A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Perchè si crede alle profezie Maya (e altre) e non a quelle del Cristo?

Ultimo Aggiornamento: 04/01/2012 15:35
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14/05/2009 00:45
 
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Amici....seguendo Vojager, ma sono notizie già conosciute da tempo solo che se ne parla di più perchè la data si sta avvicinando: 21 dicembre 2012...
secondo alcune recenti scoperte attraverso gli studi fatti questa data, segnerebbe, NON la fine del mondo, ma UN CAMBIAMENTO della vita sulla terra così marcato che TUTTI lo noteranno, lo subiranno...ci dovrebbe essere un cambiamento dovuto ad un mutamento sia dell'asse magnetico terrestre (il chè non è cosa nuova, a giri ciclici è già avvenuto che l'asse magnetico della terra abbia mutato i suoi poli, l'ultimo cambiamento, spiegava uno scenziato, sarebbe avvenuto 700mila anni fa, quello che stiamo vivendo e che starebbe per subire un nuovo mutamento poichè è scientificamente dimostrato che il magnetismo terrestre  sta rallentando, ma non potrà essere un mutamento repentino, secondo gli scienziati l'asse magnetico sta si rallentando e mutando, ma per completare la mutazione occherreranno almeno centinaia di anni ancora...), sia per una nuova ripresa dell'attività solare durante la quale, spiegava lo scienziato, venendosi a trovare durante il calo del magnetismo dell'asse terrestre, è naturale che gli effetti solari saranno avvertiti molto di più dagli abitanti della Terra (terremoti, maremoti, attività vulcaniche, aumento delle malettie, siccità o innondazioni)....insomma, fino a qui ciò che dovrà avvenire di fatto è già allo studio degli scienziati, nulla di improvvisamente "nuovo"....
tuttavia, al di là del giorno 21 dicembre che a seconda degli studiosi potrebbe variare nell'arco di 5/6 giorni (il 25 Dicembre per esempio, perchè no? Occhiolino ), il 2012 è una data che non viene citata solo dal calendario Maya, ma anche da alcuni calendari egizi, addirittura qualcosa sembrerebbe essere citata nel Talmud e riportante il 2012, ma nessun comunicato ufficiale è stato fatto dal mondo ebraico, solo supposizioni sparse....

Ciò che a me ( a noi se volete) interessa è la domanda:
Perchè si crede e si da tanto clamore a queste profezie mentre si assiste ad un RIFIUTO alle profezie riportate nei Vangeli? e non dunque l'evento in sè che dovrebbe avvenire nel 2012, questo non mi interessa, "ad ogni giorno basta la sua pena!" [SM=g1740727]



Matteo 16,1
I farisei e i sadducei si avvicinarono per metterlo alla prova e gli chiesero che mostrasse loro un segno dal cielo. 2 Ma egli rispose: «Quando si fa sera, voi dite: Bel tempo, perché il cielo rosseggia; 3 e al mattino: Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo. Sapete dunque interpretare l'aspetto del cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi?

Nessuna meraviglia dunque che l'Uomo abbia la capacità di studiare il Cielo, le stelle, il sole, i moti vari, il magnetismo della terra, l'astronomia e quant'altro, studiare è un dono di Dio...i Magi (NON maghi...)citati alla nascita di Gesù erano studiosi di queste cose... [SM=g1740733] l'astronomia, la scienza, non sono affatto nemiche di Dio ne della nostra fede cristiana....le stesse profezie sono previste dalla Scrittura:

Atti 2, 17
Negli ultimi giorni, dice il Signore,
Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona;
i
vostri figli e le vostre figlie profeteranno,
i vostri giovani avranno visioni
e i vostri anziani faranno dei sogni
.
18 E anche sui miei servi e sulle mie serve
in quei giorni effonderò il mio Spirito ed essi
profeteranno.
19
Farò prodigi in alto nel cielo
e segni in basso sulla terra,
sangue, fuoco e nuvole di fumo
.
20 Il sole si muterà in tenebra e la luna in sangue,
prima che giunga il giorno del Signore,
giorno grande e splendido.
21 Allora chiunque invocherà il nome del Signore
sarà salvato.

**************

il sole si muterà in tenebra e la luna in sangue...PRIMA CHE GIUNGA IL GIORNO DEL SIGNORE, dovremo tremare, e invece leggiamo:
giorno grande e splendido....eppure più che attirati da questo giorno vediamo che la maggior parte della gente è attirata dal FENOMENO...e invece di pensare a quel giorno GRANDE E SPLENDIDO e dunque tenersi PRONTI, ci si sofferma sulla CATASTROFE...

ma andiamo avanti nell'analisi...io non voglio fermarmi alla catastrofe, voglio andare, con voi, ben oltre [SM=g1740739]

Famosa la parusia di Gesù, il nostro SIGNORE E NOSTRO DIO che ci ha avvisati in Matteo 24....per comodità di lettura inserirò solo alcune frasi, ma è necessario tenere TUTTO il capitolo integralmente senza estrapolarlo....

e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. 10 Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si tradiranno e odieranno a vicenda. 11 Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; 12 per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. 13 Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato. 14 Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.
15 Quando dunque vedrete l'abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo - chi legge comprenda -, 16 allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti, 17 chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, 18 e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. 19 Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni. 20 Pregate perché la vostra fuga non accada d'inverno o di sabato.
21 Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall'inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà. 22 E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati. 23 Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non ci credete. 24 Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. 25 Ecco, io ve l'ho predetto
.


Che cosa ci ha predetto il Cristo?
Se le sue parole fossero INDECIFRABILI, sarebbe incomprensibile che dopo abbia aggiunto: Ecco, io ve l'ho predetto[SM=g1740733] se invece sappiamo guardare ai "segni dei tempi", se saremo prudenti e attenti, ma anche UMILI E SEMPLICI come un contadino che guarda i segni della natura per seminare e per raccogliere...allora comprenderemo anche gli eventi...

Un tale che si dice appunto studioso del calendario Maya, nello spiegare gli eventi o l'evento del 2012, concludeva un suo intervento con queste  affermazioni:
" Abbiamo raccolto tante di quelle prove che oggi anche molti scienziati si dimostrano seri con queste profezie. Il vero problema non è ciò che avverrà nel 2012, ma che a causa DI ALCUNE AFFERMAZIONI contenute nella BIBBIA DEI CRISTIANI, portate in Matteo cap. XXIV versi 24-25, molta gente finirà per non credere e perderà l'opportunità di poter operare davvero dei grandi prodigi perchè l'attività del Sole che si troverà in forte ripresa porterà sulla Terra un aumento di energia utile per sviluppare nell'uomo capacità soprannaturali, che la religione cristiana tende a negare...."
 Occhi al cielo
....no comment..." e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome.  "
...infatti il calendario Maya concluderebbe la sua profezia con una nota che dice all'incirca questo: "la NUOVA ERA che subentrerà, se gli Uomini avranno raggiunto un certo grado di maturità morale, permetterà loro di ENTRARE IN POSSESSO DELLA VERA CONOSCENZA PER SALVARSI, SARA' UNA NUOVA ERA DI ILLUMINATI..."
 Occhi al cielo

Il termine "Nuova Era" di per se innocuo (tutte le varie tappe della storia dell'uomo sono definite come "nuova era"), sappiamo che nasconde, in realtà, l'eresia della New-Age(=Nuova Era) la quale sembra oramai essere la più vicina agli influssi di questo genere di profezie legate alla conoscenza, legate a gruppi di "illuminati"....è di fatto la "nuova" gnosi che si riaffaccia prepotentemente dando filo da torcere a Colui che ha detto di sè: IO SONO LA VERITA', LA VIA E LA VITA....diversamente non si comprenderebbe la frase del Cristo:
e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome.[SM=g1740720]

Perchè, infatti, dovremo essere odiati DA TUTTI I POPOLI  a causa del SUO NOME se negli ultimi 40 anni non facciamo altro che usare il Nome di Cristo per parlare di PACE, DEL VOLEMOSE BENE, DELL'ARMONIA FRA I POPOLI, DELLA NUOVA ERA DI PACE? Ghigno [SM=g1740727]

I conti NON tornano...

"Quando il vescovo di Roma assumerà due nomi [il riferimento sembrerebbe riguardare Giovanni Paolo I, è la prima volta nella storia del papato che un Papa assumesse due nomi. n.d.r.] un impero sarà prossimo a crollare: quello della bestemmia [l’Unione Sovietica?; N.d.R.]. Ma sarebbe follia esultare di gioia, perché non sarà la fine ma l'inizio dei dolori...I cristiani saranno numerosi, ma avranno dimenticato la legge cristiana e la loro fede sarà di parole. Ai patriarchi, al vescovo di Roma che bagnerà la terra con il suo sangue, il Cielo affiderà il compito di riportare la Chiesa alle origini. Sarà questo il momento di abbandonare i palazzi per ritornare nell'umiltà, nella pace delle catacombe, di rivivere la Chiesa dei martiri della fede..."
(XVIII secolo, profezia del monaco Basilio di Kronstadt, San Pietroburgo)


La Madonna mostra a Bruno Cornacchiola per terra un drappo nero, una veste talare da prete e sopra di essa una croce spezzata in più punti: "Questo è il segno che la Chiesa soffrirà, sarà perseguitata, spezzata; questo è il segno che i miei figli si spoglieranno...", spiega la Madonna. Aggiunge il veggente: "Poi la Madonna mi parla di ciò che sta avvenendo nel mondo, di quello che succederà nell'avvenire, come va la Chiesa, come va la fede e che gli uomini non crederanno più. (...) la scienza rinnegherà Dio..."
(12 aprile 1947, messaggio della Madonna a Bruno Cornacchiola, Tre Fontane)

"Vidi che molti pastori si erano fatti coinvolgere in idee che erano pericolose per la Chiesa. Stavano costruendo una Chiesa grande, strana, e stravagante. Tutti dovevano essere ammessi in essa per essere uniti ed avere uguali diritti: evangelici, cattolici e sette di ogni denominazione. Così doveva essere la nuova Chiesa... Ma Dio aveva altri progetti." (22 aprile 1823)

"Quando vidi la Chiesa di San Pietro in rovina, e il modo in cui tanti membri del clero erano essi stessi impegnati in quest’opera di distruzione - nessuno di loro desiderava farlo apertamente davanti agli altri -, ero talmente dispiaciuta che chiamai Gesù con tutta la mia forza, implorando la Sua misericordia. Allora vidi davanti a me lo Sposo Celeste ed Egli mi parlò per lungo tempo...
Egli disse, fra le altre cose, che ... anche se rimanesse un solo cattolico, la Chiesa vincerebbe di nuovo perché non si fonda sui consigli e sull’intelligenza umani. Mi fece anche vedere che non era rimasto quasi nessun cristiano, nell’antico significato della parola."
(4 ottobre 1820)
(1820-1823, profezie della Beata Anna Caterina Emmerich )


Potremo continuare prendendo fonti anche meno conosciute, io vi ho portato solo beati riconosciuti dalla Chiesa e persone ritenute affidabili Occhiolino ...basti citare come ultimo esempio il famoso sogno di san Giovanni Bosco, quello delle due colonne (la Madonna e l'Eucarestia)....[SM=g1740722]

A questo punto Don Bosco interroga Don Rua:
— Che cosa pensi di questo sogno?
Don Rua risponde:
— Mi pare che la nave del Papa sia la Chiesa, le navi gli uomini, il mare il mondo. Quelli che difendono la grande nave sono i buoni, affezionati alla Chiesa; gli altri, i suoi nemici che la com battono con ogni sorta di armi.
Le due colonne di salvezza mi sembra che siano la devozione a Maria SS. e al SS. Sacramento del l’Eucaristia.

— Hai detto bene — commenta Don Bosco —; bisogna soltanto correggere una espressione. Le navi dei nemici sono le persecuzioni. Si preparano gravissimi travagli per la Chiesa. Quello che finora fu, è quasi nulla rispetto a quello che deve accadere. Due soli mezzi restano per salvarsi fra tanto scompiglio: Devozione a Maria SS., frequente Comunione.

Il Beato cardinale Schuster, arcivescovo di Milano, dava tanta importanza a questa visione, che nel 1953, quando fu a Torino come Legato Pontificio al Congresso Eucaristico Nazionale, la notte sul 13 settembre, durante il solenne pontificale di chiusura, sulla Piazza Vittorio, gremita di popolo, diede a questo sogno una parte rilevante della sua Omelia.
Disse tra l’altro:
« In quest’ora solenne, nell’Eucaristica Torino del Cottolengo e di Don Bosco, mi torna in mente una visione profetica che il Fondatore del Tempio di Maria Ausiliatrice narrò ai suoi nel maggio del 1862.
Gli sembrò di vedere la flotta della Chiesa battuta qua e là dai flutti di una orribile tempesta; tanto che, ad un certo momento, il supremo condottiero della nave capitana — Pio IX — convocò a consiglio i gerarchi delle navi minori.
Purtroppo la bufera, che mugghiava sempre più minacciosa, in terruppe a mezzo il Concilio Vaticano (è da notare che Don Bosco annunciava questi eventi otto anni prima che avvenissero). Nelle alterne vicende di quegli anni, per ben due volte gli stessi Supremi Gerarchi soccombettero al travaglio. Quando successe il terzo, in mezzo all’oceano furente cominciarono ad emergere due colonne, in cima alle quali trionfavano i simboli dell’Eucaristia e della Vergine Immacolata.
A quella apparizione il nuovo Pontefice — il Beato Pio X — prese animo e con una salda catena, agganciò la nave Capitana di Pietro a quei due solidi pilastri, calando in mare le ancore.
Allora i navigli minori cominciarono a vogare strenuamente per raccogliersi attorno alla nave del Papa, e così scamparono dal naufragio. La storia confermò la profezia del Veggente. Gli inizi pontificali di Pio X con l’àncora sullo stemma araldico coincisero appunto con il cinquantesimo anno giubilare della proclamazione dogmatica della Concezione Immacolata di Maria, e venne festeggiata in tutto l’orbe cattolico. Tutti noi vecchi ricordiamo l’8 dicembre 1904, in cui il Pontefice in San Pietro circondò la fronte del l’Immacolata d’una preziosa corona di gemme, consacrando alla Madre tutta intera la famiglia che Gesù Crocifisso le aveva commesso.
Il condurre i pargoli innocenti e gli infermi alla Mensa Eucaristica entrò parimenti a far parte del programma del generoso Pontefice, che voleva restaurare in Cristo tutto quanto l’orbe. Fu così che, finché visse Pio X, non ci fu guerra, ed Egli meritò il titolo di pacifico Pontefice dell’Eucaristia.
Da quel tempo le condizioni internazionali non sono davvero migliorate; così che l’esperienza di tre quarti di secolo ci conferma che la nave del Pescatore sul mare in burrasca può sperare salvezza solo con l’agganciarsi alle due colonne dell’Eucaristia e dell'Ausiliatrice, apparse in sogno a Don Bosco »
(da L’Italia del 13 settembre 1953).

Lo stesso santo card. Schuster, un giorno disse a un Salesiano:
« Ho visto riprodotta la visione delle due colonne. Dica ai suoi Superiori che la facciano riprodurre in stampe e cartoline, e la diffondano in tutto il mondo cattolico, perché questa visione di Don Bosco è di grande attualità: la Chiesa e il popolo cristiano si salveranno con queste due devozioni: l’Eucaristia e Maria, Aiuto dei Cristiani».[SM=g1740721]



Qualunque cosa accadrà nel 2012 noi non ne dovremo essere meravigliati....
basti guardare a cosa è diventata la Chiesa nel suo interno e basti vedere alle fatiche del Sommo Pontefice Benedetto XVI nel riportare la sacralità dell'Eucarestia e la vera devozione mariana, per comprendere che le funi della Chiesa si erano distaccate da queste due colonne....
Siamo NOI artefici del nostro destino, ogni qualvota che allontaniamo da noi IL BENE(=DIO), avviciniamo a noi il Male che non è altro che l'assenza (e non l'opposto!) del BENE.... cosa potrebbe mai accadare nel nostro futuro di ben peggiore a questo allontanarci da Dio?
Ma anche nello stargli vicini è indispensabile non perseguire UNA IMMAGINE conciliante di Dio tanto per stare con la coscienza a posto....infatti si è voluti bene maggiormente quando si lascia agli altri di perseguire un Dio creato su misura, ma quando si PORTA agli altri IL DIO VIVO E VERO(=l'Eucarestia con tutto ciò che la dottina comporta), ecco che si viene odiati e ciò che Cristo stesso ci ha profetizzato, viene così accantonato sempre per seguire quello che piace di più ai propri interessi...

Buona riflessione


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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Ripartiamo da questo passo per fare un ulteriore passo avanti:

il calendario Maya concluderebbe la sua profezia con una nota che dice all'incirca questo: "la NUOVA ERA che subentrerà, se gli Uomini avranno raggiunto un certo grado di maturità morale, permetterà loro di ENTRARE IN POSSESSO DELLA VERA CONOSCENZA PER SALVARSI, SARA' UNA NUOVA ERA DI ILLUMINATI..."

Il termine "Nuova Era" di per se innocuo (tutte le varie tappe della storia dell'uomo sono definite come "nuova era"), sappiamo che nasconde, in realtà, l'eresia della New-Age(=Nuova Era) la quale sembra oramai essere la più vicina agli influssi di questo genere di profezie legate alla conoscenza, legate a gruppi di "illuminati"....è di fatto la "nuova" gnosi che si riaffaccia prepotentemente dando filo da torcere a Colui che ha detto di sè: IO SONO LA VERITA', LA VIA E LA VITA....diversamente non si comprenderebbe la frase del Cristo:
e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome.

Perchè, infatti, dovremo essere odiati DA TUTTI I POPOLI  a causa del SUO NOME se negli ultimi 40 anni non facciamo altro che usare il Nome di Cristo per parlare di PACE, DEL VOLEMOSE BENE, DELL'ARMONIA FRA I POPOLI, DELLA NUOVA ERA DI PACE?

I conti NON tornano... Occhiolino

prendiamo un altro passo, quello della 1Giovanni cap.2

18 Figlioli, questa è l'ultima ora. Come avete udito che deve venire l'anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi. Da questo conosciamo che è l'ultima ora.
19 Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma doveva rendersi manifesto che non tutti sono dei nostri.
20 Ora voi avete l'unzione ricevuta dal Santo e tutti avete la scienza.
21 Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna viene dalla verità
.

Parole chiarissime che sottolineano che l' "era" degli "illuminati" è già in atto da 2000anni, ma a queste parole NON si da troppa importanza... e si da al termine "illuminati" una falsa definizione legata alla gnosi... Occhiolino

Essere ILLUMINATI poi, cosa significa?

leggiamo il Prologo giovanneo:

Giovanni cap.1
1 In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
2 Egli era in principio presso Dio:
3 tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
4 In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
5
la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l'hanno accolta
.
6 Venne un uomo mandato da Dio
e il suo nome era Giovanni.
7 Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
8
Egli non era la luce,
ma doveva render testimonianza alla luce.
9 Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo
.
10 Egli era nel mondo,
e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe
.
11 Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l'hanno accolto.
12 A quanti però l'hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
13 i quali non da sangue,
né da volere di carne,
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
14 E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità.

Dunque: 9 Veniva nel mondola luce vera, quella che illumina ogni uomo.
EPPURE IL MONDO NON LO RICONOBBE....e, possiamo aggiungere oggi, che molti lo hanno accolto, hanno accolto questa LUCE falsandone i raggi, falsando L'ILLUMINAZIONE...
per comprendere quale sia la corretta ILLUMINAZIONE per gli uomini dobbiamo guardare I SANTI... Occhiolino ascoltare i Padri della Chiesa, meditare sulle parole dei Profeti veri, sulle parole dei grandi Mistici perchè attraverso di loro LA LUCE VERA ha fornito quella conoscenza PERFETTA, ha infuso la vera SAPIENZA, ha donato la vera Scienza...

Siamo già IL Popolo di illuminati, ma preferiamo rincorrere LE FAVOLE che si creano con le mode dei tempi.... Occhi al cielo eppure san Paolo ci avverte:

2Timoteo 4
1 Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno:
2
annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina.
3 Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, 4 rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole.
5 Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero
.


PER IL PRURITO DI UDIRE QUALCOSA....questo prurito proviene dalla superbia che spesse volte anima i nostri pensieri, pensieri che ci portano a ricercare sempre NUOVE EMOZIONI, nuovi maestri, nuove profezie, VOGLIAMO TUTTO NUOVO come l'attesa della "nuova Era" dimenticandoci di vivere IL PRESENTE in quella LUCE che ci è già stata donata...nuove liturgie, nuovi catechismi, nuova chiesa....
Il "vecchio" che in questo caso è invece LA SAPIENZA, L'ESPERIENZA, LA SAGGEZZA, LA PROVA TESTATA, non la vogliamo, stoltamente la cestiniamo, la denigriamo, la reputiamo una rovina, una cosa "passata" da condannare....

20 Ora voi avete l'unzione ricevuta dal Santo e tutti avete la scienza.
21 Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna viene dalla verità.

