È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

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Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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S.Caterina da Siena Dottore della Chiesa

Ultimo Aggiornamento: 18/01/2020 13:36
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Sesso: Femminile
15/12/2008 13:41
 
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Vorrei condividervi una fra le tnte Lettere di S.Caterina da Siena a favore dell'unità.......meditiamo sulle parole che userà per convincere Papa Gregorio XI, intorno al 1375, a NON risparmiarsi per la PACE...... Wink

< Così vi prego e dico, dolce babbo mio, dalla parte di Cristo Crocifisso, che facciate voi; cioè che voi con benignità e pazienzia, e santa umiltà e mansuetudine, vinciate la malizia e la superbia dè i figliuoli vostri, affidativi dalla santa Provvidenzia nel Gregge, i quali però sono stati ribelli a voi, padre, e alla santa Chiesa di Cristo.
Sapete che col demonio non si scaccia il demonio; ma che con la virtù si caccerà.

Poniamo che abbiate ricevute grandissime ingiurie, avendovi fatto vituperio e toltovi il vostro; nondimeno, padre, io vi prego che non ragguardiate alle loro malizie, ma alla vostra benignità donatavi da Cristo; e non lassate però di sacrificarvi per la nostra salute.
La salute dei ribelli sarà questa: che voi torniate a pace con loro!
Perchè il figliuolo che fa guerra al padre, mentre che persiste, egli stesso si priverà della santa eredità.

Oimè, babbo mio dolce, Pace, v'imploro Pace, per l'amor di Dio, acciò che tanti figliuoli non perdano l'eredità della vita eterna che il Cristo distribuisce nella santa Sua Chiesa, e che per riscatto non risparmiò di dare se stesso.

Voi sapete che Dio ha posto nelle vostre mani il dare, il tollere questa eredità, a secondo del discernimento vostro e di tutti i santi vescovi della successione Apostolica.
Ma voi tenete le chiavi; e a chi voi aprite si troverà aperto; e a chi voi serrate resterà serrato.
Così disse lo dolce e buon Gesù a Pietro.
Però abbiate ad imparare dal vero ed unico Capo che è Pastore della Chiesa, che ci disse; imparate da Me che sono mite ed umile di cuore!
Mio dolce vicario di Cristo, è giunto il tempo di dare la vita per le pecorelle che sono uscite fuori dal gregge.

Convienvole dunque andarle a cercare, e riacquistare con la pazienzia, le pecore inermi ma fuori dell'ovile; ma anche con le armi, se non ascoltano la Pace, per gli infedeli che vogliano rubare con vili armi il gregge già posto al sicuro, rizzando il confalone della santissima Croce che è stato fin troppo calpestato; non conviene più dormire; ma destarsi, siate virili per difendere la Croce calpestata, perchè Gesù ci disse: se vi vergognerete di me, anch'io m'avvergognerò di voi!

(apro un inciso! queste parole sembrano forti...oggi che si parla tanto di pace..ma Caterina da Siena è ONESTA fino in fondo.....per guerra si rivolge a coloro che volutamente calpestavano la Croce portandola in odio...ma prima dice "se non ascoltano la Pace" quindi suggerisce al Papa prima l'intermediazione....soltanto dopo poichè la situazione del suo tempo era drammatica e tale era la cultura di quel tempo, parla allora di armi..PER DIFENDERE..e tuttavia, dopo, ritorna a parlare di armi spirituali....) Wink

Ma spero sempre nella Bontà di Dio, che riacquistarete gl'infedeli in armi, ponendo ad essi per primo il seme della Carità e con ogni virtù del santo Vangelo conquisterete e correggetere le malizie dè i cristiani che pensano invano di trovare fuori dell'ovile della santa Chiesa un altra Chiesa, perciocchè Cristo disse: vi è una Chiesa sola!

Fiate in modo che tutti corrano all'odore della santa Croce, cominciate voi e i vescovi tutti, e i più ribelli faranno ritorno all'ovile!
Pace, pace, pace, pace, babbo mio dolce, non più guerra, fate tacere questi rumori che assordono l'anima, e diventano l'eco del demonio, Pace, Pace, implorate da tutti i vescovi a voi umilmente sottomessi; che tutte le membra vibrino e soffrano e piangano per i figli che si sono allontanati.

