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S.Giovanni M.Vianney (il Curato d'Ars) modello e guida per tutti i Sacerdoti e...il PATRONATO MANCATO, SCIPPATO

Ultimo Aggiornamento: 19/06/2010 14:52
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14/06/2010 11:39
 
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QUANTO SEGUE HA DELL'INCREDIBILE:
DOPO UN ANNO ANNO DI PREPARATIVI E RIFLESSIONI, VIENE IMPEDITO AL SANTO PADRE DI TERMINARE QUEST'ANNO SACERDOTALE CON LA PROCLAMAZIONE DI SAN VIANNEY A PATRONO UNIVERSALE DI TUTTI I SACERDOTI....

sia ben chiaro, san Vianney, in qualità di MODELLO proposto dai Pontefici in diverse occasioni come è stato ben spiegato sopra, resta tale nonostante ogni sabotaggio, ma senza spirito di polemica alcuna, è bene anche sottolineare come, all'interno della Chiesa, c'è chi rema contro il Pontefice...


****************

LA PROCLAMAZIONE MANCATA: RICOSTRUZIONE DI UN SABOTAGGIO

di Francesco Colafemmina

Oggi il Santo Padre non ha potuto proclamare il Santo Curato d'Ars "protettore di tutti i sacerdoti del mondo". La delusione è notevole e ci induce a pregare molto perché finalmente finiscano questi veri e propri sabotaggi ai danni dell'azione del Santo Padre.

Prendiamo atto della situazione e comunque San Giovanni Maria Vianney resta nei nostri cuori un protettore di tutto il clero mondiale. Tuttavia, sotto un profilo strettamente tecnico è interessante comprendere cosa sia accaduto in questi ultimi giorni.

Partiamo da quanto annunciato dall'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche di Sua Santità ieri, 10 giugno: "Un grande arazzo con l’immagine del Santo Curato d’Ars sarà collocato alla loggia centrale della Basilica. San Giovanni Maria Vianney è stato al centro dell’Anno sacerdotale e in questa occasione sarà proclamato dal Santo Padre patrono di tutti i sacerdoti."

L'arazzo c'era ieri sera e c'era stamane. Ma il Curato d'Ars non è stato proclamato "patrono di tutti i sacerdoti". Quindi che senso aveva esporre l'arazzo di un Santo che è patrono solo dei parroci, nel giorno in cui si conclude l'anno sacerdotale?

Evidentemente era funzionale alla proclamazione. Ed evidentemente l'Ufficio delle Celebrazioni liturgiche lo sapeva e lo sapeva anche il Santo Padre. Anche in una nota pubblicata sull'Osservatore Romano del 9 giugno, riprendendo una dichiarazione di Mons. Marini, si annunciava che l'11 giugno: "un grande arazzo con l'immagine del santo curato d'Ars sarà collocato alla loggia centrale della Basilica. San Giovanni Maria Vianney è stato al centro dell'Anno sacerdotale e in questa occasione sarà proclamato da Benedetto XVI patrono di tutti i presbiteri."

Cosa si fa per proclamare un Santo "patrono di tutti i sacerdoti"? Normalmente si redige un Motu Proprio o una Lettera Apostolica. Come, ad esempio, quando Paolo VI proclamò San Benedetto patrono d'Europa. Chi avrebbe dovuto redigere il Motu Proprio per proclamare San Giovanni Maria Vianney patrono di tutti i sacerdoti? E chi avrebbe dovuto far pervenire al Santo Padre questo Motu Proprio? Sicuramente la Congregazione del Clero. Ma chi fa da filtro fra la Congregazione del Clero e il Santo Padre?

