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Breve saggio sulla DIVINA VOLONTA' di Luisa Piccarreta mistica terziaria domenicana

Ultimo Aggiornamento: 05/04/2017 22:15
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05/04/2017 21:48
 
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Secondo, VIVERE nel DIVIN VOLERE.

Risultati immagini per Gesù amore cuore

Vorrei le mani del mio Gesù per scrivere ciò. Ah, Lui solo potrebbe dire tutto il bello, il buono e il santo del vivere nel Divin Volere! Io, né sono capace né ho molti concetti nella mente; mi mancano i vocaboli... Mio Gesù, riversati nella mia parola, ed io dirò quello che posso.

Vivere nel Divin Volere significa in modo inseparabile; non fare nulla da sé, perché innanzi al Divino Volere l'anima si sente incapace di tutto; non chiede ordini né riceve, perché si sente incapace di andare da sola, e dice: " Se vuoi che faccia, facciamo insieme, e se vuoi che vada, andiamo insieme " ; sicché fa tutto ciò che fa il Padre.

Se il Padre pensa, fa suoi i pensieri del Padre e non fa un pensiero in più di quelli del Padre.

Se il Padre guarda, se parla, se opera, se cammina, se soffre, sa ama, anch'essa guarda ciò che guarda il Padre, ripete le parole del Padre, opera nelle mani del Padre, cammina coi piedi del Padre, soffre le stesse pene del Padre; vive non fuori ma dentro del Padre, sicché è il riflesso e il ritratto perfetto del Padre, ciò che non è per chi vive solo rassegnato. Questa figlia è impossibile trovarla senza del Padre, né il Padre senza di lei, e non solo esternamente, ma tutto il suo interno si vede come intrecciato con l'interno del Padre, trasformato, sperduto tutto tutto in Dio.

Oh, i voli rapidi di questa figlia nel Volere Divino! Questo Volere Divino è immenso; in ogni istante circola in tutti, dà vita e ordine a tutto, e l'anima, spaziando in questa immensità, vola a tutti, eccita tutti, ama tutti, ma come aiuta ed ama lo stesso Gesù, ciò che non può fare chi vive solo rassegnato.

Sicché a chi vive nel Divino Volere gli riesce impossibile fare da solo, anzi sente nausea del suo operato umano, ancorché santo, perché nel Divin Volere le cose, anche le più piccole prendono altro aspetto, acquistano nobiltà, splendore, santità divina, potenza e bellezza divina, si moltiplicano all'infinito, e in un istante l'anima fa tutto, e dopo che ha fatto tutto dice: ' non ho fatto nulla, ma l'ha fatto Gesù, e questo é tutto il mio contento, che misera qual sono,
Gesù mi ha dato l'onore di tenermi nel Divin Volere, per farmi fare ciò che ha fatto Lui '.

Sicché il nemico non può molestare questa figlia, se ha fatto bene o male, poco o molto, perché tutto l'ha fatto Gesù e lei insieme con Gesù. Questa è la più pacifica, non è soggetta ad ansietà, non ama nessuno ed ama tutti, ma divinamente. Si può dire che è la ripetitrice della Vita di Gesù, l'organo della sua voce, il palpito del suo Cuore, il mare delle sue grazie.

In questo solo, credo, consiste la vera Santità afferma ancora Luisa ; tutte le altre cose sono ombre, larve, spettri di santità.

