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La storia della Madonna de La Salette: apparizione e profezie

Ultimo Aggiornamento: 29/01/2018 18:14
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12/01/2016 21:37
 
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L’APPARIZIONE DE LA SALETTE - (Sabato 19 settembre 1846) - Don Enzo Boninsegna - Melania Calvat - L'APPARIZIONE DELLA SANTISSIMA VERGINE SULLA MONTAGNA DE LA SALETTE


 





(Sabato 19 settembre 1846)
"Vedrò con molto piacere la piena diffusione del 'Segreto'; più lo si diffonderà, più susciterà timori salutari e numerosi ritorni a Dio. Maria benedirà coloro che si adopereranno per la sua diffusione, poiché Essa vuole formalmente che lo si faccia conoscere a tutto il suo popolo. Siamo puniti perché abbiamo trascurato un ordine così assoluto della Madre di Dio" (Da una lettera di Melania sul Segreto)
 
pro-manuscripto
 
PRESENTAZIONE
Se una madre non può dimenticare i suoi figli, meno che mai ci può di­menticare la migliore delle madri, la Madre di Dio e nostra Maria SS.ma. Venerarla in Cielo, assunta in anima e corpo, non significa considerarla lontana, perché il Cielo non è lontano da noi. Proclamarla in Cielo significa semplicemente credere che Maria è ormai completamente immersa in Dio, trapassata dalla sua luce e dal suo amore infinito. Sì, Maria, proprio perché è in Cielo, immersa in Dio, ama col Cuore di Dio e come il Padre non è lontano dai suoi figli, così Lei, la Madre, non è lontana da noi.
Maria, "piena di grazia" e immersa nella gloria del paradiso, ama uno per uno tutti i suoi figli che sono ancora in questa "valle di lacrime", non ancora nella gloria e spesso, purtroppo, anche privi della grazia.
È alla luce di questa certezza di fede che vanno viste le sue apparizioni. La Chiesa, autorevole interprete di tutto ciò che è soprannaturale, ha rico­nosciuto, tra le altre, tre grandi apparizioni di Maria SS. ma: a La Salette, in Francia, nel 1846, a Lourdes, ancora in Francia, nel 1858 e a Fatima, in Portogallo, nel 1917
Ma a un cristiano non basta forse il Vangelo? Non è sufficiente la parola di Gesù? Con le parole e le opere di suo Figlio il Padre non ci ha detto tutto ciò che aveva da dirci? Certo, nelle sue varie apparizioni la Vergine SS.ma non fa concorrenza a suo Figlio e non viene a dirci nulla di nuovo. Viene semplicemente a ricordarci ciò che Gesù ci ha insegnato e che noi uomini non abbiamo ancora accettato o che abbiamo troppo in fretta e con troppa incoscienza dimenticato.
Quanto più il mondo si allontana da Dio, quanto più cresce la corruzio­ne nel cuore degli uomini e nella società, tanto più Maria ha pietà di noi e viene a ricordarci la nostra dignità, i nostri doveri e i rischi che corriamo se perseveriamo su strade che non sono quelle di Dio. 
A La Salette Maria è apparsa piangente. E quale madre non piangereb­be per dei figli che stanno andando alla rovina? Non ha forse pianto anche Gesù (Lc 19, 41) pensando ai castighi che Gerusalemme avrebbe attirato su di sé rifiutandolo? "Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata deserta" (Lc 13, 34-35).
Quelle lacrime di Maria a La Salette…!!! Sono le stesse lacrime che piangerebbe oggi Gesù davanti alla nuova Gerusalemme, la Chiesa. Noi cristiani, noi, i suoi figli, noi, i suoi fratelli, noi che abbiamo coscienza di quanto gli siamo costati per i nostri peccati, noi lo tradiamo ancora e ostinatamente, e seme rimorsi, e programmando e giustificando i nostri tra­dimenti.In che cosa noi cristiani siamo diversi da coloro che non hanno cono­sciuto il Salvatore? I cristiani dei primi secoli hanno convertito il mondo, mentre noi cristiani del 19° e del 20° secolo ci siamo convertiti al mondo. Questo stato di cose, se non fosse per la fede che ci anima, non fa pensare al quasi fallimento della redenzione operata da Gesù?
A La Salette la Vergine Maria ha richiamato l'attenzione di quella pove­ra gente su due peccati particolarmente gravi, la bestemmia e la profana­zione della domenica. E oggi sono forse spariti questi peccati? No, al con­trario, la bestemmia sta dilagando in maniera impressionante e sempre più sfacciata e i preti non fanno quasi nulla per correggere questo vizio orren­do (…) loro hanno i piani pastorali da portar avanti! Chiacchere, chiacche­re, chiacchere, sempre e solo Chacchere. (Sfido a trovare un piano pastora­le di una parrocchia che preveda un impegno serio e sistematico contro la bestemmia!). E la domenica? A profanata come non mai: le chiese si svuo­tano sempre più e si riempiono gli stadi e le discoteche, con i frutti che tutti ben conosciamo.
Le apparizioni di Lourdes e di Fatima sono certamente più note, anche perché non sono mai state seriamente contrastate all'interno della Chiesa. Diversa, purtroppo, la sorte dell'apparizione avvenuta a La Salette! Gran parte del clero francese (compresi non pochi Vescovi !!) ha combattuto con accanimento feroce, anche con calunnie (…), l'apparizione e il segreto affi­dato dalla Madonna a Melania, Perché tanto accanimento? Semplice: perché la Madonna ha "pizzicato" anche loro, preti e Vescovi, per la loro corruzione e non hanno affatto "digerito" questa correzione materna.
A che è servita la loro ostinata difesa contro la verità? A nulla, se non ad aggiungere un muovo peccato ad altri peccati.
Meglio riflettere con grande umiltà sulle lacrime di questa Madre, la­crime che ha pianto anche per noi, e convertirsi davvero e consegnare con passione dl amore la nostra vita al Signore Gesù.
Solo allora su quel viso bagnato di lacrime vedremo spuntare un sorri­so di gioia e ... per noi un'alba di luce che preannuncia il paradiso.
Don Enzo Boninsegna
Verona, 30 novembre 1997
Prima Domenica di Avvento
 

