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Giardino - tra Foglie e Vita

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2019 16:19
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Post: 983
Giudice*****
07/11/2019 13:40
 
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Re: Non ce l'ho fatta!
Mimisa, 07/11/2019 10.54:

Mi vedo costretta a ritirarmi, purtroppo gli impegni lavorativi mi hanno lasciato davvero poco tempo per scrivere e non sono riuscita a finire!
Sarà per il prossimo concorso!




Non preoccuparti 😊
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Post: 983
Giudice*****
07/11/2019 15:26
 
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QUANDO I RISULTATI?

Il contest sarà ancora attivo per qualche ora, poi verrà spostato ufficialmente tra gli scaduti.
Per quanto riguarda i risultati, visto che siete pochi (ma buoni) penso che usciranno, salvo imprevisti, intorno al 20/11/19.
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Post: 983
Giudice*****
13/11/2019 20:39
 
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RISULTATI IN ARRIVO

Buonasera cari partecipanti!
Le valutazioni sono state scritte, dobbiamo solo rivederle e poi le potremo pubblicare... Disgraziatamente (più per me che per voi) a breve ho un esame e questo rallenta un po' il procedimento. Quindi vi chiede di avere pazienza ancora per un po'... Questo fine settimana pubblicheremo la graduatoria dei vincitori (nel bando) e le nostre valutazioni scritte (nei commenti al bando)
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Post: 983
Giudice*****
14/11/2019 16:34
 
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RETTIFICA!

Ok... Mi sono rassegnata all'idea che l'esame mi andrà male, quindi ne ho approfittato per sistemare la graduatoria e le valutazioni.
I risultati usciranno entro le 17 di oggi.

Cosa trovarete sul bando?
1. La graduatoria dei vincitori
2. Il vostro punteggio totale in trentesimi (il punteggio dei singoli criteri è frutto di una media tra due punteggi, il voto finale è la somma di tali medie)
3. Quante recensioni premio vi aspettano
4. Quante recensioni premio sono state fatte e da chi

Cosa troverete sotto al bando (tra le risposte)?
1. Le valutazioni scritte delle giudici che vi spiegano il perchè vi hanno assegnato quel punteggio
2. Il punteggio che le singole giudici vi hanno assegnato per ogni criterio
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Post: 983
Giudice*****
14/11/2019 16:48
 
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TERZO CLASSIFICATO - Ombre Nere

VALUTAZIONI DI VALERIA


Grammatica: 2/3
La grammatica, tutto sommato, è buona. Ti segnalo solo una cosa che però ti ha tolto un punto perché, a mio avviso, era un errore abbastanza grave.

“Ommioddio”
Word la dà sbagliata, sul sito della Treccani non viene citata e nemmeno la si trova su Google; quindi immagino che questa parola proprio non esista. Trovo molto sbagliato utilizzare un vocabolo inesistente in un testo. E, nel caso questa forma esista nel parlato (o nello scritto da SMS), non giustifica l’errore nemmeno il fatto che questo termine, nel testo, sia stato gridato da un personaggio perché tra “Ommioddio” e “Oh mio Dio” cambia solo il modo in cui viene scritto ed essendo un racconto bisogna usare i vocaboli corretti.

Trama: 0,6/5
Perdonami per questo papiro, ma se assegno un voto così basso ci tengo a motivare la mia scelta.
Mi spiace dover dare questo voto alla trama, ma ho trovato che l’intera storia si basasse sulle azioni illogiche della protagonista Sandra. Prima però ci terrei a dirti che mi è piaciuta molto l’ambiguità che hai trasmesso all’inizio (soprattutto grazie ad Amanda e a Manuel che sembrano volerla isolare e controllare), però più sono andata avanti nel testo più il comportamento della protagonista mi è parso insensato. Ma andiamo con ordine, ecco l’elenco cronologico di tutti gli aspetti che non mi hanno convinta:

1.Manuel impone a Sandra di non frequentare la sua stessa università in quanto i due sono sposati. Lei molla gli studi. Non faceva prima a cambiare università?
2.Sandra origlia una conversazione tra Manuel e Amanda e (cito il testo) “quasi gridò” dallo stupore… dall’altra parte della porta… E i due non se ne accorgono?
3.Sandra viene descritta come una persona razionale eppure, appena Amanda accenna ad un vago “è incinta”, lei subito si convince di star aspettando un bambino. Anzi, non solo ci crede… ma ne parleremo dopo
4.Sandra scappa fuori casa, fugge dal marito, si nasconde da lui, ma appena questo si avvicina al suo nascondiglio (nonostante lui non l’abbia vista) gli grida addosso a gran voce… Ok…

