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DEVOZIONE AL SACRO CAPO DI GESU'

Ultimo Aggiornamento: 04/02/2021 13:08
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LA DEVOZIONE AL SACRO CAPO DI GESU'

Questa devozione è riassunta nelle seguenti parole dette dal Signore Gesù a Teresa Elena Higginson il 2 Giugno 1880:

" Vedi, o figlia prediletta, sono rivestito e schernito come un pazzo nella casa dei miei amici, sono messo in derisione, Io che sono Dio di Sapienza e di Scienza. A Me, Re dei re, l'Onnipotente, si offre un simulacro di scettro. E se vuoi contraccambiarmi, non potresti fare di meglio che dire che si faccia conoscere la devozione su cui ti ho così sovente intrattenuta.

Desidero che il primo venerdì seguente la festa del mio Sacro Cuore sia riservato come giorno di festa in onore del mio Sacro Capo, quale Tempio della Divina Sapienza e mi sia offerta una pubblica adorazione per riparare a tutti gli oltraggi e peccati che vengono continuamente commessi contro di Me." E ancora: "E' immenso desiderio del mio Cuore che il mio Messaggio di salvezza sia propagato e conosciuto da tutti gli uomini."

In altra occasione Gesù disse: " Considera l'ardente desiderio che provo di vedere il mio Sacro Capo onorato, così come ti ho insegnato."

Per capire meglio riportiamo alcuni stralci degli scritti della mistica inglese al suo Padre spirituale:

"Nostro Signore mi mostrava questa Divina Sapienza come potenza direttrice che regola moti ed affetti del Sacro Cuore. Mi ha fatto capire che al Sacro Capo di nostro Signore devono essere riservate adorazioni e venerazioni speciali, in quanto Tempio della Divina Sapienza e potenza direttrice dei sentimenti del Sacro Cuore. Nostro Signore mi ha mostrato anche come il Capo sia il punto di unione di tutti i sensi del corpo e come questa devozione non sia solo il complemento, ma anche il coronamento e la perfezione di tutte le devozioni. Chiunque venererà il suo Sacro Capo attirerà su di sé i migliori doni del Cielo.

Nostro Signore ha detto inoltre: "Non vi scoraggiate delle difficoltà che sopraggiungeranno e delle croci che saranno numerose: Io sarò il vostro sostegno e la vostra ricompensa sarà grande. Chiunque vi aiuterà a propagare questa devozione sarà mille volte benedetto, ma guai a coloro che la rifiuteranno od agiranno contro il Mio desiderio al riguardo, perché li disperderò nella mia collera e non vorrò più sapere ove siano. A quelli che mi onoreranno darò dalla mia Potenza. Io sarò il loro Dio e loro Miei figli. Metterò il Mio Segno sulle loro fronti e il mio Sigillo sulle loro labbra." ( Sigillo = Sapienza)

Dice Teresa: " Nostro Signore e la sua Santa Madre considerano questa devozione come un potente mezzo per riparare l'oltraggio che fu fatto a Dio Sapientissimo e Santissimo quando fu coronato di spine, preso in derisione, disprezzato e rivestito come un folle. Sembrerebbe ora che queste spine stiano per fiorire, voglio dire che Egli desidererebbe attualmente essere coronato e riconosciuto come la Sapienza del Padre, vero Re dei re. E come nel passato la Stella condusse i Magi da Gesù e Maria, in questi ultimi tempi il Sole di Giustizia deve condurci al Trono della Trinità Divina. Il Sole di Giustizia sta per sorgere e noi lo vedremo nella Luce del Suo Volto e se ci lasciamo guidare da questa Luce, Egli aprirà gli occhi della nostra anima, istruirà la nostra intelligenza, darà raccoglimento alla nostra memoria, nutrirà la nostra immaginazione di una sostanza reale e vantaggiosa, guiderà e farà piegare la nostra volontà, ricolmerà il nostro intelletto di cose buone ed il nostro cuore di tutto quel che esso possa desiderare."