NOTA BENE

Ciò che leggerai su questo libretto è una semplice ristampa
del testo integrale pubblicato da Melania con
('IMPRIMATUR
di S. E. Mons. Salvatore Luigi Conte Zola
Vescovo di Lecce, 1879
 
seguito da qualche documento giustificativo. Il tutto pubblicato con
('IMPRIMATUR
del R.P.A. LEPIDI O.P.
Maestro del S. Palazzo Apostolico,
Assistente perpetuo della Congregazione dell'Indice.
 

Dato a Roma il 6 giugno 1922

 
(Società Sant Agostino - Parigi - Roma - Bruges - 1922)
 
Nihil Obstat:
Imprimatur datum Lycii ex Curia Episc.
die 15 Nov. 1879
Vic. Gen. Arch. COSMA
 

I - SULLA MONTAGNA CON MASSIMINO

Il 18 settembre 1846, vigilia della Santa Apparizione della Madonna, ero sola, come d'abitudine; facevo la guardia alle mucche dei miei pa­droni. Verso le 11 del mattino, vidi venire verso di me un bambino. A questa vista mi spaventai, perché mi sembrava che tutti dovessero sape­re che sfuggivo qualsiasi compagnia. II bambino mi si avvicinò e mi disse: "Piccola, vengo con te, anch'io sono di Corps ". A queste parole risaltò subito la mia cattiva indole, e indietreggiando di qualche passo gli risposi: "Non voglio nessuno. Voglio rimanere sola". Ma il bambi­no, seguendomi sempre mentre mi allontanavo, mi disse: "Su, lasciami con te, il mio padrone mi ha detto di far pascolare le mie mucche con le tue; sono di Corps ".
Mi allontanai da lui, facendogli segno che non volevo nessuno; e dopo essermi allontanata, mi sedetti sull'erba. Là, conversavo con i fio­rellini del Signore.
Dopo un momento, guardo dietro di me, e vedo Massimino che mi stava seduto vicino. Mi disse subito: "Lasciami stare, sarò buono". Ma il mio cattivo carattere non volle sentire ragioni. Mi alzai precipito­samente e me ne scappai un po' più lontano senza dirgli niente, e mi rimisi a giuocare coi fiori del Buon Dio. Un momento dopo, Massimino stava ancora lì a dirmi che sarebbe stato buono, che non avrebbe parlato e che si annoiava da solo, che il suo padrone lo mandava vicino a me, ecc... Questa volta ne ebbi pietà, gli feci segno di sedersi e continuai con i fiorellini del Buon Dio.
Massimino non tardò a rompere il silenzio, si mise a ridere, (credo si burlasse di me); lo guardai ed egli mi disse: "Divertiamoci un po', fac­ciamo un gioco". Non risposi nulla, ero così ignorante che non capivo come poter giocare con un'altra persona, essendo sempre stata sola. Giocavo solo coi fiori, e Massimino, avvicinandosi ancora di più, non finiva di ridere e mi diceva che i fiori non hanno orecchie per sentirmi, e che dovevamo giocare assieme. Io però non avevo nessuna inclina­zione per il gioco che mi proponeva. Tuttavia cominciai a parlargli, e lui mi disse che i dieci giorni che doveva passare col suo padrone sta­vano per finire, e che dopo sarebbe andato a Corps da suo padre, ecc...
