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La storia della bambina Nennolina

Ultimo Aggiornamento: 29/07/2012 21:01
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Sesso: Femminile
23/12/2008 23:33
 
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Virtù eroiche


Fede: Fin dal più tenera età nennolina si forma nella fede prima in ambito familiare, poi in silo, a scuola.
Apprende molto presto che, al di sopra della mamma, del papà e di tutte le persone care, vi è un Essere molto più grande, perfetto, ricco e buono, a cui si rivolge con grande familiarità e sicurezza.
La prima parola che scrive è Gesù.
Altro oggetto abituale della sua fede è la “cara Madonnina”. Lei dice ingenuamente, nelle sue letterine, che vorrebbe ricevere Gesù Eucaristia dalle sue mani e che desidera stare sempre con Lei ai piedi della croce.
Detta letterine affettuose al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. Ama la scuola perché impara tante cose su Gesù e vorrebbe essere la prima della classe per far piacere a Lui e alla Madonnina; così pure soffre volentieri perché è profondamente convinta di piacere a Gesù. Tutta la sua vita, in particolare la sua malattia, sono un autentico attestato di fede, semplice e ingenua, ma consapevole e matura.


Speranza:
Nennolina vive, fin da piccolissima, nella convinzione che la nostra vita è un passaggio verso il paradiso, che desidera ardentemente e nel quale vuole portare con sé tutte le anime che le sono care e tutte quelle che avrà salvato con le sue preghiere e con i suoi sacrifici. In Paradiso, vicino a Gesù, avrà l’occasione continuamente di intercedere per i suoi familiari e per tutti quelli che si raccomandano a lei. Arriva a ringraziare Gesù per la malattia, perché “è un mezzo per arrivare in paradiso”, dove “potrà godere…tutte le bellezze e poi cosa più importante è quella di vedere Dio”.


Carità eroica verso Dio:
Nennolina ama Dio al di sopra di tutto e di tutti. A “Gesù Bambino”, a “Gesù Eucaristia”, a “Gesù in croce”, a “Gesù risorto” indirizza le letterine più belle, più intense, più affettuose. E’ sorprendente in bocca ad una bimba di appena 7 ani l’affermazione: “Caro Gesù, dì alla Madonnina che l’amo tanto e voglio stare insieme a Lei sul calvario, perché io voglio essere la tua vittima d’amore”. Ogni letterina è una dichiarazione di amore profondo verso Dio Padre, Gesù, la Madonnina, lo Spirito Santo, un amore fatto non solo di parole, ma di continui fioretti, di tanti piccoli sacrifici, di sofferenze gioiosamente sopportate per “consolare Gesù” dalle tante offese che Egli riceve. Arriva a chiedere a Gesù di farla morire “prima di commettere un peccato mortale”, per non offendere Dio che è tanto buono.

Il suo amore la porta a voler consolare Gesù sofferente partecipando alla sua Passione con tante piccole e grandi sofferenze, senza mai lamentarsi. A Gesù Crocifisso scrive: “oggi che sono stata ammalata Ti go offerto tutti i miei dolori…ti prometto che tutti i dolori che mi manderai li offrirò a Te…”. Offrendosi come vittima di amore per Gesù, capisce molto bene il valore dell’offerta e arriva a concepire tutto un piano di riparazione, di supplica e di perdono per le offese che gli fanno, offrendo con gioia ogni sua sofferenza.


Carità verso il prossimo:
Nennolina ama tutti indistintamente per amore di Gesù, perché sono tutte anime Tue”. La sua carità non ha limiti: dai familiari, alle suore della sua scuola, dal padre spirituale al santo Padre Pio XI, dai sacerdoti missionari ai poveri e, soprattutto, ai peccatori. Tutti le volevano molto bene perché lei voleva veramente bene a tutti e per tutti aveva un pensiero, un’attenzione, una preghiera. Chiede per sé la grazia di diventare buona, ma chiede anche l’aiuto di Dio per tutti, in particolare per i sacerdoti, le suore, le anime bisognose, le nazioni in guerra.