Nel Volere Divino le virtù prendono posto nell'ordine divino; invece, fuori di esso, nell'ordine umano; sono soggette a stima propria, a vanagloria, a passioni. Oh, quante opere buone, quanti Sacramenti frequentati sono da piangersi innanzi a Dio e da ripararsi, perché vuoti del Divino Volere, quindi senza frutti! Volesse il Cielo che tutti comprendessero la vera santità! Oh, come tutte le altre cose scomparirebbero! Quindi, molti si trovano sulla via falsa della santità; molti la mettono nelle pie pratiche di pietà, e guai a chi li sposta. Oh, come s'ingannano! Se i loro voleri non sono uniti con Gesù e anche trasformati in Lui che è continuata preghiera con tutte le loro pie pratiche la loro santità è falsa, e si vede che queste anime passano con molta facilità dalle pie pratiche ai difetti, ai divertimenti, a seminare discordie ed altro... Oh, come è disonorante questa specie di santità! Altri la mettono nell'andare in chiesa, nell'assistere a tutte le funzioni, ma il loro volere è lontano da Gesù, e si vede che queste anime poco si curano dei propri doveri, e se vengono impedite si arrabbiano, piangono, cosicché la loro santità se ne va per aria; se ne lamentano, disubbidiscono, sono le piaghe delle famiglie; oh, che falsa santità! Altre la mettono nelle confessioni frequenti, nelle direzioni spirituali minute, nel fare scrupolo di tutto, ma poi non si fanno scrupolo che il loro volere non corre insieme col Volere di Gesù, e guai a chi le contraddice... Queste anime sono come i palloni gonfi, che appena si fa un piccolo buco, esce l'aria e la loro santità va in fumo e va a terra. Questi poveri palloni hanno sempre da dire; sono al più portati alla mestizia; vivono sempre nel dubbio e quindi vorrebbero un direttore per loro, che in ogni piccola cosa li consigli, li rappacifichi, li consoli, ma subito sono più agitate di prima... Povera santità, com'è falsificata! Vorrei le lacrime del mio Gesù per piangere insieme con Lui su queste santità false, e far conoscere a tutti come la vera santità sta nel fare la Divina Volontà e vivere nel Divino Volere.

Questa santità getta le radici tanto profonde che non c'è pericolo che oscilli, perché riempie terra e Cielo e dovunque trova il suo appoggio. è ferma, non è soggetta ad incostanze, a difetti volontari; attenta ai propri doveri, è la più sacrificata e distaccata da tutti e da tutto, anche dalla stessa direzione spirituale, e siccome le radici sono profonde, si eleva tanto in alto, che i fiori e i frutti sbocciano nel Cielo, ed è tanto nascosta in Dio, che la terra poco o nulla ne vede di quest'anima. Il Volere Divino la tiene assorbita in Sé; solo Gesù è la vita, l'artefice, la forma della santità di questa invidiabile creatura.

Non ha niente di suo, ma tutto è in comune con Gesù.

La sua passione è il Divino Volere; la sua caratteristica è il Volere del suo Gesù
e il " FIAT " è il suo motto continuo.

Invece, la povera e falsa santità dei ' palloni' è soggetta a continue incostanze, e mentre pare che i palloni della loro santità si gonfino tanto che pare che volino per aria e ad una certa altezza, tanto che molti e gli stessi direttori ne restano ammirati, subito ne restano disingannati. Per far sgonfiare questi palloni basta un'umiliazione, una preferenza, usata dal direttore a qualche altra persona, credendo ciò un furto per loro, credendosi le più bisognose. Quindi, mentre fanno scrupolo delle sciocchezze, giungono poi a disubbidire; e la gelosia è il tarlo di questi palloni, che rodendoli il bene che fanno, li va tirando l'aria, e il povero pallone si sgonfia e cade a terra e giunge ad imbrattarsi di terra. E allora si vede la santità che c'era nel pallone: e che cosa si trova? Amor proprio, risentimento, passioni nascoste sotto aspetto di bene, come per aver occasione di dire qualcosa si sono fatti il trastullo del demonio; sicché di tutta la loro santità non si è trovato altro che una massa di difetti, apparentemente mascherati di virtù... E poi, chi può dire tutto? Lo sa solo Gesù i mali peggiori di questa santità falsa, di questa vita devota senza fondamento, perché appoggiata sulla falsa pietà. Queste false santità sono le viti spirituali senza frutto, sterili, che sono causa di far piangere chissà quanto il mio amabile Gesù; sono il malumore della società, il cruccio degli stessi direttori, delle famiglie. Si può dire che portano presso di loro un'aria malefica che nuoce a tutti.

