Avete, in pratica, scoraggiato i pellegrini? Non è proprio così. Intanto, un conto è non organizzarli, un conto è scoraggiarli. La questione è complessa. In una lettera alla rivista francese "Famille Chrètienne" il vescovo di Mostar, Ratko Peric, faceva affermazioni fortemente critiche sulla presunta "soprannaturalità" delle apparizioni e rivelazioni di Medjugorje. A questo punto, in seguito a una richiesta di chiarimento, la Congregazione per la Dottrina della Fede, in una lettera a monsignor Gilbert Aubry, vescovo di La Rèunion, firmata da me come Segretario il 26 maggio 1998, ha fatto con chiarezza il punto su Medjugorje. Ho tenuto, anzitutto, a precisare che "non e norma della Santa Sede assumere, in prima istanza, una posizione propria diretta su supposti fenomeni soprannaturali. Questo dicastero, per tutto ciò che concerne la credibilità delle "apparizioni" in questione, si attiene semplicemente a ciò che è stato stabilito dai vescovi della ex Jugoslavia nella dichiarazione di Zara del 10 aprile 1991: "Sulla base delle indagini finora condotte, non è possibile affermare che si tratti di apparizioni o di rivelazioni soprannaturali". Dopo la divisione della Jugoslavia in diverse nazioni indipendenti, spetterebbe ora ai membri della Conferenza episcopale della Bosnia-Erzegovina riprendere eventualmente in esame la questione ed emettere, se il caso lo richiede, nuove dichiarazioni. Quello che monsignor Peric ha affermato in una lettera al segretario generale di "Famille Chrètienne", cioè che la mia convinzione e posizione non è solo "non consta della soprannaturalità" ma ugualmente quella di "consta della non soprannaturalità delle apparizioni o rivelazioni di Medjugorje", deve essere considerato espressione di una convinzione personale del vescovo di Mostar il quale, in quanto ordinario del luogo, ha tutti i diritti di esprimere ciò che è e rimane un suo parere personale. Infine, per quanto concerne i pellegrinaggi a Medjugorje che si svolgono in maniera privata, questa Congregazione ritiene che sono permessi a condizione che non siano considerati come un’autenticazione degli avvenimenti in corso e che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa. Tutto ciò, dal punto di vista pastorale, quali conseguenze ha avuto? A Medjugorje ogni anno vanno quasi due milioni di pellegrini; la vicenda ha avuto forti complicazioni come l’atteggiamento dei frati della parrocchia di Medjugorje spesso trovatisi in conflitto con l’autorità ecclesiastica locale; c’è poi la mole imponente dei "messaggi" che, in questi anni, la Madonna avrebbe affidato ai sei presunti veggenti. "Quando un cattolico si reca in quel santuario in buona fede ha diritto a un’assistenza spirituale" ha affermato l’ex portavoce vaticano, Joaquin Navarro-Valls. Io mi attengo alle conseguenze importanti. Le dichiarazioni del vescovo di Mostar riflettono un’opinione personale, non sono un giudizio definitivo e ufficiale della Chiesa. Tutto è rinviato alla dichiarazione di Zara dei vescovi della ex Jugoslavia del 10 aprile 1991, che lascia la porta aperta a future indagini. La verifica deve, perciò, andare avanti. Nel frattempo sono permessi i pellegrinaggi privati con un accompagnamento pastorale dei fedeli. Infine, tutti i pellegrini cattolici possono recarsi a Medjugorje, luogo di culto mariano dove è possibile esprimersi con tutte le forme devozionali. ******************** Gino........comprendo il diritto all'informazione (e il riferimento al testo l'avevo già segnalato), ma io mi chiedo se SAPETE LEGGERE.....evidenziando ESCLUSIVAMENTE UNA FRASE VOI SNATURALIZZATE IL SENSO DEL DISCORSO CHE BERTONE HA FATTO.... Prova a rileggere questi due passi SENZA EVIDENZIARE LA FRASE DEL "PERSONALE"...... Ti rammento che lo stesso Bertone QUANDO NON SI ESPRIME A NOME DELLA CONGREGAZIONE PER LA FEDE (oggi è Segretario di Stato) ESPRIME UN CONCETTO PERSONALE.....che cosa dice TUTTA LA RISPOSTA SENZA ESTRAPOLARE LA FRASE? 