NOI CONOSCIAMO LA VERITA'.... Occhiolino noi abbiamo la scienza, e la Verità(=Gesù Cristo) non è una opinione o una filosofia, ma è PERSONA che vive in mezzo a noi E CI ILLUMINA ...

" 1 Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, 2sedotti dall’ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza. 3Costoro vieteranno il matrimonio, imporranno di astenersi da alcuni cibi che Dio ha creato per essere mangiati con rendimento di grazie dai fedeli e da quanti conoscono la verità."
san Paolo dalla Prima lettera a Timoteo (4,1-4,3)

" 1 Devi anche sapere che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. 2Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, senza religione, 3senza amore, sleali, maldicenti, intemperanti, intrattabili, nemici del bene, 4traditori, sfrontati, accecati dall’orgoglio, attaccati ai piaceri più che a Dio, 5 con la parvenza della pietà mentre ne hanno rinnegato la forza interiore."
san Paolo dalla Seconda lettera a Timoteo (3,1-3,5)

5 con la parvenza della pietà mentre ne hanno rinnegato la forza interiore."
rinnegare tale forza interiore E' SPEGNERE LA LUCE CHE ABBIAMO RICEVUTO NEL BATTESIMO, nei Sacramenti...è naturale che spenta questa vera Luce gli stessi che si dicono poi cristiani CERCANO ALTROVE questa luce, perchè NESSUNO può vivere nell'oscurità, ecco perchè abbiamo in noi la spinta che ci conduce a CERCARE...ma dove andiamo a cercare?  Occhiolino
Eravamo illuminati, ma abbiamo rinnegato questa LUCE...e la cerchiamo nelle favole, la cerchiamo nei falsi profeti, nei falsi maestri perchè essi ci dicono CIO' CHE CI FA PIACERE UDIRE...un piacere puramente materiale che "illumina" DAL BASSO e non dall'ALTO...

" 3 Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima [della seconda venuta di Cristo; N.d.R.] infatti dovrà venire l’apostasia e dovrà essere rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizione, 4colui che si contrappone e s’innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio."
san Paolo dalla sua Seconda lettera ai Tessalonicesi (2,3-2,4)

non a caso Gesù stesso ci avverte:
13 Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato.


PERSEVERARE nella fede del Battesimo e nei Sacramenti che hanno INFUSO IN NOI LA SCIENZA E LA VERITA', significa restare in quella LUCE che sconfigge ogni tenebra e che affronta con serenità ogni evento che precederà la venuta del Cristo che attendiamo con immensa gioia, quale: giorno grande e splendido come dice Pietro in Atti cap.2  Occhiolino

Dal Vangelo di Luca 21,25-28.34-36   troviamo altri riferimenti "apocalittici"....

faccio mie alcune riflessioni di un sacerdote....
 si parla del ritorno del Figlio dell'uomo, di Gesù Cristo.... È una grande certezza non una semplice profezia o una possibilità fra le tante, ma attenzione...questo ritorno è insieme giudizio e salvezza....
Un giudizio severo e senza riguardi per nessuno, tanto che l'evangelista sente il bisogno di concludere consigliando di pregare «per trovare il coraggio» di comparire davanti al Figlio dell'uomo (21,36).

Un giudizio che avverrà sulla base della posizione che si assume ora nei confronti del Cristo, come dice Luca in 9,26: «Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell'uomo, quando ritornerà nella sua gloria».

La condanna, dunque, che è un AUTOESCLUDERSI DALLA SALVEZZA, è per tutti coloro che hanno rifiutato la dedizione alla verità e all'amore (quasi provandone vergogna) e hanno preferito la via dell'egoismo, della violenza e del successo cercato a qualunque costo e con qualsiasi mezzo...che hanno preferito inseguire le favole nonostante fossimo stati avvisati.
La venuta del Figlio dell'uomo – un evento certissimo – costituirà per tutti costoro la dimostrazione pubblica del fallimento di tutte le loro pretese. Per i discepoli invece, che non si sono vergognati del loro Maestro, della strada che Lui ha percorso, sarà il trionfo, il momento in cui apparirà a tutti, con estrema evidenza, l'amore che essi hanno vissuto – e non altro – è il vero progetto che l'uomo deve inseguire....
C'è anche una seconda certezza che Luca afferma con forza: «La vostra liberazione è vicina». Non significa che il ritorno del Figlio dell'uomo sia oggi o domani,
ma che tutta la storia è immersa nell'imminenza delle ultime cose...

Anche una vita onesta – disattenta e dispersa in troppe cose – può alla fine riuscire vuota. Occorre il coraggio di rimanere vigilanti e in preghiera: «Vegliate e pregate in ogni momento».

.

Pregare è ricevere la vera ILLUMINAZIONE da quella LUCE che l'Incarnazione di Dio ha portato nel mondo per spiegare ogni profezia, per sconfiggere ogni tenebra, per NON tenerci nell'ignoranza e nell'oscurità...

Infine, c'è un concetto di NUOVO che attendiamo e ce lo spiega san Pietro:

 10Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli con fragore passeranno, gli elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terra con quanto c’è in essa sarà distrutta. [...]
13 E poi, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli ed una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia."
Seconda lettera di Pietro (3,10-3,13)

Il senso di "NUOVO" va dunque sempre inteso in Cristo, con Cristo e per Cristo....attraverso la SUA presenza nella CHIESA alla quale non solo ha dato la scienza e la VERITA?, ma in Essa VIVE ed abita: Maestro dove abiti? VIENI E VEDI!



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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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L'amico Daniele da Oriensforum ha aggiunto:

Non ricordo chi disse: Da quando la gente ha smesso di credere in Dio, ha preso a credere in tutto il resto.

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...verissimo! Occhiolino per altro è un credere in altro che non solo non ci da la verità, ma ci mette inquietudine, ansia, ribellione, dando origine alla malattia del secolo chiamata depressione...

Leggiamo questa notizia comparsa
sul Corriere.it il 16/10/2008

In Italia calano nel complesso gli omicidi ma aumenta in maniera vertiginosa il numero di quelli avvenuti in famiglia. Un delitto su quattro avviene tra le mura di casa. L'ultima analisi sull'andamento della criminalità da gennaio a giugno di quest'anno evidenzia come le esplosioni di violenza sempre più segnino i rapporti tra persone che appartengono ad uno stesso nucleo.

Il fenomeno dei delitti familiari è stato analizzato anche dal professor Paolo Albarello, nell'ambito di un master organizzato per conto dell'Università La Sapienza di Roma. Secondo il docente, esperto di medicina legale, «gli individui incontrano sempre più spesso difficoltà nel dover fornire continuamente risposte, in termini di adattamento, di integrazione e di affermazione sociale ad una serie di richieste e di aspettative sempre più alte e complesse, il che aumenta il senso di insoddisfazione e moltiplica le frustrazioni. Il nucleo familiare diviene sempre più di frequente il luogo di implosione delle spesso inconciliabili aspirazioni di affermazione sociale con il patrimonio di valori interiorizzato dagli individui fin dai primi anni di vita».

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E' lampante che alla base di questo fenomeno devastante stanno LE TENEBRE che avanzano come ben descritto nel Nuovo Testamento....alla base sta il rifiuto della Luce vera descritta nel Prologo giovanneo:

9 Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
10 Egli era nel mondo,
e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe.
11 Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l'hanno accolto
.

Santa Teresa di Lisieux racconta: «Da bambina andavo dietro al mio letto, in un cantuccio che potevo facilmente chiudere con una tenda e là pensavo, cercavo Dio».[SM=g1740734]

La ricerca di Dio è innanzitutto risposta ad una chiamata, ascolto della voce che sussurra nel più profondo del cuore: «Vieni al Padre». E l'ascolto impone umiltà: non ogni uomo calmo è umile, ma ogni uomo umile è calmo....[SM=g1740733] 
 Il distacco da Dio, la ribellione dei doni di Dio contro Dio stesso, la ribellione dell’intelligenza stessa dell’uomo che è ragione, la rivendicazione d’autonomia da Lui, hanno provocato tanto male nella storia umana e sono il frutto di questa devastazione!

Unità e pace

XV, 1. Uniamoci, dunque, a quelli che religiosamente vivono la pace e non a quelli che la vogliono con ipocrisia. 2. Dice infatti: "Questo popolo mi onora con le labbra e il suo cuore è lontano da me". 3. E di nuovo: "Con la bocca mi benedicevano e con il cuore mi maledicevano". 4. Di nuovo dice: "Lo amavano con la bocca e con la lingua gli mentivano, il loro cuore non era retto con lui, nè rimanevano fedeli alla sua alleanza". 5. Per questo "divengano mute le loro labbra ingannatrici che dicono iniquità contro il giusto". E di nuovo: "Disperda il Signore tutte le labbra ingannatrici, la lingua orgogliosa, quelli che dicono: noi renderemo potente la nostra lingua, le nostre labbra sono per noi. Chi è padrone di noi? 6. Per la miseria dei poveri e i lamenti dei bisognosi mi leverò, dice il Signore, li porrò in salvo; 7. e parlerò liberamente con loro".
Lettera di s.Clemente ai Corinzi (terzo vescovo di Roma)

Ognuno di noi non è stato creato a caso, ma per una missione ben precisa.... Occhiolino Se qualcuno di noi non esistesse, l'umanità in qualche modo ne sarebbe menomata. Non è la nostra volontà o le nostre forze che ci permettono di fare opere, di compiere atti concreti, di essere qualcuno.... E' tutto un piano divino, siamo nel Progetto di Dio. Se diciamo sì a quel piano, un po' alla volta il Signore ci svela i suoi disegni e ci rende compartecipi del suo piano. [SM=g1740722] Se rifiutiamo, rischiamo di fare una vita infelice e "povera", una vita inquieta, frenetica ma priva di frutti, frenetica e depressa, frenetica ed omicida..... Imbarazzato

Efesini 2,10  "Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha predisposto perché noi le praticassimo."

1Giovanni 5,14  "Questa è la fiducia che abbiamo in lui: qualunque cosa gli chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta."

1Corinzi 12,7-11 " E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune: a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio di scienza; a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell'unico Spirito; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di distinguere gli spiriti; a un altro le varietà delle lingue; a un altro infine l'interpretazione delle lingue. Ma tutte queste cose è l'unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole."

Luca 17,10  "Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare."

Faccio mia una riflessione delle suore Carmelitane:

L'inquietudine è la caratteristica dominante dell'uomo del nostro tempo.
Apparenti sicurezze e fragili impalcature di successo nascondono terribili timori per l'oggi, per il domani, per ciò che è stato.
L'ansia è il sintomo più evidente di questo malessere interiore a cui pochi sanno dare nome.
Rumori, luci, agitazione… tutti i sensi dell'uomo sono sollecitati e aggrediti dalla vita moderna.
Chi non riesce a star dietro al suo ritmo allucinante viene da essa imperiosamente respinto. Delle volte il risultato è devastante: famiglie in frantumi, genitori che uccidono i propri figli, figli che uccidono i propri genitori, la sete del successo irrompe rovinosamente dietro l'ideologia di una falsa libertà che non soddisfa affatto i nostri sensi, la dignità dell'uomo è così calpestata perchè quando egli viene privata dell'Assoluto, nulla le rimane e il vuoto che la riempie è un baratro di frustrazione che ci richiama anche alle origini dell'insensata inquietudine di Caino nutrita a discapito del fratello Abele, un omicidio senza alcuna ragione, senza alcun movente che spezzò non una ma due vite: il carnefice e la vittima. E' il primo effetto devsatante del Peccato Originale che va a colpire direttamente il nucleo familiare.
Bisogna allora trovare il coraggio di rifiutare una realtà fatta di immagini, di apparenza, di vuoto e recuperare tutto ciò che fa dell'uomo il signore del tempo, della propria famiglia, del proprio coniuge, dei propri figli, un signore non autoritario, ma autorevole, libero in Cristo e non lo schiavo di mode, di costumi, di tradizioni che come pula vengono spazzate via in un momento dal vento di novità esasperate che lasciano sempre l'amaro dentro il cuore generando l'insoddisfazione.

In questo vortice di frenesia l'uomo ha paura del silenzio, ha paura dell'oscurità ma teme anche la Luce vera, paura di fermarsi, di sostare… ha paura, paura di ciò che non è in grado di dominare, controllare e gestire, come l'attesa e la solitudine, una domanda, una richiesta di sè per un bene più grande. Eppure affianco al timore risuona prima o poi per tutti il richiamo intimo a una vita orientata verso i beni che non passano, quelli che impegnano la totalità dell'essere uomini, in una dignità che non solo gli è propria, ma che eleva l'uomo davvero a più eccelse dimensioni.

Nella sete di qualcosa di autentico, quando si tocca il fondo dell'angoscia, quando si è perfino tentato altrove di trovare la serenità, si avverte come una spina la necessità di lasciarsi affascinare dall'Assoluto e concedersi momenti di vita solitaria per ritrovare l'equilibrio interiore nella quiete, in quella tranquillità che è un modo di vivere, uno stato di vita, anzi qualcosa di più: è il risultato della vittoria riportata sul turbamento, sull'agitazione, sull'avvilimento, sulla ricerca comunque dell'unica vera quiete: la pace in Dio.


Non a caso dice sant'Agostino: "... il nostro cuore è inquieto fino a quando non riposa in TE " [SM=g1740734] [SM=g1740720]

Quante profezie, ma anche PROVE, testimonianze, certezze... abbiamo che ci raccontano dalla nostra nascita fino al nostro destino eterno, eppure perchè le ignoriamo? Perchè le scartiamo? Perchè continuiamo a FARCI DEL MALE?
Come può interessami cosa dice un calendario di eventi del 2012 o oltre o altro... se nel presente non vivo quotidianamente le profezie che riguardano già LA MIA STORIA, la mia esistenza, il Progetto d'AMORE che Dio ha su di me?

Qualcuno ha scritto:
...la costruzione della nostra personalità è un compito bello e affascinante che dura tutta la vita ma bisogna accettare la NATURA CONTINUATIVA DELLA LOTTA NECESSARIA PER CRESCERE E BISOGNA ACCETTARE LA LEGITTIMA SOFFERENZA CHE NASCE DALLA LOTTA: E' sempre un grave errore credere che in un dato momento della vita le nostre lotte interiori siano - concluse - ; in realtà, come esseri umani siamo estremamente vulnerabili, sia che la nostra lotta riguardi il mantenimento della famiglia con tutti i problemi annessi, l'alcolismo, la tossico dipendenza, la gelosia, un tradimento, una aspettativa tradita, persino la golosità per non dimenticare l'orgoglio e la superbia....

Per San Tommaso d'Aquino la pace è un effetto della carità, ossia dell’amore: e, si badi bene, un effetto interiore, cioè un effetto da non confondersi con la quiete esterna delle armi e delle braccia, dalla quale fosse disgiunta la quiete interna o riposo dell’anima, bens' una pace che sbocci dal di dentro del cuore dell'uomo che esternamente può continuare a combattere per la giustizia.....
Ora se pensiamo che Gesù dice "ma quando il Figlio dell'uomo tornerà, troverà veramente la FEDE sulla terra?"  dobbiamo osservare che oggi di fedi professate ve ne sono tante, e sembra che tutte incrementino vistosamente i propri aderenti.

Ma questo a mio avviso non è un segno positivo; dovremmo pensare che sia un segno di apostasia cioè di abbandono della fede vera per aderire ad altri credi spesso ingannevoli, che accontentano sì l'inclinazione di ciascun aderente, ma che spesso si rivelano poi dei surrogati disastrosi..... [SM=g1740732]

Lo vediamo in questo paradosso: non è vero che non c'è fede nel mondo, c'è piuttosto la scristianizzazione, ossia una fede in qualcosa PRIVATA DEL CRISTO VIVO E VERO....ossia, ci affidiamo AI SURROGATI perchè la necessità di credere non è mai scomparsa mentre si è fatta più insistente la superbia di seguire "ciò che mi pare"...

Forse non abbiamo smesso di credere in un Dio, ma di certo l'uomo sta smettendo di credere nel Dio Vivo e vero che si chiama ed è Gesù Cristo, preferendo di seguire i tanti surrogati che i falsi profeti e i falsi maestri propongono in nome di una pace finta!

 [SM=g1740717] [SM=g1740720] [SM=g1740717]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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LA NOTIZIA E' SERIA E DIREI GRAVE....ATTENTI AI SEGNI DEI TEMPI....senza catastrofismi, ma anche senza far finta di nulla...[SM=g1740733]


Scossa di terremoto a Roma,
sopralluogo a Castel Sant'Angelo
Il movimento tellurico registrato alle 14.44 del 12 maggio
il Sovrintendente Giro ispeziona l'area

    

Una scossa di terremoto di magnitudo 2.1 è stata registrata dagli strumenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 14.44 in provincia di Roma del 12 maggio. Oggi sopralluogo a Castel Sant'Angelo del Sottosegretario per i Beni Culturali Francesco Giro con la soprintendente per i Beni Architettonici di Roma Federica Galloni e a Claudio Strinati Soprintendente speciale del Polo Museale Romano per constatare da vicino se il sisma di ieri abbia prodotto qualche danno al monumento.

COMUNI INTERESSATI - I comuni più vicini all'epicentro sono stati Roma, Ciampino, Tor Lupara e Frascati. Tuttavia, riportando i dati dell'Istituto nazionale di vulcanologia sulle mappe satellitari, l'epicentro del sisma risulta nel pieno cuore di Roma, più precisamente nei giardini di Castel Sant'Angelo. Dalle prime verifiche effettuate dalla sala situazione Italia del Dipartimento non risultano danni a persone o cose.

PICCOLE FAGLIE IN CITTA' - «Sono stupita della localizzazione - dice Patrizia Tosi, sismologa dell'Ingv, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - che io sappia lì sotto non ci sono teoricamente faglie in quell'area. Tuttavia è evidente che se l'epicentro è lì, alla profondità di 10 chilometri, qualcosa ci dev'essere. Certo che, in una città come Roma, anche se ci fossero faglie in centro sarebbe difficile trovarle perchè i segni in superficie sono confusi e coperti da stratificazioni edilizie». La sismicità diffusa, «con questi piccoli terremoti c'è sempre - spiegano all'Ingv -, ma andranno verificati i dati perché da un po' di giorni molte persone telefonano segnalando di avvertire tremori a Roma: probabilmente delle piccole scosse ci sono state». Nella mappa dei risentimenti già pubblicata su internet la scossa delle 14.44 è stata avvertita dalla popolazione come 3-4 grado.

SCOSSA A PISA - Nella serata del 12 maggio, poi, un'altra scossa di terremoto di magnitudo 2.6 si è verificata in provincia di Pisa. Lo rende noto il Dipartimento della Protezione civile, precisando che non risultano danni a persone o cose. Le località prossime all'epicentro sono state Santa Luce, Orciano Pisano e Lorenzana.


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Ora riflettiamo....


Il sogno di san Giovanni Bosco:

E dite, o Roma, che sarà? Roma ingrata, Roma effeminata, Roma superba! Tu sei giunta a tale che non cerchi altro, né altro ammiri nel tuo Sovrano, se non il lusso, dimenticando che la tua e sua gloria sta nel Golgota. Ora egli è vecchio, cadente, inerme, spogliato; tuttavia con la schiava parola fa tremare tutto il mondo.
Roma!... Io verrò quattro volte a te!
— Nella prima percuoterò le tue terre e gli abitanti di esse.
— Nella seconda porterò la strage e lo sterminio fino alle tue mura. Non apri ancora l’occhio?
— Verrò la terza, abbatterà le difese e i difensori e al comando del Padre sottentrerà il regno del terrore, dello spavento e della desolazione.
— Ma i miei savi fuggono, la mia legge è tuttora calpestata, perciò farò la quarta visita.

Guai a te se la mia legge sarà ancora un nome vano per te! Succederanno prevaricazioni nei dotti e negli ignoranti. Il tuo sangue e il sangue dei figli tuoi laveranno le macchie che tu fai alla legge del tuo Dio.
La guerra, la peste, la fame sono i flagelli con cui sarà percossa la superbia e la malizia degli uomini. Dove sono, o ricchi, le vostre magnificienze, le vostre ville, i vostri palagi?
Sono divenuti la spazzatura delle piazze e delle strade!
Ma voi, o sacerdoti, perché non correte a piangere tra il vestibolo e l’altare, invocando la sospensione dei flagelli?
Perché non prendete lo scudo della fede e non andate sopra i tetti, nelle case, nelle vie, nelle piazze, in ogni luogo anche inaccessibile, a portare il seme della mia parola? Ignorate che questa è la terribile spada a due tagli che abbatte i miei nemici e che rompe l’ira di Dio e degli uomini? Queste cose dovranno inesorabilmente venire l’una dopo l’altra.

Le cose si succedono troppo lentamente.
Ma l’Augusta Regina del cielo è presente.


La potenza del Signore è nelle sue mani; disperde come nebbia i suoi nemici. Riveste il Venerando Vecchio di tutti i suoi antichi abiti. Succederà ancora un violento uragano.
L’iniquità è consumata, il peccato avrà fine, e, prima che trascorrano due pleniluni del mese dei fiori, l’iride di pace comparirà sulla terra.
Il gran Ministro vedrà la Sposa del suo Re vestita a festa.
In tutto il mondo apparirà un sole così luminoso quale non fu mai dalle fiamme del Cenacolo fino ad oggi, né più si vedrà fino all’ultimo dei giorni».

