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Cinque passi nel delirio…

Ultimo Aggiornamento: 19/03/2022 15:54
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Giudice*****
18/11/2021 06:55
 
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Nala-chan, sono molto contenta che tu abbia consegnato^^
di norma saresti fuori gara, ma per la prima volta in 24 contest non potevo reggere fino a mezzanotte, quindi ho rimandato tutto alla mattina, non volendo segnalare inutilmente... quindi bene così!
specchietto e conteggio a posto, sei in gara!

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Giudice*****
18/11/2021 07:00
 
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carissimi ( e bei) partecipanti, ho ricevuto sei storie, quindi sono molto contenta... il 50% delle consegne è la migliore tradizione del sito ^__^
inizierò a valutare da lunedi, ma forse oggi potrei leggere e fare "grammatica", visto che si tratta di storie brevi
vi ringrazio dell'impegno, so che è stata una piccola sfida folle, era tanto che accarezzavo questo progettino e grazie a voi ora esiste
non ho letto per lasciarmi la sorpresa, - anche se ovviamente facendo il conteggio non potevo stare ad occhi chiusi - ma anche se ho percepito qualcisina ho ancora tutto da scoprire
grazie di aver giocato con me!
a partire da lunedi spero di farcela in 15 giorni, ma voi tenete d'occhio il bando, se vi va
amore&delirio,
Setsy

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11/12/2021 14:33
 
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un messaggio... bellezze, avevo annunciato che avrei tentato di postare in 15 giorni, ma come vedete non è così
Spero di terminare nel mese previsto, perchè da circa 10 giorni sto studiando per un test per un nuovo lavoro e sto con i tempi un po' ristretti
da ieri ho anche un grave problema di salute nella mia colonia felina, e questo mi toglie energie e mi tiene in uno stato di angoscia
se proprio fossi alle brutte vi chiederei 3 o 4 giorni di proroga, ma in realtà dovrei farcela, sto mettendo le mani avanti
grazie, abbiate pazienza

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Giudice*****
12/12/2021 09:26
 
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Re:
Setsy, 11/12/2021 14:33:

un messaggio... bellezze, avevo annunciato che avrei tentato di postare in 15 giorni, ma come vedete non è così
Spero di terminare nel mese previsto, perchè da circa 10 giorni sto studiando per un test per un nuovo lavoro e sto con i tempi un po' ristretti
da ieri ho anche un grave problema di salute nella mia colonia felina, e questo mi toglie energie e mi tiene in uno stato di angoscia
se proprio fossi alle brutte vi chiederei 3 o 4 giorni di proroga, ma in realtà dovrei farcela, sto mettendo le mani avanti
grazie, abbiate pazienza




Davvero, senza problemi! La vita vera ha sempre la precedenza sul resto e i mici soprattutto!

Per dare un'occhiata alle mie storie
milla4


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12/12/2021 12:12
 
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😻😻😻

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12/12/2021 17:09
 
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Setsy, 11/12/2021 14:33:

un messaggio... bellezze, avevo annunciato che avrei tentato di postare in 15 giorni, ma come vedete non è così
Spero di terminare nel mese previsto, perchè da circa 10 giorni sto studiando per un test per un nuovo lavoro e sto con i tempi un po' ristretti
da ieri ho anche un grave problema di salute nella mia colonia felina, e questo mi toglie energie e mi tiene in uno stato di angoscia
se proprio fossi alle brutte vi chiederei 3 o 4 giorni di proroga, ma in realtà dovrei farcela, sto mettendo le mani avanti
grazie, abbiate pazienza

Il giudizio si allontana, il giudizio si avvicina! 😱😱
Scherzi a parte, Setsy ma ci mancherebbe, prenditi il tempo che ti serve senza problema alcuno, la real life e i gatti hanno sempre la precedenza, sempre!
Io lo so bene, infatti ora corro a sfamare quel viziatello che mi ritrovo per gatto che sta chiamando a gran voce perché lo serva.... 😉
A presto e spero che tutto si risolva per il meglio (concorso e colonia felina)! 😊

Il mio profilo: https://efpfanfic.net/viewuser.php?uid=245025
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12/12/2021 17:11
 
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grazie, tesoro

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14/12/2021 21:49
 
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bene! mi rimangio la richiesta di proroga XD
ho scritto le valutazioni, e domani mi darò all'arduo compito di calcolare i punteggi - piangendo, specie per i 2+2+2+2+2 = perchè mi complico la vita? 😂🤦
poi mi resta solo di assegnare i premi e quindi prevedo di farcela a pubblicare per il 16 sera. in caso di avvenimenti avversi, passiamo al 17 mattina, ma comunque in tempo
baci, buonanotte!

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14/12/2021 23:08
 
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Che bello! Sono curiosa.

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15/12/2021 13:18
 
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Setsy, 14/12/2021 21:49:

bene! mi rimangio la richiesta di proroga XD
ho scritto le valutazioni, e domani mi darò all'arduo compito di calcolare i punteggi - piangendo, specie per i 2+2+2+2+2 = perchè mi complico la vita? 😂🤦
poi mi resta solo di assegnare i premi e quindi prevedo di farcela a pubblicare per il 16 sera. in caso di avvenimenti avversi, passiamo al 17 mattina, ma comunque in tempo
baci, buonanotte!

Grande Setsy!
Attendiamo curiosi e fiduciosi tue prossime notizie!

Il mio profilo: https://efpfanfic.net/viewuser.php?uid=245025
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16/12/2021 16:29
 
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annuncio *-*
Verso le 18 ci saranno i risultati... devo ancora stabilire a chi andrà il premio per il mostro classico, che mi sta facendo impazzire..😈👻🧛‍♀️🐺(no, qui non ci sono mummie e zombie, ho dovuto usare fantasma e demone 😁)
Le storie sono tutte belle, ma chiaramente c'è una classifica
ho scritto le valutazioni con amore, ma sopratuttto nel modo più oggettivo possibile, come faccio sempre
naturalmente posso aver sbagliato qualcosa, per cui non esitate a chiedere; ho cercato di prendere in considerazione tutte le eventualità e le interpretazioni dei vostri bei lavori
spero che sarete contente dei risultati, e quindi a tra poco
1) pappa gatti randagi
2) premio al mostro
3) pubblicazione ^____^

ps prego le vincitrici dei premi di indicarmi delle storie auoconclusive entro le 5000 parole, (non fiscali) su qualsiasi fandom o originali.
apprezzo la vostra gentilezza nel dirmi: "scegli", ma mi fareste un grande favore dicendomi voi su cosa vi fanno piacere
in ogni caso, sia per i premi che per le valutazioni come recensione - se gradite - avete 15 da oggi
un sacco di baci,😍
Setsy
[Modificato da Setsy 16/12/2021 18:19]

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Giudice*****
16/12/2021 18:18
 
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Quinto posto
Swan con: La sofferta dichiarazione
grammatica: 4.80/5

lei...Gli sembrò di = dopo i tre puntini ci vuole sempre uno spazio. Non conto più volte lo stesso errore
Sviste per le quali non sottraggo punteggio:
fronte.Tale = dopo il punto fermo c’è sempre uno spazio
la grammatica va benissimo, ci sono solo errorini di distrazione
stile: 7/10
Lo stile che hai scelto è estremamente semplice, anche se questo ha anche un punto di forza: ti permette di passare da una drabble all’altra senza troppi scossoni. I personaggi restano così fedeli a loro stessi, malgrado le trasformazioni. L’ambientazione scolastica è un classico, ma essendo anche quella proposta nell’esempio non ti ha dato modo di mostrare un “mondo” originale; non era vietato, sia chiaro, inoltre il finale con il licantropo mi è piaciuto molto. Invece di creare uno stile profondamente differente questa drabble è stata più avventurosa che horror sanguinario, è rimasta per quanto sembri impossibile uno school drama. In fondo ci sono film di successo come “Teen wolf” con Michael J. Fox che confermano che il genere esiste! I personaggi usano un linguaggio in linea con la loro età e la situazione, con la giusta differenza per la drabble storica, dove hai eseguito un balzo temporale non da poco. I protagonisti sono tratteggiati abbastanza bene, incarnando dei tipi ben precisi: il bullo, la più carina della classe, l’outsider che alla fine vince il cuore della ragazza. Il romanticismo è accennato con delicatezza – infatti leggo che c’è lo zampino di una bimba *-* - con pensieri ingenui come quello di paragonare le nuvole al purè oppure al cioccolato. Manca qualche slancio particolare che dia un’impronta più decisa allo stile, che resta un po’ incerto, come se non ti fossi sbilanciata; probabilmente come hai detto scrivi poco le drabble e non eri nella tua confort zone, e hai preferito stare attenta a non sbagliare invece di azzardare. Il lessico è appropriato e curato, di stampo adolescenziale come la storia voleva, e anche la sintassi è sempre corretta. È tutto estremamente giusto, ma un po’ timido.
caratterizzazione di tutti personaggi: 8/10
I personaggi da esaminare sono tre, un triangolo tipico delle storie romantiche, il cui fulcro è senz’altro l’unica donna, Alicia, malgrado occupi meno spazio di Ray. È per la sua conquista che i ragazzi sono rivali, e lei è davvero dolce e tenera, anche un pochino passiva volendo. Aiuta con bontà Ray quando questo viene leggermente ferito, e lo fa in modo credibile, con un fazzoletto di seta, anche nella storica, dove anzi credo che risalti al suo massimo, con quel comportamento soave. Nel gender bender la versione del carattere maschile va benissimo, ma c’è una confusione dovuta al nome, che vedremo dopo. Ray sembra uscito da un film anni 50, è il compagno cavalleresco e più intelligente, - si capisce – che quindi viene disturbato dagli altri. Nella sua trasformazione in licantropo hai abilmente conservato la sua positività: non vuole sbranare esseri umani, vuole un posto nel branco, ma perde la lotta, senza quindi essere diventato super potente, l’ho apprezzato. Infine c’è Henry, il personaggio più lineare dei tre. Lui serve a far risaltare Ray, ad essere il suo ostacolo. Molto appropriata la versione “secchione”, mentre sono un po’ stupita dalla sua sportività nella quinta drabble, tratto che prima non manifestava assolutamente.
resa delle cinque tipologie di drabble: 8.10/10(1.80+1+2+1.50+1.80)
La prima drabble naturalmente non ha problemi di sorta, hai introdotto i tuoi personaggi che hanno in qualche modo un’aria familiare; sembrano meno moderni del 2021, ma solo perché sono più positivi! Fare lo sgambetto è un dispetto contenuto ed essere intimidito nel parlare con la figlia del preside è un tratto caratteristico che a me fa davvero simpatia, anche se credo sia verosimile per pochissimi giovani ormai. Nella gender bender c’è stata confusione tra i nomi (non l’hai fatto solo tu ^^), anche se sono sicura che in realtà la trasformazione tu l’abbia concepita giusta. Infatti è una ragazza a prendere l’iniziativa, e un ragazzo ad essere corteggiato. Però mentre Henrietta è una precisa versione femminile, - amo che sia la capo cheerleader, tipico personaggio odioso dei film – i protagonisti non si sono proprio trasformati, perché Ray poteva diventare Ryanna, magari, e Alice… ebbene il nome Alicio esiste (per quanto bruttissimo!) invece lasciandoli inalterati sembra che sia siano scambiati i ruoli, più che avere cambiato sesso. La storica va veramente bene: hai indicato in modo corretto le date (anche se non nelle note, ma non è un problema) e ti sei attenuta all’epoca scelta. Ci sono lance usate al posto del banale sgambetto col piede, e l’uso del nome Raimond, non del diminutivo, è perfetto. Poverino, è maltrattato anche qui, ma la dolce Lady Alicia lo preferisce sempre. La quarta ha una parte – anzi due – che sono realizzate molto accuratamente, cioè il cambiamento di Ray e Henry. Il primo ha acquisito un comportamento insolente, aggressivo e insopportabile, così macho e diverso da com’era, ed Henry pare di vederlo, tutto spaventato nell’angolo di pavimento dove è stato spinto. Però non vedo Alicia diventare negativa, anzi, la sua reazione iniziale è il minimo, e alla fine si è innamorata ugualmente. L’ultima è la mia preferita; come ho già detto la versione licantropo che non perde l’umanità, il controllo e le capacità affettive è proprio carina, anche se nella rappresentazione classica questo non sarebbe possibile. Alice versione lupetta posso adottarla? È un amore!
titoli: 4/5
Il titolo di apertura è estremamente chiaro nel suo intento: si parlerà di amori freschi e giovani, con quell’ansia della prima dichiarazione – di solito alla “miss della classe” – che può annodare la bocca dello stomaco di un ragazzino particolarmente sensibile. Lo sgambetto non mi piace tantissimo, come titoletto, forse lo vedrei di più per dei personaggi bambini, mentre questi appaiono dei liceali… Il secondo lo trovo più adatto, perché in versione Alicia la nostra protagonista ha particolarmente bisogno di essere rassicurata. Il terzo mi piace, la costruzione della frase un po’ artefatta è giusta per l’epoca, considerando il modo di parlare dei cortigiani. Anche il quarto funziona, perché qui l’amore tra i due prende una piega che all’inizio è abbastanza preoccupante, anche se non succede nulla di terribile, alla fine. L’ultimo è una dichiarazione esplicita del contenuto della drabble, che punta più sul fatto che Ray si trasformi la prima volta che al suo scontro e l’amore di Alicia. Magari il fatto poteva essere più in evidenza, ma qui si parla solo del titolo in sé.
gradimento generale: 2.50/3
La storia è senza dubbio carina, soprattutto nella simpatia che ispirano i protagonisti. Hai fatto una scelta che ti ha fatta giocare sul sicuro, e in alcuni punti ha funzionato di più – specie la quinta drabble e la storica – mentre in altre è risultata maggiormente prevedibile. I personaggi ricordano moto quelli degli anime scolastici, che hanno quelle caratteristiche un po’ stereotipate ma che amiamo e ricerchiamo volendole vedere realizzate proprio così. In questo modo la bella della classe, il bullo e il buono (fa un po’ Sergio Leone ^^) si rincorrono in cinque diversi scenari, pur restando molto riconoscibili.
totale: 34.40/43



