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Chiarimenti sulla questione delle LEGGI RAZZIALI

Ultimo Aggiornamento: 26/01/2011 22:02
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20/12/2008 14:49
 
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L'ANGELICO PASTORE
Pio XII
amico e benefattore degli Ebrei

Alcune testimoninanze

«L’elezione del cardinale Pacelli non è accettata con favore dalla Germania perché egli si è sempre opposto al nazismo»

Berliner Morgenpost(organo del movimento nazista), 3 marzo 1939.

«In una maniera mai conosciuta prima il papa ha ripudiato il Nuovo Ordine Europeo Nazionalsocialista. È vero che il papa non ha mai fatto riferimento al Nazionalsocialismo germanico per nome, ma il suo discorso è un lungo attacco ad ogni cosa che noi sosteniamo ed in cui crediamo ... Inoltre egli ha parlato chiaramente in favore degli ebrei»

Rapporto della Gestapo riportato nel servizio "Judging Pope Pius XII", Inside the Vatican, giugno 1997, p. 12.

«Essendo un amante della libertà, quando avvenne la rivoluzione in Germania, guardai con fiducia alle università sapendo che queste si erano sempre vantate della loro devozione alla causa della verità. Ma le università vennero zittite. Allora guardai ai grandi editori dei quotidiani che in ardenti editoriali proclamavano il loro amore per la libertà. Ma anche loro, come le università vennero ridotti al silenzio, soffocati nell’arco di poche settimane.
Solo la Chiesa rimase ferma in piedi a sbarrare la strada alle campagne di Hitler per sopprimere la verità.
Io non ho mai provato nessun interesse particolare per la Chiesa prima, ma ora provo nei suoi confronti grande affetto e ammirazione, perché la Chiesa da sola ha avuto il coraggio e l’ostinazione per sostenere la verità intellettuale e la libertà morale. Devo confessare che ciò che io una volta disprezzavo, ora lodo incondizionatamente».

Dichiarazione di Albert Einstein pubblicata da Time magazine, 23 dicembre 1940, p.40.

«Il Congresso dei delegati delle comunità israelitiche italiane, tenutosi a Roma per la prima volta dopo la liberazione, sente imperioso il dovere di rivolgere reverente omaggio alla Santità Vostra, ed esprimere il più profondo senso di gratitudine che anima gli ebrei tutti, per le prove di umana fratellanza loro fornite dalla Chiesa durante gli anni delle persecuzioni e quando la loro vita fu posta in pericolo dalla barbarie nazifascista».

Attestato delle Comunità israelitiche italiane che si trova al Museo della Liberazione in Via Tasso a Roma.

«Il clero italiano aiutò numerosi israeliti e li nascose nei monasteri e il Papa intervenne personalmente a favore di quelli arrestati dai nazisti».

Gideon Hausner procuratore Generale israeliano nel processo contro Eichmann, il 18 ottobre 1961.

«I ripetuti interventi dei Santo Padre in favore delle comunità ebraiche in Europa evocano un profondo sentimento di apprezzamento e gratitudine da parte degli ebrei di tutto il mondo".

Rabbino Maurice Perizweig, direttore del World Jewish Congress

«Quando il terribile martirio si abbattè sul nostro popolo, la voce dei Papa si elevò per le sue vittime. La vita dei nostro tempo fu arricchita da una voce che chiaramente parlò circa le grandi verità morali. ( ... ) Piangiamo un grande servitore della pace».

Golda Meir, 8 ottobre 1958

«Il mio parere è che il pensare che Pio XII potesse esercitare un influsso su un minorato psichico qual era Hitler poggi sulla base di un malinteso. Se il Papa avesse solo aperto bocca, probabilmente Hitler avrebbe trucidato molti di più dei sei milioni di ebrei che eliminò, e forse avrebbe assassinato centinaia di milioni di cattolici, solo se si fosse convinto di aver bisogno di un tale numero di vittime. Siamo prossimi al 9 novembre, giorno in cui ricorre il venticinquesimo anniversario della Notte dei Cristalli; in tal giorno noi ricorderemo la protesta fiammeggiante che Pio XII elevò a suo tempo. Egli divenne intercessore contro gli orrori che a quel tempo commossero il mondo intero»

Dichiarazione del gran Rabbino di Danimarca, dott. Marcus Melchior, riportata da KNA (agenzia di stampa danese), dispaccio n. 214, 5 novembre 1963

[SM=g1740729]  e' ora di finirla con le menzogne conto il Papa e contro la Chiesa!!

