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Arriva la "nuova" pastorale

Ultimo Aggiornamento: 20/07/2020 14:00
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20/07/2020 14:00
 
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122. Richiamando l’ecclesiologia del Concilio Vaticano II, alla luce del recente Magistero e considerando i contesti sociali e culturali profondamente mutati, la presente Istruzione intende mettere a fuoco il tema del rinnovamento della parrocchia in senso missionario.


Mentre essa rimane un’istituzione imprescindibile per l’incontro e la relazione viva con Cristo e con i fratelli nella fede, è altrettanto vero che deve costantemente confrontarsi con i cambiamenti in atto nella cultura odierna e nell’esistenza delle persone, così da poter esplorare con creatività vie e strumenti nuovi, che le consentano di essere all’altezza del suo compito primario, cioè essere il centro propulsore dell’evangelizzazione.


123. Di conseguenza, l’azione pastorale ha bisogno di andare oltre la sola delimitazione territoriale della parrocchia, di far trasparire più chiaramente la comunione ecclesiale attraverso la sinergia tra ministeri e carismi diversi e, nondimeno, di strutturarsi come una “pastorale d’insieme” a servizio della diocesi e della sua missione.


Si tratta di un agire pastorale che, tramite un’effettiva e vitale collaborazione tra presbiteri, diaconi, consacrati e laici, nonché tra diverse comunità parrocchiali di una stessa area o regione, si preoccupa di individuare insieme le domande, le difficoltà e le sfide riguardanti l’evangelizzazione, cercando di integrare vie, strumenti, proposte e mezzi idonei per affrontarle. Un tale progetto missionario comune potrebbe essere elaborato e realizzato in relazione a contesti territoriali e sociali contigui, cioè in comunità confinanti o accomunate dalle medesime condizioni socio-culturali, oppure in riferimento ad ambiti pastorali affini, ad esempio nel quadro di un necessario coordinamento tra pastorale giovanile, universitaria e vocazionale, come già avviene in parecchie diocesi.


La pastorale d’insieme, perciò, oltre a un coordinamento responsabile delle attività e di strutture pastorali capaci di relazionarsi e collaborare tra loro, richiede il contributo di tutti i battezzati. Con le parole di Papa Francesco, «Quando parliamo di “popolo” non si deve intendere le strutture della società o della Chiesa, quanto piuttosto l’insieme di persone che non camminano come individui ma come il tessuto di una comunità di tutti e per tutti»[181].


Ciò esige che la storica istituzione parrocchiale non rimanga prigioniera dell’immobilismo o di una preoccupante ripetitività pastorale ma, invece, metta in atto quel “dinamismo in uscita” che, attraverso la collaborazione tra comunità parrocchiali diverse e una rinsaldata comunione tra chierici e laici, la renda effettivamente orientata alla missione evangelizzatrice, compito dell’intero Popolo di Dio, che cammina nella storia come “famiglia di Dio” e che, nella sinergia dei diversi membri, lavora per la crescita di tutto il corpo ecclesiale.


Il presente Documento, perciò, oltre a evidenziare l’urgenza di un simile rinnovamento, presenta un modo di applicare la normativa canonica che stabilisce le possibilità, i limiti, i diritti e i doveri di pastori e laici, perché la parrocchia riscopra se stessa come luogo fondamentale dell’annuncio evangelico, della celebrazione dell’Eucaristia, spazio di fraternità e carità, da cui si irradia la testimonianza cristiana per il mondo. Essa, cioè, «deve rimanere come un posto di creatività, di riferimento, di maternità. E lì attuare quella capacità inventiva; e quando una parrocchia va avanti così si realizza quello che io chiamo “parrocchia in uscita”»[182].


