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Intervista al nuovo Prefetto del Culto Divino card. Llovera

Ultimo Aggiornamento: 11/03/2009 10:47
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11/03/2009 10:47
 
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Il card. Cañizares: seguendo l'esempio di Benedetto XVI bisogna recuperare la pratica dell'adorazione eucaristica che cambia la vita dei cristiani
In quest'epoca di secolarizzazione è necessario, seguendo l'esempio dello stesso Benedetto XVI, recuperare la pratica dell'adorazione eucaristica.

Lo ha spiegato questo martedì il Prefetto della Congregazione per il Culto Divino, il card. Antonio Cañizares (nella foto con Benedetto XVI), riferendosi alla plenaria che il suo dicastero celebra questa settimana. In alcune dichiarazioni alla Radio Vaticana, il porporato ha spiegato che l'adorazione eucaristica sarà il tema centrale della plenaria, in corso nella Santa Sede fino a venerdì. "La liturgia è soprattutto adorazione - ha spiegato -. La Chiesa è opera di Dio, è azione di Dio, è riconoscimento di ciò che Dio fa in favore degli uomini.

E l'adorazione che esprime la liturgia, soprattutto l'Eucaristia, che è il centro dell'adorazione, è il riconoscimento di Dio, riconoscimento che tutto viene da Lui, riconoscimento che tutto ciò che ci appartiene deve trovare Lui". Nell'attuale contesto di secolarizzazione, in cui "si tende a dimenticare Dio, a ritenerlo non importante nella vita dell'uomo", ha aggiunto il card. Cañizares, è opportuno "ribadire che prima di tutto viene l'adorazione, cioè che la prima cosa è Dio". "Questo è ciò che cambierà veramente la vita dei cristiani e la vita della Chiesa", ha aggiunto.

Quando la Chiesa dimentica Dio, "si converte in un'istituzione umana". Aprendo i lavori della plenaria, ricorda L'Osservatore Romano, il porporato ha spiegato che "non abbiamo bisogno di nuove forme per indirizzarci sempre più verso ciò che è marginale, ma abbiamo bisogno di formazione e riflessione, di un approfondimento con la mente e il cuore, senza di cui qualsiasi celebrazione degenera in una esteriorità che si dissipa rapidamente".

L'attuale sessione plenaria della Congregazione, ha osservato, è quella che segna l'inizio del suo servizio al dicastero e la prima del pontificato di Benedetto XVI, "il cui pensiero e magistero liturgico sono assai ricchi e aprono vie sicure per un profondo e decisivo rinnovamento della liturgia nella vita della Chiesa, come auspica ancora e soprattutto oggi la Costituzione "Sacrosanctum concilium", collocata provvidenzialmente come primo frutto del Concilio Vaticano II".

Per questo, invita a riscoprire e studiare il documento, che contiene "il presupposto preciso, e purtroppo non sempre ben compreso, che 'in principio c'è l'adorazione' e pertanto Dio". Il porporato ha anche offerto delle linee guida per il lavoro della Congregazione nei prossimi anni, sottolineando soprattutto l'importanza degli incontri continentali con i Vescovi e i responsabili della liturgia e chiedendo di "investire molto nella formazione liturgica".

Allo stesso modo, ha auspicato una revisione dei Prenotanda, i libri liturgici pubblicati in seguito alla riforma del Vaticano II: "non con lo scopo di cambiare i riti o le forme di liturgia, salvo in quei punti ove ciò fosse necessario, stando alla logica della continuità della liturgia, ma, anzitutto, per far sì che le introduzioni offrano i necessari e adeguati aspetti dottrinali che aiutino ad assimilare quel che avviene nelle celebrazioni liturgiche".

Un'altra proposta è stata quella di celebrare un congresso nel 2013, in occasione del 50° anniversario della Costituzione conciliare sulla sacra liturgia, per "migliorare il canto e la musica, e la bellezza della celebrazione e degli spazi celebrativi", fornendo un "aiuto a vivere meglio lo spirito della liturgia".



Da Radio Vaticana

La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha aperto stamattina in Vaticano la propria plenaria, dedicandola all’approfondimento dell’Adorazione eucaristica. L'assemblea si concluderà venerdì prossimo. Sui compiti del dicastero ascoltiamo il cardinale prefetto, Antonio Cañizares Llovera, al microfono di Fabio Colagrande:

R. - Las tareas fundamentales de la Congregación...
I compiti fondamentali della Congregazione sono quelli di aiutare il Papa in tutto quello che concerne il culto divino: che tutta la Chiesa viva lo spirito della liturgia, che effettivamente elevi a Dio questo culto in spirito e verità, che si esprime nella liturgia e soprattutto nell’Eucaristia.

 
D. - Perché questa plenaria della Congregazione si occuperà dell’Adorazione eucaristica?

 
R. - La liturgia es sobretodo adoración…
La liturgia è soprattutto adorazione. La Chiesa è opera di Dio, è azione di Dio, è riconoscimento di ciò che Dio fa in favore degli uomini. E l’adorazione che esprime la liturgia, soprattutto l’Eucaristia, che è il centro dell’adorazione, è il riconoscimento di Dio, riconoscimento che tutto viene da Lui, riconoscimento che tutto ciò che ci appartiene deve trovare Lui. In questo momento di forte secolarizzazione - nel quale si tende a dimenticare Dio, a ritenerlo non importante nella vita dell’uomo - è necessario ribadire che prima di tutto viene l’adorazione, cioè che la prima cosa è Dio. Questo è ciò che cambierà veramente la vita dei cristiani e la vita della Chiesa.

 
D. - Nel pensiero di Benedetto XVI, la liturgia rappresenta un elemento fondamentale per la vita della Chiesa. Perché secondo lei?

 
R. - Porque precisamente Dios es el centro...
Perché precisamente Dio è il centro di tutto. E quando si dimentica Dio, la Chiesa si converte in un’istituzione umana. La forza che sta nella Chiesa è attività di Dio: è Dio che ci crea, ci salva, ci redime. E’ Dio che ci offre la sua vita, perché noi viviamo a partire da essa. Dio ci ama perché noi ridoniamo amore e lo doniamo anche ai fratelli.

 
D. - Una volta il Papa ha affermato: la liturgia cristiana non è il ricordo di avvenimenti passati, ma l’attualizzazione di realtà invisibili che agiscono nella vita di ognuno. Cosa significa?

 
R. - Significa que la liturgia...
Significa che la liturgia non ci racconta cose che sono successe nel passato, ma è la manifestazione, al giorno d’oggi, della salvezza di Dio attraverso Gesù Cristo. E’ il sacrificio di Cristo sul Calvario che si fa realmente presente ai nostri giorni, con tutta la sua forza salvifica e rinnovatrice dell’uomo. E’ l’amore di Dio, che si fa presente in mezzo a noi, perché noi viviamo di questo stesso amore di Dio. (Traduzione di Anna Poce)

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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