A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Quando il Papa disse: FATE CONOSCERE IL MAGISTERO DELLA CHIESA

Ultimo Aggiornamento: 23/04/2011 20:07
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24/01/2011 10:06
 
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Nell'avvicinarci al giorno della beatificazione di Giovanni Paolo II, cerchiamo di avvicinarci ALLA VERITA',  evitando il rischio di idolatrare il Pontefice o di farne derivare il culto della persona....

PRIMO MAGGIO 2011 BEATIFICAZIONE DI GIOVANNI PAOLO II


NON STRUMENTALIZZIAMO questa beatificazione, ma andiamo al nocciolo della VERITA'....


L’opera del Santo Padre
per la custodia del Deposito della Fede
e la preservazione della Disciplina Ecclesiastica

1978
• Il primo documento ufficiale "ad extra" del nuovo Pontefice è una lettera del 2 dicembre 1978 al segretario generale dell'Onu, Kurt Waldheim, in occasione del 30° anniversario della firma della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Il Pontefice chiede alle Nazioni Unite e a tutti gli Stati di garantire e difendere in ogni modo i diritti umani e, in particolare, la libertà religiosa. E’ l’alba di un grandissimo Pontificato, che – come cercheremo di evidenziare attraverso alcuni degli interventi di Giovanni Paolo II - non si limiterà soltanto all’evangelizzazione agli "uomini di volontà", ma vedrà anche un notevolissimo sforzo di conservazione del Deposito della Fede e della disciplina interna alla Chiesa. Presentiamo di seguito un elenco commentato dei principali di questi aspetti lasciati artatamente in ombra dal mondo mediatico. Si tratta di un elenco che, per ragioni di spazio, non è certamente completo ma che, per finalità proposte, può essere considerato significativo.



1979
• Intervenendo il 28 gennaio, a Puebla (Messico), alla III Conferenza generale dell'episcopato latino-americano, il Papa condanna una certa "teologia della liberazione", ossia una diffusissima eresia di stampo socialistico che si va espandendo particolarmente nella Chiesa latino-americana: "[…] è un errore affermare che la liberazione politica, economica e sociale coincide con la salvezza in Gesù Cristo; che il "Regnum Dei" si identifica con il "Regnum hominis". Si ingenera, in alcuni casi, un atteggiamento di sfiducia verso la Chiesa "istituzionale" o "ufficiale", qualificata come alienante, e alla quale si opporrebbe un’altra Chiesa "popolare", "che nasce dal popolo" e si concreta nei poveri".
• Il Santo Padre nomina l'arcivescovo colombiano Mons. López Trujillo (nel 1972 segretario generale e attualmente presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia), presidente del Celam, la Conferenza Episcopale Latino-Americana. Il prelato sarà un fedelissimo esecutore del mandato Pontificio, in particolare per la drammatica situazione infra ecclesiale dovuta alla diffusione di una certa Teologia della liberazione.
• Il redentorista tedesco Bernhard Haering, per anni docente all'Accademia alfonsiana di Roma, uno dei teologi più alla moda del post-Concilio, viene convocato (27 febbraio) dalla Congregazione per la Dottrina della Fede (d'ora in poi, Cdf) che gli chiede l'impegno solenne di non criticare più l'Humanae vitae - l'enciclica con cui, nel 1968, Paolo VI aveva ripetuto l’immoralità della contraccezione. Haering, purtroppo, rifiuta.
• La Cdf proibisce al teologo domenicano francese Jacques Pohier di presiedere assemblee liturgiche e di insegnare pubblicamente. Su Dio, e sull'Eucaristia, il teologo
aveva espresso in pubblico le proprie elucubrazioni ambigue e fuorvianti. Dopo il Concilio Vaticano II, è la prima volta che la Sede Apostolica sanziona con questa misura chi propugna errori conto la fede e i costumi
• Il Santo Padre, pellegrino negli USA, reitera la dottrina cattolica in occasione di una richiesta della rappresentante delle suore statunitensi intesa a permettere l'accesso delle donne "a tutti i ministeri nella Chiesa". Al contrario, a Washington, il 7 ottobre, il Papa ricorda che "la fedeltà a Cristo, soprattutto nella vita religiosa, non può essere mai separata dalla fedeltà alla Chiesa […] non è da sottovalutare il fatto che la vostra consacrazione a Dio deve manifestarsi nel segno esteriore permanente di un semplice e idoneo abito religioso".
• In dicembre, il famoso teologo olandese Edward Schillebeeckx viene ascoltato a Roma dalla Cdf. Si tratta di una prima verifica delle proposizioni più ambigue del teologo che, purtroppo, non porterà mai lo Schillebeeckx a una piena riabilitazione.
• La Cdf il 15 dicembre dichiara: "Il professor Hans Küng [svizzero-tedesco] è venuto meno, nei suoi scritti, all'integrità della verità della fede cattolica, e pertanto non può più essere considerato teologo cattolico né può, come tale, esercitare il compito di insegnare". Il teologo, forse il più alla moda del periodo post conciliare, aveva messo in discussione il dogma dell’infallibilità papale, erroneamente contrapponendolo a quello dell’indefettibilità della Chiesa.

