A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Gli Angeli: la corretta Dottrina

Ultimo Aggiornamento: 17/01/2018 10:20
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Sesso: Femminile
27/12/2008 18:18
 
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...diffidiamo delle IMITAZIONI
Amici...è da un pò di anni che assistiamo ad un cresciente interessamento verso gli ANGELI, questi "esseri" spirituali che sono alla presenza di Dio......[SM=g1740742]
Questo risveglio non ha interessato solo la conoscenza verso lo Spirito Santo, ma anche verso appunto gli Angeli.....
Tuttavia assistiamo spesso a delle DEFORMAZIONI...che non oseremo chiamare blasfemia, non spetta a noi dirlo o meno..... ma appunto deformazione di questa dottrina come del resto tutto ciò che si contrappone alla Chiesa è a causa  delle deformazioni che danno poi origine alle divisioni ed alle dottrine errate......

Galati 1

 8 Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! 9 L'abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema! 10 Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!

[SM=g1740744] [SM=g1740744] [SM=g1740744] [SM=g1740744] [SM=g1740744] [SM=g1740744]
Ci fa piacere comprendere che comunque sia l'interessamento verso la conoscenza degli Angeli, pone l'interlocutore ad un approfondimento anche di quanto insegna la Chiesa....la quale ci garantisce una corretta interpretazione...non certamente di una chiusura in questa conoscenza, ma perlomeno LA CORRETTA esegesi biblica......perciò questo forum NON vuole assolutamente nè criticare e neppure considerare blasfemia quelle religioni in cui gli Angeli sono i protagonisti di una azione spirituale fortemente sentita, ma bensì OFFRIRVI il corretto Magistero della Chiesa bimillenario e sempre innovativo alla luce degli approfondimenti......
Iniziamo dal Catechismo....e dunque dalla Creazione.....

L'esistenza degli angeli - una verità di fede


328
L'esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una verità di fede. La testimonianza della Scrittura è tanto chiara quanto l'unanimità della Tradizione.


Chi sono?


329
Sant'Agostino
dice a loro riguardo: « "Angelus" officii nomen est, [...] non naturae. Quaeris nomen huius naturae, spiritus est; quaeris officium, angelus est: ex eo quod est, spiritus est, ex eo quod agit, angelus – La parola "angelo" designa l'ufficio, non la natura. Se si chiede il nome di questa natura, si risponde che è spirito; se si chiede l'ufficio, si risponde che è angelo: è spirito per quello che è, mentre per quello che compie è angelo ». (411) In tutto il loro essere, gli angeli sono servitori e messaggeri di Dio. Per il fatto che « vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli » (Mt 18,10), essi sono « potenti esecutori dei suoi comandi, pronti alla voce della sua parola » (Sal 103,20).


330
In quanto creature puramente spirituali, essi hanno intelligenza e volontà: sono creature personali (412) e immortali. (413) Superano in perfezione tutte le creature visibili. Lo testimonia il fulgore della loro gloria. (414)


Cristo «con tutti i suoi angeli»


331
Cristo è il centro del mondo angelico. Essi sono i suoi angeli: « Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli [...] » (Mt 25,31). Sono suoi perché creati per mezzo di lui e in vista di lui: « Poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: troni, dominazioni, principati e potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui » (Col 1,16). Sono suoi ancor più perché li ha fatti messaggeri del suo disegno di salvezza: « Non sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza? » (Eb 1,14).


332
Essi, fin dalla creazione (415) e lungo tutta la storia della salvezza, annunciano da lontano o da vicino questa salvezza e servono la realizzazione del disegno salvifico di Dio: chiudono il paradiso terrestre, (416) proteggono Lot, (417) salvano Agar e il suo bambino, (418) trattengono la mano di Abramo; (419) la Legge viene comunicata mediante il ministero degli angeli, (420) essi guidano il popolo di Dio, (421) annunziano nascite (422) e vocazioni, (423) assistono i profeti, (424) per citare soltanto alcuni esempi. Infine, è l'angelo Gabriele che annunzia la nascita del Precursore e quella dello stesso Gesù. (425)