Oh, com'è ben diversa la santità dell'anima che vive nel Volere Divino! Queste anime sono il sorriso di Gesù; sono lontane da tutti, anche dallo stesso direttore spirituale; solo Gesù è tutto per loro, sicché nessuno si cruccia per loro. L'aria benefica che posseggono imbalsama tutti, sono l'ordine e l'armonia di tutti. Gesù, geloso di queste anime, si fa attore e spettatore di ciò che fanno; neppure hanno un palpito, un respiro, un pensiero, che Lui non regoli e domini. Gesù tiene quest'anima tanto assorbita nel Divino Volere, che a stento può ricordarsi che vive nell'esilio.

Nel vivere questa meravigliosa vita divina, nelle sue effusioni di amore verso il suo Gesù, Luisa così si esprime: " Mio Gesù, se mi fosse possibile, vorrei darti il bacio di tutte le creature; così contenterei il tuo Amore, col portarle tutte a Te ".

E Gesù: " Figlia mia, se vuoi darmi il bacio di tutti, baciami nella mia Volontà,

perché la mia Volontà, contenendo la virtù creatrice, contiene la potenza di moltiplicare un atto di tanti atti per quanti se ne vogliono, e così Mi darai il contento come se tutti Mi baciassero e tu avrai il merito come se da tutti Mi avessi fatto baciare, e tutte le creature ne avranno gli effetti a seconda delle proprie disposizioni.

Così, figlia mia, se tu desideri amarmi per tutti, il tuo amore scorrerà nella mia Volontà, se lo farai in Essa, e riempiendo la mia Volontà il Cielo e la terra, Mi sentirò ripetere il tuo ' Ti amo' in Cielo, intorno a Me, dentro di Me, in terra, e da tutti i punti si moltiplicherà per quanti atti può fare la mia Volontà. Quindi, può darmi la soddisfazione dell'amore di tutti, perché la creatura è limitata ed è finita, mentre la mia Volontà è immensa ed infinita.

Come si possono spiegare quelle parole dette da Me nel creare l'uomo: ' Facciamo l'uomo a nostra Immagine e Somiglianza '? Come mai la creatura, tanto inabile, poteva rassomigliarmi ed essere mia immagine? Solo nella mia Volontà poteva giungere a questo, poiché ' facendola sua ' viene ad operare alla divina, e con la ripetizioni di questi atti divini viene ad assomigliarsi a Me, a rendersi mia perfetta Immagine.

Succede come al fanciullo che col ripetere gli atti che vede nel maestro, gli si assomiglia. Sicché la sola cosa che fa rassomigliare la creatura a Me, è la mia Volontà.

Perciò ho tanto interesse che la creatura, ' facendola sua', compia il vero scopo per cui è stata creata ". (vol. 11 24.8.1915)

Il 18 marzo 1917 (vol. 12) Luisa scrive: Stavo pregando, fondendomi tutta in Gesù; e volevo in mio potere ogni pensiero di Gesù per poter avere vita in ogni pensiero di creatura, per poter riparare con lo stesso pensiero di Gesù, e così di tutto il resto. Ed il mio dolce Gesù mi ha detto: " Figlia mia, la mia Umanità sulla terra non faceva altro che concatenare ogni pensiero di creatura coi miei; sicché ogni pensiero di creatura si ripercuoteva nella mia mente, ogni parola nella mia voce, ogni palpito nel mio Cuore, ogni azione nelle mie mani, ogni passo nei miei piedi, e così di tutto il resto; con ciò davo al Padre riparazioni divine.

