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Cybervalentino

Ultimo Aggiornamento: 06/03/2021 07:36
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14/02/2021 23:49
 
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Carissimo spettro,
Vorrei dirti che la storia c'è tutta e arriverà a momenti ma purtroppo la verità è che sono una frana e mi manca ancora un pezzettino che necessita di cura per essere fatto, troppo lungo per arrivare a mezzanotte.
Non è colpa dei tuoi bellissimi prompt e ambientazioni (mi aveva preso tanto) sono proprio io che per le originali e il plot building sono ancora molto rugginosa mannaggia a me 🙁🙁🤦‍♀️🙈🙈🙈
Mi spiace dovermi ritirare (chiedo scusa pure a Ethors lui sa perché) e spero prima o poi di riuscire a terminare questo scritto dalla faticosa ma stimolante Ambientazione. Spero di potermi rifare in futuro (perché a tal proposito, ho letto qualche post fa che ti vuoi ritirare dalla carriera di giudice e sarebbe un gran peccato)
A presto
Felinala

Il mio profilo: https://efpfanfic.net/viewuser.php?uid=245025
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Giudice*****
14/02/2021 23:57
 
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Felinala, 14/02/2021 23:49:

Carissimo spettro,
Vorrei dirti che la storia c'è tutta e arriverà a momenti ma purtroppo la verità è che sono una frana e mi manca ancora un pezzettino che necessita di cura per essere fatto, troppo lungo per arrivare a mezzanotte.
Non è colpa dei tuoi bellissimi prompt e ambientazioni (mi aveva preso tanto) sono proprio io che per le originali e il plot building sono ancora molto rugginosa mannaggia a me 🙁🙁🤦‍♀️🙈🙈🙈
Mi spiace dovermi ritirare (chiedo scusa pure a Ethors lui sa perché) e spero prima o poi di riuscire a terminare questo scritto dalla faticosa ma stimolante Ambientazione. Spero di potermi rifare in futuro (perché a tal proposito, ho letto qualche post fa che ti vuoi ritirare dalla carriera di giudice e sarebbe un gran peccato)
A presto
Felinala

Ciao :)
Grazie mille per i complimenti, e grazie per aver partecipato e provato fino alla fine. Sono contento che le mie idee siano piaciute, come dissi per Mayfair, se dovessi finire la storia inviami un link. La leggerò volentieri :)
Detto questo, non so quanto a lungo resterò giudice. Forse un contest, due. Forse nessuno. Ho soddisfatto la curiosità di trovarmi “dall’altra parte”, perciò pondererò con attenzione. In ogni caso, vi farò sapere in qualche modo la mia decisione.
Alla prossima!
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Giudice*****
15/02/2021 00:03
 
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SCADENZA DELLE CONSEGNE
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Post: 961
Giudice*****
15/02/2021 00:14
 
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PER ALEXANDER_DRAGANOVIC

Ho corretto la tua storia, ma me ne sono accorto solo ora. L’intro della tua storia è in corsivo e da regolamento è consentito solo in casi limitati. Questo vale anche per il grassetto e il sottolineato Hai due giorni di tempo per correggere.
[Modificato da Ghostro 15/02/2021 12:36]
15/02/2021 12:42
 
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Re:
Spettro94, 15/02/2021 00:14:

PER ALEXANDER_DRAGANOVIC

Ho corretto la tua storia, ma me ne sono accorto solo ora. L’intro della tua storia è in corsivo e da regolamento è consentito solo in casi limitati. Questo vale anche per il grassetto e il sottolineato Hai due giorni di tempo per correggere.






ciao Spettro.
fatto! scusa se ci ho messo un po'. spero l'esame sia andato bene.
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Post: 961
Giudice*****
15/02/2021 12:57
 
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Re: Re:
Alexander_Draganovic, 15/02/2021 12:42:






ciao Spettro.
fatto! scusa se ci ho messo un po'. spero l'esame sia andato bene.




Grazie :)
Lo farò tra un'oretta. Incrociamo le dita
Amoriliquidi
[Non Registrato]
15/02/2021 18:53
 
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grazie a tutti.
Ora che questo concorso si è ufficialmente concluso e prima dell'uscita dei risultati volevo ringraziare sentitamente il Giudice per i bellissimi temi che ci ha dato da svolgere che hanno acceso la nostra fantasia e poi anche tutti i partecipanti, perché ho letto storie veramente interessanti che mi hanno fatto scoprire nuovi autori e anche nuovi lettori molto attenti e scrupolosi.
Grazie mille a tutti, sono proprio contenta di aver preso parte a questo contest.

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Post: 961
Giudice*****
15/02/2021 19:12
 
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Re: grazie a tutti.
Amoriliquidi, 15/02/2021 18:53:

Ora che questo concorso si è ufficialmente concluso e prima dell'uscita dei risultati volevo ringraziare sentitamente il Giudice per i bellissimi temi che ci ha dato da svolgere che hanno acceso la nostra fantasia e poi anche tutti i partecipanti, perché ho letto storie veramente interessanti che mi hanno fatto scoprire nuovi autori e anche nuovi lettori molto attenti e scrupolosi.
Grazie mille a tutti, sono proprio contenta di aver preso parte a questo contest.





Grazie a te per aver partecipato ^^
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Post: 961
Giudice*****
15/02/2021 19:20
 
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DISCORSO PRE-RISULTATI
Ok, signori e signore. Avrete visto sicuramente che le valutazioni sono state fatte e finalmente posso procedere nella pubblicazione dei risultati. È stato un periodo che non avrei potuto prevedere così denso, quindi vi chiedo di esprimere qualsiasi dubbio abbiate se i miei discorsi fossero troppo criptici; questa sessione di esami mi ha fatto uscire di testa xD

Detto questo, ogni storia ha offerto almeno uno spunto interessante. Non me ne voglia chi si vedrà in fondo a questa classifica, purtroppo qualcuno doveva finirci. Perché ognuno di voi, nessuno escluso, ha mostrato di avere delle ottime qualità.

Procedo con le valutazioni :)
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Giudice*****
15/02/2021 19:24
 
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OTTAVA CLASSIFICATA


L’Ologram 3000 è un giocattolo – Vale.P

Stile: 7/10

La scelta di impostare la narrazione in prima persona, lo schema della lettera che la protagonista scrive a noi come lettore della sua vicende, ha senza dubbio conseguito il suo effetto. La narrazione è scorrevole e introspettiva, ti guida mentre apri gli occhi sul mondo di Liz e poco alla volta spuntano tutte le sue riflessioni fino al climax finale. Un climax che, per quanto la tecnica di narrazione sia accurata, non sottolinea quella che a tutti gli effetti è una devianza: invece di lasciare il suo ragazzo, semplicemente lo uccide. Perché? Nel susseguirsi delle vicende nulla lasciava presagire che potesse risolvere la situazione in maniera così drastica. La considero una mancanza, e non solo nella trama ma come imprecisione nella costruzione del personaggio dal punto di vista dei suoi atteggiamenti; avrebbero potuto suggerire un dettaglio che, di trama, è stato omesso o volutamente lasciato in sospeso; nel senso che è costruito per conferire un ragionevole dubbio.
Lo stile è complementare alla trama. La semplice gestione stilistica di una scena può, anzi in alcuni casi deve, infondere nel lettore una determinata percezione rispetto una determinata scena. Un esempio stupido: se la Rowling avesse descritto le scene dove appare Voldemort con una sfumatura goliardica, come lettore saremmo stati in grado di percepirne l’assoluta pericolosità?
Il senso stesso di questa “lettera aperta” era far immedesimare il lettore nei panni di lei. Ma è difficile se tutti gli elementi che la caratterizzano non sono chiari e visibili nel testo, quantomeno una traccia. Capisco che volevi puntare sul colpo di scena, ma senza un assaggio di contestualizzazione l’effetto è sì presente, ma sporcato; come lettore mi sono soffermato a chiedermi se avessi perso qualcosa durante la narrazione e sono risalito a cercare dettagli che magari mi erano sfuggiti, invece di proseguire con il fiato sospeso.
Nonostante questa macchia, le tue scelte, più tutti i fattori sopradescritti, sono aspetti da premiare.

Originalità: 7,5/10

La trama si sviluppa nei limiti del pacchetto, non si avventura particolarmente al di fuori del contesto base. I personaggi sono stati ben delineati e hanno una loro identità, la storia una sua direzione, ma ci tengo a far notare che in questo campo non c’è alcun margine di originalità da riscontrare.
Riguardo all’ambiente futuristico riscontriamo alcune tecnologiche innovazioni. Da una di queste prende nome addirittura il titolo. Soprattutto, mi soffermo sulle modalità con cui Liz si trasforma in una donna dalla bellezza perfetta, le quali hanno una loro vena particolare; non sono frutto della mera chirurgia estetica o sostituzioni robotiche, ma del complesso utilizzo di chip e varie strumentazioni, anche successive all’intervento, che le consentono di conservare il suo aspetto attraente. In più, va registrato, la bellezza rimane un fattore soggettivo. Difficile che, messo a disposizione questo tipo di intervento, nessun’altra donna o uomo al mondo ne abbia fatto uso. Impensabile, già solo considerando come si sta evolvendo la nostra, di società.
Eppure, pur che in quel ristorante non ci fosse molta gente benestante, tutti si girano verso di lei. È stata lei a scegliere come modificarsi, il che significa che l’impronta personale nella bellezza rimane ancora molto importante; non ci sono pari tra i perfetti, ma perfetti migliori di altri perfetti. L’abilità di sapersi disegnare conta ed è Zeth a spiegarcelo silenziosamente: rampollo di una famiglia super benestante, che vive di voglie e vizi, rimane per otto anni con una sola donna perfetta tra… centinaia, se non migliaia, che potrebbe trovare ovunque. Questo deve valere pur qualcosa, ed è assolutamente originale come pensata.

