A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Le Suore Domenicane di Madre Antonia Lalia

Ultimo Aggiornamento: 07/06/2015 09:59
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
06/12/2008 09:41
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota









Preghiera per l'Unità, composta dalla "Serva di Dio", nell'anno 1900.

O mio Gesù Crocifisso, con quel preziosissimo Sangue, grondante dal Tuo Capo, tutto trafitto dalle pungentissime spine, fa che tutti coloro che si considerano Cristiani ascoltino con più attenzione la Tua Divina Parola e si attui al più presto la comunione tra di loro, affinchè tutti, illuminati dalla stessa Carità formino un solo Ovile sotto un solo Pastore .

(Si preghi un Gloria al Padre, al Figlio, ed allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre, nei secoli dei secoli, Amen!)

O mio Gesù Crocifisso, agonizzante sul legno della Santa Croce, fa che in virtù dei Tuoi estremi dolori ed agonie mortali, presto cessi lo scandalo della divisione nel Tuo gregge.

(Gloria al Padre....)

O mio Gesù Crocifisso, sull'espiatrice ara della Croce, dove con cruda lancia fu aperto il Tuo costato e trafitto il Tuo Cuore Divino, rompi con l'onnipossente virtù del tuo braccio, i ceppi che tengono schiavi delle divisioni.

(Gloria al Padre...)

O mio Buon Gesù, donaci la Grazia di essere artefici della cessazione delle divisioni nella Tua santa Chiesa. A tale scopo noi ci immoliamo dentro l'ardente Amore del Tuo Divin Cuore, con la certezza che la Tua misericordia ci esaudirà.

(Gloria al Padre...)

O Maria, Madre del Verbo Divino, intercedi presso l'Altissimo per la riunione delle Chiese. Te lo domandiamo per quel tuo Cuore di mamma, trafitto dalla spada del dolore sotto i piedi dell'insaguinata Croce. Impetraci il sincero ravvedimento del cuore nostro, affinchè la santa Madre Chiesa si prodighi per la stessa Fede nella santa Unità. A Te ricorriamo certi che non smetterai d'implorare per noi il Divin Figlio e la SS.ma Trinità, che della grande schiera di figli, ate ha donato la santa maternità.

(Padre Nostro che sei nei cieli...)



PRESENTAZIONE:

Pur nel rispetto delle proprie diversità:

Questo sito è fiduciosamente legato alla Chiesa Cattolica di Roma, al Primato del S.Padre successore di Pietro ed è fedele al Suo Magistero, e desidera restare fedele al carisma del S.P.Domenico di Guzman, Fondatore dell'Ordine dei Predicatori "O.P." meglio conosciuti come "Domenicani"

"Ignotis etim prodesse memento"

"Ricordati di far del bene anche agli sconosciuti"

Il sito è dedicato a Gesù,

amico,fratello e Signore;

alla sua mamma, Maria,

madre nostra!


_________________
"Quanto degna sei d'Amore, o Divina volontà"
(Madre Antonia Lalia)
OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
06/12/2008 09:43
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota












_________________
"Quanto degna sei d'Amore, o Divina volontà"
(Madre Antonia Lalia)
OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
06/12/2008 09:44
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota



Cara Madre Lalia,

mi permetto di scriverLe in questo forum pur sapendo che Ella arrossirà per quella modestia che Le è stata tanto congeniale su questa terra. So che conosce tutto di me per appartenere, ora, alla Sanctorum Communio e vorrei che Lei usasse questa sua conoscenza per aiutarmi a correggere quei miei difetti che non sono né piccoli né pochi. Lei mi dirà che è nuova nell'ambiente dei Santi e che è appena agli inizi della carriera: per questo (con consumata astuzia) Le chiedo di sfruttare le energie della santità incipiente per meglio aiutare noi poveri pellegrini in terra.

Pensandoci bene, sarebbe giusto convogliare le sue intercessioni su problemi ben più importanti dei miei difetti coi quali, tutto sommato, convivo serenamente da tanto tempo. Per quelli c'è tempo: tanti Suoi colleghi Santi ci stanno lavorando da anni con scarsi risultati.
Mi cosidererà ardimentoso, impertinente, forse, ed anche antiecumenico nel non ricorrere direttamente a Dio per le mie richiesta...

Forse lo sono, e anche se a qualche fratello cristiano si drizzeranno i capelli sulla testa, io, nondimeno, mi farò con Lei insistente, come la vedova importuna, come il centurione, come mille sconosciuti personaggi del vangelo che, per arrivare al Rabbì, non esitavano a scocciare i dodici che lo attorniavano.
Io, allora, mi permetto di seccare Lei affinché Ella secchi (essendo a Lui più vicina di me) il Signore.

Vorrebbe essere tanto gentile da dirGli che quaggiù, pur pregando, non riusciamo a veder pace nella Sua terra natale? Forse abbiamo poca fede, mi dirà, ed io non posso darLe torto. Tuttavia, la fede senza le opere "mortua est" e la prego, con sottigliezza tomista, di voler considerare questa mia preghiera come una piccola "preghiera in azione", sia pure scambiando la tastiera per un campo da arare o, più semplicemente, come un oggetto che, sicuramente, so usare più di una zappa.

Ecco cara Madre Lalia: consideri pure questo computer come la mia personale zappa elettronica. Ma la prego, mentre io apro il solco, Lei (con qualche espediente da apprendista santo), porti il Signore a vedere quel solco aperto, insista (se mai ce ne fosse bisogno) con Sua Madre e lasci che possa far leva sul Suo cuore.
Gli dica che una sua lacrima caduta in terra in questo momento può far germinare la pace; Gli dica che il Suo Vicario (e nostro dolce babbo...) è stanco e deve pensare un po' alla sua salute; Gli dica quello che vuole, ma Lo costringa a gettare una lacrima benedetta su questa terra tormentata.

Gli dica che noi, Suoi figli, siamo disposti a fare la danza della pioggia per la sua misericordia e, badi bene, anche a diventare migliori di quello che siamo.

Gli dica tutto questo e, se può, non faccia il mio nome...
Non tanto per modestia, quanto perché oramai si sarà scocciato di sentirmi chiedere le stesse cose.
Consideri, cara Madre, che domani riprenderò le mie lezioni di teologia che, unite al lavoro che svolgo, non mi consentiranno lo stesso tempo che ho avuto in queste vacanze di Pasqua, per intervenire.