1980
• In gennaio, in un Sinodo particolare dedicato all'Olanda, il Papa corregge alcune ambiguità ed esagerazioni del c.d. "Concilio" pastorale olandese (1966-1970), diffuse da alcuni centri di propaganda negli anni precedenti. Alla conclusione i vescovi olandesi adottano risoluzioni concernenti il sacerdozio ministeriale, la vita religiosa, la partecipazione del laicato alla missione della Chiesa, i sacramenti, l’Eucaristia e la confessione, la liturgia, la catechesi e l’ecumenismo in linea con l’insegnamento di Cristo. Al termine viene appositamente costituito un Consiglio sinodale per promuovere e coordinare l’applicazione delle risoluzioni sinodali.
• La Cdf, con la Lettera Circolare "La dispensa dal celibato sacerdotale", del 14 ottobre, ristabilisce le norme riguardanti la dispensa dal celibato e la riduzione allo stato laicale dei sacerdoti che abbandonano il ministero.
• Il prefetto della Cdf, card. Franjo Seper, il 20 novembre scrive al p. Edward Schillebbeckx per ripetere che i chiarimenti teologici da lui forniti anche a Roma "non sono sufficienti per eliminare le ambiguità (cristologiche)" dei suoi scritti.

1981
• Il 17 febbraio la CdF interviene per una rettifica circa alcune troppo benevole interpretazioni contenute, tra l'altro, nella "Dichiarazione della Conferenza dei Vescovi della Germania", del 12-5-1980. Il vecchio Codice (can. 2335), sotto pena di scomunica, proibiva ai cattolici di iscriversi alle associazioni massoniche o ad altre dello stesso tipo. Nel 1974, pur ribadendo la stessa norma, la Congregazione per la dottrina della fede specificava che la condanna riguarda «soltanto quei cattolici che si iscrivono ad associazioni le quali di fatto operano contro la Chiesa». Nella Dichiarazione del 1981 la stessa Congregazione interveniva affermando che «non è stata cambiata in nessuna forma l'attuale disciplina canonica che prosegue nel suo totale vigore [...] non è stata abrogata la scomunica né le altre pene previste» e specificava che il documento del 1974 intendeva essere «un richiamo ai principi generali [...] per la soluzione dei casi di singole persone che possono essere sottoposti al giudizio degli ordinari», senza demandare agli Ordinari o alla Conferenze Episcopali questioni di natura dottrinale non di loro competenza. 
• In ottobre il Papa nomina un suo delegato di fiducia per aiutare nel discernimento e soccorrere la Compagnia di Gesù nell’adempimento del suo carisma originario. Si tratta di un’attenzione pastorale della quale non si hanno precedenti riscontri.
• Nell'esortazione apostolica postsinodale Familiaris consortio (22 novembre) il Papa ribadisce che i divorziati cristiani risposati non possono accedere all'Eucaristia, e che debbono vivere come fratello e sorella.

