È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Risposte sulla "Santa Cena"

Ultimo Aggiornamento: 30/08/2009 15:33
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 432
Città: VASTO
Età: 47
Sesso: Maschile
30/08/2009 15:33
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

 

Carissimi, proseguo nel dialogo cogliendo la gradita espressione di Alfonso: "al fine di approfondire in fraterna simpatia le nostre convizioni dottrinali.";

Faccio alcune considerazioni sui messaggi precedenti riprendendo per ora le obiezioni più significative.


Nota: Tutte le frasi in corsivo sono vostre.

Riprendo con il metodo che ci eravamo prefissi di comune accordo:

Metodo:

Io affermavo: "quando nella Scrittura vi sono affermazioni esplicite, si deve dare la priorità all’interpretazione letterale, al fatto concreto che viene espresso". ...

TD rispondeva: Accetto anch'io e concordo con lui.

Ora provate a ricontrollare le vostre espressioni che seguono e vedrete che contraddicono il metodo che ci siamo prefissi:

Il CORPO è corpo e simboleggia la Chiesa, che appartiene a Cristo: "questo è il MIO corpo". Il pane è il simbolo della comunione con la Sua Chiesa, cioè col Suo Corpo, di cui Egli è il "capo".


Quando Gesù dice, che Egli è il "pane disceso dal cielo" e che il pane e il vino sono rispettivamente il Suo corpo ed il Suo sangue, occorre eliminare il significato materiale.


Questi versi che tu hai citato vanno intesi spiritualmente e non letteralmente, in quanto la lettera uccide, lo Spirito vivifica.


La carne invece simboleggia la natura fisica: è infatti specificato che "carne e sangue non potranno ereditare il regno di Dio"! (1 Corinzi 15:5O), ma anche che "chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna... e dimora in me" (Giovanni 6:54, 56)


Nelle suddette espressioni da me sottolineate appare chiaramente che tu non accetti il significato letterale, che invece ritenevi metodo corretto di interpretazione.


Tu dici: dunque, Quando noi crediamo in Gesù Cristo, nostro Signore, Dio, Salvatore, Mediatore, Primizia dei redenti, ecc., NOI diventiamo IL CORPO di Cristo essendo NOI la Chiesa di Cristo, il corpo di cui Lui è il capo! (Col. 1:18, Efes. 1:23)

Quindi concludi che quando Gesù dice "questo è il mio Corpo" vorrebbe invece significare "questa è la mia Chiesa". Esaminiamo questa tua conclusione


Rispondo che la Chiesa è presentata da Paolo anche come sposa di Cristo ed in questo senso diventa con lui un solo corpo, analogamente all'unione sponsale che rende gli sposi una sola carne; ma occorre anche tenere ben presente la distinzione tra lo Sposo e la Sposa: due esseri distinti seppure una carne sola (cf Mc 10)

Analizziamo questa analogia e rileggiamo i termini dell'istituzione della S.Cena: "questo è il mio corpo che è dato per voi....sangue che è versato per voi. E' chiaro che Gesù si riferisce a se stesso Sposo che vuole offrire alla sua Sposa, il suo stesso corpo e sangue per fornare in tal modo con Lei un solo Corpo. Questa unità si stabilisce proprio in virtù del Patto di Alleanza che Cristo intende stipulare.

Se le parole "Questo è il mio Corpo" si riferisse alla Chiesa, allora girerei a te la tua stessa obiezione secondo la quale Gesù offrirebbe da mangiare alla Sposa il corpo della Sposa stessa. Questo sarebbe inaccettabile e incoerente. Quando si analizzano le Scritture occorre che tutti gli elementi in gioco devono quadrare, senza contraddizioni di termini; e questo ti confesso non è affatto facile, per nessuno. Per questo o Tutti possiamo mancare in molti modi e l'apostolo Giacomo ci ricorda che non dobbiamo farla in molti da maestri (3,1). Cerchiamo perciò di scoprire insieme il senso profondo delle Sritture. Dunque manteniamo l'umiltà davanti alla Scrittura e non pensiamo di averla capita completamente. Questo lo dico innanzitutto a me stesso, ma anche agli altri.