Voglia gradire l'offerta delle mie ore di studio per presentarle a Colui dal quale m'attendo una lacrima: una sola, purché cada sul tormento dei suoi conterranei dell'ora attuale.
Di più non posso promettere, dal momento che ogni cosa che possiedo (tre in tutto), comunque Gli appartengono.
Ora, gentile Madre, mi accomiato da Lei lasciandola ambasciatrice di pace per la pace.

Spero abbia gradito questa mia e che intervenga come ci si aspetta da una futura santa: essere la leva della misericordia di Dio.
La saluto con affetto,

Suo dev.mo A.

PS: come d'accordo, non faccia il mio nome: non si sa mai cosa il Signore possa volere in cambio....
Aspetto, con fede, quello che Lui vorrà: noi ci abbiamo provato...

***********

La Tomba posta nell'Aula del Capitolo a san Sisto Vecchio -Roma- che raccoglie le spoglie venerabili di Madre Lalia, visitata da molte persone come dimostra il Libro delle firme.



Per chi riceve "grazie" o avesse intenzione di approfondire questa conoscenza, contatti le Suore Domenicane Missionarie di San Sisto Vecchio, Via Druso 2 -00184 Roma-

_________________
"Quanto degna sei d'Amore, o Divina volontà"
(Madre Antonia Lalia)
OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
06/12/2008 09:45
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

MAROTTA DI FANO........(pesaro)

La Catechesi è l' attività più importante che deve svolgere la Parrocchia insieme all' amministrazione dei Sacramenti. L' annuncio della fede è un compito che riguarda tutto il popolo di Dio, per questo tutti dobbiamo essere catechisti, in famiglia, nel lavoro, nelle attività ricreative eccetera.

Un momento importante è la catechesi ai ragazzi che ha la necessità di avere catechisti che si dedichino a questo servizio cosi delicato e fondamentale per la formazione cristiana della futura generazione. Anche la nostra Parrocchia ha il gruppo dei catechisti purtroppo sempre insufficienti in rapporto alla necessità.

Speriamo che in futuro i nostri cristiani sentano sempre più la loro vocazione missionaria e che quindi il numero dei catechisti aumenti di numero e soprattutto di qualità, per questo da quest' anno un sabato al mese non si faranno i tradizionali incontri catechistici coi bambini, ma un incontro formativo per i catechisti non solo della nostra parrocchia ma anche delle Parrocchie di San Costanzo, Torrette di Fano e Metaurilia.

Nella foto Suor Maria Enrichetta delle Suore Domenicane Missionarie di San Sisto Vecchio che operano nella Parrocchia:



Nella nostra Parrocchia da tanti anni sono presenti le Suore Dominicane Missionarie di S. Sisto. Diversi anni fà erano impegnate sia nella scuola materna sia nella scuola elementare. Ora il loro principale impegno è la scuola materna, dove i bambini trovano un ambiente idoneo, a norma con le ultime leggi di sicurezza, con ambienti ampi e ben tenuti.Durante il mese di luglio offrono il loro servizio per accudire quei bambini i cui genitori sono impegnati nel lavoro. Ovviamente le suore danno anche il loro valido aiuto alla Parrocchia impegnandosi nella Catechesi in preparazione ai Sacramenti e mettendosi al servizio nelle celebrazioni Liturgiche rendendo cosi', sia con il suono sia con il canto, più decorose e solenni le nostre celebrazioni. Chi desiderasse mandare i bambini alla scuola materna delle suore si può rivolgere al seguente indirizzo:

Suore Dominicane

Via D. Chiesa

61035 Marotta di Fano

Tel. 0721/96566

E-Mail

Solamente gli utenti registrati possono vedere link su questo forum!
Registrati oppure Autenticati su questo forum.


_________________
"Quanto degna sei d'Amore, o Divina volontà"
(Madre Antonia Lalia)
OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
06/12/2008 09:47
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

L'attuale denominazione "Casa Famiglia S. Lucia" ha sostituito il vecchio termine "Orfanotrofio" che, legato alla realtà sociale del dopoguerra, ha svolto una funzione determinante nel cercare di dare una soluzione alle difficoltà economiche e assistenziali presenti in tale periodo.

La struttura è stata gestita, sin dall'inizio della sua costituzione, dalle Suore Domenicane di S. Sisto, ed attualmente è presieduta dalla Priora:
Sr. Maria Dorotea

 




Il complesso edilizio, che da sempre ospita la "Casa", è stato oggetto di importanti interventi strutturali successivi ai danni prodotti dal terremoto del settembre 1997. Nell'occasione sono stati anche attuati miglioramenti importanti per permettere ai giovani ospiti un migliore svolgersi delle varie funzioni quotidiane (dormitori, mensa, sale ricreative) e questo grazie all' infaticabile lavoro di Madre Dorotea ed alla collaborazione del Sindaco Orfeo Goracci, dell'Amministrazione Comunale e dei tanti "Amici di S. Lucia", (Privati, Enti, Corriere della Sera con "un Aiuto subito", TV private). Al momento si stanno ultimando, con stanziamenti regionali, altre parti e spazi non ancora completamente usufruibili dalla comunità.

La "Casa Famiglia S. Lucia" assolve 3 importanti funzioni nel territorio eugubino:
1. Assistenza ai "minori" in difficoltà, con problematiche familiari e comportamentali.
2. Assistenza a ragazze madri.
3. Attività scolastica: Scuola Elementare Paritaria "S Lucia".

I "minori" ospitati, qui inviati dai vari Tribunali del territorio nazionale, hanno rappresentato nel tempo molte unità che necessitavano di un recupero sia sul piano affettivo che comportamentale. Ciò è stato possibile grazie alla totale dedizione delle operatrici religiose, che si sono anche avvalse dell'aiuto di equipes socio-psico-pedagogiche e sanitarie (ASL. n°2) presenti in città. Soddisfacenti sono stati i risultati ottenuti per una reintegrazione dei minori nella famiglia d'origine o per un affido o adozione.

Certamente le serie problematiche della società odierna pongono finalità e direttive sempre più moderne, obbligando le operatrici religiose ad attivarsi costantemente nella vita sociale per il coinvolgimento di famiglie private, associazioni e centri per sostenere ed esaudire le aspettative di chi ha bisogno di aiuto, d'affetto e d'amore.