Ora tutto ciò che feci in terra, lo continuo nel Cielo; e come le creature pensano, i loro pensieri si riversano nella mia mente; come guardano, sento i loro sguardi nei miei. Sicché passa tra loro e Me come elettricità continua, come le membra sono in continua comunicazione col capo; e dico al Padre:

' Padre mio, non sono solo Io che Ti prego, che riparo, che soddisfo, che Ti placo, ma ci sono altre creature che fanno in Me ciò che faccio, anzi suppliscono col loro patire alla mia Umanità, che gloriosa è incapace di patire '.

L'anima col fondersi in Me ripete ciò che feci e continuo a fare.

Ma qual sarà il contento di queste anime che hanno fatto la loro vita in Me, con l'abbracciare insieme con Me tutte le creature, tutte le riparazioni, quando saranno con Me in Cielo? La loro vita la continueranno in Me, e come le creature penseranno o mi offenderanno coi pensieri, questi si ripercuoteranno nella loro mente, e continueranno le riparazioni che fecero in terra. Saranno insieme con Me, innanzi al trono divino, le sentinelle d'onore; e come le creature Mi offenderanno in terra, loro faranno gli atti opposti in cielo, vigileranno il mio trono, avranno il posto d'onore, saranno quelle che più Mi comprenderanno, le più gloriose; la loro gloria sarà tutta fusa nella mia e la mia nella loro. Sicché la tua vita in terra sia tutta fusa nella mia, non fare atto che non lo farai passare in Me.

Ed ogni qualvolta che tu ti fonderai in Me, Io riverserò in te nuova grazia e nuova luce e Mi farò vigile sentinella del tuo cuore per tenerti lontano qualunque ombra di peccato; ti custodirò come la mia stessa Umanità, comanderò agli angeli che ti facciano corona, affinché resti difesa da tutto e da tutti ".

" Quando l'anima fondendosi fa i suoi atti immediati con Me, allora Mi sento tanto tirato verso di essa, che faccio insieme ciò che essa fa e trasmuto in divino l'operato della creatura ". (Vol. 12 28.3.1917)

" Vivere nel mio Volere è scomparire, è entrare nell'ambito dell'eternità, è penetrare nell'onnipotenza dell'Eterno, nella Mente increata; è prendere parte a tutto, per quanto a creatura è possibile, ed a ciascun atto divino; è fruire anche stando in terra di tutte le qualità divine; è odiare il male in modo divino; è quello spandersi a tutti senza esaurire, perché la Volontà che anima questa creatura è Divina; è la santità non ancora conosciuta, che farò conoscere, che metterà l'ultimo ornamento ed il più bello, il più fulgido di tutte le altre santità e sarà corona e compimento di tutte le altre santità ".

(vol. 12 8.4.1918) " L'anima con l'unirsi con Me ed immedesimarsi con Me, si unisce con la mia mente, e così tante vite di pensieri santi produce nelle menti delle creature; come si unisce coi miei occhi, così produce nelle creature tante vite di sguardi santi; così, se si unisce con la mia bocca, darà vita alle parole; se si unisce al mio Cuore, ai miei desideri, alle mie mani, ai miei passi, così ad ogni palpito darà una vita, vita ai desideri, alle azioni, ai passi ... Ma vite sante, perché contenendo in Me la Potenza Creatrice, insieme con Me l'anima crea a fa ciò che faccio Io.

Ora, questa unione con Me, parte per parte, mente per mente, cuore per cuore, ecc., produce in te, in grado più alto, la Vita della mia Volontà e del mio Amore.