124. Papa Francesco invita a invocare «Maria, Madre dell’evangelizzazione», affinché «ci aiuti la Vergine a dire il nostro “sì” nell’urgenza di far risuonare la Buona Notizia di Gesù nel nostro tempo; ci ottenga un nuovo ardore di risorti per portare a tutti il Vangelo della vita che vince la morte; interceda per noi affinché possiamo acquistare la santa audacia di cercare nuove strade perché giunga a tutti il dono della salvezza»[183].


Il 27 Giugno 2020, il Santo Padre ha approvato il presente Documento della Congregazione per il Clero.


Roma, 29 Giugno 2020, Solennità dei SS. Pietro e Paolo.


✠ Beniamino Card. Stella
Prefetto

✠ Joël Mercier
Segretario

✠ Jorge Carlos Patrón Wong
Segretario per i Seminari

Mons. Andrea Ripa
Sotto-Segretario

________________________

[1] Francesco, Discorso ai parroci di Roma (16 settembre 2013).

[2] Cfr. Id., Esortazione apostolica Evangelii gaudium (24 novembre 2013), n. 287: AAS 105 (2013), 1136.

[3] Ibid., n. 49: AAS 105 (2013), 1040.

[4] Concilio Ecumenico Vaticano II, Costituzione Pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 58: AAS 58 (1966), 1079.

[5] Ibid., n. 44: AAS 58 (1966), 1065.

[6] Cfr. Efrem il Siro, Commenti sul Diatessaron 1, 18-19: SC 121, 52-53.

[7] Cfr. Francesco, Lettera enciclica Laudato sì (24 maggio 2015), n. 68: AAS 107 (2015), 847.

[8] Cfr. Paolo VI, Lettera enciclica Ecclesiam Suam (6 agosto 1964): AAS 56 (1964), 639.

[9] Evangelii gaudium, n. 27: AAS 105 (2013), 1031.

[10] Cfr. Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica post-sinodale Christifideles laici (30 dicembre 1988), n. 26: AAS 81 (1989), 438.

[11] Francesco, Udienza Generale (12 giugno 2019): L’Osservatore Romano 134 (13 giugno 2019), 1.

[12] Concilio Ecumenico Vaticano II, Decreto sulla missione pastorale dei Vescovi nella Chiesa Christus Dominus (28 ottobre 1965), n. 30: AAS 58 (1966), 688.

[13] Giovanni Paolo II, Discorso ai Partecipanti alla Plenaria della Congregazione per il Clero (20 ottobre 1984), nn. 3 e 4: Insegnamenti VII/2 (1984), 984 e 985; cfr. anche Id., Esortazione Apostolica Catechesi tradendae (16 ottobre 1979), n. 67: AAS 71 (1979), 1332.

[14] Benedetto XVI, Omelia nella visita pastorale alla parrocchia romana Santa Maria dell’Evangelizzazione (10 dicembre 2006): Insegnamenti II/2 (2006), 795.

[15] Evangelii gaudium, n. 28: AAS 105 (2013), 1032.

[16] Cfr. Gaudium et spes, n. 4: AAS 58 (1966), 1027.

[17] Ibid., n. 1: AAS 58 (1966), 1025-1026.

[18] Cfr. Evangelii gaudium, nn. 72-73: AAS 105 (2013), 1050-1051.

[19] Cfr. Sinodo dei Vescovi, XV Assemblea Generale ordinaria (3-28 ottobre 2018): “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, Documento finale, n. 129: «In tale contesto, una visione dell’azione parrocchiale delimitata dai soli confini territoriali e incapace di intercettare con proposte diversificate i fedeli, e in particolare i giovani, imprigionerebbe la parrocchia in un immobilismo inaccettabile e in una preoccupante ripetitività pastorale»: L’Osservatore Romano 247 (29-30 ottobre 2018), 10.

[20] Cfr., ad esempio, C.I.C., cann. 102; 1015-1016; 1108, § 1.

[21] Cfr. Christifideles laici, n. 25: AAS 81 (1989), 436-437.

[22] Cfr. Evangelii gaudium, n. 174: AAS 105 (2013), 1093.