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Giudice*****
16/12/2021 18:20
 
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Quarto posto
Sibilla Cubana con: Quanto grande e quanto lontano
grammatica: 5/5

tutto perfetto
stile: 9/10
Questo stile è chiaro, in alcuni punti più ricercato. L’argomento trattato ti ha permesso di giocare sull’effetto malinconia e il senso di smarrimento che le persone provano osservando il cielo: tutto infatti rievoca aggettivi o nomi che si potrebbero applicare all’astronomia. Gli occhi “luminosi e vivi”, quelli che rimandano ai personaggi della mitologia greca, il sepolcro nero delle stelle… hai scelto parole evocative, che troneggiano sulle altre perché creano un mondo a parte, pieno di emozione. Parola dopo parola simpatizziamo con i personaggi e scopriamo – per me è una novità – questo microcosmo (specchio del macrocosmo come in ogni sistema che si rispetti) che era il mondo di queste ragazze, tanto sfruttate quanto entusiaste. Senza usare termini molto aulici hai reso l’idea di un anno abbastanza lontano, che traspare dalle lastre fotografiche, dalle tue note molto esaustive, dai termini precisi ma non pedanti della drabble storica, questa davvero lontana nel tempo. Il fuoco del tiaso è una metafora molto particolare, perché il fuoco è il simbolo della passione. Una piccola perplessità sulla frase citazionista “Be A Fine Girl” che poteva senza problemi comparire anche nella drabble quattro, in modo ironico. Stupendo invece l’uso che ne hai fatto nella quinta, aggiungendo le lettere delle “classi spettrali”. Mi è dispiaciuto non aver inserito anche i fantasmi nei mostri classici! Comunque, tutti i personaggi hanno un certo spessore umano, anche i cattivi che hai moderato molto; questo non era facile in così poche parole, anche perché molta dell’attenzione del lettore secondo me era catturata dalle descrizioni degli oggetti, delle costellazioni, da tanti piccoli dettagli. Ci vuole un tocco leggero per immettere tante nozioni tecniche, per quanto affascinanti, in storie così brevi senza che siano fredde spiegazioni prive d’anima. Uno stile fine, pur restando semplice nella sintassi e nella sua scorrevolezza. Infine, il leit-motiv del conteggio delle stelle è stato un bell’espediente per creare una ricorrenza, e gettare un ponte tra un mondo arcano e quello più… terra-terra del lavoro umano.
caratterizzazione di tutti personaggi: 9/10
Marceline è la tua deliziosa protagonista, una ragazza con un piede nella modernità e uno in un mondo più antico. Hai reso molto accuratamente il suo essere una pioniera dell’occupazione femminile, senza esagerare sembrando poco attendibile storicamente. Di lei risalta la voglia di dedicare la propria esistenza a qualcosa di grande e importante, unita a quella che sembra contentezza di far parte di un gruppo definito “harem”, di avere chiaramente un capo uomo che considera un mentore, forse una specie di benefattore per impiegare delle donne. Peccato che nella storica abbia perso il suo nome, che doveva restare lo stesso, (come da esempio) diventando Hediste; non posso però affermare che la personalità non sia stata gestita bene. La sua mente è brillante, tanto da conservare questa caratteristica anche nelle nebbie della drabble horror, ma ne parleremo poi. Martha è un ottimo comic relief, in tutte le situazioni. Fa da contraltare alla maggior serietà di Marceline, e funziona particolarmente al maschile e da “antipatica”, perché ha più impatto. Infatti non l’hai resa cattiva, confermando che è creata per essere divertente, di rottura. Anche lei vede un cambio di nome (Demotima) che non ha a che fare con quello originale. Bellissima la sua comparsa invisibile nella quinta drabble, come memoria del passato.
resa delle cinque tipologie di drabble: 7.60/10(2+1.90+1.20+1+1.50)
La prima drabble naturalmente va bene, e hai scelto uno scenario molto particolare, ho scoperto qualcosa che non sapevo. La tua Marceline è affascinante, capace, trascina molto il lettore ad interessarsi della sua vicenda. La frase “be a fine girl” dona alla storia quel gusto di poesia che si ottiene con un verso, anche se aveva tutt’altro significato! Il gender bender l’hai eseguito benissimo, ricordandoti di cambiare sesso a tutti e tre i personaggi. Questo naturalmente ha comportato che in un’epoca ancora non contemporanea, stranamente, ci fosse una donna a comandare un gruppo di giovani ricercatori, il che suona un pochino forzato. Però hai recuperato molto con l’acronimo che resta valido sostituendo guy a girl, e con Marcus che ha questo impeto maggiore scagliando le lastre, ma senza cambiare troppo. La terza, purtroppo, presenta vari problemi. Dei nomi differenti abbiamo già parlato, ma di più c’è un’incertezza riguardo le date. Ti sei scordata di scrivere l’anno esatto, come da indicazione del bando, (non da sola ^^) e laddove anche nelle quattro drabble uguali c’è un ventaglio di un trentennio, in questa c’è tutto un secolo, dal II al I a.c Di fatto non è successo nulla di grave, perché la differenza temporale c’è eccome, però devo tenere conto dell’imprecisione, anche trovando in sé la storia è davvero bella, perché nessun luogo può donare di più dell’antica Grecia a uno studio sulle stelle, e anche il linguaggio mi ha convinta. Anche nella quarta, purtroppo, c’è un errore piuttosto pesante; il bando chiedeva il bashing/reverse bashing di tutti i personaggi, mentre è solo Martha a cambiare. Lei l’hai gestita benissimo, la storia resta proporzionata, perché una criminale nel gruppo non l’avrebbero mantenuta… era un ottimo lavoro, ma Marceline è rimasta se stessa, senza dubbio, quindi questo passaggio lo hai realizzato per metà. L’ultima è splendida, non c’è altro modo di definirla, però anche qui ho un dubbio temporale. Se questo zombie è Marceline, ma ricorda Martha che deve essere deceduta da un po’, ci troviamo nello stesso anno della prima drabble? Mi pare impossibile; mi dispiace tanto, forse mi sono confusa io, ma non riesco a collocarla in un momento esatto. La tua rivisitazione dello zombie (classico) è estremamente romanticizzata, perché ha conservato le facoltà cognitive, la memoria – per quanto offuscata - anche una specie di “bontà”, non da l’idea che si nutra di cervelli umani, sembra più una creatura sofferente e tristissima… forse corrisponde più ad uno spettro, ed è questo a conferire alla drabble un’eleganza e raffinatezza enormi.
titoli: 5/5
Questi titoli formano un insieme fantastico! Già quello generale catapulta il lettore nel centro dell’argomento della storia, e suggerisce appieno l’idea di infinito, di immensità che rende la razza umana una cosina piccola e passeggera. Resta un po’ vago in modo interessante, come un discorso aperto. Ma sono i titoletti che trovo siano il gioiellino di questa raccolta. Uniti formano una frase perfettamente compiuta. Non era richiesto, non era vietato; ognuno poteva decidere cosa fare di questa voce, e molte idee mi sono davvero piaciute, ma essendo un unico documento questa suona come la più completa e omogenea. Le prime tre sono perfette – nella seconda scompare prudentemente il nome – nella terza c’è il senso dell’antichità. Il quarto titolo è più debole, ma si può dire obbligatorio per condurre il lettore all’ultimo, che spiega come il tempo si protrarrà in maniera innaturale anche per la creatura al di sotto della volta celeste. Bellissimo.
gradimento generale: 3/3
La raccolta ha un fascino etereo, visto l’argomento e il modo in cui è stato trattato. I personaggi possono dirsi storici, ma nel contempo sono senza dubbio tuoi originali; Pickering è solo citato e non è che potessi cambiare la realtà, quindi è perfetto così. Senza dubbio il lettore partecipa emotivamente… almeno io ho pensato di guardare da un cannocchiale a mia volta. Peccato per delle incertezze sulle richieste del bando che non hanno tolto nulla alla bellezza della scrittura, ma ti sono costate qualcosa. Non sottraggo però punti due volte per lo stesso errore, quindi come gradimento ti dico che la storia mi è piaciuta proprio così com’è.
totale: 38.60/43