Mentre ancora mi parlava, si fece sentire la campana de La Salette, era l'Angelus; feci segno a Massimino di rivolgere la sua anima a Dio. Lui si scoprì il capo e per un momento rimase in silenzio. Dopo gli dissi: "Vuoi fare colazione? Sì, - mi rispose - andiamo". Ci sedemmo, tirai fuori dalla borsa le provviste datemi dai miei padroni e, secondo la mia abitudine, prima di cominciare a mangiare il mio panino tondo, vi feci sopra una crocetta col mio coltellino, e nel mezzo un forellino di­cendo: "Se c'è il diavolo che esca; se c'è il Buon Dio che vi rimanga!", e subito ricoprii il piccolo foro. Massimino scoppiò a ridere, e dette una pedata a1 mio pane, che mi sfuggì di mano, rotolando giù per la monta­gna e si perse.
Avevo un altro pezzo di pane, ce lo mangiammo insieme; dopo ci mettemmo a giocare; capendo però che Massimino doveva ancora avere fame, gli indicai un posto sulla montagna coperto di piccoli frutti. Lo spinsi ad andarli a mangiare, e lui lo fece subito; ne mangiò e ritornò dopo averne riempito il cappello. In serata discendemmo dalla monta­gna promettendoci di ritornare a pascolare le nostre mucche assieme.
L'indomani, 19 settembre, mi ritrovai sul cammino con Massimino; salimmo assieme il monte. M'accorsi che Massimino era buonissimo, molto semplice, e volentieri parlava di quello che m'interessava; era molto duttile, senza ostinarsi sulle sue idee; era soltanto un po' curio­so poiché quando mi allontanavo da lui e vedeva che mi fermavo, cor­reva subito per vedere quel che facevo e sentire quel che dicevo ai fio­rellini del Buon Dio; e se non arrivava in tempo, mi chiedeva cosa avessi detto. Massimino mi aveva anche chiesto che gli insegnassi un gioco. La mattina era inoltrata; gli dissi di raccogliere dei fiori per co­struire il "paradiso".
Ci mettemmo tutti e due all'opera; e ben presto avevamo a nostra di­sposizione una bella quantità di fiori di colori diversi. Sentimmo suona­re 1’Angelus del villaggio poiché il cielo era terso e senza nubi. Dopo aver detto al Signore quel che sapevo, dissi a Massimino che dovevamo condurre le nostre mucche su un piccolo pianoro presso il ruscelletto, dove avremmo trovato delle pietre per costruire il "paradiso". Avviam­mo le mucche verso il luogo indicato, e dopo facemmo colazione; poi incominciammo a trasportare pietre e a costruire la nostra piccola casa, consistente in un pianterreno, che avrebbe dovuto servirci da abitazio­ne, e in un primo piano che, secondo noi, doveva essere il "paradiso".
Questo piano era ornato di fiori multicolori e di corone sospese ai gambi. Il "paradiso" era coperto da un'unica larga pietra, essa pure ricoperta di fiori; altre corone pendevano tutt'intorno. Ultimato il "paradiso", lo guardavamo; quando ci sorprese il sonno, ci allontanam­mo di appena due passi, e ci addormentammo sull'erba.
 