1982
• Il 27 marzo la Cdf interviene per rettificare alcune ambiguità e lacune in tema di ecumenismo, contenute nel Rapporto finale della Commissione Internazionale Anglicana Romano-Cattolica.
• Il 29 giugno il Papa scrive ai vescovi del Nicaragua per condannare la "Chiesa popolare" (cioè quella collegata alle Comunità "di base" e a una certa Teologia della Liberazione).
• Il 23 agosto la Sede Apostolica – suscitando l’entusiasmo di decine di vescovi e milioni di fedeli - erige la "Prelatura personale di Santa Croce e Opus Dei".

1983
• Il 25 gennaio il Papa promulga il nuovo Codice di diritto canonico; una guida pastorale nella quale spicca una rinnovata, fermissima carità disciplinare, permeata da profondo spirito pastorale e attenzione alla situazione della Chiesa nel mondo.
• A Managua, nel corso della visita pastorale in Nicaragua, governata da un feroce regime socialista, in marzo, il Papa rimprovera coraggiosamente e pubblicamente padre Ernesto Cardenal, che ha accettato di entrare a far parte del governo sandinista. Alla Santa Messa, resiste impavido all'organizzata contestazione di sedicenti ''madri della rivoluzione'', che sacrilegamente gridano fino a coprire la voce del Papa; riprendendo la parola il Santo Padre ripete la ferma condanna della c.d. "Chiesa popolare" e del "falso ecumenismo" dei cristiani impegnati nel locale processo rivoluzionario.
• La Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari ottiene che suor Agnes Mary Mansour, delle "Sorelle della misericordia", abbandoni l'Istituto. La suora non aveva accettato di interrompere la sua attività di direttrice presso i servizi sociali dello stato del Michigan (USA) preposti al rimborso delle spese delle donne che abortiscono. E’ il primo di una lunghissima serie di abbandoni di religiose lasciatesi irretire dalla modernità.
• Verifica delle posizioni espresse pubblicamente da mons. Raymond Hunthausen, arcivescovo di Seattle, a favore del disarmo e dell'obiezione fiscale. La visita ispettiva, su incarico della Santa Sede, è condotta da mons. James Hickey, arcivescovo di Washington
• Il 26 novembre, a fronte di alcune maliziose interpretazioni del Nuovo Codice di Diritto Canonico, che non contiene più il termine "massoneria", la CdF risponde a un quesito ribadendo che "Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione. Non compete alle autorità ecclesiastiche locali di pronunciarsi sulla natura delle associazioni massoniche con un giudizio che implichi deroga a quanto sopra stabilito". Due anni dopo, perdurando i tentativi di sminuire la portata della plurisecolare condanna della massoneria, la CdF tornerà ad intervenire sull'argomento  con un sintetico ma efficace testo comparso su L'Osservatore Romano del 23-2-1985, nel quale si spiega che la principale ragione dell'inconciliabilità tra cattolicesimo e massoneria è costituita dall'impossibilità di essere indifferente alla distinzione tra la sola verità e le innumerevoli forme di errore.

