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Il Catechismo di Don Giuseppe Sarto prima di diventare Pio X

Ultimo Aggiornamento: 10/02/2018 17:16
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10/02/2018 17:16
 
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LA PENITENZA effetti istituzione materia forma ministro obbligatorietà disposizioni guida all'esame di coscienza.


509 - Che cosa è la Penitenza?


Un sacramento istituito da GC.


510 - Perché à istituito questo Sacramento?


Per rimettere i peccati commessi dopo il Battesimo


511 - Quando à istituito questo Sacramento?


Quando disse a' suoi Apostoli: riceverete lo Spirito Santo: tutto ciò che voi legherete sopra la terra sarà legato nel Cielo, e tutto ciò che scioglierete sopra la terra, sarà sciolto nel Cielo /Jo 20, 22/


512 - Quante cose ci vogliono a formare questo Sacramento?


Tre: materia, forma, ministro.


513 - Qual'è la materia del Sacramento della Penitenza?


[f. 10] La materia del Sacramento della Penitenza sono i peccati commessi dopo il Battesimo.


514 - Una cosa così brutta?


Sissignore, e questa si dice materia lontana


515 - Avreste anche una materia bella e vicina?


Sissignore


«UNA MATERIA BELLA E VICINA»«GLI ATTI DEL PECCATORE»


516 - Qual'è?


Gli atti che deve fare il peccatore cioè la contrizione, la confessione e la soddisfazione.


517 - Qual'è la forma di questo Sacramento?


Le parole della assoluzione: Io ti assolvo dai tuoi peccati in nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo


518 - Chi è il ministro del Sacramento della Penitenza?


Un sacerdote approvato dal Vescovo.


519 - Dunque tutti i Sacerdoti non possono confessare?


No; bisogna che prima sieno esaminati dal Vescovo che dà a loro la facoltà di udire le confessioni.


520 - Il Sacramento della Penitenza è necessario?


Necessario per tutti quelli che ànno fatti peccati.


521 - Vi è obbligo di ricevere questo Sacramento?


Sissignore una volta all'anno alla Pasqua.


522 - Dunque quelli che ànno peccati aspetteranno la Pasqua?


Siccome è molto incerta l'ora della morte, così quegli che à fatto dei peccati sarebbe insensato, se aspettasse [f. 11] tanto tempo a confessarsi


523 - Quante cose si ricercano per confessarsi bene?


Per fare una buona confessione si ricercano 5 cose: Esame, dolore, proponimento, confessione e soddisfazione.


524 - Che cosa è l'esame?


L'esame è una esatta ricerca di tutti i nostri peccati


525 - Siamo noi capaci di conoscere i nostri peccati?



526 - Che cosa dunque bisogna fare prima dell'esame?


Prima dell'esame bisogna raccomandarsi a Dio


527 - Sopra quali cose si deve fare l'esame?


1°. Sopra i Comandamenti della legge santa di Dio, 2°. Su quelli della Chiesa, 3°. Sui doveri del proprio stato, 4°. Sulle occasioni di peccare.


528 - Quali sono i doveri del proprio stato?


Sono quelle obbligazioni particolari di ciascun uomo secondo la condizione in cui si trova.


Nella pagina a fronte [nel verso del f. 11, linea 16], in rispondenza della Risposta 528:


Esempii sui doveri


529 - Quali si dicono occasioni di peccare?


Si dicono occasioni di peccare quelle circostanze nelle quali si pecca.


Nella pagina a fronte [nel verso del f. 11, linea 19], in rispondenza della Risposta 529:


Esempii a schiarimento


530 - Di quante sorta è l'occasione?


Di due: occasione prossima e occasione rimota


531 - Qual'è l'occasione prossima?


[f. 12] L'occasione prossima è quella nella quale probabilmente si cade in peccato.


532 - Qual'è l'occasione rimota?


L'occasione rimota è quella nella quale rare volte si cade in peccato.


533 - Abbiamo obbligo di fuggire dalle occasioni?


Sissignore, specialmente dall'occasione prossima.


534 - E chi si mettesse volontariamente nell'occasione?


Peccherebbe, anche se non facesse l'azione cattiva.


535 - Che qualità deve avere l'esame?


L'esame della coscienza dev'essere diligente distinto.


L'ESAME


536 - Che cosa vuoi dire esame diligente?


Vuol dire che nel fare l'esame [sic] tutta la possibile premura ed attenzione, come si userebbe in un affare di grandissima importanza.


537 - Che cosa intendete per esame distinto?