[Modificato da Setsy 16/12/2021 18:36]

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16/12/2021 18:21
 
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Terzo posto
Felinala con: I segreti della nebbia
grammatica: 4.30/5

la fretta e…. / una sera.. I puntini sono sempre tre
granchè - granché
artigli. zanne - qui andava una virgola, non un punto fermo
drabbòle – drabble
blender – bender
Garzie – grazie
Consegnando all’ultimo momento non avrai potuto rileggere, e alla fine sono sfuggiti errorini di poco conto, che hanno abbassato un po’ il punteggio
stile: 8.50/10
Questa è l’unica raccolta di genere fantasy che ho ricevuto, e che trovavo in teoria eccessivamente complesso e pieno di trabocchetti… invece ti sei giostrata bene non solo con questa difficoltà, ma con un protagonista animale neppure del tipo parlante. Una grossa scommessa, che hai portato a termine con mano sicura. C’è un andamento che definirei delicato, nella narrazione: l’atmosfera è sognante, irreale anche in tutte le componenti che invece sono concrete. Il sole è pallido, la creatura celestiale: prima appare come la cavalcatura di una principessa, poi decisamente cambia atteggiamento! Il modo di parlare del narratore è proprio di colui che legge una favola dei fratelli Grimm; tutto pare positivo ma nasconde dei risvolti sanguinari. Il registro è medio, la sintassi fluida e gradevole, che non si perde mai, ma resta coerente fino alla fine. Malgrado la semplicità della trama di base, c’è sempre stata una sorpresa, segno che hai affabulato il lettore. Il tocco più bello non è proprio stile, ma versatilità. Per questo non si sente la mancanza di parole sofisticate usate tanto per mostrare il proprio vocabolario. Il personaggio umano ha delle sfumature valide, in tutte le versioni, e del cavallo, bè, parleremo in “personaggi”, perché lui non ha detto nulla, ma neppure ha avuto pensieri che il narratore – quindi impersonale – potesse conoscere. (Però sorride ^^). Bella l’anafora “tardo imbrunire”, seguita da cinque diversi termini per indicare la nebbia; le ripetizioni in storie brevi suonano male. Nella drabble moderna, ho visto un piccolissimo inciampo per quello che riguarda una scelta lessicale. Lungi da me sperare di trovare imprecazioni volgari, ma visto che siamo tra il 2012 e il 2021, credo che un ragazzo difficilmente esclamerebbe: accidenti! (Purtroppo). I personaggi, a parte questo dettaglio, hanno una voce credibile, data da gesti, reazioni – che dicono molto di un carattere – pensieri. Hai saputo scrivere una storia estremamente divertente, malgrado la drammaticità, per il tono soave col quale hai raccontato di vari omicidi e amicizie discutibili…
caratterizzazione di tutti personaggi: 9/10
Abbiamo una coppia di protagonisti, sicuramente la più originale che ho visto nel contest, questo per merito del Kelpie, che è il primo di cui vorrei parlare. Non me lo sarei aspettato: aver rintracciato nella mitologia un cavallo bianco ma crudele è stato un bel colpo; il suo aspetto candido e fiabesco lo rende una creatura che tutti avvicinano senza paura, per pentirsene subito. Ovvio che ci sia la variazione nella quale muore, però lascia una specie di spettro che usa come parole la voce della tempesta, e questo dettaglio ha fatto sì che non diventasse qualcos’altro pur passando dalla parte della vittima, sei stata molto brava. Ho riso – in senso carino! – quando lui e il licantropo si scambiano il cenno di rispetto, perché negli horror classici parteggio per il mostro… sono stati davvero simpatici! Brendan, pur essendo nella versione base un “buono” mostra vera empatia per il cavalluccio ferito soprattutto nella sua versione femminile, dove secondo me guadagna; per il resto si può definire nella media come carattere, ma questo ti è servito a creare le quattro mutazioni avendo mano libera, per esempio quando guida dopo aver bevuto con gli amici. Non si direbbe: “non era da lui”.
resa delle cinque tipologie di drabble: 9.60/10(2+1.80+1.80+2+2)
La prima drabble mi ha stupita; era libera, quindi andava bene tutto, ma leggere di questo cavallo che tendeva un’imboscata era qualcosa che non avevo preventivato, anche se il titolo suggeriva qualche storia di fantasmi. Penso che essendo in genere l’Irlanda un Paese molto povero all’epoca, trovare un simile destriero sembrasse una gran fortuna. Sembrasse. La trasformazione di Brendan in Bree è buonissima; torna da una giornata di ricamo cantando, quindi è tradizionalmente femminile; anche il nome suona bene, ne hai scelto uno che non perde, nel cambiarlo. La cavalla – che comunque può andare – era meglio chiamarla giumenta, visto il registro piuttosto curato del testo. Qui sembra ancora più docile, hai modificato bene anche lei. Riguardo la drabble storica, non mi hai lasciato nelle note l’anno di ambientazione, ma risulta un difetto relativo, perché questo è forzatamente tra il 2012 e il 2021, e in realtà non cambia nulla. La macchina è un elemento senz’altro moderno, anche se esisteva già anche nel 1912 – per quanto non penso che la possedesse nessuno nella campagna irlandese – quindi si capisce anche a occhio che il periodo è cambiato, anche se non ci sono differenze di spicco tra le ambientazioni. La quarta mi ha colpita molto, perché non c’è nessuno che io odi di più dei cacciatori; la cattiveria maggiore che potevo leggere è proprio quella su un animale, quindi sono assolutamente partecipe e d’accordo che questa sia la via del Male. Il povero cavallo magari qui non era un Kelpie, altrimenti non sarebbe morto con un proiettile normale – penso – e non avresti fatto reverse bashing, quindi è doppiamente vittima. Sono contenta che alla fine per lo meno resti uno spirito vendicativo ad aleggiare, e spero che tornando a casa Brendan abbia un bell’incidente! L’ultima è ironica, è la mia preferita; il nostro licantropo sta giustamente facendo un giretto nella natura, affamato, ma quello che incontra è un essere maledetto come lui, e non si calpestano i piedi a vicenda, anzi, fanno un implicito patto. Mi piacerebbe leggere un seguito delle loro avventure insieme.
titoli: 5/5
Questi titoli sono davvero simpatici per come li hai orchestrati. Il primo va bene, è proprio super classico, può sembrare un’avventura di Sherlock Holmes. Promette qualche mistero – infatti c’è il sovrannaturale – ma nel contempo… giustamente non anticipa nulla con precisione. Ma sono i titoletti che mi piacciono: ognuno è come un gradino che porta al successivo. Il primo è molto lungo come elenco, se fossero stati tutti così non sarei rimasta convinta; invece quando ho visto che il secondo ha una parola di meno ho afferrato. Il gioco funziona ancora con il terzo, mantenendo “nebbia” come termine fondamentale. Mi dispiace un pochino che il quarto sia simile al terzo – anche se non avresti potuto sottrarre nulla – ma l’ultimo “sistema” tutto. Bellissimo il passaggio dal cacciatore della quarta drabble alla caccia della quinta, questa senza più misteri. Ognuno dei due personaggi sa cos’è l’altro, per il loro mondo quella è la normalità. Un’ottima idea.
gradimento generale: 3/3
Ci sono elementi che fanno definire questa raccolta del genere fiaba, più che fantasy. Gli animali magici sono tipici di questa narrazione, e in Irlanda miti, leggende e favole sono abbondanti. Si resta anche frustrati nel leggere di come il discutibile Kelpie non faccia sconti a nessuno, finché può; è un essere così bello che un po’ dispiace. Tutto ruota intorno alla particolarità di questo personaggio muto, quindi è stato un bell’azzardo da parte tua. La scrittura è gradevole e le richieste del bando sono tutte eseguite con precisione. In generale è la storia che ha riservato più colpi di scena; dopo la prima volta il gioco era scoperto, ma nella quarta e quinta drabble hai ancora tirato fuori un coniglio dal cilindro. Anzi, un cavallo!
totale: 39.40/43



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Post: 5.641
Giudice*****
16/12/2021 18:22
 
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Secondo posto pari merito
Gaia Bessie con: Italiani
grammatica: 4.50/5