Adesso torniamo a parlare del punto N.3. Avrei anche potuto accettare questo atto estremamente ingenuo se però ci fosse stata una minaccia reale. Quando ho scoperto che alla fine è stato tutto un fraintendimento (perdonami davvero per la sincerità, giuro che non è mia intenzione offendere nessuno), ma sono scoppiata a ridere.
All’inizio credevo anche io che Manual avesse delle cattive intenzioni, ecco perché (seppur non mi convincesse) ho accettato la credulità di Sandra: pensavo si trattasse di un espediente narrativo per entrare subito nel vivo dell’azione. Quando ho letto che la protagonista era morta per un fraintendimento, mi spiace, ma tutto ciò che avrebbe potuto giustificare la sua fuga da casa è andato in fumo. Anche il comportamento di Manuel è molto ambiguo, compie azioni illogiche solo per mandare avanti la trama. Non trovo altre spiegazioni per giustificare il fatto che lui, pur avendone più volte l’occasione, non dice alla moglie che non era lei la donna di cui stava parlando (in modo diretto e senza giri di parole).
Mentre leggevo avevo il costante chiodo fisso che tutta questa storia mi suonasse familiare e alla fine ho capito il perché… Questo racconto mi ha ricordato un paio di film di Hitchcock “Rebecca, la prima moglie” e “Il Sospetto”. In entrambe le pellicole c’è questa giovane e ingenua donna che si sposa con un ricco uomo più anziano di lei, in entrambi i casi la neo-sposa si trasferisce in una lussuosa villa isolata e, sempre in entrambe le pellicole, lei comprende che il marito ha un segreto che non vuole rivelarle e inizia a pensar male di lui. In particolar modo, in “Rebecca” la donna si sente alienata, estranea alla nuova realtà domestica, isolata e sorvegliata a vista dalla governante; nel “Sospetto” la donna inizia a pensare che il marito la voglia uccidere. Inoltre, la forte contrapposizione tra ombre e luce, i marcati giochi d’ombre, sono un altro elemento tipico del film “Rebecca”.

Stile e lessico: 4,5/5
Nulla da dire. Il testo è scritto veramente bene; mi piace il tuo modo di scrivere e descrivere. Sul lessico, anche qui, a parte quel “ommioddio” non ho nulla da segnalare. La cosa che mi ha più colpita è stato il modo in cui tu, con poche frasi, sia riuscita a rendere alla perfezione l’ambiguità dei personaggi e quella lieve inquietudine all’inizio del testo. Hai scritto un testo amaro, nero, con uno stile altrettanto gotico.

Gradimento personale: 1/5
L’inizio mi è piaciuto molto: lo stile cupo, questa ambientazione misteriosa, questi personaggi così ambigui (in particolar modo Amanda). Mi stavo veramente appassionando alla storia. Ma poi sono arrivate le varie incongruenze logiche che hanno fatto evaporare il mio interesse. Alla fine, il problema è solo questo… Secondo me se sistemi questo punto, fai un’analisi un po’ più curata dei personaggi e gestisci un filino meglio i vari “indizi” per insospettire il lettore, viene fuori un testo che è una meraviglia.

Utilizzo dell’elemento nel titolo: 1/2
La parola scelta è “nero” e appare 11 volte nel testo.
Come titolo non lo ritengo troppo originale anche se riassume abbastanza bene il gioco di ombre e di luci del testo. Durante la narrazione, però, ho trovato lo usassi un po’ troppe volte. All’inizio l’utilizzo di questa parola era perfetto per esprimere l’ambiguità di questa casa, ma a lungo andare l’ho trovato un po’ ridondante.
Utilizzo e sviluppo dell’elemento positivo: 0/4
La parola scelta è “muschio” e appare 3 volte nel testo.
Questo elemento non si può per nulla considerare positivo. Viene citato in una sola occasione quando la protagonista si fa un bagno e si lava con un sapone che sa di muschio, poi basta. Non metto in dubbio che si sia trattato di uno splendido bagno, ma non credo basti per venire considerato come “l’elemento positivo del testo”. Soprattutto perché sono presenti altri elementi che, anche se per poco, consolano la protagonista e il “muschio” non si distingue per nulla da questi.
E se vogliamo proprio essere precisi, il muschio non è neanche un “vero” elemento positivo in quando, alla fine del racconto, la protagonista scivola proprio su delle scale cosparse di muschio e muore.
Utilizzo e sviluppo dell’elemento negativo: 4/4
La parola scelta è “campanula”.
Questo, fra tutti, è stato il termine che mi ha colpita di più: ho trovato veramente geniale l’utilizzo di questo elemento. Manuel Panarca è l’anagramma di campanula nera, sebbene si tratti di un uomo e non di un fiore, questo personaggio è l’espressione perfetta della simbologia e del significato della campanula. Veramente un ottimo lavoro, hai avuto un’idea geniale.
Utilizzo degli altri elementi: 2/2
Le parole sono “fragola” e “scalinata abbandonata” e appaiono un paio di volte nel testo.
Entrambi i termini hanno un loro peso all’interno della storia, anche se non in egual misura. Ho apprezzato lo sforzo che hai fatto per coinvolgerli in modo così attivo.



VALUTAZIONI DI ELISA


Grammatica: 3 su 3
Non ho trovato particolari strafalcioni grammaticali anzi, il testo scorre bene, c'è un buon uso della punteggiatura, mi è piaciuta anche la precisione con la quale hai segnalato i vari elementi con delle note. I tempi di lettura nel corso del testo sono ottimi, quindi mi ritrovo a non avere particolari appunti da smuovere nell'ambito della grammatica.