Nel mio archivio ho questo articolo di Andrea Torniella tratto da "Il Giornale" di Venerdí 17 Agosto 2001 in difesa di Pio XII.

"Pio XII é stato un grande amico degli ebrei e merita di essere proclamato Giusto tra le Nazioni. Se si valutano con serenitá i fatti risulta ingenerosa e infondata l'accusa che gli viene rivolta: quella di essere stati in silenzio di fronte alla barbaria nazista". Ad esprimersi cosí non é qualche anziano prete cattolico o uno dei noti difensori d'ufficio di Papa Pacelli, ma un autorevole esponente della comunitá ebraica. Quando, lo scorso febbraio, il rabbino David Dalin ha firmato un lungo e documentato dossier su Pio XIi, pubblicato sulle pagine del settimanale The Weekly Standard, la sua testimonianza é stata accolta con un gelido e imbarazzato silenzio. E in Italia quasi nessuno ha riportato i suoi giudizi. Nel pomeriggio di mercoledí 22 agosto, al Meeting di Rimini, Dalin parteciperá insieme al senatore Giulio Andreotti a una tavola rotonda su Pacelli e gli ebrei. Il rabbino americano ha accettato di anticipare alcuni dei contenuti della sua relazione in questa intervista.

Rabbino Dalin, come nascono le accuse contro Pio XII?

"Ancora prima che il Papa morisse, in Europa venne messa in circolazione l'accusa che il suo pontificato fosse stato favorevole ai nazisti: un pezzo classico della propaganda comunista contro l'Occidente. Ma quelle voci non attecchirono e nel 1958 vennero sommerse da un'alluvione di omaggi verso la figura di Pacelli, molte dei quali provenivano dalle piú alte autoritá del mondo ebraico".

Un decisivo cambiamento di rotta arriva nel 1963 con il dramma "Il Vicario" di Rolf Hochuth che ora il regista Costa Gavras sta trasformando in un film. Come giudica questa piéce teatrale?

"É un'opera teatrale di fantasia, altamente polemica. Scritta da un drammaturgo tedesco di sinistra che aveva militato nelle file della Gioventú hitleriana. E l'accusa di indifferenza verso il dramma degli ebrei, che rivolge a Pio XII é stato "l'ecclesiastico piú pericoloso della storia moderna", un uomo "senza il quale Hitler non avrebbe mai potuto attuare l'Olocausto". Lui e altri autori stanno tentando di infangare la memoria di Papa Pacelli denigrandolo. Mi colpisce il fatto che quasi tutti questi attacchi arrivino da cattolici non praticanti, appartenenti all'area del dissenso, spesso ex seminaristi o preti.".[SM=g1740730]

E questo che cosa significa?

"C'é un aspetto inquietante su quasi tutte le pubblicazioni che accusano Pio XII. Nessuna di queste ha come tema l'Olocausto. Tutti questi autori utilizzano le sofferenze degli ebrei di 50 anni fa per criticare certi aspetti del papato e magari imporre dei cambiamenti nella Chiesa Cattolica di oggi. É un abuso dell'Olocausto stesso, che va rifiutato".

Per lei, rabbino Dalin, Papa Pacelli fu filonazista?

"Se si leggono attentamente i dodici volumi di documenti pubblicati dalla Santa Sede, si consderano una ad una tutte le testimonianze e gli attestati di riconoscenza degli ebrei durante e dopo la guerra, e si leggono i discorsi pronunciati dal Pacelli in quegli anni, la conclusione é una sola: Pio XII non fu mai il "Papa di Hitler". É stato quanto di piú vicino a loro gli ebrei potessero sperare".

Lei peró ha scritto che avrebbe preferito sentir proncunciare dalle labbra di Pio XII una scomunica contro Hitler.

"É vero, credo che il Papa avrebbe perlomeno dovuto tentare la scomunica".

E quali pensa sarebbero stati gli effetti di questo atto?

