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Ma da dove ebbero origine LE STRAGI?

Ultimo Aggiornamento: 12/11/2013 18:37
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Sesso: Femminile
15/12/2008 20:09
 
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La visione agostiniana della storia


Ovviamente l'esclusione di Dio dalle società comuniste e da quella nazista, non ha portato alla sua morte. Ha portato invece alla morte di un numero sterminato d'esseri umani.

Nel presente studio ne abbiamo disegnato un prospetto - ancora incompleto - parlando dell'Unione Sovietica (60 milioni), della Germania nazionalsocialista (alcune decine di milioni, in soli dodici anni, causati dall'ideologia), della Cina comunista (150 milioni), della Cambogia (un terzo della popolazione) e degli altri paesi comunisti (almeno 8 milioni).

Un numero così inconcepibile di morti, i non cristiani non riescono a spiegarselo (come non riescono a spiegarsi un secolo Ventesimo improvvisamente tornato alle caverne, dopo un Diciannovesimo tutto sommato civile). Le spiegazioni da loro proposte - per es. il culto della personalità di Stalin, o che Hitler fosse un gangster, come suggerisce Brecht - non spiegano assolutamente niente.

Ai cristiani invece non è difficile individuare nel processo storico che sopra abbiamo delineato, l'alterno sovrapporsi tra loro delle due 'città' che stanno nella visione cristiana della storia formulata e trasmessaci dal filosofo Agostino. La 'città (o società) terrena', che esclude Dio dal proprio ambito, e la 'città (o società) celeste', che invece gli fa spazio e cerca di costruirsi secondo i suoi insegnamenti. Di solito, dice il filosofo, le due società si presentano mescolate tra loro, secondo proporzioni che variano.

Ed è appunto la prevalenza alterna dell'una o dell'altra a costituire il vero filo conduttore di tutta la storia degli uomini. Avverte ancora Agostino: i costruttori della 'città terrena' - indipendentemente dalle loro intenzioni - finiscono sempre col comportarsi alla maniera del 'principe di questo mondo' di cui parla il Vangelo, cioè, piaccia o non piaccia, del demonio. Ora noi sappiamo, perché ce lo dice il Vangelo, che gli attributi specifici del demonio sono di essere 'omicida', 'menzognero', e 'scimmia di Dio'.

Ecco: nel nostro secolo in due distinti ambiti, quello comunista e quello nazista, è stata portata avanti la costruzione di due società 'terrene' - una di sinistra, e l'altra di destra - senza quasi mescolanze con 'società celesti' che, se anche imperfette, avrebbero come in passato costituito un ritegno. In particolare senza più la presenza del timor di Dio, del quale era stata proclamata la 'morte' (18).

Appunto per questo in tali due ambiti si sono verificati anzitutto quegli omicidi su scala così inconcepibile; in secondo luogo vi sono comparse delle menzogne sistematiche, addirittura due giganteschi sistemi di menzogne, presentati come modernissima scienza della società: ed erano tali sistemi ad alimentare di continuo gli omicidi; in terzo luogo vi si è preteso d'imporre ai cittadini quei coacervi di errori e menzogne in sostituzione della fede portataci da Cristo: il che fu, né più né meno, comportamento da 'scimmie di Dio'.

Va precisato che all'interno di una società integralmente demoniaca non potrebbe sopravvivere neppure un uomo. Ebbene proprio in tale senso sembrava essersi incamminata la più recente di quelle società (1975-1978), la società comunista (19) cambogiana, in cui come si è detto un terzo circa della popolazione, del tutto ignara di ciò che accadeva, è stato annientato in soli tre anni.


(Che Agostino, pur considerato da sempre un filosofo grandissimo, abbia potuto un millennio e mezzo fa prevedere così lucidamente ciò che è accaduto nel nostro secolo, è un fatto davvero sbalorditivo. È però anche una conferma di come l'apporto del cristianesimo costituisca per l'uomo di cultura un arricchimento incomparabile).

