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E le porte degli inferi non prevarranno

Ultimo Aggiornamento: 27/07/2011 15:40
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Sesso: Femminile
15/12/2008 18:25
 
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.....con una scorrevole e piacevole ricostruzione dei fatti storici....fatti che NON SI CONOSCONO E CHE NON VENGONO INSEGNATI, ma che esistono....giustamente la storia NON LA SI PUO' cancellare, ma la storia della Chiesa NON è fatta solo di Crociate ed Inquisizione, quella storia la conoscono TUTTI e la conoscono fin anche nei TERMINI PIU' DISTORTI.......si inseriscono FONTI DI PARTE, senza voler approfondire altre fonti.....
Così come nella e della Rivoluzione Francese, si ineggia al celebre motto: LIBERTA', FRATERNITA' E UGUGLIANZA.......questo motto venne negato a MIGLIAIA DI CATTOLICI che furono invece persguitati e UCCISI nella metà dell'800....di 10mila del Clero Francese, durante l'ondata contro la Chiesa, non si hanno più notizia, ma la propaganda anti-cattolica ha sempre insegnato che abbandonarono la Chiesa VOLONTARIAMENTE....in verità furono sepolti IN FOSSE COMUNI.....vennero chiusi i Monasteri, le monache furono OBBLIGATE  a fare ritorno a casa propria, chi si ribellava veniva condotto alla ghigliottina....
e mentre si massacravano i CATTOLICI si gridava: per i NON cattolici:
Liberté, Égalité, Fraternité
Ma chi vuoi che, da anti-cattolico, vada ad insegnare questi fatti?
" Papa san Pio V (quello della Battaglia di Lepanto), quando era ancora un semplice frate domenicano, aveva legato amicizia con un Ebreo onesto e molto facoltoso dal nome di ELIA CIRCASSO, il quale divenne Rabbino della Sinagoga di Roma. I due erano diventati amici e si rispettavano, pur vivendo ognuno la propria fede. Elia in un contesto del tutto sereno, decise di ricevere il Battesimo, ma esprimeva il desiderio di restare nella Sinagoga, e lo voleva proprio attraverso il frate che prima di diventare Papa con il nome di Pio V si chiamava Michele Ghilsieri.

Ma Elia si prestava titubante nei confronti della sua comunità dell'Urbe, e diplomaticamente promise che: < Ebbene, quando ti faranno Papa, mi battezzerai tu in privato, così senza dover chiedere il permesso a nessuno! > pensando che un frate così semplice ed umile quale era, mai sarebbe diventato Papa....

Ma la Provvidenza, i cui Disegni non sempre ci appaiono chiari, provvide diversamente e l'umile frate divenne Papa Pio V. Ma dalla scherzosa battuta, Elia si sentì invece indubbiamente legato.

Il vecchio Elia andò a rendergli omaggio dopo la sua elezione ed in nome della vecchia amicizia che li teneva legati. Papa Pio V lo tirò in disparte e gli disse: < Sai ho pensato di darti il mio nome, Michele, che essendo poi lo stesso nome dell'Arcangelo protettore del tuo popolo, ci terrà ancora uniti in amicizia, ti va? >

Elia fu pieno di commozione ed accettò. E il Battesimo avvenne in S.Pietro per mano dello stesso Pio V. Elia portò anche i suoi figli i quali furono battezzati e poichè non tutti avevano un cognome all'epoca, e su richiesta dello stesso Elia, papa Pio V gli dette il suo cognome, GHILSIERI. "
(Quinto Centenario della nascita di s.Pio V Antonio (Fr.Michele) Ghilsieri, domenicano in Bosco Marengo (Al) 1504-2004 " A cominciare dalle storielle poco conosciute" - Bollettino Dominicus -marzo-aprile 2004 Redazione: Fr.G.Barzaghi C.C.P. 16056244 -L.go Bellotti 1 Bergamo)


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Questa storia ci riporta alla mente un altra legata ad un altro Rabbino di Roma amico di Pio XII....


Chi era Eugenio Zolli? Rabbino capo di Roma dalla fine del 1938, sei anni dopo - nel primo autunno dopo la liberazione di Roma dall'occupazione tedesca - si convertì al cattolicesimo, e il 13 febbraio 1945 fu battezzato con il nome di Eugenio, quello del papa allora regnante (Pio XII, Eugenio Pacelli).

L'episodio fu clamoroso: esecrata dagli ebrei, la figura di Zolli divenne in qualche modo un simbolo controverso e polemico, certamente non per sua volontà, anche per gli eventi tragici che avevano colpito la comunità ebraica romana. Polemiche rinfocolate dall'autobiografia di Zolli, che uscì nel 1954 negli Stati Uniti, in un periodo in cui numerose erano le conversioni di protestanti ed ebrei alla Chiesa cattolica.


Qui l'anno prima era stato invitato per una serie di conferenze bibliche, con evidenti intenzioni apologetiche. In questo contesto uscì, con l'autorevole prefazione del delegato apostolico a Washington Amleto Giovanni Cicognani, il suo lungo e sofferto racconto autobiografico, intitolato Before the dawn, mai pubblicato in Italia, e che esattamente mezzo secolo dopo, con lo stesso titolo (Prima dell'alba, San Paolo, 284 pagine, 16 euro), è finalmente da oggi in libreria.


L'interesse per la controversa figura del rabbino convertito si è ogni tanto riacceso, soprattutto per strumentali polemiche. Generalmente rimosso in ambito ebraico, Zolli quasi scomparve anche tra i cattolici dopo gli anni del concilio Vaticano II e durante la stagione del dialogo con l'ebraismo, evidentemente perché la complessa figura del convertito imbarazzava. Ma proprio il recente intensificarsi delle relazioni tra cattolici ed ebrei ha posto le premesse per un interesse nuovo nei confronti di Israel Zoller (questo il suo nome originario). Sintomatico fu così tre anni fa il successo in Francia di un libretto, appassionato quanto modesto, di un'ebrea divenuta cattolica: tradotto nel 2002 in italiano, con un titolo per la verità infelice (Judith Cabaud, Il rabbino che si arrese a Cristo, San Paolo), il racconto della vita di Zolli ha venduto moltissimo nonostante il silenzio della grande stampa.


Solo ora però, grazie a questo bellissimo libro, la figura del rabbino divenuto cattolico - al di là di ingiuste polemiche da parte ebraica e di devote enfasi da parte cristiana - si delinea nella sua affascinante (e dolorosa) complessità per essere restituita alla storia. Fin dal recupero del testo originale italiano, finora inedito, e che è stato curato molto bene sul dattiloscritto originale da Alberto Latorre, con due brevi scritti del nipote di Zolli, Enrico de Bernart, che si sofferma soprattutto su due punti scottanti del racconto: il comportamento del nonno durante i tragici mesi dell'occupazione nazista e il rapporto del rabbino divenuto cattolico con Pio XII.

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Non andrebbero ignorate, da noi che ci diciamo CATTOLICI, queste coincidenze" ossia: l'amicizia spesso nata tra un Pontefice ed un Rabbino....fino al CONGIUNGIMENTO DELLA FEDE NEL MEDESIMO MESSIA....
e questo accadeva prima del Concilio, periodo al quale si attribuiscono alla Chiesa enormi mostruosità, occultando la LUCE....





Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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