È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Caro Malacoda (Le Lettere di Berlicche) di C. S. Lewis

Ultimo Aggiornamento: 02/10/2016 19:39
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
27/01/2009 10:47
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

                Pietro batte  il Male


Genesi 3

14 Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché tu hai fatto questo,
sii tu maledetto più di tutto il bestiame
e più di tutte le bestie selvatiche;
sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
15 Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stirpe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».

[SM=g1740720]





Berlicche a Malacoda: occhio a Ratzinger, sta lavorando troppo![SM=g1740733]

un po' di ironia, con molta verità...  [SM=g1740739]

Pescato sul blog di Raffaella:

"Pseudo Berlicche" scrive a "pseudo Malacoda":
ci siamo distratti per un attimo e guarda che cosa ha combinato il Papa!

Caro Malacoda, calma e gesso![SM=g1740732]  ci siamo distratti un momento, è vero, pensavamo che questo Papa anziano fosse affaticato dalle celebrazioni natalizie, dalla stesura dell’enciclica sociale, dalla preparazione delle omelie che si ostina a voler scrivere da solo nonostante la disponibilità di volonterosi ghost-writers (alcuni persino reclutati e raccomandati da noi personalmente)… e, invece, guarda cos’è successo! Un disastro! Non possiamo negarlo, abbiamo incassato un brutto goal con questa faccenda dello scisma lefebvriano ricomposto.

Non c’è cosa peggiore dell’unità dei cristiani, della fedeltà del gregge che riconosce la bontà del suo pastore e, forte di questa conoscenza e riconoscenza, accetta di seguirlo. E’ un’unità che simboleggia e anticipa in modo fin troppo insopportabile su questa terra l’unione celeste delle anime nell’amore (rabbrividisco solo a scrivere questa parola) per il Nemico, e non a caso da secoli lavoriamo per scavare divisioni e tensioni sempre più profonde e insanabili secondo le istruzioni del nostro padrone, che, lo dice il nome stesso, è colui che divide (e dividendo impera).

Ma non tutto è perduto: grazie al sapiente lavoro che abbiamo fatto in passato possiamo già contare su numerose reazioni indignate proprio all’interno dei cattolici, che ben confondono la semplicità dei fedeli, e la confusione, primo passo per la divisione, lo sappiamo, è nostra preziosissima alleata. Per il resto, animo, abbiamo già un nuovo fronte su cui concentrarci: mi dicono dai piani alti che a questo punto diventerà quanto mai essenziale sabotare qualsiasi riuscita di un incontro tra il Papa e il nuovo patriarca di Mosca e di tutte le Russie.

L’etichetta di "Papa di transizione" che abbiamo appiccicato fin dal principio a Joseph Ratzinger non regge più da qualche tempo, e meno che mai ora che, durante il suo pontificato, uno scisma è finito ed è stato fatto un primo passo verso l’ecumenismo (brrr). L’importante è che resti cosa isolata, e a questo scopo alcuni di noi fra i più esperti sono già in viaggio verso Econe per suscitare nuovi moti di superbia e di orgoglio in chi dovrebbe perfezionare la riunione con la Chiesa di Roma. Urge riuscire a far passare l’avvenimento, agli occhi del mondo, come un errore frutto di debolezza senile del Papa o di meditato revanscismo oscurantista.

Perché, se durante questo pontificato si dovesse realizzare anche un incontro con il nuovo patriarca russo, se si dovessero gettare le basi pure per la ricomposizione dello scisma d’Oriente, rischieremmo di non essere più credibili quando diffondiamo l’idea che con Benedetto XVI la Chiesa sta tornando ai tempi dei roghi e dell’inquisizione.

Come potremmo proseguire nella nostra opera di persuasione dell’opinione pubblica quando venissimo continuamente smentiti da fatti sempre più eclatanti, che parlassero da soli?
La Verità (altro brivido) brilla di luce propria, nipote mio. Quindi, passi oggi la ricomposizione di uno scisma, tutto sommato, piccolo, ma d’ora in poi… occhio a oriente! Chè se dovessimo fallire anche là, non oso pensarci, si aprirebbero davvero brutti tempi per noi!

tuo pseudo-zio Berlicche



                              [SM=g1740744]      





L'originale de "Le Lettere di Berlicche" un dialogo non troppo, ne affatto  "immaginario" .....

Il tuo paziente è diventato umile; glielo hai fatto notare?
Tutte le virtù sono per noi meno formidabili una volta che l’uomo è consapevole di possederle, ma ciò è vero in modo particolare dell’umiltà.

Sorprendilo nel momento che ha lo spirito veramente depresso, e contrabbanda nella sua mente la riflessione consolante: «Per Giove! ma io sono umile!» e quasi immediatamente l’orgoglio—l’orgoglio della sua stessa umiltà—farà la sua apparizione. Se s’accorge del pericolo e tenta di soffocare codesta nuova forma d’orgoglio, fallo inorgoglire del suo tentativo—e così di seguito, per tutte le fasi che vorrai. Ma non tentare ciò per troppo lungo tempo, perché c’è pericolo di svegliare in lui il senso dell’umorismo e della proporzione. Nel qual caso ti riderà in faccia, e se ne andrà a dormire.