"Nostro Signore mi ha fatto sentire che questa devozione sarà come il granello di senape. Quantunque poco conosciuta al presente, essa diverrà in futuro la grande devozione della Chiesa perché in essa viene onorata tutta la Sacra Umanità, la Santa Anima e le Facoltà Intellettuali che fino ad ora non sono state particolarmente venerate e sono tuttavia le parti più nobili dell'essere umano: il Sacro Capo, il Sacro Cuore e di fatto tutto il Sacro Corpo.

Voglio dire che le Membra del Corpo Adorabile, come i suoi Cinque Sensi, erano diretti e governati dalle Potenze Intellettuali e Spirituali e noi veneriamo ogni atto che queste hanno ispirato e che il Corpo ha compiuto.

Egli ha incitato a domandare la vera Luce della Fede e della Sapienza per tutti."

Giugno 1882: "Questa devozione non è assolutamente destinata a sostituire quella del Sacro Cuore, deve solo completarla e farla progredire. E di nuovo Nostro Signore ha impresso in me che spanderà al centuplo, su quelli che praticheranno la devozione al Tempio della Divina Sapienza, tutte le grazie promesse a coloro che onoreranno il suo Sacro Cuore.

Se non abbiamo la fede non possiamo né amare né servire Dio. Ancora adesso l'infedeltà, l'orgoglio intellettuale, la ribellione aperta contro Dio e la sua Legge rivelata, l'ostinazione, la presunzione riempiono gli spiriti degli uomini, li sottraggono al giogo sì dolce di Gesù e li legano con le catene fredde e pesanti dell'egoismo, del proprio giudizio, del rifiuto a lasciarsi condurre al fine di governarsi da soli, da cui deriva la disobbedienza a Dio e alla Santa Chiesa.

Allora lo stesso Gesù, verbo Incarnato, Sapienza del Padre, che si è reso obbediente sino ala morte di Croce, ci dà un antidoto, un elemento che può riparare, ripara e riparerà in tutti i modi e che ripagherà al centuplo il debito contratto verso la Giustizia Infinita di Dio. Oh! Quale espiazione si potrebbe offrire per riparare una tal offesa? Chi potrebbe pagare un riscatto sufficiente a salvarci dall'abisso?

Guardate, ecco una Vittima che la natura disprezza: il Capo di Gesù coronato di spine!"



PROMESSE DI GESU' PER IL SACRO CAPO
1) "Chiunque vi aiuterà a propagare questa devozione sarà mille volte benedetto, ma guai a coloro che la rifiuteranno od agiranno contro il Mio desiderio al riguardo, perché li disperderò nella Mia collera e non vorrò più sapere ove siano". ( 2 Giugno 1880 )

2) "Egli mi ha fatto intendere che coronerà e rivestirà di gloria particolare tutti coloro che avranno lavorato per far progredire questa devozione. Egli rivestirà di gloria davanti agli angeli e gli uomini, nella Corte Celeste, coloro che Lo avranno glorificato sulla terra e li coronerà nella eterna beatitudine. Ho visto la gloria preparata per tre o quattro di questi e sono rimasta stupefatta della grandezza della loro ricompensa". ( 10 Settembre 1880 )

3) "Rendiamo dunque un grande omaggio alla Santissima Trinità adorando il Sacro Capo di Nostro Signore come 'Tempio della Divina Sapienza'". ( Festa dell'Annunciazione, 1881 )

4) "Nostro Signore rinnovò tutte le promesse che fece di benedire tutti coloro che praticheranno e propagheranno questa devozione in qualche maniera". ( 16 Luglio 1881 )

5) "Benedizioni senza numero vengono promesse a coloro che proveranno a rispondere ai desideri di Nostro Signore propagando la devozione". ( 2 Giugno 1880 )

