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Matteo 27:53,54

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04/01/2024 14:49
 
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Re: Re: Re:
Angelo Serafino53, 04/01/2024 09:42:



Pintus

Enoc è un personaggio vissuto prima del diluvio

chi crede al suo libro deve spiegare come ha fatto a oltrepassare quella catastrofe

a me risulta che il libro di Enoc è del 1° o 2°secolo AC

non è improbabile che alcune fonti trasmesse oralmente dal passato siano stati comuni sia allo scrittore di Giuda che al libro apocrifo e pseudepigrafo

per quanto riguarda il paradiso sappiamo cosa significa

sappiamo pure che oltre a quello edenico c'è quello spirituale, è il contesto biblico che lo decide.



Buongiorno Angelo Serafino53, quello che conta è sapere che tale letteratura intertestamentaria era considerata ispirata nell'ambiente in cui sono stati scritti i libri inclusi nel canone biblico. In un articolo ( Per una lettura giudaica degli scritti neotestamentari di P. Stefani) della Rivista Biblica trimestrale ( Gennaio-Marzo 2013, pagine 9-10) della Edb si legge che "Secondo un approccio esegetico risulta ovvio che, quando apparvero i testi destinati in seguito a confluire nel Nuovo Testamento, non esisteva alcun corpus di scritti denominato Antico Testamento. Vi erano solo le Scritture d’Israele, non ancora del tutto stabilite nel loro definitivo assetto canonico; accanto a esse vi erano altri scritti considerati allora ugualmente autorevoli ma in seguito non recepiti nel canone della Bibbia cristiana. Ciò vale tanto per i testi in lingua ebraica quanto per quelli scritti in greco. Specie in riferimento alla Bibbia greca sembra di poter affermare che la Chiesa abbia ricevuto un corpus di Scritture sacre, che, all’interno del giudaismo, erano sulla strada per diventare canoniche senza essere giunte ancora alla meta".
04/01/2024 15:01
 
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Caro M71, ammesso e non concesso che ci sia la possibilità di armonizzare Luca 23:43 con Marco e Matteo, non vedo nessuna vostra risposta alle "osservazioni superficiali" di Luciano, che poi tanto superficiali non mi sembrano.
04/01/2024 15:56
 
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Re: Re: Re: Re:
Pintus (E2hQ231229), 04/01/2024 14:49:



Buongiorno Angelo Serafino53, quello che conta è sapere che tale letteratura intertestamentaria era considerata ispirata nell'ambiente in cui sono stati scritti i libri inclusi nel canone biblico. In un articolo ( Per una lettura giudaica degli scritti neotestamentari di P. Stefani) della Rivista Biblica trimestrale ( Gennaio-Marzo 2013, pagine 9-10) della Edb si legge che "Secondo un approccio esegetico risulta ovvio che, quando apparvero i testi destinati in seguito a confluire nel Nuovo Testamento, non esisteva alcun corpus di scritti denominato Antico Testamento. Vi erano solo le Scritture d’Israele, non ancora del tutto stabilite nel loro definitivo assetto canonico; accanto a esse vi erano altri scritti considerati allora ugualmente autorevoli ma in seguito non recepiti nel canone della Bibbia cristiana. Ciò vale tanto per i testi in lingua ebraica quanto per quelli scritti in greco. Specie in riferimento alla Bibbia greca sembra di poter affermare che la Chiesa abbia ricevuto un corpus di Scritture sacre, che, all’interno del giudaismo, erano sulla strada per diventare canoniche senza essere giunte ancora alla meta".




caro Pintus

non dice niente di nuovo, si sa che gli apocrifi esistevano già in alcune copie della LXX



Giuseppe Flavio, storico ebreo del I secolo, dà atto solo del riconoscimento di quei libri (del canone ebraico) considerati sacri: “Non possediamo miriadi di libri incoerenti, in conflitto tra loro. I nostri libri, quelli giustamente riconosciuti, sono solo ventidue [l’equivalente dei 39 libri delle Scritture Ebraiche secondo la suddivisione attuale], e contengono la storia di tutti i tempi”. Poi si mostra chiaramente consapevole dell’esistenza dei libri apocrifi e della loro esclusione dal canone ebraico, aggiungendo: “Dal tempo di Artaserse fino al nostro è stata scritta una storia completa, ma non è stata ritenuta dello stesso valore dei documenti precedenti, perché manca l’esatta successione dei profeti”. — Contro Apione, I, 38, 41 (8).



