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E le porte degli inferi non prevarranno

Ultimo Aggiornamento: 27/07/2011 15:40
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14/07/2010 09:47
 
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La grandezza del cattolicesimo

H.W. Crocker III

Articolo pubblicato su Crisis del 4 novembre 2002 con il titolo What’s So Great About Catholicism 



Con la sua fondazione divina, consacrazione e missione, niente potrebbe essere più glorioso della Chiesa cattolica. Ma, ovviamente, molte persone - fra cui anche molti battezzati - non la vedono in questo modo.

Quando a causa dei peccati degli uomini - o del progresso materiale, o del nostro stesso egocentrismo - non riusciamo più a vedere questa realtà, è come se diventassimo ciechi su tutto. Il Rinascimento, una grande era cattolica, ha illuminato il mondo vedendolo nuovamente sia con la luce della fede che con la luce della civiltà classica, che è stata il vivaio del cattolicesimo. Allo stesso modo oggi, se guarderemo al mondo con gli occhi della fede cattolica, vedremo la nebbia dileguarsi, la nostra prospettiva approfondirsi, e vedremo risplendere la bellezza e la verità sulla puerilità della cultura popolare di massa.

Qual'è la grandezza del cattolicesimo? Qui elenco 10 elementi - in ordine decrescente - ai quali se ne potrebbero aggiungere facilmente altre centinaia.

10. La Speranza

Il paganesimo classico, come sappiamo, finiva sempre in disperazione - talvolta una nobile disperazione, ma comunque sempre disperazione. Le religioni orientali non offrono molto riguardo alla speranza poiché sono legate alla dottrina del fato, della ciclicità della storia e della scomparsa nel nirvana. Anche il Protestantesimo manca di speranza con il suo credo calvinista secondo il quale sarebbe stato meglio per la maggior parte delle persone non nascere affatto, predestinate come sono alla dannazione. Il secolarismo e il materialismo non sono migliori, poiché le ricche società secolari hanno il tasso più alto di suicidi.

Ma nella Chiesa Cattolica c'è la speranza. La salvezza è alla portata di ogni uomo che la desidera. E nonostante Gesù abbia avvisato i suoi apostoli che seguirlo avrebbe inevitabilmente significato sopportare odio e persecuzioni, ha donato loro anche questa promessa: "Le porte dell'inferno non prevarranno sulla Chiesa". Anche chi osserva dall'esterno riconosce questo fatto. Chi ha mai udito di una conversione al Metodismo sul letto di morte? La speranza viene dalla Presenza Reale.

9. L'inquisizione

L'inquisizione? Sì, non vergogniamoci. L'inquisizione è l'arma preferita di ogni nemico della Chiesa. Ci sono state varie inquisizioni. La prima in ordine di importanza nella storia della Chiesa è stata l'inquisizione contro gli Albigesi - una setta eretica che incoraggiava il suicidio, l'eutanasia, l'aborto, la sodomia, la fornicazione ed altre idee moderne che erano abominevoli per la mentalità medievale. La lotta contro gli Albigesi si trasformò in guerra - e una guerra che non poteva essere irretita all'interno dei limiti delle crociate. Così Papa Gregorio IX affidò l'estirpazione decisiva dell'eresia albigese al bisturi dell'Inquisizione piuttosto che alla spada dei crociati.

L'Inquisizione del 13° secolo incusse forse timore nella popolazione dell'Europa occidentale? No. Il suo scopo era limitato: i suoi processi e le sue pene erano più miti per gli accusati di quanto lo fossero quelli secolari. La pena inquisitoriale spesso non era niente più che una penitenza - carità, pellegrinaggio, mortificazione - che poteva essere data da un prete in confessionale. Se si era abbastanza fortunati da vivere in Inghilterra, nel nord della Francia, in Belgio, in Olanda, in Scandinavia o, ad eccezione dell'Aragona, anche nella stessa Spagna, il rischio di finire davanti a un tribunale dell'Inquisizione era praticamente nullo. Il centro dell'Inquisizione era nei distretti albigesi della Francia meridionale; in Germania, dove si erano verificati alcuni degli abusi più gravi; e in quelle parti dell'Italia invase dall'eresia anticlericale. In tutti i casi, le corti dell'Inquisizione agirono solo dove la Chiesa e lo stato erano concordi nel sostenere che la pace e la sicurezza erano minacciate.