Trama: 1 su 5
Dunque, la storia è intrigante all'inizio, ci sono vari elementi che fin da subito buttano un alone di mistero come l'atteggiamento di Amanda, molto enigmatico, e il fatto che Manuel abbia abbandonato questa giovane, che è sua moglie, in questa enorme casa dopo averla sposata in modo piuttosto repentino. Ad un certo punto della narrazione però iniziano ad accadere fatti che ho trovato strani, tutto ciò inizia dal momento del fraintendimento, quando Sandra origlia la conversazione fra Manuel e Amanda. Per quanto mi riguarda lei, Sandra, si agita fin troppo per una notizia di cui non è certa (sto parlando sia dell'essere incinta, sia dell'uso che suo marito intende fare del bambino) e anche lei è cosciente di ciò, ovvero di non sapere con certezza di essere in attesa. Poi commette un errore diciamo di distrazione piuttosto grave per due volte, quando è nascosta durante la conversazione urla per la sorpresa e successivamente quando sta fuggendo dal marito commette di nuovo lo stesso errore, urlando e facendosi trovare. Mi sembra un comportamento che va contro al modo in cui viene descritta la giovane, viene detto che lei è pacata e calma, ma le sue azioni non corrispondono a questa descrizione. Ho trovato ambigui anche i pensieri della stessa ragazza, che in un clima concitato di fuga, al buio, con il marito alle calcagna e il senso di minaccia che la segue, si ritrova a fare pensieri quali “Come giustificherà al mondo il suo gesto egoistico?”, non voglio dire che siano pensieri illogici, assolutamente, ma non trovo che sia il momento giusto per lasciarsi andare a tali pensieri. L'ultimo appunto che vorrei fare riguarda Manuel, ci sono vari momenti in cui lui avrebbe potuto anche urlarle la verità, dirle che non era lei la donna a cui si riferiva, passano dei minuti in cui lui la segue e lei fugge, in tutto questo tempo (compreso il momento sulla scala) lui non può semplicemente in pochi secondi dirle la verità, impedendo la tragedia?
Insomma alcuni aspetti hanno man mano distorto il clima di curiosità che si era creato all'inizio, questi aspetti per me a tratti sono sembrati poco logici.

Stile e Lessico: 4,5 su 5
Ho gradito moltissimo il tuo stile, perché rende la storia oscura e rappresenta a pieno il titolo a tratti, “Ombre Nere”, viene gettata questa oscura presenza sul racconto ad un certo punto. Senza parlare delle descrizioni, leggendo mi sono venuti in mente quei film con quei colori sgargianti in cui anche un piccolo fiore cattura l'attenzione. Ho deciso di assegnare 4,5 perché avrei gradito qualche descrizione in più sull'ambiente così vivido.

Gradimento personale: 2 su 5
Allora, gli aspetti che hanno abbassato il mio voto sono scritti nel criterio riguardante la trama, purtroppo questi hanno tolto logicità alla storia, troppi dettagli non coincidono, sembrano seguire una scia poco razionale. Anche il fatto che Manuel le chieda in modo sospetto di questi esami mi è sembrato strano, perché tutto questo viene citato in una riga non è chiaro con quanta ossessività lui si esprima, ma sembra piuttosto opprimente lui nel domandarglielo e lei non si è insospettita? Anche il fatto che lei venga (come dicevo prima) descritta come calma e pacata senza mostrarlo davvero, è una descrizione piuttosto scarna che non descrive in toto un personaggio, anche tenendo conto del fatto che lei successivamente andrà contro a questa caratterizzazione. La storia in generale è piacevole da leggere, con qualche accortezza in più riguardo a questi punti potrebbe diventare molto godibile.

Utilizzo dell'elemento nel titolo: 1 su 2
C'è il termine “nero” che corrisponde appunto al colore contenuto all'interno del pacchetto, spesso viene inserito questo elemento di ombre e luce, questo contrasto fra il buio e la luce della luna, a volte viene ribadito spesso, per questo ho deciso di assegnare solo un punto, è chiaro il concetto e non mi è dispiaciuto come titolo, ma viene inserito qualche volta di troppo.

Utilizzo e sviluppo dell'elemento positivo: 2 su 4
Come elemento positivo c'è il “muschio”, appare poche volte, ma già di più rispetto agli altri elementi. Ho deciso di assegnare questo punteggio dal punto di vista favorevole perché mi sono piaciuti gli inserimenti specifici, durante il bagno, questo profumo che inebria la storia e la scena, durante lo sfortunato evento sulla scena, insomma i momenti scelti sono perfetti. Dal punto di vista sfavorevole, è stato inserito poche volte per me.
Utilizzo e sviluppo dell'elemento negativo: 2 su 4
Assegno 2 per l'idea di base attribuita alla “campanula” come elemento negativo, al gioco di parole con il nome Manuel Penarca, questi dettagli studiati nei minimi dettagli li ho apprezzati molto, il problema che ho avuto con questo elemento è l'importanza che io gli ho attribuito durante la lettura, nel senso che non è risaltato più di tanto ai miei occhi anzi, ti dirò è risaltato di più il muschio per me rispetto alla campanula.

Utilizzo degli altri elementi: 2 su 2
Voto pieno, gli elementi che rimangono sono la “scalinata abbandonata” e la “fragola”, entrambi inseriti e apprezzati da me, in particolare la scalinata come luogo di tragedia (e causa della tragedia) è una scelta che ho amato.
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Post: 983
Giudice*****
14/11/2019 16:52
 
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SECONDO CLASSIFICATO - La mela della vendetta

VALUTAZIONI DI VALERIA


Grammatica: 2,7/3
Non ti ho dato punteggio pieno per una serie di sviste come la “E’” apparsa in più di un’occasione, la mancanza di qualche virgola e un “eye-liner” scritto sbagliato (sarebbe “eyeliner”). Nel complesso non ci sono veri e propri errori grammaticali, ma a tratti il testo è abbastanza trascurato.