6) "Comprendo anche che per la devozione al Tempio della Divina Sapienza lo Spirito Santo si rivelerà alla nostra intelligenza o che i Suoi attributi risplenderanno nella persona di Dio Figlio: più praticheremo la devozione al Sacro Capo, più comprenderemo l'azione dello Spirito Santo nell'animo umano e meglio conosceremo ed ameremo il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.." ( 2 Giugno 1880 )

7) "Nostro Signore ha detto che tutte le Sue promesse relative a coloro che ameranno ed onoreranno degnamente il Suo Sacro Cuore, varranno anche per coloro che onoreranno il Suo Sacro Capo e lo faranno onorare da altri". ( 2 Giugno 1880 )

8) "E di nuovo Nostro Signore ha impresso in me che spanderà al centuplo, su quelli che praticheranno la devozione al Tempio della Divina Sapienza, tutte le grazie promesse a coloro che onoreranno il Suo Sacro Cuore". ( Giugno 1882 )

9) "A quelli che Mi onoreranno darò dalla Mia potenza. Io sarò loro Dio e loro Miei figli. Metterò il Mio Segno sulle loro fronti ed il Mio Sigillo sulle loro labbra" (Sigillo=Sapienza). ( 2 Giugno 1880 )

10) "Egli mi ha fatto intendere che questa Sapienza e Luce è il sigillo che marca il numero dei Suoi eletti ed essi vedranno il Suo Volto ed il Suo Nome sarà sulle loro fronti". ( 23 Maggio 1880 )

Nostro Signore le fece intendere che San Giovanni parlò del Suo Sacro Capo come Tempio della Divina Sapienza " negli ultimi due capitoli dell'Apocalisse ed è con questo segno che è stato rivelato il numero dei Suoi eletti". ( 23 Maggio 1880 )

11) "Nostro Signore non mi ha fatto chiaramente conoscere il tempo in cui questa devozione diverrà pubblica, ma capire che, chiunque venererà il Suo Sacro Capo in questo senso, attirerà su di sé i migliori doni del Cielo. In quanto a coloro che tenteranno con parole od opere di impedire questa devozione, saranno come vetro gettato a terra od un uovo lanciato contro un muro; cioè saranno vinti ed annientati, seccheranno ed appassiranno come l'erba sui tetti".

12) "Ogni volta Egli mi mostra le grandi benedizioni e le abbondanti grazie che riserba per tutti coloro che lavoreranno per il compimento della Sua Divina Volontà su questo punto". ( 9 Maggio 1880 )



PREGHIERA QUOTIDIANA AL SACRO CAPO DI GESU'
O Sacro Capo di Gesù, Tempio della Divina Sapienza, che guidi tutti i moti del Sacro Cuore, ispira e dirigi tutti i miei pensieri, le mie parole, le mie azioni.

Per le tue sofferenze, o Gesù, per la tua Passione dal Getsemani al Calvario, per la corona di spine che straziò la tua fronte, per il tuo Sangue prezioso, per la tua Croce, per l'amore e il dolore di tua Madre, fai trionfare il tuo desiderio per la gloria di Dio, la salvezza di tutte le anime e la gioia del tuo Sacro Cuore. Amen.



LITANIE DEL SACRO CAPO DI GESù

Imprimatur, 26 agosto 1937 C.Puyo V.G.



Signore, abbi pietà di noi.

Gesù Cristo, abbi pietà di noi.

Signore, abbi pietà di noi.

Gesù Cristo, ascoltaci.

Gesù Cristo, esaudiscici.

Padre Celeste che sei Dio, abbi pietà di noi.

Figlio Redentore del mondo, abbi pietà di noi.

Spirito Santo, che sei Dio, abbi pietà di noi.

Trinità Santa, che sei un solo Dio, abbi pietà di noi.

