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Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Pensieri, Fioretti e Preghiere del Santo Curato d'Ars, (Giovanni M. Vianney) per i Sacerdoti e per TUTTI

Ultimo Aggiornamento: 02/06/2023 14:27
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Sesso: Femminile
18/06/2009 14:26
 
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Cari Sacerdoti e Amici Laici....RISCOPRIAMO IL VALORE DELLA CONFESSIONE....
e se in questo link:
Il Sacramento della Confessione-Riconciliazione


troverete materiale utile per conoscere a fondo questa Riconciliazione....leggiamo ora come insegnava il Santo Curato d'Ars su questo Sacramento...


La Confessione, il miogliore dei balsami.

Figli miei,
è difficile per noi capire quanta bontà Dio ha dimostrato nei nostri confronti istituendo quell'importantissimo Sacramento che è la Penitenza...
Se quei poveri dannati che sono all'Inferno da tanto tempo si sentissero dire: "Metteremo un prete all'entrata dell'inferno. Tutti coloro che vorranno confessarsi non dovranno fare altro che uscire"; figli miei, credete che ne resterebbe solo uno?
I più grandi peccatori non avrebbero paura di dire i loro peccati, nemmeno davanti al mondo intero!
Oh! in un batter d'occhio l'inferno si svuoterebbe e il cielo si popolerebbe!
Ebbene! noi abbiamo il tempo e i mezzi che quei poveri dannati non hanno.

Miei cari, quando abbiamo una macchia sull'anima, dobbiamo fare come chi possiede una bella sfera di cristallo di cui ha particolare cura: non appena si accorge che la sfera è coperta da un sottile strato di polvere, passa subito una spugna ed ecco che la sfera torna chiara e lucente.
E' bello pensare che abbiamo a disposizione un Sacramento che guarisce le piaghe della nostra anima!
Tuttavia bisogna accostarvisi in una particolare condizione d'animo; altrimenti, nuove ferite si aggiungono alle vecchie!

Che cosa pensereste di un uomo coperto di ferite che si comportasse come segue?
Gli venne consigliato di andare all'ospedale per curare le sue ferite; egli vi si reca; qui il medico lo guarisce dandogli dei medicamenti.
Ma ecco che l'uomo prende il coltello e inferisce contro se stesso violenti colpi facendosi ancora più male di prima.
Ebbene! è quello che spesso fate quando, usciti dal Confessionale, ricadete negli stessi peccati.
Ci sono persone che profanano il Sacramento mancando di sincerità
...
Sono coloro che hanno nascosto peccati mortali commessi dieci, vent'anni prima. Per questo sono tormentati in continuazione; il peccato sta loro dinanzi, ogni giorno; hanno sempre in mente di confessarlo, ma continuano a rimandare questo momento: è un vero e proprio inferno!

Figli miei, bisogna chiedere di pentirsi veramente!!
Dopo la confessione, è necessario piantare una spina nel proprio cuore e non perdere mai di vista i propri peccati.
Bisogna fare come l'Angelo ha fatto con san Francesco d'Assisi: gli ha piantato cinque dardi che sarebbero rimasti conficcati per sempre.
Quando avete fatto una buona confessione, avete messo in catene il Demonio.
I peccati che nascondiamo ritorneranno tutti a galla prima o poi.
Per cancellare efficacemente i propri peccati, bisogna confessarli completamente!

***************************

Ci sono alcuni sacerdoti che, inseguendo una voce corrente, sostengono e dicono ai propri penitenti: "ma non ti preoccupare! Dio è misericordioso! DIMENTICA TUTTI I TUOI PECCATI....ed anche se non ricordi, non importa, l'importante è che tu sia pentito...!"

nulla di tutto ciò è più deleterio ed ingannevole!
Dio è anche GIUDICE e la Giustizia prevede la resa dei conti non per una parte di vita vissuta MA PER TUTTA...

Lo stesso Salmo dice:

Salmi 31,5

Ti ho manifestato il mio peccato,
non ho tenuto nascosto il mio errore.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie colpe»
e tu hai rimesso la malizia del mio peccato.

