È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Benedetto XVI: SILENZIO E CONTEMPLAZIONE

Ultimo Aggiornamento: 19/08/2011 11:21
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
20/01/2011 23:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Omelia di padre Konrad zu Loewenstein * sul valore del Silenzio

"Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, e la notte giungeva a metà del suo corso, la Tua Parola onnipotente è scesa dal Cielo dal Tuo trono regale".

Questa frase iniziale della santa Messa di oggi, suggerisce che tutto il creato facesse silenzio per riverenza alla Venuta del Suo Creatore e Re, facesse silenzio per riceverLo come piccolo Bambino, come Luce nelle tenebre, e come Parola che tutto il creato aveva tanto desiderio di sentire.

E anche le persone di questo fanno silenzio davanti al mistero insondabile della Sua nascita; nessuno parla in questa scena di pace presentata agli occhi del nostro spirito; Maria e Giuseppe e l'Infante giacente nella Mangiatoia (non parla la Sua dolce Madre, non parla il Suo padre putativo), non parlano i Pastori; e quando più tardi arrivano i tre Magi, non parlano neanche loro ma cadono in ginocchio e Lo adorano offrendoGli i loro doni, mentre "la Sua Madre conservava tutte queste cose e le meditava".

Noi dobbiamo imparare il s i l e n z i o dalla Santa Famiglia o, in altre parole prese dal Deuteronomio: conoscere il tempo di parlare e il tempo di tacere.

Ciò comporta con se tre vantaggi.

Il primo è che il silenzio limita le occasioni di peccato: bisogna essere consapevoli del pericolo di peccare nelle nostre parole. Pensiamo quanti sono i peccati con la lingua: la bestemmia, la menzogna, l'inganno, la superbia, la malizia, l'impazienza, la critica distruttiva. O davanti a una persona o dietro alle sue spalle (quando distruggo anche la sua reputazione e do l'occasione di peccato a colui che mi ascolta), la seduzione, le parole impure, consigliare il peccato, assecondare il peccato altrui, eccetera....
Quando riflettiamo su questi peccati vediamo la necessità urgente di moderare e temperare la nostra lingua, di meglio tacere.
Se riusciremmo in questo (e ciò faremo colla grazia di Dio), avanzeremo molto sulla strada della perfezione, san Girolamo dice che colui che non pecca colla lingua è uomo perfetto.

Il secondo vantaggio del silenzio e che col silenzio evitiamo le parole inutili.
La Sacra Scrittura ci insegna che in molte parole non manca la colpa, e il Dottore della Chiesa sant'Alfonso ci insegna che discorsi lunghi sono sempre inutili.
Una sana ricreazione (anche con allegria) è una cosa bella e utile, ma la moderazione è necessaria anche qui.
Lo stesso vale per il silenzio interno, cioè per i nostri pensieri. Bisogna evitare pensieri inutili.
Cosa pensiamo quando camminiamo nella strada, per esempio? Meditiamo un'offesa (vera o immaginata) che abbiamo sofferta? Una cosa buona che abbiamo fatto, forse? Figuriamoci progetti fantastici per il futuro! Tutto questo non serve a nulla! Meglio è tenere il silenzio nella mente e alzare il nostro cuore a Dio.

Questo è difatti il terzo vantaggio del silenzio, ossia, che ci permette di lasciare le cose di questo mondo e alzare il cuore a Dio.
Non è facile questo nel mondo moderno, caratterizzato dal chiasso e dalla musica moderna che celebra incessantemente e dappertutto la natura caduta e i valori del mondo, come l'incessante amore dei sensi e le loro idolatrie.
Ma quando mortifichiamo la nostra lingua  ed immaginazione e ci ritiriamo dai discorsi e pensieri cattivi, o inutili, ci sentiamo arrivare alla presenza di Dio, che secondo un autore spirituale, è indistinguibile dal silenzio.

L'ideale verso il quale camminiamo così è vivere nel silenzio interno, nella presenza di Dio. Così il nostro cuore sarà come la terra silenziosa alla nascita di Gesù Cristo +, come la Santa Famiglia silenziosa nella stalla di Betlemme per accogliere la Parola di Dio. San Giovanni della Croce scrive: Il Padre pronunciò una Parola, che fu Suo Figlio, e sempre la ripete in un eterno silenzio, perciò in silenzio essa deve essere ascoltata dall'anima.

In questa maniera possiamo finalmente anche noi, accogliere e sentire la Parola di Dio.


*

Il patriarcato di Venezia ha nominato don Konrad zu Loewenstein, sacerdote della Fssp, cappellano per i fedeli che seguono la liturgia secondo il rito romano antico.
Per questo ringraziamo S.E.R il cardinale patriarca Angelo Scola. La nomina del cappellano ha seguito la promulgazione del
Motu proprio “Summorum Pontificum”, con il quale Benedetto XVI nel 2007 ha reso pù semplice la celebrazione dell’antica Messa in latino.

Don Konrad celebra Messa a Venezia a San Simon Pìcolo (di fronte la stazione santa Lucia), confessa e tiene lezioni di dottrina cattolica.

La Fraternità Sacerdotale San Pietro (Fssp) è una società di Vita Apostolica di Diritto Pontificio. Sono sacerdoti che non prendono i voti ma che lavorano insieme per una missione che ha due obiettivi: la formazione e santificazione dei sacerdoti sulla liturgia tradizionale del Rito Romano; assegnazione dei sacerdoti al servizio della Chiesa.

La Fraternità fu fondata il 18 luglio 1988 presso l’Abbazia di Hauterive (Svizzera). Poco tempo dopo la fondazione della Fratemità e su richiesta del Cardinale Ratzinger, il Vescovo Joseph Stimpfle di Augsburg, Gennania, concesse alla Fraternità una casa in Wigratzbad, un santuario di Maria in Baviera dove tutt'oggi risiede il Seminario Europeo della Fraternità.

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:45. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com