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Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Il Catechismo e il Compendio della Chiesa Cattolica

Ultimo Aggiornamento: 01/10/2017 14:14
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30/09/2017 14:33
 
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CAPITOLO SECONDO


CREDO IN GESÙ CRISTO, 
IL FIGLIO UNIGENITO DI DIO

 

79. Qual è la Buona Novella per l'uomo?

422-424

È l'annunzio di Gesù Cristo, «il Figlio del Dio vivente» (Mt 16,16), morto e risorto. AI tempo del re Erode e dell'imperatore Cesare Augusto, Dio ha adempiuto le promesse fatte ad Abramo e alla sua discendenza mandando «suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare coloro che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l'adozione a figli» (Gal 4,4-5).

 

80. Come si diffonde questa Buona Novella?

425-429

Fin dall'inizio i primi discepoli hanno avuto l'ardente desiderio di annunziare Gesù Cristo, allo scopo di condurre tutti alla fede in lui. Anche oggi, dall'amorosa conoscenza di Cristo nasce il desiderio di evangelizzare e catechizzare, cioè svelare nella sua persona l'intero disegno di Dio e mettere l'umanità in comunione con lui.

 

« E IN GESÙ CRISTO, SUO UNICO FIGLIO, NOSTRO SIGNORE »

 

81. Che cosa significa il nome «Gesù»?

430-435
452

Dato dall'Angelo al momento dell'Annunciazione, il nome «Gesù» significa «Dio salva». Esso esprime la sua identità e la sua missione, «perché è lui che salverà il suo popolo dai suoi peccati» (Mt 1,21). Pietro afferma che «non vi è sotto il cielo altro Nome dato agli uomini nel quale è stabilito che possiamo essere salvati» (At 4,12).

 

82. Perché Gesù è chiamato «Cristo »?

436-440
453

«Cristo» in greco, «Messia» in ebraico, significa «unto». Gesù è il Cristo perché è consacrato da Dio, unto dello Spirito Santo per la missione redentrice. È il Messia atteso da Israele, mandato nel mondo dal Padre. Gesù ha accettato il titolo di Messia precisandone tuttavia il senso: «Disceso dal cielo» (Gv 3,13), crocifisso e poi risuscitato, egli è il Servo Sofferente «che dà la sua vita in riscatto per molti» (Mt 20,28). Dal nome Cristo è venuto a noi il nome di cristiani.

 

83. In che senso Gesù è il «Figlio Unigenito di Dio»?

441-445
454

Egli lo è in senso unico e perfetto. Al momento del Battesimo e della Trasfigurazione, la voce del Padre designa Gesù come suo «Figlio prediletto». Presentando se stesso come il Figlio che «conosce il Padre» (Mt 11,27), Gesù afferma la sua relazione unica ed eterna con Dio suo Padre. Egli è «il Figlio Unigenito (1Gv 4,9)» di Dio, la seconda Persona della Trinità. È il centro della predicazione apostolica: gli Apostoli hanno visto «la sua gloria, come di Unigenito dal Padre» (Gv 1,14).

 

84. Che cosa significa il titolo «Signore»?

446-451
455

Nella Bibbia, questo titolo designa abitualmente Dio Sovrano. Gesù lo attribuisce a se stesso e rivela la sua sovranità divina mediante il suo potere sulla natura, sui demoni, sul peccato e sulla morte, soprattutto con la sua Risurrezione. Le prime confessioni cristiane proclamano che la potenza, l'onore e la gloria dovuti a Dio Padre sono propri anche di Gesù: Dio «gli ha dato il Nome che è al di sopra di ogni altro nome» (Fil 2,9).

Egli è il Signore del mondo e della storia, il solo a cui l'uomo debba sottomettere interamente la propria libertà personale.

 

« GESÙ CRISTO 
FU CONCEPITO PER OPERA DELLO SPIRITO SANTO,
NACQUE DA MARIA VERGINE »

 

85. Perché il Figlio di Dio si è fatto uomo?

456-460

Il Figlio di Dio si è incarnato nel seno della Vergine Maria per opera dello Spirito Santo, per noi uomini e per la nostra salvezza, ossia: per riconciliare noi peccatori con Dio; per farci conoscere il suo amore infinito; per essere il nostro modello di santità; per farci «partecipi della natura divina» (2 Pt 1,4).