II - L'APPARIZIONE

Svegliandomi, e non vedendo le mucche, chiamai Massimino e co­minciai a salire sulla piccola altura. Da lì vedevo che le mucche se ne stavano tranquillamente distese; ridiscesi mentre Massimino saliva, allorché all'improvviso vidi una bella luce, più splendente del sole, ed ebbi appena il tempo di dire queste parole: "Massimino, vedi laggiù? Ah! Dio mio!'. Nello stesso istante lasciai cadere il bastone che avevo in mano. Non so cosa sia passato di delizioso in me in quel momento, ma mi sentivo attratta, ero presa da un grande rispetto pieno d'amore, ed il mio cuore avrebbe voluto correre più presto di me.
Guardavo con attenzione profonda quella luce che era immobile, e come se fosse aperta; ne scorsi un'altra molto più brillante e che si muoveva, ed in quest'ultima una bellissima Signora, seduta sul nostro "paradiso" con la testa fra le mani. La bella Signora si alzò ed incrocia­te appena le braccia, guardandoci, ci disse: "Venite avanti, figli miei, non temete, son qui per annunciarvi una grande notizia":
Queste dolci e soavi parole mi fecero volare fino a Lei ed il mio cuo­re avrebbe voluto attaccarsi a Lei per sempre. Arrivata vicinissima alla bella Signora, proprio davanti a Lei, alla sua destra, Ella iniziò il suo discorso, e le lacrime cominciarono a scendere dai suoi begli occhi:
"Se il mio popolo non vuole sottomettersi, sono obbligata a lasciare andare la mano di mio Figlia Essa è così grave e così pesante che non riesco più a sostenerla. "
"Da quanto tempo sto soffrendo per voi! Se voglio che mio Figlio non vi abbandoni, devo pregarLo incessantemente. Quan­to a voi, non ve ne curate nemmeno. Avete un bel pregare e darvi da fare, voi non potrete mai ricompensare la pena che mi sono presa per voi. "
"Dio vi ha dato sei giorni per lavorare, si è riservato il set­timo, e non glielo si vuole concedere, Ed è proprio questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio. "
"Quelli che conducono i carri, non sanno parlare senza frapporvi il nome di mio Figlio, Sono queste due cose che appe­santiscono tanto il braccio di mio Figlio. "
"Se il raccolto si guasta, è per causa vostra. L'anno scorso ve l'ho fatto vedere con le patate; ma voi non ve ne siete curati; anzi, quando le trovavate marcite, bestemmiavate, usando il no­me di mio Figlio. Le patate si guasteranno ancora e, per Natale, non ce ne saranno più. "
A questo punto io cercai di capire la parola pommes de terre; mi sembrava di capire che volesse significare ‘mele’. - (NA: Melania e Massimino non capivano il francese, ma solo il loro dialetto) - La bella e buona Signora, indovinando il mio pensiero, ripigliò il discorso (in dialetto) così:
"Voi non mi capite, figli miei? Ve lo dirò in altro modo. "
Ed ecco la traduzione (dal francese):
"Se il raccolto si guasta, è per causa vostra; ve l 'ho fatto ve­dere l'anno scorso con le patate; ma voi non ve ne siete curati; anzi, quando le trovavate marcite, bestemmiavate, usando il no­me di mio Figlio. Le patate si guasteranno ancora e, per Natale, non ce ne saranno più. "
"Se avete del grano, non lo seminate. Tutto quello che semi­nerete, sarà mangiato dai parassiti, e quello che crescerà si ri­durrà in polvere quando lo batterete. Verrà una grande care­stia, ma prima ancora, i bambini al di sotto dei sette anni mori­ranno di tremito in grembo a coloro che li terranno in braccio; l'uva marcirà. "
A questo punto la bella Signora, che mi affascinava, rimase un mo­mento senza farsi sentire; tuttavia vedevo che continuava, come se par­lasse, a muovere graziosamente le labbra. In quel momento Massimino riceveva il segreto. Poi, rivolgendosi a me, la Vergine SS.ma mi parlò e mi dette un segreto in francese. Eccolo qui per intero, tale e quale come me l'ha dato.
 

