A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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dal dialogo: TRANSUSTANZIAZIONE

Ultimo Aggiornamento: 13/09/2009 07:33
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13/09/2009 07:29
 
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Da: Soprannome MSN°Gino Inviato: 05/11/2002 13.12
Il mistero della Comunione
 
Giovanni Paolo II visitò la chiesa di Lanciano, prima di diventare Papa.
Era il 1974 quando un Cardinale di Cracovia Giovanni Paolo II, partì alla volta di Lanciano, una piccola località abruzzese, per visitare la chiesa di San Francesco, dove nel '700 d.C. avvene il miracolo della transustanziazione.
L'esigenza del futuro pontefice di visitare il nostro Paese e di vedere il piccolo monastero di San Loguntiano, ex sede dei monaci di San Basilio, fu dettata dal mistero della sacralità e dalla leggenda che l'accompagna.
 
La transustanziazione sarebbe avvenuta in risposta ai dubbi di un monaco brasiliano nei confronti dell'Eucarestia. Durante la celebrazione della messa, l'ostia e il vino si sono trasformati nel corpo del sangue di Gesù Cristo. Le reliquie, cinque gocce di sangue coagulato e una sottile membrana di carne sono state sottoposte ad esame clinico nel 1971. Dopo dieci anni, nel 1981, il professor Odoardo Linoli le sottopose all'analisi, nell'ospedale di Arezzo. L'esame istologico svela che sia il sangue (gruppo AB) sia la sottile membrana di pelle appartengono alla specie umana.
 
Inoltre è stato stabilito che la membrana fa parte del cuore, in particolare, la parte del miocardio endocardio e parte del ventricolo sinistro. La Santa Sede ha sempre manifestato grande attenzione nei confronti di questo evento miracoloso, anche in base a ciò che dicono le Sacre scritture: «Sotto i sacramenti dell'ostia e dentro il calice vive la persona Divina di Gesù che si dona a chiunque lo riceve dalla Comunione». Ancora oggi nel registro dei visitatori, nella piccola chiesa di San Francesco a Lanciano, si può leggere la dedica del nostro Pontefice: «Fac nos tibi sempre credere, in te spem abere, te delibere».
 
16 novembre 2001                                                Claudia Di Meo

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Da: Soprannome MSN°Gino Inviato: 05/11/2002 13.14

Paolo VI, Credo del popolo di Dio

Transustanziazione



Cristo realmente presente mediante la conversione chiamata transustanziazione

Pertanto Cristo non può essere presente in questo Sacramento se non mediante la conversione nel suo Corpo della realtà stessa del pane e mediante la conversione nel suo Sangue della realtà stessa del vino, mentre rimangono immutate soltanto le proprietà del pane e del vino percepite dai nostri sensi. Tale conversione misteriosa è chiamata dalla Chiesa, in maniera assai appropriata, transustanziazione.

Transustanziazione — una conversione obiettiva, indipendente dal nostro spirito e nostra conoscenza

Ogni spiegazione teologica, che tenti di penetrare in qualche modo questo mistero, per essere in accordo con la fede cattolica deve mantenere fermo che nella realtà obiettiva, indipendentemente dal nostro spirito, il pane e il vino han cessato di esistere dopo la consacrazione, sicché da quel momento sono il Corpo e il Sangue adorabili del Signore Gesù ad esser realmente dinanzi a noi sotto le specie sacramentali del pane e del vino, proprio come il Signore ha voluto, per donarsi a noi in nutrimento e per associarci all’unità del suo Corpo Mistico.


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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 05/11/2002 14.19
Ops.....scusami Gino....attento alle date..........
 
al messaggio 2 leggo:dove nel '700 d.C. avvenne il miracolo ....
 
Non è il 1700......e quella virgoletta o accento è sbagliato....una sciocchezza, ma fa confondere il periodo...invece stiamo parlando proprio dell'Anno 700 d.C. Nella lapide li affissa nel terzo secolo dice " a settecentocinquanta anni  circa, degli anni di Cristo....."
 
E' importante aggiungere che sono proprio i Padri della Chiesa, fra il III e V secolo a tramandarci di alcuni miracoli Eucarestici, purtroppo questo è definito il "primo" perchè ci è rimasta la PROVA......e perchè sono stati tramandati i fatti per iscritto,
Uno di questi miracoli, e a quanto pare poco prima dei fatti di Lanciano......del quale poco si conosce o non si sa... è raccontato dallo stesso papa S.Gregorio, perchè accadde a lui personalmente, una parte di questo miracolo è conservato ancora oggi nel villaggio di Andechs, in Baviera..... Ma leggiamo cosa accadde dal racconto dello stesso S.Gregorio:
 