Trama: 4,6/5
La trama è ben strutturata e gira tutt’attorno a questo desiderio di vendetta e alla lenta (ma nemmeno troppo) discesa verso la follia del protagonista. Non ti ho dato punteggio pieno a causa di un refuso del lessico (e quindi della mentalità, essendo lui la voce narrante) del protagonista.
“(…) le labbra imperniate di follia s’incresparono”.
Perché, dopo essere impazzito, dovrebbe avere coscienza della propria follia? Il termine “follia” viene ripetuto alcune volte durante il testo, ma lo trovo immotivato. Lo avrei compreso se si fosse trattato di un narratore esterno che ha una visione totale della situazione, ma la storia è raccontata dal suo punto di vista. E il personaggio, secondo la sua logica malata, è nel giusto e sta compiendo atti razionali. Quindi non ha senso che lui descriva il suo operato col termine “follia”.
Ho deciso di toglierti qui questi 0,4 punti perché è il protagonista a raccontare la storia e quindi mi sembrava più coerente con il criterio legato alla trama.

Stile e lessico: 4/5
Lo stile è veramente accattivante e mi è piaciuta molto l’accuratezza con cui hai usato il lessico per descrivere la follia del personaggio (escludendo ovviamente il refuso che ho citato prima). I vocaboli e gli aggettivi, prima così solari, pian piano si inscuriscono e si distorcono a simboleggiare la mente corrotta dalla follia… E ho notato con piacere anche qualche riferimento biblico.
Anche qui però non me la sono sentita di darti punteggio pieno perché secondo me il tuo stile non si è fuso alla perfezione né genere né col rating. Adesso ti spiego.
L’unica pecca di questo stile l’ho trovata nelle mancate descrizioni dello smembramento della donna: ti sei limitato a raccontare il modo in cui ha martoriato il corpo con descrizioni abbastanza rapide e sbrigative. Lo trovo un errore abbastanza grave perché hai, in un certo senso, “tradito” quello che è il rating rosso (anzi… un horror di rating rosso!) dal quale ci si aspetta, per definizione, i dettagli più crudi, non un elenco di crudi avvenimenti. Personalmente quella parte di racconto mi ha incuriosita e interessata, ma non mi ha trasmesso angoscia o terrore.
Se, per esempio, avessi messo questo racconto nel genere noir con un rating arancione, questo punto in meno non ci sarebbe stato.

Gradimento personale: 4/5
Nonostante mi sia piaciuto molto sia lo stile, che la trama non ti ho dato punteggio pieno proprio per la mancanza di dettagli nelle scene più cruente. Personalmente ne ho sentito molto la mancanza e questo ha smorzato il mio entusiasmo. In compenso ho apprezzato veramente l’introspezione del protagonista e la sua parlata che ci ha accompagnati per tutta la storia.

Utilizzo dell’elemento nel titolo: 1,8/2
La parola scelta è “mela” e appare 2 volte nel testo.
Il titolo è abbastanza originale, ma questa mela della vendetta l’ho trovato un filino troppo marginale all’interno della storia, anche perché più che “mela” si parla di “melo”.
Utilizzo e sviluppo dell’elemento positivo: 4/4
La parola scelta è “bianco” e appare 2 volte nel testo.
Questo elemento appare all’inizio del testo e poi scompare, com’è giusto che sia in questo caso visto che la visione pura e perfetta che il protagonista ha di questa donna scompare quasi subito.
Utilizzo e sviluppo dell’elemento negativo: 2,5/4
La parola scelta è “vaso di terra cotta” e appare 4 volte nel testo.
Questo elemento rappresenta la ciliegina pazza sulla torta della follia di questo personaggio: negativo è negativo come elemento. Ma non ti ho dato punteggio pieno perché, secondo me, avresti dovuto dare un po’ più di enfasi a questo elemento, una volta giunto il suo momento, o magari una contestualizzazione un filino più marcata.
Utilizzo degli altri elementi: 1/2
Le parole sono “margherita” e “legno di pino” e appaiono un paio di volte nel testo.
Nulla da dire, erano elementi marginali e come tali li ha trattati. Hanno fatto il loro ingresso all’inizio del testo, hanno dato atmosfera e sono scomparsi. Mi è sembrato giusto fare un po’ distinzione tra te e gli altri partecipanti che hanno valorizzato un poco di più almeno uno degli elementi.




VALUTAZIONI DI ELISA


Grammatica: 2,7 su 3
Il livello di grammatica tutto sommato è buono e curato, ho notato alcuni errori come la mancanza di alcune virgole e il senso ambiguo di due frasi come:

“poi mi tornai verso casa” e “tirandoti con tutte le mie forze la coda i capelli”.

Penso siano errori di distrazione che hanno distorto un poco il senso delle frasi, nulla di grave, ma ci tengo ad inserirli come piccoli errori.