Ma vi sono altre materie utili per fissargli l’attenzione sulla virtù dell’Umiltà. Per mezzo di questa virtù il nostro Nemico vuoi stornare l’attenzione dell’uomo dal proprio io per volgerla verso di Sé e verso il prossimo. Tutta l’abiezione e l’odio di sé vengono diretti, in fin dei conti, a questo scopo; e, fin quando non lo raggiungono, ci possono recare poco danno. Possono perfino esserci utili, se tengono l’uomo preoccupato di sé, e, soprattutto, se il disprezzo per la propria persona può venir preso come punto di partenza per il disprezzo della persona degli altri, e di conseguenza per la musoneria, il cinismo, e la crudeltà. Bisogna perciò che tu nasconda al paziente il vero scopo dell’Umiltà. Non deve ritenerla dimenticanza di sé, ma una certa opinione (cioè una bassa opinione) dei suoi talenti e del suo carattere.

Mi pare che alcuni talenti li abbia davvero. Piantagli in mente l’idea che l’umiltà consiste nello sforzarsi di credere che quei talenti valgono meno di quanto egli crede che valgano. Senza dubbio è vero che di fatto valgono meno di quanto crede, ma ciò non ha importanza. Ha invece importanza fargli valutare un’opinione per un aspetto diverso della verità, introducendo in tal modo un elemento di disonestà e di pretesa nel cuore di ciò che altrimenti minaccia di diventare una virtù. Con questo metodo migliaia di uomini sono stati indotti a pensare che l’umiltà significa donne carine che si sforzano di credersi brutte e uomini intelligenti che si sforzano di credersi sciocchi….Al fine di prevenire la strategia del Nemico dobbiamo considerare i suoi scopi.

Ciò che il Nemico vuole è di portare l’uomo a uno stato mentale nel quale egli possa concepire la miglior cattedrale del mondo, e sapere che si tratta della migliore, e goderne, senza essere più (o meno) o altrimenti contento di averla fatta lui, che se fosse stata fatta da un altro. Il Nemico vuole che, alla fine, sia libero da ogni pregiudizio in suo favore, talmente libera saper godere dei suoi propri talenti con la stessa gratitudine che dei talenti del suo prossimo della levata del sole, o di un elefante, o di una cascata. …ma la Sua lungimirante politica consiste nel fatto, temo, di ridonare loro un nuovo genere di amor proprio—una carità e una gratitudine per tutte le persone, compresa la propria. Quando avranno veramente imparato ad amare il prossimo come se stessi, sarà loro permesso di amare se stessi come il prossimo. Non dobbiamo mai dimenticare ciò che è il tratto repellente e inesplicabile del nostro Nemico: Egli ama veramente quei bipedi spelati che ha creato e sempre restituisce con la destra ciò che ha tolto con la sinistra.

Tutto il suo sforzo consisterà dunque nel tener la mente dell’uomo del tutto lontana dall’argomento del suo valore. Preferisce che l’uomo si creda un grande architetto e un grande poeta, e poi se ne dimentichi, anziché egli spenda molto tempo e molta fatica nello sforzarsi di essere un architetto o un poeta da nulla.

I tuoi sforzi di istillare la vanagloria o la falsa modestia nel paziente saranno attaccati da parte del Nemico con il naturale suggerimento che, di solito, non si esige che un uomo abbia un’opinione dei suoi talenti, dal momento che può benissimo continuare a migliorarli al massimo senza decidere in quale precisa nicchia del tempio della Fama si trovi. Devi fare ogni sforzo per allontanare un tale suggerimento dalla consapevolezza del paziente.

Il Nemico si sforzerà pure di rendere reale nella mente del paziente una dottrina che tutti gli uomini professano ma che riesce loro difficile conciliare con i sentimenti—la dottrina che essi non hanno creato se stessi, che i loro talenti sono stati dati loro, e che tanto varrebbe essere orgogliosi del colore dei capelli.


(Tratto da "Le Lettere di Berlicche")




Caro Malacoda: la colpa non è tua.....[SM=g1740732]

Caro Malacoda.

Mi è giunta voce che sei riuscito a fare compiere dei peccati importanti al tuo protetto. Questo è sicuramente bene, ma non basta. Devi cercare di immunizzarlo dal rimorso.

Devi convincerlo che se la sua vita va storta a causa di quello che fa non è colpa sua, ma dei suoi genitori, o di quello che ha bevuto, o di qualcosa di tremendo di cui ha perso la memoria.
 
Certamente non sua, perchè è una persona simpatica. Che è una cosa terribile che le cattive influenze lo abbiano spinto a fare delle scelte sbagliate. Che non si deve sentire sminuito, anzi, può continuare con quello che in fondo non è un vero sbaglio, perchè la responsabilità non è sua. E' la società che è marcia, e i politici non fanno nulla, e neanche i giornalisti.

C'è sempre qualcuno da accusare per tutto il male del mondo. A volte accusano pure noi diavoli. Fesserie: è noto a tutti che la colpa di tutta è del Nemico che non ha accettato le nostre giuste richieste. 

Ah, comodo per lui. Ha fatto un mondo da schifo, lasciando mano libera agli esseri umani che l'insozzassero, e pretende che basti caricare le colpe di tutti loro su suo Figlio per ripulirsi.

E quindi noi demoni su chi scarichiamo la responsabilità? Non ci resta da fare che quel che facciamo: le colpe mangiarcele, insieme con i colpevoli.
E non hanno poi un sapore così schifoso. 

  

Tuo zio Berlicche


« Vi sono due errori, uguali e opposti, nei quali la nostra razza può cadere nei riguardi dei Diavoli. Uno è quello di non credere alla loro esistenza. L'altro, di credervi, e di sentire per essi un interesse eccessivo e non sano. I Diavoli sono contenti d'ambedue gli errori e salutano con la stessa gioia il materialista e il mago»

(C.S. Lewis, Premessa a Le lettere di Berlicche, pag. 3.)





Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:56. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com