Non più guerra, ma destiamoci, andiamo sopra lo nemico e portiamo quale arma la santissima Croce, usando per coltello la santa Parola di Dio.
Oimè, santo padre, date da mangiare agli affamati, chè non di solo nutrimento umano che diventa escremento vivrà l'uomo, ma da ogni parola che esce dalla bocca di Dio, e dal cibo eterno della Santa Carne e prezioso Sangue del Suo Figlio; i vostri servi sono affamati e aspettano voi con ardentissimo desiderio.

Confortatevi, babbo mio dolce, e non prendete troppa amaritudine ricordandovi come al Cristo venne dato il fiele per bevanda, vorreste voi e i tutti i vescovi e tutto il clero essere da meno? Vorreste bere forse una bevanda più dolce? Che mai sia, sarebbe la vostra condanna, ma non della santa Chiesa perciò che Gesù disse: e le porte degli inferi non prevarranno! Ma su di noi si, esse possono ingollarci!

Questa amarutidine sia a voi di conforto, gloriatevi del vituperio che assorbiamo per salvare la santa Chiesa e il Nome santo di Dio.
Confortatevi per speranza, che Dio vi provvederà ogni cosa, a suo tempo provvederà ad ogni nostra necessità e bisogno, perciocchè il divino Maestro ci disse per ammaestramento nostro: ad ogni giorno basta la sua pena.
Per Cristo Gesù Dolce, Gesù Amore! >


Domenico Di Giacomo Di Pace (Domenico Beccafumi):
_-Santa Caterina da Siena che Riceve le "stimmate" - 1514-1515-_
                                                         


Penso che sia interessante conoscere, attraverso gli scritti (per esempio) di S.Caterina da Siena...come il problema della Riforma era fortemente sentito dalla senese.....la quale, in un altra lettera indirizzata sempre a Gregorio XI, che invita ad essere arbitro della vera Pace nell'Europa travagliata, consiglia anche di...DEPORRE IL POTERE TEMPORALE...se questo danneggiava in qualche modo quello spirituale..... Wink

Leggiamo:

< Al nome di Gesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.
Santissimo e reverendo Padre in Cristo dolce Gesù; la vostra indegna figliuola Caterina, serva e schiava dè i servi di Gesù Cristo, scrive alla Vostra santitate nel prezioso Sangue di Lui, con ardente desiderio di vedervi giunto alla Pace, pacificato, voi e li figliuoli con voi. La quale Pace Dio vi chiede, e vuole che ne facciate ciò che potete in primo luogo per favore delle anime di ogni luogo.

Oimè, babbo mio, non pare che voglia che noi attendiamo tanto alla signoria e sostianza temporale, che non si vegga quanta è la distruzione delle anime e del vituperio contro Dio? Questo potere seguita per la guerra; ma Dio vuole che apriate l'occhio dell'intelletto sopra la bellezza dell'anima, e sopra il Sangue del Suo Figliuolo; del quale Sangue lavò per primo la faccia dell'anima vostra perchè fosse lavata la faccia dell'anime nostre; voi ne siete Ministro. V'invito dunque alla fame del cibo di tutte le anime!
Il tesoro della Chiesa è il Sangue di Cristo, d'inestimabile valore il Suo Corpo dato in cibo; tutto si è dato in prezzo per l'anima: perchè il tesoro di questo Sangue non è pagato per la forza temporale, ma per la salute dell'umana generazione!

Sicchè, poniamo che siate tenuto di conquistare e conservare il tesoro e la signoria delle città la quale la Chiesa ha perduto; perocchè maggiormente siete tenuto di riacquiestare le pecorelle che sono il tesoro più immenso della Chiesa; e troppo s'impoverisce queand'ella le perde!
Non che impoverisca in sè, perchè il Sangue di Cristo giammai diminuirebbe, ne finirebbe, ne andrebbe in altra Chiesa; ma perde il suo adornamento di gloria, il quale riceve dalle anime virtuose e obbedienti e sudditi a Lei.
Meglio dunque lassar andare l'oro delle cose temporali, che l'oro delle spirituali.

Perocchè so bene che non tutto dipende da voi, babbo mio dolce, voi fate tutto quello che si potrà fare; e fatto quanto dovevate, come ci ammaestra il Divin Maestro, diremo che siamo servi inutili, e sarete scusato davanti a Dio e agli uomini che verranno.

