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Nomine ufficiali dei Vescovi e Cardinali, dal Bollettino della Santa Sede

Ultimo Aggiornamento: 05/08/2013 12:28
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19/09/2009 21:36
 
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Incontro in Vaticano per salutare gli arcivescovi Boccardo e Viganò e il vescovo Corbellini

Nuovi compiti al servizio della Chiesa



Un augurio e un incoraggiamento per i nuovi compiti che sono chiamati a svolgere è stato rivolto dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, all'arcivescovo Renato Boccardo, al vescovo Giorgio Corbellini e all'arcivescovo Carlo Maria Viganò, nel corso dell'incontro svoltosi venerdì pomeriggio, 18 settembre, nel cortile della Pigna dei Musei Vaticani.

Una cerimonia di congedo per Boccardo - che lascia il Governatorato, dove dal 2005 era segretario generale, per l'arcidiocesi di Spoleto-Norcia - e di festa per Corbellini e Viganò: il primo unisce la carica di vice-segretario generale del Governatorato a quella di presidente dell'Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica; il secondo, dopo aver svolto dal 1998 il compito di delegato per le Rappresentanze Pontificie in Segreteria di Stato, succede a monsignor Boccardo come segretario generale del Governatorato.
Alla presenza del cardinale Giovanni Lajolo, presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e del Governatorato, il segretario di Stato ha rivolto un saluto ai tre presuli, sottolineando per ciascuno le caratteristiche specifiche dei nuovi incarichi.

Dell'arcivescovo Boccardo ha ricordato i lunghi anni in cui "ha servito la Santa Sede e la Chiesa in una varietà di dicasteri e di incarichi, mettendo a profitto la sua creatività, la sua fantasia, il suo zelo, il suo impulso apostolico". Adesso, come arcivescovo di Spoleto-Norcia - "un centro assolutamente prestigioso dal punto di vista storico, culturale e spirituale" ha rilevato Bertone - avrà due importanti riferimenti: san Benedetto da Norcia e santa Rita da Cascia. Grazie al loro aiuto, egli potrà svolgere il suo ministero pastorale "mettendo al servizio di questa Chiesa locale - ha aggiunto il porporato - e della Chiesa italiana, come membro della Conferenza episcopale, i suoi carismi, le sue doti, le sue qualità".

Salutando poi il vescovo Corbellini, il segretario di Stato ne ha richiamato "il servizio specializzato e competente" svolto presso la Pontificia Commissione per l'interpretazione autentica del Codice di Diritto Canonico - oggi Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi - e nel Governatorato come vice segretario generale. "Conosce tutti i regolamenti e gli statuti - ha rimarcato - e potrà assolvere a questo nuovo compito con straordinaria competenza e con quel tratto che lo caratterizza".

Infine, riferendosi all'arcivescovo Viganò, che è stato "primo collaboratore della Segreteria di Stato come delegato per le Rappresentanze Pontificie", Bertone si è detto certo che "con la sua competenza nella conoscenza della Curia romana e di tutti i ruoli nei distinti compiti e con la conoscenza anch'egli degli statuti, regolamenti, costituzioni apostoliche che reggono la legislazione vaticana, potrà fare dello Stato, cooperando con il presidente Lajolo e con la Commissione cardinalizia, un modello di buon governo". Buon governo - ha auspicato - che si sviluppi "in tutte le propaggini dello Stato".

Infine, il segretario di Stato ha espresso ai tre presuli gli auguri di buon lavoro "con l'aiuto dei santi Pietro e Paolo, di san Benedetto e di santa Rita da Cascia: anche noi abbiamo dei problemi che sembrano impossibili a risolversi, ma con l'aiuto dall'alto - si è augurato - possiamo riuscire a risolvere anche questi".
Nel corso della cerimonia anche il cardinale Lajolo ha voluto salutare i tre presuli. "È comprensibile che un sacerdote, un vescovo - ha detto a monsignor Boccardo - si senta più incline all'attività direttamente pastorale che non a quella d'un ufficio, pur se pastoralmente animato qual è il Governatorato. Il Pontefice ha ritenuto di valorizzare tale forte inclinazione affidandole l'arcidiocesi di Spoleto-Norcia: una sede di antica cultura cristiana, ma sempre giovane nei suoi fermenti religiosi". A monsignor Corbellini il proporato ha assicurato che in questi pochi anni della propria presidenza ha sempre trovato in lui un consigliere sicuro e un perito in questioni giuridiche, che definirebbe "senza voler pregiudicare alcuna prerogativa pontificia: infallibile".

E all'arcivescovo Viganò ha espresso la sua stima, ricordando gli anni di lavoro comune in Segreteria di Stato. "Già ora - ha aggiunto - nel breve periodo trascorso dall'inizio del suo servizio presso il Governatorato, ho potuto apprezzarne, oltre la competenza specifica in diverse questioni, la prudenza e la lungimiranza. Sono sicuro - ha concluso - che il Governatorato, istituzioni e persone, potrà molto avvantaggiarsi dalla sua presenza".

All'incontro erano presenti, tra gli altri, i cardinali Sodano, decano del Collegio Cardinalizio, Re, Tauran, Sandri, Farina, Marchisano, Martínez Somalo, Etchegaray, Coppa, Law, Vithayathil; gli arcivescovi Filoni, sostituto della Segreteria di Stato, Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati, Bertello, nunzio apostolico in Italia; i monsignori Wells, assessore della segreteria di Stato, Balestrero, sotto-segretario per i Rapporti con gli Stati, e Nwachukwu, capo del protocollo. Insieme con loro, hanno partecipato alla cerimonia numerosi arcivescovi, vescovi e prelati. Tra gli altri, erano presenti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri italiano, Gianni Letta, e il direttore del nostro giornale, Giovanni Maria Vian.



(©L'Osservatore Romano - 20 settembre 2009)


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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