Eugenio Pio Zolli, nato Israel Anton Zoller (1881–1956)

Eugenio Pio Zolli, nato Israel Anton Zoller (1881–1956)

Il rabbino capo di Roma durante la Seconda Guerra Mondiale, Israel Zolli, si convertì al cattolicesimo. Scelse di farsi battezzare, nel 1945, col nome di Eugenio Pio, in onore di Pio XII (al secolo Eugenio Pacelli), come segno di gratitudine per tutto quello che il Papa aveva fatto per il popolo ebraico durante la persecuzione nazista. Anche la moglie Emma e la figlia Myriam si convertirono.

Zolli divenne un importante studioso della Sacra Scrittura. Si concentrava soprattutto sullo studio delle profezie anticotestamentarie compiutesi nella persona di Gesù Cristo. Sperava che tutto il suo popolo d’origine avrebbe riconosciuto, finalmente, in Gesù Cristo il messia promesso dal Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe.

Verso i primi anni Cinquanta del secolo scorso – quando i suoi studi divennero famosi in tutto il mondo, ma soprattutto furono osteggiati nel novello stato israeliano –  fu contattato da alcuni pastori protestanti, i quali gli chiesero un incontro privato. Zolli era un po’ perplesso, ma accettò.

I “buoni pastori” protestanti offrirono a Zolli ingenti somme di denaro affinché, con i suoi studi sulla Sacra Scrittura, trovasse le “prove” della falsità del primato di Pietro. Zolli rifiutò con sdegno e indicò loro la porta. I pastori, prima di lasciare la stanza, gli chiesero perché avesse “scelto” la Chiesa cattolica e non una di quelle protestanti.

Il prof. Zolli, sorridendo, rispose: «Non voglio mettere in imbarazzo nessuno chiedendo: “Perché avete aspettato millecinquecento anni prima di protestare?”. La Chiesa cattolica fu riconosciuta nel mondo cristiano come la vera Chiesa di Cristo per quindici secoli consecutivi. E nessuno può fermarsi alla fine di questi 1500 anni e dire, solo allora, che la Chiesa cattolica non è la Chiesa di Cristo, senza mettersi in un serio imbarazzo. Posso ammettere l’autenticità di una sola Chiesa, quella annunciata a tutte le creature dai miei stessi antenati, i dodici apostoli che, come me, sono usciti dalla Sinagoga».

BIBLIOGRAFIA

“Il Rabbino che si arrese a Cristo”, di Judith Cabaud  (San Paolo, 2002).