Prega per la Russia atea, perché “Dio c’è anche per quelli che non lo vogliono”. Una delle sue idee fisse è quella di soffrire volentieri per la conversione dei peccatori, per i quali prega con instancabile insistenza. Altra sua grande preoccupazione è quella di liberare tutte le Anime del Purgatorio, per le quali offre sacrifici, sofferenze e preghiere: “Tu liberane molte e io pregherò sempre”. In moltissime letterine ricorre l’invocazione per il riposo eterno delle anime dei defunti.


Prudenza:
Nennolina dimostra continuamente una maturità superiore alla sua età e una grande riflessività. Indicativa, per tutte, la sua preghiera “Caro Gesù, fammi la grazia di morire prima di commettere un peccato mortale”. E’ sempre pronta alla preghiera e sa come deve essere fatta: meglio una sola ma bene, che tante preghiere male. L’obbedienza è la guida sicura ala sua vita spirituale, ed è la prima a dare l’esempio. Ha capito che bisogna farsi santi e aspira alla santità, con tutte le forze, con l’aiuto di Gesù:”…ma tu aiutami, perché senza il tuo aiuto non posso fare niente”. Dice che vuole farsi suora, perché ritiene che sia la via più bella verso la santità.

L’istruzione religiosa che le viene impartita in famiglia e a scuola è per lei il mezzo per conoscere meglio Gesù. Una delle sue preoccupazioni più vive è quella di trovare un buon confessore e prega tanto per confessarsi bene; ha molto chiaro il concetto del sacramento della Penitenza, dove tutti ”i peccati si cancelleranno perché il Sacerdote in quel momento rappresenta Te, caro Gesù”.

Giustizia: Nennolina ha il concetto esatto della gerarchia dei suoi doveri: prima quelli verso Dio, poi quelli verso il prossimo, anche verso le persone che ama di più.

Mai nessuna bugia, nemmeno per scusarsi, mai nessuna disobbedienza. Riconosce con umiltà sorprendente che senza l’aiuto divino niente le è possibile e ringrazia Dio per ogni cosa bella capitata a lei personalmente, ma anche agli altri, a tutto il mondo: “Ti ringrazio caro Gesù che hai fatto smettere la guerra”.
Affronta con grande serietà e impegno i suoi doveri scolastici, perché sente l’obbligo di fare di tutto per far piacere a Gesù, alla Madonnina e anche alle maestre. Ad ogni piccola attenzione, ad ogni gesto di affetto sente il bisogno di sdebitarsi con la preghiera.


Fortezza:
E’ la virtù caratteristica di questa bambina di appena 7 anni. Fin da piccolissima difficilmente piange, non si lamenta mai di nulla, è sempre sorridente e positiva.
A Padre Orlandi che le chiede come si ama Dio risponde: “Con i sacrifici”. L’apostolato della sofferenza, accettata per amore di Gesù e per la conversione dei peccatori.

In questo senso tutta la sua vita ne è splendida testimonianza: affronta ogni sofferenza, senza lamenti, senza nessun rimpianto per la bambina offerta a Gesù, con gioia perché può condividere la passione di Gesù. Durante la malattia parla della propria morte con serenità sorprendente, infonde coraggio agli altri, invita i suoi a non piangere, a non pregare per la sua guarigione perché “non vuole scendere dal calvario” per amore di Gesù e per salvare i peccatori. La sua forza è tutta soprannaturale. Nonostante le sofferenze indicibili, risponde: “Sto bene”; in realtà il suo “star bene” è il fatto di potersi conformare alla volontà di Dio, a cui ha promesso di accettare ogni sofferenza per amor suo.


Temperanza:
Una delle prime cose che Nennolina impara all’asilo è fare i “fioretti” e accettare piccole mortificazioni per amore di Gesù. A Gesù chiede continuamente anime da mandare in paradiso e il prezzo da pagare sono i fioretti, i “soldi” per andare in paradiso.
Si mortifica attraverso questo esercizio quotidiano dei fioretti per imitare la pazienza di Gesù flagellato
Non ci sarà mai un gesto intemperante nemmeno durante le gravi sofferenze della malattia che la porterà alla morte; tutto sopporta per amore di Gesù, per salvare le anime.