Attinenza al pacchetto: 6/9

Come precedentemente dichiarato, la storia segue in maniera precisa il dettame del pacchetto (+3), come la citazione perfettamente riscontrabile nel testo (+3). Rimane da valutare la questione del rimpianto e, per quanto sia menzionato e Liz sia incerta sul provarlo o meno, ho deciso di non concederlo (+0).
Il rimpianto è un’emozione che può avere gradi d’intensità. Non rimpiangiamo la perdita di un amico e la mancata riscossione di una vincita di cinque euro allo stesso modo. Sarebbe impensabile; a meno che quei cinque euro non abbiano dato vita a un effetto a catena che porterà a conseguenze nefaste, ma questo è un altro discorso.
Un rimpianto che consiste in otto anni di vita, e la possibilità stessa di continuare a vivere, non può ammettere vie di mezzo. È troppo intenso perché ci si possa lasciare influenzare dal dubbio. Certo, si può guardare il bicchiere mezzo pieno, ma il rimpianto rimane. Liz, per sua stessa ammissione, non sa se provare rimpianto o meno per ciò che ha fatto; così come non sapeva esattamente cosa provasse per Zeth fino a quel San Valentino. Se messa di fronte all’evidenza di dover riepilogare la sua vita – così come quella coppia l’ha spinta a riepilogare la sua storia con Zeth –, non è riuscita a trovare una soluzione, significa che la morte imminente, l’omicidio, non sono stati capaci di smuovere una certezza assoluta; difficilmente potrebbe farlo qualcos’altro. Considerazioni che spingono verso l’ipotesi che lei non provi vero rimpianto. Né per gli otto anni passati con Zeth, né per l’omicidio.

 Gradimento personale: 3,5/6

La storia non mi è dispiaciuta, ma risente in modo evidente di alcuni passaggi che considero incompleti che hanno minato la mia visione dei personaggi, tra cui il colpo di scena improvviso. O meglio del personaggio, dal momento che avevo considerato Liz una donna molto interessante, fatta di pulsione ed esperienza insieme, intesa come capacità di ragionare sui fatti e fare autocritica. L’omicidio finale mi ha lasciato sinceramente un po’ confuso; sebbene sia pronto ad accettare elementi a giustifica, tra cui quello che può considerarsi uno stupro. Lo considero un peccato, perché l’atmosfera e il contesto futuristico dove prendeva piede la storia erano molto presenti e coinvolgenti.

Voto: 24/36


[Modificato da Ghostro 15/02/2021 21:08]
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Giudice*****
15/02/2021 19:29
 
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SETTIMA CLASSIFICATA

L’Aquila e la Lepre – Mercurioingocce




Stile: 7/10
Prima di cominciare, devo segnalare che nella storia ho riscontrato errori grammaticali, di sintassi, nonché refusi. La grammatica non rientra negli estremi di questo campo, perciò le mie saranno solo considerazioni: occhio quando usi aggettivi e pronomi possessivi. Riferirsi a due personaggi diversi con lo stesso pronome/aggettivo possessivo genera confusione, oltre ad essere concettualmente errato.
L’esempio è tutto in questa frase: “Ripassò con sguardo famelico le sue (Nasfrit) curve e dalle sue (Joan) labbra uscirono gemiti a stento trattenuti, ricordando quando anni prima poteva toccarle e stringerle, e desiderando che lei fosse lì, il suo (Nasfrit) corpo da dea appoggiato sulle sue (Joan) gambe e le sue (Nasfrit) dita fini avvolte al suo (Joan) collo, i loro sospiri fusi e i loro corpi sudati distesi...”
Una possibile soluzione è: “Ripassò con sguardo famelico quelle curve e dalle sue labbra uscirono gemiti a stento trattenuti, ricordando quando anni prima poteva toccarle e stringerle, desiderando che lei fosse lì, quel corpo da dea appoggiato sulle sue gambe e le dita fini avvolte sul suo collo…”
Ho riscontrato anche un errore riguardante il punto di vista, sul finale: se la porta è chiusa, come fa Joan a vedere che Nasfrit prende il coltello più grosso? Fa’ attenzione a questi dettagli, o meglio: alla giusta scaletta temporale nella quale dovresti mostrarli, quando revisioni il tuo lavoro.
Sullo stile non c’è male. Hai una buona resa lessicale in quei periodi dove decidi di sfogarla, il testo è scorrevole, sebbene tenda a esprimere frasi e concetti, detta banalmente, con più parole di quante ne serva: “Potrei farlo io, certo, ma non posso permettere al mio piano di avere intoppi.”
Sarebbe bastato: “Potrei farlo, certo, ma non ammetto ostacoli al mio piano.” Questo vale a titolo di esempio e nulla più. Sarai tu, mano a mano che continuerai a scrivere, a decidere se e in che modo conferire più efficacia alle tue frasi.
Ecco, forse quello manca è un po’ equilibrio, come nella gestione dei dialoghi: a volte sembrano un po’ macchinosi, a volte semplicemente troppo formali; tralasciando ovviamente la citazione, che ha una logica intrinseca. L’impressione è che il tuo stile si trovi ancora in una fase preparatoria. Dev’essere perfezionato, ma c’è del potenziale. L’unico suggerimento che ho da offrirti è di continuare a scrivere. Senza pressione, senza fretta. Più scriverai, più tempo dedicherai alla costruzione di ogni periodo, più diventerà naturale accorgersi su quali campi intervenire per migliorare.

Originalità: 6/10

La trama non offre molto margine a vicende originali. Gli argomenti, le situazioni che tratti, sono fatti che pur avendo un’importanza imprescindibile sono attuali; spostati, semplicemente, di quasi un secolo più avanti. Quello che intendo dire: l’umanità non ha fatto alcun passo avanti? Le violenze sulle donne hanno come scudo sociale solo telecamere e cyborg di passaggio? Ovviamente sono domande che valgono nello specifico per questo campo.
Il concetto futuristico poteva aprire a svariate soluzioni, ma hai deciso di non avventurarti e rimanere fedele ai “vecchi” mezzi, come coltelli, vecchi televisori. E se un’auto volante chiaramente non può definirsi originale, qualche punto si potrebbe spendere verso la telecamera: forse l’unica, vera traccia di armamento futuristico. Nel complesso ci sono pochi riferimenti, di qualsiasi genere, che possano definirsi veramente originali. Il punteggio consisterà nella sufficienza.

Attinenza al pacchetto: 9/9

Per quanto riguarda questo campo, l’adeguamento al pacchetto può definirsi superato. Ci troviamo a Londra, sebbene sia il semplice incipit iniziale a mostrarcelo, e l’ossessione di Joan rappresenta uno degli aspetti che più sapientemente hai descritto all’interno del racconto. (+3) La telecamera nascosta ha un ruolo chiave nel divampare finale della follia di Joan. I metodi con cui è riuscito ad ottenerla sono perfettamente coerenti e spiegati. (+3) L’unico punto dove la presenza del prompt è sommaria rappresenta lo psichiatra. L’uso che ne fai è minimo, ed anzi dev’essere un incompetente per lasciare che un paziente, con quei precedenti, senza aver preso le medicine, se ne vada di corsa senza quantomeno denunciare alle autorità un tizio, ricordiamoci, socialmente pericoloso ed ex detenuto. Se questo campo fosse stato oggetto di valutazione più approfondita, avrei detratto due punti (+3).

Gradimento personale: 4,5/6

Malgrado le precedenti valutazioni sembrino propendere per il contrario, la storia mi è piaciuta. Hai saputo spingere sulla psicologia di Joan costruendola un pezzo alla volta, senza rendere pesante la sua introspezione; solo inquietante, ma quello è normale. È lui il protagonista delle vicende e le sue “vittime” si distinguono nel testo come duplice personificazione, ed estensioni, della sua personalità malata. Lora rappresenta il disprezzo, ma anche quella scintilla di umanità che definitamente cessa quando la uccide. Nasfrit rappresenta l’animale e passionale desiderio che lo agita, ma anche il dolore: quello da cui la follia si è definitivamente generata, e il fatto che fosse incinta non fa che rendere più vicino quest’ultimo accostamento.
C’è la vecchia, che rappresenta il buonsenso ma anche la sfida, quell’ultimo tassello che spinge le vite di ben quattro persone nel baratro. Perché la brama di possesso che scuote Joan prende piede anche da questo: ogni tradimento, sfida, ogni tentativo di allontanarlo, lui lo considera un attacco personale e reagisce per vendetta. Sì, anche nei riguardi di Nasfrit, perché come suggerisce il finale lei è solo un ideale. Non è la donna vera, quella che cerca di nascondere le sue paure, colei che sentiva il bisogno di realizzarsi, ciò che Joan vuole, no: è la donna immacolata e pronta a soddisfare i suoi desideri. Lui si vendica del torto della Nasfrit “vera”, la uccide in preda alla rabbia per far sì che resti solo quell’immagine idealizzata, così da fondersi a lei nella morte. È pura follia, come molte se ne vedono e se ne sono sempre viste. È un argomento che tu hai saputo trattare in ogni sfaccettatura e merita riconoscimento.