Usate, ve ne scongiuro, il bastone della Carità, il bastone della benignità, i bastoni dell'Amore e della Pace, anzichè ricambiare col bastone della guerra; e Dio vi ridarà a suo tempo d'esser riconosciuto spiritualmente e temporalmente quale siete, dolce vicario di Cristo in terra.
Restringendosi l'anima mia fra sè e Dio, con grande fame della salute nostra e della riformazione della santa Chiesa dai falsi preti, dai corrotti vescovi, imploro Dio e Dio a voi, di fare quanto più potrete per il bene del mondo: non pare che Dio manifesti altro rimedio, nè io veggo altro in Lui, che quello della PACE!

Pace dunque, Pace in Nome di Gesù Cristo Crocifisso e per l'Amore del Sangue Suo!

Non ragguardate all'ignoranzia, alla cecità, alla superbia dè i figliuoli corrotti, ignorate la loro prepotenzia, abbiate a rammentarvi che questa è la promessa del Divino Maestro, allorchè avvisò Pietro che il demonio avrebbe tentato ogni mezzo per corrompre, marcire, rubare pecore del Suo santo ovile che è la santa Chiesa, ma perocchè promise che il demonio mai avrebbe prevalso su di Essa, avete forse timore di essere passato al crogiolo? Non sia mai!

Soltando passando attraverso il crogiolo sarete quello che dovrete essere, il dolce vicario di Cristo in Terra!
Con la Pace inorridirete il demonio, che aprirà altre strade per corrompere e marcire, ma porterete la Pace nei cuori della divisione; Cristo penserà ad unirli.
Vedete dunque come con la Pace, caccerete il demonio!
Fate dunque tutto quello che è in vostro potere acciocchè non veniate ad agire secondo la volontà degli uomini, piuttosto secondo la volontà di Dio che altro non chiede, e per lo quale motivo vi ha posto a si tanto supremo vicariato.

Ma voi avete bisogno dell'aiuto di Gesù Cristo Crocifisso e con voi i vescovi che sono chiamati a consigliarvi, perocchè molti sono fra loro corrotti e neanco ferventi sacerdoti, liberatevi di costoro, ponete il vostro santo desiderio in Cristo Gesù , ripudiate i sollazzamenti del marciume della corruzione, abbiatelo a distinguere da questo: se non sapete soffrire, non siete degno!

Voi fate le veci del dolce Cristo Gesù, e come Lui dovete desiderare soltanto il bene delle anime, dovete bere il calice dell'amarezza, dovete farvi dare il fiele. Oh quanto sarà beata l'anima vostra e mia che io vegga voi essere cominciatore di tanto bene e della Pace, che alle vostre mani venerabili, quello che Dio permette per forza, si faccia soltanto per l'amore!

Questa è la sola strada, e con i pastori, i sacerdoti, tutto il popolo vero e virtuoso, e umili onesti servi di Dio; e si che ne troverete, ma solo se piacerà alla santità Vostra di cercarli!

Chè sono due le cose: che la Chiesa ha perduto il potere temporale per la guerra, ma ha ritrovato quello spirituale per la Pace, rammentate l'Apostolo Paolo, babbo mio dolce, senza le virtù, senza la carità, è sempre guerra, non solo fra i popoli, ma guerra aperta con Dio. I ribelli come possono capirlo se non possediamo in noi queste virtù? come se non operiamo la Pace?

Perdoniate alla mia presunzione, babbo mio dolce, ma è fuoco quel che mi divora l'anima per il bene di tutti e per la Pace, nè Dio mi consente di dormire se non vi faccia giungere al più presto questo servizio.
Umilmente v'addimando la vostra santa benedizione, in nome di Gesù dolce, Gesù Amore! >

               


ALCUNI PENSIERI di S.Caterina

" Non è buono il cavaliere se non si prova sul campo della battaglia: così l'anima vostra si deve provare alla battaglia delle molte tribolazioni; e quando si vede fare prova buona di pazienza, e per impazienza non volta indietro il capo scandalizzandosi di quello che Dio permette, allora può godere ed esultare, e con perfetta allegrezza aspettare la vita durabile..."