III - IL SEGRETO

"Melania, ciò che ti dirò adesso, non sarà sempre un segre­to: lo potrai pubblicare nel 1858".
"I Sacerdoti, ministri di mio Figlio, i Sacerdoti dico, per la loro cattiva condotta, le loro irriverenze e la loro empietà nel celebrare i santi misteri, per l'amore del denaro, l'amore degli onori e dei piaceri, i Sacerdoti sono diventati cloache d'impuri­tà. Sì, i Sacerdoti chiedono vendetta, e la vendetta è sospesa sul­le loro teste. Guai ai preti e alle persone consacrate a Dio che per la loro infedeltà e la loro cattiva condotta, crocifiggono di nuovo mio Figlio! I peccati delle persone consacrate a Dio gri­dano verso il Cielo, attirano la vendetta, ed ecco che questa batte alla loro porta, perché non vi sono più anime generose, non vi è più alcuno degno di offrire all'Eterno la Vittima senza macchia in favore del mondo. "
"Dio colpirà in modo esemplare".
"Guai agli abitanti della terra! Dio sfogherà la sua collera e nessuno potrà sfuggire a tanti mali messi insieme. I capi, i con­dottieri del popolo di Dio, hanno trascurato la preghiera e la penitenza e il demonio ha ottenebrato la loro intelligenza; sono diventati quelle stelle erranti che il vecchio diavolo trascinerà con la sua coda per farli perire. Dio permetterà al vecchio ser­pente di mettere divisione fra i regnanti, in ogni società e in ogni famiglia; soffrirete pene fisiche e morali, Dio abbandone­rà gli uomini a se stessi, e manderà dei castighi che si sussegui­ranno per più di trentacinque anni. "
"La società è alla vigilia dei più tremendi flagelli e di grandi avvenimenti; ci si deve aspettare di essere governati con verga di ferro e bere il calice della collera di Dio. "
"Il Vicario di mio Figlio, il Sovrano Pontefice Pio IX che non esca da Roma dopo l'anno 1859, ma che sia fermo e generoso, che combatta con le armi della fede e dell'amore; io sarò con lui. Che non si fidi di Napoleone; il cuore di costui è doppio, e quando vorrà essere contemporaneamente Papa e Imperatore, Dio si ritirerà da lui; egli è quell'aquila che volendo innalzarsi sempre di più, cadrà sulla spada di cui voleva servirsi per obbli­gare i popoli ad innalzarlo. "
"L'Italia sarà punita per l'ambizione di voler scuotere il gio­go del Signore dei Signori; per questo finirà in guerra ed il san­gue colerà da tutte le parti; le chiese saranno chiuse o profana­te; i preti, i religiosi, saranno cacciati via; li faranno morire, e morire di morte crudele. Parecchi abbandoneranno la fede, e il numero dei preti e religiosi che si separeranno dalla vera reli­gione sarà grande; fra costoro vi saranno anche dei Vescovi. "
"E che il Papa si guardi dagli operatori di miracoli, poiché è venuto il tempo in cui i prodigi più strabilianti avranno luogo in terra e nell'aria. "
"Nell'anno 1864 Lucifero, con un gran numero di demoni, sarà staccato dall'inferno: aboliranno poco a poco la fede per­fino nei consacrati a Dio; li accecheranno in modo tale che solo per una grazia particolare essi non saranno investiti dallo spiri­to di questi angeli cattivi; alcune case religiose perderanno in­teramente la fede e molte anime. "