Certamente più famosa è l'Inquisizione Spagnola. L'Inquisizione Spagnola fu una faccenda dello stato in cui il ruolo della Chiesa fu quello di agire come garante della equità e giustizia dei tribunali reali nello scovare i collaborazionisti. ( Come erano chiamati, dopo secoli di guerra contro i musulmani, coloro che non erano cattolici sinceri e ortodossi.) Un recente studio, che ha esaminato i dettagliati archivi tenuti dall'Inquisizione Spagnola, ha provato - per usare il titolo di un documentario della BBC sul tema - "Il mito dell'Inquisizione Spagnola". Ora sappiamo, aldilà di ogni dubbio, che lo sketch dei Monty Pyton sugli inquisitori che tengono un'anziana signora sulla sedia facendole il solletico con dei piumini è più vicino alla verità delle immagini di persone trafitte dalla Vergine di Norimberga. Nel corso di un anno , il numero delle esecuzioni ordinate dall'Inquisizione Spagnola - che copriva non solo la Spagna ma il suo vasto impero d'oltreoceano - era mediamente minore del numero di persone messe a morte annualmente dallo stato del Texas. E questo in un periodo in cui in Europa l'eresia era universalmente considerata un crimine capitale. Il mito dell'Inquisizione Spagnola viene da documenti falsi propagandati da oppositori protestanti e da cattolici anti spagnoli che erano piuttosto numerosi. Il fatto è che, lungi dall'essere quei tribunali assetati di sangue propagandati dal mito,  le corti dell'Inquisizione Spagnola erano le più imparziali, le più clementi e le più avanzate d'Europa.

8. Le crociate

Va bene, riconosco che questo è un altro argomento problematico per alcuni cattolici, ma siamo schietti: crediamo o no alla necessità di recuperare il mondo per Cristo e la Sua Chiesa? I cavalieri medievali prendevano sul serio questa responsabilità, indossavano la croce sui loro mantelli e sulle loro tuniche, pregavano e concepivano una fede incarnata che agiva nel mondo. Fu la guerra difensiva di questi cavalieri che respinse l'aggressione islamica e mantenne libera l'Europa occidentale. Dovremmo vergognarci di questo? No: per la Cristianità è un motivo di gloria  il fatto che nel medioevo bastasse un cenno del Papa per far muovere cavalieri fin dalla Norvegia - per non parlare dell'Inghilterra, della Francia e della Germania - desiderosi di porsi al suo servizio. In quel tempo gli uomini erano prima di tutto cattolici.

Oggi, a causa dei gruppi terroristici islamici, l'occidente sta nuovamente indossando la corazza (non stiamo forse bombarndo l'Iraq per questo?). Non dovremmo vergognarci dei nostri predecessori che dovettero fare la stessa cosa

7. La Guardia Svizzera e la Legione Straniera

Sebbene solo una di queste istituzioni sia sotto la diretta supervisione del Vaticano, entrambe si qualificano come istituzioni cattoliche. Anzi, la prossima volta che incontri un protestante che ti domanda perché sei cattolico, prova a dirgli questo (e siine fiero!!): "Sono cattolico perché credo nella Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica, fondata da Gesù Cristo e dai suoi discepoli, guidata dallo Spirito Santo per mezzo del Papa di Roma che a sua volta è protetto dalle Guardie Svizzere le cui uniformi furono disegnate, si dice, da Michelangelo." Se il tuo interlocutore non cerca immediatamente istruzioni su come fare per convertirsi, sai di avere a che fare con un caso difficile.