D. afferma a riguardo del passo di Giovanni 6 e dei sinottici

Corpo e carne NON sono sinonimi o termini da usare indifferentemente per dire la stessa cosa: se Gesù dice "questo è il mio corpo", NON DICE: "questa è la mia CARNE"!

Dal Vangelo di Giovanni emerge che questo autore ispirato non usa quasi mai il termine corpo che invece ricorre di frequente nei sinottici. Inoltre Giovanni riporta spesso i termini carne e Spiirito. Dice per esempio: ciò che è nato dalla carne è carne ma ciò che è nato dallo SPirito è Spirito. (cf Gv 3)

Oppure "E la Parola è stata fatta carne ed ha abitato per un tempo tra noi (Giovanni 1:14). Quando Giovanni usa il termine carne lo fa sempre per rimarcare la natura fisica dell'uomo come appunto gli premeva sottolineare nel caso di Gesù. Giovanni nella sua lettera diceva pure: chi non riconosce Gesù venuto nella carne è un anticristo. Il termine carne gli permetteva anche di affermare con maggiore vivacità la dottrina della natura umana di Cristo contro le serpeggianti dottrine gnostiche che la sminuivano. Pertanto, dire che il termine carne è diverso da corpo lo posso accettare come una precisazione che tende ad illuminare meglio, ma non come termini in opposizione o estranei tra loro.


Usa il termine carne ancora al capitolo 6, proprio per sottolineare che occorre mangiarla..Se dunque in Giovanni " la carne" indica solo la parte fisica, la carne unito allo Spirito (termini usati da Giovanni) formano quello che i sinottici chiamano Corpo. Ecco dunque come si compone unitariamente e non contradditoriamente il discorso.Gesù dice per questo motivo : è lo Spirito che vivifica, la carne non giova a nulla, le mie parole sono Spirito e vita.

Per comprendere queste parole senza stravolgere l'intero brano, entrando quindi in collisione sia con tutto il discorso che lo precede che con lo scandalizzarsi dei discepoli subito dopo, si possono interpretare come segue:

la mia carne non giova a nulla se non fosse vivificato dallo Spirito . Le mie parole hanno la potenza dello Spirito e della vita.

Alcuni commentatori preferiscono quest'altra interpretazione:

la vostra mente carnale non giova a nulla, perchè occorre essere vivificati dallo Spirito per comprendere le parole di spirito e vita che vi ho detto.

Entrambe le interpretazioni sono possibili e non stravolgono il contesto dell'intera questione.


Faccio anche notare che Gv 6 usa nel brano in questione un termine greco che noi traduciamo comunemente "mangiare" ma che dovrebbe essere tradotto più opportunamente con "rosicchiare, masticare" il che rende meglio l'idea che Gesù intendeva innanzitutto proprio letteralmente quello che diceva.


Per il momento mi fermo riservandomi prossimamente ulteriori osservazioni ed in ogni caso una risposta anche al caro Alfonso.


Fraternamente e cordialmente.


Carissimo, rispondo alle domande espresse nel tuo messaggio.

La questione da te posta circa l’interpretazione da dare al versetto di Gv.6,63 merita di essere approfondita, avendo nel mio ultimo messaggio fornito solo una brevissima definizione. Cercherò di essere un po’ più preciso .

Tu dici che non si può interpretare la Scrittura in senso materiale ma bisogna interpretarlo in senso spirituale.

A questo proposito è bene chiarire.

La Scrittura ha diversi livelli di significato; tra i principali vi è quello letterale, quello allegorico, e quello spirituale.

Quando si interpreta un brano però occorre sempre dare in prima istanza il rilievo alla parte esplicitata letteralmente, almeno quando non si tratti di parabole, e poi anche il giusto rilievo agli altri significati altrimenti si rischia di tradire la Scrittura col pretesto di dare interpretazioni “spirituali” ma che non sono in armonia col significato concreto ed immediato espresso nel testo. La Scrittura è come un corpo ben compaginato e connesso e bisogna tener conto sempre di tutti gli aspetti di cui essa è composta

E poi chi garantisce che quella interpretazione pretesa come “spirituale” sia proprio tale, dal momento soprattutto che altri rivendicano di dare interpretazioni “spirituali” e che divergono tra di loro?