Infatti il concilio ebraico di Jamnia (verso il 90 E.V.) escluse categoricamente tali scritti dal canone ebraico.


peccato che nella rivista trimestrale nelle sue 44 pagine non ne parla


ciao
[Modificato da Angelo Serafino53 04/01/2024 16:05]
04/01/2024 16:03
 
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Re:
Pintus (E2hQ231229), 1/4/2024 3:01 PM:

Caro M71, ammesso e non concesso che ci sia la possibilità di armonizzare Luca 23:43 con Marco e Matteo, non vedo nessuna vostra risposta alle "osservazioni superficiali" di Luciano, che poi tanto superficiali non mi sembrano.


Caro Pintus
Intendevo che avevamo risposto alla questione Lc 23:43 in molti altri thread.
Ad ogni modo Luciano rispondeva ad un'affermazione di Felix, quindi sarà lui, se vuole, a controbattere.

Laddove leggo:
Luciano_69:

Per me la spiegazione è semplice; si tratta di una delle tante contraddizioni presenti nei testi biblici.


si tratta della solita obiezione trita e ritrita che ormai è lo slogan dei suoi messaggi. Mai nessuna prova a sostegno, nessun ragionamento probante. Solo una conclusione preconcetta.
Dammi un solo motivo per il quale dovrei perdere tempo a ripetere(-gli) sempre le stesse cose.

Luciano_59:

Luca, per sua stessa dichiarazione, non è diretto testimone della vita di Gesù, e scrive su informazioni reperite. La testimonianza di Matteo e Marco è un pò diversa, ma sostanziale:


Luciano mette a confronto Lu 23:43 con Mt 27:44 e Mr 15:32 per evidenziare una delle "tante contraddizioni".
Non vedo nessuna contraddizione: nè Matteo nè Marco escludono il fatto che dopo le offese uno dei due abbia smesso di denigrare Gesù e abbia cambiato atteggiamento.
Infatti sia Mt che Mr continuano con la descrizione degli eventi dalla sesta ora in poi (Mt 27:45; Mr 15:33), mentre Lc 23:40-43 si sofferma sul dialoghi intercorsi tra i malfattori e tra loro e Gesù, aggiungendo dettagli importanti occorsi prima degli eventi della sesta ora (Lc 23:44).
04/01/2024 16:12
 
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a Luciano bisognerebbe spiegare cosa significa la parola contraddizione


conoscendo Luciano se i racconti corrispondevano in tutti e 4 i vangeli starebbe qui a dire che hanno fatto copia e incolla

che uno ha copiato dall'altro mettendosi d'accordo tra di loro


questa è un'apparente contraddizione

*** w92 15/7 p. 6 La Bibbia si contraddice? ***
Di che colore era il mantello che Gesù indossava il giorno in cui morì?
Secondo Marco (15:17) e Giovanni (19:2), i soldati fecero indossare a Gesù un mantello di porpora. Matteo (27:28) parla invece di “un manto scarlatto”, dando risalto al rosso. Poiché porpora può indicare qualunque colore che includa sia il rosso che il blu, Marco e Giovanni concordano sul fatto che il colore del mantello aveva una tonalità di rosso. I riflessi e lo sfondo possono aver conferito al mantello sfumature diverse, e gli evangelisti menzionano il colore che li colpì di più o che era rimasto più impresso a coloro dai quali ricevettero le informazioni. La lieve differenza rivela l’individualità degli scrittori e dimostra che non si erano messi d’accordo sulla versione da dare.
[Modificato da Angelo Serafino53 04/01/2024 16:20]
04/01/2024 21:00
 
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Re: Re: Re: Re:
Luciano_59, 02/01/2024 17:44:


Ma io non sto parteggiando per la versione con la virgola prima,
oppure con la virgola dopo. Non sto dicendo che la virgola vada
inserita prima della parola "oggi".
Ho voluto rispondere a una affermazione "perentoria" di Felix,
che sostiene, con sicurezza, che:

NO lo puoi leggere SOLO con la punteggiatura DOPO OGGI

Io non sarei così categorico: perchè, se da una parte la virgola
messa dopo, armonizza con altri scritti della Bibbia, dall'altra
crea contrasti con la dottrina insegnata, per la quale il ladrone
non può essere con Gesù.