Per esame distinto s'intende che bisogna cercare e conoscere il numero le specie - e le circostanze dei peccati


538 - Cosa vuoi dire conoscere il numero dei peccati?


Vuol dire: sapere quanti essi sono, cioè: due, quattro ecc, ecc.


539 - E le specie?


[f. 13] Conoscere le specie vuol dire: sapere di che sorta sono e contro quali comandamenti, precetti ecc.


540 - Che vuoi dire circostanze del peccato?


Vuol dire che bisogna sapere dove, come quando si à commesso il peccato per poter dir tutto con precisione al confessore


541 - In quante maniere si può peccare?


In quattro maniere: coi pensieri, colle parole, colle opere e colle omissioni. -


542 - Quali sono i peccati di pensiero?


Si fanno peccati di pensiero, quando si ferma la mente su cose proibite dalla santa legge di Dio


543 - Se mi viene un cattivo pensiero in mente, sarà subito peccato?


Nò - perché sia peccato, bisogna trovarvi piacere, e acconsentire colla volontà


Nella pagina a fronte [nel verso del f. 12, linea 15], in rispondenza della Risposta 543:


Esempii


544 - Qual'è il peccato di parola?


Si fanno peccati di parola, quando si parla male


545 - Come si pecca colle opere?


Colle opere si pecca quando per fare il peccato ci serviamo dell'azione del nostro corpo, come sarebbe rubare, percuotere ecc. ecc


546 - [f. 14] Quando si fanno peccati di omissione?


Quando si tralascia di fare quello che si à obbligo


Nella pagina a fronte [nel verso del f. 13, linea 2], in rispondenza della Risposta 546:


Esempii


547 - E' un gran male il peccato?


Il peccato è un male grandissimo, anzi il solo vero male.


548 - Quanto tempo si deve impiegare nell'esame?


Più o meno a misura del tempo corso dall'ultima confessione e del bisogno


549 - Come si può render facile l'esame?


Coll'usarci a farlo ogni sera pensando dove siamo stati, con chi abbiamo trattato, e che cosa abbiamo fatto


Nel margine della pagina, a destra, in rispondenza della Domanda 550, con caratteri più marcati:


DOLORE


«L'IMMAGINE DELLO SCHIOPPO CHE UCCIDE I PECCATI»: li «uccide» nella radice [vedi D. 557]


Nel manoscritto, nel verso del foglio 14, linea 1, in rispondenza delle domande in cui inizia la catechesi sul «DOLORE» leggiamo:


[Facsimile de «l'imagine dello schioppo che uccide i peccati»]


IL DOLORE PERFETTO UCCIDE IL PECCATO PERCHÉ NASCE DALL'AMORE.


[Fac simile delle domande 556, 557, 558 e delle relative risposte]


«... il dolore perfetto nascendo dall'amore ci mette in grazia di Dio..»: vedi nell'AdP/1974 [schede sulla Penitenza] i testi di S. TOMMASO, RAHNER, WETTER, ecc. sull'aspetto personale e sacramentale della giustificazione.


550 - Che cosa è il dolore necessario per ricevere il Sacramento della Penitenza?


E' un gran dispiacere di aver offeso Iddio


551 - Di quante sorte è il dolore?


Di due: dolore perfetto e dolore imperfetto


552 - Qual è il dolore perfetto?


Il dolore perfetto è quello che si sente pel dispiacere di aver offeso Dio, che è sommo bene infinito


553 - Qual è il dolore imperfetto?


Il dolore imperfetto è quel dispiacere che si prova bensì per aver offeso Iddio, ma anche per aver acquistato l'inferno e perduto il Paradiso.


Nella pagina a fronte [nel verso del f. 13, linee 22-23], in rispondenza della Risposta 553:


Spiegarlo con similitudini: ò dato uno schiaffo a un fratello - ò rubato etc.


554 - [f. 15] Come si chiama il dolore perfetto?


Il dolore perfetto si chiama: contrizione


Nella pagina a fronte [nel verso del f. 14, linea 1], in rispondenza della Domanda 554:


l'imagine dello schioppo che uccide i peccati.


555 - Come si chiama il dolore imperfetto?


Il dolore imperfetto si chiama: attrizione.


556 - Qual'è il migliore di questi dolori?


Il migliore è il dolore perfetto.


557 - Perché il dolore perfetto è il migliore?


Perché nascendo dall'amore ci mette in grazia di Dio anche senza confessione.


558 - Dunque avendo il dolore perfetto possiamo far a meno di confessarci?


Nò - siamo in obbligo di confessarci subito che si può.


559 - E il dolore imperfetto basta per ricevere bene il Sacramento della Penitenza?


