A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Il Sacramento del Battesimo

Ultimo Aggiornamento: 10/08/2020 08:52
Autore
Stampa | Notifica email    
ONLINE
Post: 39.988
Sesso: Femminile
30/04/2017 15:29
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

In che condizioni è valido il battesimo fuori dalla Chiesa cattolica? (Documento 2015 CdF)




 



La comprensione del battesimo è fondamentale nel dialogo ecumenico


Il Battesimo è un sacramento istituito da Cristo con il quale la persona rinasce spiritualmente mediante l'abluzione con acqua e l'invocazione delle tre persone divine. Questo sacramento è alla base del movimento ecumenico, visto che è attraverso di esso che diventiamo cristiani.


Per la Chiesa cattolica romana, per movimento ecumenico “si intendono le attività e le iniziative suscitate e ordinate a promuovere l'unità dei cristiani, secondo le varie necessità della Chiesa e secondo le circostanze” [1].


Il movimento ecumenico cerca l'unità dei cristiani intorno alla dottrina, ai sacramenti e al ministero. Ricordiamo che Gesù, il Cristo, voleva una sola Chiesa, e l'unità dei credenti è condizione affinché il mondo creda che Egli è il Messia [2].


Chiesa e sacramenti


La costituzione sulla liturgia del Concilio Vaticano II afferma che “i sacramenti sono ordinati alla santificazione degli uomini, alla edificazione del corpo di Cristo e, infine, a rendere culto a Dio; in quanto segni hanno poi anche un fine pedagogico. Non solo suppongono la fede, ma con le parole e gli elementi rituali la nutrono, la irrobustiscono e la esprimono; perciò vengono chiamati 'sacramenti della fede'. Conferiscono certamente la grazia, ma la loro stessa celebrazione dispone molto bene i fedeli a riceverla con frutto, ad onorare Dio in modo debito e ad esercitare la carità” [3].


Esiste uno stretto rapporto tra la Chiesa e i sacramenti, visto che sono atti della Chiesa e al di fuori di essa non ci sono sacramenti.


Il Direttorio Ecumenico del 1967 ribadiva quanto detto, dicendo che la celebrazione dei sacramenti è l'azione della comunità celebrante, che si realizza nella comunità in quanto tale e che manifesta la sua unità nella fede, nel culto e nella vita [4].


Il Battesimo riguarda la salvezza. È il modo ordinario di incorporarsi a Cristo e alla sua Chiesa. Dall'altro lato, è un mezzo di unione, una base di comunione tra tutti i cristiani [5].


Di fronte al Battesimo di altri cristiani, il Concilio Vaticano II dice: “Coloro (…) che credono in Cristo ed hanno ricevuto validamente il battesimo, sono costituiti in una certa comunione, sebbene imperfetta, con la Chiesa cattolica… Giustificati nel battesimo dalla fede, sono incorporati a Cristo e perciò sono a ragione insigniti del nome di cristiani, e dai figli della Chiesa cattolica sono giustamente riconosciuti quali fratelli nel Signore” [6].


Chi è cristiano?


La fede cristiana del Nuovo Testamento è la buona notizia per Israele e per le Nazioni [7], di modo che in Gesù Cristo si compie la promessa sul Servo di Yahvè, che era destinato ad essere Alleanza per Israele e luce per le Nazioni [8].


Gesù è più del Messia di Israele: è il vero profeta e mediatore della salvezza, visto che è il nuovo Adamo, di cui parla Paolo [9]. Per questo la Chiesa deve proclamare il seguente messaggio riconciliatore: che in Gesù, il Cristo, inizia la nuova creazione e che il mondo trova la sua unità, la sua salvezza e la sua pienezza in Lui [10].


Ai nostri giorni, di fronte alla proliferazione di gruppi che si definiscono “cristiani” e grazie agli accordi raggiunti dal movimento ecumenico, troviamo un consenso tra le varie Chiese e confessioni cristiane nel considerare i seguenti aspetti dottrinali come requisiti minimi perché un gruppo possa essere considerato cristiano:


1. Credere che Dio è Uno e Trino, ovvero Padre, Figlio e Spirito Santo.


2. Accettare Gesù Cristo come la seconda persona della Trinità e come Dio e vero uomo, che è morto e risorto per la nostra salvezza come espresso nella Bibbia.