Sacro Capo di Gesù, formato dallo Spirito Santo nel seno della Vergine Maria, abbi pietà di noi.
Unito sostanzialmente al Verbo di Dio, abbi pietà di noi

Tempio della Divina Sapienza, abbi pietà di noi

Focolare di eterni chiarori, abbi pietà di noi

Santuario dell'Intelligenza infinita, abbi pietà di noi

Provvidenza contro l'errore, abbi pietà di noi

Sole della terra e del Cielo, abbi pietà di noi

Tesoro di Scienza e pegno di Fede, abbi pietà di noi

Raggiante di bellezza, di giustizia e di amore, abbi pietà di noi

Pieno di grazia e di verità, abbi pietà di noi

Lezione vivente di umiltà, abbi pietà di noi

Riflesso dell'infinita Maestà di Dio, abbi pietà di noi

Centro dell'Universo, abbi pietà di noi

Oggetto delle compiacenze del Padre Celeste, abbi pietà di noi

Che hai ricevuto le carezze della Vergine Maria, abbi pietà di noi

Sul quale si è riposato lo Spirito Santo, abbi pietà di noi

Che hai lasciato risplendere un riflesso della Tua gloria sul Tabor, abbi pietà di noi

Che non hai avuto sulla terra ove riposarvi, abbi pietà di noi

Che hai gradito l'unzione profumata della Maddalena, abbi pietà di noi

Che nell'entrare in casa di Simone, ti sei degnato dirgli che non aveva unto il Tuo Capo, abbi pietà di noi

Inondato di sudore di Sangue nel Getsemani, abbi pietà di noi

Che hai pianto sui nostri peccati, abbi pietà di noi

Coronato di spine, abbi pietà di noi

Indegnamente oltraggiato durante la Passione, abbi pietà di noi

Consolato dal gesto amoroso della Veronica, abbi pietà di noi

Che ti sei chinato verso la terra, nel momento in cui la salvavi con la separazione della tua Anima dal tuo Corpo, sulla Croce, abbi pietà di noi

Luce di ogni uomo che viene a questo mondo, abbi pietà di noi

Nostra Guida e nostra Speranza, abbi pietà di noi

Che conosci tutti i nostri bisogni, abbi pietà di noi

Che dispensi tutte le grazie, abbi pietà di noi

Che dirigi i moti del Cuore Divino, abbi pietà di noi

Che governi il mondo, abbi pietà di noi

Che giudicherai tutte le nostre azioni, abbi pietà di noi

Che conosci il segreto dei nostri cuori, abbi pietà di noi

Che vogliamo far conoscere ed adorare in tutta la terra, abbi pietà di noi

Che rapisci gli Angeli ed i Santi, abbi pietà di noi

Che speriamo un giorno di contemplare svelato, abbi pietà di noi



PREGHIAMO

O Gesù, che ti sei degnato rivelare alla tua Serva Teresa Higginson, il tuo immenso desiderio di vedere adorato il Tuo Sacro Capo, concedici la gioia di farLo conoscere ed onorare. Lascia scendere sulle nostre anime un raggio della Tua Luce per poter progredire, di lume in lume, condotti dalla Tua Adorabile Sapienza, fino alla ricompensa promessa ai tuoi eletti. Amen



[Modificato da Caterina63 04/02/2021 13:07]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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Devozione della Corona di Spine e del Sacro Capo

La Coronazione di Spine (o incoronazione di spine) è un episodio della vita di Gesù narrato nei Vangeli di Mt.27,29; di Mc.15,17; e di Gv.19,2 «I soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano: "Salve, re dei Giudei!". E gli davano schiaffi.»; ed è stata subito occasione di studio e lectio divina citato già dai Padri della Chiesa come Clemente Alessandrino ed altri, così come poi da molti Santi tanto da introdurre - la coronazione di spine - al terzo mistero doloroso del Santo Rosario recitato il martedì e il venerdì.
La storia stessa della Reliquia si intreccia nella devozione scaturita dai Santi e, di conseguenza, anche dalle rivelazioni private che la Chiesa ha in qualche modo reso ufficiali e permanenti attraverso la così detta: "pietà popolare".