Il miracolo avvenne di Domenica, Gregorio vescovo celebrava Messa nella Basilica di s.Pietro, siamo nel VI secolo circa. Al momento della Comunione una signora romana d'alto rango si accostò per ricevere l'Ostia. Ma il Papa nel mentre le porge il Cibo eterno e dice: -Il Corpo del Signore Gesù Cristo ti serva per il perdono dei peccati e per la vita eterna!-, nota sul viso della donna una specie di sorrisetto, allora il Papa ritrasse l'Ostia e la diede al diacono perchè la deponesse sull'altare fino al termine della comunione dei fedeli.
Al termine Gregorio chiama la donna e le chiede:_ " Dimmi, te ne prego, qual pensiero ti è passato per la mente, quando hai riso mentre stavo per comunicarti? " e lei: " Padre mio, il pane che mi stavate dando non è forse quello che io stessa ho preparato per la Messa? Mi è venuto spontaneo ridere quando avete dato il nome di Corpo di Cristo a un pane che io stessa avevo manipolato con le mie mani! "
Il Papa rimase in silenzio, prese le mani della fra le sue, ed invitò i fedeli a non uscire dalla Chiesa, ma di restare a Pregare il Signore per far cessare l'incredulità della donna. Poi tornò all'Altare e in ginocchio rimasero tutti in silenzio.
Dopo poco tutti furono colti da grande stupore!
Scomparvero i veli Eucaristici che coprivano il Mistero, e sotto gli occhi di tutti il Pane si trasformò in un blocco di carne tinta di sangue vivo.
La donna per poco non sveniva, cadde in ginocchio assumendo identico atteggiamento del santo Tommaso, dopo aver pronunziato per ispirazione divina "Mio Signore e mio Dio!", l'Ostia tornò ad assumere la forma del pane....
 
e qui finisce il racconto...si ritrasformò ad eccezione di una piccola parte rimasta macchiata di sangue e che è conservata in Baviera......
 
Sia Lodato Gesù Cristo
 
 

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Da: francesco2 Inviato: 05/11/2002 15.55
Pace al Gruppo.
 
Finalmente un pò di chiarezza e ogni tanto non ci sta male!
 
Penso proprio che a questo forum debbano attingerci tutti i cattolici per approfondire questo grande Mistero, ma non per svelarlo, ma per pregare insieme, arricchendoci gli uni con gli altri.
 
Io ci provo:
Signore Gesù,
Tu lo sai che la mia conversione a Te è stata proprio l'Eucarestia, il simbolo non mi bastava, non mi saziava, ero inquieto. Ma la Tua mano si è posata sul mio cuore, mi hai detto di aprirlo tutto, mi hai chiesto di annullarmi e Tu solo sai quanto questo mi sia costato. Posso dire con certezza che ho veramente lasciato tutto, genitori, parenti e amici per seguirti, ma se mi fermassi ai meriti che salvezza richiederei? No Gesù mio, Tu hai fatto tutto, io ho provato come Maria a stare in silenzio, l'ho ascoltata quando mi diceva di fare quello che tu volevi, le ho chiesto di starmi vicino.
Non sono queste Grazie? Che meriti posso cantare?
Tu hai scelto, Tu hai chiamato, io ho ascoltato e a fatica continuo a seguirti, ma quando vado a dormire, una gioia è dentro di me e che non vede lora di ritrovarmi domani ancora sveglio per adorarti eucaristicamente e poi verso ogni fratello che incontro.
Abbracciamo forte Gesù e perdonami quando mi vedi distratto!
Amen
 
Il tuo Francesco

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Da: Soprannome MSN°Teofilo Inviato: 05/11/2002 22.16
Riferimento al topic di apertura.
Ringrazio Caterina che con la consueta puntualità verifica tutto meticolosamente.
 
Infatti credo di aver fatto una ipotesi non vagliata attentamente trattandosi di un argomento che finora non ho avuto occasione di approfondire.
 
Io mi chiedevo: è possibile che quel pane e quel vino diventino o si traformino nel Corpo di Cristo se nel fare questo molti di essi non credono che questo avvenga? Penso che se per essi l'eucarestia è solo un simbolo, tale resta effettivamente quella commemorazione. .......
 
Caterina mi fa notare che quello che conta non è tanto quello che si crede ma il mandato che si riceve e il potere di poter consacrare.
Questo è chiaro. S.Agostino era in polemica con i donatisti proprio su questo punto infatti.
Quello che mi resta non del tutto chiaro è questo:
Una condizione affinchè il sacramento sia valido, se non vado errato, è quello di avere l'intenzione di fare ciò che fà la Chiesa.
Ora se un luterano battezza nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, quel battesimo è valido, in quanto si propone di fare quanto Cristo comandava, allo stesso modo che fa la Chiesa. Dunque tale sacramento è valido, mi pare. (correggetemi se sbaglio).
Poniamo il caso che il luterano creda per ipotesi in tutto e per tutto che avvenga la trasformazione sostanziale del pane e del vino nel Corpo di Cristo.
Potrebbe essere valido tale consacrazione allo stesso modo con il quale è valido il battesimo che pure è un sacramento?
Poniamo infine il caso, che è poi quello reale, che lo stesso luterano NON CREDA che avvenga la trasformazione reale del pane e vino nel Corpo del Signore. In tal caso non ha la stessa intenzione di fare ciò che fa la Chiesa. E perciò tale consacrazione non produce alcun effetto.
La mia domanda allora è questa: Alla luce di quanto detto sopra potrebbe essere valido il sacramento se il luterano credesse quanto crede la Chiesa e avesse l'intenzione di fare ciò che essa fa?
 
Capisco che stiamo facendo delle ipotesi ma è solo per comprendere meglio anche la natura dei sacramenti in generale, almeno da parte mia.
Si pensi ad esempio alla cresima: è possibile che attraverso l'imposizione delle mani, anche dei pentecostali, lo Spirito possa effondere i suoi doni e i suoi carismi a ciascuno come vuole, in virtù della fede nella Sua Parola, allo stesso modo come lo professa la Chiesa. 
 
Con affetto
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