Il Bollettino Salesiano del 1963, in tre puntate sui numeri di ottobre, novembre, dicembre, faceva un interessante commento di questa visione. Noi qui ci limitiamo a citare l’autorevole giudizio della Civiltà Cattolica del 1872, anno 23°, vol. VI, serie 80, pp 299 e 303. Riferisce letteralmente alcuni periodi, preceduti da questa testimonianza:
« Ci piace ricordare un recentissimo vaticinio non mai stampato e ignoto al pubblico, che da una città dall’alta Italia fu comunicato a un personaggio in Roma il 12 febbraio del 1870.
Noi ignoriamo da chi provenga. Ma possiamo certificare che lo abbiamo avuto nelle mani, prima che Parigi fosse bombardata dagli Alemanni e incendiata dai comunisti. E diremo che ci diè meraviglia il vedervi prenunziata la caduta pure di Roma, allorché davvero non si giudicava prossima né probabile».’


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Della notizia della scossa a Roma non mi preoccupa...da aprile le scosse sono continuate anche li nella Città Eterna (nel 2008 a Roma ci furono 26 scosse di magnitudo 2) quello che mi preoccupa è davvero L'APERTURA DELLE FAGLIE... Scioccato
e trovo preoccupante questa informazione:
molte persone telefonano segnalando di avvertire tremori a Roma

e l'altro che registro come un SEGNO è questo:
l'epicentro del sisma risulta nel pieno cuore di Roma, più precisamente nei giardini di Castel Sant'Angelo.

Santità...RILEGGIAMO DON BOSCO, LA SUPPLICHIAMO! RILEGGIAMO I SANTI....
ritorniamo all'Ortodossia della Fede![SM=g1740720]
guardiamo ai SEGNI e ai segnali.... Occhiolino


Santo Padre...pure i sismologi dicono:
Non ci sono stati danni a Castel Sant'Angelo, ma la scossa di ieri con epicentro proprio nei giardini del monumento «va considerata un campanello d'allarme».

un campanello d'allarme per loro....e per noi? [SM=g1740739]

Il 17 aprile 2009 il dott. Fabrizio Marra, geologo, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia , disse in una intervista a Romasette:

Roma non è a rischio sismico perché non ci sono faglie attive di dimensioni tali da causare un terremoto di magnitudo significativa: per intenderci non superiore a 4.0.

Ora una faglia c'è si è scoperta:
Sono stupita della localizzazione - dice Patrizia Tosi, sismologa dell'Ingv, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - che io sappia lì sotto non ci sono teoricamente faglie in quell'area. Tuttavia è evidente che se l'epicentro è lì, alla profondità di 10 chilometri, qualcosa ci dev'essere.....

"Vidi la Chiesa di San Pietro: era stata distrutta ad eccezione del Santuario e dell’Altare principale. San Michele venne giù nella chiesa, vestito della sua armatura, e fece una pausa, minacciando con la spada un certo numero di indegni pastori che volevano entrare. Quella parte della Chiesa che era stata distrutta venne prontamente recintata... così che l’ufficio divino potesse essere celebrato come si deve. Allora, da ogni parte del mondo vennero sacerdoti e laici che ricostruirono i muri di pietra, poiché i distruttori non erano stati capaci di spostare le pesanti pietre di fondazione."

10 settembre 1820, visione della Beata Anna Caterina Emmerich

"La Chiesa è completamente isolata ed è come se fosse completamente deserta. Sembra che tutti stiano scappando. Dappertutto vedo grande miseria, odio, tradimento, rancore, confusione e una totale cecità. O città! O città! Cosa ti minaccia? La tempesta sta arrivando; sii vigile!" (7 ottobre 1820)



Nota: la visione di Suor Emmerich della chiesa di San Pietro in rovina è da intendersi certamente in senso figurato, l’immagine della distruzione delle mura di San Pietro rappresenta gli attacchi alla Fede e la decadenza della Chiesa che avranno luogo prima del suo più grande trionfo durante l’Era di Pace. Tuttavia, basandoci sulle numerose profezie che parlano di una futura distruzione di Roma, non si può escludere che anche il Vaticano in quest’occasione subirà pesanti danni materiali e devastazioni, forse anche per un forte terremoto come segnalato in altre profezie.



per ultimo e non meno importante 13 maggio prima apparizione a Fatima di Maria Santissima...altra coincidenza?[SM=g1740733]

Gesù non ci avverte circa il giorno e l'ora, ma ci rammenta: GUARDATE I SEGNI....guardate i segni dei tempi! lo stiamo facendo?

[SM=g1740717] [SM=g1740720]


A mezzanotte fra il 13 e il 14 maggio ebbi l'intuizione a scrivere in questo Thread... chissà cosa ci riserverà il famoso calendario Maya....ma proprio per questo non scartiamo ciò che abbiamo letto...[SM=g1740733]


[SM=g1740680]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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01/07/2009 14:37
 
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Il "modernismo" aziendale.


È un gioco da bambini, oggi, individuare in Vaticano un suo profilo dominante, una sua "maniera", in altre parole un suo "kitsch".

Si dirà di più. Se i papi che verranno dovessero por mano a una "restaurazione" in seno alla Santa Sede e le cose in Vaticano dovessero tornare così come erano negli anni di Pio XII (è una pura e forse folle ipotesi), allo storico del costume che volesse tracciare una sintesi del Vaticano dell'ultimo mezzo secolo, questi nostri anni ruggenti di "progressismo" suonerebbero come un brano di musica dodecafonica inserito, senza soluzioni di continuità, in un pezzo di musica classica. È semplicemente inimmaginabile la trasformazione che dieci anni di "nuovi orientamenti" hanno impresso al volto del Vaticano, fin nelle sue pieghe più intime. Nelle cose e negli uomini.

Con metodo e puntigliosità, temerarietà e spregiudicatezza, si è portato a termine un "trapianto cardiaco" nel secolare organismo che respira, solenne, al di là del Portone di Bronzo.

Con fredda, abbagliante, scientifica decisione si è affondato il bisturi nel gran torace inviolato di una tradizione "temporale" che ebbe solo l'eguale, nella storia del mondo, in quella carolingia dell'impero.

Tante mani fameliche, in isterica gara, hanno frugato nelle cavità fino ad afferrare l'antico cuore e strapparlo, e calare al suo posto un perfetto ordigno di plastica, capolavoro di funzionalità e tecnologia, che ha cominciato a pompare con furore nelle arterie la nuova linfa del "progressismo".

Il grande organismo ha avuto un lungo sussulto e in quel supremo, vano tentativo di "rigetto" la sua parte più bella, più significativa si è staccata dalla vita e si è rovinosamente distrutta.

Il piccolo, ma così potente lembo di "regno temporale" ("quel tanto di territorio") del papa, sopravvissuto ai miserabili eventi della storia degli uomini, il cui stile e le cui regole erano stati per secoli esempio di inaccessibile immutabilità, cominciò a trasformarsi, ad assumere la fisionomia di un colossale organismo "aziendale" nel senso più laicamente burocratico della espressione.

Di pari passo si cambiò volto all'ambiente. Con un accanimento iconoclasta che non ha risparmiato i più piccoli dettagli, si cancellò l'impronta "sovrana" della sede apostolica. Via tutto quanto poteva soltanto lontanamente odorare di "trionfalismo", senza riguardo a valori d'arte e a significati storici, via qualsiasi ricordo "tangibile" di una potenza sovrana che, pur ridotta dagli eventi a quei quarantaquattro ettari di territorio, faceva piegare il ginocchio ai più potenti della terra.

L'antica corte pontificia (sempre per "élite" la prima corte del mondo) fu sciolta con la delicatezza e il riguardo con cui si licenziano i domestici infedeli, e con l'impegno e la dovizia di spese con cui nel Rinascimento si rese il Vaticano supremamente bello e prezioso si profusero favolosi capitali per renderlo irrimediabilmente brutto.

Per quale necessità? Perché si era venuti meno a quella consuetudine che ormai era divenuta "regola" tacitamente rispettata dai pontefici, di conservare e tramandare intatto, al successore, quanto era stato lasciato dal predecessore conservato ed intatto? Eppure, anche senza ricorrere a clamorose trasformazioni, ogni papa aveva avuto la sua precisa fisionomia, la sua spiccata personalità (anche e forse soprattutto nel campo artistico estetico: nei monumenti romani è facile distinguere fin nei dettagli uno "stile Barberini", uno "stile Albani", o Altieri, o Chigi, o Pamphili e via dicendo).

Ma, evidentemente, e in sconvolgente contraddizione con quanto oggi ci si sbraccia ad affermare, il papa può tutto.

Una nuvola di arredatori e di architetti "modernisti" offuscò il sole del Vaticano, calando fracassona con operosità sulla più bella, preziosa e irripetibile dimora regale che mai si vide nel mondo.

Quando i supertecnici dell'habitat umano - come si dice oggi, e che saranno uno per uno additati alla storia - se ne andarono tutti soddisfatti di aver potuto "dare in testa" ai più grandi artisti e "addobbatori" del cinquecento europeo, loro cresciuti nel mito dei designers e con l'occhio "fatto" agli abominevoli scorci di certa architettura industriale lombarda, lo spettacolo che si offrì alla vista del visitatore fu terrificante.

Il "Palazzo Apostolico" era stato sfigurato, trasformato in una "funzionale" sede di rappresentanza qualsiasi, di un qualsiasi grosso organismo finanziario o industriale di tipo svizzero o americano.

Velluti beige e grigi alle pareti, moquette sui pavimenti, pezzi di "arte" moderna ovunque in conturbante contrasto con qualche preziosa opera d'arte sopravvissuta alla "purga"; illuminazione al neon. Nemmeno a San Pietro sono stati risparmiati i brutti altarini imposti dalla nuova liturgia insieme con gli arredi, lisci, di metallo stampato. E su questo sfondo quasi angoscioso si muove la nuova "corte" in auge, che ha in odio l'uniforme, la dignità esteriore, qualsiasi parvenza di solennità. Cosicché nessuna uniforme attornia più, in atto di solenne protezione, il Santo Padre (e più d'una volta i sassi sono rimbalzati impuniti intorno alla sua persona). Perfino la Guardia Svizzera è stata sfrattata dalla Sala Clementina. I visitatori del papa arrivano al suo appartamento in ascensore, accompagnati da impiegati che il più delle volte si esprimono soltanto in stretto dialetto romano o settentrionale. Ma si farà caso che si tratta in parte di giovanottoni zazzeruti, dallo sguardo sfuggente, dai modi curiosamente e significativamente poco franchi e virili.

E il visitatore avrà l'impressione, per la verità poco edificante, di essere in procinto di far visita a un ragguardevole presidente o amministratore delegato di un'azienda qualsiasi. Il "kitsch" degli Anni 70 in Vaticano è tutto in queste impressioni insieme. Prelati in clergyman o addirittura in borghese, "habitué" di night e ristoranti alla moda, vi rammentano che i tradizionali atteggiamenti "preteschi" appartengono al passato o son rimasti commovente sopravvivenza in qualche vecchio monsignore. Oggi, i preti che circolano nell'"entourage" hanno automobili costose e si incontrano ovunque a Roma e nelle ore più impensate.

Vi capiterà a esempio di notare, un pomeriggio d'inverno, fermo all'angolo dell'Excelsior in via Veneto, un grosso signore intabarrato in un cappotto scuro con sciarpa e cappello che sta squadrando con attentissima insistenza il capannello di marines seduti a bere al Doney. Quando gli passerete davanti, vi accorgerete con una certa emozione che quel distinto "commendatore" altri non è che un vostro conoscente monsignore che ha il suo ufficio laggiù oltre il Tevere... Nella vostra ingenuità, quando gli passerete davanti, gli farete tanto di cappello, e allora vi accorgerete che lui fingerà di non conoscervi e con un moto di stizza si allontanerà, le mani affondate nelle tasche e il cappello calato sugli occhi.

Salta agli occhi, inoltre, un certo gusto ossessivo per il "laico malmesso". Capelloni e capelloncini si sprecano negli organici del Vaticano e sono messi in mostra a ogni cantone, nei musei, negli uffici, mentre il "permissivismo" trionfa in piazza San Pietro dove, specie d'estate, bivaccano folle di sbandati, di hippy seminudi sdraiati senza alcun ritegno fin sull'ultimo gradino della scalinata della basilica. Il sagrato di San Pietro in alcune ore del giorno è un mare immondo di mozziconi di sigarette, carta straccia, sputi salivosi, lattine di Coca Cola, stracci buttati dappertutto.

E quando si attraversa quella folla che par si compiaccia di profanare quelle pietre col suo sozzume e la sua scompostezza, per entrare nella basilica, ci si dovrà tappare il naso tanto è il tanfo di umanità sporca e sudata.

Per salvare la faccia si è dovuti arrivare all'assurdo di far indossare agli sporcaccioni discinti che entrano in basilica un lungo saio di plastica nera, per nascondere le brutte nudità ostentate e imposte in giro con sfrontata presunzione.

E quei ceffi, chiusi nei sacchi di plastica che ricordano quelli dell'immondizia o, peggio, quelli usati dalla Morgue per "incartarci" i mortiammazzati, si aggirano in San Pietro, con la plastica che fruscia rumorosamente ad ogni passo; poi, all'uscita, riconsegnano il "saio" - inzuppato, ovvio, di sudore - che i custodi, all'ingresso, faranno indossare al prossimo Robinson Crusoe in arrivo.

Per concludere non si tralascia occasione per mostrare con malcelata soddisfazione il mutato volto della Santa Sede, sottolineandone l'estrema "essenzialità", quasi dimessa, del suo nuovo aspetto esteriore. Ma "l'abito non fa il monaco", ammonisce l'antico proverbio...

Eppure, quanto è costata quell'"impronta personalissima" che si è voluta a ogni costo imprimere al Vaticano! Un vecchio vescovo straniero che si trovò a visitare il palazzo apostolico dopo la "trasformazione" esclamò, sbigottito e turbato fino alle lacrime: "Cosa hanno fatto... quanti irreparabili sfaceli... Hanno speso fiumi di miliardi per vestirsi da poveri!".


(da Zappegno-Bellegrandi, Guida ai misteri e piaceri del Vaticano, Milano, Sugar, 1973)


********************************************************************

Geniale !
Hanno speso fiumi di miliardi per vestirsi da poveri!


Il piccolo, ma così potente lembo di "regno temporale" ("quel tanto di territorio") del papa, sopravvissuto ai miserabili eventi della storia degli uomini, il cui stile e le cui regole erano stati per secoli esempio di inaccessibile immutabilità, cominciò a trasformarsi, ad assumere la fisionomia di un colossale organismo "aziendale" nel senso più laicamente burocratico della espressione
.



Non ricordo quale Padre della Chiesa, ma in una delle Profezie di un santo dopo l'Anno Mille disse all'incirca quanto segue riportandolo a sua volta:

 - verso gli ultimi tempi alla Chiesa sarà tolto tutto, subirà quanto dovette subire il Suo Fondatore dalla notte del Giovedì Santo alla Domenica di Risurrezione, saranno tre giorni tremendi che la Chiesa rivivrà nell'arco di un tempo lungo: verrà spogliata dei suoi averi, di ogni donazione, le saranno tolte le vesti....il Vicario di Cristo non avrà dove andare, accusandolo di ogni delitto si processerà la Chiesa, egli sarà umiliato e percosso, gli si addosseranno tutti i mali della storia... infine verrà confinato sul colle, emblema del Calvario, ma da li benchè lo crederanno distrutto, il Pontefice governerà con la potenza della Croce, ma resterà solo sul Calvario fissato sul colle, tutti lo abbandoneranno, solo la pietà gli sarà compagna, solo la Vergine gli resterà accanto, solo pochi fedelissimi, il resto dal basso del colle grideranno a lui di scendere da quel colle, di abbandonare lo scettro, di unirsi al mondo, ma egli non vacillerà, il gregge si disperderà mentre lui continuerà con ogni mezzo di radunare le pecore, gli daranno da bere l'aceto, i Pontefici di questo tempo saranno crocifissi (metaforicamente nota mia), ma nessuno di loro abbandonerà il colle, ci sarà infine la morte, la Chiesa sembrerà morta, i nemici sembreranno trionfare, giungerà il giorno impietoso del silenzio di Dio di quel Sabato Santo, i veri cristiani saranno nascosti, non ci sarà più Liturgia nè alcun Rito, qui sarà provata la fede di molti, chi resisterà rimanendo fedele gioirà della Risurrezione che sarà non la risurrezione di un morto, ma il ritorno glorioso di Cristo Re, allora finirà la tribolazione nella Chiesa e il colle risplenderà al mondo di una luce soprannaturale che tutti vedranno e i malvagi la temeranno....

Mi è sempre piaciuto questo accostamento del colle (Vaticano Occhiolino ) con il Calvario....non solo gli si addice, ma spiega a noi cosa sta succedendo dall'inizio della Rivoluzione Francese....quella che doveva essere l'epoca dei lumi, fu l'inizio delle tenebre....

 Occhiolino


Geremia, 1
«Dal settentrione si rovescerà la sventura
su tutti gli abitanti del paese.
[15]Poiché, ecco, io sto per chiamare
tutti i regni del settentrione.
Oracolo del Signore.
Essi verranno e ognuno porrà il trono
davanti alle porte di Gerusalemme,
contro tutte le sue mura
e contro tutte le città di Giuda.
[16]Allora pronunzierò i miei giudizi contro di loro,
per tutto il male che hanno commesso abbandonandomi,
per sacrificare ad altri dèi
e prostrarsi davanti al lavoro delle proprie mani.

[17]Tu, poi, cingiti i fianchi,
alzati e dì loro tutto ciò che ti ordinerò;
non spaventarti alla loro vista,
altrimenti ti farò temere davanti a loro.
[18]Ed ecco oggi io faccio di te
come una fortezza,
come un muro di bronzo
contro tutto il paese,
contro i re di Giuda e i suoi capi,
contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.
[19]Ti muoveranno guerra ma non ti vinceranno,
perché io sono con te per salvarti».
Oracolo del Signore.

...
Tu riferirai questa parola:
«I miei occhi grondano lacrime
notte e giorno, senza cessare,
perché da grande calamità
è stata colpita la figlia del mio popolo,
da una ferita mortale.
[18]Se esco in aperta campagna,
ecco i trafitti di spada;
se percorro la città,
ecco gli orrori della fame.
Anche il profeta e il sacerdote
si aggirano per il paese e non sanno che cosa fare.

[19]Hai forse rigettato completamente Giuda,
oppure ti sei disgustato di Sion?
Perché ci hai colpito, e non c'è rimedio per noi?
Aspettavamo la pace, ma non c'è alcun bene,
l'ora della salvezza ed ecco il terrore!


[Modificato da Caterina63 01/07/2009 14:50]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
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Interessante riflessione di padre Giovanni Scalese che naturalmente condivido....


sabato 9 gennaio 2010

Informati?

Il rientro in Italia, dopo anni trascorsi nel cosiddetto “terzo mondo”, si sta rivelando non cosí facile come ci si sarebbe aspettati. È vero che viviamo in un mondo ormai globalizzato, per cui le tradizionali categorie di “primo” e “terzo” lasciano il tempo che trovano: soprattutto internet ha bruciato ormai le distanze, per cui, dovunque ti trovi, puoi accedere all’informazione — a qualsiasi tipo di informazione — “in tempo reale”. Però devo dire che riprendere a vedere quotidianamente il telegiornale e a leggere i giornali (quelli reali stampati sulla carta, non quelli virtuali online) fa un certo effetto.

Normalmente seguo il TG2 delle 20.30, e sinceramente non posso lamentarmi: mi sembra un telegiornale fatto con una certa professionalità (la stessa informazione religiosa non vi è trascurata). Oltre all’Avvenire, ho ripreso a leggere anche il Corriere della sera. Anche qui, nulla da ridire: si potrà discutere sulle idee espresse in questo o quell’articolo; ma, tutto sommato, si tratta di quotidiani seri, che perlomeno si sforzano di essere equilibrati. Quindi non ce l’ho né col TG2 né col Corriere; ma è il mondo dell’informazione in quanto tale (e, piú in generale, il mondo in cui viviamo, di cui giornali, radio e TV sono soltanto lo specchio) che mi lascia alquanto perplesso. Vi faccio qualche esempio, che ha attirato la mia attenzione in questi due mesi, da quando sono tornato.

Primo esempio: la febbre suina. Nei giorni del mio rientro non si faceva altro che parlare di influenza A: sembrava che da un giorno all’altro dovessimo tutti ammalarci; ogni giorno la televisione ripeteva che non c’era motivo di preoccuparsi; ma, a forza di ripeterlo, non faceva altro che diffondere il panico. Continuavano a insistere che bisognava vaccinarsi, e infatti lo Stato ha provveduto a rifornirsi di abbondanti scorte di vaccino. Che cosa è successo? Gli italiani, piú saggi di politici e giornalisti, se ne sono infischiati dell’ingiustificato allarmismo, non si sono fatti vaccinare, e le dosi di vaccino sono rimaste nei depositi, tanto che qualche politico ha lanciato il sospetto che sia stata tutta una montatura delle case farmaceutiche per vendere il vaccino. E della suina nessuno piú parla.