ma, quella pelle biscottata, = queste virgole non formano un inciso corretto
Le petit fleur = La petite fleur, perché in francese fiore è femminile
stile: 10/10
Lo stile che hai usato è davvero adeguato al testo, anzi è in sua funzione. In apparenza è semplice, ma trasmette il suo messaggio con molta forza. Quell’ “Italiano” spezza la narrazione, crea una linea di demarcazione tra le sezioni, e in storie brevi come le drabble non era facile ottenere questo effetto. All’inizio c’è un’introduzione, una presentazione del personaggio, e poi c’è la specifica vicenda, che è stata esaustiva in tutte le drabble. Pur mantenendo un registro medio, abbastanza scorrevole, hai usato un buon repertorio di termini grazie al tuo vocabolario sfaccettato, le frasi si susseguono con quell’effetto intermittenza che ha dato personalità al racconto. La voce narrante che oscilla tra panoramica e “normale” in terza persona è stata una scelta audace, perché si rischia spesso di perdersi nel suo meccanismo… in questo modo i personaggi sono osservati dall’alto, ma riescono anche ad esprimersi, perché ci sono degli scorci sui pensieri, e la sola parola diretta che sentiamo, “Italiano” (più la dichiarazione del vampiro) sembra guardare il lettore negli occhi. Pur essendo ambientata in un riconoscibile passato che – se non davvero lontano – ormai è un po’ estraneo a noi contemporanei, le vicende sono eterne, si può dire, e riescono a creare coinvolgimento. Il tono della narrazione è un mix di quello preciso dell’autore e quello più elementare dei personaggi. Non a caso viene specificato che solo il vampiro – che non è chiaramente un “vero” emigrante, ma un viaggiatore, piuttosto, uno che cavalca le epoche a suo vantaggio - ha infatti un accento che è fatto di “suoni antichissimi”, ma con un finto italo-americano a mascherarlo. L’intera storia è intrisa di un’atmosfera grigia, forse quella dei freddi porti che accoglievano queste navi malmesse che costituivano la speranza di tante anime. Sembra di vedere uno strano limbo, dove nessuno può restare quello che era. Ma non solo nel colore dei capelli, o prendendo false intonazioni, è una perdita di identità profonda.
caratterizzazione di tutti personaggi: 10/10
Il personaggio protagonista è uno, Luigi. Gli altri sono piccole comparse, che vanno benissimo così, cioè gli schiavisti che hanno una specie di ironica (a modo loro!) comunicazione con quest’uomo che africano non è. Luigi è proprio un italiano, non c’è che dire: con i difetti tipici quanto con la capacità di reinventarsi, di arrivare da emigrante – immagino con la valigia di cartone cara ai filmati d’epoca – e che si fa strada in qualche modo. Certo, nella tua storia questo è stato triste, perché in ogni versione ha dovuto perdere la propria identità per acquisirne una più accettabile socialmente. L’ha fatto con un mix di rassegnazione e disinvoltura che lo ha reso molto sfaccettato, non un eroe da romanzo. È una raccolta che fa pensare, che ci ricorda chi siamo stati, tramite questo personaggio che – naturalmente non da vampiro o da spacciatore di acolici, capovolgimenti che funzionano benissimo – ha solo buone intenzioni, che sia aggrappa a quello che può essere familiare; una pizzeria, un negozio di fiori, un duro lavoro. Risalta molto il fatto che l’affermazione sia nelle versioni negative, che vengono “ricompensate”, mentre nelle altre riceve solo maltrattamenti. In qualche modo resta comunque vittima della maschera che gli altri gli fanno indossare.
resa delle cinque tipologie di drabble: 9/10(2+2+1+2+2)
Povero Luigi. Già nella prima bellissima drabble, che era a tema libero, si delinea quale sarà il suo genere di vicenda. Essere uno straniero in terra altrui non è facile, e la persecuzione che subisce è di un razzismo quanto mai stupido, perché gli americani neppure esisterebbero senza emigrazione, visto che hanno sterminato i nativi. La finta provenienza irlandese è anche adatta per l’accento. La trasformazione in donna è riuscita davvero bene, grazie a quei tocchi delicati per cui la figlioletta è portata per mano, e il business è quello di un negozio di fiori. La Francia è naturalmente associata a qualcosa di femminile – e i capelli rossi sono molto sexy e affascinanti, quindi la scelta è comprensibile e molto riuscita. La variazione storica purtroppo risente di un problema (non solo tuo ^^). Hai dimenticato la richiesta del bando di indicare nelle note le date esatte delle drabble, così mi sono trovata in difficoltà con una specifica. Diciamo di essere prima nel 1900, e quindi tra il XVII° secolo e il 1800 in questa. (Vado a spanne, poi ci sono per ogni chiarimento). Luigi appare un italo-africano che sarebbe stato comunque deportato dallo Stato Pontificio, e visto il periodo indicato, venduto agli schiavisti inglesi per essere portato in America. Ho cercato ovunque, ma non ho trovato nessuna notizia di un traffico simile, quindi ho dovuto abbassare un po’ il punteggio. Mi dispiace perché è la più particolare, non avrei mai pensato a qualcuno che in tempi lontani guadagnasse a farsi passare per africano rispetto ad italiano – di qualsiasi regno o stato si parli. Hai mostrato come sia facile per chi ha il potere decidere di usarlo per far del male a chi si trova in stato di inferiorità materiale… Nelle ultime però Luigi si è rifatto! Non dovrei essere contenta perché prima si trasforma in un convincente mafioso alla Scorsese, e in versione mostro approfitta di povere donne, ma il suo essere vampiro lo pone finalmente al di sopra del giudizio altrui. Ora è lui che può vantarsi di essere italiano; si tratta della sua vera origine, ma ormai l’ha superata, essendo qualcos’altro.
titoli: 4.80/5
Ammetto che dare un voto a questi titoli è stato incredibilmente difficile. Sono spartani, ma hanno senso. Rientrano in “the less, the best”, ma sono così semplicissimi; ti sei buttata senza rete di salvataggio, e questo lo devo apprezzare. Quello che ha un significato sfacciato è l’ultimo – che preferisco – che vira bruscamente da un elenco di comuni nazionalità ad un mondo diverso, senza confini come li intendiamo abitualmente. È come l’approdo definitivo di Luigi dopo un serie di tentativi, come se fosse proprio sempre lo stesso uomo che “passa” ad essere donna, alla pelle di diverso colore, alla cattiveria e poi a gettare via la parte umana di sé, quella che risponde alle sofferenze, o deve vivere da criminale. Già in “Italiano”, Luigi si vota al male rientrando alla base, si può dire, e poi, come azzerando i tentativi precedenti, sprofonda nella perdita di umanità. Di sicuro un merito della raccolta di titoli è il loro legame; non proprio concatenato, ma che forma una serie completa.
gradimento generale: 3/3
Questa raccolta è stata una sorpresa, a partire dai titoli che hanno inquadrato con precisione i passaggi da uno stato all’altro del personaggio. Il tema del razzismo è importante e – purtroppo – non c’è un momento in cui non sia attuale, basta cambiare gli attori del dramma e si può vedere un copione tristemente noto ripetersi nel tempo. Anche se l’ultima drabble è giusta come da richiesta, è un horror classico, mi pare di vederci anche una metafora della condizione di paria delle persone senza più identità e riconoscibilità nella società umana. Hai sviluppato un racconto impegnato, senza fronzoli o sbavature di stile.
totale: 41.30/43



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Post: 5.641
Giudice*****
16/12/2021 18:22
 
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Secondo posto pari merito
Milla4 con: Le rose gemelle
grammatica: 4.90/5

Normale drabble: suona un po’ male, sarebbe stato meglio – visto che sono note -, se l’ordine fosse stato “Drabble normale”, come per le altre voci
sviste per le quali non sottraggo punteggio
trascinava per: spazio in più
gli ricordavano che: lo stesso
stile: 10/10
Trovo che lo stile di questa raccolta sia molto convincente, perché mantiene una certa fluidità malgrado lo stacco tra le epoche storiche davvero importante. Le quattro drabble ambientate nel 1953 sono narrate con un linguaggio che evidenzia bene sia i sentimenti che le descrizioni esterne. La storia ha un tono poetico, delicato, dovuto senz’altro anche alla trama, dove i personaggi si muovono in punta di piedi – per diversi motivi – e tutto è immerso in una cornice elegante ma soffocante. I merletti, il servizio per la colazione, senza dubbio di valore, sembrano già un corredo funebre. Anche le rose, seppur ricamate e non vere, pare che sprigionino un profumo insieme suadente e di decomposizione. Il linguaggio è indovinato, con particolari come “la Bella” con la maiuscola reverenziale (che di norma si usa in pochi casi) che qui diventa un vero e proprio appellativo, particolarmente naturale nella drabble nel 1556. Qui hai scritto anche “Creatore”, che per l’epoca va bene. L’arcaicità è quanto mai adatta, anzi necessaria; e in realtà non sei stata pomposa. La sintassi è buona, curata e scorrevole, e hai dato il meglio in queste descrizioni “casalinghe”. La curtain-fic a me è sempre piaciuta, ti costringe a basare molto sui piccoli dettagli, le sfumature. L’intera casa potrebbe sembrare una di quelle classiche per bambole d’altri tempi, ma a suo interno ci sono decadimento e inganno, e sofferenza. Molto adatta la scelta del vampiro, che si muove su un fondale che gli appartiene profondamente. Anche nella drabble horror hai usato termini mai pesanti o truci, malgrado la scena mostrata; si può quasi dire che sia lo stesso gruppo semantico di parole delle altre, ma spostato su un registro più crudo. Tirando le somme, la storia è abbastanza omogenea, interessante, e hai fatto bene a mantenere la scelta del narratore che non è interrotto dai dialoghi in qualche drabble, mentre magari in altre no. Hai reso l’idea della stessa scena ripetuta più volte.
caratterizzazione di tutti personaggi: 10/10
Qui abbiamo tre protagonisti, tra i quali spicca senza dubbio Corinna. Il bello è che – ovviamente tenendo conto dei necessari cambiamenti – sembra la vittima, ma in realtà ha la situazione in pugno. Quando accetta l’amante del marito lo fa perché le fa pietà, o con una specie di indifferenza dovuta alle usanze dell’epoca e quando è cattiva, bè, dà il suo meglio. Spietata e tenebrosa, quel suo essere annunciata da un ricamo di rose la rende la tipica protagonista di una storia gotica. La trovo la più riuscita del gruppo e in effetti ha più spazio. Richard ha i tratti dell’uomo che pretende tutto, con diverse scuse o modalità. Non ha una bella personalità, e dipende in realtà dalla cura delle sue donne. In un’occasione gli va molto male, ma se l’è cercata. -_- Leonore è sempre un oggetto, in pratica: della passione, della vendetta, poco più di una bambola bellissima da tenere in una teca, solo che si tratta di un letto. Il suo non esprimere mai nulla è stata un’ottima scelta, le ha dato una connotazione moto precisa. Il nome, per altro, fa molto Poe col poemetto “Lenore”, che ha solo una lettera diversa e sembra così citazionista, una cosa che apprezzo molto.
resa delle cinque tipologie di drabble: 8.90/10(2+1+1.90+2+2)
Gli anni ’50 – che sono graziosamente in testa alla protagonista – mi sembrano un periodo adatto alla tua storia. Sono anni “reazionari” dopo il femminismo del periodo della guerra, con le donne lavoratrici; infatti Corinna conduce la vita che ci aspetta da lei, come fa il marito. È una situazione estrema, ma non impossibile specie pensando che lui è malato. Fa rabbia, ma ci sta. Nella seconda drabble, purtroppo c’è un disguido con i nomi (non l’hai fatto solo tu^^). Mi spiego: i personaggi sono stati cambiati correttamente, cioè abbiamo un marito che sale per andare nella stanza della moglie malata, che giace col suo amante. Il punto è che i nomi sono gli stessi, quindi resta il dubbio che abbiano cambiato ruolo, non sesso. Lui poteva essere Cary (ad esempio) e lei Dina (da Riccardina, lo so, è orrendo!) e Leonore/Leo, mentre il nome è scomparso. Peccato, perché l’adattamento psicologico è molto riuscito. Qui c’è un piccolo errore di forma, ma da poco: la bashing doveva essere la quarta, non la terza drabble, ma sono sconnesse quindi è una sciocchezza. Comunque questa mi piace immensamente; è crudele ma giusta, sai com’è. Corinna ha proprio abbandonato la sua remissività, altro che pietà e comprensione. È passata ai rimedi estremi… Richard ha dovuto pentirsi del proprio egoismo e infedeltà, e lo credo che non abbia niente da dire! Leonore resta neutrale, perché non si è mai capito se è una donna cattiva o una costretta a prostituirsi, per esempio, quindi va benissimo non farla essere una vittima buonissima, perché non sei mai stata esplicita. L’ultima è proprio bella, barocca e decadente. I vampiri che muovono al riparo dal sole nelle mura domestiche e banchettano con una vittima giovane e sensuale sono “alla Dracula”, proprio classici. Presumo che nel bicchiere ci sia il sangue della coppia di sposi, che sarà fatto bere a Leonore; va bene essere morti viventi, ma un po’ di normalità, che diamine… è un’ottima trovata per mantenere un senso al fatto di usare una cosa mondana come una stoviglia quando si può bere dalla vena.
titoli: 4.50/5
Il titolo generale mi piace moltissimo, è romantico ma si intuisce che non lo sarà in modo allegro. Sembra quello di un thriller anni ’50, infatti, qual è il tempo dell’azione. I primi due titoletti in realtà hanno una caratteristica che secondo me non funziona troppo bene; portano lo stesso sostantivo, “abnegazione” che però sparisce da quel punto in poi. L’impressione è che prima volessi usarlo in tutte le cinque drabble, ma poi tu ci abbia ripensato, oppure sarebbe una ripetizione… Bello invece il quarto, bellissimi il terzo e il quinto. I tempi sono davvero irreali, visti da lettori moderni così distanti; il narratore presume che appaiano usanze e sentimenti ormai per noi inafferrabili. Terzo e quinto – che teoricamente sono consecutivi – possiedono un’ironia nerissima. I lacci del peccato non sono piaceri, ma le corde di un rapimento, e peggio, alla fine la Bella Leonore sarà vittima di due vampiri e chissà se morirà o verrà trasformata!
gradimento generale: 3/3
La tua raccolta è inglese in modo intrinseco, non c’è che dire. Vediamo la calma fredda e asettica della moglie, almeno in apparenza, immaginiamo il tipico arredamento tradizionale, abbiamo un trio di nomi che fa escludere subito di trovarsi negli USA, anche se non avessi nominato Londra. Anche il finale è molto “horror vittoriano”, quello che ha fondato il genere per come lo conosciamo oggi. C’è una sensualità malata nella storia, per cui Leonore sembra già una morta vivente, un po’ Biancaneve nella teca. Tutto è molto scenografico e attrae senza dubbio il lettore ad andar avanti.
totale: 41.30/43