"I libri cattivi abbonderanno sulla terra, e gli spiriti delle tenebre diffonderanno dappertutto un totale rilassamento per quel che riguarda il servizio di Dio; avranno un gran potere sulla natura; vi saranno delle chiese per servire questi spiriti. Alcune persone saranno trasportate da un luogo all'altro da questi spiriti cattivi, anche dei preti, non avendo seguito lo spiri­to buono del Vangelo che è spirito di umiltà, carità e zelo per la gloria di Dio. Faranno risuscitare alcuni morti e alcuni giusti (ciò vuol dire che queste anime somiglieranno alle anime giuste che erano vissute su questa terra, e tutto ciò per sedurre meglio gli uomini; questi sedicenti morti risuscitati, che non saranno altro che il demonio stesso sotto simile aspetto, predicheranno un altro Vangelo contrario a quello del vero Gesù Cristo, ne­gando l'esistenza del Cielo ed anche quella delle anime dannate. Tutte queste anime appariranno come unite ai loro corpi). "
"Vi saranno in tutti i luoghi dei prodigi straordinari, poiché la vera fede s'è spenta, mentre la falsa fede rischiara il mondo. Guai ai Principi della Chiesa che si saranno occupati ad accu­mulare ricchezze su ricchezze, a salvaguardare la loro autorità e che hanno dominato con orgoglio! "
"Il Vicario di mio Figlio soffrirà molto, poiché per un certo tempo la Chiesa sarà abbandonata a grandi persecuzioni sarà il tempo delle tenebre. "
"La Chiesa si troverà in una crisi orrenda. "
"Essendo dimenticata la santa fede di Dio, ogni individuo vorrà guidarsi da solo, ed essere superiore ai suoi simili. I po­teri civili ed ecclesiastici saranno aboliti, ogni ordine ed ogni giustizia sarà messa sotto i piedi, non si vedranno che omicidi, odii, gelosie, menzogne e discordie, senza amore per la patria e per la famiglia. "
"Il S. Padre soffrirà molto. Io sarò con lui fino alla fine per ricevere il suo sacrificio. I cattivi attenteranno più volte alla sua vita senza però poter nuocere ai suoi giorni; ma né lui, né il suo successore... (N.B.: Nel suo originale di Lecce, Melania faceva seguire a queste parole la seguente parentesi: "che non regne­rà molto") vedranno il trionfo della Chiesa di Dio. "
"I governanti civili avranno tutti il medesimo programma, di abolire cioè e far scomparire ogni principio religioso, per dar posto al materialismo, all'ateismo, allo spiritismo, e ad ogni specie di vizio.
"Nell'anno 1865 si vedrà l'abominazione nei luoghi santi; nei conventi, i fiori della Chiesa saranno putrefatti e il demonio sarà il re dei cuori. Quelli che sono a capo delle comunità reli­giose, stiano attenti a quelli che ricevono, perché il demonio userà tutta la sua malizia per introdurre negli ordini religiosi delle persone viziose, perché il disordine e l'amore ai piaceri carnali saranno diffusi su tutta la terra. "
"La Francia, l'Italia, la Spagna e l'Inghilterra, saranno in guerra, il sangue scorrerà per le strade; il francese si batterà col francese, l'italiano con l'italiano. Infine vi sarà una guerra generale, che sarà spaventosa. Per un certo tempo, Dio non si ricorderà più della Francia, né dell'Italia, perché il Vangelo di Gesù Cristo non sarà più conosciuto. I cattivi useranno tutta la loro malizia; si uccideranno, mi massacreranno a vicenda, per­fino nelle case. "
