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ATTENZIONE la veggente Vassula Ryden NON è riconosciuta ne dalla Chiesa Cattolica ne da quella ortodossa

Ultimo Aggiornamento: 22/04/2017 23:56
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22/04/2017 23:34
 
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Vassula Rydén: le ragioni della Chiesa, François-Marie Dermine O.P.

(continuazione - Parte 2 di 4)

Parte 1 Parte 2 Parte 3 Parte 4

 

(2)Prendo ora in esame alcune delle ragioni che, sempre a mio avviso del tutto personale, hanno potuto indurre la Chiesa a mantenere il suo giudizio sostanzialmente negativo: lo faccio nella maniera più sintetica possibile ma con la speranza che contribuisca a illuminare coloro ai quali l’attrattiva del meraviglioso impedisce tuttora di aprire gli occhi.

Scomparsa, cancellazione, censura e alterazione dei messagi

(2a) Le pagine che seguono, tratte in buona parte da un mio articolo scritto sulla rivista Jesus dell’ottobre 1996 e intitolato Quando Dio si fa correggere, affrontano una ragione non menzionata nella Notificazione ma la cui gravità oggettiva è più che sufficiente, a mio avviso, per togliere al fenomeno qualsiasi credibilità; alludo infatti al trattamento riservato dalla signora Rydén ai suoi messaggi: distruzioni, cancellature e correzioni.

 

1.Prima di tutto le distruzioni.

Mancano infatti i messaggi dei primi dieci mesi: una lacuna tremenda se si considera che le prime rivelazioni rappresentano sempre le premesse e le primizie di un fenomeno soprannaturale straordinario. La signora Rydén spiega: «generalmente li bruciavo perché ne avevo veramente moltissimi» scritti su dei fogli volanti e non ancora sui quaderni; un trattamento, questo, poco riverente nei confronti di messaggi da lei considerati come rivelazioni divine… René Laurentin, pur di difendere la sua protetta, non esita a contraddirla: «Secondo l’accusatore, Vassula avrebbe distrutto i messaggi ricevuti nei primi mesi con l’unica determinazione di nascondere gli errori grossolani che contenevano. In verità Vassula non ha distrutto nulla! Questi primi messaggi non li ha pubblicati, ma ha in progetto di farlo». Queste spiegazioni del tutto contrastanti non predispongono alla fiducia, tanto più che, a dieci anni di distanza, la pubblicazione preannunciata deve ancora avvenire.

 

2. Ci sono poi i messaggi omessi o cancellati.

Confrontando infatti le fotocopie dei manoscritti che, all’inizio, la protagonista faceva circolare liberamente e le edizioni stampate dei facsìmilesi scorgono dei tagli evidenziati (per quelli che risultano troppo vistosi) con la scritta: «Su richiesta di Vassula porzioni di pagina x sono state cancellate».

Il merito di questa scoperta è da attribuire al padre Philip Pavich O.F.M., un americano di origine croata che - nel settembre del ‘91 a Medjugorje, dove esercitò, per cinque anni, il ministero della riconciliazione - ricevette una copia originale dei messaggi corretti dalla stessa “veggente” con l’aiuto del suo collaboratore Erwin Schlacher, dove sono visibili le numerose cancellature e sostituzioni di paroleil francescano denunciò il fatto, divulgando le fotocopie dei messaggi non espurgati e mettendole a confronto con l’edizione stampata censurata dei facsìmile.

In un fax del 14 ottobre 1993 spedito ad Elena Carvalho, la traduttrice brasiliana delle sue opere in portoghese che, sconcertata, chiedeva spiegazioni su queste fotocopie, la signora Rydén si giustificava affermando che le cancellature erano dei «brani eliminati sotto la guida di Dio», il quale «mi dà dei messaggi privati ed altri molto simbolici. All’inizio li fotocopiavo tutti. Più tardi, quando si trattò di stampare l’opera di Dio, Dio mi fece capire che i messaggi privati e quelli molto simbolici -che la gente poteva non capire- non dovevano essere stampati». In altre parole, «ho due quaderni; uno che chiamo il quaderno privato. […] Poi ho ciò che chiamo il quaderno “ufficiale”, quello che dovrebbe essere stampato. Dio toglie dal quaderno privato tutto ciò che dovrebbe essere diffuso e trascrive di nuovo il messaggio nel quaderno ufficiale. […] All’inizio avevo divulgato tutto e Dio non lo voleva. Ecco tutto». Alla fine del fax (di cui presentiamo una pagina nella fotocopia n.1), preannunciava una risposta dettagliata di René Laurentin alle “calunnie”, una risposta che non è mai arrivata e della quale dovette incaricarsi lei stessa, ricorrendo ad argomenti che, a nostro avviso, complicano ulteriormente la sua già precaria situazione e che cozzano contro dei fatti inoppugnabili.


 

Fotocopia n. 1 - Estratto del fax inviato da Vassula Rydén ad Elena Carvalho, nel quale giustifica i brani eliminati e indica di avere due serie di quaderni nei quali scrive i messagi.

