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Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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ADOZIONI A DISTANZA Cattoliche - Preghiera e AZIONE

Ultimo Aggiornamento: 21/12/2009 21:55
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06/12/2008 11:07
 
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Adozioni a distanza:

Una risposta al grido dei poveri



Ogni lingua certamente ha dei suoi propri "modi di dire". Anche noi in Brasile ne abbiamo molti ed uno di essi, molto comune, è il seguente: "si balla secondo la musica". Ciò significa che dobbiamo adattarci alle situazioni e agire di conseguenza.

Il Brasile sta attraversando una profonda crisi sociale ed economica che sta portando la maggioranza della gente ad una situazione di marginalizzazione e di miseria. Ciò si percepisce praticamente in tutto il paese, sia nelle grandi come nelle piccole città. Anche qui in Santa Cruz do Rio Pardo - una cittadina con circa 50.000 abitanti all'interno dello stato di São Paulo verso il Mato Grosso - il fenomeno si è verificato in modo ben accentuato e crudele. Come conseguenza della crisi del lavoro nei campi, le popolazioni rurali hanno cercato rifugio nelle città. I poveri, non avendo possibilità di affittare una casa, si sono diretti nelle periferie cercando di sistemarsi in qualche modo, occupando dei terreni abbandonati - quasi sempre di proprietà del Comune o dello Stato - e costruendo delle baracche miserabili dove hanno fissato la loro dimora. Fu così che, anche qui a Santa Cruz do Rio Pardo, sono nate le favelas. Alla miseria fisica - concretizzata nella povera baracca, nella mancanza di vestiti, di alimenti, di medicine, di igiene, di luce e di tutti quei beni che sono normali e necessari ad ogni essere umano - si aggiungono l'analfabetismo, la mancanza di preparazione al lavoro, l'assenza di spirito di iniziativa, l'alcoolismo con le sue disastrose conseguenze, la rassegnazione fatalista, l'assoluta mancanza di formazione in tutti i campi, compreso quello religioso: ecco un quadro della situazione che ognuno di noi può percepire come sia grave e degradante.

Questa è la musica, la triste musica che da tempo sta chiamando l'attenzione di tutte le persone che hanno un cuore sensibile agli appelli di Dio e dei fratelli che soffrono. Noi abbiamo udito questa musica e ci siamo commossi. Abbiamo riflettuto molto e abbiamo scoperto un modo di rispondere all'appello.

Abbiamo cercato delle forze che si unissero alle nostre e siamo partiti per la lotta con disponibilità, fede e gioia.

Abbiamo ritenuto opportuno iniziare dai bambini che, nella storia, sono i meno colpevoli e le maggiori vittime. Era necessario toglierli dalla strada, dalle "favelas", dalla denutrizione, dai vizi e, soprattutto, dall'essere abbandonati a se stessi. Era necessario che essi stessero in un luogo sicuro per permettere alle loro mamme di poter lavorare e quindi aiutare almeno un poco il bilancio familiare tanto scarso e povero.

Abbiamo fondato il Centro Sociale "São José" nel mese di giugno del 1985 preparandone l'organizzazione. Il 3 marzo 1987, mercoledì delle Ceneri, il Centro Sociale "São José" apriva per la prima volta le sue porte per ricevere i bambini bisognosi provenienti soprattutto dalle favelas "Divinéia" e "Bom Jardim".

Oggi, tutti i giorni, 125 bambini sono affettuosamente accolti dalle maestre e assistenti ed iniziano la giornata in un ambiente pulito e salutare. Dopo il bagno ed il cambio dei vestiti, fanno colazione che noi, in Brasile, chiamiamo "café da manhã" (letteralmente: "caffè del mattino"). Dopo un poco di ricreazione in comune, in gruppi secondo l'età, vanno nelle aule per le lezioni. Alle 11 pranzano e poi vanno tutti a fare un riposino. Nel pomeriggio fino alle 17 fanno ricreazione nel giardino, interrotta alle 16 da un'abbondante merenda che per loro costituisce l'ultima refezione della giornata.

Tutto questo lavoro è svolto in due saloni adiacenti che abbiamo adattato nel modo migliore possibile per le varie necessità. Abbiamo anche un orto che fornisce verdure fresche per i bambini. Tutto il Centro attualmente è coordinato da un gruppo di signore che dedicano buona parte del loro tempo al bene di questo Istituto. Sono loro che, aiutate da altre signore di buona volontà, provvedono alla manutenzione e allo sviluppo del Centro mediante promozioni di tutti i tipi. Altri mezzi ci vengono corrisposti mediante convenzioni che abbiamo sottoscritto con il Comune, lo Stato e con il Governo Federale.

Alcune Istituzioni di nazioni europee ci hanno dato la loro collaborazione ed ad esse siamo molto grati. Tra questi paesi c'è soprattutto l'Italia che, per mezzo di persone private e di Istituzioni, oltre ad inviarci aiuti materiali, ci hanno incentivato ed incoraggiato a continuare.

L'assistenza specifica ai bambini è fatta da un gruppo composto da una direttrice, quattro maestre, quattro assistenti, una segretaria, una cuoca e tre aiutanti. Questo gruppo conta inoltre con la collaborazione di un "factotum" e di un ortolano.



Altri 200 bambini, solamente nel nostro quartiere, sperano con ansia un posto nel Centro per potere anch'essi essere accolti e ricevere lo stesso trattamento affettuoso di cui beneficiano gli altri. Ma, poiché gli spazi che abbiamo non possono sopportare un numero maggiore di quello che abbiamo attualmente, abbiamo progettato la costruzione di un'ala adatta alla finalità che ci siamo proposti. Il progetto è pronto e gli sforzi per concretizzarlo hanno già avuto inizio. Ma abbiamo bisogno dell'aiuto di tutte le persone di buona volontà. Abbiamo la certezza che, con questa opera, asciugheremo adesso molte lacrime ed impediremo che altre ne siano sparse in futuro.



Per informazioni in questa specifica ADOZIONE A DISTANZA che vi abbiamo presentato, contattate direttamente padre Mauro alla seguente e-mail:

movrosar@tin.it


padre Mauro è in stretto contatto con i padri del posto e questo garantisce la serietà di tutta l'operazione. Attraverso questa sensibilizzazione, si stanno aiutando in concreto molti bambini dei quali, ogni persona che avrà fatto l'adozione, riceve minuziose informazioni sull'andamento del bambino affidato a distanza che così ha la possibilità di restare con i propri genitori e di continuare a vivere in modo civile nel proprio ambiente familiare.

Grazie a tutti

p. Mauro
__________
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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