Salmi 50,5

Riconosco la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.


La Misericordia di Dio non cancella e non annulla LA PENITENZA, Egli rimette "la malizia del nostro peccato", ma per rimetterla OCCORRE DENUNCIARLA ossia Confessarla...dice infatti la Scrittura:

Proverbi 20,9

Chi può dire: «Ho purificato il cuore,
sono mondo dal mio peccato?».


NESSUNO DI NOI PUO' AUTOGIUSTIFICARSI, nessuno di noi può autopurificarsi, è necessario il Sacramento per essere mondi dal peccato, ergo è necessario confessare TUTTO senza omettere nulla pensando che Dio tanto è buono e tutto perdona! Agendo così NON è Dio a perdonarci, ma ci autogiustifichiamo...e nessun Sacerdote ha il diritto di suggerire ai fedeli di omettere i peccati passati...o peggio di insegnare questo Sacramento come se fosse una passeggiata...

Questo Sacramento FA MALE, certamente che fa male...ma a che cosa? AL NOSTRO ORGOGLIO, ALLA SUPERBIA, AL PROPRIO "IO"...fa male perchè ci mette a nudo e fa male perchè, se usato correttamente, ci dice in faccia chi siamo, il male che abbiamo fatto, ma attenzione, esso NON ci lascia nel Male che abbiamo fatto emergere, è qui la potenza di Dio e la Sua Misericordia: Egli per mezzo del Sacerdote sconfigge questo male denunciato, lo annienta, lo distrugge...e questa OPERAZIONE CHIRURGICA operata nella nostra anima, ci rimette in piedi, ci ridona serenità, ci dona PACE VERA, ci dona GIOIA PIENA...

Quanti di noi hanno fatto l'esperienza dell'Ospedale per un intervento chirurgico? per un dolore, per una malattia?
Ebbene si ENTRA MALATI (IL MALE=MALATI), si subisce l'intervento del chirurgo CHE FA MALE...FA SENTIRE DOLORE....ma poi si esce senza più quel dolore....
Se andate dal Medico, gli nascondereste forse quale sia il male che vi affligge?
E se non conoscste la provenienza del male che vi affligge, non chiedereste al medico di scoprirne l'origine?

Ecco, la stessa cosa è per l'Anima: si deve avere per lei la stessa cura che sia ha per il corpo e forse anche di più perchè il corpo è destinato ALLA POLVERE, L'ANIMA ALL'ETERNITA'....

Cari Sacerdoti, non prendete alla leggera questo Sacramento che NON è una vostra invenzione e nè potete usare a vostro piacimento....
Ascoltate l'insegnamento della Chiesa e dei suoi Santi...per salvare davvero le nostre anime occorre che ci diaciate TUTTA LA VERITA' di ciò che ci aspetta, anche il rischio dell'Inferno...

Così dice DIO:

Ezechiele cap.3

18 Se io dico al malvagio: Tu morirai! e tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. 19 Ma se tu ammonisci il malvagio ed egli non si allontana dalla sua malvagità e dalla sua perversa condotta, egli morirà per il suo peccato, ma tu ti sarai salvato.
20 Così, se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, io porrò un ostacolo davanti a lui ed egli morirà; poiché tu non l'avrai avvertito, morirà per il suo peccato e le opere giuste da lui compiute non saranno più ricordate; ma della morte di lui domanderò conto a te. 21 Se tu invece avrai avvertito il giusto di non peccare ed egli non peccherà, egli vivrà, perché è stato avvertito e tu ti sarai salvato».

Giovanni cap. 20

21 Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». 22 Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; 23 a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».

I peccati, per poter essere rimessi VANNO CONFESSATI.....ed occorre impegnarsi ALLA CONVERSIONE....

2Corinzi 5,20

Noi fungiamo quindi da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio.

                          Confessione







Al tempo del Santo Curato, in Francia, la confessione non era né più facile, né più frequente che ai nostri giorni, dato che la tormenta rivoluzionaria aveva soffocato a lungo la pratica religiosa.
Ma egli cercò in ogni modo, con la predicazione e con il consiglio persuasivo, di far riscoprire ai suoi parrocchiani il significato e la bellezza della Penitenza sacramentale, mostrandola come un’esigenza intima della Presenza eucaristica. Seppe così dare il via a un circolo virtuoso.