Prima di rispondervi vorrei precisare che il Santo Padre non poteva non essere informato della cosa, non poteva non averla approvata. Infatti già il 16 Marzo 2009, quando si tenne la plenaria della Congregazione del Clero la Sala Stampa rilasciava un comunicato nel quale c'era scritto quanto segue: "Durante questo Anno giubilare Benedetto XVI proclamerà San Giovanni M. Vianney "Patrono di tutti i sacerdoti del mondo". Sarà inoltre pubblicato il "Direttorio per i Confessori e Direttori Spirituali" insieme ad una raccolta di testi del Sommo Pontefice sui temi essenziali della vita e della missione sacerdotale nell’epoca attuale."

Guardate anche questo video di Radio Vaticana del 16 Marzo 2009: nel sottotitolo c'è scritto a chiare lettere che il Papa proclamerà il Santo Curato d'Ars patrono dei Sacerdoti.

E che dire di tutte le comunicazioni inviate qua e là per il mondo con l'annuncio di questa splendida notizia?

E ancora che dire dell'intervista al Cardinal Hummes del 17 Giugno 2009, pubblicata su Avvenire, dove il Cardinale con una strana prudenza spiega che l'Anno Sacerdotale è stato indetto in occasione del "150° anniversario della morte di san Giovanni Maria Vianney, figura esemplare di sacerdote, che da molto tempo è patrono dei parroci e che probabilmente il Papa proclamerà patrono di tutti i sacerdoti." Probabilmente...

Ancora l'8 giugno Radio Vaticana parla di un incontro con i sacerdoti del Rinnovamento dello Spirito, guidato da Mons. Piacenza in San Giovanni in Laterano e annuncia: "Giovedì sera, i sacerdoti saranno in Piazza San Pietro con Benedetto XVI per una Veglia, mentre il giorno dopo il Papa celebrerà una Messa solenne nella quale proclamerà il Curato d’Ars patrono dei sacerdoti".

Quindi cosa è accaduto fra l'8 e il 10 giugno? Dov'è il corto circuito che ha condotto alla mancata proclamazione?

Vogliamo fugare ogni dubbio su una possibile volontà del Santo Padre? Ebbene basta confrontare le giustificazioni assurde di padre Lombardi rilasciate ieri sera all'ASCA con le parole del Santo Padre nell'omelia odierna:

Padre Lombardi: "In realtà, il Santo Padre - pur avendo indetto l'anno sacerdotale proprio nel 150esimo della morte di San Giovanni Maria Vianney - ha preferito conservare al Santo Curato d'Ars il titolo specifico di patrono dei parroci, dato che questo è stato il suo ministero proprio, mentre vi sono molte altre figure di sacerdoti che possono essere di ispirazione e modello per coloro che svolgono numerose altre forme di ministero sacerdotale."

Papa Benedetto XVI: "l’Anno Sacerdotale che abbiamo celebrato, 150 anni dopo la morte del santo Curato d’Ars, modello del ministero sacerdotale nel nostro mondo, volge al termine".

Dunque per Lombardi è uno fra i tanti "modelli" possibili. Per il Papa è "il modello del ministero sacerdotale nel nostro mondo".

Alla luce di questa evidenza domandiamoci: chi ha sabotato questa proclamazione e per quale ragione?

Abbiamo una risposta? Domandatevi chi è il superiore di Padre Lombardi. Domandatevi chi fa da filtro fra il Clero e il Santo Padre. Ecco, avete già rintracciato i responsabili.

Ricapitoliamo dunque: tutto è pronto in Piazza San Pietro. Viene esposto l'arazzo del Santo Curato d'Ars, il Santo Padre utilizza durante la cerimonia il calice usato dal Santo, ieri un sacerdote ignaro afferma che il "Papa ci offrirà il Santo Curato d'Ars come nostro patrono", il Papa prepara un'omelia ad hoc per la celebrazione liturgica... ma il Motu Proprio non c'è! Si è perso da qualche parte... o forse qualcuno ha preferito bloccarlo, ponendo così tutti dinanzi al fatto compiuto a pochi giorni dall'evento?

Santo Curato d'Ars proteggi il Santo Padre e tutti i bravi sacerdoti di questo mondo!