Per quanto riguarda la Legione Straniera, credo che con la sua tradizionale apertura a uomini di ogni nazione e condizione, votati ad uno scopo comune, e con la sua tradizione di anonimato che conferisce una sorta di perdono dei peccati secolare, sia uno specchio dello spirito cattolico. Due aneddoti potrebbero aiutare a illustrare questo fatto. Innanzitutto, c'è lo spirito del realismo cattolico, forse meglio raccontato in una storia del libro The Paratroopers of the French Foreign Legion: From Vietnam to Bosnia (I paracadustisti della legione straniera: dal Vietnam alla Bosnia). Qui si narra di un cappellano cattolico in Bosnia che distribuisce medaglie della Beata vergine Maria. Egli avverte i suoi legionari che la medaglia "non sostituisce l'armatura. Non faccio del voodoo qui. Così, state attenti." Ben detto, Padre.

Se questo aneddoto parla del realismo cattolico e della legge naturale, ce n'è un'altro che ci ricorda perché i militari hanno sempre rispettato i cappellani militari cattolici più di tutti gli altri. E' tratto da A Mouthful of Rocks: Modern Adventures in the Foreign Legion di Christian Jennings: "Questo era il Padre assegnato alla nostra unità. Indossava la tenuta di combattimento al completo e una catena con un grande crocifisso argenteo, che si intonava con le ali del suo paracadute... Una recluta spagnola con cui avevo giocato a poker, all'improvviso cominciò a fare smorfie  e gesti alle spalle del Padre, quando all'improvviso, senza distogliere lo sguardo dal francese con cui stava parlando, il prete diede una gomitata in faccia allo spagnolo scaraventandolo contro un forno." Delizioso, n’est-ce pas? Questo ci ricorda anche che per la maggior parte delle persone la fede è meglio insegnata con l'azione e l'esempio piuttosto che con le parole.

6. L'arte

Sicuramente i famosi autori cattolici del mondo anglosassone - John Henry Cardinal Newman, Hilaire Belloc, G.K. Chesterton, Graham Greene, Evelyn Waugh, Siegfried Sassoon (che si convertì in tarda età), e Thomas Merton - hanno rivestito un ruolo importante nella mia conversione. Perfino i cattolici non ortodossi (come Green) hanno avuto una forte influenza su di me.

La scrittura ovviamente non è solo testimonianza artistica della fede. Il cattolicesimo si è sempre circondato di bellezza, considerandola come lo splendore della verità. Come disse Karl Adam, sacerdote e teologo tedesco, "L'arte è innata al cattolicesimo, poichè la venerazione per il corpo e per la natura è innata ad esso." L'influenza puritana è estranea al cattolicesimo - come può esserlo l'idea che fracassar gli altari, deturpare le Madonne, e rompere le vetrate delle chiese sia un atto religioso per i cattolici. La Chiesa Cattolica lascia questo talebanismo alle eresie protestanti e iconoclaste. La Chiesa Cattolica, invece, offre una celebrazione della bellezza; e la bellezza, nel nostro mondo di tatuaggi, di piercing, di gangsta rap e grattacieli di cemento, è qualcosa di cui potremmo fare maggior uso. 

5. Libertà

Sì, la buona vecchia reazionaria e repressiva Chiesa Cattolica è stata l'istituzione che nella  storia del mondo ha difeso più ardentemente di qualunque altra la libertà - sebbene quasi mai gli venga riconosciuto. Viviamo in un'epoca di ideologie deterministiche - con il destino delle nazioni e degli individui apparentemente determinato dalla razza, dall'economia, dalla storia, dalla psicologia, dalla genetica o addirittura dalla predestinazione. La Chiesa Cattolica si erge solitaria nella difesa radicale del libero arbitrio umano.