Infatti non sono pochi gli scrittori dei primi sei secoli dopo Cristo che narrano di una reliquia venerata con grande devozione nella forma di una corona di spine.
Una costellazione di luoghi, date e volti ben illustrata e documentata permette di seguire idealmente, ma in modo storicamente certo, le tappe del viaggio della Corona di Spine dalla Terra di Gesù fino alla sua attuale collocazione a Notre-Dame di Parigi. Anche la storia incrementa la devozione verso una Reliquia di così estrema importanza.
Si pensa che il primo a parlarne per inoltrare una pia devozione, fu San Paolino di Nola, dopo il 409, che entra nello specifico dicendo "le spine con le quali il Nostro Salvatore venne incoronato" conservata insieme alla croce alla quale Cristo venne inchiodato e alla colonna alla quale venne flagellato (Epistola a Macario in Migne, Patrologia Latina, LXI, 407).
Cassiodoro (circa 570), quando commenta il Salmo LXXXVI (86), parlando del fatto che queste reliquie sono la gloria di Gerusalemme dove sono conservate, riporta: "Qui noi possiamo osservare la corona di spine, che venne posta sul capo del Nostro Redentore di modo che tutte le spine del mondo fossero riunite sul suo capo e spezzate" (Migne, LXX, 621).
Quando Gregorio di Tours nel De gloria martyri riferisce il fatto che le spine nella corona appaiono ancora verdi, egli ricorda anche che ogni giorno essa appare come composta di rovi appena colti, miracolosamente, così come il Breviarius e l'Itinerarius di Antonino da Piacenza (VI secolo) riporta che la corona di spine si trovava all'epoca esposta nella chiesa sul monte Sion.
Da queste e molte altre testimonianze, e da altre di datazione posteriore (il "Pellegrinaggio" del monaco Bernardo nell'870 che riporta la reliquia al monte Sion), sono la più antica testimonianza della venerazione di questa reliquia a Gerusalemme ove rimase per diversi secoli, che sempre ha catturato quella com-passione verso il Cristo sofferente da parte di molti Santi.
È anche opinione, ed è da ritenersi che sia stato proprio così che, dopo la Risurrezione di Gesù, quelle sacre reliquie, insieme alla Sindone, siano state raccolte dalla Vergine Maria o dagli Apostoli o dalle pie donne, e custodite a Gerusalemme per essere oggetto di venerazione presso i primi cristiani.
Documenti dei primi tre secoli dell’Era volgare non ne abbiamo. Essi incominciano col IV secolo e ci assicurano, però, che la Santa Corona nel primo millennio del Cristianesimo era conservata a Gerusalemme e vi rimase almeno fino al 1092.
Una prima testimonianza di quell’epoca remota, la più antica, a quanto pare è data, come dicevamo, dal vescovo San Paolino di Nola.
La storia della Santa Corona di Spine di Nostro Signore Gesù Cristo può dividersi in quattro periodi.

1) Dalla Passione di Nostro Signore sino a tutta la permanenza della Sacra Reliquia in Gerusalemme (ossia dall’inizio dell’Era volgare fino al 1092).
2) Traslazione della Corona da Gerusalemme a Costantinopoli e sua permanenza in città (dal 1092 al 1238).
3) Traslazione della Corona da Costantinopoli a Parigi e sua deposizione nella Sainte-Chapelle del Palazzo Reale (dal 1238 al 1799).
4) Traslazione della Corona dalla Sainte-Chapelle di Parigi alla Biblioteca Imperiale e poi a Notre-Dame, ove si trova tuttora (1799 – 1806 – ad oggi).

Dopo quest’ultima traslazione della Santa Corona pare che sia cessata ogni distribuzione di Spine, poiché non ne è rimasto che il solo serto, su cui si ritiene fossero inseriti i rami spinosi.
Sicché tutte le Sante Spine che sono sparse nelle diverse chiese, e nei conventi e privati, provengono da distribuzioni elargite, sin dai primi anni del Cristianesimo, dai centri di Gerusalemme e da Costantinopoli; molto più poi da Parigi dopo l’arrivo della Corona in questa città.
Così la venerazione per le Sante Spine risale fino ai primi secoli del Cristianesimo. Né impari a questo sentimento è stata la venerazione che ad esse ha professata la nostra
Italia, che conserva altre preziose reliquie della Passione, tra cui la Sacra Sindone.