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Le letterine di Nennolina

Antonietta Meo - Le letterine di NennolinaCostituiscono l’itinerario mistico della sua brevissima vita. Semplici nella forma, spontanee, espressive, presentano una elevatezza di pensieri ed una profondità spirituale e teologica ben al di sopra della normalità.
Fu nel settembre del 1936 che prese l’abitudine, durante una malattia, di dettare delle "poesie", come le chiamava lei, alla mamma, destinate ai genitori, alla sorella, a Gesù, alla Madonna.
Nascono così i suoi 19 pensierini, scritti nei 19 giorni precedenti la Cresima e 162 letterine, molte delle quali, scritte su fogli di fortuna, sono andate perdute.
Si tratta di colloqui-meditazioni con Dio Padre, Gesù, la Madonna, lo Spirito Santo, la SS. Trinità, ricche di tenerezza, di dolci espressioni d’amore, di profondi pensieri sui misteri della fede, di insistenti aspirazioni a ricevere l’Eucaristia, di offerta delle proprie sofferenze a Gesù per la salvezza delle anime.
Antonietta Meo - Le letterine di NennolinaSono lo specchio fedele dei suoi sentimenti di intima comunione con i destinatari; sono racconto di sé e preghiera, testimonianza di vita e occasione di riflessione.
La madre, segretaria fedele e rispettosa, trascriveva con esattezza quello che Nennolina le dettava, ma non dava poi molta importanza alle letterine, che venivano messe via senza molta cura.


Letterine a Dio Padre

Caro Dio Padre
Dio! Padre! Padre! ...che bel nome!...
Caro Dio Padre! ...Fammi guarire presto perché Domenica
possa ricevere il sacramento della confessione.
Caro Dio Padre mi piace tanto questo nome,
perché vuol dire padre di tutto il mondo.
Tu che sei il creatore... manda lo Spirito Santo su tutti noi.
Caro Dio Padre io Ti voglio molto molto bene.
Caro Dio Padre benedici tutto il mondo
prima di tutto i miei genitori e la mia sorellina
e poi tutti gli altri e mandali tutti in Paradiso
salva molte anime perché vengano in Paradiso a glorificarti.
Caro Dio Padre!... prima di tutto benedici la Chiesa
e il Clero e poi tutta la società della Chiesa.
Caro Dio Padre dì a Gesù che io sono molto contenta
di riceverlo e spero che sarà contento anche Lui.
Caro Dio Padre tanti saluti e baci dalla Tua figlia.

Antonietta

(Lettera 72 del 22 novembre 1936)




Caro Dio Padre Ti voglio molto bene!
Ma molto!…
Caro Dio Padre!… Fa venire presto il Natale ed io verrò a ricevere il tuo Figliolo Gesù nel mio cuore!…
Caro Dio Padre ieri sera non ti ho scritto perché non c'era mamma ma ti scriverò questa sera una bella letterina.
Caro Dio Padre!…dì al tuo Figliolo Gesù che le voglio molto bene e dille anche che lo aspetto molto nel mio cuore.
Caro Dio Padre io vorrei che tu liberasti dal Purgatorio molte anime perché venissero in Paradiso a glorificarti e anche che fai convertire molti peccatori, specialmente gli Abissini.
Caro Dio Padre, dì a Gesù che gli farò un bel posticino nel mio cuore, perché possa dormire bene e riposare nel mio cuore.
Caro Dio Padre ti chiedo questa grazia di aiutare il mio papà.
Caro Dio Padre fammi diventare buona. Caro Dio Padre!…
Tanti saluti molti baci dalla tua figlia:

Antonietta

(Lettera 74 del 25 novembre 1936)


                                                      

Letterine a Gesù Bambino

Caro Gesù bambino tu sei santo.
Tu sei buono aiutami fammi questa grazia ridammi la mia gambina
dammi della anime Gesù amoroso non partir più dal mio cuore
sta sempre con me
Caro Gesù bambino tu sei santo!…Tu sei buono!…
Aiutami fammi questa grazia
ridammi la mia gambina se tu vuoi
Se non vuoi Fiat voluntas tua.
Gesù dammi delle anime…Gesù amoroso…
non partire più dal mio cuore resta sempre con me.