"Se Dio non ci avesse creati per darci a godere l'eterna visione e (se) non ci amasse inestimabilmente, già non ci avrebbe dato siffatto ricompensatore, l'umile e immacolato Agnello..."

"Voi sapete che per i molti peccati mortali siamo in odio e in dispiacere di Dio; fatta è la guerra con Lui. Ma è (anche) vero che, poi che questo Agnello ci diede il Sangue, noi possiamo fare questa Pace: onde se ogni dì cadessimo in guerra, ogno dì possiamo fare la pace..."

"Altro è il giudice umano e altro è il Giudice divino. Dinnanzi a Lui non (ci) si può appellare, nè avere avvocati, nè procuratori, poichè il Giudce vero ha fatto suo avvocato la coscienza, che (da) sè medesima, in quella stremità (del giudizio), giudica se essere degna della dannazione..."

"Ricevetti la vostra lettera (Caterina risponde al prete Andrea di Vitroni, dal quale riceve lodi sulle sue virtù), intesi ciò che dice. Sappiate che di me non si può vedere nè contare altro che somma miseria, (essendo io) ignorante e di basso intendimento. Ogni altra cosa proviene dalla Somma ed eterna Verità: a Lui attribuitela e non a me! Teneramente mi raccomando alle vostre orazioni..."

" La bontà di Dio permette ai demoni che molestino l'anima vostra per farci umiliare e riconoscere la sua bontà, e ricorrere dentro a Lui, nelle dolcissime piaghe sue, come un fanciullo ricorre alla madre..."

" L'anima non deve mai venire a tristizia (deprimersi), per neuna battaglia (per nessuna tentazione) che abbia, nè lasciare mai nessun esercizio o ufficio o altra cosa. E se non potesse fare altro, almeno (dovrebbe) stare dinnanzi alla Croce e dire: Gesù, Gesù Io mi confido, nel Nostro Signore, Gesù Cristo..."

" Se voi cercate che vuole questa dolce volontà (di Dio), dimandatene a Paolo (l'apostolo), che dice che (Dio) non vuole altro che la nostra santificazione. E ciò che Egli ci da o permette a noi, sia pena o infermità, per qualunque modo che siano, Egli le permette con grande mistero, per la nostra santificazione e necessità della salute nostra..."

" Senza il lume della fede, andremo in tenebre, sì come il cieco a cui il dì è per lui notte..."

" Cerchiamo il cielo! Noi non fummo fatti per nutrirci di terra..."

" Figliuolo, non fare più resistenza allo Spirito Santo che ti chiama e non spregiare (disprezzare) l'amore che t'ha Maria (di te ha), nè le lacrime e le orazioni che sono all'Agnello rivolte per la salvezza tua..."

" Vi prego che vi correggiate di questo difetto (l'ingratitudine) e degli altri, e che perdoniate alla mia ignoranza; chè se io non vi amassi, non vi direi quello che dico..."

" L'Amore non s'acquista se non con l'amore...Colui che vuole essere amato, prima gli conviene amare, cioè avere la volontà d'amare. Ed è condizione dell'Amore, che quando la creatura si vede amare, subito ama..."

" Vi prego che sempre nutriate e alleviate i vostri figlioli nel santo timor di Dio, che non è spavento! Non attendete solamente ai corpi loro, essi si decomporranno nel loro tempo, ma rivolgete l'attenzione alla salute delle (loro) anime: sappiate che Dio ve ne richiederà (il conto) nell'ultimo dì..."

" Molti vogliono andare innanzi, e non dietro (al dolce amoroso Verbo) facendo (a modo loro) un altra via di nuovo, cioè di voler servire Dio e avere la virtù senza faticare...Ma essi s'ingannano, perchè Lui solo è la Via..."

" La Carità è un arbòre d'amore: il midollo suo è la pazienza e la benevolenza del prossimo..."

" La mercanzia della ricchezza delle virtù, non s'acquiesta in un altra -bottega- che è nel conoscimento di sè!..."

" Assai triste è colui che, potendo avere fuoco, finisce per propria scelta di morire di freddo, (come) chi avendo cibo si lascia morire di fame innanzi una tavola imbandita! Prendete, prendete il Cibo vostro! Prendete Cristo dolce Gesù, crocifisso..."