[23] Cfr. ibid., n. 164-165: AAS 105 (2013), 1088-1089.

[24] Concilio Ecumenico Vaticano II, Costituzione Dogmatica sulla Chiesa Lumen gentium (21 novembre 1964), n. 11: AAS 57 (1965), 15.

[25] Cfr. Evangelii gaudium, n. 166-167: AAS 105 (2013), 1089-1090.

[26] Francesco, Esortazione Apostolica sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo Gaudete et exsultate (19 marzo 2018), n. 35: AAS 110 (2018), 1120. A proposito dello gnosticismo e del pelagianesimo, conviene ascoltare ancora le parole di Papa Francesco: «Questa mondanità può alimentarsi specialmente in due modi profondamente connessi tra loro. Uno è il fascino dello gnosticismo, una fede rinchiusa nel soggettivismo, dove interessa unicamente una determinata esperienza o una serie di ragionamenti e conoscenze che si ritiene possano confortare e illuminare, ma dove il soggetto in definitiva rimane chiuso nell’immanenza della sua propria ragione o dei suoi sentimenti. L’altro è il neopelagianesimo autoreferenziale e prometeico di coloro che in definitiva fanno affidamento unicamente sulle proprie forze e si sentono superiori agli altri perché osservano determinate norme o perché sono irremovibilmente fedeli ad un certo stile cattolico proprio del passato»: Evangelii gaudium, n. 94: AAS 105 (2013), 1059-1060; cfr. anche Congregazione per la Dottrina della Fede, Lettera Placuit Deo (22 febbraio 2018): AAS 110 (2018), 429.

[27] Cfr. Lettera a Diogneto V, 1-10: Patres Apostolici, ed. F.X. Funk, vol. 1, Tubingae 1901, 398.

[28] Cfr. Giovanni Paolo II, Lettera Apostolica Novo millennio ineunte (6 gennaio 2001), n. 1: AAS 93 (2001), 266.

[29] Evangelii gaudium, n. 28: AAS 105 (2013), 1032.

[30] Cfr. C.I.C., cann. 515; 518; 519.

[31] Evangelii gaudium, n. 28: AAS 105 (2013), 1031-1032.

[32] Ibid.

[33] Cfr. Francesco, Esortazione Apostolica post sinodale Christus vivit (25 marzo 2019), n. 238, Città del Vaticano 2019.

[34] Cfr. Id, Bolla Misericordiae vultus (11 aprile 2015), n. 3: AAS 107 (2015), 400-401.

[35] Benedetto XVI, Discorso ai Vescovi del Brasile (11 maggio 2007), n. 3: Insegnamenti III/1 (2007), 826.

[36] Evangelii gaudium, n. 198: AAS 105 (2013), 1103.

[37] Cfr. Francesco, Meditazione quotidiana a S. Marta (30 Ottobre 2017).

[38] Cfr. Evangelii gaudium, nn. 186-216: AAS 105 (2013), 1098-1109.

[39] Cfr. Gaudete et exsultate, nn. 95-99: AAS 110 (2018), 1137-1138.

[40] Cfr. Evangelii gaudium, n. 27: AAS 105 (2013), 1031; ibid., n. 189: AAS 105 (2013), 1099: «Un cambiamento nelle strutture che non generi nuove convinzioni e atteggiamenti farà sì che quelle stesse strutture presto o tardi diventino corrotte, pesanti e inefficaci».

[41] Ibid., n. 26: AAS 105 (2013), 1030-1031.

[42] Christus Dominus, n. 30: AAS 58 (1966), 688.

[43] Francesco, Presentazione degli Auguri Natalizi alla Curia Romana (22 dicembre 2016): AAS 109 (2017), 44.

[44] IdCarta al Pueblo de Diós que peregrina en Chile (31 maggio 2018): www.vatican.va/content/francesco/es/letters/2018/documents/papa-francesco_20180531_lettera-popolodidio-cile...

[45] Cfr. ibid.

[46] Ibid.