Voto: 26,5/35


[Modificato da Ghostro 15/02/2021 21:09]
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15/02/2021 19:31
 
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SESTA CLASSIFICATA

Anatra.Valeria – Solo un pezzo di carne

 Stile: 10/10

Dal punto di vista dello stile, la storia è coinvolgente. Il personaggio di Marika è descritto in maniera piuttosto completa e hai saputo far ben risaltare i suoi dolori, il rimpianto, le emozioni contrastanti che la dominano nel suo rapporto con Ulrich, purtroppo segnato da una profonda incapacità, da parte di lei, di guardare dentro sé stessa. È un personaggio che non può cedere all’apatia completa, non in tutte le situazioni, è dominata da un inguaribile infelicità e ognuno di questi tasselli e ben ravvisabile e ci guida verso un finale assolutamente credibile, che parla sia attraverso di lei che le reazioni di lui. Aiutandoci, a seconda di come vogliamo interpretarlo, a chiudere il cerchio o aprire altri spunti di riflessione.
Anche per te, sono davvero contento del tuo miglioramento sulla gestione della storia. Rispetto alla Rivincita delle Edite, i passi avanti sono evidenti e questo a prescindere dal lavoro di beta.
Complimenti.

Originalità: 5/10

Sul piano dell’originalità, la storia non trova molti spunti su cui poggiarsi. Né su qualche dettaglio o strumento futuristico di particolare valore, né sulla trama in sé, che espone un problema, seppur ben spiegato, di natura assolutamente attuale. La storia di Marika non è differente da quella di qualunque altra persona che non sappia amarsi, e per questo non riesca a rilevare tracce d’amore nel prossimo. Non voglio essere troppo severo per non inficiare il buon lavoro che hai compiuto, ma allo stesso tempo non posso restare inerte.

Utilizzo del pacchetto: 9/9

Direi che il prompt possa dirsi più che rispettato. Ci viene mostrato nel testo che Marika ha effettivamente mutato il suo aspetto, che è perfetta… ma vuota. O meglio: densa di una tristezza smossa solo dall’eccitazione e nulla più. Al punto che il suo bel volto raggiante si trasforma in una mera maschera (+3). Il rimpianto è presente. Nonostante la tristezza sia più guidata dalla sua impossibilità di ricercarla negli altri, non esattamente da un rimpianto, è evidente che lei ritiene che la causa della perdita di quella capacità sia la trasformazione. Quel pezzo di sé stessa ormai perduto, quell’umanità che le impedisce di capire che le lacrime di Ulrich… sono vere (+3). La citazione è ripresa parola per parola (+3)

Gradimento personale: 4/6

La storia non mi è dispiaciuta, come ti ho detto. Mi è piaciuta la descrizione che hai fatto di Marika, molto efficace, e il coinvolgimento che sei riuscita a costruire è innegabile. L’unica pecca, ma qui è relativa al Pov, e che il personaggio di Ulrich appare piatto rispetto a ciò che accade nel finale. Mi spiego: è evidente che la sua poca caratterizzazione dipende dal fatto che Marika non riesce a percepirla. Vede un uomo, lo ama, ma allo stesso tempo non riesce a raggiungere ogni cosa di lui; per esteso, quindi, noi lettori. Ma nel finale lo vediamo piangere, segno che ci tiene a lei. E allora mi chiedo: non sarebbe stato più d’impatto lasciare che il lettore si rendesse conto di questo da qualche comportamento ravvisabile nel testo? Non dico dal Pov di lei per i motivi di cui sopra, ma da un dialogo, un comportamento oggettivo che potesse lasciar trasparire qualcosa. Prima del finale, ovviamente, perché lo sfondare la porta e piangere sono fatti oggettivi che appunto ci dicono qualcosa.

Voto: 28/35


[Modificato da Ghostro 15/02/2021 21:09]
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Giudice*****
15/02/2021 19:33
 
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QUINTA CLASSIFICATA

Amoriliquidi – Childhood

 Stile: 8,5/10

Ho trovato il tuo stile ben fatto e ben percepibile è l’impronta del tuo estro mentre scorrevano le parole. Nel testo sono presenti molti infodump, ma la delicatezza con cui li accorpi al pensiero di Eddy fa sì che non siano assolutamente pesanti da leggere, anzi molto interessanti. Le descrizioni che fai dei personaggi sono semplici ma efficaci. Di Annika soprattutto, vero e proprio simbolo della libertà e della passione, nonostante i suoi tratti somatici possano far propendere verso un’immagine diversa: non l’esotica e meravigliosa ragazza, ma la vacua vittima del perverso gioco di Gaagle e Microforest.
Si nota che la mano ce l’hai. Si nota nel tempismo della citazione e nel contesto dove prende piede, che hai ampliato sapientemente. Il neo che mi sento di farti notare è l’uso della virgola non sempre equilibrato. Delle volte lo stacco tra i vari periodi è così frequente da appesantire la lettura, in altre dai poco respiro al testo dilungandoli eccessivamente. Accade in abbastanza occasioni da fartelo notare.

Originalità: 8/10

Su questo punto il voto è quasi massimo. Il contesto era solo un punto di partenza, tu hai fatto molto di più. Hai creato una rete di spiegazioni e di conseguenze del tutto indipendente e coerente, arricchendola di una debolezza che è il centro nevralgico del tutto, anche del titolo e del finale: l’infanzia. Epicentro di emozioni che non possono essere contenute, la chiave dell’anima di metallo. Ci viene presentata sin dalle prime battute della storia e si amalgama, è un completamento del significato più illustre specificato nella citazione; i bambini, poi, a detta del protagonista fino ai sei anni non erano considerati un pericolo; ragionamento che in seguito sappiamo essere sbagliato: erano una minaccia alla sicurezza del sistema.
Questa è senza dubbio un’opera che gioca con il futuro, ne da un’interpretazione ricavata da temi che, sì, sono d’attualità, ma hanno subito un’elaborazione del tutto personale: animali robotici che si affiancano ai pochi ancora autentici, barriere protettive a difesa delle città come protezione dall’effetto serra, soluzioni a malattie concesse dalla robotica; su questo punto mi trovi profondamente d’accordo.
Meno originale, tuttavia, il deus ex machina del diario della nonna. Per una semplice domanda che subito mi sono posto: se il braccio destro della nonna l’ha tradita, se l’ordine mondiale è stato sobillato in modo tanto sottile da far sì che l’umanità stessa accettasse questa prigione d’apatia… perché i poteri forti non hanno cercato e cancellato ogni possibile traccia del vecchio lavoro? Eccessiva sicurezza? Una svista? Non lo sapevano? Quale che sia la verità fra queste tre, un antagonista che manca di concedere il colpo di grazia all’apice del suo piano perfetto non è la più originale delle soluzioni. Sebbene non possa sminuire quel che di buono ho visto in questo testo. 

Attinenza al pacchetto: 9/9

Su questo campo il voto è massimo.
Come dicevo, hai preso il contesto che ti ho dato e l’hai ampliato in maniera del tutto sensata e originale. E anche se il chip doveva essere l’apice di un brevetto capace di replicare l’immaginazione, questo si può ricavare dalle informazioni implicite che ci fornisce il racconto. Il chip è brevettato dalle compagnie. Replica i desideri e ogni emozione loro circoscritta, riduce, di fatto, il concetto d’immaginazione al nulla; l’immagine di Annika che rimane perennemente immobile a fissare il quadro ne è l’emblema; un quadro, si nota, che completa solo dopo che il chip smette di funzionare, cementando la soluzione della questione. (+3)
Non penso di dovermi esprimere oltre sulla presenza di un hacker. (+3)
Quanto alla citazione, questa si individua all’apice nel momento emozionale che coinvolge la nonna di Eddy e il marito. È il motore della ribellione, ciò che consente ad Annika di tornare a nuova vita e ai due amanti di riscoprirsi fino all’emozionante climax sul finale. Nessuno me l’ha chiesto, ma la citazione non doveva necessariamente essere presa parola per parola. Poteva anche svilupparsi nel testo, o interpretarsi in modo leggermente diverso, e tu ci sei riuscita/o perfettamente. (+3)

Gradimento personale: 5/6

La storia è coinvolgente e sebbene il protagonista sia Eddy è Annika la musa del lettore; fatto curioso, dal momento che dovrebbe essere lei l’artista. Da nuova linfa al contrattacco hacker, lei è la ragione per cui Eddy non è impazzito, lei è la chiave di un cuore a cui lui vuole disperatamente ricongiungersi. L’estro artistico che le permette di finire Childhood segna l’inizio della fine, per questo regime folle imposto dall’ordine mondiale (sembro un cospirazionista del COVID). È il motore, insomma, delle vicende.
E non me voglia Eddy, che pure rimane un personaggio dalla forte personalità. Soprattutto, quel caparbio sognatore che non si lascia scoraggiare e lotta fino alla fine per ciò in cui crede.
L’unico neo, come detto, la faccenda dei diari. Nonostante la storia della nonna sia toccante, e il suo coinvolgimento un tassello fondamentale, il fatto che la risposta fosse sempre stata lì è l’unico dettaglio che ho trovato debole.