A inizio dicembre si è svolta a Copenaghen la 15ª Conferenza dell’ONU sul cambiamento climatico. È da anni che continuano a lavarci il cervello col “riscaldamento globale”: non è bastato che nell’imminenza della Conferenza qualcuno fosse riuscito a intercettare messaggi email che dimostravano la manipolazione dei dati diffusi; ma proprio nei giorni della Conferenza l’Europa veniva attanagliata dal freddo, un freddo che non si vedeva da anni e che non accenna a diminuire. Ma non importa: la parola d'ordine rimane “riscaldamento globale”

C’è poi l’isteria scatenata dal fallito attentato di Natale sul volo Amsterdam-Detroit, che avrà come risultato un ulteriore restringimento delle misure di sicurezza negli aeroporti (come se non fossero già abbastanza severe e spesso irritanti). Come mai — mi chiedo — le sofisticatissime macchine, che riuscivano a scoprire una innocua bomboletta di schiuma da barba nel bagaglio, non sono state in grado di rilevare esplosivo... nelle mutande? No, adesso ci vuole il body scanner! E tutti a dire: sí, è giusto; per la sicurezza siamo disposti anche a spogliarci completamente. Senza voler dare credito alle teorie complottiste, secondo cui gli Stati Uniti starebbero cercando pretesti per intervenire nello Yemen (mi sa tanto che sia stata un’ottima idea dare il premio Nobel per la pace preventivo a Obama, cosí prima di scatenare un’altra guerra ci penserà due volte), viene il sospetto che siano state le ditte costruttrici del body scanner a organizzare il fallito attentato natalizio...

Direte che sono un superficiale, un qualunquista incapace di considerare la complessità della realtà. Sarà anche vero; ma che posso farci se gli “operatori della comunicazione” non riescono a convincermi con i loro allarmi? Anche perché in altri casi mi convincono e come! Come per esempio quando, sotto Natale, mi parlavano dei lavoratori che stanno perdendo il posto di lavoro; o come ieri sera, quando mi parlavano degli scontri di Rosarno. Queste sí che son tragedie!

Ma il colmo della ridicolaggine è stato ieri sera il programma Mistero su Italia 1, che si è occupato delle profezie maya sul 2012. Non voglio qui entrare nel merito della questione, di cui si è già occupato in maniera esauriente Massimo Introvigne (vedi qui); quel che mi interessa è il modo in cui se ne è parlato: sono stati chiamati a disquisire sul tema una “esperta di profezie maya”, un “giornalista” e... Alessandro Cecchi Paone (senza ulteriori qualifiche), i quali naturalmente parlavano non solo della fine del mondo per il 21 dicembre 2012, ma anche della pretesa profezia maya come di cosa certa, senza portare mai uno straccio di prova. E questa sarebbe informazione corretta? E questo sarebbe il mondo uscito dalla rivoluzione scientifica? E poi accusano la Chiesa di oscurantismo medievale? Ma gli studiosi medievali, in confronto a certi “esperti” postmoderni erano campioni di rigore scientifico!

Beh, diciamo che mi trovo un po’ disorientato: si tratterà forse dello stordimento che segue al cambiamento di ambiente; ci sarà bisogno di un po’ di adattamento. Speriamo bene. Ma certo la prima impressione non è proprio delle migliori...


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Caro padre Giovanni, riferendomi alla sua riflessione: informati?
http://querculanus.blogspot.com/2010/01/informati.html
 
dove si chiede se per caso non sia superficiale nella sua analisi, la voglio incoraggiare a non sentirsi tale ^__^ la sua analisi che potrebbe senza dubbio arricchirsi, è ben focalizzata tanto che vorrei solo ricordarle come la sostenga lo stesso Pontefice che così si è espresso l'8 Dicembre 2009 davanti all'Immacolata:
 
Ogni giorno, infatti, attraverso i giornali, la televisione, la radio, il male viene raccontato, ripetuto, amplificato, abituandoci alle cose più orribili, facendoci diventare insensibili e, in qualche maniera, intossicandoci, perché il negativo non viene pienamente smaltito e giorno per giorno si accumula. Il cuore si indurisce e i pensieri si incupiscono. Per questo la città ha bisogno di Maria, che con la sua presenza ci parla di Dio, ci ricorda la vittoria della Grazia sul peccato, e ci induce a sperare anche nelle situazioni umanamente più difficili.
Nella città vivono – o sopravvivono – persone invisibili, che ogni tanto balzano in prima pagina o sui teleschermi, e vengono sfruttate fino all’ultimo, finché la notizia e l’immagine attirano l’attenzione. E’ un meccanismo perverso, al quale purtroppo si stenta a resistere. La città prima nasconde e poi espone al pubblico. Senza pietà, o con una falsa pietà. C’è invece in ogni uomo il desiderio di essere accolto come persona e considerato una realtà sacra, perché ogni storia umana è una storia sacra, e richiede il più grande rispetto.

Naturalmente il Papa si riferiva ad altre problematiche associate alla morte di una persona coinvolta nella pervesione della cultura sessuale del nostro tempo che in quei giorni fu martellante in tutti i Media.... ma senza dubbio il principio della perversione di come si danno le notizie o peggio della scelta di cosa dare nell'informazione, è il medesimo....

Qui, parlando anche noi della questione Maya chiedevo: ma perchè si crede tanto a certe profezie e si fatica invece a credere a quanto ha detto il Cristo? ^__^
Già: la Chiesa OSCURANTISTA, quanta incoerenza in questi "accusatori" che finiscono invece per oscurare la Verità sull'Uomo pur di soddisfare ogni prurito a riguardo del nostro fine ultimo....
Non si senta disorientato caro padre Giovanni perchè è proprio ciò che vogliono per noi oggi: disorientarci per evitare di pensare e di concentrarci sulla Verità....^__^
So bene che la sua è una provocazione più che uno stato effettivo, ma ho davvero piacere che il Buon Dio mi abbia portato sulla sua strada a condividere queste riflessioni...





Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
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                                       Pope Benedict XVI greets a child as he arrives during a pastoral visit to San Giovanni della Croce Parish in Rome March 7, 2010.

Angelus di Benedetto XVI del 7.3.2010


“Le sventure, gli eventi luttuosi, non devono suscitare in noi curiosità o ricerca di presunti colpevoli, ma devono rappresentare occasioni per riflettere, per vincere l’illusione di poter vivere senza Dio, e per rafforzare, con l’aiuto del Signore, l’impegno di cambiare vita. Di fronte al peccato, Dio si rivela pieno di misericordia e non manca di richiamare i peccatori ad evitare il male, a crescere nel suo amore e ad aiutare concretamente il prossimo in necessità, per vivere la gioia della grazia e non andare incontro alla morte eterna”.

“La possibilità di conversione - prosegue il Papa - esige che impariamo a leggere i fatti della vita nella prospettiva della fede, animati cioè dal santo timore di Dio. In presenza di sofferenze e lutti, vera saggezza è lasciarsi interpellare dalla precarietà dell’esistenza…”:

“…e leggere la storia umana con gli occhi di Dio, il quale, volendo sempre e solo il bene dei suoi figli, per un disegno imperscrutabile del suo amore, talora permette che siano provati dal dolore per condurli a un bene più grande”.



Cari fratelli e sorelle,

la liturgia di questa terza domenica di Quaresima ci presenta il tema della conversione. Nella prima lettura, tratta dal Libro dell’Esodo, Mosè, mentre pascola il gregge, vede un roveto in fiamme, che non si consuma. Si avvicina per osservare questo prodigio, quando una voce lo chiama per nome e, invitandolo a prendere coscienza della sua indegnità, gli comanda di togliersi i sandali, perché quel luogo è santo. "Io sono il Dio di tuo padre – gli dice la voce – il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe"; e aggiunge: "Io sono Colui che sono!" (Es 3,6a.14). Dio si manifesta in diversi modi anche nella vita di ciascuno di noi. Per poter riconoscere la sua presenza è però necessario che ci accostiamo a lui consapevoli della nostra miseria e con profondo rispetto. Diversamente ci rendiamo incapaci di incontrarlo e di entrare in comunione con Lui. Come scrive l’apostolo Paolo, anche questa vicenda è raccontata per nostro ammonimento: essa ci ricorda che Dio si rivela non a quanti sono pervasi da sufficienza e leggerezza, ma a chi è povero ed umile davanti a Lui.

Nel brano del Vangelo odierno, Gesù viene interpellato circa alcuni fatti luttuosi: l’uccisione, all’interno del tempio, di alcuni Galilei per ordine di Ponzio Pilato e il crollo di una torre su alcuni passanti (cfr Lc 13,1-5).

Di fronte alla facile conclusione di considerare il male come effetto della punizione divina, Gesù restituisce la vera immagine di Dio, che è buono e non può volere il male, e mettendo in guardia dal pensare che le sventure siano l’effetto immediato delle colpe personali di chi le subisce, afferma: "Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo" (Lc 13,2-3).

Gesù invita a fare una lettura diversa di quei fatti, collocandoli nella prospettiva della conversione: le sventure, gli eventi luttuosi, non devono suscitare in noi curiosità o ricerca di presunti colpevoli, ma devono rappresentare occasioni per riflettere, per vincere l’illusione di poter vivere senza Dio, e per rafforzare, con l’aiuto del Signore, l’impegno di cambiare vita.

Di fronte al peccato, Dio si rivela pieno di misericordia e non manca di richiamare i peccatori ad evitare il male, a crescere nel suo amore e ad aiutare concretamente il prossimo in necessità, per vivere la gioia della grazia e non andare incontro alla morte eterna. Ma la possibilità di conversione esige che impariamo a leggere i fatti della vita nella prospettiva della fede, animati cioè dal santo timore di Dio. In presenza di sofferenze e lutti, vera saggezza è lasciarsi interpellare dalla precarietà dell’esistenza e leggere la storia umana con gli occhi di Dio, il quale, volendo sempre e solo il bene dei suoi figli, per un disegno imperscrutabile del suo amore, talora permette che siano provati dal dolore per condurli a un bene più grande.

Cari amici, preghiamo Maria Santissima, che ci accompagna nell’itinerario quaresimale, affinché aiuti ogni cristiano a ritornare al Signore con tutto il cuore. Sostenga la nostra decisione ferma di rinunciare al male e di accettare con fede la volontà di Dio nella nostra vita.




Fraternamente CaterinaLD

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23/03/2010 12:22
 
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DUELLO SU NOSTRADAMUS
Massimo Introvigne

Guerra mondiale nel 1999? Sì, assicurano parecchi esoteristi, astrologi, maghi, sulla base di un esplicito riferimento a quest’anno di Michel de Notredame (o, più esattamente, Nostredame), noto ancora oggi con il nome latinizzato di Nostradamus (1503-1566).

E’ vero che Nostradamus parlava di un conflitto tra re – e non lo sono né Clinton, né Milosevic, nella NATO c’è solo un segretario generale che è suddito del re di Spagna –, ma nella storia agli interpreti del veggente provenzale è sempre bastato molto meno per fare previsioni.

Ma chi era Nostradamus? Molti lo hanno sentito nominare, pochi ne sanno davvero qualcosa. Michel de Nostredame era un medico apprezzato, che divenne consigliere dei re di Francia Enrico II e Carlo IX. Appassionato di astrologia, a partire dal 1555 pubblico dieci "centurie", ciascuna composta di cento quartine ad eccezione della settima che ne conta solo 42. Nel 1559 in una di queste fu letta una previsione esatta della morte del re Enrico II "in campo bellico, in singolar tenzone", e il medico-astrologo divenne famosissimo. Anche la previsione della sua stessa morte "di ritorno da un’ambasciata, presso un letto e una panchina (banc)" fu ritenuta verificata: Nostradamus morì a casa sua nella notte del 1° luglio 1566, tornava dall’avere rappresentato la sua città, Salon-de-Provence, ad Arles, e – se pure non aveva in camera panchine – si serviva di un panchetto (banc) per salire sul suo letto.

Tutto il resto è molto più incerto. Avrebbe profetizzato la Rivoluzione francese, la Seconda guerra mondiale e molte altre cose: ma per crederci bisogna già prestare fede a questo o a quel "nostradamologo" che offre le sue interpretazioni delle quartine, di per sé piuttosto oscure e aperte a una pluralità di significati diversi. Oggi c’è solo l’imbarazzo della scelta.

A Nostradamus sono dedicati migliaia di siti Internet, centinaia di libri, riviste, film, e perfino cartoni animati e fumetti. Questi ultimi vengono dal Giappone, il paese dove è più forte la mania di Nostradamus e dove il veggente provenzale è oggetto di una produzione letteraria molto più copiosa di quanto non sia nella nativa Francia. Ci sono, ormai, tanti Nostradamus diversi: e una semplice mappa è necessaria per orientarsi.

Il Nostradamus accademico. Qualche studio storico di livello accademico su Nostradamus esiste. C’è tuttavia una differenza fra gli studiosi di storia del Cinquecento e gli eruditi locali della Provenza, da una parte, e gli accademici che sono a loro volta appassionati di esoterismo ovvero si accostano con curiosità a Nostradamus provenendo da campi di studio diversi.

I due partiti si confrontano ai convegni di Salon-de-Provence, la città dove Nostradamus morì e che ospita un museo a lui dedicato. Da questi convegni è emerso nel 1992 il volume curato da Robert Amadou (uno degli studiosi del campo "esoterico"), L’astrologie de Nostradamus (ARRC, Poissy), che rimane un punto di riferimento importante. In genere, in ogni caso, gli "storici" invitano a leggere Nostradamus nel suo secolo e ritengono che gran parte delle sue predizioni avessero precisi riferimenti a personaggi ed eventi della sua epoca (e anche allusioni politiche, che sfuggono facilmente al lettore moderno).

Gli "esoterici" (o gli studiosi che vengono da altri campi, come a suo tempo Georges Dumézil) ritengono invece che Nostradamus rappresenti un caso genuino di previsione del futuro tramite l’astrologia o la semplice chiaroveggenza personale, e lo paragonano spesso al sapiente indiano Bhrigu (un nome che forse identifica una dinastia di astrologi), il leggendario autore del Bhrigu-Samhita, un altro testo di cui almeno alcune previsioni si sarebbero davvero verificate.

Il Nostradamus dei maghi. Maghi a pagamento ed esoteristi di serie B (da non confondere con gli studiosi accademici di taglio "esoterico") promettono - anche in Italia - l’interpretazione "definitiva" di Nostradamus. Ci darà la chiave per prevedere nei dettagli il nostro futuro politico (anche quello di Berlusconi, D’Alema o Bossi), Ogni volta che scoppia un conflitto internazionale scoppia anche – su una scala più piccola e meno seria – la guerra dei maghi, ciascuno dei quali afferma che "io interpreto Nostradamus meglio di chiunque altro", con esiti che talora sconfinano nel ridicolo ma che deliziano una certa stampa popolare.

Nessuno può però competere con Dolores Cannon, una ipnologa dell’Arkansas che afferma di non avere bisogno di interpretazioni perché, tramite i suoi pazienti ipnotizzati, le spiega tutto lo spirito di Nostradamus in persona. Apprendiamo così, per esempio, che l’Anticristo è una persona viva oggi e che turba il Medio Oriente. Si pensava a Saddam Hussein, ma ora ci si dice che in fondo anche Milosevic muove le sue pedine in Israele tramite gli ebrei israeliani di origine serba, dunque perché escluderlo a priori? E’ vero: il mondo potrebbe finire nel 1999. Ma potrebbe anche non finire – secondo questo spirito di Nostradamus vicino in modo sospetto al clima del New Age americano – se un numero sufficiente di persone irradieranno energie positive, pace e amore.

Il Nostradamus commerciale .Negli Stati Uniti l’immagine recente del veggente francese è legata al Nostradamus (Harper San Francisco, San Francisco 1994), di Knut Boeser, l’autore dei testi del film sul profeta provenzale. Per sfruttare la cui immagine la multinazionale dello spettacolo Allied ha costituito anche una apposita società commerciale, la Nostradamus Enterprises. Iniziative di questo genere si moltiplicano anche in Giappone. E rendono piuttosto bene.

Il Nostradamus degli scettici. In una difficile battaglia contro i credenti e i creduloni, gli scettici di professione e i difensori della scienza cercano di convincerci che, invece, Nostradamus non ne ha mai azzeccata una. La loro Bibbia è il libro dove Nostradamus è demolito come ciarlatano dal prestigiatore e "scettico di professione" James Randi (The Mask of Nostradamus, Prometheus Books, Buffalo 1993). I loro seguaci, in questi tempi postmoderni di ritorno del meraviglioso, sono pochi.

Il Nostradamus cattolico. C’è il Nostradamus cattolico del vecchio libro - costantemente ristampato e ancora popolare negli ambienti che si interessano alle apparizioni mariane e alle rivelazioni private - di Raoul Auclair (Les Centuries de Nostradamus ou le dixiéme Livre Sibyllin, Nouvelles Éditions Latines, Parigi 1975). Qui Nostradamus si coniuga con Fatima, La Salette, le profezie della Francia cattolica dell’Ottocento. La ricostruzione storica è avventurosa, ma forse Nostradamus non avrebbe protestato. Di dubbia ortodossia in quanto astrologo determinista e interessato alla magia, ci teneva però a dirsi cattolico, e la Chiesa lo mise all’indice solo nel 1781.

Il Nostradamus anticlericale. E’ il più fasullo di tutti. Il Nostradamus laico e anticattolico è stato inventato in Germania da Manfred Böckl, in un libro tradotto anche in italiano (Vita e visioni del profeta Nostradamus, Piemme, Casale Monferrato 1996). A Nostradamus si attribuisce un programma - abilmente dissimulato ma radicale - di contestazione globale della Chiesa, del Papato, della teologia scolastica e del cattolicesimo romano in generale che ne fa una sorta di Lutero dell’astrologia. Si prendono per buone tutte le fantasticherie di secoli di letteratura occulta sulla sua partecipazione a un network che avrebbe riunito gli ultimi catari e i primi libertini, tutti intenti a lottare contro l’intollerabile oscurantismo della Chiesa di Roma. Böckl ci presenta anche il veggente francese che vola nel futuro a contemplare Hitler, anche lui arruolato tra i "cattolici" criminali della storia, e i massacri di serbi perpetrati dai croati cattolici dalla Seconda guerra mondiale ai giorni nostri, di fronte ai quali la "reazione" serba, pulizie etniche comprese, viene - se non applaudita - almeno giustificata. La propaganda di Milosevic potrebbe trarne qualche giovamento. Alla fine il segreto di Nostradamus, che gli sarebbe stato trasmesso dagli eredi dei catari, sarebbe insieme religioso e sociale: i nobili e i vescovi sono figli del "seme del drago", sono gli agenti e i figli del Demonio stesso, che peraltro è forse solo una metafora dell’irrazionalità e dell’ingiustizia. Peccato che nobili e vescovi fossero però tra i migliori amici e clienti di Nostradamus, da cui è certamente assente ogni spunto di protesta sociale.

Il Nostradamus dei nuovi movimenti religiosi. Shoko Asahara, il guru del movimento giapponese Aum Shinri-kyo accusato dell’attentato al gas nervino nella metropolitana di Tokyo del marzo 1995, non fondava le sue apocalittiche previsioni sulla fine del mondo soltanto sul buddhismo esoterico. In una violenta controversia seguita con grande interesse in Giappone, Asahara si opponeva alle pretese di Ryuho Okawa, leader di un’altra nuova religione giapponese, la Kofuku no Kagaku, che riteneva anche lui di avere capito tutto di Nostradamus. Non succede solo in Giappone. Anche altrove guru e dirigenti di piccoli movimenti religiosi cercano in Nostradamus una doppia legittimazione. Da una parte, Nostradamus avrebbe predetto il loro avvento. Dall’altra, essi "provano" il loro status di "virtuosi" dello spirito (secondo l’espressione di alcuni sociologi) mostrando di sapere leggere l’astruso Nostradamus meglio di chiunque altro.

Chi ha ragione? La domanda è mal posta. Per sua natura, il testo di Nostradamus si presta al gioco che Umberto Eco ha chiamato della "interpretazione infinita", dove l’interpretazione è molto più importante di qualunque realtà originaria del testo. Forse proprio qui sta l’aspetto più interessante di Nostradamus: ognuno lo interpreta come vuole, e torna regolarmente di moda a ogni fine di secolo, quando il calendario rende più forti le angosce per il futuro. E tanto più è di moda Nostradamus ora che – per la prima volta dopo la sua morte – a finire è un millennio. Certo, si può andare alla ricerca di un "Nostradamus della storia". Ma nell’immaginario collettivo oggi più che a un personaggio storico, ci troviamo di fronte a un’icona culturale, a uno specchio che riflette le nostre ansie e le nostre paure.

* "Avvenire" (Agorà), Venerdì 9/04/1999



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A CHE ORA E' LA FINE DEL MONDO?