[47] Lumen gentium, n. 9: AAS 57 (1965), 13.

[48] Cfr. Congregazione per il Clero, Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis (8 dicembre 2016), nn. 80-88, Città del Vaticano 2016, pp. 37-42.

[49] Cfr. C.I.C., can. 374, § 1.

[50] Cfr. ibid., can. 374, § 2; cfr. Congregazione per i Vescovi, Direttorio per il ministero pastorale dei Vescovi Apostolorum successores (22 febbraio 2004), n. 217: Enchiridion Vaticanum 22 (2003-2004), 2110.

[51] Cfr. C.I.C., can. 374, § 1.

[52] Cfr. ibid., can. 374, § 2.

[53] Cfr. Apostolorum successores, n. 218: Enchiridion Vaticanum 22 (2003-2004), 2114.

[54] Cfr. C.I.C., can. 515, § 2.

[55] Cfr. ibid., can. 86.

[56] Cfr. ibid., can. 120, § 1.

[57] Cfr. ibid., cann. 121-122; Apostolorum successores, n. 214: Enchiridion Vaticanum 22 (2003-2004), 2099.

[58] Cfr. C.I.C., can. 51.

[59] Cfr. ibid., cann. 120-123.

[60] Cfr. ibid., cann. 500, § 2 e 1222, § 2.

[61] Cfr. Pontificio Consiglio della Cultura, La dismissione e il riuso ecclesiale di chiese. Linee guida (17 dicembre 2018): www.cultura.va/content/cultura/it/pub/documenti/decommissioni...

[62] Cfr. C.I.C., can. 1222, § 2.

[63] Ibid., can. 374, § 2.

[64] Cfr. Apostolorum successores, n. 217: Enchiridion Vaticanum 22 (2003-2004), 2110.

[65] Cfr. C.I.C., can. 554, § 1.

[66] Ibid., can. 555, § 1, 1°.

[67] Ibid., can. 555, § 4.

[68] Cfr. ibid., can. 500, § 2.

[69] Cfr. Pontificio Consiglio della Pastorale dei Migranti e degli Itineranti, Erga migrantes charitas Christi (3 maggio 2004), n. 95: Enchiridion Vaticanum 22 (2003-2004), 2548.

[70] Cfr. Apostolorum successores, n. 215, b): Enchiridion Vaticanum 22 (2003-2004), 2104.

[71] Cfr. ibid.

[72] Cfr. C.I.C., can. 517, § 1.

[73] Cfr. ibid., can. 526, § 1.

[74] Cfr. ibid.

[75] Cfr. ibid., can. 522.

[76] Cfr. ibid., cann. 553-555.

[77] Cfr. ibid., can. 536.

[78] Cfr. ibid., can. 537.

[79] Cfr. ibid., can. 500, § 2.

[80] Cfr. Apostolorum successores, n. 219: Enchiridion Vaticanum 22 (2003-2004), 2117; è conveniente riservare il nome di “zona pastorale” solo per questo genere di raggruppamento, al fine di non ingenerare confusione.

[81] Cfr. C.I.C., cann. 134, § 1 e 476.

[82] Va tenuto presente che: a) quanto è riferito al “Vescovo diocesano” vale anche per gli altri a lui equiparati dal Diritto; b) quanto si riferisce alla parrocchia e al parroco vale anche per la quasi-parrocchia e per il quasi-parroco; c) quanto concerne i fedeli laici, si applica anche ai membri non chierici di Istituti di vita consacrata o di Società di vita apostolica, a meno che vi sia espresso riferimento alla specificità laicale; d) il termine “Moderatore” assume significati diversi in base al contesto in cui è utilizzato nella presente Istruzione nel rispetto delle norme codiciali.

[83] Cfr. Lumen gentium, n. 26: AAS 57 (1965), 31-32.

[84] Cfr. Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis, nn. 83; 88.e, pp. 37; 39.

[85] Cfr. C.I.C., can. 275, § 1.