3. Confessare che Gesù Cristo è il Mediatore tra Dio e le persone ed è il Signore Glorificato.


4. Confessare lo Spirito Santo come consustanziale al Padre e al Figlio e che è presente con la sua azione nella comunità cristiana.


5. Accettare che la Bibbia, sia l'Antico che il Nuovo Testamento, è la rivelazione di Dio al suo Popolo. Non esiste altro libro che sia uguale o superiore alla Bibbia.


6. Accettare e praticare il battesimo cristiano [11] come sacramento di iniziazione cristiana e mezzo di incorporazione alla Chiesa di Cristo.


7. Commemorare l'Ultima Cena o Eucaristia [12].


8. Credere e proclamare la fede nella resurrezione dei morti.


9. Non deve mancare una testimonianza di vita in base al Vangelo di Gesù Cristo [13].


Questa dottrina di base del cristianesimo si trova nei tre credo storici: quello degli apostoli, quello del primo Concilio di Nicea (325) e quello di Sant'Atanasio (“Quicumque”, V secolo).


Norme di cui tener conto per la validità del battesimo


Il Direttorio Ecumenico del 1993 spiega che “il battesimo per immersione, o per infusione, con la formula trinitaria è, in sé, valido. Di conseguenza, se i rituali, i libri liturgici o le consuetudini stabilite da una Chiesa o da una comunità ecclesiale prescrivono uno di questi modi di battezzare, il sacramento deve essere ritenuto valido, a meno che si abbiano fondate ragioni per mettere in dubbio che il ministro abbia osservato le norme della propria comunità o Chiesa” [14].


Dobbiamo dubitare del battesimo amministrato per aspersione collettiva. Non c'è sicurezza del fatto che il soggetto riceva l'acqua (la materia).


Il Codice di Diritto Canonico dice che “i battezzati in una comunità ecclesiale non cattolica non vanno battezzati sotto condizione, a meno che, esaminata la materia e la forma verbale usata nel conferimento del battesimo, considerata inoltre l'intenzione del battezzato adulto e del ministro battezzante” [15].


Il sacramento del battesimo non si può ripetere, visto che imprime carattere. È un sigillo spirituale e incancellabile che si imprime nel soggetto che lo riceve. Possiamo concludere che se il battesimo viene amministrato con acqua e in nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo è valido.


Quanto a chi amministra il battesimo, “la fede insufficiente di un ministro in ciò che concerne il battesimo, di per sé non ha mai reso invalido un battesimo. L’intenzione sufficiente del ministro che battezza deve essere presunta, a meno che non ci sia un serio motivo di dubitare che egli abbia voluto fare ciò che fa la Chiesa” [16]. Questo atteggiamento è sulla linea tradizionale della Chiesa cattolico-romana e si ritrova in Sant'Agostino, Innocenzo III…


Di fronte al battesimo sotto condizione


Dopo che un esame ha dimostrato che esiste un motivo serio per dubitare sulla materia, la formula indicata per il battesimo, l'intenzione del battezzato adulto e il ministro che ha battezzato, il rito deve essere compiuto in privato e spiegando le ragioni per realizzarlo [17].


Lo stesso Codice di Diritto Canonico dice che se ci sono seri dubbi sulla validità del battesimo si potrebbe battezzare sotto condizione [18].


I padrini


Come afferma giustamente F. Sampedro, in genere i padrini devono essere membri della Chiesa o comunità ecclesiale nella quale si celebra il battesimo, visto che sono rappresentanti di una comunità di fede, garanti di quella fede e del desiderio di comunione ecclesiale del candidato [19].


Quanto detto non toglie che, per legami familiari, un membro di un'altra Chiesa o comunità ecclesiale, ma insieme a un padrino cattolico, possa essere testimone del battesimo, e un cattolico può fare lo stesso in un'altra Chiesa o comunità ecclesiale [20].


Per via della stretta comunione tra la Chiesa cattolica e le Chiese orientali ortodosse, è permesso che per una giusta ragione un fedele di quelle Chiese possa essere padrino allo stesso tempo di un padrino (o una madrina) cattolico del battesimo di un bambino o di un adulto cattolico. La condizione è assicurare l'educazione del battezzato e la riconosciuta idoneità del padrino [21].


Chiese e comunità ecclesiali con battesimo valido


1. Chiese orientali.
2. Chiese ortodosse.
3. Chiesa Evangelica Luterana.
4. Chiese presbiteriane.
5. Chiesa Anglicana (Episcopali).
6. Metodisti.
7. Battisti.
8. Congregazionalisti.
9. Discepoli di Cristo.
10. Avventisti.
11. Pentecostali [22].