Ed in questa Volontà viene formato il Padrenell'Amore lo Spirito Santo, e dall'operato, dalle parole, dalle opere, dai pensieri e da tutto il resto che può uscire da questa Volontà e da questo Amore, viene formato il Figlio, ed ecco la Trinità nelle anime. Sicché, se dobbiamo operare, è indifferente operare nella Trinità in Cielo, o nella Trinità delle anime in terra ". (vol. 11 12.6.1913)

 

Il 28 novembre 1906 (vol. 7°) Luisa scrive: << Ho visto il benedetto Gesù e pareva che si trasformasse tutto in me, in modo che se io respiravo, sentivo il suo respiro nel mio; se io muovevo un braccio, sentivo muovere il suo nel mio e così di tutto il resto. Mentre ciò faceva, mi ha detto: " Figlia diletta mia, vedi in che stretta unione sto con te? Così voglio te, tutta stretta e unita a me; e questo, non ti credere che lo devi fare quando soffri o preghi solo, ma sempre, sempre.

Se ti muovi, se respiri, se lavori, se mangi, se dormi, tutto, tutto come se lo facessi nella mia Umanità, come se uscisse da Me il tuo operato, in modo che dovresti essere tu non altro che la scorza, e rotta la scorza della tua opera, si dovrebbe trovare il frutto dell'opera divina; e questo devi farlo a bene di tutta quanta l'umanità, in modo che la mia Umanità si deve trovare come vivente in mezzo alle genti.

Perché facendo tu tutto, anche le azioni più indifferenti con questa intenzione, di ricevere da Me la vita, la tua azione acquista il merito della mia Umanità.

Perché essendo Io Uomo e Dio, nel mio respiro contenevo i respiri di tutti,
i movimenti, le azioni, i pensieri, tutto contenevo in me; quindi li santificavo, li divinizzavo, li riparavo.

Onde, facendo tutto in atto di ricevere da Me il tuo operato, anche tu verrai ad abbracciare ed a contenere tutte le creature in te ed il tuo operato si diffonderà
a bene di tutti; 
sicché ancorché gli altri non Mi daranno niente, Io prenderò tutto da te " >>.

" Figlia mia, il mio Amore per la creatura è grande. Vedi come la luce del sole invade la terra? Se tu potessi fare di quella luce tanti atomi, in quegli atomi di luce sentiresti la mia voce melodiosa, e ti ripeterebbero l'uno presso l'altro: ' ti amo ', ' ti amo ', ' ti amo '..., in modo che non ti darebbero tempo a numerarli; resteresti affogata nell'amore, e difatti ' ti amo, ti amo ', ti dico nella luce che riempie il tuo occhio, ' ti amo ' nell'aria che respiri, ' ti amo ' nel sibilo del vento che percuote il tuo udito, ' ti amo ' nel calore e nel freddo che sente il tuo tatto, ' ti amo ' nel sangue che scorre nelle tue vene; ' ti amo ', nel palpito del tuo cuore ti dice il mio palpito; ' ti amo ', ti ripeto in ogni pensiero della tua mente; ' ti amo ', in ogni azione delle tue mani; ' ti amo ', in ogni passo dei tuoi piedi; ' ti amo ', in ogni parola ..., perché niente succede dentro e fuori di te se non concorre un mio atto di amore verso di te; sicché un mio ' ti amo ' non aspetta l'altro. E i tuoi ' Ti amo ', quanti sono per Me? "

( vol. 11 23.4.1912 )

Avendo fatta la Comunione, stavo dicendo a Gesù: " Ti amo ", e Lui mi ha detto: " Figlia mia, vuoi amarmi davvero? Dì: Gesù, Ti amo con la tua Volontà e siccome la mia Volontà riempie Cielo e terra, il tuo amore Mi circonderà ovunque e il tuo ' Ti amo ' si ripercuoterà lassù nei Cieli e fin nel profondo degli abissi.

Così, se vuoi dire: Ti adoro, Ti benedico, Ti lodo, Ti ringrazio ', lo dirai unita con la mia Volontà e riempirai Cieli e terra di adorazioni, di benedizioni, di lodi, di ringraziamenti, nella mia Volontà. Queste sono cose semplici, facili ed immense.