Beh io farei una ricerca sulla sequenza grammaticale fossi in te e poi ne puoi parlare
05/01/2024 01:23
 
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Re: Re:
M71, 04/01/2024 16:03:


Non vedo nessuna contraddizione: nè Matteo nè Marco escludono il fatto che dopo le offese uno dei due abbia smesso di denigrare Gesù e abbia cambiato atteggiamento.


Ma questa è una tua supposizione: mentre il testo biblico è nero
su bianco. Se hai la pretesa di dimostrare la verità con le ipotesi,
...beh, allora puoi far dire alla Bibbia quello che vuoi.


Infatti sia Mt che Mr continuano con la descrizione degli eventi dalla sesta ora in poi (Mt 27:45; Mr 15:33), mentre Lc 23:40-43 si sofferma sul dialoghi intercorsi tra i malfattori e tra loro e Gesù, aggiungendo dettagli importanti occorsi prima degli eventi della sesta ora (Lc 23:44).


Ma nell'atteggiamento dei ladroni non si tratta di una "aggiunta di
dettagli". Sono due situazioni palesemente opposte. Hai voglia a
provare ad armonizzare con ipotesi e deduzioni.
Nella dottrina insegnata c'è il concetto dei testi ispirati divinamente:
dovresti chiederti per quale motivo Dio abbia ispirato lo scrittore
di Matteo/Marco e Luca a descrivere la stessa situazione, con due
affermazioni in contrasto tra loro, sapendo che ciò avrebbe creato
una palese incongruenza.

Ciao.

============================================================

Per Angelo Serafino.


a Luciano bisognerebbe spiegare cosa significa la parola contraddizione

...
I riflessi e lo sfondo possono aver conferito al mantello sfumature diverse


Questa è una ipotesi di chi ha scritto l'articolo.


...
e gli evangelisti menzionano il colore che li colpì di più o che era rimasto più impresso a coloro dai quali ricevettero le informazioni.


Anche questa è una affermazione, che è diretta conseguenza
dell'ipotesi precedente.
Anche tu, come M71, usi ipotesi e deduzioni come fossero verità.

Ciao.

=============================================================

Per jwfelix.


Beh io farei una ricerca sulla sequenza grammaticale fossi in te e poi ne puoi parlare


Non so se lo hai capito, ma io non obiettato sulla sintassi.

Ciao.
05/01/2024 07:48
 
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Luciano_59:

Ma questa è una tua supposizione: mentre il testo biblico è nero
su bianco. Se hai la pretesa di dimostrare la verità con le ipotesi,
...beh, allora puoi far dire alla Bibbia quello che vuoi.


Caro Luciano,
posso dire esattamente la stessa cosa della TUA supposizione: basi le tue certezze sulle parole non dette da Marco e Matteo; fai anche tu quello che vuoi col testo biblico.
Quindi?

Luciano_59:

Ma nell'atteggiamento dei ladroni non si tratta di una "aggiunta di
dettagli". Sono due situazioni palesemente opposte. Hai voglia a
provare ad armonizzare con ipotesi e deduzioni.


Non sono situazioni opposte, sono situazioni diverse.
Ripeto, basi la tua debole convinzione sulle parole non dette da alcuni evangelisti nel loro resoconto: ti rendi conto che c'è un lasso temporale negli eventi che precedono la sesta ora, che alcuni decidono di inserire nel proprio racconto e altri no?
Nessuno di noi era presente a quella esecuzione e dobbiamo ricostruire l'accaduto sulla base dei racconti che abbiamo a disposizione. Racconti nei quali non c'è nessun conflitto, né apparente né sostanziale.

Luciano_59 :

Nella dottrina insegnata c'è il concetto dei testi ispirati divinamente:
dovresti chiederti per quale motivo Dio abbia ispirato lo scrittore
di Matteo/Marco e Luca a descrivere la stessa situazione, con due
affermazioni in contrasto tra loro, sapendo che ciò avrebbe creato
una palese incongruenza.


Me lo chiederei se i racconti fossero in contraddizione, ma non è questo il caso.
Non c'è nessuna incongruenza negli eventi riportati perché sono perfettamente armonizzabili nello stesso contesto. Diverso sarebbe stato il discorso se un evangelista avesse scritto che Cristo è morto e un'altro no.
Ecco, quando scoverai una incongruenza come questa, ne riparliamo.