1984
• La Cdf pone sotto verifica alcune opere del teologo "della liberazione" peruviano Gustavo Gutierrez perché in esse si teme "l'influenza del marxismo".
• Il 13 giugno la Cdf chiede ancora una volta a P. Schillebeeckx l’adesione alla dottrina cattolica sul sacerdozio, questa volta manifestando adesione alla lettera "Sacerdotium ministeriale" dell’anno precedente.
• Con l'Istruzione Libertatis nuntius del 6 agosto, la Cdf condanna "una certa Teologia della liberazione" di stampo socialista e marxista.
• Il 7 settembre, il francescano Leonard Boff, teologo brasiliano "della liberazione", viene convocato a Roma.
• Incontro a Roma i vescovi peruviani per chiarimenti circa una certa Teologia della Liberazione.
• In dicembre il generale dei gesuiti, p. Peter-Hans Kolvenbach, espelle dall'ordine p. Fernando Cardenal (fratello di Ernesto), ministro dell'educazione nel governo socialista nicaraguense.
• Con l'esortazione apostolica post-sinodale Reconciliatio et paenitentia (2 dicembre) il Papa ricorda la corretta prassi del sacramento della confessione e condanna gli abusi circa la "confessione comunitaria" come mezzo ordinario per confessarsi.

1985
Padre Gyorgy Bulanyi, sacerdote ungherese delle Comunità "di base", sostenitore dell'obiezione di coscienza al servizio militare – che egli ritiene intrinsecamente malvagio - viene chiamato a Roma dalla Cdf per un colloquio. Gli scritti di p. Bulanyi erano già stati vagliati dalla Congregazione per il Clero.
• Con una notificazione dell'11 marzo la Cdf dichiara che "le opzioni di Leonard Boff [contenute nel libro Chiesa, carisma e potere] sono tali da mettere in pericolo la sana dottrina della fede".
• Alcune Congregazioni romane, su segnalazione di congregazioni religiose femminili fedeli all’ortoprassi cattolica, bloccano alcune deviazioni delle suore Carmelitane Scalze.
• Il controverso vescovo brasiliano Dom Helder Câmara viene sostituito da mons. José Cardoso Sobrinho, che provvede al riordino della diocesi attraverso una lunga serie di richieste di chiarimento – e, a fronte di ribellione, di allontanamento - di docenti, religiosi e sacerdoti vicini ad una certa Teologia della liberazione.
• Tra il 9 ed il 13 aprile, si svolge a Loreto il II Convegno della Chiesa italiana, dal titolo: "Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini". L'intervento del Papa a quel convegno segna l’inizio di una rinnovata cura pastorale di Giovanni Paolo II per la Chiesa che è in Italia. Un anno dopo, il 26 giugno 1986, Giovanni Paolo II nomina Mons. Camillo Ruini segretario della Cei. Il prelato svolgerà un delicato ruolo inteso all’adeguamento della cristianità italiana alle necessità della Nuova Evangelizzazione ispirata dallo Spirito Santo a Giovanni Paolo II. Per l’Azione Cattolica, tale adeguamento verrà svolto da mons. Antonio Bianchin, dal 1987 nuovo Assistente generale, che procede a un rinnovamento dei quadri direttivi nazionali, troppo sbilanciata sulla diocesi ambrosiana.

1986
• Il 22 marzo è pubblicata l’Istruzione della Cdf Libertatis Coscientia su Libertà cristiana e liberazione
, con una nuova messa in guardia verso l’influenza di socialismo e marxismo nella prassi pastorale.
• In una Notificazione del 15 settembre la Cdf afferma che "la concezione del ministero così come è esposta dal professor Schillebeeckx rimane in disaccordo con l'insegnamento della Chiesa su punti importanti".
• La Cdf (25 luglio) dichiara "non idoneo all'insegnamento della teologia cattolica" il teologo statunitense Charles Curran, critico del Magistero dell’enciclica di Paolo VI Humanae vitae e confuso sostenitore di una presunta "legittimità del dissenso dall'autorità".
• L'arcivescovo statunitense di Seattle, mons. Raymond Hunthausen, tramite una lettera, informa i suoi sacerdoti di aver rinunciato, su indicazione della Sede Apostolica, a poteri pastorali nei seguenti importanti campi: tribunale diocesano, liturgia, formazione del clero, sacerdoti che hanno lasciato il ministero, questioni morali.
• Vede la luce la coraggiosissima lettera Homosexualitatis problema (1° ottobre) della Cdf, che ribadisce come "l'inclinazione [omosessuale] stessa dev'essere considerata come oggettivamente disordinata"; e che in nessun modo può essere moralmente accettato l'esercizio della sessualità tra persone dello stesso sesso. Le forze infernali si scatenano in una violenta campagna di denigrazione di S. Em.za il card. Ratzinger.