(Lettera 9 del 26 settembre 1936)

Caro Gesù in croce e caro Gesù bambino Oh! Gesù!…
Tu che sei tanto tanto buono e vedi che noi facciamo tanti peccati,
tu perdonaci e fa che un giorno veniamo con te in Paradiso.
Oh Gesù!…Tu che hai sofferto tanto per noi
ma io voglio riparare tutti questi peccati che vengono fatti a te.
Oh Gesù!…tu che sei nato in una grotta a Betlemme
e che hai sofferto tanto in quella paglia io voglio fare tutto il possibile per riparare tanto dolore.
Tu sentivi tanto freddo ma solo un bue e un asinello
facevano il possibile per riscaldarti.
Caro Gesù, tu che scendesti dalle stelle per venire in questa terra per salvarci e per riacquistarci il Paradiso.
Tu che soffristi tanto dolore, io voglio fare il possibile per riparare tanto dolore. Caro Gesù tanti saluti carezze e baci
dalla tua cara Antonietta.


Antonietta e Gesù
(Lettera 123 del 23 gennaio 1937 - Firma di suo pugno)


Letterine a Gesù Crocifisso[SM=g1740720]


Caro Gesù Crocifisso Io Ti amo o Gesù caro. Caro Gesù di a Dio Padre che lo amo molto Caro Gesù sono molto contenta che verrà la S. Pasqua Caro Gesù io so che Tu soffristi tanto sulla Croce ed io questa settimana di Passione voglio soffrire con Te, voglio soffrire per le anime che ne hanno bisogno, perché si convertano Caro Gesù io Ti voglio tanto bene, proprio tanto o Gesù, e io voglio essere la Tua lampada e il Tuo giglio, il giglio che rappresenta la purità dell'anima e la lampada che rappresenta la fiamma d'amore che non Ti lascia mai solo. Caro Gesù benedici la Chiesa, il Clero e specialmente il mio confessore la mia famiglia la mia maestra, e tutto il mondo.
Caro Gesù Ti mando tanti baci e saluti la Tua Antonietta e Gesù
( lettera n.144 - 16 marzo 1937 firma autografa)


C
aro Gesù Crocifisso io Ti voglio tanto bene e Ti amo tanto Io voglio stare sul calvario con te e soffro con gioia perché so di stare sul Calvario. Caro Gesù. Io Ti ringrazio che Tu mi hai mandato questa malattia perché è un mezzo per arrivare in Paradiso. Caro Gesù di a Dio Padre che lo amo tanto anche Lui. Caro Gesù, io voglio essere la Tua lampada e il Tuo giglio caro Gesù, caro Gesù dammi la forza necessaria per sopportare i dolori che Ti offro per i peccatori. Caro Gesù, di allo Spirito Santo che mi illumini d'amore e mi riempia dei suoi sette doni. Caro Gesù di alla Madonnina che l'amo tanto e che voglio stare insieme a Lei sul Calvario perché io voglio essere la Tua vittima d'amore caro Gesù. Caro Gesù Ti raccomando il Mio padre spirituale e falle tutte le grazie necessarie. Caro Gesù Ti raccomando i miei genitori e Margherita. Caro Gesù
Ti mando tanti saluti e baci Antonietta di Gesù
( lettera n.162 - 2 giugno 1937)