[86] Cfr. Concilio Ecumenico Vaticano II, Decreto sul ministero e la vita sacerdotale Presbyterorum ordinis (7 dicembre 1965), n. 8: AAS 58 (1966), 1003.

[87] Cfr. Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis, n. 88, pp. 39-40.

[88] Cfr. Francesco, Discorso ai partecipanti del Convegno promosso dalla Congregazione per il Clero, in occasione del 50° anniversario dei Decreti Conciliari “Optatam totius” e “Presbyterorum ordinis” (20 novembre 2015): AAS 107 (2015), 1295.

[89] Cfr. C.I.C., can. 150.

[90] Cfr. ibid., can. 521, § 1.

[91] Cfr. ibid., can. 520, § 1.

[92] Ibid., can. 519.

[93] Cfr. ibid., can. 532.

[94] Cfr. ibid., can. 1257, § 1.

[95] Christus Dominus, n. 31: AAS 58 (1965), 689.

[96] C.I.C., can. 522.

[97] Ibid., can. 1748.

[98] Ibid., can. 526, § 1.

[99] Cfr. ibid., can. 152.

[100] Cfr. ibid., can. 538, §§ 1-2.

[101] Cfr. ibid., cann. 1740-1752, tenuto conto dei cann. 190-195.

[102] Cfr. ibid. can. 538, § 3.

[103] Cfr. ibid.

[104] Cfr. ibid., can. 189.

[105] Cfr. ibid., can. 189, § 2 e Apostolorum successores, n. 212: Enchiridion Vaticanum 22 (2003-2004), 2095.

[106] Apostolorum successores, n. 212: Enchiridion Vaticanum 22 (2003-2004), 2095.

[107] Cfr. C.I.C., cann. 539-540.

[108] Cfr. in particolare ibid., cann. 539, 549, 1747, § 3.

[109] Ibid., can. 517, § 1; cfr. anche cann. 542-544.

[110] Cfr. ibid., cann. 517, § 1 e 526, § 1.

[111] Cfr. ibid., can. 543, § 1.

[112] Cfr. ibid., can. 543, § 2, 3°; assume anche la rappresentanza giuridica civile, nei Paesi in cui la parrocchia è riconosciuta dallo Stato come ente giuridico.

[113] Cfr. ibid., can. 543, § 1.

[114] Cfr. ibid., can. 517, § 1.

[115] Cfr. ibid., can. 545, § 2; a titolo di esempio, si pensi ad un sacerdote, con esperienza spirituale, ma scarsa salute, nominato confessore ordinario per cinque parrocchie territorialmente contigue.

[116] Cfr. ibid., can. 265.

[117] Ibid., can. 1009, § 3.

[118] Francesco, Discorso durante l’incontro con i sacerdoti e i consacrati, Milano (25 marzo 2017): AAS 109 (2017), 376.

[119] Ibid, 376-377.

[120]Lumen gentium, n. 29: AAS 57 (1965), 36.

[121]Paolo VI, Allocuzione nell’Udienza concessa ai partecipanti al Congresso Internazionale sul Diaconato, 25 ottobre 1965: Enchiridion sul Diaconato (2009), 147-148.

[122] Cfr. C.I.C., can. 150.

[123] Congregazione per la Dottrina della Fede, Lettera Iuvenescit Ecclesia ai Vescovi della Chiesa cattolica sulla relazione tra doni gerarchici e carismatici per la vita e la missione della Chiesa (15 maggio 2016), n. 21: Enchiridion Vaticanum 32 (2016), 734.

[124] Ibid., n. 22: Enchiridion Vaticanum 32 (2016), 738.

[125] Cfr. C.I.C., can. 573, § 1.

[126] Cfr. Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica- Congregazione per i Vescovi, Mutuae relationes. Criteri direttivi sui rapporti tra i Vescovi e i religiosi nella Chiesa (14 maggio 1978), nn. 10; 14, a): Enchiridion Vaticanum 6 (1977-1979), 604-605; 617-620; cfr. anche Apostolorum successores, n. 98: Enchiridion Vaticanum 22 (2003-2004), 1803-1804.

