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I MIRACOLI EUCARISTICI

Ultimo Aggiornamento: 03/12/2019 00:26
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12/06/2013 19:32
 
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[SM=g1740717] [SM=g1740720] i miracoli eucaristici esistono e avvengono ancora.... fonte attendibile di Radio Vaticana:


http://www.asianews.it/files/img/SRI_LANKA_%28F%29_0610_-_Chiesa_attaccata.jpg

Church of St. Francis Xavier in Angulanain the Archdiocese of Colombo
Sri Lanka: attaccata una chiesa cattolica. Profanato il tabernacolo: il miracolo delle ostie

Cresce l'intolleranza religiosa in Sri Lanka: un gruppo di ignoti ha attaccato la chiesa cattolica St. Francis Xavier ad Angulana, nell'arcidiocesi di Colombo.

I vandali - riporta l'agenzia AsiaNews - hanno distrutto un'antica statua della Vergine, per poi accanirsi sul tabernacolo: lo hanno staccato dall'altare tentando di dare fuoco all'eucarestia.

Il fatto è avvenuto il 5 giugno scorso intorno alle 10 di sera, ma al momento la polizia non ha ancora individuato i colpevoli.
Da diversi mesi in Sri Lanka avvengono attacchi contro le minoranze religiose, in particolare cristiana e islamica.

In genere si tratta di aggressioni architettate da gruppi di estremisti buddisti (il Bodu Bala Sena o il Sinhala Ravaya), che lottano per proteggere la popolazione buddista e singalese (la maggioranza, ndr) e la sua religione.

Simili attacchi sono una novità per il Paese, dove di rado avvengono attacchi di matrice religiosa.

Tra i fedeli dell'arcidiocesi c'è molto risentimento per quanto avvenuto.

Secondo molti però, proprio durante l'attacco è avvenuto un piccolo miracolo, che ha rinfrancato il loro spirito e rinvigorito la loro fede.

Sebbene il tabernacolo sia stato trovato del tutto imbevuto di cherosene - per gli agenti sono stati versati almeno 30 litri - le ostie consacrate non hanno preso fuoco e sono rimaste intatte.

"Questo - raccontano alcuni fedeli ad AsiaNews - è un miracolo forte, attraverso il quale Gesù dà un messaggio alla nostra società e a chi compie simili attacchi: nessuno può distruggere Cristo e il suo amore.
Perché egli è morto, ha rinunciato alla sua vita per noi e poi è risorto. Nessuno può fargli nulla".



Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2013/06/10/sri_lanka:_attaccata_una_chiesa_cattolica._profanato_il_tabernacolo/it1-700060
del sito Radio Vaticana






[SM=g1740738]


Il miracolo di Lanciano si ripete? [SM=g1740733]

dal FB dell'amico Don Elio
 

OSTIA BUTTATA CHE SI TRASFORMA IN UNA FETTA DI CUORE CHE DOPO TRE ANNI ANCORA E' VIVENTE.

Probabilmente alcuni lettori lo sanno già; io l’ho saputo solo ieri da un amico.
A Buenos Aires, nel 1996, un’Ostia consacrata si sarebbe trasformata... in sangue e carne.

Il 18 agosto di quell’anno, un prete di nome Alejandro Pezet, mentre distribuiva le Comunioni, fu avvertito da una donna che qualcuno aveva gettato una particola su un candelabro, nel retro della chiesa. Il sacerdote raccolse l’Ostia, che era tutta sporca, e la mise in un contenitore pieno d’acqua e depose il tutto nel tabernacolo – pare – in attesa che il dischetto di acqua e farina si sciogliesse (sembra si faccia così in questo casi, chiederei conferma a chi ne sa). Otto giorni dopo, il 26 agosto, il sacerdote vide che l’Ostia nel tabernacolo, lungi dall’essersi dissolta, s’era tramutata in una sostanza sanguinolenta. Il cardinale Bergoglio, avvertito, dispose di far fotografare l’oggetto: le foto furono scattate il 6 settembre da un fotografo professionista e indipendente. Poi la particola fu riposta nel tabernacolo e lì è rimasta per anni, senza che la cosa si sapesse.

Tre anni dopo, dato che la materia non si era ancora decomposta, il cardinal Bergoglio incaricò un medico che già s’era occupato di fenomeni preternaturali, Ricardo Castanon, di prelevare un campione del materiale per farlo esaminare.
Il prelievo avvenne il 5 ottobre 1999 davanti a rappresentanti del Cardinale. I campioni furono analizzati da un laboratorio di Buenos Aires, che decretò: si tratta di muscolo di cuore umano, con globuli bianchi ed emoglobina. La cosa che attrasse l’attenzione dell’analista di laboratorio fu questa: che il lacerto di muscolo cardiaco ancora batteva ritmicamente mentre era sotto il microscopio, come se fosse ancora vivente. Ed erano passati già tre anni dalla prima manifestazione del fenomeno.

