QUINTA CLASSIFICATA
Hold On To Memories
Di Kim_/Kim WinterNight
TITOLO E IMPAGINAZIONE 3,8/5
Titolo 1,8/2,5: il titolo di questa storia è carino ed è sicuramente attinente al testo da te raccontato, ma, come ho fatto presente anche ad altre tue colleghe, purtroppo manca di quel fascino magnetico da “clickbait” che mi farebbe subito fiondare su di esso. Purtroppo, non è infatti riuscito a primo impatto a suscitarmi un’immagine o un’emozione, e quindi a scatenare immediatamente la mia curiosità.
Impaginazione 2/2,5: l’unico difetto della tua impaginazione è la mancanza di giustificazione (-0,5), per il resto l’ho trovata super curata: dai vari font utilizzati per distinguere le note dal corpo del testo, al titolo messo grande e in grassetto, alla citazione iniziale. Ben fatto!
GRAMMATICA 4,1/5: qui non posso non farti i miei complimenti: il testo da te scritto era davvero lunghissimo e, di solito, in questi casi è più facile perdere qualche refuso qui e là, ma nel tuo caso ne ho trovati davvero pochissimi. Il che dimostra un’attenzione alla grammatica e alla lettura del testo davvero notevoli! Brava!
“
SI sistema al mio fianco e sospira.” ->
Si, -0,1.
“
Qualche settimana ho comprato il mio primo cellulare...” ->
qualche settimana fa, -0,1.
“MI viene da sorridere...”->
Mi, -0,1.
“come
pretendi che fossi?” -> in questa frase qui, Joe si riferiva al se stesso del passato, quindi sarebbe stato meglio usare l’imperfetto, anziché il presente indicativo, ->
pretendevi, -0,2.
“Maddy mi atterra di schiena sul
materasse...”->
materasso, -0,1.
“Hai scritto cose scabrose su di me, nessuno
deve mai trovarle...”-> qui, sarebbe stato meglio mettere il verbo al futuro semplice, che non al presente indicativo ->
dovrà, -0,2.
“mi sono
fidata di lei...” ->
fidato, -0,1.
STILE 7,8/10: lo stile da te scelto è semplice e diretto, rispecchia bene quella che è l’età adolescenziale dei tuoi protagonisti e accompagna piacevolmente la lettura, anche grazie al fatto che la pulizia grammaticale da te svolta è stata quasi eccellente. Il punto forte del tuo stile è senza ombra di dubbio il suo essere diretto e scorrevole, non ci sono parti astruse o poco chiare, ma il tutto scorre seguendo il suo flusso fino alla fine. Ciò che manca, a parer mio, è una certa ricercatezza a livello lessicale, ma anche a livello di figure retoriche. Tutto ciò, può essere giustificato dal fatto che hai messo su una storia davvero bella lunga, ma, essendo la trama “scansionata” in slice of life, secondo me avresti potuto giocare un po' di più con le parole e le figure retoriche, per rendere il tuo racconto un po' più d’impatto a livello emotivo e visivo di chi legge. Per farti un esempio, non c’è stata nessuna frase in particolare nel tuo testo che mi sia rimasta particolarmente impressa, sia, come ho già specificato, a livello emotivo che a livello visivo. Questo fa un po' calare “il pathos” della lettura, purtroppo. Ecco perché ti ho sottratto due punti, -1 in lessico, e -1 per uso di figure retoriche.