Massimo Introvigne


"A che ora è la fine del mondo?", si chiedeva Ligabue in una canzone del 1994, dove prevedeva: "Fine del mondo in mondovisione. Diretta da San Pietro per l’occasione". Avvicinandosi il Duemila, sembra proprio che Ligabue abbia sbagliato indirizzo.

A San Pietro e dintorni nessuno aspetta la fine del mondo imminente. Se si cercano piccoli gruppi che aspettano la fine del mondo per l'anno prossimo, li si troverà più facilmente negli Stati Uniti. Agli inizi del 1999, per esempio, la stampa americana – e, su scala minore, anche quella italiana – si è occupata ampiamente dei Concerned Christians, i "Cristiani preoccupati", un gruppo fondato intorno al 1985 da Monte Kim Miller. Il fenomeno da cui Miller era "preoccupato" era il New Age, che voleva combattere da una prospettiva protestante fondamentalista. Gradualmente, Miller ha cominciato a vedere nella diffusione del New Age un segno apocalittico. Nel giugno del 1996 si è dichiarato il profeta di Dio per la nostra epoca. Nel settembre del 1998 i Concerned Christians hanno venduto le loro case nell’area di Denver anticipando un evento di tipo apocalittico per il 10 ottobre, e sono di fatto entrati nella clandestinità. Nel novembre del 1998 una quindicina di membri del movimento – ma non Miller – sono riapparsi in Israele. Temendo incidenti, la polizia israeliana li ha arrestati ed espulsi.

Per la verità, non tutti sono d’accordo con il drastico intervento della polizia israeliana. Alcuni ritengono che possa avere un effetto controproducente, confermando al movimento la sua presunta importanza.

Il vicario patriarcale greco-cattolico di Gerusalemme, monsignor Lufti Laham, in una dichiarazione del 14 gennaio, ha denunciato l’"isteria mediatica" che si è diffusa in Israele a proposito delle "sette apocalittiche", fomentata a suo dire da "forze che sono all’opera per distruggere le celebrazioni cristiane per l’anno Duemila a Gerusalemme". Miller, nelle sue prediche, ha peraltro espresso idee veramente singolari. Per esempio, specula sulla somiglianza del cognome dell’assassino Charles Manson con "Man’s Son", cioè "Figlio dell’Uomo", e afferma che Manson sarebbe sia un "Cristo contraffatto", sia uno strumento della vendetta di Dio sull’America. L’uccisione del figlio dell’attrice Sharon Tate da parte di seguaci di Manson nel 1969 rappresenterebbe così simbolicamente la messa a morte dell’Anticristo, che si identificherebbe anche con la Chiesa cattolica.

Ma quanti sono i gruppi apocalittici? Una mappa dell’attesa del Duemila – concentrata sugli Stati Uniti (anche se esistono gruppi simili in Asia, Africa e America Latina, mentre sono certamente meno numerosi in Europa) - può aiutare a capire esattamente di che si tratta.

Il viaggio dovrebbe iniziare dai gruppi che hanno una teologia di tipo protestante fondamentalista. Qui, tuttavia, bisogna intendersi. Secondo un recentissimo sondaggio dell’Università dell’Ohio il quindici per cento degli americani interpreta la venuta dell’anno Duemila come "il segno che la fine del mondo è prossima". Una percentuale più alta – superiore al trenta per cento – ritiene "probabile" una fine del mondo durante la vita dell’intervistato.

Queste percentuali corrispondono all’area evangelica di tipo fondamentalista, e assicurano la presenza regolare nelle liste dei best seller di romanzi come Left Behind (al quinto anno di presenza consecutiva nelle liste dei libri più venduti) di Tim LaHaye e Jerry B. Jenkins, che descrive nei dettagli – e secondo una teologia rigorosamente fondamentalista – come sarà la fine del mondo. I lettori di Left Behind – che ha già avuto tre sequel, e se ne annuncia una quarta – non fanno normalmente parte di gruppuscoli apocalittici. Le loro idee percorrono trasversalmente le grandi denominazioni protestanti americane.

Quanto ad altri gruppi che non fanno parte del protestantesimo ufficiale e maggioritario – come i testimoni di Geova o i mormoni – si sono già affrettati ad annunciare di non attendere nulla di speciale per l’anno Duemila. Le attese apocalittiche concentrate su questo anno vivono, piuttosto, in piccoli gruppi guardati con sospetto dalle denominazioni più grandi. In Florida, per esempio, sono attivi i Meade Ministries il cui fondatore, Charles Meade, ha ricevuto un messaggio profetico secondo cui la fine del mondo è imminente e si salverà soltanto chi convergerà sulla cittadina di Lake City, dove si sono radunati duemila suoi seguaci. Più a Nord – ai piedi delle cascate del Niagara – si è trasferito da qualche mese il movimento Chen Tao, composto quasi esclusivamente da taiwanesi.

Fondato da un professore di sociologia, Hon-Ming Chen, nel villaggio di Pei-Pu (Taiwan), agli inizi del 1997 il gruppo si è trasferito in California, poi a Garland, nel Texas (scelto per la somiglianza del nome con "God’s Land", "Terra del Signore"), dove ne ho intervistato i dirigenti nel febbraio 1998. Su una base biblica, Chen ha inserito elementi che derivano dal buddhismo e dalla religiosità popolare cinese.

Agli inizi del 1998 si è conquistato una notorietà mondiale grazie alla CNN, che ha largamente diffuso il suo annuncio secondo cui Dio sarebbe apparso miracolosamente in televisione il 25 marzo a mezzogiorno dando inizio a una serie di eventi apocalittici. Dopo la mancata apparizione televisiva, Chen ha annunciato in diretta alla CNN di essersi sbagliato. Ma – come spesso avviene – più tardi ha reinterpretato le profezie e ha concluso che Dio è veramente venuto: non alla televisione, ma nei cuori dei suoi seguaci, che ora attendono il prossimo capitolo della saga apocalittica in cui si considerano inseriti.

Più pericolosi, dal punto di vista di possibili conflitti armati con le autorità, appaiono i gruppi detti "dell’identità", dove temi profetici cristiani si mescolano con un estremismo politico di tipo razzista e qualche volta apertamente nazista. Talora si tratta di gruppi con centinaia o anche migliaia di seguaci, che costruiscono vere e proprie città. E’ il caso della House of Jahweh, forte di circa tremila membri guidati da Bill Hawkins (un ex cantante) alla periferia di Abilene, nel Texas, o di Elohim City, nell’Oklahoma, dove il pastore razzista Robert Millar attende la fine del mondo "probabilmente" per il 2006.

Non mancano neppure forme di razzismo di segno contrario come le Twelve Tribes of Israel, diffuse a New York e in diverse altre metropoli americane nei ghetti etnici più poveri. Queste "Dodici Tribù di Israele" profetizzano una catastrofe imminente che distruggerà tutti i bianchi e a cui sopravviveranno soltanto neri, indiani d’America e minoranze ispaniche.

Parallelo, per il suo desiderio di separarsi dalla società, al mondo dei gruppi "dell’identità" – ma non necessariamente cristiano né religioso – è il più vasto mondo del "survivalismo", che si pone il problema della sopravvivenza (survival) in un mondo distrutto dalla folle corsa tecnologica gestita dagli apprendisti stregoni del Nuovo Ordine Mondiale.

Una decina di anni fa molti gruppi "survivalisti" si preparavano a resistere – come fanno i ragazzini del film Alba rossa – a un’occupazione comunista degli Stati Uniti. Oggi va più di moda la paura dell’Y2K, il temuto blocco dei computer di tutto il mondo all’alba del primo gennaio 2000, che secondo alcuni gruppuscoli potrebbe determinare la fine dell’economia mondiale e la morte a seguito di carestie e malattie della maggioranza dell’attuale umanità. Si moltiplicano le comunità armate – e provviste di riserve di cibo per un paio di anni – che aspettano la catastrofe Y2K, sia "laiche" come l’High 54 Ranch presso il lago Concho, in Arizona, sia dichiaratamente religiose come Prayer Lake, il "Lago della Preghiera" nell’Arkansas, il cui fondatore Bob Rutz identifica semplicemente il presunto grande arresto di tutti i computer del mondo agli inizi del Duemila con "il giorno del giudizio".

Una nuova categoria di gruppi apocalittici, i "gruppi dell’asteroide", associa il timore del Duemila alla paura di un impatto fra un asteroide e la Terra generata da film come Deep Impact e Armageddon. Un gruppo chiama Wake Up America che ha sede nell’Ohio prevede l’impatto di due asteroidi in una data imprecisata fra il 1999 e il 2017. L’asteroide colpirà sul Nevada e distruggerà gran parte dell’Ovest degli Stati Uniti, assicura invece Lori Adaile Toye, che "canalizza" i Maestri ascesi della tradizione teosofica a Payson, nell’Arizona. Perfino un maestro che ha una clientela fra le star di Hollywood – il rabbino Philip Berg, che unisce cabala e New Age ed è particolarmente apprezzato da Madonna – teme seriamente l’impatto dell’asteroide per l’11 settembre 1999.

Con il caso Berg, ci spostiamo da gruppi che fanno in qualche modo riferimento al cristianesimo all’area del New Age, la cui attuale crisi provoca fenomeni di attesa della fine, spesso collegati a Nostradamus o ai dischi volanti.

Negli Stati Uniti Nostradamus non è un’ossessione nazionale come in Giappone, ma la sua influenza cresce. Gli interpreti che si basano sui libri non possono battere Dolores Cannon, una ipnologa dell’Arkansas a cui si rivolge direttamente – tramite i suoi pazienti in stato di ipnosi – il veggente francese del Cinquecento.

Nostradamus annuncia alla Cannon che il mondo potrebbe finire prima del Duemila, ma non finirà – siamo pur sempre in ambiente New Age – se un numero sufficiente di persone irradieranno energie positive e buona volontà dando scacco all’Anticristo, che è già all’opera in Medio Oriente. Altri aspettano la salvezza – mentre la Terra sarà distrutta – dall’arrivo dei "fratelli dello spazio" a bordo dei dischi volanti. E’ il caso di Outer Dimensional Forces in Texas, di Morningland e di Unarius in California. Se Unarius – che oggi, dopo la morte della fondatrice Ruth Norman nel 1993 annuncia la discesa degli UFO nel 2001 – è un’utopia gentile e ottimistica, altri scenari sono più cupi. Si possono avere dubbi sul quadro allarmante di Morningland dipinto dai suoi ex-membri, molto attivi nell’allertare i mezzi di comunicazione e le autorità. Non si può tuttavia dimenticare il suicidio di massa di un altro culto dei dischi volanti – Heaven’s Gate – nel marzo del 1997, né i ripetuti tragici tentativi in Europa e in Canada dell’Ordine del Tempio Solare di trasferire i propri adepti su altri pianeti tramite suicidi di gruppo e anche qualche omicidio.

Ci sarà una spasmodica attesa dell’anno Duemila, con fenomeni di terrore di fronte all’imminente fine del mondo, almeno negli Stati Uniti? Si può rispondere tranquillamente di no. Nelle parole di un sociologo inglese, Jim Beckford, la presunta esplosione di "sette" che attendono la fine del mondo per il Duemila è la più grande "non notizia" della sociologia delle religioni contemporanea. Purtroppo, fra il migliaio di gruppi e gruppuscoli che aspettano la fine negli Stati Uniti (e – in numero minore – in altri paesi), è assai probabile che ce ne sia ancora qualcuno destinato alle prime pagine dei giornali e a una fine suicida o violenta, rinnovando le tragedie del Tempio Solare o di Heaven’s Gate. Tuttavia, pochi fra questi gruppi hanno più di mille seguaci, e la maggioranza ne ha meno di cento. Si tratta di gruppuscoli, anche se alcuni possono essere o diventare pericolosi. L’ansia della fine non vive tanto in questi piccoli gruppi, né è necessariamente legata alla data precisa del Duemila. Fa più riflettere il dato statistico di quel terzo di americani che pensa di assistere, durante la sua vita, alla fine del mondo.

* Anticipato con il titolo redazionale "Tranquilli, è la fine del mondo" in "Avvenire" (Agorà), Mercoledì 10/03/1999.
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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Svelato il vero Codice di Leonardo ?

                                   leonardo


di Fabio Marchese Ragona

Per Sabrina Sforza Galitzia, studiosa dalle nobili origini, Leonardo Da Vinci è una passione che affonda le radici nella sua infanzia. Un mondo fiabesco, zeppo di numeri e disegni, scoperto all’età di 5 anni e trasformato poi dalla ricercatrice in una missione culturale che oggi chiama «operazione verità», ovvero decifrare e divulgare il codice nascosto nei dipinti del genio toscano.

Il viaggio dell’esperta sulle tracce di Leonardo è cominciato negli Stati Uniti e culminato in Vaticano, dove una parte del suo studio su un arazzo (Il Cenacolo di Leonardo in Vaticano. Storia di un arazzo in seta e oro) ha suscitato l’interesse delle alte gerarchie ecclesiastiche ed è stato pubblicato dalla Libreria editrice vaticana, con prefazione del cardinale Raffaele Farina, salesiano archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa.

Nei Musei vaticani è conservato il tesoro che ha ispirato le ricerche di Sforza Galitzia: un arazzo, commissionato dal re francese Luigi XII a Da Vinci, raffigurante il Cenacolo, copia esatta (a parte sfondo e soffitto) dell’opera murale conservata nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Milano, che nasconde un codice con una profezia sulla fine del mondo. E, anticipa la studiosa a Panorama, «anche una figura femminile».

Sforza Galitzia ha passato al setaccio alla Ucla, l’Università di Los Angeles, per oltre 3 anni, 10 mila manoscritti vinciani. E molti altri, conservati nell’Archivio segreto vaticano, sono ancora in fase di studio. Ma il lavoro finora condotto ha già fornito a questa studiosa la chiave di volta per interpretare i misteri rimasti nascosti per secoli dentro il Cenacolo.


Dottoressa Sforza Galitzia, Leonardo nel suo «Cenacolo» aveva inserito dei codici per indicare la fine del mondo?

Il murale dell’Ultima cena non è altro che un orologio che consta di un calendario, con giorni, mesi e anni, ma anche epoche (ogni epoca equivale a 2 mila anni circa), e un cronometro. Leonardo usa l’astronomia e le costellazioni (ogni apostolo rappresenta una costellazione, un segno zodiacale) per indicare un percorso temporale che porterà al giorno di inizio e fine del Diluvio universale. Si tratta della profezia definitiva di Cristo e del suo ritorno, quindi la fine del mondo materiale come noi lo conosciamo oggi. Secondo i calcoli di Leonardo, la data è quella del 21 marzo dell’anno 4006, giorno d’inizio del Diluvio universale, che si concluderà il primo giorno di novembre dello stesso anno con il ritorno del Messia sulla Terra e con l’inizio di una nuova era per l’umanità. Leonardo inserisce questa profezia nel Cenacolo perché in quel dipinto ripropone il momento in cui Gesù spezza il pane e beve il vino con i suoi apostoli, chiedendo di farlo in sua memoria, di ripetere cioè l’azione eucaristica fino al momento del suo ritorno.

È vero che Leonardo indicò nel «Cenacolo» anche il 21 dicembre 2012, data che qualcuno oggi, sulla base di un’antica profezia dei maya, associa alla possibile fine del mondo?

I maya non hanno mai parlato di fine del mondo. Si riferivano semplicemente alla fine di un’epoca astronomica e l’inizio di un’altra. Secondo i manoscritti e i calcoli di Leonardo, questo passaggio di epoche è nascosto nei due apostoli seduti all’estrema sinistra nel Cenacolo: Bartolomeo e Giacomo rappresentano proprio quel momento, la fine dell’epoca dei Pesci (Bartolomeo) e l’inizio di quella dell’Acquario (Giacomo).

Il «Cenacolo» nasconde però un altro mistero: secondo i suoi studi, viene fuori che San Giovanni è una donna.

Dunque ha ragione lo scrittore Dan Brown?

Quello di Dan Brown è soltanto un pasticcio che ha suggestionato milioni di persone, ma non offre un cifrario per decrittare il messaggio del Cenacolo. Leonardo dipinge davvero San Giovanni con tratti somatici di una donna e lo fa volutamente, perché nel linguaggio tecnico che usa San Giovanni è «femmina». Il genio utilizza la tradizione pittorica che fa uso della dualità maschio-femmina per simboleggiare una disgiunzione astronomica necessaria per il calcolo dei tempi.

La terminologia maschio-femmina è ricorrente in molti manoscritti vinciani per indicare elementi di un orologio, meccanismi per automi o telai. Questa terminologia vige ancora fra i nostri falegnami o elettricisti, e rispecchia un termine tecnico applicato anche all’astronomia. In questo caso San Giovanni, che secondo i calcoli di Leonardo rappresenta l’epoca astronomica della Bilancia, è tecnicamente femmina per creare una disgiunzione con l’epoca dello Scorpione, rappresentata dall’apostolo Giuda (maschio). San Giovanni è stato quindi mascherato da donna dal pittore per un’esigenza di tipo tecnico: rappresentare la femmina del linguaggio astronomico, creando così un artificio visivo per simboleggiare un salto da un’epoca astronomica a un’altra.

Nel «Cenacolo» Leonardo fa uso anche di alcuni versetti della Bibbia: il soffitto a cassettoni richiama una numerazione associata al male, il 666. Come mai un numero satanico nell’«Ultima cena»?

Le pieghe della tovaglia, il soffitto a cassettoni, le lunette, gli apostoli, lo stesso Cristo hanno ciascuno un significato e un ruolo preciso. Il soffitto a cassettoni è per Leonardo il quadrato magico del Sole, composto da 6 quadrati in orizzontale, 6 in verticale e 6 in diagonale, ovvero il 666, il numero della Bestia che, nell’Apocalisse di Giovanni, arriva sulla Terra per la battaglia finale tra bene e male prima della fine dei tempi. Leonardo usa il quadrato per avvertire chi guarda la scena che si tratta di quell’epoca, del momento che si riferisce al 666 nelle Sacre scritture, ovvero del ritorno di Cristo. È un richiamo mnemonico come lo è anche la scena eucaristica in sé.

Ma perché Leonardo ha lasciato tutti questi enigmi e rebus nei suoi dipinti?

Con i suoi scritti Leonardo ci ha teso un filo da seguire. Lui voleva lasciare delle tracce, sapeva che in futuro sarebbe stato letto. In una nota datata 1508, si scusa addirittura con il lettore per avere lasciato le carte alla rinfusa senza ricomporle in libri organizzati per materia. Il Cenacolo, come la Gioconda o la Vergine delle rocce, sono sequenze di un’unica storia. Leonardo inseriva anche delle profezie, ricavate dai suoi calcoli astronomici. E posso anticipare che anche la Gioconda possiede delle date che sono già passate e quindi profeticamente avveratesi.

  • Venerdì 9 Aprile 2010

Fraternamente CaterinaLD

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03/06/2010 09:28
 
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I MESSAGGI DI GARABANDAL E IL MINIMO SOLARE



di Francesco Colafemmina

Nei giorni scorsi ho approfondito un tema a me caro, di natura astronomica: il minimo solare. Forse non tutti voi sanno che la nostra stella vive dei cicli, ossia dei periodi di attività elettromagnetica che partono da un minimo (assenza di macchie solari), si intensificano sempre più (progressiva insorgenza di macchie), per poi decrescere progressivamente sino all'inizio di un nuovo ciclo. Tra un minimo e un altro, ossia tra un periodo di scarsa presenza di macchie e il successivo trascorrono circa 11 anni. Questo fenomeno già riscontrato scientificamente nell'800 sembra essersi interrotto da qualche anno. E' già dal 2008 che si attendeva l'inizio di un nuovo ciclo solare e invece ci troviamo in un periodo di minimo solare prolungato.

Cosa c'entra questo con la fede cattolica? Ebbene, dopo la lettura di questo interessante articolo di uno studioso italiano che tenta di dimostrare la possibile interazione fra magnetismo solare e insorgenza di terremoti ed eruzioni vulcaniche sul nostro pianeta, mi sono tornati in mente i famosi messaggi di Garabandal...

In questa piccola cittadina della Spagna nord occidentale si verificarono, a ridosso del Concilio Vaticano II, delle inquietanti apparizioni mariane. Inquietanti per le manifestazioni di trance delle veggenti, quattro ragazzine. E inquietanti per l'ultimo messaggio che fu lasciato da San Michele Arcangelo e nel quale si preannunciava una grande sciagura per l'umanità.

La Chiesa non si è ancora espressa definitivamente su queste apparizioni, ma sappiamo che Padre Pio credeva nell'autenticità delle apparizioni, tanto da inviare poco prima del suo trapasso un messaggio a Conchita Gonzales, una delle veggenti, per tramite di Padre Pellegrino. Inoltre, sempre Padre Pio, inviò nel marzo del 1962 una lettera alle veggenti nella quale riportava alcune parole che la Vergine gli aveva comunicato: "O benedette giovani fanciulle di San Sebastian de Garabandal! Io vi prometto che sarò sempre con voi fino alla fine dei secoli e voi sarete sempre con me fino alla fine del mondo e dopo unite nella gloria del Paradiso".