Fides et Forma

*******************************

Riflettiamo:

il Papa Benedetto XVI si espresse già il 5 agosto 2009, salutando i fedeli in polacco, disse testualmente di san Vianney "patrono dei sacerdoti", usando proprio questo termini la cui traduzione è letterale nel sito ufficiale del Vaticano...

cosa dice il Papa è chiarissimo: da un anno egli sottolinea e presenta san Vianney quale MODELLO per i sacerdoti...

dove sta il problema e cosa è accaduto?

che san Vianney fu proclamato da Giovanni XXIII PATRONO dei parroci e per il quale scrisse

B. GIOVANNI XXIII
SACERDOTII NOSTRI PRIMORDIA
NEL XI CENTENARIO DEL PIISSIMO TRANSITO
DEL SANTO CURATO D'ARS
LETTERA ENCICLICA
(1 Agosto 1959)
sopra riportata integralmente

fa molto pensare che di Giovanni XXIII si citi sempre quella sulla Pace ma mai questa....
in questa Enciclica il Papa descrive l'importanza di avere san Vianney quale MODELLO E PATRONO PER TUTTI I PARROCI in un tempo di grandi cambiamenti sociali e culturali...

Benedetto XVI non ha fatto altro che voler ESTENDERE QUESTO PATROCINIO(=MODELLO) A TUTTI I SACERDOTI non solamente parroci, ma anche INSEGNANTI...EDUCATORI, PASTORI...

Cosa è andato storto?

era tutto pronto...
un Papa che fa scrivere sull'avviso ufficiale delle CELEBRAZIONI del Pontefice che a fine Messa ci sarà l'elevazione a Patrono...e fa stendere l'arazzo perfino durante l'Adorazione Eucaristica e durante la Messa, non può fare marcia indietro senza una gravissima ragione...ossia, la ragione deve essere assai superiore alla decisione RIPETUTA PER UN ANNO INTERO di avere san Vianney quale modello(=PATRONO) dei Sacerdoti...altrimenti qui giovedì sera abbiamo assistito ad una mezza IDOLATRIA di un santo proposto ad una venerazione DURANTE UNA ADORAZIONE EUCARISTICA....mi spiace, ma non ha senso...c'è dunque dell'altro...

E' plausibile pensare invece, proprio conoscendo LA PRUDENZA di Ratzinger, che "qualcosa o qualcuno" assai più gravemente gli abbia IMPEDITO(=ostaggio) di terminare l'Anno con le intenzioni con le quali lo aveva incominciato fin anche con la venerazione delle reliquie del Santo....
Non si fa una venerazione del genere, scomodando un Pontefice, se quel Santo non intenda essere proposto come qualcosa di più di quanto fosse, ossia: non solo patrono dei Parroci, MA PATRONO(=MODELLO) PER TUTTI I SACERDOTI...

Sarebbe interessante contare le volte in cui in questo Anno il Papa abbia usato il termine di MODELLO associato al santo...fino all'Angelus di ieri 13 giugno dove ha rimarcato, usando il termine di SACERDOTI CATTOLICI.... non ha dunque senso questo ripensamento dell'ultimo minuto, a meno che il Papa NON SIA STATO IMPEDITO(=OSTAGGIO) da qualcosa o da qualcuno...

il Papa NON è stato "convinto" ad abbandonare una scelta fatta, ma IMPEDITO...gli è stato impedito di portare a termine quanto aveva desiderato...
in questo senso il concetto di impedimento sta all'essere in ostaggio a quel "qualcosa o qualcuno" che non è che ha più potere del Papa certamente, ma sicuramente ha agito METTENDO IL PAPA DI FRONTE AL FATTO COMPIUTO perchè, ripeto, NON si spiega l'arazzo di Vianney durante la veglia con l'Adorazione Eucaristica e la lettura della Preghiera che lo evoca... e durante la Messa il giorno dopo... se quel Santo non si intendeva elevarlo a Patrono....