Buona giornata.
05/01/2024 08:26
 
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Re:
Pintus (E2hQ231229), 04.01.2024 14:49:



Buongiorno Angelo Serafino53, quello che conta è sapere che tale letteratura intertestamentaria era considerata ispirata nell'ambiente in cui sono stati scritti i libri inclusi nel canone biblico. In un articolo ( Per una lettura giudaica degli scritti neotestamentari di P. Stefani) della Rivista Biblica trimestrale ( Gennaio-Marzo 2013, pagine 9-10) della Edb si legge che "Secondo un approccio esegetico risulta ovvio che, quando apparvero i testi destinati in seguito a confluire nel Nuovo Testamento, non esisteva alcun corpus di scritti denominato Antico Testamento. Vi erano solo le Scritture d’Israele, non ancora del tutto stabilite nel loro definitivo assetto canonico; accanto a esse vi erano altri scritti considerati allora ugualmente autorevoli ma in seguito non recepiti nel canone della Bibbia cristiana. Ciò vale tanto per i testi in lingua ebraica quanto per quelli scritti in greco. Specie in riferimento alla Bibbia greca sembra di poter affermare che la Chiesa abbia ricevuto un corpus di Scritture sacre, che, all’interno del giudaismo, erano sulla strada per diventare canoniche senza essere giunte ancora alla meta".



Caro Pintus,
le tue mi sembrano affermazioni un po' discutibili.
Infatti, se da una parte è certo e normale che fino alla definizione del canone c'erano solo delle consuetudini, d'altra parte mi sembra un po' temerario affermare che all'epoca della stesura dei primissimi scritti del NT gli ebrei non sapessero affatto quali erano i loro scritti ispirati.

Piuttosto che dire che "la chiesa abbia ricevuto un corpus di Scritture sacre" direi che "la Chiesa si è appropriata di un corpus di Scritture sacre", sovrapponendo la propria lettura dei testi a quella ebraica.

Simon

Simon
05/01/2024 09:45
 
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Re:
M71, 05/01/2024 07:48:

Luciano_59:

Ma questa è una tua supposizione: mentre il testo biblico è nero
su bianco. Se hai la pretesa di dimostrare la verità con le ipotesi,
...beh, allora puoi far dire alla Bibbia quello che vuoi.


Caro Luciano,
posso dire esattamente la stessa cosa della TUA supposizione: basi le tue certezze sulle parole non dette da Marco e Matteo; fai anche tu quello che vuoi col testo biblico.
Quindi?

Luciano_59:

Ma nell'atteggiamento dei ladroni non si tratta di una "aggiunta di
dettagli". Sono due situazioni palesemente opposte. Hai voglia a
provare ad armonizzare con ipotesi e deduzioni.


Non sono situazioni opposte, sono situazioni diverse.
Ripeto, basi la tua debole convinzione sulle parole non dette da alcuni evangelisti nel loro resoconto: ti rendi conto che c'è un lasso temporale negli eventi che precedono la sesta ora, che alcuni decidono di inserire nel proprio racconto e altri no?
Nessuno di noi era presente a quella esecuzione e dobbiamo ricostruire l'accaduto sulla base dei racconti che abbiamo a disposizione. Racconti nei quali non c'è nessun conflitto, né apparente né sostanziale.

Luciano_59 :

Nella dottrina insegnata c'è il concetto dei testi ispirati divinamente:
dovresti chiederti per quale motivo Dio abbia ispirato lo scrittore
di Matteo/Marco e Luca a descrivere la stessa situazione, con due
affermazioni in contrasto tra loro, sapendo che ciò avrebbe creato
una palese incongruenza.


Me lo chiederei se i racconti fossero in contraddizione, ma non è questo il caso.
Non c'è nessuna incongruenza negli eventi riportati perché sono perfettamente armonizzabili nello stesso contesto. Diverso sarebbe stato il discorso se un evangelista avesse scritto che Cristo è morto e un'altro no.
Ecco, quando scoverai una incongruenza come questa, ne riparliamo.

Buona giornata.



Se gli storici si fossero basati sulle cose non dette, non avremmo più dei fatti accaduti.
Per voi è normale, basta portare l'acqua al vostro mulino.

