A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Curiosità .... Cattoliche e dalla Città del Vaticano... (4)

Ultimo Aggiornamento: 08/04/2021 08:35
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03/01/2017 23:24
 
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  La stella cadente di Costantino



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Il segno celeste apparso a Costantino il giorno prima della battaglia di Monte Milvio potrebbe essere stato un meteorite.


A lanciare l'ipotesi, poi rilanciata dalla Bbc, e' stato il geologo svedese Jens Ormoe, che in un laghetto sui monti abruzzesi del Sirente ha individuato il cratere di un meteorite precipitato tra il IV e il V secolo.


E in effetti, stando a quanto scritto dallo storico Eusebio di Cesarea su confidenze dello stesso imperatore, a Costantino sarebbe apparso nel meriggio, "in pieno cielo e al di sopra del sole", un "segno luminoso" che solo in uno sogno notturno successivo gli fu rivelato essere una croce, grazie alla quale avrebbe avuto vittoria.


Con questa vittoria sul rivale Massenzio Costantino conquisto' il dominio assoluto e riconobbe alla Chiesa piena liberta', nell'anno del Signore 313. Puo' proprio capitare che un meteorite cambi il corso della storia.


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Come si dice flipper in latino?

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Il Vaticano ha deciso di aggiornare (giugno 2003) le 700 pagine del suo "Lexicon Recentis Latinitatis", edito nel 1991 per dotare di appropriata traduzione neologismi come bikini ("vesticula balnearia bikiniana") o flipper ("sphaeriludium electricum").

A galvanizzare i latinisti d'oltre Tevere e' venuto il clamoroso autogol dei loro emuli della "Sapienza", che hanno redatto in latino maccheronico il papiro di laurea "honoris causa" conferito lo scorso mese al papa (vedi blog del 23 maggio).




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Settimo Cielo
di Sandro Magister

26 ago 2003

Prove di conclave

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Al meeting ciellino di Rimini un viceministro vaticano ha rimesso in circolo la candidatura a papa dell'arcivescovo di Buenos Aires, cardinale Jorge Mario Bergoglio.

Il viceministro è Guzman M. Carriquiry Lecour. Uruguayano, nativo di Montevideo, è sottosegretario del Pontificio consiglio per i laici. Dalla tribuna di Rimini ha tessuto dell'arcivescovo argentino il seguente elogio:

"Il cardinale Bergoglio è diventato la più autorevole personalità di riferimento morale e spirituale per la ricostruzione della nazione. Colpisce soprattutto la sua testimonianza di buon pastore, che unisce forte capacità di governo con doti inusuali di umiltà".

In effetti, quando lo scorso dicembre "L'espresso" segnalò per primo l'ascesa di Bergoglio nella hit parade dei papabili, in Argentina poco mancò che indicessero una festa nazionale.

Dicono che la nazionale italiana sia la più agguerrita avversaria di una vittoria sudamericana al futuro conclave.

Ma in realtà le nostre tre punte non fanno faville: si chiamano Dionigi Tettamanzi, Camillo Ruini e Giovanni Battista Re.

Nessuno dei tre, pare, ha insieme tutte e tre le doti che Carriquiry assegna a Bergoglio: buon pastore, forte capacità di governo, umiltà.





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di Sandro Magister
09 ottobre 2003

Le dimissioni del papa? Al futuro

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Giovanni Paolo II non ha la minima idea di dimettersi. Ma l'argomento dimissioni terrà sicuramente banco al prossimo conclave. Per il successore.

L'ha fatto capire il cardinale di Bruxelles, Godfried Danneels, in un'intervista al settimanale belga "Knack".

"La vita si allunga", ha detto. "E non si può pretendere che una persona di 90 o 100 anni, per quanto ben curata, possa continuare a mantenere questa responsabilità. Che un papa futuro abdichi è naturale materia di discussione".

"In ogni caso", ha precisato, "spetterà al futuro papa decidere se e quando ritirarsi. Altrimenti le pressioni su di lui, man mano che si avvicina il momento, sarebbero troppo forti".