La "Casa Famiglia S. Lucia" ha avuto un iter qualificante, sia sotto il profilo umano che sociale. I pregiudizi e le prevenzioni nei confronti dello "Istituto per orfani", come era un tempo definito, sono cadute, sulla base di esperienze concrete, positive, e qualificanti. Di questo va dato atto all'operato e all'impegno messo in quest'opera socio-educativa dalle operatrici religiose e laiche, in un'atmosfera serena e di vero spirito materno e paterno.

Fino oggi nella "Casa Famiglia" sono transitati più di mille tra bambini e bambine avuti in affidamento dai tribunali di tutta Italia. Tutti sono ritornati nella società attraverso la strada della famiglia, delle adozioni e dell'affidamento. Attualmente a Gubbio sono presenti 30 "figli", come li chiama Madre Dorotea.

Il 16 novembre 2002, alla presenza del sindaco Orfeo Goracci, del generale dei Carabinieri Paolo Lotti, del giudice Cenci del Tribunale dei Minori, di rappresentanti dei Vigili del Fuoco, della Forestale e della Finanza, del tenente Petese e del maresciallo Antoniello (Compagnia Carabinieri di Gubbio) si è proceduto alla cerimonia di consegna del ricavato della "Partita del cuore", triangolare di calcio disputatasi lo scorso 19 ottobre, a cui avevano preso parte una rappresentativa del Comando regionale Carabinieri Umbria (che ha trionfato), una selezione locale di forze armate e una selezione dell'Amministrazione Comunale. L'incasso di 5.000 Euro era infatti devoluto alla Casa Famiglia di S. Lucia.

Il 23 ottobre 2004, in occasione dei festeggiamenti per il cinquantesimo della professione di fede di Madre Dorotea, è stato inaugurato il Reparto Ragazze Madri. Tale struttura, collocata nel complesso monumentale di S. Lucia, è stata realizzata a seguito dei lavori di restauro resesi necessari per i recenti danni sismici del 1997.

Annessa alla Casa Famiglia "S. Lucia" trova collocazione la Scuola Elementare cattolica e pubblica che, in una struttura edile antisismica, assolve l'impegno scolastico nel rispetto delle attuali normative didattiche.
L'istituzione scolastica accoglie bambini in età scolare, con l'integrazione degli extracomunitari e fornisce i seguenti servizi scolastici: mensa, doposcuola, trasporto, con la più aperta disponibilità assistenziale.
Ben definito il rapporto Scuola-Famiglia, nel rispetto dell'importanza degli Organi Collegiali


Per chi vuol sostenere la "Casa Famiglia S. Lucia":

AMICI DI S. LUCIA
C/C 16071
BANCA DELL'UMBRIA
FILIALE DI GUBBIO
ABI 6236 CAB. 38480


 


_________________
"Quanto degna sei d'Amore, o Divina volontà"
(Madre Antonia Lalia)
OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
06/12/2008 09:47
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota




La Congregazione è presente con diverse case di Missione in: America Centrale -Guatemala, Messico, Honduras, Bolivia,Perù. In Russia (sogno della Madre Lalia avveratosi) a S.Pietroburgo.


Sono trascorsi trent'anni..quasi 40.....e i frutti sono tanti, ma soprattutto buoni, capaci di donare speranza ed ottimismo a quanti sfoglieranno queste pagine per cercare di conoscere storie autentiche.....

Con gratitudine dedico queste immagini alle mie Suore Domenicane....

Con affetto Dorotea, Caterina Laica Domenicana.

E...un particolare abbraccio a Sr.M.Michelina Caprioli O.P. qui nella foto presente (con gli occhiali) per la sua simpatia contaggiosa...per il suo ottimismo domenicano.. Razz ..Di lei ricordo questo episodio: era suora del nostro gruppo di bambine al collegio a Roma quando ci comunicò la sua intenzione di partire come missionaria fra le pioniere, le prime suore di San Sisto che sarebbero andate a realizzare il sogno della Madre Lalìa...... Noi bambine lo prendemmo come un tradimento: "non ci vuoi più bene?" "No!" ci disse con quel suo sorriso che potete vedere e che non è di circostanza alla foto (sorride sempre): "io starò sempre con voi, ma bisogna anche servire Gesù in altre parti e dedicarsi agli altri bambini come voi, anzi, meno fortunati di voi...."

Li per lì non ci convinse molto....ma ci fece sentire tutta la sua gioia per la quale non tenemmo a lungo il volto triste.....

Grazie Sr.Michelina.....ti penso sempre.....
Very Happy




_________________
"Quanto degna sei d'Amore, o Divina volontà"
(Madre Antonia Lalia)
Top
Profilo Invia messaggio privato  

OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
06/12/2008 09:49
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota








Un ricordo particolare per Sr.M.Erminia.....Missionaria Domenicana



ECCOLE LE NUOVE VOCAZIONI......La Madre generale di quel periodo, Sr.Maria Sistina Milan, ne presenzia qui alcune in terra di Missione.....
Un grazie a Madre Sistina che durante il suo governo della Congregazione, tanto si è prodigata per questo sogno di Madre Lalìa rendendolo presto una meravigliosa realtà....
Nonostante la veneranda età, ella ancora è consigliera per le giovani leve e la sua Preghiera è seme di fecondità per l'Opera voluta dallo Spirito Santo!




_________________
"Quanto degna sei d'Amore, o Divina volontà"
(Madre Antonia Lalia)
OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
06/12/2008 09:50
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota




Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date....ma per fare uesto è ovvio che occorrono ulteriori DONZIONI.... Wink

Scuola per gli adulti poveri...


L'infermeria





Un caro saluto a Sr.M. Elena Crociani O.P.
Madre Elena è stata preside della scuola media e superiore in San Sisto, qui la vediamo nella foto come consigliera della Madre Generale in visita alle Missioni.....
E' una suora molto sensibile, tutta splendente di tomismo...la sua passione per san Tommaso d'Aquino l'ha resa molto conosciuta per molti testi che ha scritto in passato....
Sensibile alle necessità degli studenti; sensibile alla politica del nostro Paese; umile nell'illustrare i rimedi che la Bibbia ci dona per superare ogni ostacolo....
Attualmente, nonostante la sua veneranda età si occupa del Bollettino Voce Fraterna che chiunque di voi, con una offerta libera, può richiedere presso:
Suore Domenicane Missionarie di san Sisto,
Via Druso 2
00184 Roma


Grazie Madre Elena per l'abbraccio che ci hai donato a luglio quando siamo venuti a trovarti...nel tuo abbraccio c'era il saluto di tutta la Congregazione.....