"Al primo colpo della sua spada sfolgorante, le montagne e tutta la natura tremeranno dallo spavento, perché i disordini e i delitti degli uomini squarceranno la volta del cielo. Parigi sarà bruciata e Marsiglia inghiottita; diverse grandi città saranno scosse e inghiottite dai terremoti, si crederà che tutto è perduto; non si vedranno che omicidi, non si sentirà che rumore di armi e bestemmie. I giusti soffriranno molto; le loro preghiere, le lo­ro penitenze e le loro lacrime saliranno fino al Cielo, e tutto il popolo di Dio domanderà perdono e misericordia, e chiederà il mio aiuto e la mia intercessione. Allora Gesù Cristo, con un atto della sua giustizia e della sua grande misericordia per i giusti, comanderà ai suoi Angeli, che tutti i suoi nemici siano messi a morte. Ad un tratto, i persecutori della Chiesa di Gesù Cristo e tutti gli uomini votati al peccato periranno e la terra diventerà come un deserto. Allora vi sarà la pace, la riconciliazione di Dio con gli uomini; Gesù Cristo sarà servito, adorato e glorificato; la carità fiorirà dappertutto. I nuovi Re saranno il braccio della Santa Chiesa, che sarà forte, umile, pia, povera, piena di zelo e imitatrice delle virtù di Gesù Cristo. Il Vangelo sarà predicato dappertutto, e gli uomini faranno grandi progressi nella fede, poiché vi sarà unione fra gli operai di Gesù Cristo e gli uomini vivranno nel timor di Dio. "
"Questa pace fra gli uomini non durerà a lungo; venticinque anni di raccolto abbondante saranno sufficienti per far loro di­menticare che i peccati degli uomini sono la causa di tutte le pene che piombano sulla terra. "
"Un precursore dell Anticristo, con le truppe di diverse na­zioni, combatterà il vero Cristo, il solo Salvatore del mondo; spargerà molto sangue e vorrà annientare il culto di Dio per farsi considerare come Dio. "
"La terra sarà colpita da ogni specie di piaghe (oltre la pe­ste, la fame) che saranno generali; le guerre si susseguiranno fino all'ultima che sarà condotta dai dieci re dell’Anticristo, i quali avranno tutti un unico intento e saranno i soli a governare il mondo. Prima che ciò si verifichi, vi sarà una specie di falsa pace nel mondo, si penserà soltanto a divertirsi, i cattivi si ab­bandoneranno ad ogni specie di peccato; ma i figli della Santa Chiesa, i figli della Fede, i miei veri imitatori, cresceranno nel­l'amor di Dio e nelle virtù che mi sono più care. Beate le anime umili, condotte dallo Spirito Santo! Io combatterò con loro fin­ché non saranno arrivate alla pienezza della loro età. "
"La natura chiede vendetta per gli uomini, e freme di spaven­to in attesa di ciò che deve accadere alla terra insozzata di de­litti!!.
"Tremate, terra, e voi che fate professione di servire Gesù Cristo e che al di dentro adorate voi stessi! Tremate; poiché Dio vi consegnerà al suo nemico, perché i luoghi santi sono nella corruzione; molti conventi non sono più case di Dio, ma pasco­lo di Asmodeo e dei suoi. "
"Durante questo tempo nascerà l'Anticristo, da una religio­sa ebrea, da una falsa vergine che sarà in comunicazione con il vecchio serpente, il maestro di impurità; suo padre sarà Ve; nascendo vomiterà bestemmie, avrà dei denti; in una parola sa­rà l'incarnazione del diavolo, emetterà grida spaventose, farà prodigi, non si nutrirà che d'impudicizie. Avrà dei fratelli che, sebbene non saranno come lui dei demoni incarnati, saranno figli del male; a 12 anni si faranno notare per le valorose vitto­rie che riporteranno; in poco tempo ciascuno sarà alla testa di armate, assistiti da legioni infernali. "
"Le stagioni cambieranno; la terra produrrà soltanto frutti cattivi; gli astri perderanno i loro movimenti regolari, la luna metterà solo una debole luce rossastra; l'acqua ed il fuoco da­ranno al globo terrestre dei movimenti convulsi ed orribili ter­remoti che faranno inghiottire montagne, città, ecc. "