[127] Cfr. Evangelii gaudium, n. 102: AAS 105 (2013), 1062-1063.

[128] Cfr. Christifideles laici, n. 23: AAS 81 (1989), 429.

[129] Evangelii gaudium, n. 201: AAS 105 (2013), 1104.

[130] Lumen gentium, n. 31: AAS 57 (1965), 37.

[131] Paolo VI, Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi (8 dicembre 1975), n. 73: AAS 68 (1976), 61.

[132] Cfr. Evangelii gaudium, n. 81: AAS 105 (2013), 1053-1054.

[133] Cfr. C.I.C., can. 517, § 2.

[134] Cfr. Apostolorum successores, n. 215, c): Enchiridion Vaticanum 22 (2003-2004), 2105.

[135] Congregazione per il Clero, Istruzione [interdicasteriale] su alcune questioni circa la collaborazione dei fedeli laici al ministero dei sacerdoti Ecclesiae de mysterio (15 agosto 1997), art. 4, § 1, a-b): AAS 89 (1997), 866-867; cfr. anche Apostolorum successores, n. 215, c): Enchiridion Vaticanum 22 (2003-2004), 2105. A tale sacerdote spetterà anche la rappresentanza giuridica della parrocchia, sia canonicamente che civilmente, dove la Legge dello Stato lo preveda.

[136] Prima di far ricorso alla soluzione consentita dal can. 517, § 2, occorre che il Vescovo diocesano valuti prudentemente altre possibilità da adottare in alternativa, come ad esempio impiegare sacerdoti anziani ancora validi per il ministero, affidare varie parrocchie a un solo parroco o affidare varie parrocchie a un gruppo di sacerdoti in solidum.

[137] Cfr. Ecclesiae de mysterio, art. 4, § 1, b): AAS 89 (1997), 866-867, e Congregazione per il Clero, Istruzione Il presbitero, pastore e guida della comunità parrocchiale (4 agosto 2002), nn. 23 e 25, in modo particolare, si tratta di “una collaborazione ad tempus nell’esercizio della cura pastorale della parrocchia”, cfr. n. 23: Enchiridion Vaticanum 21 (2002), 834-836.

[138] Cfr. Il presbitero, pastore e guida della comunità parrocchiale, n. 25: Enchiridion Vaticanum 21 (2002), 836.

[139] C.I.C., can. 517, § 2.

[140] Il presbitero, pastore e guida della comunità parrocchiale, n. 23: Enchiridion Vaticanum 21 (2002), 834.

[141] Cfr. Ecclesiae de mysterio, art. 1, § 3: AAS 89 (1997), 863.

[142] Cfr. Il presbitero, pastore e guida della comunità parrocchiale, n. 23: Enchiridion Vaticanum 21 (2002), 835.

[143] Cfr. Apostolorum successores, n. 112: Enchiridion Vaticanum 22 (2003-2004), 1843.

[144] Giova ricordare che, oltre a quelle proprie del ministero del lettorato, tra le funzioni liturgiche che il Vescovo diocesano, sentita la Conferenza Episcopale, può affidare temporaneamente a fedeli laici, uomini e donne, figura anche il servizio all’altare, nel rispetto della relativa norma canonica; cfr. Pontificio Consiglio per l’interpretazione dei Testi Legislativi, Risposta (11 luglio 1992), AAS 86 (1994), 541; Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Lettera circolare (15 marzo 1994), AAS 86 (1994), 541-542.

[145] Cfr. C.I.C., can. 205.

[146] Cfr. ibid., can. 230, § 1.

[147] Nell’atto con cui il Vescovo affida i summenzionati compiti a diaconi o a fedeli laici, determini chiaramente le funzioni che sono abilitati a svolgere e per quanto tempo.