In Italia, il 25 marzo ha a che vedere, oltre che alla Solennità dell'Annunciazione, anche con le Sacre Spine, sublime intreccio tra il mistero dell’Incarnazione che si riverbera nella Passione di Cristo. Le spine della corona sono state distribuite in tutto il mondo. E sono state protagoniste di molti miracoli. Ma questa "distribuzione" delle Sacre Spine ha una simbologia molto teologica e cristologica:
- In primo luogo, le spine intrecciate come una corona significano una derisione umana e terrena della condizione di Re dei re di Gesù Cristo. È come accettare il suo regno, ma dargli una corona ridicola, grottesca e beffarda. Ciò coincide con l’immagine del servo sofferente di Isaia 53.
- La seconda simbologia è legata alla volontà di Gesù di sopportare disprezzo, dolore e vergogna. Perché la corona di spine non ha solo il significato di un epilogo per chi l’ha portata, ma ha anche prodotto un forte dolore nel ferire i nervi della testa.
- Il terzo simbolismo si riferisce alla creazione descritta in Genesi e al peccato di Adamo ed Eva. Prima del peccato originale, la Terra collaborante con l’uomo permetteva di essere coltivata facilmente. L’uomo vedeva le piante crescere senza problemi nel Giardino dell’Eden. Ma dopo il peccato originale, la natura cominciò a produrre spine ed erbacce mescolate con i frutti. Ciò ha richiesto il lavoro, il sudore e le lacrime dell’uomo per produrre cibo (Gn.2). Perciò le spine portate su una corona simboleggiano la maledizione del peccato, conficcate sulla testa di Gesù.
- E c’è un quarto simbolismo scoperto di recente, che si riferisce all’utilità della pianta con cui è stata fatta la corona di spine. Ci sono diverse piante che sono menzionate come candidate per essere state usate per la corona di spine, ma la più citata è la Ziziphus Spina Christi. Il Centro di ricerca agricola Volcani di Israele ritiene che questa pianta sia il pioniere nella lotta contro la desertificazione. Poiché resiste all’aumento della temperatura e dell’aridità, può estrarre l’acqua da profondità sotterranee e conserva la capacità di realizzare la fotosintesi nonostante le temperature e le radiazioni. E fornisce anche sostentamento per api e insetti in aree minacciate da calore mortale. Il più antico Ziziphus si trova ad Ayn Husb, in Palestina, e ha circa 2000 anni. Una coincidenza?

In molti luoghi, vari miracoli e prodigi sono attribuiti alle Sacre Spine di Nostro Signore, come liberarsi da parassiti, difendersi dalle tempeste o dai nemici, ecc. Ma ci sono altri fenomeni soprannaturali ed inspiegabili alla scienza che possono essere raggruppati in tre categorie: 1.La reviviscenza della Spina; 2.La fioritura; 3.L’inverdimento. Molto toccante è stata la Reviviscenza sulla Sacra Spina di Bagnoli Irpino (Avellino) il 25 marzo 2016... ripresa in diretta dalle telecamere degli studiosi, così come si hanno anche delle prove schiaccianti alle Sacre Spine conservate una nella Basilica di san Nicola a Bari e l'altra nella Cattedrale di Andria, in Puglia.