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Post: 5.641
Giudice*****
16/12/2021 18:23
 
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Primo posto
BellaLuna con: I morti non parlano
grammatica: 4.90/5

Alla fine della terza drabble, ci sono due “no” al posto di “non”. Non so se fosse una scelta stilistica o una svista, il che comunque non cambierebbe come punteggio. Se è intenzionale, il secondo “no” può essere usato – sostituisce “la parola era” in un linguaggio molto arcaico ma a quanto pare permesso –, mentre il primo era solo un avverbio di negazione ed è un errore.
stile: 10/10
Questo stile mi ha letteralmente stupita ed emozionata. Tanto per cominciare i termini in dialetto di cui mi avevi chiesto sono inseriti con accuratezza, sia riguardo le note, sia per l’uso affatto eccessivo che li rende, anzi, delle pennellate di colore inatteso. Il testo è curato, poetico, molto corrispondente alla forma grafica della storia; l’impaginazione centrale rende infatti l’idea che ogni drabble abbia lo stesso “suono”. Le frasi brevi sono seguite da una lunga nel mezzo, e poi si chiude di nuovo con altre frasi molto corte. Questo aiuta la lettura, perché ogni drabble doveva infatti essere la stessa storia nelle sue varianti. Il tema della guerra è eseguito con intensità, le singole parole sono spesso dure ma preziose insieme; di sicuro ci hai messo del cuore, perché le vicende dello sfortunato Lillo trasportano il lettore e gli rendono impossibile non empatizzare con lui/lei in ogni versione, persino quella del vampiro, che più che altro sembra asservito al male che deve provocare. L’orrore della guerra infatti non è sminuito dalla componente fantasy, anzi, questi temi sono bel collegati, e davvero non era facile. Questo grazie al tuo ottimo vocabolario, che è ricco ma non ti ha spinta a cercare a tutti i costi degli impreziosimenti che avrebbero un po’ stonato col contesto scelto. Ad esempio, amo molto le frasi con la marca, e trovarne una mi ha fatto piacere (che più non ha). Quando si usano con parsimonia danno un tocco elegante, mentre un testo tutto scritto così rischia di apparire artificioso.
Anche i richiami – sempresempre/maimai – legano le cinque storie in un racconto compatto, confermano che non hai mai smarrito una visione unitaria malgrado la difficoltà di far “tornare i conti” con delle variazioni non facili come quelle richieste. Il corsivo è usato magistralmente nei punti giusti, sottolineando la sitassi raffinata e la tua sicurezza nell’orchestrare un testo.
caratterizzazione di tutti personaggi: 10/10
Il personaggio conosciuto è uno solo, Lillo, che hai sfruttato al meglio. Era difficile decidere se puntare su un protagonista o movimentare le storie con più attori, ma l’importante è aver centrato il proprio obiettivo. Lillo è un ragazzo devastato dalla guerra, che forse soffre quel male terribile maggiormente nella versione “normale” che in quella di mostro, visto che la trasformazione in vampiro non è stata consensuale. Questo aver perso se stesso, rimarcato nelle cinque versioni, gli dona un’umanità dolente, anche un po’ inconsapevole del confine tra realtà e incubo. La vita in trincea deve essere una cosa terribile, e non si resta più gli stessi di prima. Tutti notano come abbia smarrito il senno, segno che prima doveva essere un ragazzo a posto, magari con tante speranze per il futuro… in ogni caso – l’ultimo letteralmente -, la sua anima è persa, affogata nel sangue di altri giovani come lui/lei. Oggi avrebbe un trattamento per shock post traumatico, ma cento anni fa chi tornava se la doveva vedere con i suoi fantasmi da solo, e non penso che ne uscisse bene. Malgrado la storia breve, la caratterizzazione appare veramente molto completa.
resa delle cinque tipologie di drabble: 9.70/10(2+1.80+1.90+2+2)
La prima drabble naturalmente sarebbe andata bene comunque, ma vorrei dirti che è molto buona. L’aver perso la voce sarà l’argomento ricorrente, questo segno che – forse – Lillo ha perso le capacità di pensare, che quindi non è più la persona che era partita per il fronte. La voce rimasta solo per gridare si spegne mentre è cosciente, come per allinearsi al mondo dei morti che sembrano diventati compagni dai quali non si potrà più allontanare. Il gender bender è davvero struggente: forse non è meccanicamente vero che le donne sono più sensibili o spaventate davanti alla morte, però è credibile… Lilla ha cercato di salvare le persone, e il ricordo delle madri che sembrano tutte madonne addolorate è intenso e molto viscerale, l’hai resa dolcissima. I cadaveri potevano solo restare maschili, parlando del fronte, a meno che ti spostassi un po’ e raccontassi di donne che morivano nei bombardamenti, per esempio. Questo avrebbe alterato un minimo la trama però, per cui capisco la necessità. Passando alla storica, ti sei scordata (non da sola ^^) di segnare nelle note le date precise, però… l’hai quasi fatto. La prima è il 1918 o il 1919 (mi pare di capire più quest’ultimo), mentre la seconda data, quella di questa drabble, dovrebbe essere il 45 a.c., anche se potrebbe essere un pochino successiva, ma sono sbavature. Usare il nome Calogero da cui trarre l’iniziale Lillo è accurato, così come le indicazioni sul periodo. La problematica diversa, la paura dell’Averno, mostra che l’uomo è profondamente differente vivendo in una cultura guerriera. La quarta ti è riuscita veramente inquietante, perché fa molta più paura veder un uomo “vero” essere un mostro desideroso della morte altrui che un personaggio fantasy. Non ha giustificazioni, non è il trauma, ma una natura malvagia: sono stata colpita. Il vampiro è stata la scelta giusta, credo sia l’unico mostro che poteva nascondersi in qualche modo in una trincea, prendendo i turni di notte. Il silenzio ora è quello delle vittime e il suo nel senso che non confesserà: bella variazione!
titoli: 4.90/5
Il titolo generale della raccolta ci introduce al tema comune a tutte le drabble e lo fa senza mentire. È drammatico, e non lascia molta speranza. (Sono un po’ perplessa dalla sottolineatura, che trovo graficamente più adatta alle storie comiche). Ognuno – lo stesso, insomma – dei personaggi ha perduto la propria voce, o perché soffocata, o perché è solo un grido, o perché c’è uno scellerato patto di silenzio. Il primo titoletto, in qualche modo, credo si leghi all’ultimo chiudendo un cerchio: infatti questo silenzio che sopravvive è quanto mai adatto alla drabble sul vampiro, che diventa così una specie di evoluzione di questo enunciato. Anche il terzo è molto eloquente, e mostra subito il suo gusto storico. Il secondo e il quarto forse risaltano di meno, ma sono sempre poetici e corrispondenti al contenuto, senza che vi si possano trovare veri difetti. Infatti Lilla ha paura di vedere qualcosa, e il ricordo della guerra può essere un piacere…
gradimento generale: 3/3
Inutile ribadire quanto la raccolta sia curata nei dettagli, piena di significato e scritta in modo armonioso. La sua drammaticità si respira in ogni riga, non lascia scampo al lettore. Decisamente hai fatto approdare questa storia in un porto sicuro… le quattro variazioni hanno seguito le richieste del bando a puntino, ma non freddamente. L’ambientazione in Italia che di solito trovo meno coinvolgente – ma questo non avrebbe pesato, perché la voce non è “i miei gusti”, ma una valutazione riassuntiva – è stata ideale, permettendoti il piccolo gioco col dialetto che ha funzionato veramente bene.
totale: 42.50/43


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Post: 5.641
Giudice*****
16/12/2021 18:24
 
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premi
I° posto: BelllaLuna
migliori titoli: Sibilla Cubana
miglior trama: Felinala
miglior personaggio principale: BessieB
miglior Stile: Milla4
miglior storica: BellaLuna
miglior mostro classico: Milla4


[Modificato da Setsy 16/12/2021 18:35]

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Post: 5.641
Giudice*****
16/12/2021 18:35
 
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riassunto
Riassunto per l’Amministrazione
Classifica
I° posto, BellaLuna con: I morti non parlano
II° posto, BessieB con: Italiani
II° posto, milla4 con: Le rose gemelle
III° posto, Felinala con: I segreti della nebbia
IV° posto, Sibilla Cubana con: Quanto grande e quanto lontano
V° posto, Swan con: La sofferta dichiarazione

premi e loro link
IBellaLuna: prima classificata+miglior storica Blood and Tears - Layla - vuoti castelli d'amore2/2
Sibilla Cubana: migliori titoliAlfabeto 1/1
Felinala: miglior trama Istantanee 1/1
BessieB: miglior personaggio principale 0/1 Coraline e la porta magica1/1
Milla4: miglior Stile + miglior mostro classico: Il buio è la nostra luce - Sangue malato2/2

[Modificato da Setsy 19/03/2022 15:51]

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16/12/2021 19:03
 
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Re: Quarto posto
Setsy, 16/12/2021 18:20:

Sibilla Cubana con: Quanto grande e quanto lontano
grammatica: 5/5

tutto perfetto
stile: 9/10
Questo stile è chiaro, in alcuni punti più ricercato. L’argomento trattato ti ha permesso di giocare sull’effetto malinconia e il senso di smarrimento che le persone provano osservando il cielo: tutto infatti rievoca aggettivi o nomi che si potrebbero applicare all’astronomia. Gli occhi “luminosi e vivi”, quelli che rimandano ai personaggi della mitologia greca, il sepolcro nero delle stelle… hai scelto parole evocative, che troneggiano sulle altre perché creano un mondo a parte, pieno di emozione. Parola dopo parola simpatizziamo con i personaggi e scopriamo – per me è una novità – questo microcosmo (specchio del macrocosmo come in ogni sistema che si rispetti) che era il mondo di queste ragazze, tanto sfruttate quanto entusiaste. Senza usare termini molto aulici hai reso l’idea di un anno abbastanza lontano, che traspare dalle lastre fotografiche, dalle tue note molto esaustive, dai termini precisi ma non pedanti della drabble storica, questa davvero lontana nel tempo. Il fuoco del tiaso è una metafora molto particolare, perché il fuoco è il simbolo della passione. Una piccola perplessità sulla frase citazionista “Be A Fine Girl” che poteva senza problemi comparire anche nella drabble quattro, in modo ironico. Stupendo invece l’uso che ne hai fatto nella quinta, aggiungendo le lettere delle “classi spettrali”. Mi è dispiaciuto non aver inserito anche i fantasmi nei mostri classici! Comunque, tutti i personaggi hanno un certo spessore umano, anche i cattivi che hai moderato molto; questo non era facile in così poche parole, anche perché molta dell’attenzione del lettore secondo me era catturata dalle descrizioni degli oggetti, delle costellazioni, da tanti piccoli dettagli. Ci vuole un tocco leggero per immettere tante nozioni tecniche, per quanto affascinanti, in storie così brevi senza che siano fredde spiegazioni prive d’anima. Uno stile fine, pur restando semplice nella sintassi e nella sua scorrevolezza. Infine, il leit-motiv del conteggio delle stelle è stato un bell’espediente per creare una ricorrenza, e gettare un ponte tra un mondo arcano e quello più… terra-terra del lavoro umano.
caratterizzazione di tutti personaggi: 9/10
Marceline è la tua deliziosa protagonista, una ragazza con un piede nella modernità e uno in un mondo più antico. Hai reso molto accuratamente il suo essere una pioniera dell’occupazione femminile, senza esagerare sembrando poco attendibile storicamente. Di lei risalta la voglia di dedicare la propria esistenza a qualcosa di grande e importante, unita a quella che sembra contentezza di far parte di un gruppo definito “harem”, di avere chiaramente un capo uomo che considera un mentore, forse una specie di benefattore per impiegare delle donne. Peccato che nella storica abbia perso il suo nome, che doveva restare lo stesso, (come da esempio) diventando Hediste; non posso però affermare che la personalità non sia stata gestita bene. La sua mente è brillante, tanto da conservare questa caratteristica anche nelle nebbie della drabble horror, ma ne parleremo poi. Martha è un ottimo comic relief, in tutte le situazioni. Fa da contraltare alla maggior serietà di Marceline, e funziona particolarmente al maschile e da “antipatica”, perché ha più impatto. Infatti non l’hai resa cattiva, confermando che è creata per essere divertente, di rottura. Anche lei vede un cambio di nome (Demotima) che non ha a che fare con quello originale. Bellissima la sua comparsa invisibile nella quinta drabble, come memoria del passato.
resa delle cinque tipologie di drabble: 7.60/10(2+1.90+1.20+1+1.50)
La prima drabble naturalmente va bene, e hai scelto uno scenario molto particolare, ho scoperto qualcosa che non sapevo. La tua Marceline è affascinante, capace, trascina molto il lettore ad interessarsi della sua vicenda. La frase “be a fine girl” dona alla storia quel gusto di poesia che si ottiene con un verso, anche se aveva tutt’altro significato! Il gender bender l’hai eseguito benissimo, ricordandoti di cambiare sesso a tutti e tre i personaggi. Questo naturalmente ha comportato che in un’epoca ancora non contemporanea, stranamente, ci fosse una donna a comandare un gruppo di giovani ricercatori, il che suona un pochino forzato. Però hai recuperato molto con l’acronimo che resta valido sostituendo guy a girl, e con Marcus che ha questo impeto maggiore scagliando le lastre, ma senza cambiare troppo. La terza, purtroppo, presenta vari problemi. Dei nomi differenti abbiamo già parlato, ma di più c’è un’incertezza riguardo le date. Ti sei scordata di scrivere l’anno esatto, come da indicazione del bando, (non da sola ^^) e laddove anche nelle quattro drabble uguali c’è un ventaglio di un trentennio, in questa c’è tutto un secolo, dal II al I a.c Di fatto non è successo nulla di grave, perché la differenza temporale c’è eccome, però devo tenere conto dell’imprecisione, anche trovando in sé la storia è davvero bella, perché nessun luogo può donare di più dell’antica Grecia a uno studio sulle stelle, e anche il linguaggio mi ha convinta. Anche nella quarta, purtroppo, c’è un errore piuttosto pesante; il bando chiedeva il bashing/reverse bashing di tutti i personaggi, mentre è solo Martha a cambiare. Lei l’hai gestita benissimo, la storia resta proporzionata, perché una criminale nel gruppo non l’avrebbero mantenuta… era un ottimo lavoro, ma Marceline è rimasta se stessa, senza dubbio, quindi questo passaggio lo hai realizzato per metà. L’ultima è splendida, non c’è altro modo di definirla, però anche qui ho un dubbio temporale. Se questo zombie è Marceline, ma ricorda Martha che deve essere deceduta da un po’, ci troviamo nello stesso anno della prima drabble? Mi pare impossibile; mi dispiace tanto, forse mi sono confusa io, ma non riesco a collocarla in un momento esatto. La tua rivisitazione dello zombie (classico) è estremamente romanticizzata, perché ha conservato le facoltà cognitive, la memoria – per quanto offuscata - anche una specie di “bontà”, non da l’idea che si nutra di cervelli umani, sembra più una creatura sofferente e tristissima… forse corrisponde più ad uno spettro, ed è questo a conferire alla drabble un’eleganza e raffinatezza enormi.
titoli: 5/5
Questi titoli formano un insieme fantastico! Già quello generale catapulta il lettore nel centro dell’argomento della storia, e suggerisce appieno l’idea di infinito, di immensità che rende la razza umana una cosina piccola e passeggera. Resta un po’ vago in modo interessante, come un discorso aperto. Ma sono i titoletti che trovo siano il gioiellino di questa raccolta. Uniti formano una frase perfettamente compiuta. Non era richiesto, non era vietato; ognuno poteva decidere cosa fare di questa voce, e molte idee mi sono davvero piaciute, ma essendo un unico documento questa suona come la più completa e omogenea. Le prime tre sono perfette – nella seconda scompare prudentemente il nome – nella terza c’è il senso dell’antichità. Il quarto titolo è più debole, ma si può dire obbligatorio per condurre il lettore all’ultimo, che spiega come il tempo si protrarrà in maniera innaturale anche per la creatura al di sotto della volta celeste. Bellissimo.
gradimento generale: 3/3
La raccolta ha un fascino etereo, visto l’argomento e il modo in cui è stato trattato. I personaggi possono dirsi storici, ma nel contempo sono senza dubbio tuoi originali; Pickering è solo citato e non è che potessi cambiare la realtà, quindi è perfetto così. Senza dubbio il lettore partecipa emotivamente… almeno io ho pensato di guardare da un cannocchiale a mia volta. Peccato per delle incertezze sulle richieste del bando che non hanno tolto nulla alla bellezza della scrittura, ma ti sono costate qualcosa. Non sottraggo però punti due volte per lo stesso errore, quindi come gradimento ti dico che la storia mi è piaciuta proprio così com’è.
totale: 38.60/43





Grazie mille, sono davvero felice che tu abbia apprezzato le mie drabble, nonostante il mezzo disastro con le ambientazioni temporali! XD Ho ottenuto un ottimo punteggio **
(Guarda, io non ho detto niente, ma sapevo che l'ambientazione greca era TROPPO variata, ma non avrei saputo come modificarla altrimenti! Ho anche valutato di cambiarla prima di inviarla, dato che mi mancava ancora molto tempo, ma alla fine ho desistito). Sì, mi rendo conto che non sia per nulla immediato, ma l'ultima è ambientata nello stesso anno delle altre tre "coeve": è horror lovecraftiano.

Dico solo una cosa che forse non era molto chiara :) le ragazze di Pickering non erano per nulla "sfruttate" come hai accennato tu, anzi in seguito l'osservatorio ha anche candidato alcune di loro per premi riguardanti l'astronomia e la matematica. Questo per dire che nella drabble "bashing" in realtà anche Marceline è variata, perché si lamenta di "contare per venticinque centesimi l'ora" e che non vuole vedere più fotografie del cielo. E con ciò non intendo che non fosse un lavoro migliorabile, anzi! Hai proprio ragione tu: avrei potuto usare la frase "Oh be a fine girl" in modo ironico, e ci sarebbe stata molto bene! *facepalm*. Questa era la prima volta che sentivo usare il termine "bashing", oltre che la prima volta che scrivevo drabble!

Le tue frasi di valutazione sono ottime, esaustive e precise, e fanno capire bene dove ti è piaciuto e cosa invece ritenevi fosse perfezionabile. Hai fatto un perfetto lavoro da giudice! ^^

Infine ti ringrazio per il premio speciale - ironicamente, sono sempre stata una frana coi titoli, e questa volta mi sono detta "voglio impegnarmi per far venire fuori qualcosa di figo"!
Se non ho letto male (come al mio solito, essendo orba - avrei dovuto chiamarmi "Sibilla Ciecata", altroché) ho come premio una recensione. Ora valuto quale storia proporti, anche se non conosco molto i tuoi gusti. Ne ho un'altra sull'astronomia che forse potrebbe andare bene- e questo contest mi ha fatto rendere conto che forse dovrei scrivere di più sull'argomento ^^
16/12/2021 19:09
 
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Ma sì, dai, eccotela ^^ Alfabeto
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Post: 5.641
Giudice*****
16/12/2021 19:23
 
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fantastico, Sibilla! guarda, le sviste capitano a turno a tutti XD non ti preoccupare! hai scritto proprio una bella storia,non conoscevo nulla di questi personaggi interessantissimi
il bashing è stato "poco cattivo" ma in realtà per il senso del racconto è stato fatto bene così: è solo una questione di punteggi da contest, dove si cercano i cavilli più piccoli per oridinare le storie.
l'horror di Lovecraft posso solo ammettere che mi vede ignorantissima - tranne... l'orrore di Denver? E' suo o sto peggiorando la mia situazione? ^-^
il premio va benssimo: posso lasciarti la valutazione come rec?
un bacio, grazie mille di aver partecipato, sono felice che la valutazione ti abbia soddisfatta😍

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16/12/2021 19:39
 
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Re:
Setsy, 16/12/2021 19:23:

fantastico, Sibilla! guarda, le sviste capitano a turno a tutti XD non ti preoccupare! hai scritto proprio una bella storia,non conoscevo nulla di questi personaggi interessantissimi
il bashing è stato "poco cattivo" ma in realtà per il senso del racconto è stato fatto bene così: è solo una questione di punteggi da contest, dove si cercano i cavilli più piccoli per oridinare le storie.
l'horror di Lovecraft posso solo ammettere che mi vede ignorantissima - tranne... l'orrore di Denver? E' suo o sto peggiorando la mia situazione? ^-^
il premio va benssimo: posso lasciarti la valutazione come rec?
un bacio, grazie mille di aver partecipato, sono felice che la valutazione ti abbia soddisfatta😍




L'Orrore di Dunwich ;) Ah, guarda, capisco benissimo, non ti dico quanto sarei puntigliosa io se dovessi mettermi a giudicare delle storie... meglio che faccia solo la partecipante! XD
Mi piacerebbe molto avere la valutazione come recensione, grazie mille ^^
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Post: 5.641
Giudice*****
16/12/2021 19:44
 
