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Ricostruzione storica e biblica sulla Vergine Maria

Ultimo Aggiornamento: 25/08/2009 12:37
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Sesso: Maschile
25/08/2009 12:32
 
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Inserisco uno studio inserito tempo fa in risposta a pastore Luca ai tempi dell'esistenza di Cristiani Evangelici in MSN che è frutto di un lavoro di gruppo, quindi non solo mio. Se volete discuterlo, riportatelo in un'altro forum, in questo non potete rispondere poichè è solo di lettura.

Caro Luca, lo so che resteremo ognuno delle proprie idee, ma impariamo anche a capire che la verginità di Maria parte innanzi tutto da un atto di fede: LA VERGINE CONCEPIRA' E DARA' ALLA LUCE UN FIGLIO, dove il termine VERGINE è il soggetto che unisce l'atto del concepimento e del partorire. Naturalmente lo studio che segue è una ricostruzione di altri lavori che ho unito e che condivido ^__^
 
Li dividerò in più messaggi perciò, come abbiamo rispettato il tuo lavoro, abbiate anche voi la pazienza di leggere e meditare con calma fino a quando avviserò che ho terminato l'inserimento che sto terminando nelle pause dal lavoro ^__^
 

PREFAZIONE ALLA PREFAZIONE (!) PRIMA PARTE

"Elvidio ha dato dimostrazione di grande ignoranza, affermando che Maria ha avuto diversi figli, solo perché in alcuni passaggi si menzionano dei fratelli di Cristo" (San Girolamo)

Perché una prefazione?

La risposta è molto semplice. Ho l’impressione che lo studio di Luca (che, salvato in formato word come consigliato dall’autore stesso, occupava più di 20 pagine)  lo abbiano letto in pochi. Perchè, da quello che ho potuto capire seguendo questa ed altre discussioni, a molti purtroppo non interessa sapere come stanno realmente le cose ma gli basta venire a conoscenza che esistono delle "risposte".

Che poi queste risposte siano vere (cioè diano realmente delle risposte) oppure siano solo un pò di informazioni inutili, a loro non interessa. Lo ha dimostrato XXXXXX, dialogando con un TdG, poiché inseriva testi che contenevano affermazioni già confutate e superate, segno evidente che XXXXXXX non aveva letto quello che aveva inserito o non lo aveva capito, tanto che lo stesso iscritto TdG glielo faceva notare più volte ^__^

Quindi questa prefazione ha lo scopo di far "risparmiare" tempo a chi comunque non leggerebbe il seguito (tanto è una posizione cattolica e quindi è sicuramente sbagliata) dandogli comunque uno spunto di riflessione. Così, se vorrà, potrà in seguito leggersi anche i vari capitoletti che inseriremo rispettando l’ordine scelto da Luca.

PREFAZIONE

E questa è la prefazione vera e propria. Qui vogliamo mettere in evidenza alcuni errori dello studio di Luca che, ad una lettura superficiale o faziosa, potrebbero sfuggire.

Il termine "fratelli" e il termine "finchè"

Nel tentativo di giustificare il loro rifiuto verso la verginità perpetua di Maria, gli evangelici sono costretti a forzare il significato di questi termini dando ad essi un solo significato. Ovviamente quello che fa comodo a loro! Allo stesso modo devono necessariamente affermare che i cattolici fanno lo stesso, altrimenti la loro falsificazione verrebbe immediatamente scoperta. Così affermano, come fa Luca, che per i cattolici il termine adelfòs (letteralmente fratello) vuole, quando è applicato agli adelfòi (letteralmente fratelli) di Gesù, dire sempre e solo "cugino". Non è vero!

Per quanto riguarda il termine "finchè" sono ovviamente costretti a sostenere che "finchè" indica sempre la fine di un’azione e l’inizio di un’altra. Non è vero!

Maria di Cleopa sarebbe Maria di Cleopatra!

Secondo lo studio di Luca, la Maria indicata come madre di Giuseppe e di Giacomo non sarebbe moglie di Cleopa, come comunemente si crede, ma sarebbe identificata perché Cleopa è un nome esclusivamente femminile. Non è vero! E che non sia vero viene facilmente dimostrato nella sezione riguardante questa parte.

Esiste un ossario che dice che Giacomo è fratello di Gesù

Secondo Luca, questa "potrebbe" essere una prova archeologica anche se mette le mani avanti dicendo che non è su quella che sono basate le teorie evangeliche. E fa bene, perché è stato dimostrato che l’urna è un falso!

Esistono testimonianze di storici e di persone dei primissimi secoli, persone che confermano quello che la Bibbia afferma esplicitamente

In realtà cita solo quattro o cinque nomi. Un po’ poco se riferito alla mole di documenti patristici che sostengono la verginità di Maria. Anche la testimonianza "dei primissimi secoli" è contestabile.