Bisogna fare attenzione ad alcuni gruppi pentecostali, in particolare in America Latina, che possono realizzare il battesimo in modo inadeguato. In caso di dubbio, è meglio analizzare caso per caso.

Non hanno battesimo valido:

1. Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.
2. Testimoni di Geova.
3. Esercito della Salvezza [23].
4. Sette pseudocristiane.

 


[1] UR, 4 (Decreto sull'Ecumenismo del Concilio Vaticano II, “Unitatis Redintegratio”).
[2] Cfr. Gv 17,20-23.
[3] SC, 59 (Costituzione sulla Liturgia del Concilio Vaticano II, “Sacrosanctum Concilium”).
[4] DE (1967), 55 (Direttorio Ecumenico (1967), prima parte, Nº 55).
[5] Cfr. F. Sampedro, Ecumenismo y Tercer Milenio (Bogotá, CELAM, 2003), 381-382.
[6] UR,3.
[7] Lc 2, 29-32.
[8] Is 42,6.
[9] 1 Cor. 15,45.
[10] Cfr. J. Escobar, El carácter absoluto de la revelación cristiana y el Cristo desconocido de las religiones según Raimundo Panikkar, in Diálogo Ecuménico XXXI (1996) 99, 11-12.
[11] Esistono interpretazioni diverse tra i cristiani. La teologia sacramentale protestante non è uguale a quella cattolica romana.
[12] Accade lo stesso che con il battesimo. Grazie al dialogo teologico ecumenico, sono stati raggiunti importanti accordi tra le Chiese.
[13] Cfr. J. Escobar, Sectas, cristianismo y catolicismo. Análisis eclesiológico, in Medellín 87 XXIII (1996), 34-35.
[14] DE, 95. Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani, Direttorio per l'Applicazione dei Principi e delle Norme sull'Ecumenismo.
[15] CDC, 869, 2. Codice di Diritto Canonico.
[16] DE, 95 b.
[17] Cfr. DE, 99d. F. Sampedro, O.cit., 384.
[18] CDC, 869,20.
[19] F. Sampedro, O.cit., 384.
[20] Cfr. DE, 98 a.
[21] Cfr. DE, b.
[22] Una lista simile viene fornita da F. Sampedro, O. Cit., 388. H. Muñoz, Validez del Bautismo, en Servicio 71 (1983), 28-29. J. Escobar, O.cit., 31-42.

[23] L'Esercito della Salvezza non è una setta. Non ha sacramenti, visto che è un Movimento Sociale Cristiano. Il fondatore William Booth (1829 -1912) pensava che le persone che aiutava sarebbero tornate alla propria Chiesa d'origine. Il problema è che molte non hanno voluto tornare e altre non sono state accolte.





Un sacerdote risponde

Perché un laico in caso di necessità può conferire il Battesimo (che rimette i peccati) e non può fare la stessa cosa per la confessione se manca il sacerdote?

Quesito

Caro Padre Angelo,
le sottopongono il seguente quesito, con una breve premessa. Dunque, in caso di morte imminente e qualora la persona non sia battezzata (se non si fa in tempo a chiamare un prete) è non solo lecito, ma anzi doveroso che un laico amministri (a chi lo chieda) il sacramento del Battesimo. Su questo non ci sono dubbi. Il quesito, invece, e' un altro: dal momento che il Battesimo oltre a incorporare il battezzato alla Chiesa e soprattutto in Cristo, ha anche l'effetto di rimettere i peccati, allora per quale motivo un laico (qualora il moribondo lo chieda e non si possa chiamare subito un prete) non può anche amministrare il sacramento della Riconciliazione? La mia è una sorta di "provocazione teologica" poiché sono perfettamente conscio che solo il ministro ordinato può' legittimamente assolvere dai peccati. Pero', resta la mia "provocazione": se un laico (poste le condizioni di cui sopra) può amministrare il Battesimo che rimette tutti i peccati, a maggior ragione potrebbe amministrare la Riconciliazione (poste sempre le condizioni di cui sopra). Concludo menzionando parecchi dipinti medievali (presenti anche in alcune chiese) in cui i soldati in guerra in punto di morte confessavano i propri peccati al compagno soldato. Grazie anticipatamente per la sua risposta. 
Giuseppe


Risposta del sacerdote

Caro Giuseppe,
1. sono diversi gli esempi che mi hai portato per il Battesimo e per la confessione.
Innanzitutto perché il battesimo è de necessitate salutis, vale a dire è necessario per la salvezza.
La confessione invece non ha altrettanta urgenza: “la penitenza non è di tanta necessità quanto il battesimo; si può infatti supplire con la contrizione la mancanza dell'assoluzione sacerdotale, che non libera da tutta la pena né si dà ai bambini. Quindi non c'è parità con il battesimo, il cui effetto non si può supplire con nessun altro mezzo” (Somma teologica, III, 67, 3, ad 2).