"Qui sta il problema. Molti elementi fanno pensare che la scomunica sarebbe rimasta un gesto puramente simbolico e non avrebbe portato risultati. Anzi, é provato che una simile presa di posizione avrebbe avuto un effetto di segno opposto. Chi ha studiato e consoce la psicologia di Adolf Hitler concorda nel dire che la scomunica avrebbe causato violente rappresaglie e avrebbe messo a repentaglio le vite di molti altri ebrei, compresi quelli che avevano trovato rifugio nelle strutture della Chiesa".

Il Papa peró avrebbe fatto una bella figura agli occhi del mondo....

"L'ex rabbino capo di Danimarca, Marcus Melchior, ha scritto: "Se il Papa si fosse espresso pubblicamente, Hitler avrebbe probabilmente massacrato ben piú di sei milioni di ebrei, e forse anche milioni di cattolici". Pio XII aveva dinanzi agli occhi quanto era accaduto in Olanda nel luglio 1942: i vescovi olandesi avevano denunciato le deportazioni e per tutta risposta i nazisti aumentarono la persecuzione. L'Olanda fu il Paese dove furono deportati in assoluto piú ebrei".

Lei condivide l'appellativo di "Papa dei silenzi"?

"Qualsiasi esame critico e scrupoloso delle prove dimostra che Pacelli é stato un tenace critico del nazismo Dei 44 discorsi da lui proncunciati mentre era nunzio in Germania, ben 40 denunciavano qualche aspetto dell'emergente ideologia nazista. E nei radiomessaggi natalizi, durante la guerra, piú volte il Papa denucnió le persecuzioni. Nel 1942 Pio XII paró delle "centinaia di migliaia di uomini che, senza colpa, a volte solo per questioni di nazionalitá o razza, sono condannati a morte".

Gli accusatori di oggi, dicono che quelle parole erano insufficienti e vaghe.

"Sí, oggi loro dicono cosí. Ma allora, durante la guerra, tutti capirono che cosa diceva il Papa. Dal New York Times al London Times, dai gironali degli ebrei ad Albert Einstein: tutti elogiarono le denunce di Pio XII contro la barbaria nazista. Anche i nazisti se ne accorsero e dissero che il discorso di Pacelli era "un lungo attacco" cotnro i loro ideali. I giornali del Reich dipingevano Pio XII come un servo degli Alleati".

Lei ha proposto che Papa Pacelli sia proclamato "Giusto tra le Nazioni" e ottenga cosí il massimo riconoscimento da parte degli ebrei. Perché?

"Perché come ha ben documentato lo studioso ebreo Pinchas Lapide, grazie all'aiuto di Pacelli e della Chiesa Cattolica furono salvate le vite di 800mila ebrei. Perché Pio XII fece aprire le porte di chiese e conventi per accogliere i perseguitati. Perché al termine della guerra e al momento della morte fu elogiato e ringraziato dalle massime autoritá del mondo ebraico, da Golda Meir al rabbino capo di Gerusalemme Isaac Herzog, dal segretario del Congresso mondiale ebraico - che regaló al Papa 20mila dolalri in segno di gratitudine - al rabbino di Roma Elio Toaff. Bisogna smetterla con le accuse dei revisionisti. Nonsi possono mettere in discussione le tantissime univoche testimonianze dei sopravvissuti, non si puó ignorare la parola degli ebrei di allora. Papa Pacelli merita quel titolo piú di Osca Schindler, perché nessun altro Papa nella storia ë stato cosí ampiamente apprezzato dagli ebrei. É stato un vero amico del nostro popolo perseguitato e con la sua azione in quegli anni ha salvto piú vite ebraiche di ogni altra persona. Mi auguro che la veritá storica venga alla luce".

Lo storico Wistrich contro il Vaticano

"La protezione degli interessi della Chiesa" é per la Segreteria di Stato Vaticana piú importante della "purificazione della memoria" chiesa da Papa Giovanni Paolo II o della logica scientifica di ricerca della veritá ovunque questa possa portare". Lo afferma lo storico ebreo Robert Wistrich, membro del gruppo misto che aveva il compito di far luce sul ruolo svolto da papa Pio XII durante la Seconda Guerra Mondiale. Lo studioso, dalle colonne del settimanale israeliano Jerusalem Repor, afferma che il rifiuto del Vaticano di dare alla commissione di storici pieno accesso a tutti i documenti "indica che c'é una forte resistenza a una politica di piú grande apertura e trasparenza". E attacca duramente padre Pete Gumpel, relatore della causa di beatificazione di Pacelli.




[SM=g7574]

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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