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Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Difendere INSIEME LA CROCE, il Crocefisso nostro SEGNO di Vittoria

Ultimo Aggiornamento: 16/02/2016 17:50
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04/11/2009 23:54
 
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Stefano Porfirio da FB
Nel colmo di qualche grave afflizione prendete in mano il CROCIFISSO, fatevi fare una predica da Lui.. Che predica sentirete!

FONDATE SEMPRE la vostra MEDITAZIONE sopra i misteri della PASSIONE di Gesù, non la lasciate mai: attendetevi ogni giorno, vedrete miracoli della misericordia di Dio. Perché ...è il mezzo necessario per confortare e fortificare lo spirito. Perché... è la via più sicura ed il mezzo più efficace per farsi santi; è la via regia. Perché ... è la SCUOLA DIVINA ove s'impara l'altissima scienza della santità, quella santità che è la VERA SANTITA, la più sicura e la più preziosa: è qui che hanno imparato i santi. In questa scuola divina potremo imparare: a essere umili di cuore, - amanti del proprio disprezzo, - amanti del patire, - a essere dolci e mansueti - pieghevoli e obbedienti, - a essere uomini di grande orazione. ­

Qui l'anima amante si inabissa tutta in quell'immenso mare d'infinita carità che rinnova lo spirito e la rende vera delizia della Sposo celeste. Perché... in questa scuola... non c'è inganno! Chi se l'intende col CROCIFISSO non piglia errore. Perché... è un balsamo cosi prezioso e di tanta virtù che addolcisce ogni travaglio, medica ogni pena. Tutte le cose vi saranno dolci. E' miele, latte e fuoco per l'anima amante Si pacificherà presto il vostro cuore. Perché... è la fonte per compatire Gesù. Perché.. è la porta che conduce all'intima unione con Dio, alla più sublime contemplazione.

Il cuore vi fa ali di fuoco per volare a Dio. L'anima vi succhia la dolcezza ineffabile del Santo AMORE, arrivando poi a bere l'AMORE DIVINO a fiumi, a mari ..mari. ..di fuoco!

Un Dio flagellato! Un Dio crocifisso. .. un Dio morto! Chi?... Per chi?... Ci basta a tenerci in meditazione un'eternità.

Un po' di forza per tornare in campo aperto e predicare il mio Gesù Crocifisso, morto per noi peccatori sopra la Croce e così, se fosse possibile, attaccare il fuoco a tutto il mondo!

Non perdete di vista la PASSIONE di Gesù, portate le pene dello Sposo divino come vasetto di mirra sull'altare del vostro cuore.

E lasciate che questo prezioso desiderio vi inzuppi tutti e vi penetri sino nella midolla delle ossa, gusterete quanto siano dolci i frutti di quest'albero di vita: la CROCE.

Vi prego quanto so e posso: approfittatevi di quella scienza divina che Gesù da maestro sovrano vi insegna nella scuola della sua SS. PASSIONE. In mezzo alle occupazioni è necessario confortare e fortificare lo spirito ai piedi del CROCIFISSO nella meditazione delle sue santissime pene.

(Da i pensieri di S. Brigida)

                         crocifisso


Contro la sentenza del Parlamento Europeo, riportiamo il Crocefisso sugli Altari, nelle nostre case, anche al collo, MA NON COME MONILE, QUANTO PIUTTOSTO QUALE SEGNO DELLA NOSTRA IDENTITA'..... Il Crocefisso, non la croce vuota attenzione.... E' GIOIA e così va testimoniato da noi aiutando a far comprendere alle persone che Egli non è contro nessuno, Egli è solo CONTRO IL MALE....

Può dunque davvero essere un segno di intolleranza per chi non crede? O non è piuttosto una guerra CONTRO COLUI che combatte contro i mali dell'Uomo come l'aborto, il divorzio, l'uso spropositato della genetica...contro la legalizzazione delle coppie dello stesso sesso ecc? Ma Gesù, il Crocefisso nemico di ogni male, NON è contro l'Uomo debole e peccatore.... Egli combatte GLI ATTI MALVAGI...NON LE PERSONE... O con me o contro di me, dice Gesù....ebbene, cominciamo a scegliere da che parte stare con tutto ciò che questo comporta....