E’ proprio il caso dell’argomento che stiamo trattando; tutto il brano di Gv.6 ,51-58 parla della “mia carne” e del “mio sangue” come cibo e bevanda di vita eterna.

Ad un certo punto si incontra il versetto di 63 che dice: “la carne non giova a nulla, è lo Spirito che vivifica”. Chi vuole azzerare il significato dei versetti 51-58 si serve del verso 63 dicendo che le parole del Signore vanno intese in senso solo spirituale perché tanto la “carne non giova a nulla”. Ma bisogna chiedersi di quale cane sta parlando in questo versetto; Tenendo presente che mi rivolgo ad interlocutori non cattolici, evito di citare esegesi cattoliche. Mi limito perciò a riportare qui la traduzione del verso di Gv 6,63 fatta nella versione INTERCONFESSIONALE della Bibbia in lingua corrente. Ecco come risulta la traduzione:

Soltanto lo Spirito di Dio dà la vita, l’uomo da solo non può far nulla. Le parole che vi ho detto hanno la vita perché vengono dallo Spirito di Dio.

Appare evidente che i traduttori sia cattolici che evangelici hanno reso questa espressione in un modo molto attinente al senso, al contesto e all’uso dei termini nell’ambito della Scrittura, nel rispetto delle regole di una buona traduzione. Qui il termine “carne” usato nel verso 63, significa l’uomo carnale, terreno; ed è ben diverso rispetto al termine “la mia carne” usato 6 volte nel testo 51-58, dove la “mia carne” è direttamente collegato al testo giovanneo “la Parola si è fatta carne”. Se, infatti, la carne non giovasse nulla, il Verbo non si sarebbe fatto carne, per abitare fra noi. Se tanto ci ha giovato il Cristo mediante la carne, come si può dire che la carne non giova nulla? Ma è lo Spirito che mediante la carne ha operato la nostra salvezza.

Quindi, l’uomo carnale, la mente carnale, non giova a nulla: quello che conta sono le parole di Gesù perché hanno la potenza dello Spirito, e possono quindi attuare quello che Egli ha detto nel discorso precedente. Che viene perciò ancor più convalidato: questo spiega infatti il comportamento conseguente dei discepoli che lasciarono Gesù.

Questa è l’interpretazione spirituale e non è in antitesi con quella letterale.

Proseguirò appena possibile con la risposta.







Abbiamo ascoltato dal Vangelo le parole del Signore, che fanno seguito al discorso precedente. Ora, su questo tema del corpo del Signore, che egli diceva di voler offrire come cibo per la vita eterna, ci sembra doveroso da parte nostra, e oggi quanto mai opportuno, esporre alle vostre orecchie e alle vostre menti qualche riflessione. Ci ha spiegato come farà a distribuire questo suo dono, in che modo cioè ci darà la sua carne da mangiare, dicendo: Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui (Gv 6, 57). ..Ma molti dei presenti non compresero e si scandalizzarono: ascoltando tali parole non riuscivano ad avere se non pensieri secondo la carne, ciò che essi stessi erano.