La mia Volontà è tutto, tanto che gli stessi miei attributi, che sono? Un atto semplice della mia Volontà. Sicché se la Giustizia, la Bontà, la Sapienza, la Fortezza, fanno il loro corso, la mia Volontà le precede, le accompagna, le mette in atto di operare; insomma, non si spostano un punto dal mio Volere. Perciò, chi prende la mia Volontà prende tutto, anzi può dire che la sua vita è finita, finite le debolezze, le tentazioni, le passioni, le miserie, perché in chi fa il mio Volere tutte le cose perdono i loro diritti, perché il mio Volere tiene il primato su tutto e diritto a tutto ". (vol. 11 2.10.1913)

 

" Diletta mia, entra in Me, vieni a nuotare nel mare immenso del mio Volere, del mio Amore; nasconditi nel Volere e nell'Amore increato del tuo Creatore.

Il mio Volere ha il potere di rendere infinito tutto ciò che entra nella mia Volontà e d'innalzare e trasformare gli atti delle creature in atti eterni,

perché ciò che entra nella mia Volontà acquista l'Eterno, l'Infinito, l'Immenso, perdendo ciò che ha principio, ciò che è finito, la piccolezza. Quale è il mio Volere, tali rende gli atti loro. Perciò dì, grida forte ' TI AMO ' nel mio Volere; Io sentirò la nota del mio Amore eterno, sentirò l'amore creato nascosto nell'Amore increato, e Mi sentirò amato dalla creatura con amore eterno, infinito, immenso; quindi, un amore degno di Me, che Mi supplisce e può supplirmi nell'amore di tutti ". ( vol. 12 8.1.1919 )

" Sperditi in Me: la tua preghiera sperdila nella mia, in modo che la tua e la mia siano una sola preghiera e non si conosca quale sia la tua e quale la mia; le tue pene, le tue opere, il tuo volere, il tuo amore, sperdili tutti nelle mie pene, nelle mie opere, ecc., in modo che si mescolino le une con le altre
da formare una sola cosa, tanto che tu potrai dire: ' Ciò che è di Gesù è mio ', ed Io: ' Ciò che è tuo è mio '.

Con tuo guadagno grandissimo e con sommo mio contento, ripetimi spesso in ciò che fai: ' Gesù, lo verso in Te, per poter fare non la mia voglia, ma la tua ', ed Io subito verso il mio agire in te ". (vol. 12 31.1.1918)

 

Il 13 febbraio 1919 (vol. 12) Gesù rivolge, per primo a Luisa e poi a tutti noi, il suo ardente invito: " Vuoi venire nella mia Volontà a sostituirti in modo divino per tanti atti non fatti dagli altri nostri fratelli, per tanti altri fatti umanamente, e per altri atti santi, sì, ma umani e non fatti in ordine divino?

Io ho fatto tutto nell'ordine divino, ma non sono contento ancora; voglio che la creatura entri nella mia Volontà e in modo divino venga a baciare i miei atti, sostituendosi a tutto come feci Io.

Perciò venga, venga; la sospiro, la desidero tanto che Mi metto come in festa quando vedo che la creatura entra in questo ambiente divino e, moltiplicandosi insieme con Me, si moltiplica in tutti, ed ama, ripara, sostituisce tutti e per ciascuno in modo divino. Le cose umane non le riconosco più in lei, ma tutte cose mie. Il mio Amore sorge e si moltiplica, le riparazioni si moltiplicano all'infinito, le sostituzioni sono divine... Che gioia, che festa!

Gli stessi Santi si uniscono con Me e fanno festa, e aspettano con ardore che una loro sorella sostituisca i loro stessi atti, santi nell'ordine umano, eppure non nell'ordine divino; Mi pregano che subito faccia entrare la creatura in questo ambiente divino e che tutti i suoi atti siano sostituiti solo col Volere Divino e con l'impronta dell'Eterno.

L'ho fatto Io per tutti; ora voglio che lo faccia tu per tutti ".