L’eresia di Bonoso, di Gioviniano e di Elvidio, per esempio, è della fine del 300, ma a favore della perpetua verginità di Maria ci sono molti esempi precedenti. Una lampante e tra le più antiche è questa:

Clemente Alessandrino, Padre della Chiesa, ci fa partecipi di una curiosità, scrive:
 
" Sembra che ancora oggi molti ritengono che Maria, dopo la nascita del Figlio suo, si sia trovata nelle condizioni di una puerpera , mentre invece NON lo era. Addirittura alcuni affermano che, dopo aver partorito, sia stata esaminata da un'ostretica, la quale l'ha trovata vergine. "
 
In verità Clemente si sta riferendo al protovangelo di Giacomo 19,1-20: un testo APOCRIFO, tuttavia questo ci fa comprendere il giro di voci che all'epoca catturavano l'attenzione sia dei Padri, sia delle persone più semplici e di come questo tema fosse sempre presente nei dialoghi e nei discorsi del popolo cristiano che ogni volta combatteva col fiorire di nuove eresie,
e risponde sulla questione della Verginità PERPETUA:
 
"Queste cose sono attestate dalle Scritture divine, le quali pure continuano a partorire la Verità e rimangono vergini (incorrotte), nel nascondimento dei misteri della Verità stessa". Clemente paragona la Verginità Perpetua di Maria con il Mistero delle Sacre Scritture.
 
E' il primo ad accostare il mistero della Madre Vergine, al mistero della Chiesa che è "Madre e Vergine!" e per spiegarlo dice:
 
"Il Signore Gesù, frutto benedetto della Vergine Maria, non ha proclamato beato il seno delle donne; nè le ha scelte per dare il nutrimento. Ma quando il Padre, pieno di bontà e di amore per gli uomini, ha fatto piovere sulla terra il suo Verbo, la Sua Parola, questo Verbo stesso divenne NUTRIMENTO spirituale degli uomini virtuosi. Quale misterioso prodigio!!
Vi è un solo Padre per tutti, un solo Verbo per tutti e lo Spirito Santo è identico e uno dappertutto. E vi è anche una sola Vergine Madre, che amo chiamare CHIESA.  Essa è Vergine e Madre contemporaneamente: integra in quanto Vergine e piena di amore come Madre. Attrae a sè i suoi figli e li allatta con latte sacro, cioè il Verbo divino fatto Bambino. Non ebbe latte perchè questo latte era questo bambino, bello e appropriato, cioè il Corpo di Cristo".(Pedagogo 1,6...) S.Clemente paragona Maria Vergine alla Chiesa per questo annulla il concetto di latte che per i figli diventa non un latte materno, ma "latte" cioè nutrimento è la Parola di Dio, ecco perchè Gesù dirà la famosa frase "chiunque fa la volontà del Padre mio mi è madre, sorella, ecc" I Padri della Chiesa associarono da subito Maria alla Chiesa, la sua verginità all'infallibilità della Chiesa come Madre e maestra dei Misteri di Dio.

Termino qui questa prefazione. Ora affronteremo lo studio di Luca punto per punto.

METODOLOGIA

Questa risposta allo studio di Luca verrà inserita un po’ alla volta. Infatti lo scopo è quello di farsi leggere.

Chiudo questa prima parte con un chiarimento che potevamo risparmiarci, ma è necessario chiarire:

VERSETTI DOVE COMPARE IL TERMINE adelfos (FRATELLO) MA AI QUALI I CATTOLICI DANNO L’INTERPRETAZIONE DI "CUGINO" E NON DI FRATELLO NATURALE

Questa parte avrebbe potuto tranquillamente essere trascurata se non fosse per alcune affermazioni false portate da Luca. Ne vediamo solo una: Matteo 22:24 – "Maestro, Mosè ha detto che se qualcuno muore senza avere figli, il suo fratello ne sposi la moglie, per dare una discendenza a suo fratello". Perché i cattolici dicono che, in questo caso, il termine fratello indica un cugino, un parente, ma non un fratello carnale? Non conoscono costoro la legge Mosaica, al riguardo?

La risposta la lasciamo al commento di Rinaldo Fabris nel suo testo intitolato "Matteo" Ed Borla 1996.

A pag 470 nelle note leggiamo: "Il testo biblico riferito da Matteo 22,24 combina liberamente alcune formule della legge sul Levirato di Dt 25,5-6 con Gen 38,8: parole di Giuda a suo figlio Onan, perché si prenda in moglie la vedova di suo fratello.

Quindi non è vero che i cattolici dicono che, in questo caso, il termine fratello indica un cugino, un parente, ma non un fratello carnale. E se non è vero questa affermazione di Luca è una menzogna che voglio sperare sia in buona fede ^__^

La domanda però è.. perché usare queste scappatoie non vere per sostenere le proprie tesi?

1 continua

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