Quando i media, i protestanti e i dissenzienti dicono ai cattolici praticanti che l'istinto sessuale è così potente da non poter essere controllato, solo i cattolici dicono:"No, l'uomo è libero. Tutti i cristiani sono chiamati alla castità, e quello a cui sono chiamati sono anche in grado di realizzarlo, e alcuni possono liberamente scegliere il celibato come sacrificio per meglio servire Dio e la sua Chiesa."

Quando Massimo nel film Il Gladiatore incoraggia i suoi soldati con le parole "Quello che facciamo in questa vita si riflette nell'eternità", sta parlando come un  cattolico, non come un protestante o un musulmano che credono che l'eternità sia già scritta e che l'uomo non ha il libero arbitrio.

Quando gli scettici protestano che la prova dell'esistenza di Dio non è evidente o che un Dio che permette il male e la sofferenza deve essere Lui stesso un sadico e un malvagio, i cattolici rispondono:"Il nostro Dio ci ha fatti liberi. La vera libertà comporta sempre dei costi e delle sfide. Vedi, la nostra non è una religione irreale dove le azioni non hanno conseguenze. La nostra è una religione della vita così come è realmente. E la vita reale è una vita segnata dal peccato originale. Il cattolicesimo è una religione del pellegrinaggio, liberamente accettata, per crescere in Cristo, per vincere il peccato."

C'è un altro mito che imperversa secondo il quale il mondo occidentale non ha assaporato la libertà fino alla rivolta protestante di Martin Lutero che portò alla divisione e alla subordinazione della Chiesa allo stato nell'Europa del Nord e infine portò, in alcuni paesi, alla separazione fra Chiesa e stato e all'irrilevanza della Chiesa per lo stato. 

Ma chi sarebbe così spudorato da dire che il rinascimento - contro cui Lutero si rivoltò - non era libero? Chi  negherebbe che il grande controllo sul potere statale nel corso dell'intera storia europea, dalla conversione di Costantino fino al 20° secolo, era la Chiesa Cattolica?

Pensiamo all'imperatore romano Teodosio, comandante di tutte le legioni romane, che si privò di tutte le insegne imperiali per fare penitenza davanti ad un ecclesiastico disarmato, S. Ambrogio, vescovo di Milano. Era la Chiesa Cattolica che forniva un controllo morale sull'esercizio e sulle prerogative del potere.

Pensiamo al martirio di Tommaso Beckett e Tommaso Moro. Pensiamo alla rivolta protestante che sosteneva che il potere dello stato derivava dalle Scritture mentre il potere del Papa - il potere della Chiesa di Cristo contro le richieste dello stato - no.

Pensiamo all'illuminismo, alla rivoluzione francese, alla Kulturkampf di Bismarck e alle successive correnti intellettuali e politiche, compreso il fascismo, il comunismo e il liberalismo della nostra stessa epoca, tutte vedevano - o vedono - lo stato come la cosa essenziale, la centralizzazione dell'autorità statale come obbiettivo primario e la direzione statale come strumento essenziale di riforma. E qual'era l'ostacolo sulla strada di questi "riformatori"? La Chiesa Cattolica. Era la Chiesa che asseriva l'indipendenza delle "istituzioni sussidiarie". Era la Chiesa che difendeva i diritti della famiglia contro lo stato. Era la Chiesa che protestava, con le parole di Papa Pio XI, contro il "culto pagano dello stato".

4. I santi

Il cattolico non è mai solo. Dio è sempre vicino. Il cattolico ricorda Maria. Ricorda il suo sì all'Incarnazione. Ricorda quelli che lo hanno preceduto: la teoria di santi dalle personalità così varie, così libere e tuttavia così devoti alla singolare via che li conduce alla santità e all'unione con Dio.

I cattolici non sono estranei alla storia. Non stanno da soli con la loro Bibbia e le loro coscienze. I cattolici vivono la storia. Sono parte dei 2000 anni di pellegrinaggio dell'umanità con Dio.