Io sono entrata in Gesù continua a scrivere Luisa e facevo ciò che faceva Gesù. Oh, come vedevo con chiarezza ciò che Gesù mi aveva detto! Con Lui restavo moltiplicata in tutto, anche nei Santi... E Gesù ha soggiunto: " Un atto solo di mia Volontà, e anche un istante, è pieno di Vita creatrice, e chi contiene questa Vita può dar vita in quell'istante a tutto e conservare tutto.

Sicché, da quest'atto solo della mia Volontà il Sole riceve la vita della luce, la terra la conservazione, le creature la vita...

Io ho la mia Corte in Cielo prosegue Gesù e ne voglio un'altra sulla terra; indovina tu: chi formerà questa Corte? " (E Luisa risponde:) " Le anime che vivranno nel tuo Volere ". (E Gesù:) " Brava; sono proprio loro che, senza l'ombra dell'interesse e della santità personale, ma divina, vivranno a bene dei loro fratelli e faranno un solo eco col Cielo ".

Il 6 dicembre 1917 (vol. 12°) Luisa scrive: << Dopo aver ricevuto Gesù in Sacramento stavo dicendogli: " Ti bacio col bacio del tuo Volere.

Tu non sei contento se Ti do solo il mio bacio, ma vuoi il bacio di tutte le creature, ed io perciò Ti do il bacio nel tuo Volere, perché in Esso trovo
tutte le creature, e sulle ali del tuo Volere prendo tutte le loro bocche e Ti do il bacio col bacio del tuo Amore, affinché non Ti baci col mio amore, ma col tuo stesso Amore, e Tu senta il contento, le dolcezze, la soavità del tuo stesso Amore sulle labbra di tutte le creature, in modo che, attirato dal tuo stesso Amore, Ti costringa a dare il bacio a tutte le creature ... "

Onde il mio dolce Gesù mi ha detto: " Figlia mia, quanto Mi è dolce vedere, sentire l'anima nel mio Volere! Senza che lei se ne avveda si trova nelle altezze dei miei atti, delle mie preghiere, del modo come facevo Io stando su questa terra; si mette quasi al mio livello.

Io, nei miei più piccoli atti, racchiudevo tutte le creature passate, presenti e future, per offrire al Padre atti completi a nome di tutte le creature.

Nemmeno Mi sfuggì un respiro delle creature che non lo racchiudessi in Me, altrimenti il Padre avrebbe potuto trovare eccezioni nel riconoscere le creature e tutti i loro atti, perché non fatti da Me e usciti da Me; avrebbe potuto dirmi: ' Non hai fatto tutto e per tutti; la tua opera non è completa. Non posso riconoscere tutti, perché non li hai rincorporati in Te, ed Io voglio conoscere solo ciò che hai fatto Tu '. Perciò, nell'immensità del mio Volere, del mio Amore e Potere, feci tutto e per tutti.

Onde, come mai possono piacermi le altre cose, per quanto belle, fuori dal mio Volere? Sono sempre atti bassi e umani e determinati; invece, gli atti nel mio Volere sono nobili, divini, senza termine, infiniti, qual è il mio Volere.

Sono simili ai miei ed Io do loro lo stesso valore, amore e potere dei miei stessi atti, li moltiplico in tutti, li estendo a tutte le generazioni, a tutti i tempi.

Che Mi importa che siano piccoli? Sono sempre i miei atti che si ripetono, e basta " >>.

" Figlia mia, prega, ma prega come prego Io, cioè,riversati tutta nella mia Volontà, e in Questa troverai Dio e tutte le creature; le darai a Dio come se fosse una sola creatura, perché il Volere Divino è il Padrone di tutti, e deporrai ai piedi della Divinità gli atti buoni, per darle onore, e i cattivi per ripararli con la Santità, Potenza ed Immensità della Divina Volontà, a cui niente sfugge.




Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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