Nel 2002, il dottor Castanon pensa di inviare i campioni anche a New York, al laboratorio di Frederick Zugibe: un luminare della medicina forense e della cardiologia, a quel che appare dalla sua biografia sul web.

Il laboratorio non fu informato che il reperto era, all’origine, una particola di pane consacrato. «Il campione è muscolo cardiaco, parete del ventricolo sinistro, vicino alle valvole», ha dichiarato l’analisi. Il professor Zugibe ha aggiunto: «È il cuore di una persona che è stata molto maltrattata; il cuore porta lesioni che dicono che è stata colpita duramente, è stata torturata».

Ma inoltre, Zugibe ha chiesto a Castanon: «Mi deve spiegare come ha tolto il cuore da una persona che era viva al momento del prelievo, come dimostra il fatto che mentre lo esaminavo la muscolatura pulsava ancora , e il reperto contiene ancora tanti globuli bianchi: i quali muoiono pochi minuti dopo essere tolti da un organismo vivente».
Solo allora gli è stato rivelato che quella era una particola, trasformatasi in tessuto umano molti anni prima.
(Milagro Eucaristico Buenos Aires Argentina)

 

  Il fatto raccontato nella  lettera del vescovo Richard Williamson

Il 18 agosto 1996, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria, nel centro di Buenos Aires, Argentina, Don Alejandro Pezet stava finendo di distribuire la Comunione (di una nuova Messa, ovviamente), quando una donna lo avvisò che in fondo alla chiesa vi era un’Ostia abbandonata. Un parrocchiano che aveva ricevuto la Comunione nella mano doveva averla lasciata cadere mentre usciva dalla chiesa e l’aveva abbandonata perché troppo sporca per poter essere consumata. Don Pezet la raccolse, la immerse correttamente in un vaso con l’acqua e ripose il tutto nel tabernacolo, dove in pochi giorni essa si sarebbe normalmente sciolta e sarebbe stato possibile toglierla.

Tuttavia, quando il 26 agosto aprì il tabernacolo, fu grande la sua sorpresa nello scoprire che l’Ostia si era trasformata in una sostanza sanguinolenta. Le fotografie scattate 11 giorni dopo su ordine del vescovo Bergoglio, dimostrarono che essa era notevolmente aumentata di volume. Per tre anni venne tenuta nel tabernacolo, sotto stretto segreto, ma nel 1999, l’Arcivescovo Bergoglio decise di effettuare un esame scientifico. Il 15 ottobre del 1999, in presenza di testimoni, permise al dottor Ricardo Castañon, un neuro-psico fisiologo approvato da Roma, di prelevare un campione per eseguire l’esame.

Il Dr. Castañon consegnò per prima cosa il campione ad un laboratorio di medicina legale di San Francisco, che vi riscontrò DNA umano. Un certo Dr. Robert Lawrence vi trovò dei globuli bianchi. Mentre il Dr. Ardonidoli, in Italia, pensò che si trattasse probabilmente di tessuto cardiaco. Il professore australiano, John Walker, vi riconobbe del tessuto muscolare con globuli bianchi intatti.

Per togliere ogni dubbio, il Dr. Castañon ricorse a un cardiologo di fama, medico legale presso la Columbia University di New York, il dottor Federico Zugibe, senza dirgli della provenienza del campione.
Dopo un esame al microscopio il Dr. Zugibe riferì testualmente: “Posso dirle esattamente di cosa si tratta. È una parte del muscolo che si trova nella parete del ventricolo sinistro del cuore, quello che permette il battito cardiaco e dà vita al corpo.
Mescolati al tessuto vi sono dei globuli bianchi, il che mi dice innanzitutto che il cuore era vivo al momento del prelievo del campione, perché i globuli bianchi muoiono al di fuori di un organismo vivente, e in secondo luogo che, dato che i globuli bianchi servono ad aiutare una ferita, questo cuore ha sofferto. È il genere di cose che riscontro in pazienti che hanno ricevuto dei traumi al petto”.

Alla domanda su quanto tempo queste cellule sarebbero rimaste vive se fossero state prelevate da un campione conservato in acqua, il Dr. Zugibe rispose che avrebbero cessato di esistere in pochi minuti.


[SM=g1740733]






[Modificato da Caterina63 28/11/2015 22:36]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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