Nel Credo apostolico, la prima formula che abbiamo del credo cristiano, la Bibbia non è mai menzionata. La coscienza individuale non è mai menzionata. Ciò che è  menzionato è la storia: "nato dalla Vergine Maria, soffrì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto."

Ciò che viene affermato è la fede in Dio; nella vita, risurrezione e giudizio di Gesù; quindi la litania finale."Credo nello Spirito Santo, la Santa Chiesa Cattolica, la comunione dei Santi, il perdono dei peccati, la risurrezione del corpo e la vita eterna."

Per i cattolici la vita è cosa buona; il corpo è cosa buona (e questo è il motivo per cui sarà risuscitato); ed è bene per l'uomo, se ricordiamo la Genesi, non essere solo. Nella Chiesa Cattolica l'uomo non è  mai solo ma vive nel Corpo di Cristo, la Chiesa militante, in cui riceve i sacramenti del suo pellegrinaggio terreno; nelle sue preghiere per i defunti rimane in comunione spirituale con la Chiesa sofferente; imitando i santi e implorando la loro intercessione, il cattolico guarda avanti alla Chiesa trionfante in cielo.

I santi ci mostrano la via. I cattolici non presumono di salvarsi solo per la fede - come pensano i protestanti. La salvezza, ovviamente, viene dalla grazia di Dio. Ma come parte della nostra libera accettazione di quella grazia, siamo chiamati a diventare santi: a lavorare, ad agire, a partecipare nel dramma terreno in cui combattiamo per vivere una vita da santi - per vivere, cioé, la vita di Cristo. Nessuno di noi è un eletto, predestinato alla salvezza, con gli altri (la maggioranza) predestinati all'inferno come ha insegnato Calvino. Il cattolico crede di essere chiamato ad opere di misericordia corporale e spirituale e che queste lo aiutino, con la grazia di Dio, ad espiare i peccati. I  modelli a cui guardare nel nostro interminabile sforzo di santificazione sono Gesù, gli apostoli e i santi.

3. L'unità

Quando proclamiamo il Credo Niceno, affermiamo il nostro credo nella "Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica." Il Credo non dice "...credo nelle molte chiese riformate, anti-cattoliche e fondate sulla bibbia." Non dice "..credo nelle varie chiese nazionali e autocefale". La Chiesa è chiamata ad essere una - un corpo di Cristo, una sposa di Cristo.

Nel corso di 2000 anni la sua unità ha negato la legge dell'entropia. Il fatto che la Chiesa abbia evitato la più comune delle tentazioni - abbracciare il nazionalismo o il solipsismo come essenza del proprio credo - affermando sempre e ovunque la cattolicità, è prova del suo autentico insegnamento. Anzi, è una gloria della Chiesa includere tutti gli uomini  e poter usare i talenti di tutte le nazioni. "L'elasticità, la freschezza mentale e il senso della forma del romano si coordina con la penetrazione, la profondità e l'interiorità del tedesco e con la sobrietà, la discrezione e il buon senso dell'anglosassone. La pietà e la modestia del cinese si unisce alla sottigliezza e profondità dell'indiano e con il pragmatismo e l'iniziativa dell'americano...(Karl Adam in The Spirit of Catholicism.)

La verità oggettiva non conosce confini. Sicuramente quando Paolo pregò "un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo" non immaginava, e non avrebbe approvato, le oltre 20mila realtà protestanti. La storia della Chiesa primitiva è la storia del tentativo cattolico di mantenere l'unità dei cristiani secondo la verità contro una marea di eresie - una marea che, elaborata dalla Riforma, ha spazzato via dalla mente dei più il concetto di eresia. La Riforma segna l'ingresso del relativismo nella vita cristiana e il relativismo nega l'unità. Soprattutto nega la verità oggettiva e quindi lo stesso relativismo non può essere vero, tuttavia può affascinare coloro che sono, secondo le parole di S. Ireneo che scriveva nel 2° secolo "eretici e cattivi maestri, seminatori di divisione, boriosi, egocentrici." La nostra unità come Chiesa "una, santa, cattolica e apostolica" è una delle prove della verità della fede cattolica.

