grande dono avere per madre Maria Immacolata! Una madre splendente di bellezza, trasparente all’amore di Dio. Penso ai giovani di oggi, cresciuti in un ambiente saturo di messaggi che propongono falsi modelli di felicità. Questi ragazzi e ragazze rischiano di perdere la speranza perché sembrano spesso orfani del vero amore, che riempie di significato e di gioia la vita. È stato questo un tema caro al mio venerato predecessore Giovanni Paolo II, che tante volte ha proposto alla gioventù del nostro tempo Maria quale "Madre del bell’amore". Non poche esperienze ci dicono purtroppo che gli adolescenti, i giovani e persino i bambini sono facili vittime della corruzione dell’amore, ingannati da adulti senza scrupoli i quali, mentendo a se stessi e a loro, li attirano nei vicoli senza uscita del consumismo: anche le realtà più sacre, come il corpo umano, tempio del Dio dell’amore e della vita, diventano così oggetti di consumo; e questo sempre più presto, già nella preadolescenza. Che tristezza quando i ragazzi smarriscono lo stupore, l’incanto dei sentimenti più belli, il valore del rispetto del corpo, manifestazione della persona e del suo insondabile mistero!

A tutto questo ci richiama Maria, l’Immacolata, che contempliamo in tutta la sua bellezza e santità. Dalla croce Gesù l’ha affidata a Giovanni e a tutti i discepoli (cfr Gv 19,27), e da allora è diventata per l’umanità intera Madre, Madre della speranza. A Lei rivolgiamo con fede la nostra preghiera, mentre ci rechiamo idealmente in pellegrinaggio a Lourdes dove proprio quest’oggi ha inizio uno speciale anno giubilare in occasione del 150° anniversario delle sue apparizioni nella grotta di Massabielle. Maria Immacolata, "stella del mare, brilla su di noi e guidaci nel nostro cammino!" (Enc. Spe salvi, 50).


Dopo l'Angelus:

In questa solennità mariana, come di consueto rivolgo un saluto particolare alla Pontificia Accademia dell’Immacolata e al suo Presidente, il Cardinale Andrea Maria Deskur. Su tutti i membri ed amici dell’Accademia invoco la costante protezione della Vergine Maria. Arrivederci nel pomeriggio a Piazza di Spagna!

[Saluto tutti i polacchi. Oggi rendiamo omaggio a Maria Immacolata. Prima che portasse al mondo il Figlio di Dio, Dio l’ha preservata dalla macchia del peccato originale e l’ha adornata della pienezza della grazia. A Lei affidiamo la nostra attesa di Avvento della venuta del Signore. Dio vi benedica.]

Saluto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i numerosi membri dell'Opera della Chiesa, che incoraggio nel loro impegno di preghiera e di apostolato. A tutti auguro una buona festa dell'Immacolata.

 

SOLENNITÀ DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE 
DELLA BEATA VERGINE MARIA

BENEDETTO XVI

ANGELUS

Piazza San Pietro
Lunedì, 8 dicembre 2008

 

Cari fratelli e sorelle!

Il mistero dell’Immacolata Concezione di Maria, che oggi solennemente celebriamo, ci ricorda due verità fondamentali della nostra fede: il peccato originale innanzitutto, e poi la vittoria su di esso della grazia di Cristo, vittoria che risplende in modo sublime in Maria Santissima. L’esistenza di quello che la Chiesa chiama "peccato originale" è purtroppo di un’evidenza schiacciante, se solo guardiamo intorno a noi e prima di tutto dentro di noi. L’esperienza del male è infatti così consistente, da imporsi da sé e da suscitare in noi la domanda: da dove proviene? Specialmente per un credente, l’interrogativo è ancora più profondo: se Dio, che è Bontà assoluta, ha creato tutto, da dove viene il male? Le prime pagine della Bibbia ( Gn 1-3) rispondono proprio a questa domanda fondamentale, che interpella ogni generazione umana, con il racconto della creazione e della caduta dei progenitori: Dio ha creato tutto per l’esistenza, in particolare ha creato l’essere umano a propria immagine; non ha creato la morte, ma questa è entrata nel mondo per invidia del diavolo (cfr Sap 1,13-14; 2,23-24) il quale, ribellatosi a Dio, ha attirato nell’inganno anche gli uomini, inducendoli alla ribellione. E’ il dramma della libertà, che Dio accetta fino in fondo per amore, promettendo però che ci sarà un figlio di donna che schiaccerà la testa all’antico serpente ( Gn 3,15).

Fin dal principio, dunque, "l’eterno consiglio" – come direbbe Dante – ha un "termine fisso" (Paradiso, XXXIII, 3): la Donna predestinata a diventare madre del Redentore, madre di Colui che si è umiliato fino all’estremo per ricondurre noi alla nostra originaria dignità. Questa Donna, agli occhi di Dio, ha da sempre un volto e un nome: "piena di grazia" (Lc 1,28), come la chiamò l’Angelo visitandola a Nazareth. E’ la nuova Eva, sposa del nuovo Adamo, destinata ad essere madre di tutti i redenti. Così scriveva sant’Andrea di Creta: "La Theotókos Maria, il comune rifugio di tutti i cristiani, è stata la prima ad essere liberata dalla primitiva caduta dei nostri progenitori" (Omelia IV sulla NativitàPG 97, 880 A). E la liturgia odierna afferma che Dio ha "preparato una degna dimora per il suo Figlio e, in previsione della morte di Lui, l’ha preservata da ogni macchia di peccato" (Orazione Colletta).

Carissimi, in Maria Immacolata, noi contempliamo il riflesso della Bellezza che salva il mondo: la bellezza di Dio che risplende sul volto di Cristo. In Maria questa bellezza è totalmente pura, umile, libera da ogni superbia e presunzione. Così la Vergine si è mostrata a santa Bernadette, 150 anni or sono, a Lourdes, e così è venerata in tanti santuari. Oggi pomeriggio, secondo la tradizione, anch’io Le renderò omaggio presso il monumento a Lei dedicato in Piazza di Spagna. Invochiamo ora con fiducia la Vergine Immacolata, riprendendo con l’Angelus le parole del Vangelo, che l’odierna liturgia propone alla nostra meditazione.


Dopo l'Angelus

Sono lieto di salutare la Pontificia Accademia dell’Immacolata e il suo Presidente, il Cardinale Andrea Maria Deskur. Cari amici, a 20 anni dall’approvazione del nuovo Statuto dell’Accademia, invoco la Vergine Santa perché vegli sempre su di voi e sulla vostra attività.

[Saluto cordialmente i polacchi. Oggi rendiamo gloria a Dio che ha preservato Maria dalla macchia del peccato originale e L’ha santificata con la grazia, per prepararLa ad essere degna Madre del suo Figlio (cf. Prefazio). Lei per prima ha raggiunto il dono che noi tutti abbiamo ricevuto nel Battesimo. L’esempio e la protezione dell’Immacolata ci sostengano, affinché, liberi dal peccato, viviamo nella grazia della santità. Dio vi benedica.]

 Buona festa a tutti!

   


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:13. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com