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La Chiesa Croata: fedeltà al Papa; nessun compromesso sulla Verità

Ultimo Aggiornamento: 08/06/2009 20:28
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08/06/2009 20:28
 
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Il cardinale Bozanic Inviato del Papa nell'isola croata di Krk per i 1700 anni del martirio di san Quirino

Per i cristiani nessun compromesso sulla verità


"I cristiani sulla verità non debbano scendere a patti, costi quel che costi":  è questo il messaggio che il cardinale Josip Bozanic, arcivescovo di Zagabria, ha portato come Inviato speciale del Papa nell'isola croata di Krk dove, giovedì 4 giugno, ha presieduto la celebrazione del diciassettesimo centenario del martirio del vescovo san Quirino.

CroaziaLa partecipazione popolare alla celebrazione è stata imponente. Ma non è stata certo una sorpresa perché, ha rilevato il cardinale, "tutti nell'isola conoscono fin da bambini la storia del vescovo Quirino che nell'anno 309 venne gettato nel fiume Sava con una pietra al collo per aver rifiutato di abiurare e di sacrificare agli dei. È una vicenda che non appartiene a un lontano passato e neppure al folklore, ma è ben presente nella vita e nella cultura di Krk che riconosce nella fede cristiana un'eredità viva.

La celebrazione annuale si presenta come una festa di speranza, sempre attuale, e non si esaurisce nel ricordo di un antico martire. Anzi, la freschezza della testimonianza di Quirino contrasta con i tristi modelli rappresentati da coloro che oggi cercano di diventare popolari in tutte le maniere. A Krk il martirio di Quirino è un'eredità viva da investire per l'oggi e il domani e non un libro di storia noioso e polveroso".

"Nei secoli una testimonianza cristiana chiama l'altra e la interpreta in un contesto storico diverso, dimostrando così che è sempre possibile, attuale, essere donne e uomini di fede, radicati nella vita sociale - ha detto il cardinale Bozanic -. San Quirino e il beato Stepinac sono testimoni di come l'amore sopravviva a sistemi politici che sembrano vincenti ma sono destinati inesorabilmente a crollare. La nostra gente percepisce questa verità e ne fa tesoro. È una consapevolezza che ha consentito di resistere anche nei tempi bui delle persecuzioni, quando si è cercato di negare l'identità stessa del popolo.

Così noi oggi ci sentiamo contemporanei spirituali di san Quirino, lo percepiamo vicino, proprio perché abbiamo avuto, nei nostri tempi, figure sante come il cardinale Stepinac che ci hanno fatto riscoprire la forza e la bellezza delle antiche radici cristiane".

"Sappiamo, per esperienza diretta, che la persecuzione contro la Chiesa - ha proseguito - non appartiene solo ai primi secoli. Ma sappiamo anche, sempre per averlo toccato con mano, che i persecutori non hanno mai l'ultima parola perché la fede non si può chiudere con le catene. Sì, prigioni, patiboli e plotoni d'esecuzione non hanno mai potuto uccidere la fede nel Verbo che si è fatto carne e ha fatto irruzione nella storia. San Quirino e il beato Stepinac sapevano molto bene che non può esistere sistema politico né persecuzione che riuscirà a eliminare la forza della parola di Dio. La storia dovrebbe valere come lezione per quanti ancora oggi pensano di cancellare il cristianesimo a colpi di violenza. Nei secoli la risposta della Chiesa è sempre la stessa ed è una parola di amore, di fedeltà, di martirio se necessario".

La fede cristiana, ha spiegato, "è stata considerata pericolosa nella storia dai sistemi sociali ingiusti perché, sebbene la Chiesa non abbia fini politici, propone la verità di Dio sull'uomo" e ricorda che quando si spezzano le regole basilari dell'amore e della verità "è breve il passo che porta all'ingiustizia, alla persecuzione", alla negazioni dei diritti e della dignità delle persone.

L'Inviato del Papa ha quindi denunciato gli attacchi, aperti e subdoli, alla famiglia, in Croazia e non solo, affermando che "ci troviamo davanti a un'azione su larga scala per minare alla fondamenta questo elemento portante della vita sociale. Che cosa vogliono ottenere questi falsi profeti? Il loro obiettivo è strappare l'uomo dalle proprie radici per esporlo a ogni tipo di manipolazione. Una persona, penso specialmente ai bambini e ai giovani, privata del sostegno di una famiglia salda finisce per perdere facilmente l'orientamento.

L'industria del divertimento, anche attraverso i canali di comunicazione, presenta ai giovani la vita familiare come un peso e una realtà ormai passata. Lo si vede anche dalle sempre più numerose situazioni di separazione e di violenza all'interno delle famiglie". A questi attacchi i cristiani devono rispondere con l'amore, mostrando con la loro stessa vita che "il matrimonio e la famiglia sono realtà aperte alla vita e alla società".

La celebrazione per san Quirino è stata anche, secondo il cardinale, una nuova e vivace testimonianza di fedeltà al Papa, "una fedeltà che i croati nei secoli hanno pagato anche con il sangue".

Nell'isola l'Inviato di Benedetto XVI è stato accolto dal vescovo di Krk, monsignor Valter Zupan. Ad accompagnarlo la missione pontificia composta da monsignor Ivan Kordic, vicario generale, responsabile della pastorale della famiglia, e da monsignor Franjo Velcic, preposito del capitolo della cattedrale, archivista diocesano e professore di storia ecclesiastica e patrologia della facoltà teologica di Zagabria. Era presente l'episcopato croato.


(©L'Osservatore Romano - 8-9 giugno 2009)
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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