In particolare, alle veggenti fu preannunciata una serie di eventi che avrebbero preceduto il castigo finale e che sarebbero stati visibili in tutto il mondo. Si comincia da un avvertimento che viene descritto così da Conchita, nel corso di una intervista del Febbraio 1977: "Ciò che ricordo ora è che la Vergine mi disse che, prima del Miracolo, Dio ci invierà un Avvertimento perché ci purifichiamo o prepariamo per il Miracolo, sì da poter ricevere la grazia sufficiente a cambiare le nostre vite e orientarle verso Dio. Mi disse in cosa consisterà l'Avvertimento, ma non la data. Non mi è permesso dire in cosa consiste, però posso dire come sarà più o meno. E' un fenomeno che sarà visto e sentito in tutte le parti del mondo; faccio sempre come esempio quello di due stelle che si scontrano fra loro. Questo fenomeno non produrrà danni fisici ma ci spaventerà, perché in quel preciso istante vedremo le nostre anime e il danno che abbiamo compiuto. Sarà come se agonizzassimo, ma senza morire per i suoi effetti, sebbene sia possibile che moriamo per paura o per l'impressione."

Successivamente Conchita chiarisce trattarsi di un "fenomeno fisico" che si trova sul "vocabolario" alla parola "a". Ripeto, un fenomeno fisico noto che comincia per "a"!

Poi nel 1980 Conchita aggiunge: "per me, è come due stelle che collidono fra di loro e fanno un rumore enorme, emanando una grande luce, ma non cadono. Non subiremo un male fisico, ma vedremo. In quel momento vedremo la nostra coscienza. Vedremo tutto il male delle nostre azioni."

Di cosa starebbe parlando Conchita? Facciamo un passo indietro: nel 1859 un astronomo inglese, Richard Carrington, stava osservando uno strano gruppo di macchie solari attraverso il suo telescopio, quando vide con i suoi occhi il sole eruttare un "superflare", un lungo brillamento solare. Il giorno dopo l'intero pianeta era avvolto da iridescenti aurore boreali, le comunicazioni telegrafiche in Europa e Stati Uniti si interruppero e si iniziò a confondere il giorno con la notte, tanto che in California un gruppo di minatori si svegliò per la luce diffusa, mentre in realtà erano ancora le due di notte. Quella del 1859, nota anche come "evento di Carrington" è classificata come la più potente tempesta elettromagnetica prodotta dal sole e scientificamente osservata.


E' allora probabile che l'Avvertimento di Garabandal non sia altro che una grande aurora boreale diffusa sul tutto il pianeta? Non è forse questo il fenomeno fisico che comincia con la "a"? Le aurore boreali sono poi accompagnate da tipici suoni, definiti elettrofonici, che somigliano a sibili e scricchiolii o a un sordo rumore in lontananza e sicuramente sono da considerarsi elementi in grado di generare sgomento e terrore. Non è dunque assai probabile che l'ammonimento coincida con una tremenda tempesta solare?

C'è da dire che, a tal proposito, nel 2008 la Nasa ha pubblicato uno studio dettagliato di 144 pagine sui potenziali effetti catastrofici di una tempesta magnetica estremamente forte. Secondo la Nasa: "L’impatto della tempesta potrebbe ricadere su strutture interconnesse, con effetti devastanti: la distribuzione dell’acqua potabile in tilt in poche ore, cibi e medicine deperibili persi nel giro di 12-24 ore, interruzione immediata o potenziale del riscaldamento o del condizionamento dell’aria, dello smaltimento delle acque nere, dei servizi telefonici, dei trasporti, dei rifornimenti di carburante e così via".
Non solo! Rispetto all'evento di Carrington, assicurano i tecnici della Nasa: "una replica attuale di quell’evento potrebbe causare una devastazione economica e sociale significativamente più ampia e potenzialmente catastrofica".

Immaginiamo il blocco totale delle telecomunicazioni: telefoni spenti, internet spento, satelliti silenziati, centrali elettriche fuori uso... Sarà come ritornare nel medioevo, con la differenza che mentre allora sapevano coltivare la terra e la produzione era diretta, l'industrializzazione globalizzata della modernità comporterà un drammatico arretramento, una confusione sociale drastica che, sempre secondo la Nasa, sarebbe ripristinabile solo dopo 20 anni, con gravi conseguenze sull'assetto geopolitico e sociale.

Perché quindi queste coincidenze fra eventi soprannaturali ed eventi naturali? Una chiave di lettura cristiana ce la offrono i due messaggi di Garabandal. Il primo, lasciato dalla Vergine, recita così:

«E’ necessario fare molti sacrifici, molta penitenza, visitare spesso il Santo Sacramento ma prima di tutto bisogna essere molto buoni. E se non lo faremo, vi sarà per noi un "castigo"; già la coppa si sta riempiendo, e, se non cambiamo, il castigo sarà grandissimo».

Il secondo, sempre della Vergine, ma trasmesso dall'Arcangelo Michele, è assai più grave e minaccioso:

«Siccome non si è compiuto, non si è fatto sufficientemente conoscere il mio messaggio del 18 ottobre, voglio dirvi che questo è l'ultimo: - Prima la coppa si stava colmando, ora trabocca. - Cardinali, Vescovi e sacerdoti camminano in molti sulla via della perdizione e trascinano con loro moltissime anime. - All'Eucarestia si dà sempre minore importanza. - Dovete, con i vostri sforzi, evitare la collera del buon Dio che pesa su di voi. Se Gli chiederete perdono con animo contrito, Egli vi perdonerà. Io, vostra Madre, per mediazione di San Michele, voglio esortarvi alla conversione. Questi sono gli ultimi avvertimenti. Vi amo molto e non voglio la vostra condanna. - Pregate sinceramente, e Noi vi esaudiremo. - Dovete fare più sacrifici. - Meditate sulla Passione di Gesù».

Questi messaggi sono assai simili a quelli lasciati dalla Madonna a La Salette, a Fatima, ad Akita, in Giappone e a Medjugorje. I messaggi parlano di un castigo che ci attende e che nasce dal tradimento dei fedeli e della Chiesa. Un castigo che può essere evitato attraverso la preghiera e la penitenza. E la peculiarità di Garabandal è l'accento posto sull'Eucarestia! Il disprezzo, la trascuratezza con cui l'uomo tratta l'Eucarestia è una delle cause della collera divina. Non a caso il famoso Miracolo che seguirà l'Avvertimento e si compirà entro un anno da quest'ultimo evento, dovrà avvenire, secondo le veggenti, fra il 7 marzo e il 17 maggio, in un giovedì che coinciderà con la festa di un Santo Martire dell'Eucarestia.
A Garabandal la Vergine disse che, morto Giovanni XXIII, mancavano solo tre papi per l'inizio della fine dei tempi. Questo ci aiuta a collocare meglio il messaggio dell'apparizione e sembra caricarci, naturalmente, di notevole responsabilità. Non è forse giunto il momento di prendere coscienza della nostra infinita piccolezza dinanzi al Signore? Della nostra insufficienza, dei nostri limiti, dei gravi peccati che pesano sulle nostre teste e implorare quindi il perdono, la misericordia estrema?

Prendiamo così il messaggio di Akita, del 3 agosto 1973, dato dalla Vergine a Suor Agnese Sasakawa: "Affinché il mondo possa conoscere la Sua ira, il Padre Celeste si sta preparando a infliggere un grande Castigo su tutta l’umanità. Con Mio Figlio sono intervenuta tante volte per placare l’ira del Padre. Ho impedito l’arrivo di calamità offrendogli le sofferenze del Figlio sulla Croce, il Suo prezioso sangue e le anime dilette che Lo consolano formando una schiera di anime vittime. Preghiera, penitenza e sacrifici coraggiosi possono attenuare la collera del Padre. Io desidero anche questo dalla vostra comunità… che ami la povertà, che si santifichi e preghi in riparazione per l’ingratitudine e le offese di tanti uomini. Recitate la preghiera delle Serve dell’Eucarestia consapevoli del suo significato. Mettetela in pratica; offrite in riparazione per i peccati tutto ciò che Dio può mandare. Fai in modo che tutte si sforzino, secondo le capacità e la posizione, di offrirsi interamente al Signore."

Anche in questo caso abbiamo lo stesso ordine di elementi: il Signore prepara un grande Castigo per l'umanità. Solo la preghiera, la penitenza e il sacrificio possono attenuare la collera di Dio Padre.

Ma ancor più forte è il messaggio seguente, del 13 ottobre 1973: "Come ti ho detto, se gli uomini non si pentiranno e non miglioreranno se stessi, il Padre infliggerà un terribile castigo su tutta l’umanità. Sarà un castigo più grande del Diluvio, tale come non se ne è mai visto prima. Il fuoco cadrà dal cielo e spazzerà via una grande parte dell’umanità, i buoni come i cattivi, senza risparmiare né preti né fedeli. I sopravvissuti si troveranno così afflitti che invidieranno i morti. Le sole armi che vi resteranno sono il Rosario e il Segno lasciato da Mio Figlio. Recitate ogni giorno le preghiere del Rosario. Con il Rosario pregate per il Papa, i vescovi e i preti.
L’opera del diavolo si insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali, vescovi contro vescovi. I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati e ostacolati dai loro confratelli…chiese ed altari saccheggiati; la Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi e il Demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a lasciare il servizio del Signore. Il demonio sarà implacabile specialmente contro le anime consacrate a Dio. Il pensiero della perdita di tante anime è la causa della mia tristezza. Se i peccati aumenteranno in numero e gravità, non ci sarà perdono per loro.
Con coraggio, parla al tuo superiore. Egli saprà come incoraggiare ognuna di voi a pregare e a realizzare il vostro compito di riparazione."

In questo caso la Madonna è ancora più chiara: il castigo che si prepara sarà peggiore del diluvio. Sarà "fuoco che cade dal cielo"! Inutile soffermarsi poi sulla restante parte del messaggio: è ormai già realtà (l'opera del Diavolo che si insinua nella Chiesa)!

Ciò che costituisce un indiscutibile punto di raccordo con Garabandal è questa immagine del castigo che è un fuoco che cade dal cielo. Conchita, riguardo al castigo è chiarissima: "lo que sí puedo asegurar es que si viene será peor que si estuviéramos envueltos en fuego; peor que si tuviéramos lumbre por arriba y por debajo" ("ciò che posso assicurare è che se viene sarà peggiore che se ci trovassimo avvolti nel fuoco; peggiore che se avessimo il fuoco sopra e sotto di noi"). Quando le veggenti, poi, videro il castigo nel 1962, cominciarono a lanciare grida disperate nelle loro estasi e a piangere per la paura.

Ora, anche a Fatima, il famoso pseudo-terzo segreto comincia con la visione di un Angelo che brandisce una spada di fuoco che "emetteva fiamme" e "sembrava volesse incendiare il mondo". E anche in questo caso il messaggio è chiarissimo: "penitenza, penitenza, penitenza!". Chiaramente è assurdo che manchi la spiegazione della visione da parte della Vergine, la stiamo ancora aspettando, ma probabilmente non la conosceremo mai. Forse perché è troppo terrificante e dettagliata per essere rivelata? A mio parere, poi, questa ipotetica interpretazione che lega il castigo di Garabandal all'attività del sole, spiegherebbe anche il famoso "miracolo del sole" di Fatima. Miracolo che pare si sia ripetuto anche a Medjugorje. Perché questa attenzione rivolta al sole? Forse cela un messaggio ancora poco compreso?

Aggiungo soltanto che nel 2008, stando alle rivelazioni della NASA, alcuni satelliti Themis hanno riscontrato enormi falle nella magnetosfera terrestre. Diciamo che lo schermo protettivo della terra contro le tempeste magnetiche solari si è squarciato in alcuni punti. Così il risultato di una potente attività solare potrebbe essere molto più drammatico di quanto ci si possa attendere.

Ricapitolando, partendo da un fenomeno ancora privo di una spiegazione - l'improvvisa irregolarità del ciclo solare - e attenendoci alle ricerche della Nasa, possiamo ipotizzare che in un futuro non troppo remoto si verificherà una forte tempesta solare, i cui effetti potrebbero essere acuiti da alcune falle nella magnetosfera terrestre recentemente rilevate. Le conseguenze di questo evento potrebbero essere imprevedibili e drammatiche. Questo fenomeno fisico, in un tentativo di interpretazione teologica della storia, potrebbe essere legato alla collera divina per l'estrema malvagità dell'umanità, il tradimento della Chiesa e dei suoi pastori, la dimenticanza di Dio da parte dell'uomo.
Non sono forse argomenti interessanti su cui riflettere per rimeditare l'infinita piccolezza di noi uomini e recuperare il senso autentico della salvezza che viene solo dal Signore?

In questi giorni in cui finalmente il Santo Padre ci ha fatto intravvedere la profonda connessione tra l'appello della Vergine a Fatima e la penitenza necessaria per espiare i tanti peccati della Chiesa, ci riesce ancora più facile riannodare tutti questi segni che il divino inserisce nella nostra umana realtà. Possiamo costruirne una piccola corona con cui pregare la Vergine, perché se solo avessimo idea della portata del peccato dell'uomo e del castigo che lo attende, temo che non potremmo fare altro che affollare le chiese e pregare ininterrottamente, sperando nell'infinita misericordia di Cristo.

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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07/07/2011 11:42
 
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Un sacerdote risponde

Che cosa pensare delle profezie di Malachia (sul numero e le caratteristiche dei Papi)

Quesito

scusi padre,
lei che ne pensa delle profezie di San Malachia?
un saluto affettuoso
da Benny


Risposta del sacerdote

Caro Benny,
ti rispondo con le parole dell’Enciclopedia cattolica alla voce
LA PROFEZIA DELLO PSEUDO MALACHIA
“Sotto il nome di Malachia ebbe credito una celebre profezia sulla successione dei romani pontefici, da Celestino II (1143) in poi, sino alla fine del mondo. Ogni pontefice è designato con un breve motto: in tutto 111. Tale profezia cominciò a correre nel 1595, quando il benedettino Arnold Wion la inserì nel suo Lignum vitae edito in quell'anno a Venezia.
Il carattere d'apocrifo risulta dall'esame della profezia, che dovette essere scritta solo qualche anno prima della pubblicazione. Infatti da Celestino II a Gregorio XIV (escluso) i brevi motti applicati ai pontefici sono in rapporto o con lo stemma, o con il nome di famiglia, o con il nome di battesimo, o con il titolo cardinalizio, o con il paese d'origine del papa.

Da Gregorio XIV in poi, invece, i motti diventano enigmatici e, se alcuni quadrano, la maggior parte resta avvolta di grande incertezza, molti sono addirittura insulsi e solo a forza si lasciano mettere d'accordo con la storia reale (Pastor).
Il testo delle profezie è in stretto rapporto, anche verbale, con l'Epitome della storia dei papi del Platina, fatta dal Panvinio e pubblicata nel 1557, della quale segue anche gli errori. Nell'edizione del Wion, le profezie fino a Gregorio XIV sono accompagnate da una breve spiegazione del Ciacconio. Non è chiaro il motivo per cui fu composta. L'Harnack, per es., la mette in rapporto con il Conclave del 1590, come divulgata dai fautori del card. Simoncelli, a cui si sarebbe bene applicato il motto Ex antiquitate urbis, che doveva toccare al nuovo Pontefice. Fu eletto invece Gregorio XIV e i motti cominciarono a non quadrare più.
A Malachia vengono pure attribuite altre due profezie, egualmente apocrife e meno note, una sull'Irlanda e l'altra sulla Spagna”.

Fin qui, come ho detto, l’enciclopedia cattolica.

2. Probabilmente la curiosità di qualche nostro visitatore vorrebbe sapere quanti Papi vi sarebbero ancora prima della fine del mondo.
Ebbene secondo Malachia l’attuale Pontefice sarebbe il penultimo.
Il motto appropriato al penultimo pontefice della storia è il seguente: “Gloria olivae” (Gloria dell’ulivo).
Il prossimo papa viene presentato così (traduco direttamente in italiano): “nella persecuzione ultima della santa Romana Chiesa siederà Pietro Romano, il quale pascerà le pecore in mezzo a molte tribolazioni: una volta finite, la città dei sette colli sarà distrutta e il Giudice tremendo giudicherà il suo popolo. Fine”.

3. Per chi volesse conoscere le profezie dei Papi del XX secolo, ne presento il motto, la traduzione italiana e il Papa corrispondente.
Lumen de coelo
   Luce del cielo                   - Leone XIII, 1978-1903
Ignis ardens
  fuoco ardente                         - San Pio X 1903-1914
Religio depopulata
  la religione devastata     - Benedetto XV 1914-1922
Fides intrepida 
Fede intrepida                     - Pio XI 1922-1939
Pastor angelicus
  pastore angelico                - Pio XII  1939-1958
Pastor et nauta
  pastore e navigante             - Giovanni XXIII 1958-1963
Flor florum
  il fiore dei fiori                           - Paolo VI 1963-1978
De medietate lunae
   Sulla metà della luna   - Giovanni Paolo I  1978
De labore solis
   Sulla fatica del sole             - Giovanni Paolo II 1978-2005

Ti ringrazio per il quesito, ti prometto una preghiera e ti benedico.
Padre Angelo

 


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
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SE PURE I CATTOLICI SI METTONO A FARE

I MILLENARISTI

Come rischiamo di passare dalla moda del protestante nord-europeo miscredente alla moda del protestante nord-americano credulone.

Eppure nel cattolicesimo c’è già tutto e il Tutto.

Ubertino da Casale ne "Il Nome della Rosa"

Gli evangelicals fra i cattolici: i fatimisti dementi. La religiosità evangelical americana: fra supermarket e hollywoodismo. E poi quei pazzi di cattolici che vorrebbero salvare la Chiesa. Peggiori di tutte le altre categorie messe assieme. La superstizione millenarista sulla fine del mondo: causata dall’idea antropomorfa di Dio. L’inesistenza del Tempo. Come stanno veramente le cose per la Dottrina cattolica.

 

 

Se i vecchi protestanti europei diventati di moda negli anni ’60, erano pericolosi per la fede degli intellettuali, delle elite cattoliche, questi nuovi “evangelicals” americani, del protestantesimo “impazzito” sono più pericolosi ancora, poiché i loro modelli (commerciali) non mirano e non son fatti per le elite: vanno dritti al cuore del popolo fedele comune, alle masse dei consumatori compulsivi di solitudine e nevrosi televisive, convincendoli che fra una soap opera e la religione non c’è nessun intervallo, sono l’una e l’altra la continuazione dello stesso sceneggiato. Se gli intellettuali vanno corrotti prendendoli per il cervello, i semplici vanno solo comprati prendendoli per la pancia: le vittime perfette, trattandosi qui di un business come un altro. Se i vecchi protestanti europei hanno creato il deserto, questi vanno costruendo la nuova Babele. Nell’uno e nell’altro caso Dio manca. Il cristianesimo pure

 

 

di Antonio Margheriti Mastino

 

IL SOSPIRO PENITENZIALE DI UBERTINO DA CASALE

Fu quella faccia lì, quella maschera di rughe, quella voce insinuante, fremente di passioni bollenti ma illanguidite dalla venerabile età dell’asceta, che colpì la mia immaginazione di bambino. E poi ambiguo era ambigo: un magma di umori contrapposti, innominabili, in una lotta assassina permanente per il dominio della personalità. Erano la faccia, la voce, l’ambiguità un po’ oscena del francescano Ubertino da Casale nel film Il Nome della Rosa. Personaggio, badate, davvero esistito, ma forse con bel altre caratteristiche: prima fra tutte, quella di eretico in nuce. Quella esclamazione, gonfia del suo vecchio sospiro penitenziale, in attesa un po’ sadica di parousia, mi rimbomba da allora ancora nei timpani: “Ahhh Guglielmo…Gugliemo, in quali tempi viviamo!”. Era il 1200. Tutto il mondo è paese.

Ad ogni generazione, l’uomo ha ripetuto questa esclamazione: che è pure oltre che la solita storia del passato che ha sempre il culo più roseo, qualcosa di più profondo, cristiano. Ossia il senso del peccato, individuale e sociale. Da una parte, perchè dall’altra è un peccato esso stesso, è orgoglio, tentativo di giudicare al posto di Dio, scarsa fiducia nell’opera provvidenziale, sopravvalutazione dell’opera umana. Come se davvero fossimo i padroni dell’universo e tutto dipendesse dalla nostra volontà. Visti i tempi, l’unica facoltà che Ubertino da Casale lasciava a Dio era quella di irrompere furibondo e spazzare via tutto, con tanto di vendicativa apocalisse. Ubertino non conosce la Grazia e la Redenzione. Ubertino, come molti nella sua epoca, specie quelli di formazione agostiniana, nella loro smania di purismo, vedevano la storia umana, del popolo di Dio, come discendente, come progressivo deterioramento: più ci si allontanava nel tempo dalla data di nascita di Cristo, più ci si distanziava dal timor Dei.

 

COMPRA LA TUA BATTAGLIA FINALE CONTRO IL DIAVOLO

Insomma, ho fatto tutta ‘sta premessa per dirvi che mi sono saltati i nervi. Date un’occhiata voi stessi all’origine della mia indignazione, e voglio vedere se mi date torto:

Articolo originale.