La Beata Anna Caterina Emmerich, mistica suora tedesca del XIX secolo, descrive la Corona di Spine come segue:
«L’incoronazione delle spine avvenne nel cortile interno del corpo di guardia. C’erano cinquanta persone miserabili, servi, carcerieri, scagnozzi e schiavi, e altri dello stesso genere. La folla rimase intorno all’edificio. Ma presto furono allontanati da lì dai mille soldati romani. Presero di nuovo i vestiti di Gesù e gli misero un vecchio cappotto rosso di un soldato, che non arrivava alle sue ginocchia. Il mantello era in un angolo della stanza e con esso i criminali si erano coperti dopo la fustigazione. Il Signore era seduto al centro della piazza, sul tronco di una colonna ricoperta di pezzi di vetro e pietre. Il tormento di quella incoronazione non può essere descritto.
Intorno alla testa di Gesù fu posta una corona fatta con tre ramoscelli di spine ben intrecciati. La maggior parte delle punte si intrecciava intenzionalmente verso l’interno. Quando la corona fu in seguito legata alla testa santa, i carnefici la strinsero brutalmente, così che le spine dello spessore di un dito furono sepolte nella fronte e nella nuca. Poi gli hanno messo un bastone in mano. Hanno fatto tutto questo con una gravità risibile, si sono messi in ginocchio davanti a Lui e hanno inscenato l’incoronazione come se volessero davvero incoronare un re.
Non contenti, tolsero dalla sua mano quella canna, che doveva apparire come uno scettro di comando e lo colpirono così violentemente nella corona di spine che gli occhi del Salvatore si inondarono di sangue. I suoi carnefici, inginocchiati davanti a lui, lo prendevano in giro, gli sputavano in faccia e lo schiaffeggiavano gridando: “Ave, Re dei Giudei!”. Il suo corpo era tutto un dolore, tanto che camminava curvo e storto.
Non posso ripetere tutti gli oltraggi che questi uomini dicevano. Gesù fu così maltrattato per mezz’ora in mezzo alle risate, alle grida e agli applausi dei soldati attorno al Pretorio. Il Salvatore soffrì un’orribile sete, la sua lingua si ritirò, il sangue sacro, che scorreva dalla sua testa, rinfrescò la sua bocca calda e semiaperta. Il povero Gesù venne sulle scale davanti a Pilato, elevando anche in questo uomo crudele un senso di compassione. Il popolo e i perfidi sacerdoti lo hanno costantemente deriso…».

Non è un "caso" che il Cuore di Gesù è circondato da una Corona di Spine (mentre quello della Madre è circondato dalle rose o dai gigli della purezza ed immacolatezza); così fu infatti mostrato a Santa Maria Margherita Alacoque.
"La coronazione di spine che subì il Redentore nel Pretorio di Pilato, gli produsse tante sofferenze. Quelle acute spine, conficcate senza pietà sul Divin Capo, vi rimasero fino a tanto che Gesù non spirò in Croce. Come dicono pii scrittori, con la corona di spine Gesù intese riparare i peccati che si fanno specialmente con il capo, cioè i peccati di pensiero e di immoralità".
Alle anime di buona volontà, a chi vuole piacere al Cuore di Gesù, Egli stesso suggerisce il segreto attraverso molti Santi e Mistici, non solo di non peccare col pensiero, ma di utilizzare gli stessi assalti del demonio, per vincere le tentazioni.

Ecco la pia pratica in sintesi:

1. Viene alla mente il ricordo di una offesa ricevuta; l’amor proprio ferito si risveglia. Sorgono allora sentimenti di avversione e di odio. Appena ci si accorge di ciò, si dica: Gesù, come Tu perdoni a me i peccati, così per tuo amore io perdono al prossimo. Benedici chi mi ha offeso! Fugge allora il demonio e l’anima resta con la pace di Gesù.
2. Un pensiero di orgoglio, di superbia o di vanità ingigantisce nella mente. Avvertendolo, si faccia subito un atto di umiltà interna.
3. Una tentazione contro la fede dà molestia. Approfittare per fare un atto di fede: Credo, o Dio, quanto hai rivelato e la Santa Chiesa propone a credere!
4. Pensieri contro la purezza turbano la serenità della mente. è Satana che presenta immagini di persone, ricordi tristi, occasioni di peccato… Si resti nella calma; non ci si turbi; non si discuta con la tentazione; non si facciano tanti esami di coscienza; serenamente si pensi ad altro, dopo avere recitata qualche giaculatoria.