Però nessuno si ricorda che minimo 3 su 4 evangelisti non era presente all'accaduto. Non hanno visto quello che è successo, quindi non lo hanno dimenticato, le loro fonti gli hanno raccontato ciò che hanno scritto.
05/01/2024 10:35
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 05/01/2024 08:26:



Caro Pintus,
le tue mi sembrano affermazioni un po' discutibili.
Infatti, se da una parte è certo e normale che fino alla definizione del canone c'erano solo delle consuetudini, d'altra parte mi sembra un po' temerario affermare che all'epoca della stesura dei primissimi scritti del NT gli ebrei non sapessero affatto quali erano i loro scritti ispirati.

Piuttosto che dire che "la chiesa abbia ricevuto un corpus di Scritture sacre" direi che "la Chiesa si è appropriata di un corpus di Scritture sacre", sovrapponendo la propria lettura dei testi a quella ebraica.

Simon

Simon



È vero quello che dici, ma se non fosse stato così, tu su quale libro avresti studiato?
Questa domanda te la sei posta?
Sarebbero esistiti i testimoni di Geova? Sarebbe esistita la cristianità?
05/01/2024 10:41
 
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Re: Re:
Joseph, 05.01.2024 09:45:



Se gli storici si fossero basati sulle cose non dette, non avremmo più dei fatti accaduti.
Per voi è normale, basta portare l'acqua al vostro mulino.

Però nessuno si ricorda che minimo 3 su 4 evangelisti non era presente all'accaduto. Non hanno visto quello che è successo, quindi non lo hanno dimenticato, le loro fonti gli hanno raccontato ciò che hanno scritto.



Caro Joseph,
perché tu non porti acqua al tuo mulino?
Quanti storici di oggi erano presenti ai fatti che ci raccontano?

Simon
05/01/2024 11:03
 
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Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 05/01/2024 10:41:



Caro Joseph,
perché tu non porti acqua al tuo mulino?
Quanti storici di oggi erano presenti ai fatti che ci raccontano?

Simon



No gli storici si limitano a ciò che è scritto. Non si inventano niente, e non presumono niente.
05/01/2024 12:31
 
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a Luciano bisognerebbe spiegare cosa significa la parola contraddizione


I riflessi e lo sfondo possono aver conferito al mantello sfumature diverse
Questa è una ipotesi di chi ha scritto l'articolo.



Per Angelo Serafino.
e gli evangelisti menzionano il colore che li colpì di più o che era rimasto più impresso a coloro dai quali ricevettero le informazioni.
Anche questa è una affermazione, che è diretta conseguenza
dell'ipotesi precedente.
Anche tu, come M71, usi ipotesi e deduzioni come fossero verità.



Ciao

luciano


Ma che ipotesi ed Egitto dici ,
lo vedi che non capisci cosa è una contraddizione?

se un evangelista diceva scarlatto e l'altro diceva bianco questa è una contraddizione ,

ma qui parliamo di tonalità del rosso, osservato e scritto da diversi testimoni oculari, il che contrariamente a quello che pensi rende il racconto veritiero.

Con questo modo di fare la critica tu non saresti sicuro nemmeno su chi fosse tuo padre.

Ti faccio una domanda

Quando alzò gli occhi e vide che si stava avvicinando una gran folla, Gesù domandò a Filippo: “Dove potremo comprare del pane per dare da mangiare a questa gente?(Giovanni 6:5)


Perchè Gesù domandò proprio a Filippo di comprare il pane?

ciao
[Modificato da Angelo Serafino53 05/01/2024 12:33]
05/01/2024 13:13
 
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Re:
Angelo Serafino53, 05/01/2024 12:31:





a Luciano bisognerebbe spiegare cosa significa la parola contraddizione


I riflessi e lo sfondo possono aver conferito al mantello sfumature diverse
Questa è una ipotesi di chi ha scritto l'articolo.



Per Angelo Serafino.
e gli evangelisti menzionano il colore che li colpì di più o che era rimasto più impresso a coloro dai quali ricevettero le informazioni.
Anche questa è una affermazione, che è diretta conseguenza
dell'ipotesi precedente.
Anche tu, come M71, usi ipotesi e deduzioni come fossero verità.



Ciao

luciano


Ma che ipotesi ed Egitto dici ,
lo vedi che non capisci cosa è una contraddizione?

se un evangelista diceva scarlatto e l'altro diceva bianco questa è una contraddizione ,

ma qui parliamo di tonalità del rosso, osservato e scritto da diversi testimoni oculari, il che contrariamente a quello che pensi rende il racconto veritiero.

Con questo modo di fare la critica tu non saresti sicuro nemmeno su chi fosse tuo padre.