Già il titolo è fatto apposta per farmi mordere le mani: “La Risposta Apocalittica Ai Nostri Tempi”. Il sottotitolo già stimola il mio sarcasmo: “Il Mondo e la chiesa sono in crisi”, e quale prova maggiore se non gli autori di questa pagina? In un crescendo, che poi è un precipitare, inciampi nella prima crocetta nera, con scritto accanto: “Stiamo vivendo nell’era della storia più peccaminosa, peggiore persino dell’epoca di Noè”. Questo immediato rimando ai primordi dell’Antico Testamento appare sospetto assai: i cattolici non sono adusi a imaginifiche citazioni veterotestamentarie, gli ebrei poi… preferiscono citare Woody Allen. Scorri un altro po’ e vai a impigliarti nella seconda crocetta nera, con questa epigrafe mortifera: “Nessuno su questa terra è esente dal castigo che sta per abbattersi sulla Chiesa Cattolica se non obbediremo al messaggio di Fatima molto presto”. Qui pure, un apocalittismo che ancora più che Ubertino da Casale, che coglione dopotutto non era, richiama un certo lezzo di hamburger e cocacola, da predica da fast-food McDonalds, qualcosa che per essere “cattolico” è sospetto assai. Non sai se già col voltastomaco o con una crescente inquietudine, fai un altro circospetto passettino, e vai a inciampare nella terza fottutissima crocetta nera: “Questo riguarda LEI, la sua vita, la sua famiglia, la sua libertà e la sua salvezza. ADESSO!”. Già quel “ADESSO”, questo perentorio tutto e subito, mi fa capire che hanno grilli per la testa questi: se c’è tutta questa fretta, se non c’è più tempo, se questa urgenza riguarda me a maggior ragione riguarda loro: perchè stanno a perdere tempo con me cercando di mettermi fretta? Finalmente sono finite le crocette nere, adesso c’è quasi una insegna da Las Vegas, a caratteri cubitali: “NON POTETE PERMETTERVI DI NON LEGGERLO QUESTO LIBRO”. A no? Manco la Bibbia… annamo bene! Tutto da questo libro dipende? La Madonna di Fatima ad averci pensato prima, l’avrebbe scritto lei, senza stare lì a perdere tempo coi pastorelli analfabeti, con tutta la fretta che c’è. Ormai scocciato ma con un sorriso sornione sulle labbra, faccio l’ultimo sforzo. La frasetta sotto il tebellone. “Più di 200.000 mila copie vendute in circolazione”. Un particolare mi lascia perplesso: le 416 pagine. Ma non prenderanno troppo tempo col poco che ce ne resta? Mi sembra una contraddizione. Per ispirazione angelica mi va a cadere l’occhio sotto la foto del libro: “A SOLI 13 EURO”. Tutti i salmi finiscono con lo scontrino. Mò abbiamo capito le fregole che ci avevano. Scuoto la testa. Ma il peggio stava per venire. Dopo una demenziale raccolta di frasette ritagliate di ecclesiastici sulla grande apostasia et similia, vado in fondo la pagina. Leggo testuale (compresi errori grammaticali che stanno a indicare che se non sono truffatori sono una categoria di sciacalli che molto gli somiglia): “CENTRO ORDINAZIONI DELLA BATTAGLIA FINALE DEL DIAVOLO”. Mi domando pure se si può scegliere il “diavolo” col quale battagliare. E privilegiare quello che possa abbattersi come folgore in tutte le case di questi psicopatici riducendoli tizzoni ardenti loro e tutti i loro avi e discendenti per sempre. Quando vedo l’icona del carrellino con sotto scritto “Ordina più velocemente la Battaglia Finale del Diavolo, con carda [sic!] di credito. Chiama Associazione Madonna di Fatima Telephono [sic!] 06… Saremo lieti di prendere i dettagli della vostra carda [aridaje!] di credito”, perdo le staffe definitivamente: Ma andate a fare in culo dal primo all’ultimo!!

E’ logico si tratta di gente malata, o meglio di truffatori alla ricerca di molta gente che -nel vuoto di soprannaturale che lascia certa chiesa cattolica sociologica, sacrificando il verticale all’orizzontale- andando in cerca solitaria dell’Assoluto si imbatte solo nell’alienzione e nella follia. E nei truffatori. Anche qui cade ad uopo Chesterton: “Quando gli uomini smettono di credere in Dio, non è per non credere a nulla, ma a qualsiasi cosa”.

 

SE TEMI L’APOCALISSE, PUOI SEMPRE COMPRARTELA

V’ho raccontato questa storiella di miseria umana e di mercato di nicchia predatorio, per giungere a conclusioni meno misere. Su questa tipologia di “cattolicesimo” sensazionalista ed emozionale che si sta insinuando da qualche anno a questa parte fra di noi, del tutto privo di discernimento, roba da alienazione metropolitana; e per dire che queste logiche “apocalittiche” oltre a fare pena sono pure anticattoliche e antibibliche. Bestemmie. Blasfemie. Viscidume da falsi profeti, questi sì di biblica memoria.

In quel che abbiamo letto, dov’è Dio, Cristo, la Storia della Salvezza, la redenzione, la Nuova Alleanza? Manca il cristianesimo proprio. Non è difficile capire che siamo al supermercato delle religioni. Dove viene usata pedissequamente un tecnica propria dei pubblicitari di professione, la prima regola che le aziende americane del genere insegnano ai venditori porta a porta degli aspirapolveri Kirby, azienda di sfruttamento del lavoro, organizzata come le miriadi di chiesupole dei telepredicatori USA. “Se volete vendere l’aspirapolvere, dovete fare terrorismo: il cliente potenziale si deve sentire assediato, assalito dagli acari, dalla sporcizia, da nemici invisibili e implacabili, che lo faranno ammalare e lo uccideranno, e così i suoi bambini: devono avvertire il senso di colpa per come abbandonano i figli a questi mostri invisibili, devono convincersi che perciò sono cattivi genitori, che non amano i loro figli. Quindi non dategli il tempo di pensare: aggrediteli, terrorizzateli, lasciateli senza respiro, create ansia e mettetegli fretta: subito, subito occorre comprare l’aspirapolvere che in un attimo ucciderà i fantasmi che gli avrete sventolato davanti gli occhi. E i sensi di colpa. Solo così ameranno davvero i loro figli”. Stiamo parlando di una Kirby qualsiasi, ma come vedete anche di un colluttorio miracoloso, di uno yougurt che più ne mangi più per incanto dimagrisci, stiamo alla stessa maniera parlando di qualsiasi setta evangelical americana, del prodotto del predicatore medio alla tv della contea. Sempre al supermercato siamo. Tutti vendono apocalisse e salvezza: basta comprarla. Se paghi l’apocalisse scompare: sei salvo. Apocalisse artificiale, come il loro terrore, le loro vane parole, come queste religioni di plastica: mercanti in un tempio pure questo di plexiglass. Siamo alle solite: il classico della porca americanata!

Notiamo che se la tecnica pubblicitaria è mutuata dai televenditori evangelici di spiritualità artificiale made in USA, la logica è propria del pessimismo protestante. O meglio di alcuni recenti derivati del protestantesimo impazzito: le sette millenaristiche americane: sono quelle che vendono meglio, per le ragioni succitate. Strepitano contro un peccato immanente, collettivo, una colpa antica cosmica fatale senza redenzione, quasi fosse un’atmosfera che avvelena gli animi al di là del bene e del male, e che dissolverà presto il mondo. Non v’è traccia invece del peccato come colpa individuale verso Dio, come è per i cattolici. Il male. Non si rendono conto di essere loro il male e il peccato del nostro tempo. I falsi profeti.

 

DIO ESISTE. MA IL TEMPO NO. E LA PAROUSIA NON è UN CASTIGO

La fine del mondo. Come castigo. Passi finchè lo dicono i protestanti che sono eretici. Ma quando queste stesse cose vengono adottate per dabbenaggine dai cattolici, c’è un problema. Taluni aspettano, specie in America, la fine del mondo, però in un’ottica sbagliata, tutta protestante. La fine del mondo come punizione del mondo. Ma cattolicamente la fine del mondo non è una punizione, sarà tremenda forse ma come dice il salmo gloriosa: è un trionfo. Se Dio vuol punire il mondo, lo lascia sopravvivere… non lo distrugge. La parusia è il compimento perfetto e definitivo del disegno divino, vorrei dire il finale della Storia della Salvezza.

Qua c’è un altro fraintendimento manco da niente. Tutti questi equivoci patetici, nascono da un equivoco di fondo, moltiplicatore di errori: la visione antropomorfa di Dio. Tanto più che a dar retta a questi profani millenaristi, sembra che Dio si diverta a giocare con le date, con i numeri, i codici, con pippe mentali matematiche da Gioacchino da Fiore. Sembra passi il suo tempo a disseminare cruciverba ed enigmi matematici, giochetti con numeri pari e dispari, addizioni e sottrazioni; nello scegliere date catartiche e stravaganti per collocarci eventi apocalittici, assoluti, punitivi. Cazzate che nascono dal non aver capito che Dio non è immerso nel tempo, che il tempo è solo una convenzione umana, che per Dio non esiste e non ha alcun senso. Dio è volontà, è totalità, e agisce in base a queste, senza bisogno di misurare e cronometrare, perchè in sé ha già il segreto e l’essenza del Tutto, conosce tutto in profondità. La necessità di misurare è solo dell’uomo perchè avendo una capacità di comprensione superficiale e limitata a poche cose, gli è necessario misurare fin dove può arrivare con la ragione di cui Dio lo ha fornito. Nella Bibbia è scritto che un giorno per Dio è come l’eternità e l’eternità come un giorno, un attimo come un millennio e un millennio come un attimo. Quindi è al di fuori del tempo, non gli interessa, gli è inutile ed estraneo: essendo egli l’Eterno, non gli avrà dedicato mai neppure una scintilla di attenzione. Onde non va dietro ai telegiornali, ai calendari, alle date emblematiche ed epocali, alle convenzioni, ai numeretti pari e dispari, né si fa dettare il calendario in base a quello che gli uomini reputano come il non plus ultra dell’abominio, perchè Egli solo conosce nel profondo gli eventi. Insomma, dai secoli dei secoli coloro che si son sempre dilettati con le sicurissime date dell’Apocalisse, sono dei pupazzi. E sacrileghi, perchè riducono in pagliacciata (appunto: in antropomorfia) i disegni insondabili e inconoscibili della volontà di Dio. Solo Dio sa. Dunque il tempo non esiste in Dio. Ergo non esistono date e scadenze. Siamo tutti solo un concetto di Dio.

 

QUANDO SCOPPIÒ LA MODA CATTOLICA DELLA PROTESTANTOMANIA

C’è in questa emulazione dei protestanti qualcosa oltre che di malato, di già visto, fino a farci sospettare la mano di un unico Regista: Lucifero. Ad un certo punto durante e dopo il concilio scoppiò fra i soloni cattolici, la protestantomania, come trafigurazione della modernità, quasi imago di una eterna giovinezza morale. Imitare, citare, studiare, fare prediche a loro ispirate, raccogliere da terra carponi e servili col cucchiaino qualsiasi boiata vergognosa ci sputassero i santoni protestanti europei, con infallibile aria di disprezzo come fossero oracoli, diventò una moda bruciante. E cieca. Se è vero come è vero che mentre calavano, facendosi implorare e lustrare le scarpe con la lingua, nelle nostre chiese, a spiegarci come si doveva essere cattolici moderni, alle loro spalle, nelle loro scandinavie, germanie, olande, alle loro spalle dicevo, si lasciavano il deserto, la morte della religione in società radicalmente scristianizzate, dove oltretutto il vecchio e stanco protestantesimo nord-europeo, ormai decimato, per quel che ne restava, si era completamente dissolto e fuso nella società secolare. Scomparendo. Un guscio secco e vuoto: ma a tanti gonzi cattolici appariva quell’immagine di perdizione e di morte, quel disastro totale, come appunto il non plus ultra della modernità. Ciechi, ubriachi e minchioni.

 

LO SPIRITUALISMO DELLE NEVROSI. GLI EVANGELICALS USA E DE NOANTRI

Ci siamo scottati con i protestanti della vecchia Europa già 50 anni fa e adesso che facciamo? Ci ricaschiamo con i protestanti o qualunque cosa siano diventati, degli evangelicals americani? Ma questa è una maledizione! Senza contare che siamo caduti dalla padella alla brace, poichè gli evangelicals sono pure peggiori dei vecchi protestanti mitteleuropei, che almeno certi punti fermi li mantenevano, come quello del Dio trinitario. E una certa omegeneità di vedute. Gli evangelici USA sono peggiori perchè hanno sostituito ai caratteri propri non solo del cristianesimo ma addirittura di una qualsiasi religione seria, i caratteri propri invece dell’hollywoodismo, alla religiosità la rappresentazioni artificiali di emozionalismi a comando da divismo cinematografico; l’adorazione del divino con l’egocentrismo autobiografico. Dove l’amor proprio e per le cose vane si sostituisce all’amore di Dio; dove la gente crede (esibendolo) di avere buon cuore mentre ha solo i nervi deboli, perchè questo è lo spiritualismo delle nevrosi, e dunque scambiano la preghiera con la terapia, lo spiritualità col la frenesia ansiolitica, la religiosità come continuazione e appendice della psicoanalisi.

Praticare la religiosità evangelica americana non è soltanto come andare a un qualsiasi supermercato, è anche come andare a un qualsiasi cinema, è la continuazione di una soap opera dei sentimenti a buon mercato. Americanate appunto. Sentimentalismi appunto, che si differenziano dai veri sentimenti. I primi sono falsi e bugiardi, pregiudizi: artificiali.

Se i vecchi protestanti europei diventati di moda erano pericolosi per la fede degli intellettuali, delle elite cattoliche, questi nuovi protestanti americani sono più pericolosi ancora poiché i loro modelli (commerciali) non mirano e non son fatti per le elite: vanno dritte al cuore del popolo fedele comune, alle masse cattoliche, ai consumatori compulsivi di solitudine e nevrosi televisive, convincendoli che fra una soap opera e la religione non c’è nessun intervallo, sono l’uno la continuazione dello stesso sceneggiato. Se gli intellettuali vanno corrotti prendendoli per il cervello, i semplici vanno solo comprati prendendoli per la pancia: le vittime perfette, trattandosi qui di un business come un altro. Se i vecchi protestanti europei hanno creato il deserto, questi vanno costruendo la nuova Babele. Nell’uno e nell’altro caso Dio manca. Il cristianesimo pure.

Dunque in cosa sono alla moda tanto da doverli imitare ancora una volta? Perchè cercare roba esotica e ignota altrove, quando il cattolicesimo, proprio perchè è una religione che vuole “tutto” dentro ha già tutto? Abbiamo duemila anni di storia mirabile e cerchiamo esempi nel primo ciarlatano che è passato dal vendere aspirapolveri negli anni ’90 a vendere spiritualità via cavo nel 2000?

 

CHI VUOLE SALVARE LA CHIESA È UN PAZZO

Dopo questo pattume nauseabondo che vi ho fatto direttamente annusare, vorrei parlare solo da inquilino della chiesa cattolica. Di quel sito apocalittico dei poveri che ha suscitato la mia ira, una cosa mi è rimasta più indigesta di altre. Quella urgenza, che mi giunge nuova se condita con questa salsa esotica cattolica-evagelica-millenaristica come minimo velenosa, quella urgenza dicevo di “SALVARE LA CHIESA”! Orrore degli orrori: li mortacci vostri! Non vi meritate altre esclamazioni, guardate…

Prima di tutto, anche se non dovesse salvarsi davanti a Dio nessun uomo, la chiesa alla fine del mondo, in quanto composta da Gesù e Maria quali membra perfette, avrebbe comunque trionfato.

Detto questo, la Chiesa come è nella profezia e nella stessa promessa di Gesù, sarebbe stata sempre perseguitata, sofferente, dilacerata, almeno nella sua parte umana assediata dal peccato e dal Tentatore, ma salva, perchè salvata già in partenza e salva giungerà alla fine della storia… fine della storia appunto, non della Chiesa.

La Chiesa sarebbe in pericolo se il suo apparato dottrinale, dal vertice, fosse messo in discussione: ma sul suo Essenziale, la dottrina immutabile, che ci è tramandata purissima dalla Tradizione e dalla ininterrotta successione apostolica, la Chiesa è garantita, come sta scritto, dalla Spirito Santo. Non può fallire. Può cadere sull’etica, sulla sua condotta morale per ciò che riguarda i suoi uomini al vertice, ma non potrà mai cadere sulla dottrina. E’ verità di fede ciò. E mistero. Dunque, se è inattaccabile nel Depositum Fidei, per cosa altro starebbe in pericolo di morte? Finchè ci sarà un papa, la Verità sarà salva. Qui si confondono sempre le due chiese, magistralmente distinte da Jacques Maritain: la Persona della Chiesa dal personale ecclesiale; la Persona è lo stesso Mistero di Cristo e il Corpo della sua Sposa, che è virginale, intangibile dal peccato, incorruttibile; il secondo siamo noi, uomini e peccatori. Dunque se la Persona della Chiesa è immacolata e irraggiungibile dal peccato, che pericolo ci potrà mai veramente essere per la Chiesa? Come può affondare ciò che è inaffondabile per volontà divina? San Ambrogio così la definisce la Chiesa in questa sua doppia personalità: immaculata ex maculatis. Dove la macula dei secondi (noi) mai potrà avere il sopravvento sul sine macula della prima.

Chi si mette a dire che vuole salvare la Chiesa, non solo è un pazzo, un impostore, ma è anche un sfacciato pubblico peccatore, e pure indemoniato se non gli basta di essere peccatore. Perchè è saturo del peccato primordiale, il primo peccato commesso, dallo stesso principe delle legioni celesti Lucifero, che per quello sarà precipitato nell’abisso: il peccato di orgoglio. E dopo questo il pazzo porta con sé un altro peccato: sopravvalutando se stesso sottovaluta l’opera dello Spirito Santo nella Chiesa, non sapendolo sostituisce alla natura verticale della Chiesa quella orizzontale. Come davvero dipendesse da noi. Dimentica anche ciò che Cristo ci fa detto, per quanto ci amasse o forse perchè consapevole dei nostri limiti: “Siete servi inutili”. Quindi state al posto vostro e non fate inutilmente casino, voleva significare.

Dire di voler salvare la Chiesa da una non meglio identificata colpa o pericolo collettivo che dovrebbe condannarla a maggior periglio e forse alla dissoluzione, significa non aver capito ancora una volta una mazza di niente: la salvezza annunciata dal Cristo, è una salvezza individuale, che ciascuno deve sperimentare in pectore, aderendovi con la propria singola vita. A Cristo interessava non un popolo, ma il cuore dell’uomo, del singolo uomo. Bellissima ed evocatrice la frase di Frossard: “La bellezza del cattolicesimo è che ognuno si sente figlio unico davanti a Dio”. La salvezza del popolo di Dio altro non è che la somma delle singole esperienze salvifiche, individuali.

Ancora, costoro, peccano contro la maestà di Dio Cristo, perchè solo Lui può avere e fare il bilancio esatto, al netto e al lordo delle epoche, della storia, della Chiesa e dei cuori degli uomini. Solo nell’aldilà ci sarà dato di capire come veramente stavano le cose, ha detto Messori.

A proposito di Messori vorrei ricordare un episodio commovente. Che occorrerebbe imparare come l’avemaria. Una volta il giornalista, in pieni anni ’80, visto il casino dottrinale e no che c’era in quel periodo nella Chiesa, domandò al prefetto dell’Ortodossia Ratzinger: “Eminenza, ma con tutti questi problemi, lei la notte dorme?”. Il cardinale lo guardò sorpreso, con quel suo viso da eterno fanciullo: “Perchè non dovrei? Vogliamo renderci conto che anche noi siamo Chiesa ma che essa, al contempo non è nostra, è Sua? Che ne è lui il Capo, lo Sposo; che, anzi, essa è il Suo Corpo stesso? Il nostro impegno è doveroso ma, al contempo, ci ha ricordato che non siamo che servi inutili. Tocca a Lui, dunque, guidarla. E ciò che Egli ha previsto è certamente il meglio”. Se ne stava attivo e zelante ma sereno il Prefetto, conclude Messori.

La storia della Chiesa è stata, è, sarà sempre al contempo dinamica e in crisi, i nemici interni ed esterni l’accompagneranno sino alla fine. Ma il fatto è che, siccome Dio scrive dritto entro righe storte, alla fine la stessa eresia, evaporata, non avrà fatto altro suo malgrado che aiutare la chiesa a purificarsi e riconcentrarsi sull’Essenziale, senza averla annientata perchè non può, perchè è invincibile. Ragion percui non ha bisogno di salvatori della patria, che non risulterebbero alla fine altro che traditori che non sapevano di esserlo.