Letterine a Gesù Eucaristia


Caro Gesù Eucaristia Ti voglio tanto bene!… ma molto!…
Non solo perché sei il Padre di tutto il mondo, ma anche perché sei il Re di tutto il mondo, io voglio essere sempre la lampada tua che arde notte e giorno davanti e vicino a te nel Sacramento dell'altare. Gesù io vorrei queste tre grazie la prima - fammi santa e questa è la cosa più importante la seconda - dammi delle anime la terza- fammi camminare bene, veramente questa non è molto importante.
Non dico che mi ridai la gamba, quella te l'ho donata!…
Gesù Eucaristia la maestra Suor Noemi mi piace molto e quindi le voglio molto bene, aiutala a fare tutte le cose necessarie, che tu gli vuoi far fare. Caro Gesù Eucaristia!…
ti voglio molto bene perciò non vedo l'ora si avvicini il Natale.
Tu fa che il cuore mio ti faccia tanta luce quando tu verrai nel mio povero cuore. Caro Gesù, farò molti sacrifici per te per offrirteli quando farò la prima Santa Comunione.
Caro Gesù Eucaristia!…Voglio molto soffrire per riparare anche i peccati degli uomini specialmente per quelli che sono molto cattivi.
Gesù Eucaristia ti saluto e ti bacio tua Antonietta.
Buona notte Gesù buona notte Madonnina.

(Lettera 33 del 16 ottobre 1936)


Caro Gesù Eucaristia ti voglio tanto tanto ma tanto bene caro Gesù!…
E sono molto contenta che fra sette giorni sarà il S. Natale e potrò riceverti nella S. Comunione.
Caro Gesù libera tante anime dal purgatorio perché vengano a glorificare in Paradiso la SS. Trinità.
Caro Gesù di a Dio Padre che sono contenta che Lui mi ha ispirato di fare la prima Comunione il giorno di Natale perché è proprio il giorno che nacque Gesù in terra per salvarci e per morire sulla Croce. Caro Gesù di a Dio Padre che le voglio tanto bene e che lo ringrazio che presto sarà il S. Natale.

Caro Gesù benedici la Chiesa il Papa e il Clero.
Caro Gesù da tanta forza a quella ammalata perché possa sopportare i suoi dolori e ti raccomando quel Sacerdote e aiuta specialmente quel peccatore.
Caro Gesù benedici i miei genitori a me la mia sorellina i miei zii e la zia i nonni e nonne e tutto il mondo
e specialmente ti raccomando di convertire molti peccatori.
Caro Gesù, io voglio che la Madonnina mi dia Lei con le sue mani il Suo Gesù.
Saluti carezze e baci dalla tua cara Antonietta
( Lettera n. 98 - 17 dicembre 1936)


Caro Gesù Eucaristia ti voglio tanto bene e io sono molto contenta che domani mattina verrò a riceverti nella S. Comunione.
Caro Gesù, domani quando sarai nel mio cuore
fai conto che la mia anima fosse una mela
e come nella mela ci stanno i semi
dentro alla mia anima fa che ci sia un armadietto,
e come sotto alla buccia dei semi ci sta il seme bianco,
così fa che dentro all'armadietto ci sia la tua grazia
che sarebbe come il seme bianco
e fa che questa grazia la lascerai sempre con me.
Caro Gesù io so che Ti fanno tante offese, io voglio riparare tutte queste offese, caro Gesù se Tu fossi un uomo come noi e ti rinchiudessi dentro a una casa non sentiresti le offese che Ti vengono fatte, così potresti fare Te, venire nel mio cuore e restare chiuso con me e io Ti farò tanti sacrifici e Ti dirò qualche parolina per consolarti. Caro Gesù di alla Madonnina che io so che domani è la sua festa e io vorrò fare tanti sacrifici per consolarla . Caro Gesù di a Dio Padre che gli voglio tanto bene Caro Gesù, io Ti adoro e Ti bacio i piedi e Ti manda tanti saluti la Tua cara
Antonietta e Gesù

Caro Gesù Tu che soffristi tanto sulla Croce imparami prima a fare il mio dovere per potere poi fare i sacrifici

( Lettera n.134 - 10 febbraio 1937 firma autografa)


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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