Trama: 5 su 5
Dal punto di vista oggettivo della trama non ho letteralmente nulla da dire, perché la storia ruota attorno ad un desiderio profondo di vendetta che spinge il protagonista, c'è un evento, il climax che cresce sempre più e l'esecuzione finale. Quindi la struttura del racconto segue una sequenza ben delineata, sono chiare le motivazioni del protagonista e la causa scatenante. Ho apprezzato molto il fatto che a volte il protagonista si rivolga all'amata in modo crudo e critico mentre in altre in modo innamorato e pacato. E' uno schema psicologico che mi ha fatto pensare allo studio di alcuni casi di killer occasionali, è come una mentalità scissa in due, da una parte l'assassino si diletta in pensieri di amore nonostante la violenza che sta perpetrando, in altre scene invece esce fuori tutto l'odio provato anche negli anni precedenti, odio che aveva mascherato forse anche per il sentimento provato, quindi si crea un mix di odio e amore, decisamente ben descritto.

Stile e Lessico: 3,5 su 5
Perché ho deciso di assegnare questo voto? Non per lo stile di per sé, poetico a tratti e decisamente delicato anche in una storia inserita nel genere horror, ma per varie scene tagliate per me. Mi spiego meglio, ad esempio la scena in cui lui le cava gli occhi l'ho riletta varie volte, perché lì per lì sembra che lui compia questo terribile atto in un nanosecondo, non è descritta (c'è ma è brevissima) e non ho recepito subito quello che stava accadendo. Ecco, a volte ci sono pezzi di questo tipo che, seppure molto brevi, danno l'impressione che la storia sia stata tagliuzzata nelle descrizioni sopratutto. Non ho gradito del tutto questo effetto diciamo.

Gradimento Personale: 4 su 5
E' decisamente macabra come storia, non del tutto horror perché mancano descrizioni dettagliate delle scene, però è comunque cruda come vicenda e viene narrata con un tipo di stile direi pervaso dalla nostalgia a tratti ed è forse l'aspetto che più di tutti ho apprezzato. Perché oltre a concentrarti sulla vendetta nel movente dell'assassino viene ripetuto spesso questo contrasto tra il passato e il presente, quindi dai alito anche ad un argomento come quello della monotonia in una storia di lunga data, come sono sempre meravigliosi tempi andati rispetto a quelli presenti, dimenticando che il presente sarà a breve passato.

Utilizzo dell'elemento nel titolo: 2 su 2
Qui si potrebbe aprire un mondo sui riferimenti legati alla “mela”, mi è piaciuto il riferimento ad Adamo ed Eva perché effettivamente il serpente fa capolino rovinando tutto, potrebbe essere inteso in vari modi. Il melo, tragica pianta in questo caso, non è proprio il frutto però non ho fatto troppo caso a questo aspetto. La mela compare anche nella scena della tortura, lì viene usata più come ciliegina sulla torta per la soddisfazione criminale, in ogni caso è l'elemento che più di tutti per me risuona nella storia.


Utilizzo e Sviluppo dell'elemento positivo: 1,5 su 4
E' un elemento per me troppo poco presente, faccio fatica a ricordarmelo all'interno del racconto. Appartiene all'idea che lui ha di lei e della sua innocenza, che a breve verrà sostituita dalla macchia del tradimento però avrei comunque gradito qualche altro riferimento.

Utilizzo e Sviluppo dell'elemento negativo: 2,5 su 4
L'elemento negativo è il “vaso di terra cotta”, ora, per essere presente è presente di più rispetto al l'elemento positivo e ho gradito il risvolto ancora più macabro finale legato al mangiare la mela, cresciuta appunto in quel vaso degli orrori diciamo. Ho deciso di dare un punteggio più alto rispetto al criterio precedente perché è inserito in modo migliore, però anche qui avrei gradito una concentrazione maggiore su questo vaso.
Utilizzo degli altri elementi: 1 su 2
Erano elementi marginali, ma anche qui mi sono completamente dimenticata della loro presenza, non ho visto molta enfasi su di loro, assegno comunque un punto perché sono scritti e sono presenti però non mi hanno lasciato nulla durante la lettura.

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Post: 983
Giudice*****
14/11/2019 16:57
 
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PRIMO CLASSIFICATO - Il Principio e la Fine della Principessa del Melograno

VALUTAZIONI DI VALERIA


Grammatica: 2,5/3
Nel complesso la grammatica va bene, forse avrei modificato qualche virgola, ma nel complesso il testo è molto curato.
Solo un paio di frasi mi hanno lasciata un po’ perplessa (motivo per cui non ho dato punteggio pieno):

“(…) né aveva mai considerato quelle donne come qualcosa di semplici giocattoli con cui gli piaceva trastullarsi”
Qui immagino intendessi “qualcosa di più di semplici…”.

“Si era interpellato il Papa”
Suona molto meglio, secondo me, “Aveva interpellato il Papa”

Trama: 5/5
La trama consiste in una serie di singole vicende che messe assieme riassumono la vita amorosa della regina Caterina d'Aragona. Mi è piaciuta questa struttura narrativa: un insieme di brevi sketch, di tappe principali che delineano la vita di questo personaggio storico. Ho trovato questi salti temporali molto originali e perfetti per creare un senso d’armoniosa unità nella storia.