Voto: 30,5/35


[Modificato da Ghostro 15/02/2021 21:09]
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15/02/2021 19:35
 
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QUARTA CLASSIFICATA 

Daffodyl - The Beginning of the End

 Stile: 8/10

Il tuo stile è in crescita. Le descrizioni sono molto più intuitive e quel modo che hai di interfacciarti con il lettore, soprattutto nei primi momenti, non è da sottovalutare. Come se Killian stesse effettivamente parlando al lettore, sebbene stia semplicemente analizzando una situazione al collasso con la sua visione di uomo semplice, per certi versi, che non cerca termini ricercati perché un soldato non può permetterselo. Continua su questa strada, se ti piace, perché ha del potenziale.
Diciamo che posso dividere il tuo racconto in tre tronconi: l’inizio, lo svolgimento della missione, il momento erotico tra protagonista e la sua “compagna”. Ho un po’ faticato un po’ all’inizio, a trovare un filo conduttore, ma la fine della storia mi ha aiutato a chiudere il cerchio.
Rimane l’impressione che ci sia qualcosa più grande e mai affrontato dietro le vicende che coinvolgono i protagonisti, tuttavia c’è quanto basta per aiutarci a capire. Resta, però, che la scena più coinvolgente è forse la parte centrale. Quel momento da quando Killian è all’opera per la sua missione a quando viene catturato. Il testo è semplice, con picchi di alta qualità. Ma soprattutto: scorre molto fluidamente.
La scena erotica, invece, trasmette qualcosa ma l’ho trovata un po’ affaticata da periodi a volte troppo arricchiti. Ti faccio un esempio: “Senza esitare cominciò a mordicchiarle il pube. Quando la sua bocca raggiunse il punto centrale, Krezy imprecò a voce alta. Gli affondò le mani nei capelli e per un momento non seppe se voleva mandarlo via o spingerlo ancora di più contro di sé.”
Capisco la volontà di scrivere in maniera più spinta, opulenta per certi versi. Sono scene particolari, vuoi impressionare il lettore, ma a volte basta solo rendere il testo più efficiente per unire l’utile al dilettevole. Ad esempio: “Cominciò a mordicchiarle il pube. La sua bocca raggiunse il suo centro. Krezy imprecò a voce alta, affondò le mani nei suoi capelli e non seppe se per respingerlo o stringerlo a sé più forte.” È solo una delle possibili costruzioni di questa frase.
Nel complesso la resa è buona. C’è margine per fare anche di meglio.

 Originalità: 10/10

Sul piano dell’originalità devo confessare che mi spiace. Avevi avuto una buona idea, mi riferisco alla sua domanda sul contest riferita alle parole chiave associate ai frutti. Ovviamente questo non ha niente a che vedere con il punteggio, è una considerazione; ma sarebbe stata una bella pensata, se sviluppata.
Nel complesso la storia ha delle trovate molto interessanti. Il chip della memoria a breve termine su tutti, che si collega al centro della trama ed è un po’ il fulcro che rende tutto più vivo e accattivante.
Un guerriero che ama la sua donna al punto da volerla dimenticare, senza mai riuscire del tutto. È condannato a rivivere il suo momento più bello con lei in eternità, sembra la trama di quel vecchio film dove la “ragazza” del protagonista ogni giorno si dimenticava di tutto e lui doveva riconquistarla (non ricordo il titolo). Solo che qui c’è un contesto più valido, c’è un senso contrario e si respira una disperazione, un amore, un tutto, che si può tranquillamente tradurre con una singola parola: passione.
Sì, questo è il tuo lavoro più interessante, tra quelli che ho valutato.

Utilizzo del pacchetto: 9/9

Ecco, qui è stato un po’ difficile inquadrare il tutto. Teoricamente il pacchetto era stato pensato affinché fosse il protagonista a voler “svegliare” il suo amante dall’apatia. Sono stato incerto, per un po’, sull’assegnare questo voto, ma alla fine mi sono deciso a concederlo: non c’era scritto da nessuna che ciò dovesse riferirsi per forza di cose al protagonista, difatti a soddisfare il prompt non è Killian, ma Krezy (+3). Cioccolato, fragole e panna stanno nella torta. Un espediente che trovo forzato, ma ci sono (+3). Sul tema erotico non penso debba esprimermi (+3).

Gradimento personale: 4,5/6

Trovo la storia sinceramente ben costruita. Hai saputo armonizzare aspetti adatti a costruire una buona storia – contesto, emozioni, un colpo di scena finale molto ispirato – e mantenere un livello più o meno costante per tutto il racconto. Le vicende che coinvolgono Killian e Krezy, per quanto genericamente accennate, sono sufficienti a creare quel clima di disperazione e passione che li attrae e li respinge insieme, che fa respirare questa storia. È molto diverso il modo in cui ci interfacciamo alla quotidianità di Killian prima e dopo la sua notte di passione con lei. Prima sembra un duro che cerca qualcosa, poi sappiamo che inconsciamente ancora brama lei, ma il Sistema non glielo permette. Perlomeno, non di ricordarsene. Per Killian, Krezy è lontana dieci anni, dieci secondi, è sempre presente trasmettendo la loro canzone.
Davvero una buona trama!

Voto: 31,5/35


[Modificato da Ghostro 15/02/2021 21:12]
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15/02/2021 19:36
 
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TERZA CLASSIFICATA

Miriam_Kasinaga – Tradito


 Stile: 9/10

La narrazione in seconda persona riesce sempre a donare un tocco particolare. Sembra un punto di congiunzione tra il lettore e il protagonista. Per come la storia è stata gestita, questa idea viene rafforzata. Mi piace quel senso d’intimità che sei riuscita a creare; anche a livello grammaticale, che non rientra nella valutazione, non ho rilevato errori particolari. L’unico dettaglio che mi ha messo difficoltà è stato il ritmo della narrazione: troppo veloce o perfettamente coerente? Credo entrambe le cose.
Mi spiego. Ci sono molti momenti in cui il ritmo è perfettamente contestuale: “Rileggi ancora una volta le parole sul monitor, forse per avere conferma di aver capito il messaggio o forse per farti ancora del male. Mollato come un cane tramite messaggio, senza nemmeno il diritto ad avere una spiegazione. Fumi una sigaretta, due, tre, tutto il pacchetto. Prendi il telefono e lo scagli contro il muro, urli, ti siedi sul letto e ti prendi la testa tra le mani.” Perfetto. Si sente fisicamente Johnny che elabora il trauma, che è preda della rabbia, quel sentimento vertiginoso che spinge alla frenesia.
In altri passaggi, invece, sarebbe stato meglio se ti fossi soffermata un attimino. Il susseguirsi delle scene ha generato un po’ di confusione, con il serio rischio che alcuni particolari si smarrissero nel miasma di rabbia e irrealtà che stava vivendo il protagonista. Mi riferisco alla parte in cui picchia Buddy fino a scoprire che Nikki e il suo ex migliore amico si sarebbero incontrati al parco. Capisco che soffermarsi a descrivere i suoi rapporti con i vari “amici” avrebbe fatto perdere il momento, ma non posso negare di aver avuto qualche difficoltà nel seguire la parte centrale.
Fermo restando che lo stile in generale non è affatto male. Brava.

 Originalità: 10/10

Molto originali il colpo di scena e il finale aperto. Sono stati una sorpresa, una ventata positiva in una storia che, devo ammetterlo, fino a quel momento mi era sembrata uno sviluppo sommario del pacchetto. Invece hai saputo stupirmi e in positivo, hai saputo dare a questo bad ending una dimensione assolutamente intrigante, che spinge anche a chiedersi: Nikki aveva torto – e Johnny è sano di mente –, è il chip o la parte della sua coscienza a parlare, e, se affermativo, rappresenta una parte deviata o sana della sua psiche? Sempre ammesso che non sia stato proprio il chip, intenzionalmente o per effetti venefici, ad avergli deviato il senno. Molto, molto interessante. Sommato al fatto che in pochi periodi sei riuscita a creare un’atmosfera futuristica sufficientemente descritta, direi che il voto può essere massimo.

 Attinenza al pacchetto: 9/9

Il primo prompt della storia è assolutamente ravvisabile e centrale. Il protagonista è stato lasciato proprio il giorno di San Valentino ed il tradimento è stato doppio: la sua ragazza, il suo miglior amico. Direi che ogni aspetto è stato ampiamente considerato ed è presente. (+3) Anche la pistola al blaster è presente. Sebbene la sua apparizione sia marginale all’interno del testo, occupa un ruolo di primaria importanza; la sua presenza rimane impressa grazie al bellissimo colpo di scena a fine racconto. (+3) Nel parchetto ha luogo la prova definitiva del tradimento. E, quale che sia il finale da noi pensato riguardo la storia, nel parchetto si consumerà probabilmente una tragedia. (+3)

Gradimento personale: 4,5/6

Ho apprezzato questa storia. Il colpo di scena è potente e assieme al finale aperto solleva le sorti dell’intero racconto; fin a quel momento, racchiuso in una crisalide di generica evoluzione del pacchetto. Hai saputo pazientare e costruire la trama anche attraverso piccoli dettagli, l’esempio migliore è il protagonista che picchia Buddy, portando il lettore a pensare che ci sia qualche forma di devianza c’è in lui, sia questa temporanea o radicata. Non possiamo saperlo con certezza, ed è un dettaglio che avvalora le qualità del finale aperto. Magari questi particolari non sono stati contestualizzati al meglio, come ti ho indicato in altri campi, ma ci sono: la loro presenza è fondamentale per giustificare certe dinamiche, non ultimo perché all’improvviso il protagonista carezzi l’idea di uccidere. Davvero un ottimo lavoro!