Apro il vangelo. Le parole di Gesù, lo sposo della Chiesa. Guardo quelle pagine con una strana commozione: sono rassicuranti certi momenti, ti fanno sentire protetto. Sono la Sua mano, che ancora dopo duemila anni tiene stretta la nostra, la mia adesso. Leggo e avverto forte che Egli ha davvero parlato così, e lo sta facendo ancora, qui: “Non temere, piccolo gregge”. Non ho più paura. Non sono più nemmeno incazzato. Sono sereno come il Suo Prefetto dell’ortodossia. Ora posso dormire finalmente, ho sonno. Lui veglia sulla Sposa, sui figli.


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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06/10/2011 16:05
 
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.... facciamo alcune considerazioni..
.. [SM=g1740733] ma vi prego senza soffermarci sul catastrofismo e sull'apocalisse in senso stretto....cerchiamo di imparare qualcosa da questi messaggi...CERCHIAMO DI COGLIERE I SEGNI PER CONVERTIRCI A CRISTO [SM=g1740721] ...

ricapitoliamo:
 
1) secondo una tradizione Maya che corrisponderebbe anche ad una profezia egiziana e Babilonese....intorno all'anno 2012 dovrebbe esserci il ritorno del LORO CREATORE.....altri studiosi la traducono quale fine del mondo....
 
2) secondo le profezie dei Padri della Chiesa dall'anno 2000 circa era segnata l'inizio della tribolazione della Chiesa (la situazione della Chiesa in India è drammatica come non avveniva da secoli...le persecuzioni sono cominciate accusando falsamente i cristiani di aver ucciso in indù....accuse come ai primi secoli quando si scatenevano le persecuzioni.....) e l'avvento dell'Anticristo.....
 
3) siamo giunti in un punto di NON RITORNO.....nessun politico europeo toglierà mai la legge sull'aborto....e questo sangue INNOCENTE sta gridando VENDETTA PRESSO IL TRONO DI DIO  (cfr Apocalisse "QUANDO SAREMO VENDICATI?)....qualcosa dovrà accadere.....le coppie omosessuali indietro NON torneranno.... così come sono in aumento divorzi ed omicidi....il nostro Occidente è in un punto critico di NON RITORNO....a meno che QUALCUNO DALL'ALTO NON FACCIA QUALCOSA.........
 
4) molte profezie di mistici ai quali è degna di ogni considerazione la nostra attenzione per il riconoscimento ottenuto dalla Chiesa e per i loro scritti che vantano profondi studi e ricerche....attribuiscono a questi tempi (ma non parlano di date specifiche) LA FINE DI QUALCOSA....ma non parlano di fine del mondo attenzione... Occhiolino.....
 
 
 
Subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, alcuni soldati americani chiesero a Teresa Neumann se gli Stati Uniti sarebbero mai stati distrutti o invasi in una guerra. La donna rispose:

"No, ma alla fine di questo secolo l’America sarà distrutta economicamente da una serie di disastri naturali."

1946, la mistica Teresa Neumann, Konnersreuth Germania

difficile non credere a questa profezia.....
 
impressionante è questa profezia soprattutto perchè è di un monaco ORTODOSSO....
 
"Quando il vescovo di Roma assumerà due nomi [il riferimento sembrerebbe riguardare Giovanni Paolo II; N.d.R.] un impero sarà prossimo a crollare: quello della bestemmia [l’Unione Sovietica?; N.d.R.]. Ma sarebbe follia esultare di gioia, perché non sarà la fine ma l'inizio dei dolori: lo spettro cupo della miseria volteggerà nel cielo come nube impazzita e getterà ombra su molti popoli. Mancherà il pane anche nei paesi ricchi..."

XVIII secolo, profezia del monaco Basilio di Kronstadt, San Pietroburgo

Papa Giovanni Paolo I e Papa Giovanni Paolo II sono gli unici pontefici della storia ad aver assunto due nomi. Sono stati eletti entrambi nel 1978. Giovanni Paolo I, eletto il 26 agosto, è durato in carica solo 33 giorni. Giovanni Paolo II ha governato la Chiesa per 25 anni ed è morto nel 2005.
 
 
5) la notizia è stata data stasera ai TG come se si stesse parlando di una notiziola da nulla: la Russia ha deciso di puntare i missili contro la Polonia e la Repubblica Ceca se gli U.S.A. continueranno nel loro espanzionismo in zone sotto il loro controllo.....
No comment!
Occhi al cielo
 
 
"... quando gli uomini abbandoneranno l’uso della loro ragione, si abbrutiranno. Allora saranno sempre più nella confusione. Si preparino perciò i principi di questo mondo per i più grandi flagelli, che cadranno su di essi. Ma ad opera di chi? Prima di tutto gli eretici e gli infedeli, poi i santi e fedelissimi «Portatori della Croce» eletti dall’Altissimo, i quali, non riuscendo a convertire gli eretici con la scienza, faranno un uso vigoroso delle loro armi. Molte città e villaggi saranno in rovina, con la morte di una quantità enorme di uomini buoni e cattivi.

Gli infedeli combatteranno anche contro i cristiani e gli eretici, saccheggiando, distruggendo e uccidendo la maggior parte dei cristiani. Alla fine, l’esercito... dei Portatori della Santa Croce muoverà non contro i cristiani o la cristianità, ma contro gli infedeli nei paesi pagani, e conquisterà tutti quei regni con la morte di un grandissimo numero di infedeli. Dopo questo rivolgeranno le loro armi vittoriose contro i cattivi cristiani e distruggeranno tutti coloro che si ribellano a Gesù Cristo."

XV secolo, profezia di San Francesco da Paola

 
Nota: gli studiosi degli scritti di san Francesco da Paolo specificano che non si tratterà di una guerra con armi umane, ma parlano delle armi della fede e dei miracoli, per "morte" si intederebbe entrambe prviste dalla Scrittura: sia la morte fisica per cataclismi naturali, sia la morte al peccato e quindi per vittoria si intende la conversione!
 
 
E' da considerare che le profezie CRISTIANE usano un linguaggio spesse volte metaforico, e ricco di immagini e non vanno prese in senso letterale quanto nel senso che da il Cristo quando dice: GUARDATE AI SEGNI, quando accadranno tutte queste cose allora sarà la fine..... Occhiolino
 
 
"Prima del segno visibile che sarà dato all'umanità, ci saranno tre avvertimenti al mondo. Gli avvertimenti saranno avvenimenti che succederanno sulla terra. Mirjana ne sarà testimone..Dopo gli avvertimenti, verrà il segno visibile sul luogo delle apparizioni a Medjugorje, per tutta l'umanità. Il segno sarà dato come testimonianza delle apparizioni e invito alla fede..Dopo il primo avvertimento, gli altri seguiranno entro breve tempo. Gli uomini avranno così del tempo per convertirsi. Questo tempo è il periodo di grazia e di conversione. Dopo il segno visibile, coloro che resteranno in vita avranno poco tempo per la conversione. Per questo, la Vergine invita alla conversione urgente e alla riconciliazione. L'invito alla preghiera e alla penitenza è destinato ad allontanare i mali e la guerra e soprattutto a salvare le anime.

Secondo Mirjana, ci troviamo vicini agli avvenimenti predetti dalla Vergine. In nome di questa esperienza, Mirjana dice all'umanità: «Convertitevi quanto prima, aprite i vostri cuori a Dio»."

Dalla lettera  al Papa del 16.12.1983, dove si riferisce le rivelazioni ricevute dalla veggente di Medjugorje Mirjana Dragicevic

 
 
"Scrivi questo: prima di venire come Giudice giusto, vengo come Re di Misericordia. Prima che giunga il giorno della giustizia, sarà dato agli uomini questo segno in cielo: si spegnerà ogni luce in cielo e ci sarà una grande oscurità su tutta la terra. Allora apparirà in cielo il segno della Croce e dai fori, dove furono inchiodati i piedi e le mani del Salvatore, usciranno grandi luci che per qualche tempo illumineranno la terra. Ciò avverrà poco tempo prima dell’ultimo giorno"

1934, messaggio di Gesù a Santa Faustina Kowalska, Polonia

 
"In questo momento le furie dell’Inferno sono sciolte. Il castigo di Dio è inevitabile... Accadrà improvvisamente. Fortunati coloro che sono già nella tomba. Li ho avvertiti e ho rinviato [il castigo], come feci con Sodoma; ma Sodoma non mi ascoltò, così come neanche oggi la gente mi ascolta, né segue le mie avvertenze. Perciò incorreranno nella triste esperienza della Mia ira, che essi meritano."

6 settembre 1936, messaggio di Gesù a Teresa Neumann Konnersreuth Germania

Note: questa profezia è del 1936 (qualche anno prima che iniziasse la II Guerra Mondiale), quindi probabilmente il castigo di cui si parla è proprio il secondo conflitto mondiale. Anche a Fatima, 19 anni prima, la Madonna aveva predetto che se gli uomini non avessero smesso di offendere Dio ci sarebbe stata un’altra guerra, peggiore della I Guerra Mondiale, con cui Dio avrebbe castigato il mondo. Tuttavia è probabile che questa profezia di Teresa Neumann abbia uno spettro più ampio che abbraccia anche il futuro "grande castigo" di cui hanno parlato molti profeti.

 

"E’ prossimo a cadere sul mondo un terribile castigo, che sarà il peggiore che si sia mai verificato nella storia dell’umanità e che il Signore Gesù Cristo stesso ha qualificato come «Giudizio Finale in piccolo»."

1952, la mistica Teresa Neumann Konnersreuth Germania

 
"...Il nono e il decimo segreto sono cosa grave. Sono un castigo per i peccati del mondo. La punizione è inevitabile perché non possiamo aspettarci una conversione del mondo intero. Il Castigo può essere attenuato attraverso la preghiera e la penitenza. Non può essere soppresso..."

Dalla lettera  al Papa del 16.12.1983, dove riferisce le rivelazioni ricevute dalla veggente di Medjugorj Mirjana Dragicevic

 
"Molti non riescono a convincersi della eventualità di un grande futuro castigo. Molti ne dubitano molti altri recisamente lo negano e affermano che un grande castigo è da considerarsi contrario alla divina Misericordia. Anche i miei Apostoli non vollero mai accettare l'idea della mia Passione e Morte; non vollero credere alle mie parole. La presunzione impediva ai miei Apostoli di vedere chiaro, cioè li privava del dono della sapienza. Oggi per molti si ripete la stessa cosa...".  (8 ottobre 1975, messaggio di Gesù a Mons. Ottavio Michelini)

 

"Figlia Mia, [...] se l’umanità sapesse cosa si prepara, essa si prostrerebbe tutta per implorare clemenza e perdono, desiderosa di fare penitenza. Grandi disordini mondiali, desiderati, voluti, preparati... Prega, figlia, prega molto". (23 gennaio 1996, messaggio di Gesù a Catalina Rivas, Bolivia)

 
"...abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l'Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza!".  (1917, tratto dalla terza parte del segreto di Fatima rivelato a Suor Lucia dalla Madonna)
 
 
"I codardi e quelli che hanno vuoti i loro cuori vivono nel terrore del futuro, ma non fanno nulla per avvicinarsi al Signore; chiudono gli occhi e non vogliono vedere. In questo modo non vedranno il Regno di Dio". (23 febbraio 1984, messaggio a Gladys Quiroga de Motta, San Nicolás)
 
 
Naturalmente dobbiamo fare attenzione AI FALSI PROFETI ed anche fare discernimento sul come intendere: COM-PRENDERE=COME-PRENDERE queste profezie...... NOI NON temiamo l'Apocalisse nè il futuro infatti è con fiducia e gioia che diciamo: MARANATHA', VIENI SIGNORE GESU'....NON TARDARE.....siamo impazienti di vederlo, siamo impazienti a che la SUA GIUSTIZIA VENGA PER GOVERNARE LA TERRA..... ergo i messaggeri di sventura sono quelli che (biblicamente parlando) non vedono alcuna speranza al contrario queste profezie che comunque sia sono estrapolate dai loro testi per motivo di spazio....NON terminano mai con la desolazione e la morte ma sempre con IL TRIONFO DI CRISTO E CON IL TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA.... mi raccomando dunque quando parliamo di Profezie....il nostro finale è sempre a lieto fine perchè sappiamo che in Dio è la nostra speranza ed Egli non delude mai.... Occhiolino
 
Le tribolazioni fanno parte del gioco, lo dice Gesù stesso che ci è passato.... "AVRETE TRIBOLAZIONI, MA IO HO VINTO IL MONDO" sarete perseguitati.....sarete odiati.......ma io SONO CON VOI......
 
" 4Gesù rispose: «Guardate che nessuno vi inganni; 5molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno. 6Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. 7Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; [...] 8ma tutto questo è solo l'inizio dei dolori.»"

Vangelo secondo Matteo (24,4-24,8)

 
" 1Devi anche sapere che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. 2Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, senza religione, 3senza amore, sleali, maldicenti, intemperanti, intrattabili, nemici del bene, 4traditori, sfrontati, accecati dall’orgoglio, attaccati ai piaceri più che a Dio, 5con la parvenza della pietà mentre ne hanno rinnegato la forza interiore."

Seconda lettera a Timoteo (3,1-3,5)

 
" 1Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, 2sedotti dall’ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza. ."

Prima lettera a Timoteo (4,1-4,3)

 
 
*******************
 
conclusione..... la Terra a mio parere NON SAPRIRA' fra tre anni o quattro o cinque...e quanto alla fine del mondo....."quanto al giorno e all'ora nessuno lo sa" (Gesù) , ma di una cosa sono sicura qualcosa accadrà..... non sono una "profeta" sono realista, GUARDO I SEGNI DEI TEMPI E NON DISPREZZO LE PROFEZIE..... siamo in un punto di NON ritorno...... e in quel dire "qualcosa accadrà" non è per me catastrofe ma UNA BENEDIZIONE..... perchè qualcunque cosa Dio permetterà sarà per il nostro bene....perchè la nostra speranza è riposta in un Dio che non mente e che ci ha dato come garanzia il Suo Figlio diletto.....

Aggiungo questa che non è una profezia ma una REALTA' sconcertante.....
 
Disse con ragionevolezza il Kaliffo nel 1450: PER SCONFIGGERE I CRISTIANI NON C'E' BISOGNO DI USARE LE ARMI, BASTERA' ATTENDERE CHE DAL LORO INTERNO IL MARCIUME DELLA LORO TRASGRESSIONE ED INFEDELTA' AD ALLAH, LI AVRA' DIVORATI E NOI SUBENTREREMO SENZA COLPO FERIRE! Occhi  al cielo
 
[SM=g1740733] Voi cosa ne pensate?
 
Buona riflessione........ [SM=g1740722]

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
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02/01/2012 13:59
 
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coincidenze e segni

L'8 dicembre, Fatima e i segni della storia
di Vittorio Messori

Anche il Corriere ha ricordato, con una pagina intera, i vent’anni da quanto successe in una dacia a Viskuli, nella foresta di Pushcha, in Bielorussia. I primi presidenti eletti democraticamente dalle tre repubbliche slave dell’Urss – Russia, Ucraina, Bielorussia – firmarono il documento che sanciva “la cessazione dell’Unione Sovietica in quanto entità statale“ e lo smembramento del primo Stato comunista della storia. Una decisione imprevista, non soltanto dai soliti “esperti“, ma anche dagli stessi protagonisti dell ‘incontro. Ciò che si voleva non era la fine dell’Urss ma un patto federale rinnovato. E invece, pochi giorni dopo, la notte di Natale, la bandiera rossa con la falce e martello era ammainata per sempre dalla cupola più alta del Cremlino e al suo posto risaliva il tricolore dell’impero di Pietro il Grande.

La firma del russo Eltsin, dell’ucraino Kravchuk e del bielorusso Shushkevic sul documento in cui la seconda potenza mondiale decideva di suicidarsi, fu apposta l’8 dicembre del 1991. Era il giorno della ricorrenza liturgica dell’Immacolata Concezione.
Come impedire ai credenti di pensare alle parole della Signora di Fatima, parole pronunciate nel 1917, in perfetta coincidenza con la presa del potere da parte di Lenin? "La Russia spanderà i suoi errori nel mondo, provocando guerre e persecuzioni contro la Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, intere nazioni saranno annientate". Ma, aveva concluso l’Apparizione davanti ai tre bambini che ignoravano persino la parola Russia, "ma alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà". La fine annunciata nel 1917 dall’Immacolata giungeva, non solo nel “suo” giorno, ma alla vigilia dei 70 anni dalla fondazione ufficiale dell’Urss. Qui i credenti potevano pensare al Salmo 90: "Settanta sono gli anni dell’uomo…". E settanta pure la massima durata delle opere dell’uomo, se fondate sulla persecuzione di ogni religione. E che dire del simbolismo, sin troppo esplicito, di quella bandiera del primo Stato ufficialmente ateo della storia ammainata dal Cremlino, davanti alle televisioni del mondo, nel giorno in cui il calendario gregoriano, seguito dalla maggioranza dei cristiani, celebra la nascita di Cristo?

Come è giusto -nella prospettiva del Dio biblico che si rivela e al contempo si cela, lasciando alla libertà dell’uomo la scelta tra l’accoglienza e il rifiuto– com’è giusto, dunque, se i credenti vedono qui dei “segni“, per gli increduli ci sono solo coincidenze.

Coincidenze che, però, sembrano attirate da quell’enigmatico 8 di dicembre.
Si veda quell’altra storia davvero singolare della bandiera europea. Il Consiglio d’Europa indisse nel 1950 un concorso internazionale per un vessillo del Continente. Parteciparono centinaia di artisti e di grafici ma i bozzetti, i più numerosi, che contenevano una croce furono bocciati dai socialisti e dai laicisti in genere. Soltanto nel 1955 la commissione, presieduta da Paul Lévy, un ebreo, si decise per una bandiera azzurra con al centro 12 stelle d’oro disposte in cerchio. L’idea piacque, tanto che nel 1986 lo stendardo fu adottato come ufficiale anche dalla Comunità Europea, cambiando solo in argento l’oro delle stelle. Ci fu sconcerto, però, e rammarico, in molti, quando si conobbe il retroscena: l’autore era Arsène Heitz, un grafico belga poco noto, devoto mariano fervente. L’azzurro è il colore della Vergine e le stelle sono quelle che circondano il capo della Donna dell’Apocalisse in cui la Tradizione riconosce Maria. Quanto al dodici, è quello delle dodici tribù di Israele, dei dodici apostoli e delle dodici stelle che stanno sulla Medaglia Miracolosa voluta nel 1830 dalla Vergine stessa e che Heitz portava sempre al collo, da buon devoto. Ma c’è di più, visto che per la firma solenne del documento che adottava la bandiera, nel 1955 , si cercò una data che convenisse a tutti i politici che venivano a Strasburgo dall’Europa intera. Nessuno, al Consiglio, si accorse che il giorno prescelto non era come gli altri, per i credenti: era, infatti, pure qui, l’8 dicembre. E la Medaglia che era servita da modello al grafico porta incisa una invocazione proprio all’Immacolata Concezione.

Vediamo un altro caso, tra i molti possibili, di coincidenza per alcuni, di segno per altri. Un caso in cui la storia dell’ Urss si intreccia ancora una volta con Fatima. Nel 1945 Mosca aveva ottenuto la zona più importante, quella di Vienna, delle quattro in cui era stata divisa l’Austria dagli alleati. Il ministro degli esteri sovietico, Molotov, disse e ripeté che Mosca mai si sarebbe ritirata da ciò che aveva occupato e tutti si aspettavano che, come a Praga, i comunisti organizzassero un colpo di Stato per andare da soli al potere nell’intera Austria. Le stesse cancellerie occidentali sembravano rassegnate. Ma non si rassegnò un francescano, padre Petrus che, tornato dalla prigionia proprio in Urss, andò in pellegrinaggio nel santuario nazionale austriaco, a Mariazell.

Lì, fu sorpreso da una voce interiore che gli disse : "Pregate tutti il Rosario e la vostra Patria sarà salva". Buon organizzatore, padre Petrus promosse una “Crociata nazionale del Rosario“, nello spirito esplicito di Fatima, che in breve tempo raccolse milioni di austriaci, compreso lo stesso Cancelliere, Leopold Figl. Giorno e notte, grandi masse si riunivano nelle città e nelle campagne, recitando la corona e Vienna era percorsa da imponenti processioni, sorvegliate con ostilità, nel suo settore, dall’Armata Rossa. Gli anni passarono senza che l’occupazione cessasse, per l’ostinazione russa, ma il popolo non si stancava di pregare.

Ed ecco che, nel 1955, l’Urss comunicò di essere disposta a ridare all’ Austria l’ indipendenza, in cambio della neutralità. I governi occidentali furono colti di sorpresa da una decisione inaspettata e unica ,sia prima che dopo: mai, come aveva ricordato Molotov, mai, l’Urss accettò di ritirarsi spontaneamente da un Paese occupato. Ma non si sorpresero coloro che da anni pregavano per la “Crociata del Rosario“: in effetti la Conferenza internazionale che portò in due giorni al Trattato sulla fine dell’occupazione fu inaugurata, con la dovuta solennità, nell’ex palazzo imperiale di Vienna il 13 maggio. L’anniversario, cioè, della prima apparizione di Fatima.

14 dicembre 2011, Corriere della Sera

[Modificato da Caterina63 04/01/2012 15:35]
Fraternamente CaterinaLD

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