1) Ho tenuto, anzitutto, a precisare che "non e norma della Santa Sede assumere, in prima istanza, una posizione propria diretta su supposti fenomeni soprannaturali. Questo dicastero, per tutto ciò che concerne la credibilità delle "apparizioni" in questione, si attiene semplicemente a ciò che è stato stabilito dai vescovi della ex Jugoslavia nella dichiarazione di Zara del 10 aprile 1991: "Sulla base delle indagini finora condotte, non è possibile affermare che si tratti di apparizioni o di rivelazioni soprannaturali". 2) Quello che monsignor Peric ha affermato in una lettera al segretario generale di "Famille Chrètienne", cioè che la mia convinzione e posizione non è solo "non consta della soprannaturalità" ma ugualmente quella di "consta della non soprannaturalità delle apparizioni o rivelazioni di Medjugorje", deve essere considerato espressione di una convinzione personale del vescovo di Mostar il quale, in quanto ordinario del luogo, ha tutti i diritti di esprimere ciò che è e rimane un suo parere personale. HAI LETTO BENE????? 1) il dicastero della Congregazione per la dottrina della fede per tutto ciò che concerne la credibilità delle "apparizioni" in questione, si attiene semplicemente a ciò che è stato stabilito dai vescovi della ex Jugoslavia nella dichiarazione di Zara del 10 aprile 1991:....... mentre......... 2) PER QUELLO CHE MONS. PERIC HA SCRITTO: al segretario generale di "Famille Chrètienne", cioè che la mia convinzione e posizione non è solo "non consta della soprannaturalità" ma ugualmente quella di "consta della non soprannaturalità delle apparizioni o rivelazioni di Medjugorje", deve essere considerato espressione di una convinzione personale del vescovo di Mostar il quale, in quanto ordinario del luogo, ha tutti i diritti di esprimere ciò che è e rimane un suo parere personale. se non sapete leggere amici pregate eh!!! Riguardo alla seconda domanda, idem, leggete meglio........la domanda è: ....dal punto di vista pastorale, quali conseguenze ha avuto? .... la risposta del card. Bertone è: la vicenda ha avuto forti complicazioni come l’atteggiamento dei frati della parrocchia di Medjugorje spesso trovatisi in conflitto con l’autorità ecclesiastica locale; c’è poi la mole imponente dei "messaggi" che, in questi anni, la Madonna avrebbe affidato ai sei presunti veggenti. "Quando un cattolico si reca in quel santuario in buona fede ha diritto a un’assistenza spirituale" La preoccupazione dunque DELLA CHIESA CHE E' MADRE E' LA CURA DELLE PERSONE, DELLE ANIME....E NON QUELLA DI CONDURRE UNA GUERRA PER DICHIARARE VERE O PRESUNTE LE APPARIZIONI.... Infatti come risponde Bertone? Io mi attengo alle conseguenze importanti. Le dichiarazioni del vescovo di Mostar riflettono un’opinione personale, non sono un giudizio definitivo e ufficiale della Chiesa. Tutto è rinviato alla dichiarazione di Zara dei vescovi della ex Jugoslavia del 10 aprile 1991, che lascia la porta aperta a future indagini. La verifica deve, perciò, andare avanti. Tu hai evidenziato in blu la parolina magica...che vorrebbe VANIFICARE l'autorità del vescovo del luogo, io ti metto in rosso quello che tu ed altri continuate a NON leggere: Tutto è rinviato alla dichiarazione di Zara dei vescovi della ex Jugoslavia del 10 aprile 1991, che lascia la porta aperta a future indagini. La verifica deve, perciò, andare avanti Il concetto di "riflettono una opinione personale" DEVE ESSERE LETTA NEL CONCETTO DELLA COLLEGIALITA' DEI VESCOVI ALLA QUALE L'ULTIMA PAROLA NON E' DEL VESCVO MA è DELLA SANTA SEDE, DI PIETRO.... Le parole di Bertone NON vanificano affatto la prima istanza dei vescovi di Zara....al contrario Bertone dice: ... Tutto è rinviato alla dichiarazione di Zara dei vescovi della ex Jugoslavia del 10 aprile 1991, ... se la loro opinione fosse personale nel senso che volete dargli voi, ossia CHE NON VALE NULLA, il richiamo alla DICHIARAZIONE DI ZARA che lascia comunque le porte aperte ma che al momento hanno chiesto PRUDENZA E NON ENFASI PER LE APPARIZIONI....non avrebbe alcun senso.... La Chiesa opera in collegialità...e spetta ai vescovi del luogo una prima valutazione MA CHE NON E' L'ULTIMA PAROLA.....lo si sta dicendo da cento messaggi, ma vedo che non si comprende....
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