Voto: 32,5/35


[Modificato da Ghostro 15/02/2021 21:13]
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15/02/2021 19:38
 
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SECONDA CLASSIFICATA

Alexander_Draganovic – Glitch

 Stile: 8,5/10

È onestamente difficile valutare lo stile dal solo parlato. L’ambiente che circonda i personaggi, le loro reazioni, gli indizi di quello che, parlando della trama, potrebbe succedere, sono interamente affidati ai vari dialoghi tra personaggi (tra l’altro, mai menzionati per nome). Il che può portare solo a due risultati: un mappazzone, come direbbe Barbieri… o una storia folle; intesa come follia positiva. Credo che nel tuo caso si possa propendere verso la seconda possibilità.
La gestione dei dialoghi dev’essere pressoché perfetta per riuscire a tenere il filo della tua storia. Non parlo della mera coerenza, della maturità, ma di ogni altro aspetto che possa conferire al lettore la “percezione” di chi stia parlando e cosa stia succedendo; e significa, senza ombra di dubbio, che i personaggi devono possedere un’identità netta, che non lasci margine alcuno di dubbio.
Su questi aspetto ci siamo. Eccetto l’ultimissima scena, quando appaiono i vari signori Black, White, Green e Red. Lì ho faticato ad orientarmi. Per il semplice fatto che non sono mai apparsi e, considerato il colpo di scena che li ha preceduti, mi sono trovato spaesato. Con una seconda rilettura attenta ci si può arrivare, ma va segnalato; per lor signori vale il problema che non si è presentato tra Sir e il (Poveraccio)Dottore.
Chiusa questa premessa, direi che la storia è riuscita a creare atmosfera, e non era scontato che accadesse. Man mano che la conversazione con il Sir si approfondiva, emergevano dettagli a contorno capaci di tenermi sul pezzo. Un testo ben scritto, quale che sia la sua forma, deve fare proprio questo. Hai saputo creare una trama davvero interessante, ma lo sforzo non sarebbe servito a nulla senza una costruzione che potesse stuzzicare l’attenzione fino all’ultimo momento; lo so, mi sto ripetendo… forse sono stato glitchato anch’io. Voglio dire è che ogni tassello fondamentale c’è e nell’insieme si amalgamano in modo, se non perfetto, positivo. A livello stilistico, eccetto qualche inciampo sul finale, posso dirti sono che hai fatto un buon lavoro :)
Quanto alla grammatica: non rientra nel campo di valutazione, quindi le mie saranno perlopiù solo osservazioni sommarie. Non ci sono errori grossolani, ma alcuni ne ho riscontrati. I più sono certo siano di distrazione, ma in un testo fatto di solo dialoghi, dove l’uso della punteggiatura è molto importante senza altri strumenti a supporto, indirettamente incide sulla percezione di alcune scene, rallentandone la comprensione. L’unico punto che mi sento di riportare, che non rientra tra quelli di cui parlo né nel campo di valutazione, è che tra i punti di sospensione “…” e una parola non dev’esserci spaziatura.

Originalità: 10/10

Sul piano dell’originalità questo racconto si presenta in un modo ambivalente. L’imput generale sembra ripreso a grandi linee da Cyberpunk, perlomeno da quel poco che so del gioco, quindi dal punto di vista futuristico gli unici punti di riferimento che posso prendere in considerazione sono la telecamera – molto ingegnosa e particolare –, nonché e soprattutto il Glitch. Non solo rappresenta il titolo, ma un caposaldo della trama, quel tocco accattivante che ha trasformato la storia da semplice dialogo a una vera e propria esplosione di sorpresa. Più o meno verso la metà del racconto ho cominciato ad annusare che qualcosa non andasse, poi quando il Sir ha parlato del famigerato compagno, che fosse un dottore, ho capito che il colpo di scena era dietro l’angolo. Capirlo non ha dato meno importanza al colpo di scena, a maggior ragione se consideriamo il ribaltamento successivo e totalmente inatteso. Come ho anticipato sullo stile, una chiara contestualizzazione dei vari Sir Black, White e Green, e Red, non si sente. Ma non è un colpo di scena completamente casuale e fine a sé stesso, poiché che il Sir fosse un signore della malavita era chiaro, che Kassandra possa esserlo diventata accordandosi con altri Sir anche; era la figlia del boss silurato proprio dal Sir. Nel complesso, direi che la vena originale di questa storia non si può discutere. C’è, soprattutto nel come è stata gestita la trama.

Utilizzo del pacchetto: 9/9

Per quanto concerne il prompt, direi che ci siamo. Abbiamo una donna che, successivamente, scopriamo che è stata effettivamente la fidanzata del Sir. E lui la stalkera, la osserva, in una maniera che hai lasciato trasparire magnificamente raccapricciante (+3). Abbiamo lo psichiatra, temporanea vittima del losco gioco del Sir (+3). La telecamera nascosta è, contrariamente alla mia precedente svista, più che presente e ben gestita all’interno della trama. Perdona la mia svista (+3).

Gradimento personale: 6/6

Il racconto mi ha stupito e in positivo. Devo confessarlo: quando ho visto che c’erano solo dialoghi ho avuto qualche perplessità. Tuttavia, a maggior ragione, come giudice devo staccare le mie impressioni e dedicarmi solo all’aspetto soggettivo del giudizio, quindi ho letto senza alcun preconcetto. E per fortuna! Trovo questo racconto molto ispirato, capace di attirare l’attenzione. Soprattutto per il modo vivido in cui il Sir lo racconta, quasi fosse un narratore e il lettore si fosse trasformato in quell’innocente dottore che pian piano cade nella sapiente e perversa trappola del Glitch.
In tutto questo, stravolgere il finale con un bad ending che vede protagonista non più cacciatore ma “preda” è quel tocco di classe che ti vale il 6/6 pieno; attualmente, sei il secondo autore che abbia mai ricevuto la massima valutazione in questo campo, in un mio contest.
Complimenti!

Voto: 33,5/35

 


[Modificato da Ghostro 15/02/2021 21:17]
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15/02/2021 19:39
 
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PRIMA CLASSIFICATA

ethors – Nadine, una ragazza del XXII secolo

Stile: 10/10

L’ho già spiegato nella precedente valutazione e lo ripeto. Il tuo stile è molto buono. Diretto, e non è mai pesante leggere le tue descrizioni. Ogni scena, passaggio, spaccato di vita quotidiana è perfettamente percepibile. Nessuna descrizione spinge verso il dettaglio, ma si nota che è una questione di stile: è personale. E quando decidi invece di farlo, mi riferisco all’episodio della vasca, risponde a una precisa disposizione di trama. Ecco, l’aspetto più caratteristico di questo racconto è come la trama e lo stile si amalgamano. I riferimenti al fatto che Nadine sia un “tipo” di androide particolare sono perfettamente ravvisabili risalendo a ritroso, e sono aspetti che tendo sempre a premiare in una trama.
Stavolta, e posso affermarlo con fierezza, hai saputo costruire nel dettaglio ogni singolo aspetto. Non ci sono “casi Astelera”: ogni personaggio, anche i quattro dell’ave maria che ordiscono l’attentato, sono perfettamente coerenti con quello che ci viene spiegato nel corso del testo. Certo, magari gli infodump sono una tecnica di cui hai abusato un po’ troppo, ma il miglioramento è netto.
Punteggio pieno. Complimenti.

 Originalità: 10/10

Molto ispirata come al solito la parte “tecnica” all’interno dei tuoi testi. Il livello di approfondimento riguardo la questione degli androidi, arrivando addirittura a scomodare l’arte e la giurisprudenza, sono sensazionali. Hai saputo associare imput storici, gruppi terroristici e usi militari contestualizzati riguardo alcune funzioni degli androidi, e stiamo parlando di una storia d’amore! C’è del materiale per costruirci una vera e propria long, e non una solita storia incentrata nel futuro ma un racconto originale. Si ravvisa anche, e in primis, nel modo in cui hai “rotto” gli schemi del pacchetto, pur restandoci: la diversità di Nadine.
In questa storia si respira sia un’atmosfera futurista che di tanto in tanto strizza l’occhio al passato, e all’evoluzione della società umana in raffronto agli androidi.

 Utilizzo del pacchetto: 9/9

Come detto, hai saputo interpretare il significato di questo pacchetto in un modo che mi ha sorpreso. Non mi aspettavo il colpo di scena di Nadine, sebbene indizi (vasca che non usava mai, il fatto che si vestisse sempre bene agli incontri) ce ne sono (+3). L’orsetto di peluche può sembrare un’inutile appendice per due terzi del racconto, poi la sua importanza esplode come una bomba. Su di esso si scagliano talmente tanti significati, risvolti psicologici e storici, che lo rendono indiscutibilmente parte di lei (+3). Riguardo alla citazione, non sono riuscito a ravvisarla chiaramente nel testo. Per la prossima volta, sarebbe preferibile mettere un corsivo ma è stata una mia svista. (+3).

Gradimento personale: 5/6

Hai saputo tirare fuori un racconto molto interessante. Costruito, coerente, ed è godibilissimo fino alla fine. Se nella sua struttura è ben costruito, nella parte emotiva mi ha comunicato qualcosa ma l’effetto ne è uscito smorzato. La storia tra il protagonista e Nadine è bella, e possiede tutte le basi necessarie per essere ben scritta, ma dal punto di vista strettamente personale ho sentito un po’ di mancanza nel pathos. Quella passione, i litigi, il conflitto interiore. Ci sono, quello che intendo è che non sempre sono approfonditi da scene simboliche. È come se li osservassimo attraverso una pellicola. L’esempio che si può prendere a parametro è il primo appuntamento. Lì la magia si sente, ti ci sei soffermato su quella scena, hai snocciolato particolari storici e risate, pensieri razionale e imbarazzi, candore, sorrisi. È bello il loro primo appuntamento. Il resto, soprattutto nella parte dove vanno a vivere insieme, scorre piuttosto velocemente, come se fosse un veloce riassunto funzionale a raggiungere velocemente il momento della scoperta. Quindi, se dal punto di vista puramente tecnico ogni passaggio è legittimo e coerente, dall’altro mi è spiaciuto non vedere la storia soffermarsi su quei più particolari della loro vita amorosa.
Queste, come da campo, sono considerazioni soggettive e non oggettive.
Nel complesso del world-building hai compiuto un notevole balzo di qualità. Complimenti :)

Voto: 34/35


[Modificato da Ghostro 15/02/2021 21:17]
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15/02/2021 19:41
 
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SCALETTA



Dati questi punteggi, e le mie gaffe, la classifica finale è la seguente:


1.ethors – Nadine, una ragazza del XXII secolo – 34/35 (3 Recensioni) 👌 👌 👌

2.Alexander_Draganovic – Glitch – Voto: 33,5/35 (2 Recensioni) 👌 👌

3.Tradito – Miriam­_Kasinaga – Voto: 32,5/35 (Una Recensione) 👌

4.Daffodyl – The Beginnig of the End – 31,5/35

5.Childhood – Amoriliquidi – Voto: 30,5/3

6.Anatra.Valeria – Solo un pezzo di carne – 28/35

7.L’Aquila e la Lepre – Mercurioingocce – Voto: 26,5/35

8.L’Ologram 3000 è un giocattolo – Vale.P – Voto: 24/35

Legenda:

👌= Recensione consegnata
[Modificato da Ghostro 26/02/2021 10:27]
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Post: 487
15/02/2021 19:52
 
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Riguardo alla citazione, forse se l'avessi scritta in corsivo l'avresti notata, perciò i tre punti persi qui... vabbé...