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di Sandro Magister
12 dicembre 2003
Lo strano Concilio Vaticano III del cardinale Hamao

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 Risultati immagini per cardinale Stephen Fumio Hamao

Ottenuta un po' a sorpresa la porpora in ottobre, il neocardinale Stephen Fumio Hamao, presidente del pontificio consiglio per i migranti, ha ritirato fuori la sua vecchia richiesta di un nuovo concilio ecumenico. L'ha fatto in un'intervista a "Famiglia Cristiana" del 14 dicembre 2003.

Hamao, giapponese, è l'unico cardinale di curia che sostenga tale richiesta. Secondo lui, nell'agenda del nuovo concilio dovrebbe esserci al primo posto "la maggiore autonomia delle Chiese locali" rispetto a Roma. E poi "la bioetica, i cambiamenti in atto nella convivenza matrimoniale e nella famiglia, e una nuova impostazione dell'attività pastorale".

Ma in che cosa le Chiese locali dovrebbero essere autonome da Roma? Hamao porta ad esempio l'evangelizzazione in Asia. Secondo lui, nel fare missione tra induisti e buddisti la Chiesa dovrebbe stare più zitta: "Se io predico subito che Gesù cristo è l'unico salvatore dell'umanità, rischio di trovare orecchie sorde". Meglio prima "pregare insieme per la pace, collaborare per migliorare la società, impegnarsi contro la povertà e la corruzione". E solo poi, eventualmente, "se i seguaci delle altre religioni ci chiedono conto della nostra fede, noi gli illustriamo il vangelo, ma gradualmente".

"A Roma molti pensano che così non si evangelizza", lamenta Hamao. Chissà se ne ha gia discusso con il cardinale Joseph Ratzinger.



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di Sandro Magister
25 marzo 2005

Ancora Ratzinger. Sul processo a Gesù e la doppia giustizia

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Una settimana giusta prima del Venerdì Santo, il cardinale Joseph Ratzinger ha riletto da par suo il processo a Gesù.

L'ha fatto in San Pietro nell'omelia di chiusura del convegno sui 40 anni della "Gaudium et Spes".

La passione del Signore, ha detto il cardinale, mette in scena lo scontro tra Gesù e i suoi oppositori e tra le loro differenti concezioni della giustizia.

Gli avversari di Gesù non negano i prodigi di grazia, di compassione e di amore da lui compiuti, ma rifiutano che egli si proclami Figlio di Dio: "Essi rigettano il significato di ciò che hanno visto e sentito, rimangono a livello dellÕumana giustizia, e invocano la legge la quale richiede che la bestemmia sia punita con la lapidazione".

Ratzinger ha precisato che secondo la teologia classica la virtù della giustizia è composta da due elementi che i cristiani non devono separare: "La giustizia verso Dio è ciò che noi chiamiamo la virtù della religione", mentre "la giustizia verso gli esseri umani è il fondamentale atteggiamento di rispetto verso gli altri in quanto persone create da Dio".

Applicando al mondo d'oggi, il cardinale Ratzinger ha fatto notare che "quando la Chiesa si impegna a lavorare per la giustizia a livello umano - e ci sono poche istituzioni nel mondo che si impegnano come la Chiesa cattolica per aiutare i poveri e gli svantaggiati - allora il mondo elogia la Chiesa".

"Ma quando il lavoro per la giustizia della Chiesa tocca problemi come il diritto alla vita di ogni essere umano dal concepimento fino alla morte naturale, o quando la Chiesa confessa che il rispetto della giustizia include le nostre responsabilità nei confronti di Dio, allora non infrequentemente il mondo reagisce nello stesso modo di cui si parla nel Vangelo degli oppositori di Cristo".

"Come cristiani noi dobbiamo costantemente ricordare che il richiamo alla giustizia non è qualcosa che può essere ridotto alle categorie di questo mondo", ha affermato il Cardinale. "Per essere operatori di vera giustizia noi dobbiamo essere resi giusti attraverso il contatto con colui che è esso stesso giustizia: Gesù di Nazareth".

"Il luogo di questo incontro è la Chiesa, dove egli è potentemente presente nei sacramenti e nella liturgia".

Da questo punto di vista la celebrazione della Settimana Santa è "il trionfo della giustizia di Dio al di sopra del giudizio umano. Nel mistero del Venerdì Santo, Dio è condannato dagli uomini e dalla umana giustizia, nella vigilia della Pasqua la luce della giustizia di Dio scaccia il buio del peccato e della morte".







Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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