_________________
"Quanto degna sei d'Amore, o Divina volontà"
(Madre Antonia Lalia)
OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
06/12/2008 09:51
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Dal Perù....una comunità viva e fiorente....(le immagini sopra erano appunto dal Guatemala)



All'Honduras...



Roma



....nessuna differenza o preferenza.....se non per il bisognoso... per l'affamat, per l'assetato di giustizia, per l'emarginato, per tutte le persone di buona volontà.... Smile






....ma una Missione uguale e continuata, desiderata, cercata, trovata e amata...fino alle porte di san Pietroburgo.......




_________________
"Quanto degna sei d'Amore, o Divina volontà"
(Madre Antonia Lalia)
OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
06/12/2008 09:52
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Gruppo di Preghiera "Figli spirituali di Giovanni Paolo II"

--------------------------------------------------------------------------------

ANNUNCIO UFFICIALE...........

... è nato il GRUPPO DI PREGHIERA DEI FIGLI SPIRITUALI DI GIOVANNI PAOLO II il quale ha ottenuto il riconoscimento del Card. Camillo Ruini.......

Sono orgogliosa, il mio vanto è Cristo, nel darvi questa informazione perchè ho avuto la grazia di vedere questa inziativa fin dall'inizio in stato embroniale per divenire oggi una realtà FECONDA.........



cliccate qui per tutte le informazioni:

Solamente gli utenti registrati possono vedere link su questo forum!
Registrati oppure Autenticati su questo forum.



Il sito ufficiale è pubblicizzato dal sito della Diocesi di Roma

Solamente gli utenti registrati possono vedere link su questo forum!
Registrati oppure Autenticati su questo forum.



Se volete contattare Sr. Maria Rosa lo Proto.....fatelo, è una persona stupenda...... Figlia appunto di Madre Antonia Lalia, dela medesima Congregazion... Wink

Posta ordinaria : indirizzata a Suor Maria Rosa Lo Proto o.p.
Suore Domenicane Missionarie di San Sisto - P.le Numa Pompilio, 8 - 00184 - Roma.


Facciamo girare la buona infomazione....

_________________
"Quanto degna sei d'Amore, o Divina volontà"
(Madre Antonia Lalia)
OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
06/12/2008 09:54
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota




Rachele Lalia nasce a Misilmeri (Pa) il 20 maggio del 1839.

1856 - Veste l'Abito Domenicano col nome della mama:Maria Antonia.
1891 - Madre Lalia è a Roma per fondare un nuovo Convento.

1893, 17 gennaio, Madre Lalia con due Suore si stabilisce a S.Sisto Vecchio (davanti alle Terme di Caracalla): ha inizio la nuova Congregazione in quella Casa che ospitò S.Domenico di Guzman (Fondatore dell'Ordine dei Predicatori "O.P.", o più comunemente conosciuti come "Domenicani") durante il suo soggiorno in Italia.

1910, 10 maggio, Madre Lalia parte per Ceglie Messapico (Puglia) e li rimane fino alla morte avvenuta il Giovedì Santo del 23 aprile del 1914, all'età di 74 anni e 57 di Professione religiosa.

1939, 22 luglio, le spoglie della Madre vengono tumulate a Roma
nell'Aula Capitolare.

Conclusosi il primo processo diocesano verso la sua beatificazione, è stata dichiarata dalla Chiesa "Venerabile".

Una pagina di storia cronologica:

Finalmente l'affidamento della custodia di San Sisto.

Madre Lalia non si era ancora completamente riavuta dalla malattia, quando venne a visitarla padre Lepidi, accompagnato da un confratello, e le consegnò una lettera chiusa per il provinciale dei domenicani irlandesi.

Si era verso la metà di novembre del 1892.

Madre Lalia corse a San Clemente e consegnò la lettera. Le dissero che il provinciale era molto occupato. Ma scese il priore, il padre Hickey, che la esortò a far venire le suore dalla Sicilia per la fondazione a San Sisto. Non aggiunse altro, ma il cuore di Madre Lalia intuì ed esultò: l'ora tanto attesa stava per scoccare.

In data 29 novembre 1892 lo stesso priore le scrive:

« Madre Priora Lalia M. Antonia (90), dò volentieri a lei e alle sue colleghe l'uso dei locali spettanti a questo collegio (di San Clemente), a San Sisto, riservando sempre la proprietà. Quanto al custode sarà meglio che lei si accordi con lui in tutto; e per facilitare continuo a lei e alle sue sorelle la mesata finora percepita da lui almeno per un anno. La benedica il Signore e favorisca il suo santo progetto. Devotissimo Louis J. Hickey rettore» (91).

Una lettera asciutta, tranne la benedizione finale, e in italiano scadente, anzi con alcuni errori (che abbiamo corretto), ma decisiva e si può dire storica. Madre Lalia era felice, ma notò che vi mancava il riferimento esplicito alla chiesa di San Sisto e all'aula capitolare di San Domenico, il che poteva pregiudicare l'invio delle suore di Misilmeri da parte del card. Celesìa che le aveva promesse più a meno esplicitamente a quella condizione. Corse perciò dal rettore a pregarlo di includere nella concessione la menzione dei due locali. Lo trovò in sacrestia, gli espose la sua richiesta e il padre Hickey, senza farsi pregare, prese una penna e appose il seguente poscritto alla lettera già trasmessa:
« Per locali s'intende anche la chiesa di San Sisto contigua ed altresì la sala del capitolo, delle quali Lei sarà custode, coll'obbligo di non farne nessun uso senza consenso del rettore di San Clemente».

In quattro e quattr'otto, vien voglia di dire - ma dopo una lunga preparazione di riflessioni, discussioni, trattative e pene - Madre Lalia divenne così la « custode di San SistoVecchio ».