Ti faccio una domanda

Quando alzò gli occhi e vide che si stava avvicinando una gran folla, Gesù domandò a Filippo: “Dove potremo comprare del pane per dare da mangiare a questa gente?(Giovanni 6:5)


Perchè Gesù domandò proprio a Filippo di comprare il pane?

ciao




Chi sarebbero i testimoni oculari?
05/01/2024 13:36
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 05/01/2024 08:26:



Caro Pintus,
le tue mi sembrano affermazioni un po' discutibili.
Infatti, se da una parte è certo e normale che fino alla definizione del canone c'erano solo delle consuetudini, d'altra parte mi sembra un po' temerario affermare che all'epoca della stesura dei primissimi scritti del NT gli ebrei non sapessero affatto quali erano i loro scritti ispirati.

Piuttosto che dire che "la chiesa abbia ricevuto un corpus di Scritture sacre" direi che "la Chiesa si è appropriata di un corpus di Scritture sacre", sovrapponendo la propria lettura dei testi a quella ebraica.

Simon

Simon


Caro Simon Le Bon, ho postato questa citazione per evidenzia l'importanza che alcuni testi giudaici avevano in quell'ambiente. Se ti viene difficile accettarlo leggi Giuda 14-15 che lo conferma.

L'eccellente teologo Hans Kung scrisse: " al tempo di Gesù possedeva ampiamente [ parla del libro etiopico di Hennoch] la stessa autorità della sacra Scrittura". Citazione tratta dal libro " Vita eterna?", p. 175.

Anche lui sapeva bene l'importanza attribuita a questo genere di letteratura.

[Modificato da Pintus 05/01/2024 13:37]
05/01/2024 16:12
 
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Joseph, 05/01/2024 13:13:




Chi sarebbero i testimoni oculari?




Pintus


(Matteo 27:27, 28)  Allora i soldati del governatore portarono Gesù nel palazzo del governatore e radunarono attorno a lui l’intera truppa. 28 Lo spogliarono e gli misero addosso un manto scarlatto...


quindi fu nei dintorni del "palazzo del governatore" che gli fecero indossare il manto color scarlatto

questo era un luogo pubblico e poteva esserci chiunque


(Giovanni 18:28-32)  Dopodiché dalla casa di Caiàfa portarono Gesù al palazzo del governatore — era mattina presto — ma non entrarono nel palazzo per non contaminarsi e poter quindi mangiare la Pasqua. 29 Perciò Pilato venne fuori e chiese loro: “Di cosa accusate quest’uomo?” 30 Gli risposero: “Se quest’uomo non fosse un criminale, non te lo avremmo consegnato”. 31 Pilato disse loro: “Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra legge”. I giudei replicarono: “Non ci è consentito uccidere nessuno”. 32 Ciò accadde perché si adempisse quello che Gesù aveva detto riguardo alla morte di cui doveva morire.

(Giovanni 19:5-7) ...Dopodiché Gesù uscì, con la corona di spine e il mantello color porpora. E Pilato disse loro: “Ecco l’uomo!” 6 Tuttavia, quando lo videro, i capi sacerdoti e le guardie gridarono: “Al palo! Al palo!” Pilato disse loro: “Prendetelo e mettetelo voi al palo, perché io non trovo nessuna colpa in lui”. 7 I giudei gli risposero: “Noi abbiamo una legge, e secondo questa legge deve morire perché si è definito figlio di Dio”.

quindi Gesù con il manto apparve davanti al pubblico ed erano tutti testimoni oculari

Luca disse questo sui testimoni oculari

(Luca 1:1-4) ...Dal momento che in molti si sono accinti a compilare un resoconto dei fatti di cui noi siamo pienamente convinti, 2 così come ce li hanno tramandati coloro che dall’inizio sono stati testimoni oculari e servitori del messaggio, 3 ho deciso anch’io, avendo fatto accurate ricerche su ogni cosa a partire dalle origini, di metterteli per iscritto in ordine logico, illustre Teòfilo, 4 così che tu possa renderti conto fino in fondo di quanto sono certe le cose che ti sono state insegnate a voce...

05/01/2024 16:18
 
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Re:
M71, 05/01/2024 07:48:


posso dire esattamente la stessa cosa della TUA supposizione: basi le tue certezze sulle parole non dette da Marco e Matteo; fai anche tu quello che vuoi col testo biblico.