Citazione da inserire, anche parafrasata:


Gli amanti non si incontrano finalmente in qualche luogo. Sono sempre stati l’uno nell’altro.



nel testo:


«Non mi innamorerò mai di un androide, e tu non lo sei. Quel che penso è che non esista donna più meravigliosa di te. Mi innamorai la prima volta che ti vidi, nel parco. Oggi, per me, è un altro primo incontro, ed ora sono certo di essermi nuovamente infatuato di te. Allora credevo che eravamo destinati ad amarci, ma ora so che eri una parte di me che mi mancava per essere felice. In ogni luogo e in ogni momento noi ci incontreremo, tu sarai sempre parte di me.»
«E tu di me», rispose lei, in lacrime.




Quindi... pazienza...

Dato che questo contest mi ha dato molte soddisfazioni con gli altri partecipanti, non darò peso ai punti persi... (anche perché mi aspettavo comunque qualche punto di penalizzazione per alcune parti della traccia che avevo perso di vista).

Grazie mille per la valutazione e l'accetto come come recensione!

15/02/2021 20:11
 
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Pistola al Blaster
Scusami spettro ma dove sarebbe richiesta la pistola al blaster che manca? Non voglio rompere le scatole ma una svista del genere da parte mia è preoccupante.

Grazie per avermi fatto partecipare e aver letto la mia storia
[Modificato da Alexander_Draganovic 15/02/2021 20:26]
15/02/2021 20:47
 
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Re:
Spettro94, 15/02/2021 19:38:


SECONDA CLASSIFICATA

Daffodyl – The Beginnig of the End

 Stile: 8/10

Il tuo stile è in crescita. Le descrizioni sono molto più intuitive e quel modo che hai di interfacciarti con il lettore, soprattutto nei primi momenti, non è da sottovalutare. Come se Killian stesse effettivamente parlando al lettore, sebbene stia semplicemente analizzando una situazione al collasso con la sua visione di uomo semplice, per certi versi, che non cerca termini ricercati perché un soldato non può permetterselo. Continua su questa strada, se ti piace, perché ha del potenziale.
Diciamo che posso dividere il tuo racconto in tre tronconi: l’inizio, lo svolgimento della missione, il momento erotico tra protagonista e la sua “compagna”. Ho un po’ faticato un po’ all’inizio, a trovare un filo conduttore, ma la fine della storia mi ha aiutato a chiudere il cerchio.
Rimane l’impressione che ci sia qualcosa più grande e mai affrontato dietro le vicende che coinvolgono i protagonisti, tuttavia c’è quanto basta per aiutarci a capire. Resta, però, che la scena più coinvolgente è forse la parte centrale. Quel momento da quando Killian è all’opera per la sua missione a quando viene catturato. Il testo è semplice, con picchi di alta qualità. Ma soprattutto: scorre molto fluidamente.
La scena erotica, invece, trasmette qualcosa ma l’ho trovata un po’ affaticata da periodi a volte troppo arricchiti. Ti faccio un esempio: “Senza esitare cominciò a mordicchiarle il pube. Quando la sua bocca raggiunse il punto centrale, Krezy imprecò a voce alta. Gli affondò le mani nei capelli e per un momento non seppe se voleva mandarlo via o spingerlo ancora di più contro di sé.”
Capisco la volontà di scrivere in maniera più spinta, opulenta per certi versi. Sono scene particolari, vuoi impressionare il lettore, ma a volte basta solo rendere il testo più efficiente per unire l’utile al dilettevole. Ad esempio: “Cominciò a mordicchiarle il pube. La sua bocca raggiunse il suo centro. Krezy imprecò a voce alta, affondò le mani nei suoi capelli e non seppe se per respingerlo o stringerlo a sé più forte.” È solo una delle possibili costruzioni di questa frase.
Nel complesso la resa è buona. C’è margine per fare anche di meglio.

 Originalità: 10/10

Sul piano dell’originalità devo confessare che mi spiace. Avevi avuto una buona idea, mi riferisco alla sua domanda sul contest riferita alle parole chiave associate ai frutti. Ovviamente questo non ha niente a che vedere con il punteggio, è una considerazione; ma sarebbe stata una bella pensata, se sviluppata.
Nel complesso la storia ha delle trovate molto interessanti. Il chip della memoria a breve termine su tutti, che si collega al centro della trama ed è un po’ il fulcro che rende tutto più vivo e accattivante.
Un guerriero che ama la sua donna al punto da volerla dimenticare, senza mai riuscire del tutto. È condannato a rivivere il suo momento più bello con lei in eternità, sembra la trama di quel vecchio film dove la “ragazza” del protagonista ogni giorno si dimenticava di tutto e lui doveva riconquistarla (non ricordo il titolo). Solo che qui c’è un contesto più valido, c’è un senso contrario e si respira una disperazione, un amore, un tutto, che si può tranquillamente tradurre con una singola parola: passione.
Sì, questo è il tuo lavoro più interessante, tra quelli che ho valutato.

 Utilizzo del pacchetto: 9/9

Ecco, qui è stato un po’ difficile inquadrare il tutto. Teoricamente il pacchetto era stato pensato affinché fosse il protagonista a voler “svegliare” il suo amante dall’apatia. Sono stato incerto, per un po’, sull’assegnare questo voto, ma alla fine mi sono deciso a concederlo: non c’era scritto da nessuna che ciò dovesse riferirsi per forza di cose al protagonista, difatti a soddisfare il prompt non è Killian, ma Krezy (+3). Cioccolato, fragole e panna stanno nella torta. Un espediente che trovo forzato, ma ci sono (+3). Sul tema erotico non penso debba esprimermi (+3).

 Gradimento personale: 4,5/6

Trovo la storia sinceramente ben costruita. Hai saputo armonizzare aspetti adatti a costruire una buona storia – contesto, emozioni, un colpo di scena finale molto ispirato – e mantenere un livello più o meno costante per tutto il racconto. Le vicende che coinvolgono Killian e Krezy, per quanto genericamente accennate, sono sufficienti a creare quel clima di disperazione e passione che li attrae e li respinge insieme, che fa respirare questa storia. È molto diverso il modo in cui ci interfacciamo alla quotidianità di Killian prima e dopo la sua notte di passione con lei. Prima sembra un duro che cerca qualcosa, poi sappiamo che inconsciamente ancora brama lei, ma il Sistema non glielo permette. Perlomeno, non di ricordarsene. Per Killian, Krezy è lontana dieci anni, dieci secondi, è sempre presente trasmettendo la loro canzone.
Davvero una buona trama!

Voto: 31,5/35






💖 grazie di cuore. Onestamente non pensavo che ti piacesse.
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15/02/2021 20:52
 
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Re: Pistola al Blaster
Alexander_Draganovic, 15/02/2021 20:11:

Scusami spettro ma dove sarebbe richiesta la pistola al blaster che manca? Non voglio rompere le scatole ma una svista del genere da parte mia è preoccupante.

Grazie per avermi fatto partecipare e aver letto la mia storia




ethors, 15/02/2021 19:52:

Riguardo alla citazione, forse se l'avessi scritta in corsivo l'avresti notata, perciò i tre punti persi qui... vabbé...

Citazione da inserire, anche parafrasata:


Gli amanti non si incontrano finalmente in qualche luogo. Sono sempre stati l’uno nell’altro.



nel testo:


«Non mi innamorerò mai di un androide, e tu non lo sei. Quel che penso è che non esista donna più meravigliosa di te. Mi innamorai la prima volta che ti vidi, nel parco. Oggi, per me, è un altro primo incontro, ed ora sono certo di essermi nuovamente infatuato di te. Allora credevo che eravamo destinati ad amarci, ma ora so che eri una parte di me che mi mancava per essere felice. In ogni luogo e in ogni momento noi ci incontreremo, tu sarai sempre parte di me.»
«E tu di me», rispose lei, in lacrime.




Quindi... pazienza...

Dato che questo contest mi ha dato molte soddisfazioni con gli altri partecipanti, non darò peso ai punti persi... (anche perché mi aspettavo comunque qualche punto di penalizzazione per alcune parti della traccia che avevo perso di vista).

Grazie mille per la valutazione e l'accetto come come recensione!




Avete perfettamente ragione entrambi. Chiedo scusa, ho sbagliato io. Si vede proprio che è stato un periodo dov'ero un po' distratto.
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Post: 961
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15/02/2021 20:54
 
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RETTIFICA
Ragazzi, sono mortificato.