 

86. Che cosa significa la parola «Incarnazione »?

461-463
483

La Chiesa chiama «Incarnazione» il Mistero dell'ammirabile unione della natura divina e della natura umana nell'unica Persona divina del Verbo. Per realizzare la nostra salvezza, il Figlio di Dio si è fatto «carne» (Gv 1,14) diventando veramente uomo. La fede nell'Incarnazione è segno distintivo della fede cristiana.

 

87. In che modo Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo?

464-467
469

Gesù è inscindibilmente vero Dio e vero uomo, nell'unità della sua Persona divina. Egli, il Figlio di Dio, che è «generato, non creato, della stessa sostanza del Padre», si è fatto vero uomo, nostro fratello, senza con ciò cessare di essere Dio, nostro Signore.

 

88. Che cosa insegna a questo riguardo il Concilio di Calcedonia (anno 451)?

467

Il Concilio di Calcedonia insegna a confessare «un solo e medesimo Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo, perfetto nella sua divinità e perfetto nella sua umanità, vero Dio e vero uomo, composto di anima razionale e di corpo, consustanziale al Padre per la divinità, consustanziale a noi per l'umanità, "simile in tutto a noi, fuorché nel peccato" (Eb 4,15), generato dal Padre prima dei secoli secondo la divinità e, in questi ultimi tempi, per noi e per la nostra salvezza, nato da Maria Vergine e Madre di Dio, secondo l'umanità».

 

89. Come la Chiesa esprime il Mistero dell'Incarnazione?

464-469
479-481

Lo esprime affermando che Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo, con due nature, la divina e l'umana, non confuse, ma unite nella Persona del Verbo. Pertanto, nell'umanità di Gesù, tutto - miracoli, sofferenza, morte - dev'essere attribuito alla sua Persona divina che agisce attraverso la natura umana assunta.

 

«O Figlio Unigenito e Verbo di Dio, tu che sei immortale, per la nostra salvezza ti sei degnato d'incarnarti nel seno della santa Madre di Dio e sempre Vergine Maria (...). Tu che sei Uno della Santa Trinità, glorificato con il Padre e lo Spirito Santo, salvaci!» (Liturgia Bizantina di san Giovanni Crisostomo).

 

90. Il Figlio di Dio fatto uomo aveva un'anima con una conoscenza umana?

470-474
482

Il Figlio di Dio ha assunto un corpo animato da un'anima razionale umana. Con la sua intelligenza umana Gesù ha appreso molte cose attraverso l'esperienza. Ma anche come uomo il Figlio di Dio aveva una conoscenza intima e immediata di Dio suo Padre. Penetrava ugualmente i pensieri segreti degli uomini e conosceva pienamente i disegni eterni che egli era venuto a rivelare.

 

91. Come si accordano le due volontà del Verbo incarnato?

475
482

Gesù ha una volontà divina e una volontà umana. Nella sua vita terrena, il Figlio di Dio ha umanamente voluto ciò che ha divinamente deciso con il Padre e lo Spirito Santo per la nostra salvezza. La volontà umana di Cristo segue, senza opposizione o riluttanza, la volontà divina, o, meglio, è ad essa sottoposta.

 

92. Cristo aveva un vero corpo umano?

476-477

Cristo ha assunto un vero corpo umano attraverso il quale Dio invisibile si è reso visibile. Per questa ragione Cristo può essere rappresentato e venerato nelle sante immagini.

 

93. Che cosa rappresenta il Cuore di Gesù?

478

Gesù ci ha conosciuti e amati con un cuore umano. Il suo Cuore trafitto per la nostra salvezza è il simbolo di quell'infinito amore, col quale egli ama il Padre e ciascuno degli uomini.

 

94. «Concepito per opera dello Spirito Santo... »: che cosa significa quest'espressione?

484-486

Significa che la Vergine Maria ha concepito il Figlio eterno nel suo grembo per opera dello Spirito Santo e senza la collaborazione di uomo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te» (Lc 1,35), le ha detto l'Angelo nell' Annunciazione.

 

95. «...Nato dalla Vergine Maria »: perché Maria è veramente la Madre di Dio?

495
509

Maria è veramente Madre di Dio perché è la madre di Gesù (Gv 2,1; 19,25). In effetti, colui che è stato concepito per opera dello Spirito Santo e che è diventato veramente suo Figlio, è il Figlio eterno di Dio Padre. È Dio egli stesso.