" Nella bocca tua sia il silenzio, e un santo ragionamento delle virtù a condanna d'ogni vizio (O taci, o esalta il bene, o condanna ciò che è male)..."

" Il prossimo vostro è quella cosa che è più amata da Dio..."

" Ingrassi l'anima tua in questa bontà di Dio: Il Padre t'è mensa, il Figliolo t'è cibo, lo Spirito Santo ti serve, e (poi) ti fa letto di sè (cioè ti accoglie nella sua pace)..."

" Il cuore e l'affetto che è colmo dela terra (i piaceri terreni) e d'amore di sè medesimo, non si può empire di Cristo crocifisso..."

" O cuori induriti, stolti figli di Adamo! E' un bene miseri il cuore che non si lascia trarre a si dolce Padre. Dice Egli: - Se io sarò levato in alto (sulla croce innalzato), ogni cosa trarrò a me -. Perchè? Solo perchè noi corriamo (verso di Lui). Si levi dunque il cuore, con ogni movimento, ad amare colui che ama...senza essere amato..."

" Se Dio ci permette la ricchezza è perchè ne siamo dispensatori ai poveri..."

"...Si conviene che l'uomo che ha a signoreggiare (cioè il comando, o un politico) e governare altrui (gli altri), signoreggi e governi prima sè stesso...Come potrebbe infatti un cieco essede di guida?..."

" Padre mio (al suo confessore, il b.Raimondo da Capua O.P.), tante sono le volte che ho voglia di piangere sopra la cecità nostra...!"

" O beata e dolcissima Maria, tu ci hai donato il fiore del dolce Gesù. E quando produsse il frutto, questo dolce fiore? quando fu innestato in sul legno della santissima Croce..."

" Affinchè il mondo non gli gonfiasse lo stomaco (nutrisse di superbia), il padre nostro santo Francesco elesse la santa e vera estrema povertà..."
(Sarebbe un peccato se il lettore ignorasse la profondità di questo appellativo "nostro padre", che l'umile figlia di s.Domenico usa per s.Francesco!)

" Nella dolce Sposa di Cristo (in comunione con la Chiesa) voglio terminare la vita mia, con lagrime, con sudori e con sospiri e dare il sangue e la midolla dell'ossa! E se tutto il mondo mi cacciasse (a cagione dei miei peccati) io non me ne curerò, riposandomi con pianto nelpetto della dolce Sposa..."

Wink

Un'altra eccezionalità di S.Caterina da Siena è la questione dello scrivere...mezza anafalbeta, le venne insegnato miracolasamente da S.Tommaso d'Aquino che le apparve insieme a S.Giovanni nel 1377, tre anni prima di morire, mentre si trovava a Rocca d'Orcia.
Prima di esporre i fatti da lei stessa raccontati al suo confessore, il B.Raimondo da Capua, dobbiamo considerare come la specificità della vita di Caterina sia intrinseca della e dalla presenza del Cristo il quale e il solo gli è Maestro (così come detto da lei stessa).

Al confessore gli dice: < Voi potete avere la certezza che nessuna regola nella vita spirituale mi fu insegnata da uomo mortale, ma solamente dal mio Maestro e Signore Gesù Cristo; il quale, o per qualche segreto impulso, oppure apparendomi e parlandomi com'io povera ignorante parlo a voi, m'ha insegnato sempre ciò ch'io dovevo dire e fare...>

Questo aspetto è di una grande importanza per comprendere la veridicità degli insegnamenti cateriniani e della sua indipendenza dalle convinzioni, dai superficiali doveri, dalle critiche del mondo.....A Caterina il mondo non interessa, se non perchè in esso sono contenute innumerevoli anime da salvare, da amare, da conquistare....Questa sua indipendenza spirituale le consentirà di non lasciarsi mai influenzare da chicchesia, pur rimanendo salda nella dottrina e nel Magistero della Chiesa, riuscendo semmai a conquistare il mondo!