[148] C.I.C., can. 1248, § 2.

[149] Ibid., can. 861, § 1.

[150] Ibid., can. 766.

[151] Ecclesiae de mysterio, art. 3, § 4: AAS 89 (1997), 865.

[152] Cfr. C.I.C., can. 767, § 1; Ecclesiae de mysterio, art. 3, § 1: AAS 89 (1997), 864.

[153] C.I.C., can. 1112, § 1; cfr. Giovanni Paolo II, Costituzione apostolica Pastor Bonus (28 giugno 1998), art. 63: AAS 80 (1988), 876, a proposito delle competenze della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

[154] Francesco, Omelia a Santa Marta (21 ottobre 2013): L’Osservatore Romano 242 (21-22 ottobre 2013), 8.

[155] Cfr. C.I.C., cann. 537 e 1280.

[156] Conformemente al can. 532 C.I.C., il parroco è responsabile dei beni della parrocchia, anche se nell’amministrarli deve avvalersi della collaborazione di esperti laici.

[157] Cfr. C.I.C., cann. 115, § 2 e, per analogia, 492, § 1.

[158] Cfr. ibid., can. 537 e Apostolorum successores, n. 210: Enchiridion Vaticanum 22 (2003-2004), 2087.

[159] Cfr. C.I.C., cann. 517 e 526.

[160] Cfr. ibid., can. 1287 § 1.

[161] Cfr. ibid., can. 536, § 1.

[162] Francesco, Discorso durante l’incontro con il clero, persone di vita consacrata e membri di consigli pastorali, Assisi (4 ottobre 2013): Insegnamenti I/2 (2013), 328.

[163]IdOmelia Santa Messa Solennità di Pentecoste, 4 giugno 2017: AAS 109 (2017), 711.

[164] Cfr. Lumen gentium, n. 10: AAS 57 (1965), 14.

[165] Cfr. Congregazione per il Clero, Lettera circolare Omnes christifideles (25 gennaio 1973), nn. 4 e 9; Enchiridion Vaticanum 4 (1971-1973), 1199-1201 e 1207-1209; Christifideles laici, n. 27: AAS 81 (1989), 440-441.

[166] Francesco, Udienza Generale (23 maggio 2018).

[167] Paolo VI, Lettera apostolica Motu Proprio Ecclesiae Sanctae (6 agosto 1966), I, 16, § 1: AAS 58 (1966), 766; cfr. C.I.C., can. 511.

[168] Evangelii gaudium, n. 31: AAS 105 (2013), 1033.

[169] Cfr. C.I.C., can. 536, § 2.

[170] Cfr. ibid., can. 212, § 3.

[171] Ibid., can. 536, § 2.

[172] Cfr. Il presbitero, pastore e guida della comunità parrocchiale, n. 26: Enchiridion Vaticanum 21 (2002), 843.

[173] Cfr. C.I.C., can. 516, § 1.

[174] Cfr. ibid., can. 515, § 2.

[175] Cfr. ibid., can. 516, § 2.

[176] Cfr. ibid., cann. 1214; 1223 e 1225.

[177] Cfr. ibid., cann. 848 e 1264, 2°, nonché cann. 945-958 e Congregazione per il Clero, Decreto Mos iugiter (22 febbraio 1991), approvato in forma specifica da Giovanni Paolo II: Enchiridion Vaticanum 13 (1991-1993), 6-28.

[178] C.I.C., can. 946.

[179] Ibid., can. 947.

[180] Ibid., can. 945, § 2.

[181] Francesco, Esortazione Apostolica post sinodale Christus vivit (25 marzo 2019), n. 231, Città del Vaticano 2019.

[182] Id, Incontro con i Vescovi polacchi, Cracovia (27 luglio 2016): AAS 108 (2016), 893.

[183] Id., Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2017 (4 giugno 2017), n. 10: AAS 109 (2017), 764.

[00886-IT.01] [Testo originale: Italiano]



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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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