1987
• L'abate della basilica romana di San Paolo fuori le Mura, P. Giuseppe Nardin, rassegna le proprie dimissioni e si ritira in un luogo di preghiera a seguito di osservazioni sulla di lui collaborazione con il precedente abate, Giovanni Franzoni, fondatore della Comunità "di base" di san Paolo e già fiancheggiatore del Partito Comunista.
• La Cdf consiglia mons. Mattew Clark, della diocesi statunitense di Rochester, di ritirare l'imprimatur a un manuale sulla sessualità di ausilio ai genitori per l'educazione dei figli scritto da cattolici.
• Ad aprile il comboniano padre Alex Zanotelli, su richiesta del prefetto del dicastero per l'Evangelizzazione dei Popoli (ex Propaganda fide, da cui dipendono le Congregazioni missionarie), card. Josef Tomko, si dimette dalla direzione (assunta nel 1978) del mensile "Nigrizia". Lo Zanotelli aveva dato un’impronta fortemente socialistica alla rivista, che da tempo non aveva più alcuna traccia del suo nativo carattere missionario.
• La Congregazione per i Religiosi provvede alla correzione di alcune fuorvianti interpretazioni del Concilio Vaticano II in merito a presunte "
pari opportunità" di
religiosi laici e religiosi sacerdoti
nella guida degli Ordini e Istituti religiosi. L’Ordine dei Cappuccini si segnala tra i primi che provvedono a rettificare alcune disposizioni capitolari.

1988
• Su proposta della Cdf, sono destituiti i gesuiti José Maria Castillo e Juan Antonio Estrada dall'insegnamento universitario e il claretiano Benjamin Forcano dalla direzione del periodico "Mision Abierta".
• La Congregazione per il Culto Divino il 2 giugno riafferma che non è in alcun modo ammesso offrire il sacrificio eucaristico in assenza di un sacerdote validamente ordinato.
• Con la costituzione apostolica Pastor bonus (28 giugno) il Santo Padre riordina l’organizzazione della Sede Apostolica romana, dando ad essa nuovo slancio nel coordinamento dell'episcopato e del Sinodo dei vescovi.
• Il 1° luglio la Cdf pubblica la "Professione di fede" e il "Giuramento di fedeltà", ricordando, tra l'altro, il dovere di obbedienza in coscienza a "tutti i contenuti trasmessi dal Magistero ordinario e universale della Chiesa" e alle "verità circa la dottrina che riguarda la fede o i costumi" e agli "insegnamenti del Pontefice" e "del collegio episcopale" quando "esercita il suo Magistero autentico".
• Il decreto Dominus Marcellus Lefebvre della Congregazione per i vescovi, del 1° luglio 1988, commina la scomunica per scisma all’arcivescovo pseudo tradizionalista Marcel Lefebvre e ai suoi seguaci. Il Santo Padre con il Motu proprio "Ecclesia Dei" del 2 luglio, auspica che "si metta in luce la continuità del Concilio con la Tradizione".
• Nella lettera apostolica Mulieris dignitatem (15 agosto) il Santo Padre riafferma il dogma sulla ordinazione sacerdotale riservata alle persone di sesso maschile.
• Il nunzio apostolico del Brasile, mons. Carlo Furno, consegna a mons. Pedro Casaldáliga, vescovo di São Felix do Araguaia, una lettera (Intimatio) in cui lo si ammonisce per le sue simpatie per la Teologia della Liberazione e si impongono limiti ai suoi compiti pastorali. Purtroppo il vescovo – talvota ripreso anche in abiti da guerrigliero - rifiuta la lettera.