Possiamo dire che il Papa sia stato BIDONATO...ed essendo Ratzinger un vero gentiluomo, un autentico signore in tutti i sensi... ha evitato di fare un caziatone durante l'omelia della Messa...
ma ha concluso la stessa ribadendo Vianney MODELLO PER I SACERDOTI, il termine "modello" nella Chiesa significa PATRONATO altrimenti siamo allo scimmiottare, alla ridicola imitazione...
come gli Ordini Religiosi che hanno MARIA QUALE MODELLO, Essa infatti è PATRONA di questi Ordini
...

ergo......il Papa aveva già definito Patrono san Giovanni Maria Vianney IL 5 AGOSTO 2009 all'Udienza del mercoledì parlando in polacco il tutto è riportato sul sito del Vaticano:


Saluto in lingua polacca:
Serdecznie witam uczestniczących w tej audiencji Polaków. Wczoraj obchodziliśmy wspomnienie świętego Jana Marii Vianneya, patrona kapłanów. Za jego wstawiennictwem, prośmy Boga, w Roku Kapłańskim, o dar świętości ich życia i posługi. Niech będą dla wszystkich posłańcami nadziei, pojednania i pokoju. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.

Traduzione italiana (traduzuone ufficiale dal sito del vaticano):

Saluto cordialmente i Polacchi presenti a quest’Udienza. Ieri, abbiamo celebrato la memoria di san Giovanni Maria Vianney, patrono dei sacerdoti. Per sua intercessione, chiediamo a Dio, in quest’anno sacerdotale, il dono della santità della loro vita e del loro ministero. Siano per tutti messaggeri di speranza, di riconciliazione e di pace. Sia lodato Gesù Cristo.


dalla Lettera del Papa ai Sacerdoti, la conclusione è con queste parole:

Sull’esempio del Santo Curato d’Ars, lasciatevi conquistare da Lui e sarete anche voi, nel mondo di oggi, messaggeri di speranza, di riconciliazione, di pace!

*****************

LASCIATEVI CONQUISTARE DA LUI E SARETE, CARI SACERDOTI, ANCHE VOI........ ergo la conclusione più naturale resta quella di un santo Curato Patrono...

 

Anche il sito ufficiale dedicato all'Anno Sacerdotale, riportava che nel programma ci sarebbe stata la proclamazione a questo patronato:

Notizie Stampa


INCONTRO INTERNAZIONALE DEI SACERDOTI
A conclusione dell’Anno Sacerdotale
Fedeltà di Cristo, Fedeltà del Sacerdote
9-11 giugno 2010

CON PAPA BENEDETTO XVI in piazza San Pietro

§ Giovedì 10 giugno - Ore 20,30 - Veglia
Testimonianze, momenti musicali, collegamenti da:
Ars, Cenacolo a Gerusalemme, Favelas di Buenos Aires, Hollywood
Dialogo dei sacerdoti con il PAPA e adorazione eucaristica

§ Venerdì 11 giugno - ore 10,00 - S. Messa - Solennità del S. Cuore di Gesù - Rinnovo delle promesse sacerdotali – Curato d’Ars proclamato Patrono dei sacerdoti


Prenotati sinora circa 9000 sacerdoti da 91 Paesi.

La partecipazione è aperta a seminaristi, diaconi, religiosi, religiose e ai laici.


P.S.


visto che ho citato, a ragione, l'enciclica di Giovanni XXIII “SACERDOTII NOSTRI PRIMORDIA” sopra integralmente riportata, è bene sottolineare l'universale magistero ivi contenuto e che già proclamava il santo Vianney "patrono universale" di tutti i PASTORI...

intanto....in questa intervista a "L'Osservatore Romano" del 10 aprile 2009, sottolineò la testimonianza di Giovanni Maria Vianney," il santo parroco che Benedetto XVI proclamerà patrono dei sacerdoti nel corso dell'anno sacerdotale che si inaugurerà il prossimo 19 giugno".