2. Invece “di tutti i sacramenti è di massima necessità il battesimo, che è la rigenerazione dell'uomo alla vita soprannaturale, perché ai bambini non si può provvedere altrimenti, e gli adulti non possono in nessun altro modo che con il battesimo conseguire la piena remissione, sia della colpa, che della pena. 
E quindi, perché l'uomo non venga a mancare di un rimedio tanto necessario, fu istituito in modo che la sua materia fosse comune, cioè l'acqua che tutti possono avere, e che il ministro potesse essere chiunque, anche chi non è ordinato, affinché nessuno rischi la sua salvezza per mancanza del battesimo” (Somma teologica, III, 67, 3).

3. Normalmente battezzano i sacerdoti perché sono il simbolo dell’unità della Chiesa.
Ma in caso di necessità tutti battezzano validamente e lecitamente, purché abbiano intenzione di fare ciò che fa la Chiesa.

4. Occorre ricordare poi che il sacramento della confessione è stato istituito per la remissione dei peccati di chi è già incorporato a Cristo (potrei dire per chi è già stato liberato dal naufragio) e a motivo dei peccati si è reso infermo, malato.

5. E come ai malati non basta dare qualsiasi medicina ma è necessario valutare le loro condizioni per dare un farmaco appropriato, così vale ugualmente per la confessione.
Questo è il motivo per cui la confessione è stata istituita da Gesù Cristo a modo di giudizio. La sera del giorno della sua risurrezione ha detto infatti agli Apostoli: “Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati” (Gv 20,22-23).
Non ha detto semplicemente: perdonate i peccati, ma a chi e a chi

6. Poiché il Signore ha istituito il sacramento della penitenza con una natura giudiciale, è necessario che questo giudizio venga emesso da chi ha il potere di emettere tale giudizio.
Ora Gesù Cristo non ha dato questo potere a tutti, ma solo agli apostoli la sera del giorno della sua risurrezione.
Inoltre tale giudizio può essere espresso autorevolmente solo su coloro che appartengono alla Chiesa.
Ma chi riceve il Battesimo non appartiene ancora alla Chiesa. Ecco perché il Battesimo non ha natura giudiziale, ma solo salvifica.

7. Il potere giudiciale sul corpo mistico di Cristo (e cioè sui fedeli) ce l’hanno solo coloro che hanno potere sul corpo fisico di Cristo, e cioè solo coloro che hanno il potere di consacrare il pane, di celebrare l’Eucaristia.

8. La Sacra Scrittura ricorda che per nutrirsi dell’Eucaristia è necessario essere in grazia di Dio. Dice infatti: “Chiunque mangia il pane o beve al calice del Signore in modo indegno, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore” (1 Cor 11,27).

9. Ora è il sacerdote e solo il sacerdote, a motivo del potere delle chiavi datogli dal Signore, che rende degno (puro) chi non è degno (impuro).
Solo il sacerdote infatti è ministro del Sangue. Ed egli lo prende e lo versa sull’anima del penitente che è disposto a riceverlo per purificarlo.

10. Se poi un morente, di spontanea volontà e mancando il sacerdote per la confessione, volesse confessare i propri peccati ad un laico che per lui in quel momento rappresenta la Chiesa, è libero di farlo.
Quest’accusa può avere il merito di accrescere il pentimento e cioè la contrizione, ma non è un’accusa sacramentale, né il laico può assolvere dai peccati. Al laico infatti manca quel divino potere che viene conferito ai soli sacerdoti nell’ordinazione sacerdotale.
Il Signore gli accorderà la grazia in virtù del pentimento, che è sempre richiesto, ma non in virtù dell'accusa fatta ad un laico, che neanche in questo caso non è richiesta.

Ti benedico e ti ricordo al Signore.
Padre Angelo


[Modificato da Caterina63 10/08/2020 08:52]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:59. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com