 
Gabbianella1., 04/11/2009 16.56:

Sapete cosa penso?Qta notizia nn vien per nuocere...adesso mi aspetto che i cristiani facciano sentire la loro voce....chissa' adesso ci sveglieremo tutti.Anche quelli un po' anestesizzati.... Caro Gesù,noi ti porteremo sempre nel cuore e nn avremo paura di mostrare la tua Croce.Amen.





Speriamo Gabbianella....intanto leggiamo qui e guardiamo la vignetta che uscirà domani sull'O.R.

La sentenza della Corte di Strasburgo

Il crocifisso, i giudici
e Natalia Ginzburg



di Giuseppe Fiorentino e Francesco M. Valiante

Tra tutti i simboli quotidianamente percepiti dai giovani, la sentenza emessa ieri dalla Corte di Strasburgo - che proibisce l'esposizione del crocifisso dalle aule scolastiche italiane perché sarebbe contraria al diritto dei genitori di educare i figli in linea con le loro convinzioni e al diritto dei bambini alla libertà di religione - ha colpito quello che più rappresenta una grande tradizione, non solo religiosa, del Continente europeo.

"Il crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. È l'immagine della rivoluzione cristiana che ha sparso per il mondo l'idea dell'eguaglianza tra gli uomini fino allora assente". A scrivere queste parole, il 22 marzo 1988, era Natalia Ginzburg sulle pagine de "l'Unità", il quotidiano fondato da Antonio Gramsci, allora organo del Partito comunista italiano.

Le parole della scrittrice, a oltre vent'anni di distanza, esprimono un sentimento ancora ampiamente condiviso in Italia. Ne sono dimostrazione le tante reazioni seguite al pronunciamento della Corte europea. Mentre il Governo italiano ha annunciato di aver presentato ricorso contro la sentenza, il mondo politico ha evidenziato quasi unanimemente la mancanza di buon senso insita nel provvedimento, ribadendo come la laicità delle istituzioni sia un valore ben diverso dalla negazione del ruolo del cristianesimo.

"Stupore e rammarico" sono stati espressi in particolare dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, il gesuita Federico Lombardi, in una severa dichiarazione trasmessa dalla Radio Vaticana e dal Tg1.

"È grave - ha affermato - voler emarginare dal mondo educativo un segno fondamentale dell'importanza dei valori religiosi nella storia e nella cultura italiana". E ha continuato:  "Stupisce poi che una Corte europea intervenga pesantemente in una materia molto profondamente legata all'identità storica, culturale e spirituale del popolo italiano. Non è per questa via che si viene attratti ad amare e condividere di più l'idea europea, che come cattolici italiani abbiamo fortemente sostenuto fin dalle sue origini". Di "visione parziale e ideologica" ha parlato la Conferenza episcopale italiana, sottolineando che nella decisione della Corte "risulta ignorato o trascurato il molteplice significato del crocifisso, che non è solo simbolo religioso ma anche segno culturale".

Va ricordato che in Italia il Consiglio di Stato nel 2006 aveva già ritenuto legittime le norme che prevedono l'esposizione del crocifisso nelle scuole, affermando che questo non assume valore discriminatorio per i non credenti perché rappresenta "valori civilmente rilevanti e, segnatamente, quei valori che soggiacciono e ispirano il nostro ordine costituzionale".

In effetti la sentenza della Corte di Strasburgo, con l'intento di voler tutelare i diritti dell'uomo, finisce per mettere in discussione le radici sulle quali quegli stessi diritti si fondano, disconoscendo l'importanza del ruolo della religione - e in particolare del cristianesimo - nella costruzione dell'identità europea e nell'affermazione della centralità dell'uomo nella società. Sotto altro profilo, la decisione dei giudici di Strasburgo sembra ispirata a un'idea di laicità dello Stato che porta a emarginare il contributo della religione alla vita pubblica.

Si potrebbe così prefigurare un futuro non tanto lontano fatto di ambienti pubblici privi di qualunque riferimento religioso e culturale nel timore di offendere l'altrui sensibilità. In realtà, non è nella negazione, bensì nell'accoglienza e nel rispetto delle diverse identità che si difende l'idea di laicità dello Stato e si favorisce l'integrazione tra le varie culture. "Il crocifisso rappresenta tutti" - spiegava Natalia Ginzburg - perché "prima di Cristo nessuno aveva mai detto che gli uomini sono uguali e fratelli tutti, ricchi e poveri, credenti e non credenti,  ebrei  e  non  ebrei  e  neri  e bianchi".


(©L'Osservatore Romano - 5 novembre 2009)


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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