"Roma perderà la fede e diverrà la sede dell'Anticristo. "
"I demoni dell'aria con l'Anticristo faranno grandi prodigi sulla terra e nell'aria, e gli uomini si pervertiranno sempre più. Dio avrà cura dei suoi fedeli servitori e degli uomini di buona volontà; il vangelo sarà predicato ovunque, tutti i popoli e tutte le nazioni avranno conoscenza della verità!'"Rivolgo un pressante appello alla terra: chiamo i veri di­scepoli del Dio vivente e regnante nei Cieli; chiamo i veri imita­tori del Cristo fatto uomo, il solo vero Salvatore degli uomini, chiamo i miei figli, i miei veri devoti, coloro che si sono dati a me perché li conduca al mio divin Figlio, coloro che io porto per così dire nelle mie braccia, coloro che sono vissuti del mio spiri­to; chiamo infine gli Apostoli degli Ultimi Tempi, i fedeli disce­poli di Gesù Cristo, che sono vissuti nel disprezzo del mondo e di se stessi, nella povertà e nell'umiltà, nel disprezzo e nel silenzio, nella preghiera e nella mortificazione, nella castità e nell'unione con Dio, nella sofferenza e sconosciuti dal mondo. E’ tempo che escano e vengano a rischiarare la terra. Andate, e mostratevi come i miei figli prediletti; io sono con voi, perché la vostra fede sia la luce che vi rischiari in questi giorni di sventura. Che il vostro zelo vi renda come degli affamati della gloria e dell'ono­re di Gesù Cristo. Combattete, figli della luce, piccolo numero che ci vedete; poiché ecco il tempo dei tempi, la fine delle fini. " "La Chiesa sarà eclissata, il mondo sarà nella costernazio­ne: Ma ecco Enoch ed Elia ripieni dello Spirito di Dio; essi pre­dicheranno con la forza di Dio, e gli uomini di buona volontà crederanno in Dio e molte anime saranno consolate; faranno grandi progressi in virtù dello Spirito Santo e condanneranno gli errori diabolici dell’ Anticristo. "
"Guai agli abitanti della terra! Vi saranno guerre sanguino­se e carestie, epidemie di peste e di malattie contagiose; vi sa­ranno delle piogge di una spaventosa grandine di animali, dei tuoni che scuoteranno le città, dei terremoti che inghiottiranno i paesi; si sentiranno delle voci nell'aria; gli uomini sbatteranno la testa contro i muri; invocheranno la morte, e d'altro canto, la morte farà il loro supplizio; il sangue scolerà ovunque. Chi po­trà vincere, se Dio non accorcia il tempo della prova? Per mezzo del sangue, delle preghiere e delle lacrime dei giusti, Dio si la­scerà piegare; Enoch ed Elia saranno uccisi; Roma pagana sparirà; cadrà il fuoco dal cielo e consumerà tre città; l'intero universo sarà colpito dal terrore, e molti si lasceranno sedurre, perché non hanno adorato il vero Cristo vivente in mezzo a loro. E tempo; il sole si oscura; la fede soltanto vivrà. "
"Ecco il tempo; l'abisso si apre. Ecco il re delle tenebre. Ec­co la bestia coi suoi sudditi, che si dice salvatore del mondo. S'innalzerà con orgoglio nell'aria per andare fino al cielo, sarà però soffocato dal soffio di San Michele Arcangelo. Cadrà, e la terra che, da tre giorni sarà in continue evoluzioni, aprirà il suo seno pieno di fuoco; egli sarà scaraventato per sempre, con tutti i suoi, negli abissi eterni dell'inferno. Allora l'acqua ed il fuoco purificheranno la terra, e consumeranno tutte le opere dell'or­goglio degli uomini, e tutto sarà rinnovato: Dio sarà servito e glorificato. "



  continua....


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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