Ecco un suggerimento che diede Gesù a Suor Maria della Trinità: Quando l’immagine di qualche persona attraversa la tua mente, o è naturalmente, oppure per opera di buono o di cattivo spirito, approfitta per pregare per essa”.
Quanti peccati di pensiero si compiono nel mondo in tutte le ore! Ripariamo il Sacro Cuore dicendo lungo il giorno: O Gesù, per la tua coronazione di spine, perdona i peccati di pensiero! Le anime amanti del Sacro Cuore si rendono familiare il pensiero della Passione. Gesù, quando apparve a Paray Le Monial, mostrando il suo Cuore, mostrò anche gli strumenti della Passione e le Piaghe.
"Chi medita spesso le sofferenze di Gesù, la Sua Passione davanti al Crocefisso, ripara, ama e si santifica", andava ripetendo sant'Alfonso Maria de Liguori!
E diceva san Padre Pio: “Chi si attacca alla terra, ad essa resta attaccato. È meglio staccarsi poco per volta, anziché tutto una volta. Pensiamo sempre al cielo”.
Nel palazzo dei Principi di Svezia una bambina pensava spesso a Gesù Crocifisso. Si commuoveva al racconto della Passione. La sua piccola mente riandava sovente alle scene più dolorose del Calvario.
Gesù gradì il devoto ricordo dei suoi dolori e volle premiare la pia fanciulla, che allora contava dieci anni. Le apparve Crocifisso e ricoperto di Sangue: "Guardami, figlia mia! … Così mi hanno ridotto gl’ingrati, che mi disprezzano e non mi amano!" Questa fanciulla è la grande Santa Brigida di Svezia! Da quel giorno la piccola Brigida s’innamorò del Crocifisso, ne parlava con altri e voleva soffrire per rendersi simile a Lui. Giovanissima contrasse le nozze e fu modello di sposa, di madre e poi di vedova. Una sua figliuola divenne Santa ed è Santa Caterina di Svezia.

Gesù disse a riguardo della Devozione:
- "Le anime che avranno contemplato ed onorato la mia Corona di Spine sulla terra, saranno la mia corona di gloria in Cielo. La mia Corona di Spine la do ai miei prediletti, Essa è un bene di proprietà delle mie spose e delle anime favorite. ... Ecco questa Fronte che è stata trafitta per tuo amore e per i meriti della quale tu dovrai essere coronata un giorno. ... Le mie Spine non sono solo quelle che circondarono il mio Capo durante la crocifissione. Io ho sempre una corona di spine attorno al Cuore: i peccati degli uomini sono altrettante spine..."

Si recita su una comune corona del Rosario.
Nel Nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Si comincia con un Pater Noster, Ave Maria, il Gloria e il Credo.

Sui grani maggiori: Corona di Spine, consacrata da Dio per la redenzione del mondo, per i peccati di pensiero, purgate la mente di chi tanto vi prega. Amen

Sui minori: Per la vostra SS. dolorosa Corona di Spine, perdonatemi o Gesù.

Si termina ripetendo tre volte: Corona di spine consacrata da Dio per la redenzione del mondo, per i peccati di pensiero, purgate la mente di chi tanto vi prega. Amen
Nel Nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

QUESTA DEVOZIONE SI INTRECCIA CON QUELLA AL SACRO CAPO DI GESU’, perché una corona di spine senza un capo, non avrebbe alcun senso.

LA DEVOZIONE AL SACRO CAPO DI GESU', ATTENZIONE, NON HA MAI RICEVUTO UN IMPRIMATUR UFFICIALE DELLA CHIESA, ma molti Vescovi e Sacerdoti la raccomandavano, tanto che il Vescovo del luogo diede il suo Imprimatur alla Preghiera ed alla Devozione locale - Imprimatur, 26 agosto 1937

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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