Che significano le parole che seguono: E' lo Spirito che vivifica, la carne non giova nulla? Egli ci consente di rivolgerci a lui, non per contraddirlo ma nel desiderio di apprendere: O Signore, maestro buono, come è possibile che la carne non giovi nulla, quando tu hai dichiarato: Chi non mangia la mia carne e non beve il mio sangue, non avrà in sé la vita (Gv 6, 54)? Forse che la vita non serve a nulla? E perché allora siamo ciò che siamo, se non per avere la vita eterna, che tu prometti di darci mediante la tua carne? In che senso allora la carne non giova nulla? Non giova nulla la carne nel senso in cui costoro la intesero: essi la intesero nel senso della carne morta fatta a pezzi, come si vende al macello, non nel senso della carne vivificata dallo Spirito. E' detto che la carne non giova nulla, come è detto che la scienza gonfia. Dobbiamo allora odiare la scienza? Niente affatto! In che senso la scienza gonfia? Quando è sola, senza la carità. Infatti l'Apostolo aggiunge: mentre la carità edifica (1 Cor 8, 1). Alla scienza unisci la carità, e la scienza ti sarà utile, non da sé sola, ma a motivo della carità. Così anche in questo caso: la carne non giova nulla, cioè la carne da sola; se però, alla carne si unisce lo spirito, allo stesso modo che alla scienza si unisce la carità, allora gioverà moltissimo. Sono stati mandati gli Apostoli: forse che la loro carne non ci ha giovato? E se ci ha giovato la carne degli Apostoli, poteva non giovarci la carne del Signore? Come è giunto a noi il suono della loro parola, se non mediante la voce della carne? E come ha potuto essere composta la Scrittura? Tutto ciò è opera della carne, guidata però, come suo strumento, dallo spirito. E' lo Spirito - dunque - che vivifica, la carne non giova nulla, ma nel senso che quelli la intesero, non nel senso in cui io do da mangiare la mia carne.

[Amare l'unità.]

E' lo Spirito - dunque - che vivifica: lo Spirito, infatti, fa vivere le membra. Ma lo Spirito non fa vivere se non le membra che trova nel corpo che esso anima. Lo spirito che è in te, o uomo, lo spirito che ti fa essere uomo, fa vivere forse un membro che trova separato dal tuo corpo? Dico il tuo spirito per dire la tua anima: la tua anima fa vivere soltanto le membra che compongono il tuo corpo; se un membro viene amputato, non è più vivificato dalla tua anima, perché non appartiene più all'unità del tuo corpo. Queste considerazioni devono ispirarci amore per l'unità e orrore per la separazione. Niente deve temere un cristiano, quanto l'essere separato dal corpo di Cristo. ..


Concilio di costanza

Questa consuetudine è stata introdotta con ragione per evitare alcuni pericoli e scandali. Con …ragione è stata introdotta ed osservata la consuetudine che, nonostante che nella chiesa primitiva questo sacramento fosse ricevuto dai fedeli sotto entrambe le specie, dopo i celebranti lo ricevano sotto le due specie, ma i laici solo sotto la specie del pane. Si deve credere e non dubitare che, sia sotto la specie del pane che sotto quella del vino sia contenuto realmente l'intero corpo e sangue del Cristo. …

SESSIONE XIV (4 luglio 1415)


Carissimo,

.

Sarebbe certamente stato più utile parlare di tante cose che ci uniscono anzichè di questa che purtroppo ci trova divisi. Mi chiedo se parlare di questo argomento ti fa piacere oppure ti secca, considerato anche che dispute del genere se ne son fatte tante e con molti argomenti, da tutte le parti in causa. Per quanto mi riguarda, trovo l'argomento importante, anche se richiede molto impegno e molto tempo, almeno da parte mia. Quindi per la eventuale prosecuzione, tieni presente che per quanto riguarda me, interverrò con intervalli di tempo più lunghi. Tuttavia, se a te questo dialogo fa piacere (come mi sembra di capire), vorrei prendere in considerazione alcune altre cose tra quelle espresse nei messaggi precedenti.

Tu dici:

Io ho cercato di chiarirti che "attualmente" il Corpo di Cristo è l'insieme dei credenti, ma tu fai orecchie da mercante e non affronti mai QUESTO argomento centrale, che toglie all'ostia QUALSIASI VALORE REALE E SIMBOLICO.

Non faccio orecchie da mercante, primo perchè le cose di cui parlare sull'Eucarestia sono già tante, le questioni aperte con i tuoi interventi hanno tutte ugualmente bisogno di chiarimenti, ma non tutte le questioni possono essere risolte in un colpo.

L'argomento Chiesa, si inserisce nel quadro che stiamo trattando e se vuoi possiamo iniziare a parlarne, visto che me lo segnali. Anche in quest'altro argomento, collegato con quello sull'eucarestia, si affacciano evidentemente delle differenze di vedute.