333
Dall'incarnazione all'ascensione, la vita del Verbo incarnato è circondata dall'adorazione e dal servizio degli angeli. Quando Dio « introduce il Primogenito nel mondo, dice: lo adorino tutti gli angeli di Dio » (Eb 1,6). Il loro canto di lode alla nascita di Cristo non ha cessato di risuonare nella lode della Chiesa: « Gloria a Dio... » (Lc 2,14). Essi proteggono l'infanzia di Gesù, (426) servono Gesù nel deserto, (427) lo confortano durante l'agonia, (428) quando egli avrebbe potuto da loro essere salvato dalla mano dei nemici (429) come un tempo Israele. (430) Sono ancora gli angeli che evangelizzano (431) la Buona Novella dell'incarnazione (432) e della risurrezione (433) di Cristo. Al ritorno di Cristo, che essi annunziano, (434) saranno là, al servizio del suo giudizio. (435)


Gli angeli nella vita della Chiesa


334
Allo stesso modo tutta
la vita della Chiesa beneficia dell'aiuto misterioso e potente degli angeli. (436)


335
Nella liturgia, la Chiesa si unisce agli angeli per adorare il Dio tre volte santo; (437) invoca la loro assistenza (così nell'In paradisum deducant te angeli... In paradiso ti accompagnino gli angeli – nella liturgia dei defunti, (438) o ancora nell'« Inno dei cherubini » della liturgia bizantina (439)), e celebra la memoria di alcuni angeli in particolare (san Michele, san Gabriele, san Raffaele, gli angeli custodi).


336
Dal suo inizio (440) fino all'ora della morte (441) la vita umana è circondata dalla loro protezione (442) e dalla loro intercessione. (443) « Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita ». (444) Fin da quaggiù, la vita cristiana partecipa, nella fede, alla beata comunità degli angeli e degli uomini, uniti in Dio.


II. Il mondo visibile


337
È Dio che ha creato il mondo visibile in tutta la sua ricchezza, la sua varietà e il suo ordine. La Scrittura presenta simbolicamente l'opera del Creatore come un susseguirsi di sei giorni di «lavoro» divino, che terminano nel « riposo » del settimo giorno. (445) Il testo sacro, riguardo alla creazione, insegna verità rivelate da Dio per la nostra salvezza, (446) che consentono di « riconoscere la natura intima di tutta la creazione, il suo valore e la sua ordinazione alla lode di Dio ». (447)


338
Non esiste nulla che non debba la propria esistenza a Dio Creatore. Il mondo ha avuto inizio quando è stato tratto dal nulla dalla Parola di Dio; tutti gli esseri esistenti, tutta la natura, tutta la storia umana si radicano in questo evento primordiale: è la genesi della formazione del mondo e dell'inizio del tempo. (448)


339
Ogni creatura ha la sua propria bontà e la sua propria perfezione. Per ognuna delle opere dei « sei giorni » è detto: « E Dio vide che ciò era buono ». « È dalla loro stessa condizione di creature che le cose tutte ricevono la loro propria consistenza, verità, bontà, le loro leggi proprie e il loro ordine ». (449) Le varie creature, volute nel loro proprio essere, riflettono, ognuna a suo modo, un raggio dell'infinita sapienza e bontà di Dio. Per questo l'uomo deve rispettare la bontà propria di ogni creatura, per evitare un uso disordinato delle cose, che disprezza il Creatore e comporta conseguenze nefaste per gli uomini e per il loro ambiente.


340
L'interdipendenza delle creature è voluta da Dio. Il sole e la luna, il cedro e il piccolo fiore, l'aquila e il passero: le innumerevoli diversità e disuguaglianze stanno a significare che nessuna creatura basta a se stessa, che esse esistono solo in dipendenza le une dalle altre, per completarsi vicendevolmente, al servizio le une delle altre.


