In Terra Santa per condividere
sofferenze e speranze di tutti
La catechesi all'udienza generale dedicata alla figura di san Giovanni Damasceno "Attendo con ansia di poter essere con voi e di condividere le vostre aspirazioni e speranze, sofferenze e lotte". Lo ha detto il Papa alla vigilia della partenza per la Terra Santa, in un messaggio alle popolazioni giordane, israeliane e palestinesi, letto al termine dell'udienza generale di mercoledì 6 maggio, in piazza San Pietro. Di seguito ne diamo la traduzione italiana.
Miei cari amici,
questo venerdì lascerò Roma per la mia Visita Apostolica in Giordania, Israele e Territori Palestinesi. Stamane, attraverso questa trasmissione radiofonica e televisiva, desidero cogliere l'opportunità di salutare tutte le popolazioni di quei Paesi. Attendo con ansia di poter essere con voi e di condividere le vostre aspirazioni e speranze, sofferenze e lotte. Verrò fra voi come pellegrino di pace. La mia intenzione principale è di visitare i luoghi resi santi dalla vita di Gesù e lì di pregare per il dono della pace e dell'unità per le vostre famiglie e per tutti coloro per i quali la Terra Santa e il Medio Oriente sono la casa. Fra i numerosi incontri religiosi e civili che si svolgeranno nel corso della settimana, vi saranno quelli con rappresentanti delle comunità musulmane ed ebraiche, con le quali si sono compiuti grandi progressi nel dialogo e nello scambio culturale. Saluto con affetto particolare i cattolici della regione e chiedo loro di unirsi a me nella preghiera affinché la visita rechi molti frutti per la vita spirituale e civile di quanti vivono in Terra Santa. Lodiamo tutti Dio per la sua bontà! Che possiamo essere tutti persone di speranza! Che possiamo essere tutti determinati nel nostro desiderio e nei nostri sforzi di pace!
(©L'Osservatore Romano - 7 maggio 2009)
Fraternamente CaterinaLD
"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)