Non ho negato che la Chiesa sia corpo di Cristo ma questo non toglie però nulla al fatto che quando Gesù ha istituito la S.Cena abbia chiaramente fatto riferimento al suo proprio corpo, precisando con le parole "dato per voi" , e al suo sangue, precisando "versato per voi" (Lc 22,19-20), la distinzione tra l'offerente e il ricevente, i quali entrano in rapporto di Alleanza, grazie proprio all'offerta del corpo del Signore, del corpo formato dalla sua carne, dal suo sangue e dalla sua divinità.

La Chiesa, formata dai credenti, non è Dio per essenza, come Gesù, suo capo. Quindi resta in un rapporto di subordinazione rispetto a Lui, anche se, comunicando con Lui attraverso la S.Cena, diventa con Lui un solo corpo, e quindi assimilata per partecipazione, (non per essenza propria), alla sua divinità, oltre che alla sua umanità. Quindi non si deve equivocare quando si parla del Corpo di Cristo, quasi che Cristo e la Chiesa siano in un rapporto di identità e di uguaglianza. Tale uguaglianza sussiste solo tra il Padre e il Figlio; e anche in tal caso il Padre non è il Figlio e il Figlio non è il Padre; anche se sono un solo Dio, tuttavia sono due persone distinte. A maggior ragione vale la distinzione tra Cristo e la sua Chiesa.

Per questo mi servivo del concetto espresso da Paolo in Ef 5,29:

"Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne;

al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, 30poichè‚siamo membra del suo corpo. 31Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola. 32Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! "; sono sempre due esseri distinti che formano quell'unico corpo e ciascuno svolge la propria parte.

A me appare charo che Cristo offre, la Chiesa riceve, hanno funzioni diverse, si fondono ma non si confondono. Egli resta il Capo, noi le membra.

La comunione eucaristica pone il credente in rapporto completo con Cristo, di tutta la Sua Persona. Fin qui si spinge l'amore dello Sposo per la Sposa, e la rende con Lui un solo corpo e un solo Spirito, e lo fa proprio per mezzo dell'eucarestia che lo rende presente nella Chiesa non solo spiritualmente ma corporalmente. Perciò è anche vero che Cristo si rende presente nel mondo, realmente, attraverso la Chiesa che anche visibilmente ne svolge tutte le funzioni ("Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo"): ma attenzione, non tutte le membra hanno la medesima funzione; ognuno svolge la sua parte, come ogni membro del corpo svolge il suo compito; questo insegna chiaramente Paolo. Non tutti quindi sono maestri, non tutti dottori, non tutti possono interpretare tutto con la certezza di non sbagliare, semplicemente perchè non tutti sono dotati di questo carisma, come afferma in 1 Cor.12,4 "Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito;

5vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; 6vi sono

diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in

tutti. 7E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello

Spirito per l'utilità comune: 8a uno viene concesso dallo Spirito

il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello

stesso Spirito, il linguaggio di scienza; Nella Chiesa tutto deve essere ordinato, perchè Dio non è disordine ma pace.

In tal modo viene attuata la mensa della Parola: Parola proclamata, attraverso la lettura della Srittura, e Parola fatta carne per essere assimilata nella sua concretezza corporea e divina, dai credenti. Qui c'è tutta la realtà di Corpo di Cristo, formato dalla Comune-unione tra Gesù e la Sua Sposa.

Queste sono solo alcune considerazioni sulla Chiesa, corpo di Cristo. Il discorso potrà, se lo vuoi, essere ripreso e approfondito. Le tue considerazioni portano a ben diversa conclusione: Ecco allora la visione guida generale: adesso dobbiamo solo spezzare il pane per ricordare che il Corpo è spezzato, finché Egli venga! (1 Corinzi 11:26) . Ciò rileva un'assenza dalla mensa eucaristica, non una presenza ! Come è possibile accettare la tua interpretazione ?

Per me spezzare il pane vuol dire che i credenti "pur essendo molti, siamo un solo corpo, perchè partecipiamo tutti a quell'unico pane. (1 Cor.10,17) Paolo afferma che è proprio la partecipazione a quel pane, spezzato tra i molti, che forma un solo corpo con Cristo, in virtù della comunione con Lui attraverso quell'unico pane.