Stile e lessico: 4/5
Sul lessico nulla da ridire: è ottimo. Coerente con il periodo storico, con la psicologia e le caratteristiche dei personaggi e ho notato con piacere che non ci sono ripetizioni inutili dei vari vocaboli.
Lo stile, però, non mi ha conquistata del tutto. Ho trovato la narrazione abbastanza rapida come se l’autrice avesse voluto comprimere tutti i vari passaggi e avvenimenti nel minor spazio possibile per riuscire a non sforare col limite delle parole; nonostante avessi ancora 1000 parole (circa). Però ti ho dato ugualmente un voto alto perché trovo che questo stile così diretto sia in linea col genere storico; non a caso in certi punti ho avuto quasi l’impressione di star leggendo un vero e proprio libro di storia dal modo in cui sono stati esposti certi passaggi.

Gradimento personale: 3/5
È stata senza alcun dubbio una gradevole lettura, sebbene ogni tanto mi sia sentita alienata dalla storia a causa di questa sua rapidità. Mi ha certamente incuriosita anche se non sono riuscita a empatizzare troppo con la protagonista. Come accennavo prima, lo stile è troppo sintetico per i miei gusti… I sentimenti di Caterina sono presenti, ma è come se fossero secondari rispetto agli eventi o meglio, allo schema degli eventi. Ho trovato certi passaggi, che avrebbero dovuto essere commoventi, abbastanza didascalici e apatici.

Vorrei riportarti una frase che mi è piaciuta particolarmente: “Si trovava equamente distante dall’azzurro della felicità e dal giglio bianco che aveva segnato il principio della sua fine.”
Trovo che, oltre ad essere splendida, sia perfetta per descrivere il senso di questo contest: la contrapposizione tra il simbolo della felicità e quello della tristezza.

Utilizzo dell’elemento nel titolo: 2/2
La parola scelta è “melograno” e appare 2 volte nel testo.
È perfetto in questo titolo molto originale, gli dà un tocco intrigante, inoltre è perfettamente coerente con la simbologia che poi si troverà nel testo.
Utilizzo e sviluppo dell’elemento positivo: 4/4
La parola scelta è “azzurro” e appare 3 volte nel testo.
Mi è piaciuto molto il significato che hai dato a questo elemento e, come accennavo prima, lo trovo in perfetta contrapposizione con giglio bianco.
Utilizzo e sviluppo dell’elemento negativo: 4/4
La parola scelta è “giglio” e appare 3 volte nel testo.
Questa parola assume una simbologia molto potente nel testo e gli viene dato il giusto spazio.
Utilizzo degli altri elementi: 1,5/2
Le parole sono “statua in pietra” e “lillà” e appaiono un paio di volte nel testo.
L’inserimento della “stata di pietra” l’ho trovato eccellente, mentre quello del “lillà” un po’ insensato e fuori contesto.



VALUTAZIONI DI ELISA


Grammatica: 2,8 su 3
Non ci sono particolari errori grammaticali in questa storia, senza dubbio hai curato questo lato, il motivo per cui non ho assegnato tre punti però è la mancata presenza a volte di virgole e l'errore che per me è presente in questa frase:

“né aveva mai considerato quelle donne come qualcosa di semplici giocattoli con cui gli piaceva trastullarsi” invece di qualcosa come “né aveva mai considerato quelle donne come qualcosa in più di semplici giocattoli con cui gli piaceva trastullarsi”.


Trama: 4,5 su 5
Mi è piaciuta la scelta dei pezzi/eventi storici che hai deciso di narrare, perché fanno intendere in modo chiaro gli eventi fondamentali che hanno portato una giovane Caterina dal nascondino nel giardino a una terribile fine. Di certo hai fatto una scelta certosina che ho apprezzato, è una storia/ricostruzione parecchio amara, ma veritiera di ciò che è accaduto e forse riflettere sul fatto che questa è stata la realtà la rende ancora più amara. Si capisce dopo poco il nesso fra i vari pezzi, all'inizio ero stranita perché sei partita con uno stile che mi ha ricordato le ricostruzioni storiche, però questa sensazione è durata poco. Non assegno punteggio pieno perché sì, è una storia che lascia una certa amarezza e acidità, ma avrei gradito qualche altra descrizione delle emozioni di Caterina, giusto per girare il coltello nella piaga.

Stile e Lessico: 4,5 su 5
Il tuo stile mi è piaciuto, l'ho trovato piuttosto secco, di solito non amo uno stile di scrittura troppo diretto, ma in questo caso lo trovo perfetto perché contribuisce a renderle la storia asetticamente acre. E' quel tipo di storia aspra che aiuta a riflettere sul reale destino di una donna come Caterina D'Aragona. Tra l'altro trovo che molti si concentrino solo su Enrico VIII e Anna Bolena non prestando la giusta attenzione a Caterina D'Aragona, ho apprezzato quindi la scelta di concentrarti su di lei. Ho deciso di non dare un punteggio pieno perché a tratti il testo mi è sembrato didattico e non molto romanzato, non so se è questo l'effetto che volevi rendere quindi non posso essere certa di ciò, ma a volte ho avuto questa impressione.

Gradimento Personale: 3,2 su 5
E' un testo che mi è piaciuto leggere, avrei forse gradito qualche pezzetto in più (come dicevo prima anche sulle emozioni di Caterina), di certo è una lettura che rifarei con piacere.
Nonostante a tratti lo abbia trovato un tantino asettico e distaccato, l'ho apprezzato perché tutto questo rende onore alla tristezza della storia, detto ciò non assegno un punteggio pieno perché con un trattamento ampliato delle emozioni sarebbe perfetto, ma per come è ora trovo manchi qualcosa.