Leggiamo la Lettera, fra le poche, che Caterina scrisse di suo pugno al suo confessore, in virtù del miracolo che ebbe nel saper all'improvviso leggere e scrivere:

< Questa mia lettera e un'altra che vi mandai, ho scritte di mia mano in su l'isola della Rocca, con moltissimi sospiri e abbondanzia di lagrime; intanto che l'occhio pur vedendo, non vedeva, tanta è l'emozione; ma piena d'ammirazione ero di me medisima, e della bontà di Dio, considerando la sua misericordia verso le creature che hanno in loro ragione, e la Sua Providenzia; la quale immeritatamente abondava verso di me, che per refrigerio, essendo privata della consolazione, la quale per mia ignoranzia io non cognobbi (Caterina si esprime in lingua volgare e riconosce una sua colpa il non essere riuscita a suo tempo imparare a leggere e a scrivere), m'aveva dato, e provveduto con darmi l'attitudine dello scrivere; acciocchè discendendo dall'altezza (orgoglio), avessi un poco con chi sfogare 'l cuore, perchè non scoppiasse (cioè scrivendo).
(da qui comincia a descrivere il fatto avvenuto)
Non volendomi trarre ancora da questa tenebrosa vita; per ammirabile modo me la fermò nella mente mia, siccome (come) fa il maestro al fanciullo, che gli da l'esempio e il piccolo si lascia guidare. Onde subito che foste partito da me, col glorioso evangelista Joanni e Tommaso d'Aquino, così dormendo cominciai ad imparare (Caterina cadde in estasi). Perdonatemi del troppo scrivere perocchè le mani e la lingua s'accordano col cuore. Gesù Dolce, Gesù Amore! >

(dalla Biografia di s. Cateina da Siena del Beato Raimondo da CapuaO.P.)


Dalle Orazioni di S.Caterina da Siena, vergine domenicana, Dottore della Chiesa, Patrona d'Italia, e Compatrona d'Europa

Il posto della B.Vergine Maria, nel piano della Redenzione

Tu, o Maria, sei divenuta un libro nel quale, oggi (festa dell'Annunciazione), viene scritta la nostra Regola. In Te è oggi scritta la Sapienza del Padre; in Te si manifesta oggi la dignità, la fortezza, la vera libertà dell'uomo!

Se io considero il grande Tuo consiglio, o Trinità eterna vedo che nella Tua Luce vedesti la dignità e la nobiltà dell'umana generazione. Per cui, come l'Amore ti costrinse a trarre l'Uomo da Te, così quel medesimo Amore Ti costrinse a ricomprarlo, essendo egli perduto.

Ben dimostrasTi che Tu amasti l'uomo prima che egli fosse, quando Tu lo volesti trarre da Te, solo per purissimo Amore; ma maggiore amore gli mostrasti, dando Te medesimo, rinchiudendoti oggi nel vile saccuccio della sua umanità. E che più gli potevi dare che Te medesimo? Veramente Tu gli potevi dire: "Che cosa avrei Io dovuto fare o potuto fare, che non l'abbia fatto?"

Così vedo, che ciò che la Sapienza Tua vide in quel grande ed eterno Consiglio, che fosse da fare per la salute dell'uomo, la Tua clemenza lo volle, e la potenza Tua oggi lo ha adempiuto!

Che modo trovasti, o Trinità eterna, perchè si adempisse la Tua Verità e facessi misericordia all'uomo, e fosse soddisfatta la giustizia Tua? Che rimedio ci hai dato? O si! Ecco il rimedio: Tu diponesti di darci il Verbo dell'Unigenito Tuo Figliuolo, e che pigliasse la massa della carne nostra che t'aveva offeso, affinchè abitando Egli la nostra umanità, fosse soddisfatta la Tua Giustizia, non in virtù dell'umanità, ma in virtù della deità unita in Essa; e così fu fatto, a Tuo piacere e fu adempiuta la verità tutta.

O Maria, io vedo questo Verbo dato a Te, essere in Te; e nondimeno non è separato dal Padre e dallo Spirito, così come la parola, che l'uomo ha nella mente che benchè sia proferita fuori e comunicata ad altri, non si parte però, nè è separata dal cuore. In queste cose si dimostra la dignità dell'uomo, per cui Dio ha operato tante e sì grandi cose.

In Te, o Maria, si dimostra la fortezza e la libertà dell'uomo; perchè dopo la deliberazione di tanto e sì grande consiglio, è stato mandato da Te l'Angelo ad annunciarti il mistero del Consiglio divino, e cercare e aspettare la Tua volontà; e non discese nel ventre Tuo il Figliuolo di Dio, prima che Tu consentissi la Tua volontà!