 

Infatti, l’esame attento delle fotocopie integrali, riportate qui con il numero e le pagine dei quaderni della percipiente, fa toccare con mano che le parti eliminate nell’edizione stampata corrispondono abitualmente a qualche profezia non avverata o a qualche fatto risultato deludente per la protagonista. Nella fotocopia n.2, per esempio, presentiamo la versione integrale del messaggio del 14 aprile 1988 nel quale viene chiesto a Vassula e al suo entourage di contattare per scritto don Stefano Gobbi del Movimento Sacerdotale Mariano mentre nella fotocopia n.3 appaiono chiaramente i tagli; lo stesso procedimento viene inflitto al messaggio del 10 giugno 1988 (fotocopie nn.4 e 5), dove la Madonna, intenta a operare un saldatura tra i suoi messaggi a don Gobbi e quelli di Gesù a Vassula Rydén, annuncia di aver predisposto un incontro tra i due; tale iniziativa, per le reticenze di don Gobbi, non ebbe l’esito previsto e desiderato. Il procedimento del taglio è stato applicato anche a una parte del messaggio del 29 luglio 1988 che accennava all’incontro avvenuto in Svizzera con il P.Schwitzer S.J., verso il quale la Madonna aveva indirizzato la sua “prediletta” per una direzione spirituale: nel frattempo, il sacerdote non aveva voluto assumersi tale responsabilità, attribuendo i messaggi ad uno «spirito di origine dubbia».

    

Fotocopie nn. 2 e 3 - Fotocopia del messaggio originale del 14/04/1988 con la parte referente al Padre Gobbi cancellata da Vassula Rydén in vista della pubblicazione (fotocopia n. 2). La fotocopia n. 3 mostra come il messaggio é stato pubblicato nell'edizione dei facsimili.

 

Fotocopie nn. 4 e 5 - Fotocopia del messaggio originale del 10/06/1988 con la parte su Padre Gobbi cancellata da Vassula Rydén in vista della pubblicazione (fotocopia n. 4). La fotocopia n. 5 mostra come il messaggio é stato pubblicato nell'edizione dei facsimili.

Sono state pure eliminate le parti o la totalità di altri messaggi (cfr. 8-18 novembre 1987, 6-12-28-31 dicembre 1987, 7-10-18-31 gennaio 1988, 3-26 febbraio 1988, 4 maggio 1988, ecc) che ordinano a Vassula Rydén ed ai suoi due «testimoni» di chiedere un’udienza privata al Papa e di andare scalzi da lui per lavargli i piedi, fare la Via Crucis assieme a lui e presentargli le rivelazioni celesti che egli starebbe già aspettando. Le fotocopie nn.6, 7 e 8 documentano le richieste dell’entità in tal senso; le righe barrate sono quelle cancellate nella versione stampata.

Tale avvenimento, che verrebbe a compiere certe profezie di papa Giovanni XXIII come si legge nella fotocopia n.9 con le solite cancellature, non trovò mai compimento. La protagonista riuscì tutt’al più, nel corso di due udienze pubbliche (3 agosto 1988 e 6 novembre 1993), a farsi strada nella ressa per infilare una lettera nella cintura del Papa e per consegnargli delle pubblicazioni.

 

Fotocopie nn.6, 7, 8 e 9: Porzioni di diversi messaggi cancellati nei quali "Gesú" chiede a Vassula Rydén e ai suoi due "testimoni" James [Fannan] e David, di chiedere un'udienza al Papa Giovanni Paolo II per presentargli i messaggi e fare la Via Crucis. Tale avvenimento, che verrebbe a compiere certe profezie di papa Giovanni XXIII come si legge nella fotocopia n.9 con le solite cancellature, non trovò mai compimento.

In un secondo tempo, essa ha tentato di attribuire un valore meramente simbolico a questi messaggi, contraddicendone però la lettera e lo spirito. Più volte infatti l’interlocutore “celeste” aveva chiaramente esplicitamente chiesto di adoperarsi per ottenere una udienza privata. E anche la richiesta di andare scalza va intesa in senso letterale; si aggancia infatti ai messaggi (cancellati) del 14 e 15 ottobre 1987, del 18 novembre 1987, del 26 febbraio e del 7 maggio 1988 (fotocopie nn.10, 11, 12 e 13), dove “Gesù” impegna la sua beneamata al voto di camminare scalza nel tempo opportuno; la chiama perciò ripetutamente la «mia messaggera scalza». Negli spezzoni (anch’essi cancellati) dei messaggi del 15-16 ottobre 1987 (sempre la fotocopia n.12), si leggono le seguenti parole di “Gesù”: «sarò Io a ricordarti di togliere le tue scarpe»; a scanso di equivoci l’entità sottolinea il carattere concretamente penitenziale della richiesta aggiungendo: «Non cercherai nessun conforto; sia che tu camminerai nella neve o sulle sabbie roventi, ti toglierai le scarpe. Sei disposta a fare questo?». L’entità, nel messaggio del 8 novembre 1987, ordina esplicitamente alla percipiente impaurita: «non mi rifiutare questo. Lo voglio! Voglio che tu lo faccia» (fotocopia n.14, cancellata); la esorta a non temere (fotocopia n.15, cancellata). Viene assicurato che Giovanni Paolo II riconoscerà la messaggera quando lei si presenterà al suo cospetto (fotocopia n.16, cancellata). Non ci sono dubbi, dunque: ci troviamo di fronte a delle profezie vere e proprie, da prendere alla lettera, e che non si sono mai avverate.