Per ricevere bene il Sacramento della Penitenza basta il dolore imperfetto


560 - Che qualità deve avere il dolore?


Il dolore dev'essere vero - soprannaturale - sommo e universale


561 - Quando sarà vero il dolore?


Quando lo sentiremo nel cuore


562 - Che cosa vuoi dire dolore sopranaturale


Dolore soprannaturale si dice quello che nasce [f. 16] nel nostro cuore per ragioni insegnate a noi dalla fede


563 - Oh spiegatevi con un esempio?


Chi per esempio si dolesse del suo peccato solo perché peccando vede di aver perduto l'onore, o la salute o qualche altro bene - perché è costretto di andar in prigione ecc. costui non avrebbe il dolore soprannaturale


564 - Che dolore si chiama questo?


Questo si chiama dolore naturale.


565 - E quali sono i motivi, le ragioni che c'insegna la fede per eccitare in noi questo dolore.


Un Dio buono, santo che mi vuole tanto bene - un Dio che è à [sic] patito, che è morto per salvarmi - un Dio che mi fa bene anche mentre lo offendo - un Paradiso perduto, un inferno meritato con tanti altri.


566 - Che cosa vuoi dire sommo?


Dolor sommo vuol dire che dev'essere il più grande di tutti i dolori.


567 - E come faremo per concepire questo dolor sommo?


Quando penseremo che il peccato è il più grande di tutti i mali.


568 - [f. 17] Che cosa vuol dire dolore universale?


Dolor universale vuol dire che deve estendersi a tutti i peccati almeno mortali.


569 - E perché?


Perché essendo tutti i peccati opposti all'amor di Dio; tutti insieme debbono essere detestati.


«IDEA DEL MOTO» è l'ultima «nota» del catechismo del parroco di Salzano. Nel manoscritto, nel verso del foglio 13, linea 14, in rispondenza alle domande sul «PROPONIMENTO», si legge:


[Fac simile de "idea del moto"]


Che cosa intendeva proporre ai suoi bambini don Giuseppe Sarto con questa «idea»? Forse voleva che non si limitassero con il «proponimento» - a «mantenere la parola data» di «non ricadere in peccato»? Forse voleva richiamare ai suoi ragazzi la tremenda realtà che il peccato, anche leggero, trascina, con un moto vorticoso, verso il basso, se non è interrotto in tempo? forse voleva che si lanciassero in un «motus ad esse»in un movimento di crescita verso la pienezza dell'essere, verso la perfezione?


Il suo «catechismo»allora, finirebbe additando la medesima vetta del «discorso della montagna». Come Gesù, il parroco termina la sua catechesi lanciando i suoi figli verso la perfezione del Padre che sta nei cieli (cfr. Mt. 5, 48).


570 - Che cosa è il proponimento?


Il proponimento è una promessa che si fa a Dio di non peccar mai più


571 - Quando sarà buono il pro ponimento?


Il proponimento sarà buono quando sarà fermo, universale, efficace.


572 - Quando sarà fermo il proponimento?


Quando manterremo la parola che abbiamo data


573 - Quando sarà universale?


Il proponimento sarà universale quando stabiliremo di non commettere alcun peccato per quanto ci sia caro


574 - Quando sarà efficace?


Quando metteremo in pratica tutto quello che è necessario per non cadere più in peccato.


Nella pagina a fronte [nel verso del f. 16, linea 14], in rispondenza della Risposta 573:


idea del moto


L'ultimo tocco rivela il cuore di un papà, di una mamma: la trepidazione per quelle «circostanze»per quelle «occasioni» concrete, immediate che sono sempre in agguato, che possono sempre trascinare al male, al peccato.


E' il congedo dai suoi «scolaretti»Son le ultime raccomandazioni: ... far orazione, ... frequentare i Sacramenti, ... fuggire le occasioni...


575 - Che cosa è necessario di fare per non cadere più in peccato?


Per non cadere in peccato devo fare sopratutto tre cose: [f. 18] cioè: 1°. far orazione, 2°. frequentare i Sacramenti, 3°. fuggire le occasioni di peccato.


576 - Che cosa sono queste occasioni di peccato?


Le occasioni di peccato sono certe circostanze poste fuori di noi nelle quali più facilmente si pecca.


577 - Ditemi qualcheduna di queste circostanze, che possono essere occasioni di peccato


Per esempio una persona, una cosa, un libro, un compagno, ecc. ecc.


QUI TERMINA - ALLA LINEA 9 NEL F. 18 - IL SECONDO QUADERNO, COMPOSTO DI 32 FOGLI.






Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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