SECONDO POSTO
PECCATO ORIGINALE di DakotaDeveraux
- Grammatica e Stile
4.8/5
Dal punto di vista grammaticale non ho trovato errori gravi o – in generale – errori, se non un punto mancato a fine frase e un piccolissimo refuso a metà storia. La storia è lineare, dal carattere introspettivo. Per lo meno è chiara l’intenzione di voler scavare in fondo all’animo di John e tirar fuori i suoi pensieri.
Nonostante ciò avrei dei piccoli appunti: innanzitutto volevo chiederti della E accentata (sto ovviamente parlando della maiuscola) che in molteplici occasioni è stata scritta in questo modo:
E’; anziché in quest’altro:
È. Credo sia più un problema della tastiera ^^
Il secondo punto è perlopiù un consiglio: lascia più spazio tra una scena e l’altra; in questo modo rendi il testo più “
ampio” e diventa molto più piacevole la lettura.
Senza contare che in questo modo si ha l’idea di un brano che
respira.
- Personaggi
9.5/10
Beh, ormai sai per certo che adoro il modo che hai di scavare nei cuori dei Winchester.
Sam e Dean sono sempre
bellissimi; tu hai un dono. Mi è piaciuto ogni più piccolo dettaglio, ogni parola – anche non detta (
specie non detta), ogni sguardo, ogni borbottio... scegli sempre le parole più adatte a descrivere ciò che passa loro per la testa. Ma protagonista assoluto di questa OS è John.
John è consapevole, sa di essere un padre terribile. Ed è proprio questa sua consapevolezza che lo rende un personaggio tanto ma tanto triste a guardarsi. E tu lo dipingi proprio in questo modo: un uomo, fatto di qualità ma anche di difetti e soprattutto
debolezze.
Ad ogni modo, con il proseguire della storia è sempre più evidente e lampante l’amore che prova per i suoi figli; li ha sempre nella testa, è più forte di lui. L’indagine lo porta inesorabilmente ad avere paura perché il mostro questa volta sembra prendere di mira ragazzini con addosso delle “colpe”.
E lui sa bene che Sam sarebbe il candidato ideale a
prossima vittima; non Dean.
Quando si reca sul luogo del delitto, John per un attimo si paralizza: Tim aveva solo dodici anni ed è morto. Anche se non del tutto esplicito, è chiaro che il cacciatore per un piccolissimo istante abbia pensato qualcosa tipo “avrebbe potuto essere Sammy” e questa cosa scuoterebbe qualsiasi padre.
In sostanza, mi è piaciuto come hai saputo destreggiarti tra questi tre complicatissimi personaggi – complicati anche da giovani ^__^ – dando forma a ogni loro piccola emozione, riuscendo a farmici immedesimare.
Ho anche apprezzato, tra le altre cose, il cambio di punto di vista.
Decidere di dare la “
parola” persino alla bestia del Gévaudan è stata una mossa coraggiosa, complimenti davvero! E poi, da fan del genere horror/sovrannaturale non ho potuto che gongolare – per quanto mi dispiacesse per il piccolo Sammy *___*
L’unico elemento che non ho trovato e che mi sarebbe piaciuto ci fosse è uno: l’assassino. Mi spiego meglio, l’assassino c’è ed è la bestia del Gévaudan, okay. Su questo non ci piove. Gli spezzoni in cui riporti i pensieri del mostro sono caratterizzati da un innato sadismo di fondo, con questa creatura che ha una voglia irrefrenabile di fare a pezzi le sue prede – è il suo istinto.
In sostanza, il fatto che sia finito tutto – fortunatamente bene – in una singola scena mi ha lasciata un po’... insoddisfatta, ecco. Come se la bestia non avesse adempiuto fino in fondo e in tutti i suoi aspetti al suo ruolo di “assassino”, non so come spiegarlo.
Questa “insoddisfazione” è stata in parte riempita da John e dalla sua presenza scenica.
- Sviluppo del genere Giallo
7/10
Via il dente, via il dolore. Si dice così, no?
Ordunque, parto subito col dirti che mi aspettavo
qualcosina in più. Non che mi sia dispiaciuta, anzi, la tua storia è stata molto forte sotto molti punti di vista e in un modo o nell’altro rientra perfettamente nella categoria del genere.
C’è l’omicidio; c’è l’indagine che ne consegue; c’è la sua risoluzione. E ad amalgamare tutti gli “ingredienti” c’è il carattere fortemente introspettivo della storia che non fa mai male ma che, invece, dà ancor più spessore all’insieme.
La mente di John analizza le diverse informazioni e assieme a lui lo fa anche il lettore, arrivando poi al bandolo della matassa. Comunque sia, manca qualcosa e qui ci ricolleghiamo al personaggio della bestia del Gévaudan e al suo ruolo di “colpevole”.
Nonostante ciò capisco perfettamente che una storia, in quanto edita, sia più propensa a questo tipo di “
problemi”. Ci tengo ad aggiungere però che la tua storia contiene
comunque tutti gli elementi per poter rientrare a pieno titolo nel genere Giallo; ragion per cui il punteggio non è neanche tanto basso.
- Sviluppo del genere Soprannaturale
10/10
La presenza di una bestia assetata di sangue originaria dalla Francia è un bel pollicione in su. In Supernatural è facile inserire una creatura (per l’appunto) soprannaturale per essere conformi al genere ma tu con la tua storia – con le tue storie – vai oltre.
Perché se da una parte è facile, dall’altra si rischia di cadere nella piattezza.
John, Dean e Sam fanno continui riferimenti alla vita da cacciatore di mostri e lo fanno nel bene e nel male, rendendo il loro mondo reale come fosse il nostro. Ed è questo che più di tutto apprezzo.
È un elemento evidente nella serie Tv ma quando ci si lancia a scrivere fanfiction il rischio di cadere nella banalità è sempre dietro l’angolo. Ci dev’essere trasporto, sia che si sta scrivendo una storia soprannaturale sia che si sta scrivendo una storia di qualsiasi altro genere.
Ragione per cui, mi sei piaciuta.
^____________^ Brava!
- Gradimento Personale
5/5
Prima o poi dovrò togliere questa voce perché mi spremo nell’analizzare la trama l’introspezione dei personaggi, gli eventuali prompt o pacchetti... e poi qui non so mai cosa scrivere XD
La storia è bella, bellissima. Il rapporto padre-figlio non è mai semplice da descrivere, ma con questa storia hai dato ulteriormente prova del tuo entusiasmo e dell’affetto che ti lega a questi personaggio.
Complimenti vivissimi *^*
TOT
36.3/40