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TEOLOGIA DELLA SOSTITUZIONE: chiariamo il concetto

Ultimo Aggiornamento: 02/10/2009 18:46
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02/10/2009 18:46
 
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ASCOLTIAMO ORA, DIRETTAMENTE DAL PASSATO....I PADRI DELLA CHIESA, SANT'AGOSTINO che ben spiega il concetto della sostituzione perfettamente aderente al Vangelo...

Trattato contro i Giudei di sant'Agostino (apologetica Cattolica NON antisemitismo!)


Il ripudio dei Giudei predetto più chiaramente da Malachia.



9. 12. Infine voi, o Giudei, resistendo al Figlio di Dio contro la vostra salvezza, potrete tentare di stravolgere queste parole profetiche secondo il vostro animo e piegarle in un altro senso. Voi potrete intendere queste parole, lo ripeto, in modo tale che sia quello chiamato che quello ripudiato è il medesimo popolo, la casa di Giacobbe o d'Israele: non in alcuni chiamato e in altri ripudiato, ma tutti quanti chiamati per camminare nella luce del Signore, essendo stati tutti quanti abbandonati perché non camminavano nella luce del Signore. Ma voi volete intendere che la stessa casa è stata chiamata in alcuni e ripudiata in altri in modo che - escludendo la separazione della mensa del Signore riguardante il sacrificio di Cristo - gli uni e gli altri si trovano sotto i sacramenti antichi, tanto quelli che camminando nella luce del Signore hanno osservato i suoi precetti, tanto quelli che disprezzando la giustizia meritarono che il Signore li abbandonasse. Ebbene, se tutto questo voi volete intendere così, cosa direte e in che modo interpreterete l'altro profeta che vi toglie del tutto la voce quando grida tanto chiaramente: Non mi trovo bene tra voi, dice il Signore onnipotente, e non accetterò un sacrificio dalle vostre mani.

Perché da quando il sole nasce a quando muore, il mio nome è diventato famoso tra le Genti e in ogni luogo si offre un sacrificio in mio nome, sacrificio puro, perché è grande il mio nome tra le Genti, dice il Signore onnipotente 75? Con quali parole, insomma, reclamate dinanzi a tanta evidenza? Perché vi vantate ancora con tanta impudenza, per perdervi più miseramente in una rovina maggiore? Non mi trovo bene tra di voi, lo dice non una persona qualsiasi, ma il Signore onnipotente. Perché vi gloriate tanto della discendenza d'Abramo, voi che ovunque udiate Giacobbe o Israele, o casa di Giacobbe o casa d'Israele, quando ciò è detto in forma di lode, affermate che ciò può esser detto soltanto di voi? Ma il Signore onnipotente dice: non mi trovo bene tra voi e non accetterò un sacrificio dalle vostre mani! Certamente qui non potete negare che non solo egli non accetta sacrifici dalle vostre mani, ma anche che siate proprio voi a fargli sacrifici con le vostre mani. Uno solo è il luogo stabilito dalla legge del Signore dove ordinò che i sacrifici fossero eseguiti per mano vostra, e fuori di quel luogo proibì ogni sacrificio.

Ma poiché perdeste questo luogo a causa delle vostre azioni, anche il sacrificio che solo là era lecito offrire, non osate offrirlo altrove. Così si è compiuto del tutto ciò che dice il profeta: E non accetterò sacrifici dalle vostre mani. E in effetti, se nella Gerusalemme terrena vi fossero restati il tempio e l'altare, potreste dire che questo si è avverato in coloro tra voi che sono malvagi e il sacrificio dei quali non è ben accetto al Signore, mentre egli, al contrario, accetta il sacrificio dagli altri, di voi e tra voi, che osservano i precetti di Dio. Ma non c'è motivo di dire ciò, perché non vi è nessuno di voi che, secondo la legge che venne dal monte Sinai, possa offrire un sacrificio con le sue mani. Né quanto è stato profetizzato e realizzato vi permette di rispondere, citando il detto profetico: Non offriamo la carne con le mani, ma la lode con il cuore e la bocca, secondo quel salmo che dice: Immola a Dio un sacrificio di lode 76. Anche in questo punto vi contraddice colui che dice: non mi trovo bene tra voi.

Il sacrificio dei cristiani si offre ovunque, in cielo e in terra.

9. 13. Non pensate però che non si offra alcun sacrificio a Dio perché voi non ne offrite alcuno ed egli non ne accetta alcuno dalle vostre mani. In verità non ne ha bisogno colui che non ha necessità di nessuno dei nostri beni; tuttavia non rimane mai senza sacrificio, che è però utile non a lui ma a noi. Aggiunge e dice: perché il mio nome da oriente a occidente è diventato celebre tra le Genti e in ogni luogo si offre un sacrificio in mio nome, un sacrificio puro; perché il mio nome è grande tra i popoli, dice il Signore onnipotente 77. Cosa rispondete a ciò? Aprite gli occhi una buona volta e vedete come il sacrificio dei cristiani venga offerto da oriente a occidente in ogni luogo e non in uno solo, come fu stabilito per voi; e non ad un dio qualsiasi, ma a colui che ha predetto queste cose, al Dio d'Israele. Ragion per cui in un altro passo dice alla sua chiesa: e colui che ti ha abbattuto, lo stesso Dio d'Israele, sarà chiamato Dio di tutta la terra 78. Esaminate le Scritture nelle quali voi credete di possedere la vita eterna 79. In realtà la possedereste se riconosceste Cristo in esse e lo accettaste. Ma esaminatele: esse danno testimonianza di questo sacrificio puro che si offre al Dio d'Israele: non dalla sola vostra gente, dalle mani della quale è stato predetto che non l'accetterà, ma da tutti i popoli che dicono: venite, saliamo al monte del Signore 80. Né in un solo luogo, come fu imposto a voi, cioè nella Gerusalemme terrena, ma in ogni luogo, fin nella stessa Gerusalemme. Non secondo l'ordine di Aronne, ma secondo l'ordine di Melchisedech.

Perché è stato detto a Cristo e su Cristo era già stato profetizzato da tanto: il Signore lo ha giurato e non se ne pentirà: tu sei sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedech 81. Che significa: il Signore ha giurato, se non che lo ha confermato con verità inconcussa? E che cosa: e non se ne pentirà, se non che questo sacerdozio non lo cambierà per nessun motivo? Infatti Dio non si pente come l'uomo, ma si parla in lui di pentimento quando vi è trasformazione di qualche cosa che era stata istituita da lui stesso e che si credeva fosse destinata a permanere. Pertanto, quando dice: non si pentirà: tu sei sacerdote per sempre secondo l'ordine di Melchisedech, dimostra sufficientemente in che senso si è pentito: ha voluto cioè mutare il sacerdozio che era stato costituito secondo l'ordine di Aronne. Lo vediamo realizzato di tutti e due. In effetti, da un lato non vi è più alcun sacerdozio di Aronne in nessun tempio, il sacerdozio di Cristo continua eternamente in cielo.

Trattato contro i Giudei di sant'Agostino (apologetica Cattolica NON antisemitismo!)




Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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