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L'Orrore di Dunwich ;


vado a vergognarmi e ti lascio la recensione 🤦
credo che ora Cthulhu mi aspetti...
ps ho controllato come si scrive XD XD XD

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16/12/2021 20:43
 
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Re: Terzo posto
Setsy, 16/12/2021 18:21:

Felinala con: I segreti della nebbia
grammatica: 4.30/5

la fretta e…. / una sera.. I puntini sono sempre tre
granchè - granché
artigli. zanne - qui andava una virgola, non un punto fermo
drabbòle – drabble
blender – bender
Garzie – grazie
Consegnando all’ultimo momento non avrai potuto rileggere, e alla fine sono sfuggiti errorini di poco conto, che hanno abbassato un po’ il punteggio
stile: 8.50/10
Questa è l’unica raccolta di genere fantasy che ho ricevuto, e che trovavo in teoria eccessivamente complesso e pieno di trabocchetti… invece ti sei giostrata bene non solo con questa difficoltà, ma con un protagonista animale neppure del tipo parlante. Una grossa scommessa, che hai portato a termine con mano sicura. C’è un andamento che definirei delicato, nella narrazione: l’atmosfera è sognante, irreale anche in tutte le componenti che invece sono concrete. Il sole è pallido, la creatura celestiale: prima appare come la cavalcatura di una principessa, poi decisamente cambia atteggiamento! Il modo di parlare del narratore è proprio di colui che legge una favola dei fratelli Grimm; tutto pare positivo ma nasconde dei risvolti sanguinari. Il registro è medio, la sintassi fluida e gradevole, che non si perde mai, ma resta coerente fino alla fine. Malgrado la semplicità della trama di base, c’è sempre stata una sorpresa, segno che hai affabulato il lettore. Il tocco più bello non è proprio stile, ma versatilità. Per questo non si sente la mancanza di parole sofisticate usate tanto per mostrare il proprio vocabolario. Il personaggio umano ha delle sfumature valide, in tutte le versioni, e del cavallo, bè, parleremo in “personaggi”, perché lui non ha detto nulla, ma neppure ha avuto pensieri che il narratore – quindi impersonale – potesse conoscere. (Però sorride ^^). Bella l’anafora “tardo imbrunire”, seguita da cinque diversi termini per indicare la nebbia; le ripetizioni in storie brevi suonano male. Nella drabble moderna, ho visto un piccolissimo inciampo per quello che riguarda una scelta lessicale. Lungi da me sperare di trovare imprecazioni volgari, ma visto che siamo tra il 2012 e il 2021, credo che un ragazzo difficilmente esclamerebbe: accidenti! (Purtroppo). I personaggi, a parte questo dettaglio, hanno una voce credibile, data da gesti, reazioni – che dicono molto di un carattere – pensieri. Hai saputo scrivere una storia estremamente divertente, malgrado la drammaticità, per il tono soave col quale hai raccontato di vari omicidi e amicizie discutibili…
caratterizzazione di tutti personaggi: 9/10
Abbiamo una coppia di protagonisti, sicuramente la più originale che ho visto nel contest, questo per merito del Kelpie, che è il primo di cui vorrei parlare. Non me lo sarei aspettato: aver rintracciato nella mitologia un cavallo bianco ma crudele è stato un bel colpo; il suo aspetto candido e fiabesco lo rende una creatura che tutti avvicinano senza paura, per pentirsene subito. Ovvio che ci sia la variazione nella quale muore, però lascia una specie di spettro che usa come parole la voce della tempesta, e questo dettaglio ha fatto sì che non diventasse qualcos’altro pur passando dalla parte della vittima, sei stata molto brava. Ho riso – in senso carino! – quando lui e il licantropo si scambiano il cenno di rispetto, perché negli horror classici parteggio per il mostro… sono stati davvero simpatici! Brendan, pur essendo nella versione base un “buono” mostra vera empatia per il cavalluccio ferito soprattutto nella sua versione femminile, dove secondo me guadagna; per il resto si può definire nella media come carattere, ma questo ti è servito a creare le quattro mutazioni avendo mano libera, per esempio quando guida dopo aver bevuto con gli amici. Non si direbbe: “non era da lui”.
resa delle cinque tipologie di drabble: 9.60/10(2+1.80+1.80+2+2)
La prima drabble mi ha stupita; era libera, quindi andava bene tutto, ma leggere di questo cavallo che tendeva un’imboscata era qualcosa che non avevo preventivato, anche se il titolo suggeriva qualche storia di fantasmi. Penso che essendo in genere l’Irlanda un Paese molto povero all’epoca, trovare un simile destriero sembrasse una gran fortuna. Sembrasse. La trasformazione di Brendan in Bree è buonissima; torna da una giornata di ricamo cantando, quindi è tradizionalmente femminile; anche il nome suona bene, ne hai scelto uno che non perde, nel cambiarlo. La cavalla – che comunque può andare – era meglio chiamarla giumenta, visto il registro piuttosto curato del testo. Qui sembra ancora più docile, hai modificato bene anche lei. Riguardo la drabble storica, non mi hai lasciato nelle note l’anno di ambientazione, ma risulta un difetto relativo, perché questo è forzatamente tra il 2012 e il 2021, e in realtà non cambia nulla. La macchina è un elemento senz’altro moderno, anche se esisteva già anche nel 1912 – per quanto non penso che la possedesse nessuno nella campagna irlandese – quindi si capisce anche a occhio che il periodo è cambiato, anche se non ci sono differenze di spicco tra le ambientazioni. La quarta mi ha colpita molto, perché non c’è nessuno che io odi di più dei cacciatori; la cattiveria maggiore che potevo leggere è proprio quella su un animale, quindi sono assolutamente partecipe e d’accordo che questa sia la via del Male. Il povero cavallo magari qui non era un Kelpie, altrimenti non sarebbe morto con un proiettile normale – penso – e non avresti fatto reverse bashing, quindi è doppiamente vittima. Sono contenta che alla fine per lo meno resti uno spirito vendicativo ad aleggiare, e spero che tornando a casa Brendan abbia un bell’incidente! L’ultima è ironica, è la mia preferita; il nostro licantropo sta giustamente facendo un giretto nella natura, affamato, ma quello che incontra è un essere maledetto come lui, e non si calpestano i piedi a vicenda, anzi, fanno un implicito patto. Mi piacerebbe leggere un seguito delle loro avventure insieme.
titoli: 5/5
Questi titoli sono davvero simpatici per come li hai orchestrati. Il primo va bene, è proprio super classico, può sembrare un’avventura di Sherlock Holmes. Promette qualche mistero – infatti c’è il sovrannaturale – ma nel contempo… giustamente non anticipa nulla con precisione. Ma sono i titoletti che mi piacciono: ognuno è come un gradino che porta al successivo. Il primo è molto lungo come elenco, se fossero stati tutti così non sarei rimasta convinta; invece quando ho visto che il secondo ha una parola di meno ho afferrato. Il gioco funziona ancora con il terzo, mantenendo “nebbia” come termine fondamentale. Mi dispiace un pochino che il quarto sia simile al terzo – anche se non avresti potuto sottrarre nulla – ma l’ultimo “sistema” tutto. Bellissimo il passaggio dal cacciatore della quarta drabble alla caccia della quinta, questa senza più misteri. Ognuno dei due personaggi sa cos’è l’altro, per il loro mondo quella è la normalità. Un’ottima idea.
gradimento generale: 3/3
Ci sono elementi che fanno definire questa raccolta del genere fiaba, più che fantasy. Gli animali magici sono tipici di questa narrazione, e in Irlanda miti, leggende e favole sono abbondanti. Si resta anche frustrati nel leggere di come il discutibile Kelpie non faccia sconti a nessuno, finché può; è un essere così bello che un po’ dispiace. Tutto ruota intorno alla particolarità di questo personaggio muto, quindi è stato un bell’azzardo da parte tua. La scrittura è gradevole e le richieste del bando sono tutte eseguite con precisione. In generale è la storia che ha riservato più colpi di scena; dopo la prima volta il gioco era scoperto, ma nella quarta e quinta drabble hai ancora tirato fuori un coniglio dal cilindro. Anzi, un cavallo!
totale: 39.40/43



Setsy! 🤩🤩
Lunga e bellissima valutazione anzitutto di cui ti ringrazio molto e che certamente vorrei avere anche sul sito come rece! 😄
Sono particolarmente soddisfatta sia per le belle parole spese, dei punteggi in generale e del terzo posto che non pensavo davvero 😄E per averti fatto leggere la sorpresa fantasy, perché sì, so di essere particolarmente pazza nel complicarmi la vita 🤦‍♀️😅🤣
Chiedo scusa a te e a me stessa per aver perso così tanto in grammatica🤦‍♀️ tipico mio temo, prima o poi imparerò a giocarmi meglio le tempistiche 😅😅ma considerando che questa storia nemmeno doveva nascere va più che bene così e ne sono molto soddisfatta.
Grazie di tutto cara e a presto! 😄😄
Nala

Il mio profilo: https://efpfanfic.net/viewuser.php?uid=245025
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Post: 5.641
Giudice*****
16/12/2021 21:04
 
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Nala, hai scritto una raccolta davvero sorprendente! ho amato Kelpie-chan - ma forse se lo chiamo così mi affoga in un bicchier d'acqua, temo!
gli errori di battitura sono piccoli mostri cattivi che si annidano ovunque... a vota anche leggendo 50 volte sfuggono!
presumo di poterti lasciare la valutazione come rec, e per il premio mi lasci un link?
grazie ancora di aver partecipato *____*

firma-maggio
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Post: 299
16/12/2021 21:42
 
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Setsy, 16/12/2021 21:04:

Nala, hai scritto una raccolta davvero sorprendente! ho amato Kelpie-chan - ma forse se lo chiamo così mi affoga in un bicchier d'acqua, temo!
gli errori di battitura sono piccoli mostri cattivi che si annidano ovunque... a vota anche leggendo 50 volte sfuggono!
presumo di poterti lasciare la valutazione come rec, e per il premio mi lasci un link?
grazie ancora di aver partecipato *____*

Eheheh, lontani dall'acqua lontani dalle pericolose orecchie del dolce e malefico cavalluccio bianco😜
Sono davvero contenta ti sia piaciuta☺️☺️ e grazie per la rece 😁 dove magari risponderò più in dettaglio a tutto...
Giusto, nella foga avevo quasi scordato di leggere del premio 😱🙈😄 e del fatto che cercavi suggerimenti.... 🤔🤔
Ma sì, ti lascio questa, non so se sia il tuo genere ma assomiglia un po' al tuo contest quindi mi sembrava adatta😄 sentiti libera in caso di scegliere altro comunque, ho alcune cosine corte e originali.....

efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3882576&i=1

P. S. Ne approfitto anche per complimentarmi con tutte le altre partecipanti, perché avete fatto tutte dei bellissimi lavori e vi ho lette tutte molto volentieri 😊