Utilizzo dell'elemento nel titolo: 2 su 2
La simbologia associata al “melograno” e sopratutto il riferimento alla madre finale mi ha commossa, ottima scelta, è di certo un titolo sia d'effetto che in linea con la storia.

Utilizzo e sviluppo dell'elemento positivo: 3,5 su 4
L'elemento positivo scelto è “azzurro” ovvero il colore, appare in determinate scene, come la scena della coperta, e in contrapposizione al giglio, devo dire che ai miei occhi è passato in secondo piano rispetto al giglio, ho amato di più i riferimenti all'elemento negativo rispetto a quelli dell'elemento positivo, sono ben inseriti, ma li ho trovati radi nel corso della storia.

Utilizzo e sviluppo dell'elemento negativo: 4 su 4
Ho amato l'inserimento del “giglio”, sarà che nel corso della storia assume man mano un significato sempre più importante, ma ho trovato geniale il modo in cui sei riuscita a dargli peso, è un pilastro della storia letteralmente.

Utilizzo degli altri elementi: 1,5 su 2
Gli elementi rimanenti sono “lillà” e “statua in pietra”, ho preferito l'inserimento del secondo rispetto al primo, l'elemento lillà con il senno di poi non è rimasto impresso nella mia mente leggendo il testo, è passato in secondo se non in terzo piano.

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Giudice*****
14/11/2019 17:33
 
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Eccoci qui con le valutazioni. Sinceramente, sono davvero sbalordita dal risultato, anche perchè avevo letto le altre due storie e mi erano piaciute moltissimo come i due autori sanno.
Sono contenta che entrambe abbiate apprezzato la mia storia e sono d'accordo sia con l'impressione di "sbrigatività" che ha avuto Elisa, che con quella di uno stile poco romanzato che ha avuto Valeria. Effettivamente avrei potuto dire qualcosa in più sulle singole scene e concentrarmi maggiormente sulle emozioni, anche se volevo rendere proprio il racconto il più "storico" possibile e quindi un po' l'effetto di distanza dal personaggio è voluto.
Anche sulla presenza non perfetta del lillà che mi avete segnalato sono d'accordo: è stato davvero difficile per me inserirlo, per via della mancata corrispondenza storica (non era coltivato all'epoca in Europa quindi ho dovuto usare un espediente un po' forzato per non turbare la credibilità).
Vi ringrazio molto per le valutazioni!
Spero che le storie che sceglierete di leggere per le recensioni premio siano di vostro gradimento. Al prossimo contest! ☺
[Modificato da GiuniaPalma 14/11/2019 17:43]
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Post: 983
Giudice*****
14/11/2019 17:42
 
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Re:
GiuniaPalma, 14/11/2019 17.33:

Eccoci qui con le valutazioni. Sinceramente, sono davvero sbalordita dal risultato, anche perchè avevo le altre due storie e mi erano piaciute moltissimo come i due autori sanno.
Sono contenta che entrambe abbiate apprezzato la mia storia e sono d'accordo sia con l'impressione di "sbrigatività" che ha avuto Elisa, che con quella di uno stile poco romanzato che ha avuto Valeria. Effettivamente avrei potuto dire qualcosa in più sulle singole scene e concentrarmi maggiormente sulle emozioni, anche se volevo rendere proprio il racconto il più "storico" possibile e quindi un po' l'effetto di distanza dal personaggio è voluto.
Anche sulla presenza non perfetta del lillà che mi avete segnalato sono d'accordo: è stato davvero difficile per me inserirlo, per via della mancata corrispondenza storica (non era coltivato all'epoca in Europa quindi ho dovuto usare un espediente un po' forzato per non turbare la credulità).
Vi ringrazio molto per le valutazioni!
Spero che le storie che sceglierete di leggere per le recensioni premio siano di vostro gradimento. Al prossimo contest! ☺



Grazie mille a te per la partecipazione!

Lupoide
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14/11/2019 17:50
 
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Ringraziamenti
E per la seconda volta in pochissimo tempo mi trovo a ringraziarvi per la celerità e per la professionalità con cui vi approcciate a questi contest. Sono d'accordo, in linea di massima, con le vostre valutazioni. La scelta di non entrare troppo nei dettagli delle scene più clou in realtà è molto personale, ho preferito che la storia si svolgesse più dentro il protagonista che fuori, vittima del dissidio che gli attanagliava le viscere. Effettivamente mi rendo conto dell'enorme svista sul cambio di POV segnalato da Valeria (quelle labbra increspate m'hanno tradito), chino la testa e faccio ammenda. Per il resto non posso recriminarmi nulla, ho preferito dar più spazio alle sensazione e ai sentimenti piuttosto che alle scene splatter/gore che ho lasciato invece alla fantasia del lettore. Null'altro da aggiungere se non nuovamente grazie.
14/11/2019 18:25
 