No, ti sbagli: io non ho supposto nulla; non ho certezze, (...come
dimostri di avere tu). Non ho basato nulla su parole non dette,
...semplicemente perchè, se non sono dette, ...non esistono.
Io ho usato, a differenza tua, solo ciò che è scritto, per farti notare
la contraddizione. Tutto il resto sono solo interpretazioni.


Nessuno di noi era presente a quella esecuzione e dobbiamo ricostruire l'accaduto sulla base dei racconti che abbiamo a disposizione. Racconti nei quali non c'è nessun conflitto, né apparente né sostanziale.


Ma non puoi ricostruire l'accaduto forzando i racconti, che puoi solo
leggere, solo perchè sei convinto che i due racconti devono essere
per forza in armonia. ...E' un metodo di procedere sbagliato: tu hai
già definito il risultato finale, e in funzione del risultato, adatti i valori.


Non c'è nessuna incongruenza negli eventi riportati perché sono perfettamente armonizzabili nello stesso contesto.


Come fai a dire questo? Uno dei narratori ti dice che entrambe i
ladroni insultano Gesù, e l'altro invece ti dice che uno dei due prega
Gesù. Ora, tralasciando le interpretazioni personali, non puoi negare
che quanto scritto sia incongruente.
...Poi, se vuoi rendere in armonia i due passi, a tutti i costi, ti puoi
anche inventare un repentino cambio di atteggiamento di uno dei
ladroni di Matteo/Marco, ma sicuramente la tua interpretazione non
è convalidata dal testo biblico.

Ciao.

==============================================================

Per Angelo Serafino.


Perchè Gesù domandò proprio a Filippo di comprare il pane?


Non lo so.

Ciao.
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Perchè Gesù domandò proprio a Filippo di comprare il pane?


Per Angelo Serafino.

Non lo so.

Ciao.


Luciano

Il Vangelo di Giovanni parla di un’occasione in cui una grande folla si raccolse per sentire insegnare Gesù. Secondo la descrizione, quando Gesù osservò la folla, “disse a Filippo: ‘Dove compreremo dei pani perché questi mangino?’” (Giovanni 6:5) Di tutti i discepoli presenti, perché Gesù chiese proprio a Filippo dove potevano comprare del pane? Lo scrittore non lo dice. Nella descrizione parallela, però, Luca riferisce che l’episodio si verificò vicino a Betsaida, città sulla riva settentrionale del Mar di Galilea, e precedentemente nel Vangelo di Giovanni si legge che “Filippo era di Betsaida”. (Giovanni 1:44; Luca 9:10) È dunque logico che Gesù lo chiedesse a uno che abitava nelle vicinanze. L’armonia fra i particolari è notevole, ma chiaramente involontaria.


altra domanda

In alcuni casi l’omissione di certi particolari contribuisce solo alla credibilità dello scrittore biblico. Per esempio, lo scrittore di 1 Re parla di una grave siccità in Israele. Era così grave che il re non riusciva a trovare acqua e erba sufficienti per tenere in vita i suoi cavalli e i suoi muli. (1 Re 17:7; 18:5) Eppure poco più avanti dice che il profeta Elia ordinò che gli venisse portata sul monte Carmelo abbastanza acqua (da usare in relazione a un sacrificio) per riempire un fosso tutto intorno a un’area di forse 1.000 metri quadrati. (1 Re 18:33-35)
Nel bel mezzo della siccità, da dove veniva tutta quell’acqua?

ciao






[Modificato da Angelo Serafino53 05/01/2024 16:55]
05/01/2024 17:04
 
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Re: Re: Re:
Pintus (E2hQ231229), 05/01/2024 13:36:


Caro Simon Le Bon, ho postato questa citazione per evidenzia l'importanza che alcuni testi giudaici avevano in quell'ambiente. Se ti viene difficile accettarlo leggi Giuda 14-15 che lo conferma.

L'eccellente teologo Hans Kung scrisse: " al tempo di Gesù possedeva ampiamente [ parla del libro etiopico di Hennoch] la stessa autorità della sacra Scrittura". Citazione tratta dal libro " Vita eterna?", p. 175.

Anche lui sapeva bene l'importanza attribuita a questo genere di letteratura.





Pintus

i libri apocrifi si escludono da soli, basta leggerli

ecco il libro di Enoc per chi vuole leggerlo come ho fatto io

archive.org/details/ITILLIBRODIENOCH/page/1/mode/2up

ciao
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