Questa unità traspare anche in un altro modo: cioé dal modo in cui la Chiesa mette insieme ragione e mistero, pietà e bellezza. Traspare dal modo  in cui la Chiesa afferma tutti i valori positivi conformi alla legge naturale e la fedeltà al deposito della fede. E traspare dal modo in cui la Chiesa accetta l'unità della creazione di Dio e dell'insegnamento di Cristo, rifiutando di essere lottizzata e delimitata dalle nazioni, dai filosofi o sapienti del mondo che cercano di adattare la fede alle loro caratteristiche. La vera fede è universale, splendente e viva.

2. I sacramenti

I sacramenti e la Chiesa visibile sono un'ulteriore prova e nutrimento della fede. Io sono uno degli uomini meno mistici che ci siano, ma desidero affermare l'efficacia dei sacramenti ricevuti con onestà e devozione. Concordo con Pascal quando sosteneva che  realmente la fede cattolica si apprende facendo - ed è per questo che i tanti filosofi che criticano dall'esterno non ci arriveranno mai. La fede del cattolico è un grande dramma che si svolge davanti a Dio e noi ne siamo i protagonisti. C'è la grandiosa realtà dell'Eucarestia, Dio che si fa carne in ogni messa, e la nostra responsabilità nel riceverLo.

C'è il visibile alter Christus  del sacerdozio. Perfino quei sacramenti che molti cattolici trovano dolorosi - come la penitenza - sono potenti segni della realtà di Dio e della necessità sia della fede che delle buone opere.

E' veramente strano per me che i protestanti siano orgogliosi di aver ridotto la trasmissione della grazia divina dai sette sacramenti della Chiesa Cattolica e delle Chiese Ortodosse a due. Quando i protestanti dicono che il celibato sacerdotale indica una mancanza di rispetto per il matrimonio, è importante ricordare loro che per i cattolici il matrimonio è un sacramento, un'istituzione della grazia divina - qualcosa addirittura di più elevato di quanto lo sia per i protestanti. E per i cattolici l'ordine sacro è un sacramento che rende il nostro sacerdozio più importante di un  ministro protestante. Per i cattolici la religione non è tutta nella mente. E' tangibile, presente e vivente. In breve, è reale.

1. La verità

Tutto ciò che ho detto non conterebbe nulla se il cattolicesimo non fosse vero. Ma, come cattolici, abbiamo la ferma convinzione che esso è vero. Anzi, io credo che per la Chiesa Cattolica il fatto storico è praticamente inconfutabile, come lo era per in Cardinale Newman. E c'è dell'altro. Sappiamo che la Chiesa afferma che i suoi membri sono tutti soggetti al peccato originale. Ma se anche gli uomini possono sbagliare, questo non vale per l'insegnamento della Chiesa. Questa è la nostra certezza, messa alla prova dalle tempeste  durante i secoli e rimasta inalterata nel tempo.

Molte forze secolari sono contro di noi. Perfino in mezzo a noi ci sono ombre da cui la Chiesa deve essere purificata. Il male dilaga nel mondo. E la Chiesa è sopravvissuta, e nel mezzo della persecuzione è cresciuta in quantità e forza. Ricordiamoci di questo fatto. E teniamo sempre in mente le parole immortali di Auberon Waugh:"Ci sono innumerevoli atrocità che avvengono in tutto il paese, e gente orribile che prospera, ma non dobbiamo mai permettere loro di disturbare la nostra serenità o di distoglierci dal nostro dovere sacro di sabotarli e infastidirli ogni qualvolta è possibile."

Così sia. Mantenete la fede, cari lettori di Crisis, e ricordate che la nostra ultima destinazione è il cielo.

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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