Ho riguardato i testi e le recensioni più e più volte, ma evidentemente dopo un esame è meglio prendersi un giorno o due per guardare bene. Controllerò ogni singola storia, per evitare che non mi sia sfuggito nulla.

Chiedo scusa per il disagio.
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Post: 961
Giudice*****
15/02/2021 21:23
 
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CORREZIONE EFFETTUATA
Ok, ragazzi. Fortunatamente il danno non è stato grave quanto temevo. ethors, Alexander, ma anche Miriam e Daffodyl. Sono costernato dall'inconveniente. Una svista del genere non è accettabile e farò in modo che un episodio del genere, per quanto avvenuto in circostanze particolari, non accada più.

Per il resto, una persona coerente più solo fare mea culpa ed è ciò che ho intenzione di fare.
15/02/2021 21:28
 
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Re: Re:
Daffodyl83, 15/02/2021 20:47:




💖 grazie di cuore. Onestamente non pensavo che ti piacesse.




Ritratto i ringraziamenti... Il mio momento di gloria e' durato relativamente poco... e me ne ero anche vantata al corso di scrittura creativa... figur de merd....
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Post: 961
Giudice*****
15/02/2021 21:32
 
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Re: Re: Re:
Daffodyl83, 15/02/2021 21:28:




Ritratto i ringraziamenti... Il mio momento di gloria e' durato relativamente poco... e me ne ero anche vantata al corso di scrittura creativa... figur de merd....



Semmai la figura di M è mia, tu non hai alcuna colpa in questo :) La tua storia vale molto, di questo non dubitare.
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Post: 98
15/02/2021 21:48
 
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Spettro94, 15/02/2021 19:24:

OTTAVA CLASSIFICATA


L’Ologram 3000 è un giocattolo – Vale.P

Stile: 7/10

La scelta di impostare la narrazione in prima persona, lo schema della lettera che la protagonista scrive a noi come lettore della sua vicende, ha senza dubbio conseguito il suo effetto. La narrazione è scorrevole e introspettiva, ti guida mentre apri gli occhi sul mondo di Liz e poco alla volta spuntano tutte le sue riflessioni fino al climax finale. Un climax che, per quanto la tecnica di narrazione sia accurata, non sottolinea quella che a tutti gli effetti è una devianza: invece di lasciare il suo ragazzo, semplicemente lo uccide. Perché? Nel susseguirsi delle vicende nulla lasciava presagire che potesse risolvere la situazione in maniera così drastica. La considero una mancanza, e non solo nella trama ma come imprecisione nella costruzione del personaggio dal punto di vista dei suoi atteggiamenti; avrebbero potuto suggerire un dettaglio che, di trama, è stato omesso o volutamente lasciato in sospeso; nel senso che è costruito per conferire un ragionevole dubbio.
Lo stile è complementare alla trama. La semplice gestione stilistica di una scena può, anzi in alcuni casi deve, infondere nel lettore una determinata percezione rispetto una determinata scena. Un esempio stupido: se la Rowling avesse descritto le scene dove appare Voldemort con una sfumatura goliardica, come lettore saremmo stati in grado di percepirne l’assoluta pericolosità?
Il senso stesso di questa “lettera aperta” era far immedesimare il lettore nei panni di lei. Ma è difficile se tutti gli elementi che la caratterizzano non sono chiari e visibili nel testo, quantomeno una traccia. Capisco che volevi puntare sul colpo di scena, ma senza un assaggio di contestualizzazione l’effetto è sì presente, ma sporcato; come lettore mi sono soffermato a chiedermi se avessi perso qualcosa durante la narrazione e sono risalito a cercare dettagli che magari mi erano sfuggiti, invece di proseguire con il fiato sospeso.
Nonostante questa macchia, le tue scelte, più tutti i fattori sopradescritti, sono aspetti da premiare.

Originalità: 7,5/10

La trama si sviluppa nei limiti del pacchetto, non si avventura particolarmente al di fuori del contesto base. I personaggi sono stati ben delineati e hanno una loro identità, la storia una sua direzione, ma ci tengo a far notare che in questo campo non c’è alcun margine di originalità da riscontrare.
Riguardo all’ambiente futuristico riscontriamo alcune tecnologiche innovazioni. Da una di queste prende nome addirittura il titolo. Soprattutto, mi soffermo sulle modalità con cui Liz si trasforma in una donna dalla bellezza perfetta, le quali hanno una loro vena particolare; non sono frutto della mera chirurgia estetica o sostituzioni robotiche, ma del complesso utilizzo di chip e varie strumentazioni, anche successive all’intervento, che le consentono di conservare il suo aspetto attraente. In più, va registrato, la bellezza rimane un fattore soggettivo. Difficile che, messo a disposizione questo tipo di intervento, nessun’altra donna o uomo al mondo ne abbia fatto uso. Impensabile, già solo considerando come si sta evolvendo la nostra, di società.
Eppure, pur che in quel ristorante non ci fosse molta gente benestante, tutti si girano verso di lei. È stata lei a scegliere come modificarsi, il che significa che l’impronta personale nella bellezza rimane ancora molto importante; non ci sono pari tra i perfetti, ma perfetti migliori di altri perfetti. L’abilità di sapersi disegnare conta ed è Zeth a spiegarcelo silenziosamente: rampollo di una famiglia super benestante, che vive di voglie e vizi, rimane per otto anni con una sola donna perfetta tra… centinaia, se non migliaia, che potrebbe trovare ovunque. Questo deve valere pur qualcosa, ed è assolutamente originale come pensata.

Attinenza al pacchetto: 6/9

Come precedentemente dichiarato, la storia segue in maniera precisa il dettame del pacchetto (+3), come la citazione perfettamente riscontrabile nel testo (+3). Rimane da valutare la questione del rimpianto e, per quanto sia menzionato e Liz sia incerta sul provarlo o meno, ho deciso di non concederlo (+0).
Il rimpianto è un’emozione che può avere gradi d’intensità. Non rimpiangiamo la perdita di un amico e la mancata riscossione di una vincita di cinque euro allo stesso modo. Sarebbe impensabile; a meno che quei cinque euro non abbiano dato vita a un effetto a catena che porterà a conseguenze nefaste, ma questo è un altro discorso.
Un rimpianto che consiste in otto anni di vita, e la possibilità stessa di continuare a vivere, non può ammettere vie di mezzo. È troppo intenso perché ci si possa lasciare influenzare dal dubbio. Certo, si può guardare il bicchiere mezzo pieno, ma il rimpianto rimane. Liz, per sua stessa ammissione, non sa se provare rimpianto o meno per ciò che ha fatto; così come non sapeva esattamente cosa provasse per Zeth fino a quel San Valentino. Se messa di fronte all’evidenza di dover riepilogare la sua vita – così come quella coppia l’ha spinta a riepilogare la sua storia con Zeth –, non è riuscita a trovare una soluzione, significa che la morte imminente, l’omicidio, non sono stati capaci di smuovere una certezza assoluta; difficilmente potrebbe farlo qualcos’altro. Considerazioni che spingono verso l’ipotesi che lei non provi vero rimpianto. Né per gli otto anni passati con Zeth, né per l’omicidio.

 Gradimento personale: 3,5/6

La storia non mi è dispiaciuta, ma risente in modo evidente di alcuni passaggi che considero incompleti che hanno minato la mia visione dei personaggi, tra cui il colpo di scena improvviso. O meglio del personaggio, dal momento che avevo considerato Liz una donna molto interessante, fatta di pulsione ed esperienza insieme, intesa come capacità di ragionare sui fatti e fare autocritica. L’omicidio finale mi ha lasciato sinceramente un po’ confuso; sebbene sia pronto ad accettare elementi a giustifica, tra cui quello che può considerarsi uno stupro. Lo considero un peccato, perché l’atmosfera e il contesto futuristico dove prendeva piede la storia erano molto presenti e coinvolgenti.

Voto: 24/36



Ciao Spettro! Ho letto che rileggerai e rivaluterai alcune storie. Il mio punteggio non credo che cambierà in quanto il tuo giudizio mi sembra corretto, quindi vorrei iniziare a rispondere a questo. Riporterò esattamente la risposta che ho dato a un'altra persona che mi ha fatto notare esattamente la stessa cosa: "Il discorso nella mia mente filava così: "dopo uno sbaglio puoi vivere senza rimpianto perchè almeno ci hai provato" era questo CIRCA il senso della frase. Io quindi ho pensato: "davvero? Vale anche con un errore tanto grande?" E ho cercato un po' di demolire la frase data dal contest piuttosto che cavalcarla. Effettivamente mi rento conto che avrei dovuto approfondire di più il trauma psicologico di Liz nel rendersi conto che tutto quello che aveva sempre creduto fondamentale e per il quale si era tanto sacrificata (l'aspetto esteriore delle cose, l'apparire) in realtà erano quasi irrilevanti... avrei dovuto renderla un po' più isterica e nel momento di massima fragilità aggiungere l'abuso... così l'assassinio sarebbe forse stato più comprensibile. Purtroppo la mia scrittura semplice deve maturare un po' per poter affrontare certi temi" Quindi sì, ho capito la mia mancanza e te ne do ragione. Per quanto riguarda il rimpianto, sì: Non l'ho dipinta come una che si strappa le vesti e piange pentita semplicemente perché è condannata a morte... nulla cambierebbe più ormai... Mi sarebbe piaciuto trasmettere i suoi rimpianti attraverso il modo in cui lei raccontava la sua storia e non semplicemente dicendo "sono pentita e mi dispiace un sacco, sia di aver buttato 8 anni che di aver ucciso una persona." Mi sarebbe piaciuto che la gente, leggendo, avesse pensato "ok, lei non riesce ed ammettere che è pentita o forse non vuole, ma da come ha raccontato il tutto è chiaro che lo sia..." Ma anche qua mi rendo conto che ci sia ancora della strada da fare per me a livello di introspezione e costruzione dei personaggi xD Quindi ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato e accetto il tuo giudizio!