A questo titolo poteva entrarvi e cominciare a risiedervi (92).
Così cominciavano nello stesso tempo l'attuazione del suo progetto di fondazione e la nuova storia di San Sisto.(90)
Il nome e cognome sono un'aggiunta fatta dalla stessa mano. (91)

***Note***

Cronaca, 1, 62; cfr. S. e D., vol. 11, p. S.
(92) In seguito, cioè nel 1897, dato il consolidarsi della comunità e i lavori compiuti nei locali di San Sisto, venne stesa una vera e propria convenzione tra il rettore di San Clemente e Madre Lalia, per determinare accuratamente il senso della concessione in uso e i diritti e doveri reciproci. L'originale del documento si conserva nell'archivio generale dei domenicani (ser. XII, scat. C). e una copia autentica nell'archivio di San Sisto (VIII-2-11; VIII-2-11). V. Appendice I al presente volume.



Il 4.1.2006 le Suore Domenicane Missionarie di san Sisto sono state ricevute dal Santo Padre all'Udienza:

<< Si vede, si sente la forza della Chiesa che è in Italia.

Rivolgo un cordialissimo benvenuto ai pellegrini di lingua italiana.
Saluto poi le Suore Domenicane di San Sisto, le Suore dell’Adorazione del Sacro Cuore e le Suore Domenicane "Ancelle del Signore", qui convenute in occasione dei loro Capitoli Generali. Saluto, inoltre, due Istituti che ricordano il primo centenario della loro fondazione: le Suore Oblate di S. Antonio di Padova e le Suore Catechiste del Sacro Cuore. Vi auguro, care sorelle, di continuare a servire il Vangelo e la Chiesa in fedeltà al vostro rispettivo carisma >>.





(Si vedono le nostre suore dietro al Papa)

Smile

_________________
"Quanto degna sei d'Amore, o Divina volontà"
(Madre Antonia Lalia)
OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
06/12/2008 09:55
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Come giunse la Madre da Misilmeri (Sicilia) a S.Sisto (Roma)?

Dalle Cronache è la stessa Madre Lalìa che spiega come le venne l'ispirazione di andare a S.Clemente.....

< Un giorno -scrive la Madre nel Diario - dopo un mese che stavo alla Laurentina, nel ringraziamento della sacramentale Comunione, pregavo Gesù Sacramento con tutta umile efficacia, affinchè mi avesse provveduto del locale per cominciare la Fondazione. Mi sentii ispirata di recarmi dai rev.mi padri Domenicani irlandesi che alloggiano in s.Clemente, proprio per cercarla da loro.
Il sacrista maggiore (Era Fr.Simone Mc-Auliff O.P. morto nel 1944, fu per molti anni a s.Clemente, era un fratello cooperatore sagrestano.) a cui mi rivolsi mi rispose: "Sono tutti a Tivoli i Padri per gli Esercizi Spirituali e ritornano per Ottobre con la riapertura delle scuole presso giorno 15. Se volete c'è un padre molto anziano, ma non credo che scenderà giù. Ma alla mia insistenza andò a chiamarlo. Nel frattempo mi rivolsi ad un altro Padre che aveva appena terminato di celebrare la Messa e subito chiesi se avessero qualche sito religioso abbandonato e donarmelo per farvi un pò di bene, e per fondare una Casa Religiosa. Il rev. Cappellano ci pensò un attimo e mi rispose: - Si, lo abbiamo, è situato in S.Sisto e credo che sia facile darvelo dal momento che è abbandonato e non porta nessun bene in questo stato.-
Avendo udito questo, ringraziai nell'immediato lo Spirito Santo, poi pregai il sagrista Fr.Simone di portarmi subito lì per studiarne la località.
Arrivate a S.Sisto Vecchio, entrammo nella Chiesa che non era deserta e nella prodigiosa Aula Capitolare dove sostò e compì miracoli il santo Patriarca Domenico; davanti all'altare consacrato da Benedetto XIII; ma tutto era di un grande squallore, tutto era pieno di tele di ragno lo squallore era indescrivibile da provocarmi un forte dolore all'altezza del cuore.
Questa visione mi fece versare amarissime lacrime, talmente forte che nel mentre singhiozzavo dicevo ad alta voce: - Santo Padre Domenico, fatemi entrare qui a S.Sisto, ed io curerò la pulitezza di questa veneranda santa Aula e adornerò il sacro Altare.-
Uscendo dissi alla rev.Madre benedettina che era con me: - L'ho trovata!! e con santo giubilo e lacrime ora di gioia ripetevo: L'ho trovata!!-
Ma la madre mi rispose: - No! S.Sisto è un posto remoto, l'aria è malsana, è pieno di paludi, è anche fuori mani chi ci verrebbe?-
Ma io risposi: - Lei pensi ciò che vuole, ma io continuerò con giubilo a dire "L'ho trovata!" è qui che mi portato la Provvidenza ed è qui che comincerò ciò che Lei vuole! -"


--------------------------------------------------------------------------------

Quando si visita oggi S.Sisto, si può constatare come le preghiere e le fatiche di Madre Lalìa siano state feconde.......
Oggi è tutto rinnovato......da zona paludare che era è diventata un crocevia insostituibile per Roma; da qui parte la stra Via Cristoforo Colombo che divide in due la Città una che va verso l'Eur e quindi fuori Roma verso il mare, dall'altra parte una strada porta a S.Giovanni in Laterano, l'atra dritta al Colosseo e quindi P.zza Venezia........

P,le Numa Pompilio è diventato un croveia importante, ma la Madre Lalìa non sapeva certo i piani della futura urbanizzazione.......ciò che lei aveva sentito in cuore era la fondazione di un Ordine Religioso dedito all'ecumenismo, all'educazione dei giovani e quindi alle vocazioni......e ci teneva ripristinare quei luoghi cari a S.Domenico, dopo che ebbe conferma che ivi vi era stato per fondare le prime suore di Clausura a Roma che poi si spostarono a Monte Mario dove vivono ancora oggi.......

Fraternamente CaterinaLD

_________________
"Quanto degna sei d'Amore, o Divina volontà"
(Madre Antonia Lalia)
OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
06/12/2008 09:56
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

VITA DI SAN DOMENICO

P. Enrico D. Lacordaire dei Predicatori


--------------------------------------------------------------------------------



CAPITOLO X



Quarto viaggio di S. Domenico a Roma

Fondazione dei conventi di S. Sisto e di S. Sabina

Miracoli che accompagnarono queste due fondazioni




Inviati qua e là i suoi frati, Domenico rimase ancora per qualche tempo nella Linguadoca. Ne abbiamo la prova in un trattato da lui conchiuso il dì 11 del seguente settembre, a proposito delle decime già accordategli da Folco. Trattavasi di sapere fina a qual punto si estendesse tal diritto; e fu convenuto che ne fossero escluse quelle parrocchie che contassero meno di dieci famiglie; di più furono eletti alcuni arbitri per comporre tutte le difficoltà che in avvenire fossero potute nascere. Ciò fatto, Domenico con un solo compagno, Stefano di Metz, riprese a piedi, com'era suo uso, la via delle Alpi. La storia lo perde di vista fino a Milano, dove lo ritrova alle porte della collegiata di S. Nazario a chiedere ospitalità a quei canonici; i quali, in grazia dell'abito che indossava, lo ricevettero come uno dei loro.