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grazie per la celerità con cui le valutazioni sono state portate a termine.
detto questo mi sento di dire che non sono d'accordo con la valutazione e, se fosse possibile, non la vorrei come commento.
mi spiace che la storia ti abbia fatto 'ridere' proprio nel momento in cui si scopre la verità. che poi la 'verità' era riferita al fatto di sfruttare il feto per ottenere le cellule staminali.
per quanto riguarda l'ambiguità dell'essere incinta o meno - e parlo per esperienza personale visto che ho tre figli - riguarda il 'desiderio' di volere mangiare le fragole.
inoltre quello che non avete tenuto conto è che Sandra sta male e lo scrivo in modo esplicito.
accetto invece la valutazione sull'uso dei prompt in quanto il contest è una vostra idea e chi meglio di voi sa come dovevano essere interpretati.
per quanto riguarda l'ingenuità di Sandra non vedo cosa ci sia di così sbagliato.
per tutti gli altri dubbi la storia parla da sola.
grazie ancora e complimenti agli altri podisti.
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Post: 983
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14/11/2019 18:32
 
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Re: Ringraziamenti
Lupoide, 14/11/2019 17.50:

E per la seconda volta in pochissimo tempo mi trovo a ringraziarvi per la celerità e per la professionalità con cui vi approcciate a questi contest. Sono d'accordo, in linea di massima, con le vostre valutazioni. La scelta di non entrare troppo nei dettagli delle scene più clou in realtà è molto personale, ho preferito che la storia si svolgesse più dentro il protagonista che fuori, vittima del dissidio che gli attanagliava le viscere. Effettivamente mi rendo conto dell'enorme svista sul cambio di POV segnalato da Valeria (quelle labbra increspate m'hanno tradito), chino la testa e faccio ammenda. Per il resto non posso recriminarmi nulla, ho preferito dar più spazio alle sensazione e ai sentimenti piuttosto che alle scene splatter/gore che ho lasciato invece alla fantasia del lettore. Null'altro da aggiungere se non nuovamente grazie.



Appena il regolamento te lo concederà ti consiglio di cambiare genere, perchè come noir è perfetto (è il genere che per definizione si concentra sull'interiorità del criminale). Detto ciò ti ringrazio per la partecipazione!
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Post: 983
Giudice*****
14/11/2019 18:46
 
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Re:
Raffyloveantonio Uwetta, 14/11/2019 18.25:

grazie per la celerità con cui le valutazioni sono state portate a termine.
detto questo mi sento di dire che non sono d'accordo con la valutazione e, se fosse possibile, non la vorrei come commento.
mi spiace che la storia ti abbia fatto 'ridere' proprio nel momento in cui si scopre la verità. che poi la 'verità' era riferita al fatto di sfruttare il feto per ottenere le cellule staminali.
per quanto riguarda l'ambiguità dell'essere incinta o meno - e parlo per esperienza personale visto che ho tre figli - riguarda il 'desiderio' di volere mangiare le fragole.
inoltre quello che non avete tenuto conto è che Sandra sta male e lo scrivo in modo esplicito.
accetto invece la valutazione sull'uso dei prompt in quanto il contest è una vostra idea e chi meglio di voi sa come dovevano essere interpretati.
per quanto riguarda l'ingenuità di Sandra non vedo cosa ci sia di così sbagliato.
per tutti gli altri dubbi la storia parla da sola.
grazie ancora e complimenti agli altri podisti.



In primis ti ringrazio per la partecipazione.
Poi, vorrei rispondere ad alcuni punti del tuo commento.

1."Inoltre quello che non avete tenuto conto è che Sandra sta male e lo scrivo in modo esplicito": stare male non significa necessariamente essere incinta. Il vomito può essere dovuto all'influenza o ad altro. Le voglie sono solitamente sintomo di gravidanza, ma non è detto (altrimenti io sarei in dolce attesa da circa 20 anni). E nemmeno i ritardi mestruali sono sinonimo di gravidanza. Insomma, abbiamo notato che lei stava male e che la storia premeva molto su questi "indizi", ma per come la vedo io non è una giustificazione sufficiente.

2. "per quanto riguarda l'ingenuità di Sandra non vedo cosa ci sia di così sbagliato": nulla, ma è stata troppo estremizzata, troppo accelerata creando così un effetto (a mio avviso) parodico.

3. "per tutti gli altri dubbi la storia parla da sola": sì, abbiamo notato... Storia che, tra l'altro, ci hai chiesto tu di valutare.

4. "grazie ancora e complimenti agli altri podisti": grazie a te per la partecipazione! Elisa si occuperà della recensione premio, buonagiornata!
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Post: 983
Giudice*****
17/11/2019 15:02
 
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Recensioni premio fatte: 3/6

Le recensioni per il primo premio sono statate consegnate a LadyPalma:
1. Un tocco di bianco e di nero
2. Colore e rumore
3. Anche alle regine, anche alle leonesse
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Post: 243
Giudice*****
18/11/2019 18:00
 
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Recensioni Premio Fatte: 4/6
La recensione a Uwetta, la terza classificata, è stata lasciata alla seguente storia:

- Le Labbra Sapevano di Spumante
[Modificato da elli2998 19/11/2019 15:14]
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Post: 243
Giudice*****
19/11/2019 16:19
 
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Recensioni Premio Consegnate: 6/6 (tutte le recensioni sono state consegnate)
Recensioni premio consegnate a Lupoide, secondo classificato, alle seguenti storie:

1) Il Colloquio
2) Subway To Hell
[Modificato da elli2998 19/11/2019 16:19]
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