Vale_P
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Post: 961
Giudice*****
15/02/2021 21:58
 
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Re:
Vale_P, 15/02/2021 21:48:

Ciao Spettro! Ho letto che rileggerai e rivaluterai alcune storie. Il mio punteggio non credo che cambierà in quanto il tuo giudizio mi sembra corretto, quindi vorrei iniziare a rispondere a questo. Riporterò esattamente la risposta che ho dato a un'altra persona che mi ha fatto notare esattamente la stessa cosa: "Il discorso nella mia mente filava così: "dopo uno sbaglio puoi vivere senza rimpianto perchè almeno ci hai provato" era questo CIRCA il senso della frase. Io quindi ho pensato: "davvero? Vale anche con un errore tanto grande?" E ho cercato un po' di demolire la frase data dal contest piuttosto che cavalcarla. Effettivamente mi rento conto che avrei dovuto approfondire di più il trauma psicologico di Liz nel rendersi conto che tutto quello che aveva sempre creduto fondamentale e per il quale si era tanto sacrificata (l'aspetto esteriore delle cose, l'apparire) in realtà erano quasi irrilevanti... avrei dovuto renderla un po' più isterica e nel momento di massima fragilità aggiungere l'abuso... così l'assassinio sarebbe forse stato più comprensibile. Purtroppo la mia scrittura semplice deve maturare un po' per poter affrontare certi temi" Quindi sì, ho capito la mia mancanza e te ne do ragione. Per quanto riguarda il rimpianto, sì: Non l'ho dipinta come una che si strappa le vesti e piange pentita semplicemente perché è condannata a morte... nulla cambierebbe più ormai... Mi sarebbe piaciuto trasmettere i suoi rimpianti attraverso il modo in cui lei raccontava la sua storia e non semplicemente dicendo "sono pentita e mi dispiace un sacco, sia di aver buttato 8 anni che di aver ucciso una persona." Mi sarebbe piaciuto che la gente, leggendo, avesse pensato "ok, lei non riesce ed ammettere che è pentita o forse non vuole, ma da come ha raccontato il tutto è chiaro che lo sia..." Ma anche qua mi rendo conto che ci sia ancora della strada da fare per me a livello di introspezione e costruzione dei personaggi xD Quindi ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato e accetto il tuo giudizio!



Sì, la rivalutazione si limitava a un paio di sviste sui prompt del pacchetto. Sugli altri campi sono sicuro delle mie ragioni.

Capisco il tuo ragionamento ed anzi apprezzo che tu volessi rompere gli schemi, piuttosto che cavalarci. Ti prego di non pensare che questo sia un errore, perché non lo è. Dobbiamo tentare per perfezionarci e sapere che il mio contest è stato un trampolino di lancio verso nuove frontiere non può che farmi piacere. In questa storia magari non è arrivato tutto ciò che avevi in mente. La prossima andrà meglio, quella dopo meglio ancora ^^ Sono sicuro che riuscirai molto in fretta, se non smetterai di metterti alla prova. È tutta questione di pratica: presto ciò che immagini sarà replicato in modo fedele nei tuoi racconti. 

Grazie per aver partecipato e buona fortuna per i prossimi lavori ;)

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Giudice***
16/02/2021 09:12
 
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Re:
Spettro94, 15/02/2021 19:36:


TERZA CLASSIFICATA

Miriam_Kasinaga – Tradito


 Stile: 9/10

La narrazione in seconda persona riesce sempre a donare un tocco particolare. Sembra un punto di congiunzione tra il lettore e il protagonista. Per come la storia è stata gestita, questa idea viene rafforzata. Mi piace quel senso d’intimità che sei riuscita a creare; anche a livello grammaticale, che non rientra nella valutazione, non ho rilevato errori particolari. L’unico dettaglio che mi ha messo difficoltà è stato il ritmo della narrazione: troppo veloce o perfettamente coerente? Credo entrambe le cose.
Mi spiego. Ci sono molti momenti in cui il ritmo è perfettamente contestuale: “Rileggi ancora una volta le parole sul monitor, forse per avere conferma di aver capito il messaggio o forse per farti ancora del male. Mollato come un cane tramite messaggio, senza nemmeno il diritto ad avere una spiegazione. Fumi una sigaretta, due, tre, tutto il pacchetto. Prendi il telefono e lo scagli contro il muro, urli, ti siedi sul letto e ti prendi la testa tra le mani.” Perfetto. Si sente fisicamente Johnny che elabora il trauma, che è preda della rabbia, quel sentimento vertiginoso che spinge alla frenesia.
In altri passaggi, invece, sarebbe stato meglio se ti fossi soffermata un attimino. Il susseguirsi delle scene ha generato un po’ di confusione, con il serio rischio che alcuni particolari si smarrissero nel miasma di rabbia e irrealtà che stava vivendo il protagonista. Mi riferisco alla parte in cui picchia Buddy fino a scoprire che Nikki e il suo ex migliore amico si sarebbero incontrati al parco. Capisco che soffermarsi a descrivere i suoi rapporti con i vari “amici” avrebbe fatto perdere il momento, ma non posso negare di aver avuto qualche difficoltà nel seguire la parte centrale.
Fermo restando che lo stile in generale non è affatto male. Brava.

 Originalità: 10/10

Molto originali il colpo di scena e il finale aperto. Sono stati una sorpresa, una ventata positiva in una storia che, devo ammetterlo, fino a quel momento mi era sembrata uno sviluppo sommario del pacchetto. Invece hai saputo stupirmi e in positivo, hai saputo dare a questo bad ending una dimensione assolutamente intrigante, che spinge anche a chiedersi: Nikki aveva torto – e Johnny è sano di mente –, è il chip o la parte della sua coscienza a parlare, e, se affermativo, rappresenta una parte deviata o sana della sua psiche? Sempre ammesso che non sia stato proprio il chip, intenzionalmente o per effetti venefici, ad avergli deviato il senno. Molto, molto interessante. Sommato al fatto che in pochi periodi sei riuscita a creare un’atmosfera futuristica sufficientemente descritta, direi che il voto può essere massimo.

 Attinenza al pacchetto: 9/9

Il primo prompt della storia è assolutamente ravvisabile e centrale. Il protagonista è stato lasciato proprio il giorno di San Valentino ed il tradimento è stato doppio: la sua ragazza, il suo miglior amico. Direi che ogni aspetto è stato ampiamente considerato ed è presente. (+3) Anche la pistola al blaster è presente. Sebbene la sua apparizione sia marginale all’interno del testo, occupa un ruolo di primaria importanza; la sua presenza rimane impressa grazie al bellissimo colpo di scena a fine racconto. (+3) Nel parchetto ha luogo la prova definitiva del tradimento. E, quale che sia il finale da noi pensato riguardo la storia, nel parchetto si consumerà probabilmente una tragedia. (+3)

Gradimento personale: 4,5/6

Ho apprezzato questa storia. Il colpo di scena è potente e assieme al finale aperto solleva le sorti dell’intero racconto; fin a quel momento, racchiuso in una crisalide di generica evoluzione del pacchetto. Hai saputo pazientare e costruire la trama anche attraverso piccoli dettagli, l’esempio migliore è il protagonista che picchia Buddy, portando il lettore a pensare che ci sia qualche forma di devianza c’è in lui, sia questa temporanea o radicata. Non possiamo saperlo con certezza, ed è un dettaglio che avvalora le qualità del finale aperto. Magari questi particolari non sono stati contestualizzati al meglio, come ti ho indicato in altri campi, ma ci sono: la loro presenza è fondamentale per giustificare certe dinamiche, non ultimo perché all’improvviso il protagonista carezzi l’idea di uccidere. Davvero un ottimo lavoro!

Voto: 32,5/35





Buongiorno giudice!
Innanzitutto, complimenti per la velocità dei risultati, che sono molto precisi e puntuali.
Sono contenta che la storia ti sia piaciuta e non mi sarei mai aspettata il podio.

Per quanto riguarda la recensione premio, non so quali siano i tuoi gusti: io ti propongo Sacrificio, ma sentiti libero ti cambiare sotria da recensire!

...yes my teeth and ambitions are bared, be prepared!

Pagina autore su EFP

Pagina giudice (congelata)
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Post: 961
Giudice*****
16/02/2021 09:32
 
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Re: Re:
Mariam_Kasinaga, 16/02/2021 09:12:



Buongiorno giudice!
Innanzitutto, complimenti per la velocità dei risultati, che sono molto precisi e puntuali.
Sono contenta che la storia ti sia piaciuta e non mi sarei mai aspettata il podio.

Per quanto riguarda la recensione premio, non so quali siano i tuoi gusti: io ti propongo Sacrificio, ma sentiti libero ti cambiare sotria da recensire!



Eh, purtroppo non così tanto. Ho commesso due errori sull'assegnazione dei prompt e cambiato la classifica finale D:
La tua storia rimane validissima, ma per un momento è stata prima ed è scalata solo dopo le correzioni. Per aver causato questo disagio mi scuso.

La tua storia ha molte qualità. Un voto così alto è più che meritato ^^

Per quanto concerne la recensione premio, darò intanto un'occhiata a Sacrificio.

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