Giunto a Roma, sua prima cura fu di cercare un luogo adatto per la fondazione di un convento. Ai piedi del monte Celio dalla parte di mezzogiorno, lungo la via Appia e di fronte alle rovine gigantesche delle terme di Caracalla, sorgeva, un'antica chiesa dedicata a S. Sisto II, Papa e martire, dove altri cinque papi e martiri come lui gli stavano accanto nella stessa tomba. A un lato della chiesa rifatta da poco, eravi un convento quasi interamente costruito; però il silenzio profondo che regnava intorno alla chiesa ed al convento, facea contrasto coi recenti lavori, di cui per tutto apparivano segni manifesti: chiaro indizio che inaspettato avvenimento avea interrotto l'esecuzione di un qualche bel progetto. Ed in verità per la morte d'Innocenzo III era stata sospesa la restaurazione di quel celebre ed antico luogo, destinato dal Papa a raccogliere sotto una medesima regola varie religiose, che vivevano in Roma con troppa libertà. Domenico, che ignorava tutto questo, si affrettò a chiedere al Pontefice chiesa e monastero; ed Onorio III a viva voce glie li cedè.

In tre o quattro mesi Domenico potè riunire in San Sisto non meno di cento religiosi; ed una rapida e prodigiosa fecondità successe a quella lentezza, che parve fino allora regolare i di lui destini. Quest'uomo, che non avea cominciato la sua vera carriera che a trentacinque anni, dopo averne spesi altri dodici a formare soli sedici discepoli, se li vede al fine prostrarsi a’ suoi piedi con quell'abbondanza con cui le spighe mature cadono sotto la falce, del mietitore. Né c'è da stupirne. E’ legge di natura come di grazia che una forza lungamente compressa, rotti i legami e le resistenze, dia fuori con impeto. Così in tutti gli avvenimenti c'è un punto di maturità che ne rende il successo prontissimo, non meno che inevitabile. San Sisto posto sulla strada che percorrevano in altri tempi i trionfatori romani per salire al Campidoglio, pel corso di un anno fu spettatore di scene assai più meravigliose degli spettacoli a cui i generali di Roma aveano accostumata la via Appia. In nessun altro luogo o tempo Domenico dié meglio a conoscere l'autorità da Dio conferitagli sulle anime; e mai la natura l'obbedì con più rispettosa sudditanza. Siamo al momento più solenne della sua vita.

Bisognò da principio condurre a termine il monastero. In questo frattempo Domenico riprese il corso delle sue predicazioni nelle chiese, e delle solite istruzioni nel palazzo del Papa: ed ogni giorno colla sua eloquenza riusciva a guadagnare qualche nuovo discepolo per popolare quanto prima la parte abitabile del convento. Uscito la mattina col suo solito bastone, la sera ritornava con la preda, e l'edificio spirituale di S. Sisto progrediva così di pari passo con quello materiale. Il demonio, geloso di così felici risultati, si provò a turbarne la gioia. Un giorno, mentre i frati accompagnavano l'architetto sotto una volta per sentire se era da restaurarsi o da abbattersi, la volta cadde e seppellì l'architetto tra le macerie. Fu immensa la desolazione dei frati radunati intorno alle macerie che ricoprivano il corpo di quell'infelice, tutti timorosi per l'anima di lui, forse colto in cattivo punto, e per le male voci che si sarebbero levate nel volgo; né, cosi costernati, sapevano più che fare. Ma ecco che arriva Domenico, e fatto trar fuori dai sassi quel corpo frantumato, lo fa portare dinanzi a sé, rivolge una preghiera a Colui che ha promesso di nulla negare alla fede; e la vita obbediente alla di lui preghiera, rianima quelle membra sanguinanti, che stavano lì dinanzi.

*********************

_________________
"Quanto degna sei d'Amore, o Divina volontà"
(Madre Antonia Lalia)
OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
06/12/2008 09:56
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

San Sisto II e compagni Papa e martiri

7 agosto - Memoria Facoltativa

m. 258

(Papa dal 30/08/257 al 06/08/258)

Secondo il Liber Pontificalis fu eletto papa nel 257 alla morte di Stefano I. San Cipriano che lo definisce "sacerdote buono e pacifico", racconta in una lettera al vescovo africano Successo la persecuzione del 258 in seguito al secondo Editto di Valeriano. Questo prevedeva la decapitazione per vescovi, presbiteri e diaconi, e la confisca dei beni della Chiesa, compresi i cimiteri. Da Papa Damaso si sa che Sisto venne sorpreso nel cimitero, probabilmente quello di San Callisto, mentre insegnava la parola divina e fu decapitato con sei dei sette diaconi di Roma (Felicissimo. Agapito, Gennaro, Magno, Vincenzo e Stefano). Il settimo, il protodiacono Lorenzo, fu ucciso tre giorni dopo sulla via Tiburtina. Sisto II è sepolto nel cimitero di S. Callisto presso la cripta Santa Cecilia.


Etimologia: Sisto = variante di Sesto


Emblema: Palma

Eletto in tempo di persecuzione e ucciso per la fede sotto l’imperatore Valeriano, dopo appena undici mesi di pontificato: non poteva certo fare molte cose questo secondo pontefice di nome Sisto, già arcidiacono di Roma e probabilmente originario di Atene. Eppure, prima del martirio, un’impresa gli è riuscita: una di quelle che portano alla beatitudine proclamata nel Discorso della Montagna. Sisto II è stato un costruttore di pace. Pace tra i cristiani: difficilissima impresa già al suo tempo.