Per quanto riguarda il punto di vista da te scelto, avendo tu creato un testo con un narratore interno in prima persona, il tutto ci viene mostrato “dallo sguardo” di Joe, che filtra i suoi ricordi attraverso le parole. A livello stilistico, mi è piaciuta l’idea di far partire i vari ricordi/flashback dalle note sul cellullare, davvero una bella trovata, molto “cinematografica” se così si può dire. Se fossi stata al posto tuo, però, nel momento di passare ai ricordi, avrei usato il tempo passato e non il presente, per sottolineare proprio questa distanza temporale fra il momento in cui i due si trovano a leggere le note, e quello in cui gli avvenimenti passati avvengono, (-0,2). Inoltre, per concludere, un consiglio che posso darti (avendo anche io scritto una storia in cui la protagonista era cieca e quindi non potendo fare neanche io chissà quali descrizioni articolate di ciò che la circondava) è questo: costruisci più metafore e similitudini o, meglio ancora, sinestesie, ricorrendo a quelli che sono i sensi più sviluppati dalle persone non vedenti, quindi l’olfatto e la vista. Facendo in questo modo, secondo il mio parere di lettrice, è più facile per noi lettori immedesimarci, vedere davvero il mondo come potrebbe sentirlo e percepirlo un non vedente.
TRAMA 7,5/10: come ho già scritto nel paragrafo dello stile, la Struttura della tua Narrazione mi è piaciuta molto, l’ho trovato un espediente ben utilizzato e ben riuscito! Il pacchetto da scelto chiedeva appunto lo “Slice of Life” come genere, e, ripeto, mi è piaciuto davvero molto il fatto che tu abbia utilizzato come escamotage per far partire questi pezzi di memoria le note sul cellulare di Joe. Da lì, la trama si sviluppa in maniera molto lineare, andando avanti cronologicamente e, altra cosa che mi è piaciuta, seguendo anche i vari commenti “in diretta” fatti sulle memorie del passato di Maddy e Joe. Perciò, a livello di struttura narrativa, ti saresti meritata un 10 pieno, ma purtroppo c’è qualche piccolo problemuccio sia in Coerenza che in Originalità.
Partiamo dalla Coerenza: qui, purtroppo, il problema sta nella descrizione del sistema scolastico Americano. Hai infatti descritto un sistema scolastico più Italiano che non quello dello Stato in cui è effettivamente ambientata la tua storia: in America, infatti, le scuole superiori non hanno “Sezioni”, né gli studenti risiedono in aule fisse, ma cambiano in base ai corsi che decidono di seguire. La ricreazione (per come la intendiamo noi, cioè 10/12 minuti di pausa per andare in cortile e mangiare qualcosa) non c’è: in America ci sono o le ore buche (perché appunto dipende dall’orario personale dello studente), oppure la pausa pranzo (la famosa mensa dei Teen Drama). Sono piccoli particolari che però servono, a parer mio, per far meglio “ambientare” il lettore e farlo meglio immedesimare nell’ambiente di lettura in cui viene catapultato (-1). Infatti, mentre leggevo a me veniva più facile immaginare un liceo italiano che non le aule di una High School Americana, con armadietti e cose così.
Per quanto riguarda l’Originalità, mi spiace dover dire che l’ho trovata un po' calante. L’unica particolarità che mi ha fatto pensare di non aver mai letto una storia così, è stata la “disabilità” di Joe. Per il resto, purtroppo, a livello di tensione di lettura dovuta al fatto che non sapevo cosa aspettarmi o colpi di scena che mi hanno tenuta con il fiato sospeso, non ce ne sono stati. Leggere la tua storia mi ha infatti ricordato un po' le trame di alcuni Teen Drama che seguo tutt’ora, perciò non è riuscita, purtroppo, a darmi nulla di più di quello che ho già letto o visto sull’argomento (-1,5).
PERSONAGGI 8/10: la scelta della prima persona può talvolta rivelarsi un’arma a doppio taglio. La prima persona, infatti, impedisce a noi lettori di avere una visione un po' più diretta su quelli che sono i sentimenti e i pensieri degli altri personaggi. Tuttavia, trovo che tu sia riuscita bene a bilanciare il tutto grazie all’uso dei dialoghi.