Le interpretazioni come vedi sono differenti e non credo a questo punto che possano essere modificabili, se non siamo daccordo sul criterio con cui fare una interpretazione.

Ti ho fatto notare come con troppa disinvoltura e facilmente si possi da quella letterale a quella simbolica traendo poi tutta una serie di conclusioni da quelle interpretazioni, che in alcuni momenti diventano drammatici. Ma sono corrette ?

A tal proposito tu mi preghi vivamente di mettermi in preghiera per chiedere la guida dello Spirito Santo e aggiungi: Ecco il mio metodo "infallibile" che ti propongo, se non ce l'hai già.

E' proprio quello che ho fatto quando, con grande travaglio interiore ho fatto le scelte decisive della mia vita, soprattutto nelle scelte religiose, e continuo a fare ogni volta che mi si presenta un qualsiasi dilemma. E il risultato lo vedi in quello che scrivo, e di cui sono convinto (anch'io ho ricevuto il battesimo dello Spirito Santo durante la preghiera di effusione fatta su di me da fratelli cattolici, nell'ambito del Rinnovamento nello Spirito). Ed io sono convinto che anche tanti pentecostali hanno ricevuto davvero lo Spirito Santo, ciascuno nelle loro denominazioni, perchè lo Spirito si dona a chiunque lo chieda con sincerità. Perciò sento di amarli e di condividere con loro la gioia, ed anche la pena, che la sincera ricerca della Verità comporta lungo la Via, stretta ed angusta della Vita.

Ma questo non autorizza a pensare che tutti, in fatto di dottrina, abbiano tutta la verità; quindi neanch' io presumo di averla. Ma coloro che sono preposti a guidarci, hanno l'assistenza dello Spirito a tale scopo, ed a loro io mi affido secondo il volere di Cristo che ha dato l'incarico di confermare i fratelli nella fede, indipendentemente dai meriti o demeriti comportamentali.

Inoltre la mia osservazione che ti ho già fatto, e su cui non ho avuto nessun riscontro da te finora, è che questo metodo che tu chiami "infallibile" ha prodotto di fatto, tutte quelle migliaia di denominazioni, e all'interno delle stesse denominazioni, diverse dottrine: vorrei una risposta chiara, se devo accettare il tuo metodo di interpretazione della Bibbia. Perchè dovrei credere che le tue interpretazioni sono migliori di quelle di altri, addirittura di altri pentecostali, che la pensano diversamente da te?

Io invece sono convinto che il criterio sia contenuto in quest'altra tua espressione: Nel cristianesimo la fede autentica la si acquista da altra fede autentica (che viene sempre dallo Spirito Santo!) e mai dalla maggioranza dei consensi...

Qui tu poni il principio della TRASMISSIONE DELLA FEDE, su cui avremo modo di tornare.

Da questa affermazione si ricava che la fede retta è quella che ci viene trasmessa, e non da persone qualsiasi, bensì da quelli che hanno ricevuto il mandato, il riconoscimento nell'ambito della stessa Chiesa-corpo di Cristo, dei loro specifici carismi, di governo e/o di dottrina (per farla giungere a noi in modo autentico, non annacquato o pervertito da ragionamenti e sofismi), e soprattutto nella continuità storicamente documentabile della dottrina professata.

La fede che le parole di Cristo nell'ultima cena "QUESTO E' IL MIO CORPO" si debba riferire alla realtà del suo proprio Corpo, trova riscontro nei duemila anni di storia, senza interruzione (salvo quelli che si sono distaccati successivamente dalla Chiesa).

Richiamo a conclusione di questo intervento la parola dell'apostolo: Ef 4,14

"non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l'inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell'errore. 15 Al contrario, vivendo secondo la verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di lui, che è il capo,Cristo, 16dal quale tutto il corpo, ben compaginato e connesso,mediante la collaborazione di ogni giuntura, secondo l'energia propria di ogni membro, riceve forza per crescere in modo da edificare se stesso nella carità".


Per il momento mi fermo. Cordialmente e fraternamente

 

 

Amministra Discussione: | Riapri | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:34. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com