341
La bellezza dell'universo. L'ordine e l'armonia del mondo creato risultano dalla diversità degli esseri e dalle relazioni esistenti tra loro. L'uomo li scopre progressivamente come leggi della natura. Essi sono oggetto dell'ammirazione degli scienziati. La bellezza della creazione riflette la bellezza infinita del Creatore. Deve ispirare il rispetto e la sottomissione dell'intelligenza e della volontà dell'uomo.


342
La gerarchia delle creature è espressa dall'ordine dei « sei giorni », che va dal meno perfetto al più perfetto. Dio ama tutte le sue creature, (450) si prende cura di ognuna, perfino dei passeri. Tuttavia, Gesù dice: « Voi valete più di molti passeri » (Lc 12,7), o ancora: « Quanto è più prezioso un uomo di una pecora! » (Mt 12,12).


343
L'uomo è il vertice dell'opera della creazione. Il racconto ispirato lo esprime distinguendo nettamente la creazione dell'uomo da quella delle altre creature. (451)


344
Esiste una solidarietà fra tutte le creature per il fatto che tutte hanno il medesimo Creatore e tutte sono ordinate alla sua gloria:

« Laudato si', mi' Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messer lo frate sole,
lo
qual è iorno; et allumini noi per lui.
Et
ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione...

Laudato si', mi' Signore, per sora acqua,
la quale è molto utile et humile et pretiosa et casta...

Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti fiori et herba...

Laudate e benedicete mi' Signore et rengratiate
et servitelo cum grande humilitate ». (452)

345 Il Sabato – fine dell'opera dei « sei giorni ». Il testo sacro dice che « Dio nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto » e così « furono portati a compimento il cielo e la terra »; Dio « cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro », « benedisse il settimo giorno e lo consacrò » (Gn 2,1-3). Queste parole ispirate sono ricche di insegnamenti salutari.


346
Nella creazione Dio ha posto un fondamento e leggi che restano stabili, (453) sulle quali il credente potrà appoggiarsi con fiducia, e che saranno per lui il segno e il pegno della incrollabile fedeltà dell'alleanza di Dio. (454) Da parte sua, l'uomo dovrà rimanere fedele a questo fondamento e rispettare le leggi che il Creatore vi ha inscritte.


347
La creazione è fatta in vista del sabato e quindi del culto e dell'adorazione di Dio. Il culto è inscritto nell'ordine della creazione. (455) « Operi Dei nihil praeponatur » – « Nulla si anteponga all'opera di Dio », dice la Regola di san Benedetto, (456) indicando in tal modo il giusto ordine delle preoccupazioni umane.


348
Il sabato è nel cuore della Legge di Israele. Osservare i comandamenti equivale a corrispondere alla sapienza e alla volontà di Dio espresse nell'opera della creazione.


349
L'ottavo giorno. Per noi, però, è sorto un giorno nuovo: quello della risurrezione di Cristo. Il settimo giorno porta a termine la prima creazione. L'ottavo giorno dà inizio alla nuova creazione. Così, l'opera della creazione culmina nell'opera più grande della redenzione. La prima creazione trova il suo senso e il suo vertice nella nuova creazione in Cristo, il cui splendore supera quello della prima. (457)


In sintesi


350
Gli angeli sono creature spirituali che incessantemente glorificano Dio e servono i suoi disegni salvifici nei confronti delle altre creature: « Ad omnia bona nostra cooperantur angeli – Gli angeli cooperano ad ogni nostro bene ». (458)

351 Gli angeli circondano Cristo, loro Signore. Lo servono soprattutto nel compimento della sua missione di salvezza per tutti gli uomini.

352 La Chiesa venera gli angeli che l'aiutano nel suo pellegrinaggio terreno e che proteggono ogni essere umano.

353 Dio ha voluto la diversità delle sue creature e la loro bontà propria, la loro interdipendenza, il loro ordine. Ha destinato tutte le creature materiali al bene del genere umano. L'uomo, e attraverso lui l'intera creazione, sono destinati alla gloria di Dio.

354 Rispettare le leggi inscritte nella creazione e i rapporti derivanti dalla natura delle cose, è un principio di saggezza e un fondamento della morale.

[SM=g1740750] [SM=g7182]



Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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