Allora, parto dalle note un po' più dolenti: Joe e Maddy, per me, non hanno un carattere “inedito” o comunque con qualche particolarità che li ha fatti brillare o che in qualche modo me li abbia resi indimenticabili. Sono due adolescenti ironici, lei la classica ragazza tutto pepe, gentile e battagliare. Lui un po' più timido, chiuso in se stesso per via della sua condizione che purtroppo spesso lo fa sentire un emarginato. Nonostante questo, a livello introspettivo, credo che tu te la sia cavata molto bene con Joe, perché il suo personaggio è sempre molto coerente sia alla situazione reale che vive che alla sua età, è infatti abbastanza facile immedesimarsi in lui nell’arco della narrazione, specialmente questa cosa l’ho avvertita all’inizio, quando non voleva staccarsi dal suo telefono vecchio (anche io sono così ad esempio, ne faccio una semi-tragedia ogni volta!). Anche Maddy è un personaggio plausibile e anche molto vivace. Il problema sta appunto nell’originalità, in quel qualcosa in più che io potrei associare solo e soltanto a loro come personaggi unici. Purtroppo questa sensazione non sono riuscita ad avvertirla, anche se ti va assolutamente riconosciuta l’estrema familiarità e scioltezza con cui sei riuscita a “gestire” e a far interagire questi due personaggi adolescenti. Joe e Maddy, infatti, risultano adolescenti dalla testa ai piedi: fanno pensieri da adolescenti e si comportano da adolescenti, cosa che ho apprezzato molto.
USO DEL PACCHETTO 7,8/10:
Genere: Slice of life 2/2: assolutamente punteggio pieno, ho già espresso prima la mia ammirazione per l’espediente da te creato.
OBBLIGO 4/4: anche in questo parametro non posso che darti punteggio pieno: tutta la storia infatti si sviluppa intorno al racconto dell’amicizia fra Maddy e Joe, proprio come il tuo pacchetto richiedeva.
PROMPT 1,8/4: per quanto riguarda il Prompt, invece, ho da farti una piccola critica. La frase è ben inserita all’interno del testo, su questo non ci piove, tuttavia io l’ho percepita come lievemente decontestualizzata. Ti spiego subito in che senso: riprendendo l’episodio di Jordan, Maddy dice a Joe che non importa che uomo lei ami, lui rimarrà sempre il suo eroe. Ora, se io devo basarmi solo sull’episodio di Jordan, mi viene spontaneo chiedermi, ma perché? Insomma, Joe non si è comportato propriamente da eroe in quell’occasione, né si può dire che Maddy fosse innamorata di questo Jordan. Quindi il nesso fra episodio e frase prompt, sfugge totalmente. Su questo mi sono fatta una mia idea, che ora ti esporrò e che può anche darsi che non sia corretta: quando Maddy si riferisce a Joe come al suo “eroe”, non sta parlando dell’episodio Jordan, ma di quello che Joe fa tutti i giorni, cioè di come affronta le difficoltà della vita, insieme alla sua disabilità. E questo è un concetto giusto che io condivido, ma che, purtroppo, o andava proprio messo in questi termini all’interno della trama, oppure tutta la tematica dell’innamoramento di Maddy e dell’intervento eroico di Joe doveva essere più approfondito, costruito meglio intorno alla frase prompt.
GRADIMENTO PERSONALE 7,5/10: come penso avrai già notato leggendo tutti gli altri parametri, per me, i punti forti della tua storia sono stati la Struttura Narrativa e lo stile nel momento in cui riesce a rispecchiare quella che è l’età dei protagonisti e anche il loro linguaggio. Se avessi letto questa storia quando andavo ancora al liceo, probabilmente l’avrei apprezzata molto di più. Oggi, dico che è una bella storia, curata bene, e si vede inoltre che tu come autrice tieni molto a questi personaggi e riesci ben a creare le loro interazioni, ma purtroppo non mi ha lasciato quel qualcosa addosso, che mi abbia coinvolta al punto da pensare “questa è una storia indimenticabile!”
TOTALE 46,5/60