                        

Fotocopie n. 10 a n. 16: Alcuni messaggi cancellati nei quali “Gesù” impegna Vassula al voto di camminare scalza nel tempo opportuno e di andare dal Papa a lavargli i piedi.

 

3. I messagi modificati

Infine, dopo le distruzioni e le cancellature, c’è il caso ancora più compromettente e grave dei messaggi apertamente modificati. Ecco due esempi significativi. Nella fotocopia n.17, risulta chiaro l’astuto e rudimentale trattamento inflitto al messaggio del 18 aprile 1988. In alto si legge la frase come era originariamente: «Oh vieni Pietro, prendi la Mia Mano, Satana ti ha allontanato dalla Verità! Prendi la Mia Mano e ti guiderò…». In mezzo, le frecce indicano lo spostamento delle parole mentre, in basso, appare l’edizione definitivamente modificata: «Satana ha allontanato molti di voi dalla Verità! prendi la Mia Mano, Pietro, e ti guiderò». L’essere sviato da Satana non si riferisce più al Papa, bensì ad altri.

Fotocopia n. 17 - Esempio di alterazione di un messaggio per modificarne il senso: In alto, il messagio originale - In mezzo, le frecce indicano le correzioni da fare e le parole da aggiungere . In basso, il messaggio come é stato pubblicato.

 

Da parte sua, la fotocopia n.18 riporta la versione originaria del messaggio del 10 ottobre 1987, dove è scritto a due riprese di adorare (“worship”) la Vergine Maria: «piegherò le loro ginocchia ed essi adoreranno (“worship”) e onoreranno Mia Madre»; la fotocopia n.19 presenta invece la stessa pagina nella versione corretta, con «venerate» (“venereranno”) al posto di “worship”: le due correzioni sono fatte l’una con la grafia di Vassula e l’altra con quella “ieratica”. Non si adora infatti la Madonna, ma la si venera: si trattava di una correzione teologicamente obbligatoria, come quella riguardante il Papa…

   

Fotocopie nn. 18 e 19 - Nel messaggio originale (fotocopia n. 18) "Gesú" chiede di "adorare" - "worship" in inglese - la Vergine. Il messaggio pubblicato (fotocopia n. 19) é stato corretto per indicare "venerare", una correzione teologicamente obbligatoria.

 

Ma allora, ci chiediamo, è la seconda Persona della Santissima Trinità che avrebbe usato un linguaggio così improprio o addirittura sbagliato? Per di più, il lettore avrà notato che le correzioni e le aggiunte sono state effettuate con la scrittura che i simpatizzanti della protagonista chiamano “ieratica” ossia santa, divina; in altre parole, Dio si sarebbe corretto con la sua stessa scrittura…

In una lunga nota pubblicata a Belfast nel 1994 (A Note from Vassula Rydén), la veggente tenta di rispondere ad alcune obiezioni riguardanti le suddette modifiche, riconducendole ad un preoccupantissimo messaggio del 12 ottobre 1986 in cui l’“Eterno Padre” dice testualmente: «La Pace sia con te. Ogni parola che senti (feel) non essere giusta e che ti turba, sentiti libera di correggerla. Io, Dio, ti do il sentimento (feeling). Vassula, sei contenta?»… Tale messaggio (e anche un altro del 5 marzo 1987) manifesta un “Eterno Padre” soggetto a eventuali imprecisioni, errori o ripensamenti e consegna praticamente le rivelazioni ai “sentimenti” e all’arbitrarietà della veggente. Per di più si oppone ad un altro suo messaggio del 14 luglio 1992: «Ripeti solo le parole che Io stesso ti ho dato; non aggiungere né togliere nulla; siiMi fedele».

 

In conclusione

Da quanto è stato detto, quindi, la spiegazione delle alterazioni risulta ormai semplice: i messaggi de La Vera Vita in Dio, soprattutto nella fase iniziale, contenevano effettivamente delle profezie non avverate e degli errori grossolani, anche teologici. E tali errori, che tradiscono la presenza di uno spirito tutt’altro che divino, vennero corretti o eliminati non sulla base di un feeling soprannaturale bensì grazie all’intervento di qualche persona interpellata per revisionare i messaggi assieme alla percipiente. A sostegno di una simile interpretazione o ipotesi, si può tornare per esempio alla fotocopia n.18 dove, sopra la parola “worship” barrata, si legge la parola “venerate” scritta con una grafia che non è né quella della signora Rydén né quella “ieratica”…



QUI TUTTA LA DOCUMENTAZIONE




Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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