 

96. Che cosa significa «Immacolata Concezione»?

487-492
508

Dio ha scelto gratuitamente Maria da tutta l'eternità perché fosse la Madre di suo Figlio: per compiere tale missione, è stata concepita immacolata. Questo significa che, per la grazia di Dio e in previsione dei meriti di Gesù Cristo, Maria è stata preservata dal peccato originale fin dal suo concepimento.

 

97. Come collabora Maria al disegno divino della salvezza?

493-494
508-511

Per la grazia di Dio Maria è rimasta immune da ogni peccato personale durante l'intera sua esistenza. È la «piena di grazia» (Lc 1 ,28), la «Tutta Santa». Quando l'Angelo le annuncia che avrebbe dato alla luce «il Figlio dell' Altissimo» (Lc 1,32), ella dà liberamente il proprio assenso con «l'obbedienza della fede» (Rm 1,5). Maria si offre totalmente alla Persona e all'opera del suo Figlio Gesù, abbracciando con tutta l'anima la volontà divina di salvezza.

 

98. Che cosa significa la concezione verginale di Gesù?

496-498
503

Significa che Gesù è stato concepito nel grembo della Vergine per la sola potenza dello Spirito Santo, senza intervento dell'uomo. Egli è Figlio del Padre celeste secondo la natura divina e Figlio di Maria secondo la natura umana, ma propriamente Figlio di Dio nelle due nature, essendoci in lui una sola Persona, quella divina.

 

99. In che senso Maria è «sempre Vergine»?

499-507
510-511

Nel senso che ella è «rimasta Vergine nel concepimento del Figlio suo, Vergine nel parto, Vergine incinta, Vergine madre, Vergine perpetua» (sant'Agostino). Pertanto, quando i Vangeli parlano di «fratelli e sorelle di Gesù», si tratta di parenti prossimi di Gesù, secondo un'espressione adoperata nella Sacra Scrittura.

 

100. In che modo la maternità spirituale di Maria è universale?

501-507
511

Maria ha un unico Figlio, Gesù, ma in lui la sua maternità spirituale si estende a tutti gli uomini che egli è venuto a salvare. Obbediente al fianco del nuovo Adamo, Gesù Cristo, la Vergine è la nuova Eva, la vera madre dei viventi, che coopera con amore di madre alla loro nascita e alla loro formazione nell'ordine della grazia. Vergine e Madre, Maria è la figura della Chiesa, la sua più perfetta realizzazione.

 

101. In che senso tutta la vita di Cristo è Mistero?

512-521
561-562

Tutta la vita di Cristo è evento di rivelazione. Ciò che è visibile nella vita terrena di Gesù conduce al suo Mistero invisibile, soprattutto al Mistero della sua filiazione divina: «Chi vede me, vede il Padre» (Gv 14,9). Inoltre, anche se la salvezza viene compiutamente dalla Croce e dalla Risurrezione, la vita intera di Cristo è Mistero di salvezza, perché tutto ciò che Gesù ha fatto, detto e sofferto aveva come scopo di salvare l'uomo decaduto e di ristabilirlo nella sua vocazione di figlio di Dio.

 

102. Quali sono state le preparazioni ai Misteri di Gesù?

522-524

Vi è anzitutto una lunga speranza durata per molti secoli, che noi riviviamo durante la celebrazione liturgica del tempo dell'Avvento. Oltre all'oscura attesa che ha posto nel cuore dei pagani, Dio ha preparato la venuta del suo Figlio tramite l'Antica Alleanza, fino a Giovanni Battista che è l'ultimo e il più grande dei profeti.

 

103. Che cosa insegna il Vangelo sui Misteri della nascita e dell'infanzia di Gesù?

525-530
563-564

Natale, la gloria del Cielo si manifesta nella debolezza di un bambino; la circoncisione di Gesù è segno della sua appartenenza al popolo ebraico e prefigurazione del nostro Battesimo; l'Epifania è la manifestazione del Re-Messia d'Israele a tutte le genti; nella sua presentazione al tempio, in Simeone e Anna è tutta l'attesa di Israele che viene all'incontro con il suo Salvatore; la fuga in Egitto e la strage degli innocenti annunciano che l'intera vita di Cristo sarà sotto il segno della persecuzione; il suo ritorno dall'Egitto ricorda l'Esodo e presenta Gesù come il nuovo Mosè: è lui il vero e definitivo liberatore.