Tra le varie Chiese c’erano divergenze legate ai frequenti conflitti dottrinali, e vertevano su un punto non da poco: se un cristiano eretico vuole rientrare nella Chiesa da cui era staccato, si dovrà battezzarlo di nuovo o è sufficiente il battesimo che ha ricevuto la prima volta? La Chiesa di Roma e alcune altre in Asia e in Africa riaccoglievano ogni convertito senza ribattezzarlo, semplicemente imponendogli le mani sul capo e ungendogli la fronte col crisma. Invece altre Chiese africane – la maggior parte – dell’Asia Minore e della Siria ritenevano indispensabile un nuovo battesimo.


Ma ecco che da Roma giunge loro un severo rimprovero: il papa Vittore (predecessore di Sisto) impone a tutti di seguire l’uso romano, pena la scomunica. E questo rigore provoca l’inevitabile e gravissimo malcontento, che ricade addosso a Sisto II appena eletto; come se già non bastasse la persecuzione. Ma lui affronta la crisi nel modo giusto, lasciando cadere le minacce di scomunica.

Qui non sono in gioco la fede comune e l’unione col successore di Pietro: perciò ogni Chiesa o gruppo di Chiese risolva la questione in base a sue specifiche situazioni e vicende. Pace fra i cristiani, dunque, per opera di Sisto (e del vescovo Dionigi di Alessandria d’Egitto, efficace consigliere di moderazione).

Ma intanto c’è la persecuzione, in due fasi. Nell’agosto 257 un primo decreto di Valeriano proibisce il culto cristiano pubblico (non quello privato) e ordina ai membri del clero di venerare con sacrifici pubblici gli dèi dell’impero, pena il domicilio coatto e i lavori forzati. L’impero, aggredito lungo il Danubio, sul Mar Nero e in Mesopotamia, ha bisogno all’interno di una rigida disciplina anche religiosa, e deve procurarsi mezzi attraverso le confische.

Così, nel 258 un secondo editto stabilisce la pena di morte per il clero che non venera gli dèi, e la destituzione con sequestro dei beni per i funzionari imperiali cristiani.
E’ in base a questo secondo decreto che papa Sisto II viene arrestato, mentre predica presso il cimitero di san Callisto. I soldati hanno ordini precisi. Non si occupano dei fedeli: vanno dritti verso Sisto, che li attende fiancheggiato da due diaconi per parte. Così, sempre con loro, cammina fra i soldati fino al luogo fissato per il supplizio. E con essi viene subito ucciso.


Autore: Domenico Agasso


Solamente gli utenti registrati possono vedere link su questo forum!
Registrati oppure Autenticati su questo forum.


_________________
"Quanto degna sei d'Amore, o Divina volontà"
(Madre Antonia Lalia)
OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
06/12/2008 09:57
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Sant' Annibale Maria Di Francia Sacerdote, Fondatore
Confessore spirituale di Madre Antonia Lalìa

1 giugno

Messina, 5 luglio 1851 - Messina, 1 giugno 1927

Fondatore dei Rogazionisti e delle Figlie del Divino Zelo.
Animato da una illimitata carità verso il prossimo, fin da giovane considerò mezzo efficacissimo per la salvezza di tutti gli uomini il comando di Gesù: "la messe è abbondante, ma gli operai sono pochi. Pregate (=Rogate) dunque il Padrone della messe perché mandi operai alla sua messe" (Mt. 9,3Cool. E' unanimemente riconosciuto come l'apostolo della preghiera per le vocazioni e come padre dei poveri e degli orfani, per i quali istituì gli Orfanotrofi Antoniani.
Le due famiglie religiose da lui fondate, i Rogazionisti e le Figlie del Divino Zelo, cercano di realizzare i medesimi ideali non solo in Europa, ma anche in Africa, Asia, America ed Oceania.


Etimologia: Annibale = il Signore è benefico, dal fenicio


Martirologio Romano: A Messina, sant’Annibale Maria di Francia, sacerdote, che fondò le Congregazioni dei Rogazionisti del Cuore di Gesù e delle Figlie del Divino Zelo per pregare il Signore di rendere la sua Chiesa feconda di santi sacerdoti; si adoperò con particolare dedizione per gli orfani distendendo a tutti i poveri le mani misericordiose di Dio.



Sant’Annibale Di Francia nacque a Messina il 5 luglio 1851 da una famiglia della nobiltà cittadina. Giovanissimo, mentre era in adorazione dinanzi all’Eucaristia, sentì chiara la vocazione al sacerdozio, che egli stesso definì “improvvisa, irresistibile, sicurissima”. Tale chiamata si sviluppò e crebbe nella piena comprensione della primaria importanza della preghiera per le vocazioni prima che la scoprisse nel comando di Gesù, riportato nel Vangelo: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il Padrone della messe perché mandi operai nella sua messe” (Mt 9, 37-38; Lc 10, 2).

Annibale era ancora Diacono quando un incontro provvidenziale con un mendicante lo portò alla scoperta drammatica delle “Case Avignone”, il quartiere più povero e malfamato di Messina, ritenuto da tutti “terra maledetta” perché costituiva un covo di ogni miseria morale e materiale. Dopo l’ordinazione sacerdotale (16 marzo 1878), ottiene dal suo Vescovo di stabilirvisi, facendone il campo del suo apostolato di promozione umana e di evangelizzazione di quella povera gente, volendo così condividere la compassione di Cristo per quelle folle stanche e abbandonate come gregge senza pastore (cf. Mt 9, 36). Fu proprio lì che il Di Francia iniziò le opere di soccorso e di educazione dell’infanzia e della gioventù maschile e femminile, fondando gli Orfanotrofi Antoniani per accogliere e promuovere “civilmente e religiosamente”, come ci teneva a sottolineare, i più bisognosi. Per mantenerli egli, di famiglia nobile, si fece mendicante, andando di porta in porta a chiedere aiuti e sovvenzioni. Tali Istituti poi si svilupparono in laboratori di arti e mestieri, collegi, centri di formazione professionale, colonie agricole e scuole di ogni tipo.

Sacerdote zelante, poeta prolifico, giornalista battagliero, predicatore dalla parola facile e convincente, Padre Annibale nella sua vita terrena ha saputo conciliare in un unico termine il binomio azione-contemplazione, mostrando la sua completezza di uomo spirituale, attivo ed instancabile, ma dotato di una intensa capacità contemplativa. Coltivò e predicò l’amore per la parola di Dio, per l’Eucaristia, per la Vergine Maria, per i Santi e la Chiesa, manifestando verso il Papa ed i Vescovi uno spirito di obbedienza e di particolare rispetto fino alla venerazione.