Il mio profilo: https://efpfanfic.net/viewuser.php?uid=245025
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Post: 528
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16/12/2021 22:59
 
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Cara Setsy,
grazie mille per questa splendida valutazione! Non mi aspettavo di arrivare prima, perchè come ti avevo scritto nel momento dell'iscrizione, le drabble non sono affatto il mio pane quotidiano! XD
Ho lavorato con il cuore a questa raccolta, anche perchè la sua sfida mi affascinava tantissimo, e sono contenta che questo mio impegno ti sia arrivato, che tu abbia apprezzato sia l'uso del dialetto, che la mia ambientazione storica, alla quale tenevo molto perché la storia romana (seppur complicatissima) è una delle mie preferite, così come il periodo fra le due guerre mondiali.
Ho apprezzato tantissimo i tuoi complimenti sullo Stile (hai notato il dettaglio del sempresempresempre e maimaimai *WWWW*) e sull'uso del lessico. Per quanto riguarda la caratterizzazione del personaggio, concordo con te sul fatto che a fare più paura alle volte, non sono i mostri (perchè loro hanno "la scusa" per fare cose mostruose) ma le persone che invece scelgono di esserlo. Lilla, Lilla... ci avevo pensato anche io alle donne come "vittime dei bombardamenti" ma, come hai ben notato, avrebbe un po' cambiato la trama e quindi ho deciso di farla rimanere così.
Per quanto riguarda invece la grammatica, l'uso di "no" invece di "non" aveva per me un senso stilistico, ma capisco che a livello grammaticale non risulti affatto corretto! XD
Gradirei davvero ricevere questa Valutazione anche come Recensione alla storia, grazie! ♥
Per quanto riguarda invece i due premi: la prima storia che ti lascio è di The Originals, Prima stagione (tranquilla, Klaus non c'è, ahahahaha! XD): Blood and tears
La seconda su cui mi piacerebbe conoscere il tuo parere è Layla - Vuoti Castelli d'Amore, che appartiene al fandom di Nana (che se non ricordo male dovresti conoscere, ma se così non fosse dimmelo e cambierò senza problemi la mia scelta).

Un grande abbraccio Setsy e grazie ancora per il tuo lavoro! ♥
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Post: 5.641
Giudice*****
17/12/2021 10:43
 
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grazie a te per aver partecipato con questa bellissima raccolta, sia in senso stilistico che come contenuto (le drabbe le sai scrivere, eh! XD)
e capisco il fatto delle donne; a parte tutto me ne sono accorta alla terza lettura, quindi in effetti cambiare sesso ai feriti di guerra era poco sensato, come vedi ha influito pochissimo, perchè sono comparse non parlanti
le storie sono apprezzate, Nana la conosco perfettamente *-*
passo subito a lasciarti la valutazione e spero a presto!

firma-maggio
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Post: 2.265
Giudice*****
18/12/2021 10:44
 
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Re: Secondo posto pari merito
Setsy, 16/12/2021 18:22:

Milla4 con: Le rose gemelle
grammatica: 4.90/5

Normale drabble: suona un po’ male, sarebbe stato meglio – visto che sono note -, se l’ordine fosse stato “Drabble normale”, come per le altre voci
sviste per le quali non sottraggo punteggio
trascinava per: spazio in più
gli ricordavano che: lo stesso
stile: 10/10
Trovo che lo stile di questa raccolta sia molto convincente, perché mantiene una certa fluidità malgrado lo stacco tra le epoche storiche davvero importante. Le quattro drabble ambientate nel 1953 sono narrate con un linguaggio che evidenzia bene sia i sentimenti che le descrizioni esterne. La storia ha un tono poetico, delicato, dovuto senz’altro anche alla trama, dove i personaggi si muovono in punta di piedi – per diversi motivi – e tutto è immerso in una cornice elegante ma soffocante. I merletti, il servizio per la colazione, senza dubbio di valore, sembrano già un corredo funebre. Anche le rose, seppur ricamate e non vere, pare che sprigionino un profumo insieme suadente e di decomposizione. Il linguaggio è indovinato, con particolari come “la Bella” con la maiuscola reverenziale (che di norma si usa in pochi casi) che qui diventa un vero e proprio appellativo, particolarmente naturale nella drabble nel 1556. Qui hai scritto anche “Creatore”, che per l’epoca va bene. L’arcaicità è quanto mai adatta, anzi necessaria; e in realtà non sei stata pomposa. La sintassi è buona, curata e scorrevole, e hai dato il meglio in queste descrizioni “casalinghe”. La curtain-fic a me è sempre piaciuta, ti costringe a basare molto sui piccoli dettagli, le sfumature. L’intera casa potrebbe sembrare una di quelle classiche per bambole d’altri tempi, ma a suo interno ci sono decadimento e inganno, e sofferenza. Molto adatta la scelta del vampiro, che si muove su un fondale che gli appartiene profondamente. Anche nella drabble horror hai usato termini mai pesanti o truci, malgrado la scena mostrata; si può quasi dire che sia lo stesso gruppo semantico di parole delle altre, ma spostato su un registro più crudo. Tirando le somme, la storia è abbastanza omogenea, interessante, e hai fatto bene a mantenere la scelta del narratore che non è interrotto dai dialoghi in qualche drabble, mentre magari in altre no. Hai reso l’idea della stessa scena ripetuta più volte.
caratterizzazione di tutti personaggi: 10/10
Qui abbiamo tre protagonisti, tra i quali spicca senza dubbio Corinna. Il bello è che – ovviamente tenendo conto dei necessari cambiamenti – sembra la vittima, ma in realtà ha la situazione in pugno. Quando accetta l’amante del marito lo fa perché le fa pietà, o con una specie di indifferenza dovuta alle usanze dell’epoca e quando è cattiva, bè, dà il suo meglio. Spietata e tenebrosa, quel suo essere annunciata da un ricamo di rose la rende la tipica protagonista di una storia gotica. La trovo la più riuscita del gruppo e in effetti ha più spazio. Richard ha i tratti dell’uomo che pretende tutto, con diverse scuse o modalità. Non ha una bella personalità, e dipende in realtà dalla cura delle sue donne. In un’occasione gli va molto male, ma se l’è cercata. -_- Leonore è sempre un oggetto, in pratica: della passione, della vendetta, poco più di una bambola bellissima da tenere in una teca, solo che si tratta di un letto. Il suo non esprimere mai nulla è stata un’ottima scelta, le ha dato una connotazione moto precisa. Il nome, per altro, fa molto Poe col poemetto “Lenore”, che ha solo una lettera diversa e sembra così citazionista, una cosa che apprezzo molto.
resa delle cinque tipologie di drabble: 8.90/10(2+1+1.90+2+2)
Gli anni ’50 – che sono graziosamente in testa alla protagonista – mi sembrano un periodo adatto alla tua storia. Sono anni “reazionari” dopo il femminismo del periodo della guerra, con le donne lavoratrici; infatti Corinna conduce la vita che ci aspetta da lei, come fa il marito. È una situazione estrema, ma non impossibile specie pensando che lui è malato. Fa rabbia, ma ci sta. Nella seconda drabble, purtroppo c’è un disguido con i nomi (non l’hai fatto solo tu^^). Mi spiego: i personaggi sono stati cambiati correttamente, cioè abbiamo un marito che sale per andare nella stanza della moglie malata, che giace col suo amante. Il punto è che i nomi sono gli stessi, quindi resta il dubbio che abbiano cambiato ruolo, non sesso. Lui poteva essere Cary (ad esempio) e lei Dina (da Riccardina, lo so, è orrendo!) e Leonore/Leo, mentre il nome è scomparso. Peccato, perché l’adattamento psicologico è molto riuscito. Qui c’è un piccolo errore di forma, ma da poco: la bashing doveva essere la quarta, non la terza drabble, ma sono sconnesse quindi è una sciocchezza. Comunque questa mi piace immensamente; è crudele ma giusta, sai com’è. Corinna ha proprio abbandonato la sua remissività, altro che pietà e comprensione. È passata ai rimedi estremi… Richard ha dovuto pentirsi del proprio egoismo e infedeltà, e lo credo che non abbia niente da dire! Leonore resta neutrale, perché non si è mai capito se è una donna cattiva o una costretta a prostituirsi, per esempio, quindi va benissimo non farla essere una vittima buonissima, perché non sei mai stata esplicita. L’ultima è proprio bella, barocca e decadente. I vampiri che muovono al riparo dal sole nelle mura domestiche e banchettano con una vittima giovane e sensuale sono “alla Dracula”, proprio classici. Presumo che nel bicchiere ci sia il sangue della coppia di sposi, che sarà fatto bere a Leonore; va bene essere morti viventi, ma un po’ di normalità, che diamine… è un’ottima trovata per mantenere un senso al fatto di usare una cosa mondana come una stoviglia quando si può bere dalla vena.
titoli: 4.50/5
Il titolo generale mi piace moltissimo, è romantico ma si intuisce che non lo sarà in modo allegro. Sembra quello di un thriller anni ’50, infatti, qual è il tempo dell’azione. I primi due titoletti in realtà hanno una caratteristica che secondo me non funziona troppo bene; portano lo stesso sostantivo, “abnegazione” che però sparisce da quel punto in poi. L’impressione è che prima volessi usarlo in tutte le cinque drabble, ma poi tu ci abbia ripensato, oppure sarebbe una ripetizione… Bello invece il quarto, bellissimi il terzo e il quinto. I tempi sono davvero irreali, visti da lettori moderni così distanti; il narratore presume che appaiano usanze e sentimenti ormai per noi inafferrabili. Terzo e quinto – che teoricamente sono consecutivi – possiedono un’ironia nerissima. I lacci del peccato non sono piaceri, ma le corde di un rapimento, e peggio, alla fine la Bella Leonore sarà vittima di due vampiri e chissà se morirà o verrà trasformata!
gradimento generale: 3/3
La tua raccolta è inglese in modo intrinseco, non c’è che dire. Vediamo la calma fredda e asettica della moglie, almeno in apparenza, immaginiamo il tipico arredamento tradizionale, abbiamo un trio di nomi che fa escludere subito di trovarsi negli USA, anche se non avessi nominato Londra. Anche il finale è molto “horror vittoriano”, quello che ha fondato il genere per come lo conosciamo oggi. C’è una sensualità malata nella storia, per cui Leonore sembra già una morta vivente, un po’ Biancaneve nella teca. Tutto è molto scenografico e attrae senza dubbio il lettore ad andar avanti.
totale: 41.30/43






Ciao! Ma grazie! Il contest mi aveva colpito subito, ho voluto provare a giocare sui dettagli, ne ho approfittato per provare qualcosa fuori dalla mia comfort zone, purtroppo ho toppato con il cambio di sesso/ruolo, non avevo proprio capito! Se devo essere sincera, la mia preferita è quella Horror classico, ha una vena diverso rispetto alle altre, meno terrena. Leonore non ha una definizione perché dipende da chi la guarda, lei è soltanto Bella per tutti. Mi sono divertita molto a giocare con lo stile e le varie sfide
Grazie ancora!
Se ti va, vorrei avere dei pareri su queste due storie

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