La responsabilità della cultura occidentale


Come già si è accennato, nel corso del processo secolare che ha portato dal paganesimo rinascimentale alla proclamazione della 'morte di Dio', la categoria intermedia tra cristiani e anticristiani, costituita dai 'laici' e 'laicisti', sia di sinistra che di destra, è andata crescendo lentamente d'importanza e di numero, fino a diventare un po' alla volta dominante nella cultura d'Occidente (20).

Nei riguardi del comunismo - tranne quando venivano in modo troppo evidente alla luce le sue immense stragi - l'atteggiamento dei suddetti 'laici' e 'laicisti' è stato in genere di benevolenza, non di raro di fiancheggiamento (21).

Ciò ha comportato conseguenze non da poco. Il silenzio infatti, o un'informazione ridotta e neutra mentre erano in corso le imprese comuniste più atroci (che venivano di norma scambiate dai 'laici' per eccessi temporanei), o ancora la presentazione come verosimile, da parte dei giornali occidentali, del punto di vista del potere comunista (talvolta al limite del paradossale: si pensi ai processi staliniani), ha creato nel mondo intero confusione su ciò che era in corso.
In pratica si deve a tale linea di comportamento della cultura laica - ripetiamo: dominante in Occidente - se il comunismo ha potuto effettuare indisturbato i suoi sterminati massacri.

Possiamo dunque affermare, come conclusione, che l'Occidente ha fornito alle popolazioni poco difese culturalmente dell'Est non soltanto le tragiche utopie che hanno generato gli stermini, ma ha favorito anche, con le sue coperture, l'attuazione degli stermini stessi.

Oggi (sul finire del secolo) la cultura laica e laicista prosegue in quella sua malefica linea d'azione sopratutto con l'impedire che la gente comune si faccia un'idea chiara del numero delle vittime che il comunismo è costato all'umanità. Ciò deriva dal fatto che gli esponenti di quella cultura, e in particolare i detentori dei media, sono gli stessi di ieri: scontato dunque che si adoperino per coprire le proprie marchiane sviste ed errori.


In vista del futuro: l'imbestiamento nuovo


Intanto il processo di scristianizzazione non si arresta.

Così nuovi cadaveri hanno cominciato ad accumularsi: prodotti adesso dalla droga, e sopratutto dall'aborto (già milioni ogni anno). [SM=g6810]

Ma sta forse per affacciarsi anche qualcosa di più propriamente barbarico: allo scrivente sembra infatti che stia prendendo corpo una sorta d'imbestiamento nuovo, via via più diffuso tra le giovani generazioni private degli ideali cristiani, e ormai di qualsiasi ideale (non potendosi dire tali quelli del consumismo: cioè per i giovani il sesso, l'abbigliamento più o meno eccentrico, la motocicletta e lo sport).

Di tale imbestiamento ci sembrano essere indizio, in più di un paese d'Europa, a cominciare dall'Inghilterra, le lotte a coltello tra bande di giovani (i cosiddetti 'uligani', termine non a caso d'origine russa), che si riducono al livello di bruti mediante ubriacature in occasione di comuni gare sportive (e non solo di queste, tanto che in diversi luoghi la gente non si arrischia più a uscire di casa la sera).


In America si sono andati sviluppando altri tipi di selvaggi scontri tra gruppi giovanili, tali da costringere ad esempio il sindaco della capitale Washington a imporre il coprifuoco sui giovani. Se si aggiungono i ferimenti e le uccisioni ad opera delle persone adulte, in certe grandi città americane si arriva a consuntivi da bollettino di guerra… (Leggiamo in Newsweek del 18 aprile 1994: "negli ultimi trent'anni il crimine in America è aumentato del 500%".)

In Italia è apparso un fenomeno più modesto, ma pure a suo modo indicativo: quello dell'imbrattamento crescente dei muri delle città fino ad altezza d'uomo (macroscopico a Milano) ad opera in genere di minorenni. I quali evidentemente vuoti di tutto, e in particolare di ritegni, cercano d'imporre all'ambiente circostante l'abbrutimento che sentono crescere in sé stessi.


Sono per ora soltanto indizi, degni però d'attenzione.


Seguono le  NOTE

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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