Tormentato dal pensiero che nel mondo vi erano milioni e milioni di persone bisognose di pane materiale e spirituale, afflitto per la scarsità di anime generose che si dedicassero alla loro salvezza spirituale e materiale, il Di Francia trovò la risposta nel comando di Gesù: Pregate dunque il Padrone della messe perché mandi operai nella sua messe, convinto che le vocazioni dei nuovi apostoli sono dono di Dio e frutto della preghiera. Egli, già d’allora, considerò operai della messe non soltanto i sacerdoti ed i consacrati, ma anche tutti coloro che sono chiamati ad impegnarsi in attività a beneficio del prossimo nella chiesa e nella società: genitori, insegnanti, governanti.

Il Rogate (la preghiera per le vocazioni) divenne il programma della sua vita, “idea-risorsa e chiodo fisso” per tutte le sue opere. Attratti dal suo carisma, uomini e donne si unirono a lui. Padre Annibale fondò le due Congregazioni delle Figlie del Divino Zelo (1887) e dei Rogazionisti (1897), che esprimono con un quarto voto l’impegno di pregare e di agire in attività specifiche per le vocazioni con centri di spiritualità, di discernimento e di promozione vocazionale, con attività editoriali e con seminari.

L’esperienza spirituale di Padre Annibale e la sua speciale missione sono oggi condivise anche da numerosi laici, uomini e donne, che si impegnano a vivere lo spirito del “Rogate” nella Chiesa in forma privata o associata. Tra le diverse associazioni laicali vi è quella delle Missionarie Rogazioniste, costituita da donne che vivono la consacrazione nel mondo attraverso la professione dei consigli evangelici e del quarto voto del Rogate.

Il Di Francia, nell’impegnarsi ed impegnare alla preghiera per le vocazioni, tende a fare comprendere che chi domanda al Signore di provvedere la sua Chiesa di operai della messe, chiede non soltanto che essi siano numerosi, ma soprattutto che siano santi. Inoltre, egli insinua che chi prega per le vocazioni deve mettersi in prima persona in ascolto di Dio che chiama, pronto a dire: “Eccomi, Signore, se vuoi, manda me”.

Perciò, Padre Annibale, chiamato a ragione “vero padre degli orfani e dei poveri”, volle che i membri degli Istituti da lui fondati esprimessero concretamente il loro impegno per le vocazioni facendosi essi stessi operai della messe preferibilmente a favore dei piccoli e dei poveri in tutte le possibili attività di carità spirituale e materiale: orfanotrofi, scuole, istituti professionali, centri per portatori di handicap.

Il Di Francia, pur essendo un uomo di azione, visse in un crescente ed eroico esercizio di tutte le virtù cristiane, che convogliava nello zelo per la gloria di Dio e per la salvezza delle anime. Innamorato a sua volta di Cristo, suo motto e sua esortazione era: Innamoratevi di Gesù Cristo.

Padre Annibale, bruciato dall’amore di Dio e del prossimo, spende la sua vita nell’adoperarsi instancabilmente affinché si obbedisca al comando di Gesù: Pregate dunque il Padrone della messe perché mandi operai nella sua messe. Perciò compone, stampa e diffonde preghiere a tale scopo in varie lingue. Sollecita Papi e Vescovi a farsene maggior carico. Istituisce per la Gerarchia la Sacra Alleanza sacerdotale e per i laici la Unione di preghiera per le vocazioni. Impegna i suoi figli e figlie spirituali affinché, con tutti i mezzi a disposizioni, si adoperino a far sì che questo spirito di preghiera divenga “incessante ed universale”. Il suo anelito ha trovato finalmente la massima rispondenza ecclesiale nella Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, istituita da Paolo VI nel 1964.

Logorato dalle fatiche e pieno di meriti, si spense a Messina il 1° giugno 1927, confortato dalla visione della Vergine Maria, sempre da lui amata, lodata e venerata. L’espressione più ricorrente, ascoltata durante e dopo i funerali, fu: “E’ morto il Santo”.

La Chiesa onora Annibale Di Francia con il titolo di “insigne apostolo della preghiera per le vocazioni”. Giovanni Paolo II, che lo ha proclamato Beato il 7 ottobre 1990, lo ha dichiarato “autentico anticipatore e zelante maestro della moderna pastorale vocazionale”, e il 16 maggio 2004 lo ha iscritto nell’albo dei Santi.


Autore: P. Riccardo Pignatelli

Solamente gli utenti registrati possono vedere link su questo forum!
Registrati oppure Autenticati su questo forum.









Wink

_________________
"Quanto degna sei d'Amore, o Divina volontà"
(Madre Antonia Lalia)
OFFLINE
Post: 39.988
Sesso: Femminile
06/05/2011 13:12
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

[SM=g1740738] Il breve video vi invita a conoscere e ad approfondire la storia di Madre Antonia Lalìa, Fondatrice delle Suore Domenicane Missionarie di san Sisto Vecchio in Roma...
Sito di divulgazione
freeforumzone.leonardo.it/forum.aspx?c=169899&f=169899

Sito ufficiale della Congregazione
www.domenicanedisansisto.org/web

Si ringrazia il gruppo "Amici di Madre Lalìa" di Misilmeri, in particolare Daniele Bruno, per la concessione dell'Inno dedicato a Madre Lalìa e che potete trovare, con relative informazioni per unirvi agli "Amici di Madre Lalìa", visitando il sito ufficiale:
www.madrelalia.it

www.gloria.tv/?media=153084



[SM=g1740717]

[SM=g1740750] [SM=g1740752]

[Modificato da Caterina63 07/06/2015 09:54]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
OFFLINE
Post: 39.988
Sesso: Femminile
07/06/2015 09:59
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

 Presto beatificati martiri uccisi in Spagna e Laos ed anche Madre Lalìa Fondatrice delle Suore Domenicane Missionarie di San Sisto Vecchio





I decreti autorizzati da Papa Francesco riconoscono inoltre le virtù eroiche di quattro personalità ecclesiali italiane:


(...)


la Serva di Dio Maria Antonia del Sacro Cuore di Gesù (al secolo: Rachele Lalia), Fondatrice della Congregazione delle Suore Domenicane Missionarie di San Sisto, nata a Misilmeri il 20 maggio 1839 e morta a Ceglie Messapica il 9 aprile 1914.   



(A cura di Alessandro De Carolis da Radio Vaticana)


 
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:45. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com