L'Onnipotenza divina aspettava alla porta della Tua volontà; Lui l'Altissimo aspettava che Tu Gli aprissi perchè voleva venire in Te; e giammai sarebbe entrato se Tu non Gli avessi aperto dicendo: "Ecco l'ancella del Signore, sia fatto in me secondo la tua parola".

La Deità eterna picchiava alla Tua porta, se Tu non Gli avessi aperto, Dio non si sarebbe Incarnato in Te. Vergognati anima mia! Vedendo che oggi Dio si è imparentato con te in Maria: oggi ti è dimostrato, o anima infedele, che benchè tu sia stata fatta senza Te (senza l'ausilio di Maria), non sarei salvata senza Te (attraverso Maria che ci ha dato il Redentore).

O Maria, dolcissimo amore mio, in Te è scritto il Verbo, dal quale noi abbiamo in dono e in eredità la Dottrina della Vita Vera ed eterna. Tu sei la tavola, che ci porge quella Dottrina.

_________________


Santa Caterina da Siena:

Pensieri scelti e annotati da P. Raimondo Sorgia O.P., Ed. Borla, Roma, 1979

La bontà di Dio permette ai demoni che molestino l´anima vostra per farci umiliare e riconoscere la sua bontà, e ricorrere dentro a lui nelle santissime piaghe sue, come il fanciullo ricorre alla madre. (Lettere 4, pensieri 12)

Sappi che il demonio non vorrebbe altro, se non che tu ti recassi solo a conoscimento delle miserie tue, senza altro condimento.

Ma (il conoscimento di sé) vuole essere condito col condimento della speranza nella misericordia di Dio. (Lettere 73, pensieri 158)

La malizia del demonio fa parere trave una paglia, e una parola che sia detta nel tempo delle battaglie, farà parere un coltello. (Lettere 83, pensieri 182)

Per la mia fragilità e per l´astuzia del demonio io sempre temo, pensando di poter essere ingannata, poiché io conosco e vedo che il demonio perdette la beatitudine ma non la sapienzia, dalla quale, come dissi, conosco che mi potrebbe ingannare. Ma io mi rivolgo poi ed appoggio all´arbore della santissima croce di Cristo crocifisso, ed ivi non dubito che i demoni non potranno contro di me. (Lettere 92, pensieri 193)

L´uomo che disordinatamente ama, porta la croce del demonio. Se egli acquista diletti, egli li acquista con pena; e avendoli, li tiene con fadiga, per timore di non perderli; e se egli li perde, ne è crucciato con grandissima impazienzia; se, infine, non li può avere, ha pena perché li vorrebbe. (Lettere 96, pensieri 195)

Il demonio fugge dall´anima in carità, come la mosca dalla pignatta che bolle! (Lettere 129, pensieri 243)

A una pubblica peccatrice, residente a Perugia

Io piango e mi dolgo, figliola mia, che tu, creata e immagine e similitudine di Dio, ricomperata dal prezioso sangue suo, non ragguardi la tua dignità, né il grande prezzo che fu pagato per te. Fatta sei schiava del peccato; preso hai per signore il demonio: e a lui servi il di e la notte. (Lettere 276, pensieri 389, a lei si referiscono anche i pensieri 390 – 395)

Non voler essere più membro del diavolo ché, col laccio suo, ti sei posta a pigliare le creature. Non basta assai il male che tu fai per te; pénsati di quanti sei cagione tu di fare andare all´inferno! Non dico più. Ama Cristo crocifisso, e pensa che tu devi morire e non sai quando. Permani nella santa e dolce dilezione di Dio. Gesú dolce, Gesú amore. Maria dolce madre. (Lettere 276, pensieri 395)

Il demonio non vorrebbe altro, se non farci cadere in disperazione. (Lettere 287, pensieri 413)

Orsú dunque con l´arme! e sconfiggiamo il demonio con la eterna volontà sua (perversa sete di male); e col pensiero cacciamo il pensiero, cioè con pensieri di Dio cacciamo quelli del diavolo. (Lettere 335, pensieri 502)

Sia lodato Gesù Cristo (inviatomi da Gino)
Wink
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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