Con le lunghe permanenze in chiesa davanti al tabernacolo fece sì che i fedeli cominciassero ad imitarlo, recandovisi per visitare Gesù, e fossero, al tempo stesso, sicuri di trovarvi il loro parroco, disponibile all’ascolto e al perdono.

In seguito, fu la folla crescente dei penitenti, provenienti da tutta la Francia, a trattenerlo nel confessionale fino a 16 ore al giorno. Si diceva allora che Ars era diventata “il grande ospedale delle anime”.[20] “La grazia che egli otteneva [per la conversione dei peccatori] era sì forte che essa andava a cercarli senza lasciar loro un momento di tregua!”, dice il primo biografo.[21] Il Santo Curato non la pensava diversamente, quando diceva: “Non è il peccatore che ritorna a Dio per domandargli perdono, ma è Dio stesso che corre dietro al peccatore e lo fa tornare a Lui”.[22] “Questo buon Salvatore è così colmo d’amore che ci cerca dappertutto”.[23]

Tutti noi sacerdoti dovremmo sentire che ci riguardano personalmente quelle parole che egli metteva in bocca a Cristo: “Incaricherò i miei ministri di annunciare ai peccatori che sono sempre pronto a riceverli, che la mia misericordia è infinita”.[24]

Dal Santo Curato d’Ars noi sacerdoti possiamo imparare non solo un’inesauribile fiducia nel sacramento della Penitenza che ci spinga a rimetterlo al centro delle nostre preoccupazioni pastorali, ma anche il metodo del “dialogo di salvezza” che in esso si deve svolgere.
Il Curato d’Ars aveva una maniera diversa di atteggiarsi con i vari penitenti. Chi veniva al suo confessionale attratto da un intimo e umile bisogno del perdono di Dio, trovava in lui l’incoraggiamento ad immergersi nel “torrente della divina misericordia” che trascina via tutto nel suo impeto. E se qualcuno era afflitto al pensiero della propria debolezza e incostanza, timoroso di future ricadute, il Curato gli rivelava il segreto di Dio con un’espressione di toccante bellezza: “Il buon Dio sa tutto. Prima ancora che voi vi confessiate, sa già che peccherete ancora e tuttavia vi perdona. Come è grande l’amore del nostro Dio che si spinge fino a dimenticare volontariamente l’avvenire, pur di perdonarci!”.[25]
A chi, invece, si accusava in maniera tiepida e quasi indifferente, offriva, attraverso le sue stesse lacrime, la seria e sofferta evidenza di quanto quell’atteggiamento fosse “abominevole”: “Piango perché voi non piangete”,[26] diceva. “Se almeno il Signore non fosse così buono! Ma è così buono! Bisogna essere barbari a comportarsi così davanti a un Padre così buono!”.[27]

Faceva nascere il pentimento nel cuore dei tiepidi, costringendoli a vedere, con i propri occhi, la sofferenza di Dio per i peccati quasi “incarnata” nel volto del prete che li confessava. A chi, invece, si presentava già desideroso e capace di una più profonda vita spirituale, spalancava le profondità dell’amore, spiegando l’indicibile bellezza di poter vivere uniti a Dio e alla sua presenza: “Tutto sotto gli occhi di Dio, tutto con Dio, tutto per piacere a Dio... Com’è bello!”.[28] E insegnava loro a pregare: “Mio Dio, fammi la grazia di amarti tanto quanto è possibile che io t’ami”.[29]

Il Curato d’Ars, nel suo tempo, ha saputo trasformare il cuore e la vita di tante persone, perché è riuscito a far loro percepire l’amore misericordioso del Signore. Urge anche nel nostro tempo un simile annuncio e una simile testimonianza della verità dell’Amore: Deus caritas est (1 Gv 4,8).

(Benedetto XVI: Lettera ai Sacerdoti)

[Modificato da Caterina63 18/06/2009 14:56]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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