A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

SACRO CUORE DI GESU' (Preghiere, Meditazioni, Riflessioni)

Ultimo Aggiornamento: 27/06/2014 11:14
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
17/02/2011 18:12
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Il Sacratissimo Cuore di Gesù, rifugio per questo momento drammatico.
 
di don Alfredo M. Morselli


Veramente drammatica è quest’ora della vita della Chiesa.

L’Eucarestia non solo viene attaccata e profanata da sacerdoti indegni, cristiani che si comunicano non in grazia di Dio, satanisti, eretici che ne adulterano la dottrina – e questo, pur in varia misura, non è una novità di oggi –; ma, di fronte alla grande azione del Vicario di Gesù Cristo, tutta tesa promuovere un nuovo movimento liturgico, si leva una turba scelesta che nuovamente clamitat: Christum regnare nolumus, – non vogliamo che la santa liturgia possa nuovamente essere celebrata con il decoro che merita e secondo la verità e la santità del gran Sacramento! –.

Il tentato annacquamento-avvelenamento del motu proprio è l’ultima bordata sparata dai nemici della Chiesa, l’ultima freccia (biblica arma del traditore) scagliata contro il Vescovo vestito di bianco (per usare il linguaggio del III segreto di Fatima).

Vengono buone le parole – forse autobiografiche – che il Papa ha pronunciato nel corso di un’udienza dedicata a San Tarcisio (4-8-2010):


"Il sacerdote, convinto, gli affidò quel Pane prezioso dicendogli: “Tarcisio, ricordati che un tesoro celeste è affidato alle tue deboli cure. Evita le vie frequentate e non dimenticare che le cose sante non devono essere gettate ai cani né le gemme ai porci. Custodirai con fedeltà e sicurezza i Sacri Misteri?”. “Morirò – rispose deciso Tarcisio – piuttosto di cederli”.

Lungo il cammino incontrò per la strada alcuni amici, che nell’avvicinarlo gli chiesero di unirsi a loro. Alla sua risposta negativa essi – che erano pagani – si fecero sospettosi e insistenti e si accorsero che egli stringeva qualcosa nel petto e che pareva difendere. Tentarono di strapparglielo ma invano; la lotta si fece sempre più furiosa, soprattutto quando vennero a sapere che Tarcisio era cristiano; lo presero a calci, gli tirarono pietre, ma egli non cedette".

Anche noi, in questo momento in cui è evidente quanto la lotta sia furiosa, dobbiamo non cedere.

Ma come fare a non cedere, quando sembra che ci manchino le forze e siamo scoraggiati come il santo profeta Elia in fuga da Gezabele?
Un messaggio del cielo – che ha assunto recentemente maggiore importanza – ci indica nel Sacratissimo Cuore di Gesù la sorgente da cui possiamo attingere conforto.

Si tratta di una rivelazione al P. Bernardo de Hoyos S.J., beatificato il 18 aprile 2010, misteriosamente quasi 300 anni dopo la morte (1).

P. Bernardo Hoyos nacque in Torrelobaton, città distante quattro leghe da Valladolid, il 21 agosto del 1711, giorno di S. Francesco di Sales. Entrò nella Compagnia di Gesù l'11 luglio 1726, a quindici anni di età. Il 3 maggio 1733, ossia a 22 anni, riceveva le prime idee sulla devozione al Cuore di Gesù, e «adorando il mattino seguente il Signore nell'ostia consacrata – scrive egli stesso – mi disse chiaramente e distintamente che voleva per mio mezzo estendere il culto del suo Cuore sacrosanto, per comunicare a molti i suoi doni». Undici giorni dopo, ossia il 14 maggio, «chiedendo questa festa – aggiunge – specialmente per la Spagna, in cui pare non si abbia neppur notizia di essa, mi disse Gesù: «Regnerò in Spagna e con più venerazione cha altrove»

Venne ordinato sacerdote il 22 gennaio 1735, a 24 anni, e il 29 novembre moriva santamente nel collegio di S. Ignazio di Valladolid.
Il messaggio per l’ora presente è contenuto in una illustrazione che il beato Bernardo Hoyos ricevette nel giugno del 1734.

Vide Gesù nella notte della Cena prima dell'istituzione del SS. Sacramento. Nel suo Cuore lottava violentemente da una parte l'amore per gli uomini, e dall'altra la tristezza naturale di contemplare tutti i grandi oltraggi che doveva ricevere nella Eucaristia. «E a dirimere questa lotta – scrive egli – tra il dolore e l'amore contribuì l'aver Gesù alzato gli occhi al cielo – et elevatis oculis in coelum – a cui seguì un dolcissimo sospiro, o una respirazione ardente, un divino sforzo in cui l'amore si mostrava vittorioso...».

E aggiunge: «In quel punto determinò Gesù, con nuove finezze, di riparar le ingiurie del Sacramento augusto, con aprire il suo Cuore e manifestare alla Chiesa questo tesoro sovrano. E così, come l'istituzione della Eucaristia in vista della sua Passione, fu un raddoppio imponderabile dell'amore di Gesù, che risplende in questo divinissimo mistero e mostra la grandezza di questo benefizio, la determinazione di scoprire il suo Cuore, perché in esso si trovi il mezzo di riparare le ingiurie dello stesso Sacramento, fu in quel passo una finezza di tanto alto valore che può formare un altro Sacramento di amore; poiché è una delle maggiori che abbia fatto il Signore alla sua Chiesa dopo quella del Sacramento. E qui compresi di nuovo che la festa del sacro Cuore, dopo quella del Corpus Domini, sarebbe la più venerabile nella Chiesa».

Il tentato annacquamento del motu proprio, insieme a tutta la slealissima clerico-episcopale opposizione di Sua Maestà contro il Summorum Pontificum sono l’ultima grande ingiuria che il Sacramento augusto sta ricevendo ai nostri giorni.

Gesù ha aperto il Suo Cuore anche per riparare a questa ingiuria, e lo ha deciso quando, durante l’ultima cena, ha alzato gli occhi al cielo – et elevatis oculis in coelum.

Compiamo dunque anche noi atti di riparazione unendoci al Cuore di Cristo. Durante la S. Messa, al momento in cui il sacerdote alza gli occhi al cielo, diciamo: «Mi unisco, o Padre, alla Riparazione del tuo Figlio per tutti gli oltraggi che l’Eucaristia riceve: aiuta, o Padre, il Tuo Vicario, sostieni la Sua lotta, non permettere che vadano in porto le macchinazioni dell’anima dei suoi nemici».

E poi rifugiamoci sotto la protezione di Colei che – essendo il Suo Cuore Immacolato un tutt’uno con il Cuore del Figlio –, per prima fece sua questa grande riparazione.


NOTE

(1) Le note biografiche e il testo del messaggio sono tratte da: F. ALCANIZ S.J., La devozione al Cuore di Gesù, Milano: Vita e Pensiero, 1939, pp. 59-60 e 68-69.


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:49. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com