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il significato della Benedizione “Urbi et Orbi”

Ultimo Aggiornamento: 26/12/2017 20:30
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26/12/2017 20:28
 
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il significato della Benedizione “Urbi et Orbi”

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La Benedizione nella Chiesa cattolica è un rito liturgico, un sacramentale, che consiste nel segno della Croce da solo o accompagnato da una formula e da aspersione con acqua benedetta o unzione con oli santi. Le benedizioni sono di vario genere: consacratorie, costitutive, invocative, apostoliche.

Il papa impartisce benedizioni apostoliche ordinarie  comuni o solenni come la “Urbi et orbi” con formula latina dalla loggia esterna di S. Pietro. La benedizione “Urbi et Orbi” è rivolta alla città di Roma (urbe) e al mondo intero (Orbe) cui è generalmente congiunta l’indulgenza plenaria e ne gode anche chi la ascolta per radio o per televisione o streaming in internet.

Le formule delle benedizioni sono contenute in un apposito libro detto il benedizionale. Quello in vigore è stato promulgato dalla Congregazione per il culto divino a compimento di quanto stabilito dal Concilio Vaticano II (Ordo Benedictionum, 1984), ma non ha modificato praticamente nulla dalla Tradizione.

La benedizione Urbi et Orbi solitamente è impartita dalla loggia centrale della basilica di San Pietro, ma dopo la perdita del potere temporale e fino al 1921 i papi non si affacciarono sulla piazza, bensì sulla loggia interna. Questo perché si consideravano “prigionieri in Vaticano”.

Le cose cambiarono nel 1992 con Pio XI che tornò a dare la benedizione dalla loggia esterna con l'intenzione di risolvere la questione romana. Prima di lui il papa era preceduto dal crocifisso e accompagnato da due cardinali diaconi, dal maestro delle cerimonie e dagli accoliti, quindi si recava alla loggia delle benedizioni indossando paramenti pontificali e triregno, in sedia gestatoria col baldacchino.

I successori invece si recavano, e continuano a farlo, a piedi. Papa Francesco ha semplificato ulteriormente il cerimoniale: si limita a indossare la stola sopra la veste talare per il solo tempo della benedizione. Inoltre, dopo la Conciliazione tra la Santa Sede e l'Italia, in piazza oltre ai fedeli ci sono anche le rappresentanze militari ad accogliere il papa.


Questa benedizione “Urbi et orbi”  contiene una formula di remissione dei peccati per l'indulgenza  e viene “OFFERTA”, e quindi concessa, dal Papa in occasioni speciali quali il momento della propria elezione al soglio pontificio, nei giorni di Natale e Pasqua e in occasioni particolari.

Che cosa è l'indulgenza plenaria, cioè la remissione di tutte le pene dovute per i peccati? (1) Significa "impetrare" il perdono delle colpe  e le condizioni prevedono che l'animo debba essere sgombro dall'attaccamento al peccato, anche da quello veniale, e che ci si sia confessati e fatta la comunione entro gli otto giorni prima o dopo. La formula di remissione dei peccati, però, non ha valore di assoluzione, ma impetratorio, sottolinea quindi un desiderio e ne chiede l'adempimento.

La benedizione è pronunciata in latino e il testo è il seguente:

« Sancti Apostoli Petrus et Paulus, de quorum potestate et auctoritate confidimus, ipsi intercedant pro nobis ad Dominum.

Precibus et meritis beatæ Mariae semper Virginis, beati Michaelis Archangeli, beati Ioannis Baptistæ et sanctorum Apostolorum Petri et Pauli et omnium Sanctorum misereatur vestri omnipotens Deus et dimissis omnibus peccatis vestris, perducat vos Iesus Christus ad vitam æternam. (Amen)

Indulgentiam, absolutionem et remissionem omnium peccatorum vestrorum, spatium verae et fructuosae pænitentiæ, cor semper pænitens et emendationem vitae, gratiam et consolationem sancti Spiritus et finalem perseverantiam in bonis operibus, tribuat vobis omnipotens et misericors Dominus. (Amen)

Et benedictio Dei omnipotentis: † Patris et Filii et Spiritus sancti descendat super vos et maneat semper. Amen
».

La traduzione del testo della benedizione Urbi et Orbi è la seguente:

« I Santi apostoli Pietro e Paolo, nel cui potere e autorità confidiamo, intercedano per noi presso Dio.

Per le preghiere e i meriti della beata sempre vergine Maria, del beato san Michele arcangelo, del beato Giovanni Battista, dei santi apostoli Pietro e Paolo, e di tutti i santi, Dio onnipotente abbia misericordia di voi, e, perdonati tutti i vostri peccati, Gesù Cristo vi conduca alla vita eterna. (Amen)

Dio onnipotente e misericordioso vi dia l'indulgenza, l'assoluzione e il perdono di tutti i vostri peccati, un periodo di pentimento genuino e fruttuoso, un cuore sempre penitente e una conversione della vita, la grazia e il consiglio dello Spirito Santo, e la perseveranza continua nelle opere buone.(Amen)

E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen
 »



(1) Si chiama indulgenza plenaria quella che, secondo la dottrina cattolica, libera per intero dalla pena temporale dovuta per i peccati; indulgenza parziale quella che ne libera solo in parte. Anticamente le pene in soddisfazione del peccato perdonato erano comminate in giorni; per esempio, per un peccato si poteva fare penitenza per 100 giorni, o per 40, o per tutta la vita. Il penitente poteva dunque diminuire i giorni della penitenza, riscattandoli attraverso le pratiche oggetto di indulgenza. Questo fece sì che si cominciasse ad indicare con un termine temporale anche la parte di pena da scontare dopo la morte, cioè nel Purgatorio: di conseguenza, dicendo "100 giorni di indulgenza" si intendeva comunemente che quella indulgenza liberasse dalla pena che si sarebbe altrimenti dovuta scontare con 100 giorni di Purgatorio.

Oggi le indulgenze parziali non sono più distinte le une dalle altre e, per quanto riguarda il loro valore, "si è ritenuto stabilire che la remissione della pena temporale, che il fedele acquista con la sua azione, serva di misura per la remissione di pena che l'autorità ecclesiastica liberamente aggiunge con l'indulgenza parziale". Quindi, secondo la dottrina cattolica, compiendo un'opera buona a cui è annessa una indulgenza parziale, un fedele ottiene una remissione di pena per il bene stesso che ha compiuto e altrettanta remissione grazie all'indulgenza amministrata dalla Chiesa. Questo in conformità con la costante dizione che l'autorità della Chiesa può "moltiplicare" i meriti degli individui (escludendo un'idea di sommatoria propria della matematica).






[Modificato da Caterina63 26/12/2017 20:30]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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