È ancora valido il modello sacerdotale proposto da san Giovanni Maria Vianney?

Se il Papa, come ha annunciato, proclamerà il santo patrono di tutti i sacerdoti del mondo, ciò vuol dire che il modello di prete che egli incarna continua a essere un riferimento per il nostro tempo, quale portatore del mistero e della santità dei ministri.

******************************

appare evidente che già dall'aprile 2009 il vescovo di Ars sapeva che Benedetto XVI avrebbe proclamato san Vianney Patrono....

tornando all'Enciclica di Giovanni XXIII, ci sono ulteriori espressioni che lo confermavano già a suo tempo
:

dice il Papa beatificato:
Non vi meraviglierete, d'altra parte, se, nell'indirizzarvi questa Lettera, il Nostro spirito e il Nostro cuore si rivolgono in modo speciale ai sacerdoti, Nostri figli carissimi, per esortarli tutti insistentemente - e soprattutto quelli che sono impegnati nel ministero pastorale - a meditare gli ammirabili esempi di un loro confratello nel sacerdozio, divenuto loro celeste patrono.


- Giovanni XXIII sottolinea che tale patrocinio è dato "in modo speciale" a tutti i sacerdoti IMPEGNATI NEL MINISTERO PASTORALE...
già qui si sottolinea l'universalità che va ben oltre l'incarico del parroco giacchè anche i sacerdoti INSEGNANTI O MISSIONARI esercitano "il ministero pastorale"...
e ancora dice:

Giova però in questa Enciclica mostrare in quale senso profondo il Santo Curato d'Ars, fedele eroicamente ai doveri del suo ministero, meritò veramente di essere proposto come esemplare ai pastori di anime e proclamato celeste loro Patrono. Se, infatti, è vero che il sacerdote ha ricevuto il carattere dell'Ordine per il servizio dell'altare, e ha cominciato l'esercizio del suo sacerdozio col sacrificio eucaristico, questo non cesserà, per tutto il corso della sua vita, di essere alla base della sua attività apostolica e della sua santificazione personale. E tale fu appunto il caso di San Giovanni Maria Vianney.


- è ovvio che Giovanni XXIII non si riferisse esclusivamente ai parroci francesi....queste parole estendono questa lectio a TUTTI i sacerdoti del mondo... e scrive ancora Giovanni XXIII:


La Chiesa, che ha glorificato questo sacerdote " mirabile per lo zelo pastorale e per un desiderio ininterrotto di preghiera e penitenza ", oggi, a un secolo dopo la sua morte, ha la gioia di presentarlo ai sacerdoti di tutto il mondo come modello di ascesi sacerdotale, modello di pietà e soprattutto di pietà eucaristica, e modello di zelo pastorale.(...)
Ai sacerdoti di questo secolo, facilmente sensibili all'efficacia dell'azione e facilmente tentati pure da un attivismo pericoloso, quanto è salutare questo modello di preghiera assidua in una vita interamente consacrata alle necessità delle anime!
Quel che impedisce a noi sacerdoti di essere santi - egli diceva - è la mancanza di riflessione; non si rientra in se stessi; non si sa quel che si fa; ci è necessaria la riflessione, la preghiera, l'unione con Dio.(...)
Ben a ragione quindi il Nostro Predecessore di fel. mem. Pio XII non esitava affatto ad assegnare come modello ai predicatori della Città Eterna l'umile prete di campagna
.

- è importante risottolineare che nella presentazione di un "modello" di santo, fa sempre seguito il concetto e il contesto ecclesiale di PATROCINIO... senza il quale verrebbe meno la parte riguardante L'INTERCESSIONE E LA PROTEZIONE(=patrocinio) del modello da perseguire...

[Modificato da Caterina63 14/06/2010 15:21]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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