1989
• Il 6 gennaio 163 teologi e teologhe di area germanofona firmano la "Dichiarazione di Colonia" in cui contestano il fatto che alla Sede Apostolica si debba obbedienza sia su alcune verità fondamentali della fede riguardanti Gesù Cristo che altre esposte dal magistero ordinario universale (in particolare relativamente all’enciclica di Papa Paolo VI Humanae vitae). Essi, inoltre, rivendicano una sorta di "votazione popolare" per la nomina dei vescovi. Il Santo Padre, direttamente o indirettamente, respingerà punto per punto le richieste dei ribelli.
• La Santa Sede pone il veto alla pubblicazione di un libro che avrebbe dovuto contenere gli atti di un congresso di moralisti cattolici svoltosi a Roma, all'Accademia alfonsiana, nell'aprile dell'88. Il volume avrebbe dovuto riportare una relazione del p. Bernhard Haering (già convocato dalla Cdf nel 1979), nella quale il discusso teologo criticava l'antropologia e la teologia che sottostanno all'enciclica paolina Humanae vitae, che nel pontificato di Giovanni Paolo II assume il ruolo di baluardo per la difesa della sessualità umana.
• Per intervento diretto della Congregazione per l'Educazione Cattolica, la Pontificia Università Lateranense ritira al professor don Luigi Sartori - uno dei teologi italiani più alla moda - la cattedra di Ecumenismo. Don Sartori è uno dei promotori del manifesto di teologi italiani ribelli corrispondente alla "Dichiarazione di Colonia".
• A marzo padre Eugenio Melandri lascia, dopo dieci anni, la direzione del mensile dei missionari saveriani "Missione Oggi". Da tempo il periodico suscitava il dolore e la preoccupazione di S. Em.za il card. Josef Tomko, prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, a causa della linea editoriale caratterizzata da una smaccata politicizzazione, per giunta di parte. Tale disorientamento si era manifestato in particolare con un numero tutto dedicato al regime socialista del Nicaragua e in occasione di una tornata elettorale, schierandosi apertamente con i partiti della sinistra.
Il gesuita direttore di "Estudes", Paul Valadier, uno dei 157 teologi francofoni firmatari di una lettera di solidarietà ai 163 ribelli della "Dichiarazione di Colonia", si dimette dall'incarico.
• La Cdf, in novembre, alla vigilia dell'assemblea annuale della Conferenza episcopale statunitense, richiede la cancellazione dall'ordine del giorno della discussione di un ambiguo testo sul rapporto paritetico vescovi-teologi e sulle "Responsabilità ecclesiali del teologo".
Don Vittorio Cristelli, direttore del settimanale diocesano "Vita trentina", si dimette dall’incarico. Il settimanale aveva pubblicato il documento dei 63 teologi italiani in sostegno della "Dichiarazione" dei ribelli di Colonia.
• La Congregazione per l'Educazione Cattolica decreta la chiusura in Brasile del seminario regionale del Nordeste 2 e dell'Istituto teologico di Refice, entrambi fondati da mons. Helder Câmara. La motivazione trova radice nell’educazione "non affidabile" in essi impartita.
• La Segreteria di Stato (7 agosto) riafferma che né la Joc (Gioventù operaia cristiana) né la correlata Joci (Gioventù operaia cristiana internazionale) sono più riconosciute come legittimi interlocutori dalla Santa Sede. La decisione trova ragione a causa di una smaccata politicizzazione di parte dei due organismi.
• La Congregazione per i Religiosi istituisce un coordinamento per la Clar (Conferenza Latinoamericana dei Religiosi) al fine di preservarla dall’influenza di una certa Teologia della liberazione.
• Il 19 settembre la Cdf pubblica l’Istruzione "I fedeli chiamati" che rinnova l’obbligo della pubblica professione di fede per quanti sono chiamati ad esercitare un ufficio in nome della chiesa. La precedente professione di questo tipo risale al Pontificato di san Pio X.

CONTINUA......

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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