 

104. Quale insegnamento ci offre la vita nascosta di Gesù a Nazaret?

533-534
564

Durante la vita nascosta a Nazaret Gesù rimane nel silenzio di una esistenza ordinaria. Ci permette così di essere in comunione con lui nella santità di una vita quotidiana intessuta di preghiera, di semplicità, di lavoro, di amore familiare. La sua sottomissione a Maria e a Giuseppe, suo padre putativo, è un'immagine della sua obbedienza filiale al Padre. Maria e Giuseppe, con la loro fede, accolgono il Mistero di Gesù, pur non comprendendolo sempre.

 

105. Perché Gesù riceve da Giovanni il «battesimo di conversione per il perdono dei peccati» (Lc 3,3)?

535-537
565

Per dare inizio alla sua vita pubblica e anticipare il «Battesimo» della sua morte: accetta così, pur essendo senza peccato, di essere annoverato tra i peccatori, lui, «l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo» (Gv 1,29). Il Padre lo proclama suo «Figlio prediletto» (Mt 3,17) e lo Spirito discende su di lui. Il Battesimo di Gesù è la prefigurazione del nostro  Battesimo.

 

106. Che cosa rivelano le tentazioni di Gesù nel deserto?

538-540
566

Le tentazioni di Gesù nel deserto ricapitolano quella di Adamo nel paradiso e quelle d'Israele nel deserto. Satana tenta Gesù nella sua obbedienza alla missione affidatagli dal Padre. Cristo, nuovo Adamo, resiste e la sua vittoria annuncia quella della sua passione, suprema obbedienza del suo amore filiale. La Chiesa si unisce a questo Mistero in particolare nel tempo liturgico della Quaresima.

 

107. Chi è invitato a far parte del Regno di Dio, annunciato e realizzato da Gesù?

541-546
567

Gesù invita a far parte del Regno di Dio tutti gli uomini. Anche il peggior peccatore è chiamato a convertirsi e ad accettare l'infinita misericordia del Padre. Il Regno appartiene, già qui sulla terra, a coloro che lo accolgono con cuore umile. È ad essi che sono rivelati i suoi Misteri.

 

108. Perché Gesù manifesta il Regno attraverso segni e miracoli?

547-550
567

Gesù accompagna la sua parola con segni miracoli per attestare che il Regno è presente in lui, il Messia. Sebbene egli guarisca alcune persone, non è venuto per eliminare tutti i mali quaggiù, ma per liberarci anzitutto dalla schiavitù del peccato. La cacciata dei demoni annuncia che la sua Croce sarà vittoriosa sul «principe di questo mondo» (Gv 12,31).

 

109. Nel Regno, quale autorità Gesù conferisce ai suoi Apostoli?

551-553
567

Gesù sceglie i Dodici, futuri testimoni della sua Risurrezione, e li fa partecipi della sua missione e della sua autorità per insegnare, assolvere dai peccati, edificare e governare la Chiesa. In questo Collegio Pietro riceve «le chiavi del Regno» (Mt 16,19) e occupa il primo posto, con la missione di custodire la fede nella sua integrità e di confermare i suoi fratelli.

 

110. Quale significato ha la Trasfigurazione?

554-556
568

Nella Trasfigurazione appare anzitutto la Trinità: «Il Padre nella voce, il Figlio nell'uomo, lo Spirito nella nube brillante» (san Tommaso d'Aquino). Evocando con Mosè ed Elia la sua «dipartita» (Lc 9,31), Gesù mostra che la sua gloria passa attraverso la Croce e dà un anticipo della sua risurrezione e della sua gloriosa venuta, «che trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso» (Fil 3,21).

 

«Tu ti sei trasfigurato sul monte e, nella misura in cui ne erano capaci, i tuoi discepoli hanno contemplato la tua Gloria, Cristo Dio, affinché, quando ti avrebbero visto crocifisso, comprendessero che la tua Passione era volontaria e annunziassero al mondo che tu sei veramente l'irradiazione del Padre» (Liturgia Bizantina). 

  

111. Come avviene l'entrata messianica a Gerusalemme?

557-560
569-570

Nel tempo stabilito Gesù decide di salire a Gerusalemme per soffrire la sua passione, morire e risuscitare. Come Re Messia che manifesta la venuta del Regno, egli entra nella sua città sul dorso di un asino. È accolto dai piccoli, la cui acclamazione è ripresa nel Sanctus eucaristico: «Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna (salvaci)» (Mt 21,9), La liturgia della Chiesa dà inizio alla Settimana Santa con la celebrazione di questa entrata a Gerusalemme.

 



Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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